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S.M.S. Ardigò Bellani Monza classe II B

La scienza e la tecnica al servizio dell’uomo. S.M.S. Ardigò Bellani Monza classe II B . Hanno collaborato al progetto gli insegnanti : prof.ssa Franca Benevento prof.ssa Adriana Cinquepalmi prof. Aldo Pece a.s. 2006-07. classe II B gruppi di lavoro . Mediche.

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S.M.S. Ardigò Bellani Monza classe II B

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Presentation Transcript


  1. La scienza e la tecnica al servizio dell’uomo S.M.S. Ardigò Bellani Monza classe II B Hanno collaborato al progetto gli insegnanti : prof.ssa Franca Benevento prof.ssa Adriana Cinquepalmi prof. Aldo Pece a.s. 2006-07

  2. classe II B gruppi di lavoro Mediche Matematiche Tecnologiche Le scienze Danila Ainio Martina Sganzerla Luigi Baio Claudia Milesi Silvia Galbiati Roberto Melloni Clara Cantù Bledar Muka Valeria Sala Fabiano Silvestro Matteo Gargiulo Andrea Brambilla Simone Barni Marika Brizzante Walter Brambilla Mattia Como Francesca Sgrò Petru Sofronovici Marco Lodigiani Matteo Fadini Cinthia De La Cruz Olsen Haydini

  3. La scienza e la tecnica nei secoli Premessa Questo lavoro nasce dalla collaborazione tra il mondo del lavoro e della scuola ed ha come finalità prioritaria quella di diffondere tra gli studenti l’utilizzo deglistrumenti informatici in appoggio alla normale attività didattica. L’argomento scelto farà comprendere ai ragazzi come lo sviluppo delle scienze sia avvenