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Presentazione sulla Gronda di ponente.

Situazione attuale, cos'è la gronda, quali impatti sociali e ambientali, quanto costa, quali sono le motivazioni, le alternative

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Presentazione sulla Gronda di ponente.

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Presentation Transcript


  1. 19 Aprile 2012 Auditorium S.SalvatoreLA GRONDA DI PONENTE M.Ruggeri (comitato S.Biagio - Serro)

  2. A7 A26 A12 A10 Situazione attuale. Queste sono le tratte autostradali esistenti nel c.d. nodo genovese …ma cos’è la “Gronda di Ponente”?

  3. A7 A26 A12 A10 Gronda di Ponente. GRONDA DIREZIONE OVEST RADDOPPIO A7 RADDOPPIO A12 GRONDA DIREZIONE EST …un nuovo tratto autostradale composto da: : ca. 16.5Km tot.: 14,7Km di galleria -1,8Km di viadotti : ca. 16.4Km tot.: 14,6Km di galleria -1,8Km di viadotti : ca. 6Km tot.: 5,8Km in galleria - 0.2Km di viadotti : ca. 4.2Km tot.: 4Km in galleria - 0.2Km di viadotti TOTALE: 42.7Km di galleria e 4Km di viadotti + ca. 11Km di connessioni e innesti all’aperto e in galleria.

  4. Rilancio Acqua alla TBM Trasporto SLURRY 240m Aeroporto 90 60m Riempimento Cassoni A cui si aggiunge “l’opera a mare”: riempimento del canale di calma con lo smarino che transiterà attraverso ~9Km di slurrydotto che correrà nel letto del Polcevera.

  5. Circa 45 Km di galleria PARI A 4 VOLTE IL TRAFORO DEL MONTE BIANCO!

  6. QUASI 11MLN di m³ di smarino! PARI A OLTRE 50 MATITONE!

  7. Almeno 9 anni di cantieri... SPARSI SU TUTTO IL TERRITORIO!

  8. Cantieri Bolzaneto (Biacca, Mercato ortofrutticolo, area penisola, Sardorella, Brasile), Morigallo, Morego… Cantieri industriali Slurrydotto (da imbocco TBM a Polcevera) Cantieri d’imbocco Deposito temporaneo smarino da caratterizzare/depurare (in silos e/o cumuli) Produzione calcestruzzo

  9. Cantieri Torbella, Ge Est, Ponte Morandi, Coronata… Cantieri industriali Slurrydotto (Pista Polcevera) Cantieri d’imbocco Deposito temporaneo smarino da caratterizzare/depurare (in silos e/o cumuli) Produzione calcestruzzo Campobase (Area ex-Colisa, Coronata)

  10. Cantieri Cornigliano (Area Ilva) e canale di calma/aeroporto (riempimento) Cantieri industriali Slurrydotto (Pista Polcevera - arrivo) Riempimento Deposito temporaneo smarino da caratterizzare/depurare (in silos e/o cumuli) Produzione calcestruzzo

  11. Cantieri Val Varenna (“diga per passaggio TBM”), Voltri, VTE, Vesima… Cantieri industriali Cantieri d’imbocco Produzione calcestruzzo

  12. A cui si aggiungono: • 13 SITI di betonaggio (calcestruzzo): • 9 a Genova • 1 a Cogoleto • 1 a Rapallo • 1 a Casella • 1 a Campomorone • 11 SITI di cava (calcari, diabase, graniti, serizzo): • 4 a Genova (Giunghetto, Gneo, Montagnasco, Tana dei Banditi) • 2 a Campomorone (Castellaro, Montecarlo) • 1 a Rapallo (S.Pietro di Novella) • 3 a Ne (Ventuin II, Cadana, Costalunga) • 1 a Domodossola • 6 SITI per conglomerati bituminosi (manto stradale): • 4 a Genova • 1 a Rapallo • 1 a Casella • 4 SITI di discarica: • 1 a Genova (Scarpino) • 1 a Busalla/Savignone (Birra) • 1 a Cairo Montenotte (Filippa) • 1 ad Alessandria (Castelceriolo) • + 2 AREE di stoccaggio terre e rocce da scavo: • - 1 a Genova (Ge Est) • - 1 a Sori (Rio Cortino) 940.703 autocarri 146.740 betoniere 1.087.443 mezzi pesanti sulla attuale rete autostradale Tutti i siti sono “operativamente connessi” tra loro e generano traffico di cantiere per: 117.254 mezzi pesanti sulla viabilità ordinaria 96.026 autocarri 21.228 betoniere

  13. L’impatto sociale e ambientale • Arrivo al cantiere industriale CI14 • Imbocco TBM • Trattamento terre amiantifere (inadeguati o poco chiari i sistemi di prevenzione del rilascio delle fibre descritti da ASPI nella VIA) • Attacco nastri trasportatori Passaggio nelle cave in Val Varenna - Ricche di amianto (affiorante) - La TBM transita su “terrapieno” Direzione scavo TBM Direzione smarino Gronda - Pietre verdi (amianto: potenzialmente contaminati quasi 7MLN di m³ di terra)

  14. Il cantiere industriale CI14… …nella confluenza di 3 torrenti!!!

  15. Deformazioni gravitative profonde di versante Aree soggette a crolli o a frane superficiali diffuse Perimetrazione frana Tracciato Gronda Fascia 250m Fascia 1000m Gronda – Mappa dei fenomeni franosi

  16. opera “gemella” della Gronda, durante il dibattito pubblico spesso citata dagli Ing. di SPEA quale es. di scavo meccanizzato con TBM. Sull’appennino Tosco-emiliano ha riattivato una frana quiescente a Ripoli frazione di San Benedetto Val di Sambro (Bologna). Gli abitanti da oltre un anno subiscono i danni causati dalla scavo della galleria effettuato con la stessa talpa che lavorerà a Genova. La Regione Emilia-Romagna ha aggiornato la cartografia ufficiale, catalogando in rosso (frana attiva) un’area molto vasta che prima era verde (quiescente) La frana riattivata sembra provocare danni anche ai piloni del grande ponte della attuale A1 (tratto oggetto di raddoppio) che si sono mossi di un centimetro e mezzo.

  17. Sorgenti Grandi derivazioni idriche (falde) Tracciato Gronda Fascia 250m Fascia 1000m • Da cartografia.regione.liguria.it, origine del dato “Sorgenti Idriche”: • Localizzazione su carta tecnica Regionale • Anno: 2000 • Rappresentazione: Gauss Boaga – Mercatore Traverso Conforme di Gauss • Elissoide e Datum: Internazionale (Hayford) – Roma40 • Copertura: intero territorio Regionale Gronda – sorgenti e falde acquifere.

  18. Acquiferi puntuali Tracciato Gronda Fascia 250m Fascia 1000m • Da cartografia.regione.liguria.it, origine del dato “Vulnerabilità Acquiferi”: • Metodologia ISIS per il calcolo della vulnerabilità • Anno: 2001 • Rappresentazione: Gauss Boaga – Mercatore Traverso Conforme di Gauss • Elissoide e Datum: Internazionale (Hayford) – Roma40 • Copertura: Aree ex-Obiettivo 2 • Note: il metodo ISIS calcola la vulnerabilità degli acquiferi mediante sovrapposizione e analisi di diversi tematismi e la creazione del livello Impatti Territoriali. Il calcolo del valore di vulnerabilità è raggruppato in 6 classi. Gronda – acquiferi puntuali (derivazioni, pozzi, allacci, impianti di depurazione, ecc…).

  19. Secolo XIX - 22 novembre 2011

  20. Secolo XIX - 22 novembre 2011

  21. Agli evidenti impatti socio-ambientali elencati e descritti, se ne aggiungono molti altri: • inquinamento acustico:il limite di 65dB(A) di giorno e 55dB(A) di notte, è stato valutato solo per le fasce di pertinenza (250m) e senza considerare edifici maggiormente sensibili (scuole, ospedali...), alcuni lavori potrebbero essere eseguiti in deroga e sono privilegiati interventi di schermatura passiva (barriere antirumore, doppi vetri...) • l’inquinamento atmosferico:produzione di polveri sottili (oltre all’amianto) e di CO2 (in fase di scavo e/o dovute al traffico di cantiere). • l’energia necessaria per i cantieri:TBM=17MW, slurrydotto=7,7MW • interferenze con i corridoi ecologici e habitat naturali:a rischio biodiversità animali e vegetali • interferenze con grotte di origine carsica:le uniche genovesi situate tra il M.te Gazzo e Scarpino oltre al valore geologico costituiscono importanti e complessi ambienti di vita in cui si trovano popolamenti faunistici unici nel loro genere. • interferenze con zone a vincolo paesaggistico:ZPS, SIC, parchi... • interferenze con vincoli storico-culturali:P.zzo Pareto, Villa Duchessa di Galliera... • interferenze con vincoli cimiteriali: il divieto di edificazione (circa 200m) ha una triplice finalità: assicurare condizioni di igiene e di salubrità mediante la conservazione di una "cintura sanitaria", garantire la tranquillità e il decoro a luoghi di sepoltura e visitatori e consentire futuri ampliamenti del cimitero. • interferenze con altre infrastrutture di servizio o comunicazione:elettrodotti, gasdotti, fognature, altre opere di viabilità... • ...

  22. ...ma quanto costa? Durante il dibattito pubblico si è parlato insistentemente di cifre comprese tra i 4 e 6 miliardi di €. Le cifre maggiori riguardavano le alternative “medio alta” (2) e “alta” (1) con gallerie più lunghe, più smarino e cantierizzazione più pesante a causa della distanza dal canale di calma. Al termine del dibattito pubblico (luglio 2009) sono apparsi in città dei manifesti a firma “giunta Vincenzi” che parlavano di un “investimento pari a 5,7 miliardi di euro”

  23. ...ma quanto costa? Durante il dibattito pubblico si è parlato insistentemente di cifre comprese tra i 4 e 6 miliardi di €. Le cifre maggiori riguardavano le alternative “medio alta” (2) e “alta” (1) con gallerie più lunghe, più smarino e cantierizzazione più pesante a causa della distanza dal canale di calma. Al termine del dibattito pubblico (luglio 2009) sono apparsi in città dei manifesti a firma “giunta Vincenzi” che parlavano di un “investimento pari a 5,7 miliardi di euro”

  24. ...ma quanto costa? Durante il dibattito pubblico si è parlato insistentemente di cifre comprese tra i 4 e 6 miliardi di €. Le cifre maggiori riguardavano le alternative “medio alta” (2) e “alta” (1) con gallerie più lunghe, più smarino e cantierizzazione più pesante a causa della distanza dal canale di calma. Al termine del dibattito pubblico (luglio 2009) sono apparsi in città dei manifesti a firma “giunta Vincenzi” che parlavano di un “investimento pari a 5,7 miliardi di euro” • Il tracciato “scelto” (da chi?) fu il “medio alto” (2) con modifiche “pesanti” rispetto alla soluzione presentata durante il dibattito pubblico(si parlò di 2bis), in particolare: • il tracciato è più lungo di circa 5Km... • sono aumentati i tratti in galleria di circa 10Km... • è cresciuta la quantità di smarino da 8/9 MLN di m³ a 11 MLN di m³... • vi sono nuovi siti di deposito anche distanti dai cantieri (ad esempio Rio Cortino, Sori)... EPPURE, nella documentazione di VIA, nello studio trasportistico STD-0036 che contiene anche l’analisi COSTI/BENEFICI, i costi d’investimento si sono miracolosamente ridotti a 3.0 Mld di € ...ovvero si sono quasi dimezzati!

  25. ...ma a cosa serve? (...tra luoghi comuni e dubbi legittimi) 1. Porterà lavoro a Genova... NON PROPRIO VERO: è previsto un campo base con una capienza di 700 persone (che se fossero genovesi non andrebbero a dormire in un CB). Il lavoro durerà solo per gli anni della cantierizzazione e con carichi differenti a seconda del periodo (differente sarebbe un intervento sul trasporto pubblico con risanamento delle aziende di TPL e nuovi posti di lavoro VERO). Il timore è inoltre che il lavoro possa essere basato sul precariato e soggetto al sistema dei sub-appalti a discapito dei diritti dei lavoratori, della sicurezza e della qualità.

  26. 2. Il ponte Morandi è vecchio, non ce la fa più, costa tanto mantenerlo... FALSO: ASPI ha più volte fornito garanzie sull’ASSOLUTA sicurezza e stabilità del ponte Morandi e sui costi ORDINARI di manutenzione dello stesso. (e comunque - al limite - si tratterebbe di rifare solo quello... Non un’intera tratta!!!) Documento presentato da ASPI il 29 maggio 2009, approvato dal Consiglio Comunale, inserito nel protocollo di intesa tra Provincia di Genova, ANAS S.p.A., Autostrade per l’Italia S.p.A e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione del nodo stradale e autostradale di Genova”

  27. 2. Il ponte Morandi è vecchio, non ce la fa più, costa tanto mantenerlo...

  28. 2. Il ponte Morandi è vecchio, non ce la fa più, costa tanto mantenerlo... “Il viadotto – spiega l’ingegner Meta – non è pericoloso. Dopo gli interventi degli anni Novanta il mio parere è che possa star su altri cent’anni...”

  29. 3. La vecchia A10 verrebbe declassata e Genova avrebbe la sua tangenziale... FALSO: ASPI ha ribadito più volte (dibattito pubblico, giornali, documenti ufficiali, ecc..) che il declassamento della A10 è IMPOSSIBILE per i seguenti motivi: • ASPI è una SpA, non può e non vuole rinunciare agli introiti… • Se si declassa la vecchia autostrada, la nuova attrae meno traffico… • Le amministrazioni locali non potrebbero sostenere i costi di manutenzione dell’infrastruttura declassata… Documento presentato da ASPI il 29 maggio 2009, approvato dal Consiglio Comunale, inserito nel protocollo di intesa tra Provincia di Genova, ANAS S.p.A., Autostrade per l’Italia S.p.A e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione del nodo stradale e autostradale di Genova”

  30. 3. La vecchia A10 verrebbe declassata e Genova avrebbe la sua tangenziale...

  31. 4. La gronda risolverà il problema della congestione del nodo! L’attuale tracciato autostradale, nato per assolvere la funzione di infrastruttura per il traffico di attraversamento e scambio, svolge anche la funzione di tangenziale urbana (spostamenti interni). Di fatto i genovesi, per sopperire all’inefficienza del trasporto pubblico, usano l’automobile anche per brevi spostamenti casa-lavoro. Ne conseguono livelli di congestione elevata, specie nelle ore di punta dei giorni feriali, con ovvie ripercussioni anche sulla viabilità urbana. Basandosi su questi presupposti, la principale motivazione addotta dai sostenitori della Gronda di ponente è quella di attribuirle la capacità di attirare il traffico di attraversamento, separandolo dal traffico cittadino e sgravare l’attuale A10 nel tratto urbano Voltri - Ge Ovest di quasi il 50% ...Anche quest’affermazione è FALSA e vediamo perchè...

  32. Circoscrivendo un determinato nodo stradale si possono distinguere 3 differenti componenti di traffico a seconda della loro origine e destinazione (O/D): Premessa. • Traffico che ha origine e destinazione all’esterno del nodo ma lo attraversa: TRAFFICO DI ATTRAVERSAMENTO • Traffico che ha origine all’esterno del nodo e destinazione all’interno o viceversa: TRAFFICO DI SCAMBIO. • Traffico che ha origine e destinazione all’interno del nodo: TRAFFICO INTERNO Per valutare che “tipo” di traffico interessa il nodo autostradale genovese servono le MATRICI DI TRAFFICO…

  33. Matrici di TGMA (traffico giornaliero medio annuo) del 2007, consegnate durante il dibattito pubblico, solo dopo richiesta ufficiale della commissione.

  34. Le matrici di traffico sono tabelle rilevate dai dati dei caselli autostradali che indicano origine e destinazione dei mezzi (leggeri e pesanti), quindi entrati in un determinato casello ed usciti in un altro. Ad es: stando ai dati di TGMA del 2007, entrano a Voltri ed escono a Genova Aeroporto mediamente 1408 veicoli leggeri e 348 veicoli pesanti (percorrono la tratta in direzione opposta 1357 veicoli leggeri e 314 veicoli pesanti). A7 Far A26 Far A7 Near A26 Near Ge Bolzaneto A10 Near A12 Near A10 Far A12 Far Ge Ovest Ge Pegli Ge Nervi Ge Est Ge Voltri Ge Aeroporto 348 1408

  35. Si tenga presente che i dati di TGMA (Traffico Giornaliero Medio Annuo) sono ottenuti dividendo per 365 l’intero traffico rilevato in un anno. Questo significa che non viene evidenziata alcuna differenza tra giorni feriali o festivi né tra ore notturne, diurne o di punta …ovvero quando il problema congestione si verifica… Questo equivale un pò a fare la media del pollo. Se nel nodo genovese passassero 365 macchine all’anno, per i dati di TGMA passerebbe 1 macchina al giorno... l’unico modo per valutare accuratamente le componenti di traffico nelle ore di punta sarebbe quello di avere le stesse matrici con il dettaglio orario …ma ASPI non ha fornito questo importante dato. Comunque,presa in esame la tratta elementare che va dal casello di Ge-Pegli al casello di Ge-Aeroporto (ritenuta significativa di tutta la tratta di A10 che si vorrebbe sgravare con la gronda) e analizzate le matrici di traffico, rispetto al nodo metropolitano, si ottengono le seguenti indicazioni circa le componenti di traffico:

  36. Nodo: area metropolitana (provincia di Genova), tratta elementare Pegli-Aeroporto A7_near (Busalla-Ronco-Isola) 38.8% A26_near (Masone) Ge Bolzaneto Ge Est 18.8% 42.4% A10_near (Arenzano) A12_near (Recco) Ge Pegli Ge Aeroporto Ge Ovest Ge Voltri Ge Nervi

  37. Quindi, su circa 70.000 transiti (leggeri + pesanti) giornalieri medi sulla tratta elementare Pegli-Aeroporto abbiamo: TRAFFICO INTERNO: 29'498 transiti 42,37% TRAFFICO DI SCAMBIO: 27'001 transiti 38,79%TRAFFICO PASSANTE: 13'114 transiti 18,84% Confrontando le distanze della attuale A10 e della A10BIS (gronda) e assegnando i flussi ad una direttrice piuttosto che all’altra in base alle distanze chilometriche secondo un criterio per cui: -se la differenza chilometrica tra le 2 tratte è entro il 10% -> transiti divisi a metà-se la differenza chilometrica tra le 2 tratte è tra il 10 e il 20% -> transiti divisi 3/4 e 1/4-se la differenza chilometrica tra le 2 tratte è superiore al 20% -> transiti su una sola direttrice Il risultato STRABILIANTE è che la A10bis sottrarrebbe solo il 19% del traffico sull’attuale A10!!!! ...ma perchè avviene questo?

  38. ...perchè alcune tratte sono più brevi, ma non sensibilmente... A10 Near (Arenzano) > Ge Est = ~ 26Km (attuale 28.5Km) Ge Est > A10 Near (Arenzano) = ~27.5Km (attuale ~29Km)

  39. ...perchè altre tratte (che si “penserebbe” essere più brevi) sono, anche sensibilmente, più lunghe (anche a causa delle “fantasiose” interconnessioni progettate da ASPI) Voltri > Bolzaneto = ~24.5Km (attuale ~17.2Km) Bolzaneto > Voltri = ~19.3Km (attuale ~17.4Km)

  40. 5. La tratta di A10 compresa tra i caselli di Voltri e Ge-Aeroporto verrebbe interdetta al traffico pesante… VERO, MA: ASPI ha dichiarato di essere favorevole ad attuare una misura di limitazione del traffico pesante sul tratto dell’attuale A10 compreso tra Voltri e Aeroporto… stiamo parlando di circa 11.000 mezzi pesanti su circa 70.000 totali, ma come verrebbe implementata tale misura? • ASPI non dice nulla: • sul come riuscire a realizzare tale interdizione, ossia in quale modo si riesca veramente ad obbligare i veicoli pesanti a transitare sulla A10bis, considerato che spesso allungherebbero sensibilmente il loro percorso • sull’impatto che deriverebbe dal fatto che in ogni caso parte del traffico pesante si riverserà sulla viabilità urbana… quanti mezzi? VEDIAMO GLI EFFETTI SULLA CARTINA DI PROGETTO...

  41. SICURAMENTEsi riverseranno sull’Aurelia: TUTTI i mezzi pesanti che oggi percorrono la tratta Ge Voltri – Ge Aeroporto e viceversa. Il passaggio in A10bis risulterebbe mediamente 16Km più lungo! 672mezzi pesanti/giorno TUTTI i mezzi pesanti che oggi percorrono la tratta Ge Voltri – Ge Ovest e viceversa. Il passaggio in A10bis risulterebbe mediamente 14Km più lungo! 883mezzi pesanti/giorno Aggiungiamo ancora una piccola parte di mezzi pesanti che oggi percorrono la tratta A7 far/near, Bolzaneto, A12 far/near – Ge Voltri e viceversa. Il passaggio in A10bis risulterebbe mediamente 4-6Km più lungo! 1000 mezzi pesanti/giorno. TUTTI i mezzi pesanti che oggi entrano o escono in autostrada usando il casello di Ge Pegli. È ovvio infatti che i mezzi oggi diretti a questo casello, che si ritroverebbe nel mezzo del tratto di A10 interdetto, dovrebbero utilizzare in alternativa i caselli di Ge Voltri o Ge Aeroporto: 1473mezzi pesanti/giorno. TUTTI i mezzi pesanti che oggi percorrono la tratta A26 far/near, A10 far/near – Ge Aeroporto e viceversa. Il passaggio in A10bis risulterebbe mediamente 12.5Km più lungo! 1077mezzi pesanti/giorno Ge Voltri Ge Pegli Ge Aeroporto => oltre 5000 mezzi pesanti/giorno riversati sull’Aurelia 1473 + 672 + 883 + 1077 +1000

  42. INCREDIBILE: nell’analisi costi/benefici, l’interdizione viene simulata probabilmente “forzando a zero” i transiti che interessano il tratto interdetto, ma tali transiti non vengono riassegnati né alla A10bis (risulta una riduzione totale delle percorrenze chilometriche) né alla viabilità ordinaria. In tal modo quello che risulterebbe essere un costo aggiuntivo (km in più > maggiori costi di viaggio > maggiore CO2) si è trasformato in un beneficio con un peso specifico notevole!

  43. Conclusioni Aldilà dei luoghi comuni, il problema è inquadrato male! La congestione, che si verifica sostanzialmente nelle ore di punta, è ascrivibile principalmente al traffico interno (la sensazione è che si voglia adattare il problema ad una soluzione pre-confezionata) > UN BY-PASS NON PUO’ ESSERE RISOLUTIVO Gli scenari futuri del traffico descritti da ASPI (in STD-0001 presentato nel DP ed in STD-0036 allegato alla VIA) prevedono crescite inverosimili (traffico raddoppiato al 2040) e ottenute con metodi che appaiono “discutibili”. ASPI quindi non ha mai dimostrato di essere in grado di risolvere il problema > HA DIMOSTRATO DI ESSERE IN GRADO DI RADDOPPIARLO. Il riprodursi di analoghe condizioni di congestione determina un singolare circolo vizioso per cui il traffico genera congestione, si realizzano nuove strade che si riempono di traffico, riproducendo la congestione. Per cui, ogni tentativo di contenimento e riduzione sarebbe vano e i soldi spesi del tutto inutilmente. Gli impatti sociali ed ambientali sono elevatissimi ed irreversibili > SE SI FA LA GRONDA NON SI TORNA PIU’ INDIETRO. Molti problemi legati al sistema di mobilità basato sul trasporto individuale verrebbero accentuati > SOTTRAZIONE DI SPAZI PUBBLICI. Più auto = meno spazio > nuovi silos o (peggio ancora) nuovi parcheggi sotterranei (magari dentro parchi storici…) > INQUINAMENTO. Più auto = Più CO2 La Gronda continua ad essere un’opera NON ETICA. > NON GARANTISCE IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ DI TUTTI. Non la userà chi non ha un auto, chi non può o non vuole permettersela, chi non può guidarne una. > NON TUTTI QUELLI CHE LA SUBISCONO LA USANO, NON TUTTI QUELLI CHE LA USANO LA SUBISCONO (sarebbe almeno opportuno che costi e benefici riguardassero lo stesso soggetto). Allora che fare: concentrarsi sulle componenti più importanti del problema (TRAFFICO INTERNO e DI SCAMBIO) intervenendo sul TPL in ambito urbano ed extraurbano dando ai genovesi una reale, efficiente ed economica alternativa all’utilizzo del mezzo individuale! Occorrono studi seri ed indipendenti (non fatti da chi guadagnerebbe dalla costruzione dell’opera). …solo a titolo di esempio vediamo la distribuzione delle stazioni FS nel “nodo metropolitano” precedentemente analizzato…

  44. ...La distribuzione capillare della rete FS nell'area metropolitana (provincia di Genova)... Isola del Cantone Ronco Scrivia Borgo Fornari Busalla Piano Orizzontale Campo L. - Masone Pontedecimo S.Biagio-S.Quirico Acquasanta Mele Granara Bolzaneto Borzoli Costa Sturla Rivarolo Quarto Quinto Nervi -.S.Ilario Bogliasco Pontetto Pieve L. Mulinetti Recco Sori Pra Voltri Pegli Palmaro Vesima Sestri P. Principe Via di Francia Brignole Sampierdarena Cornigliano Arenzano

  45. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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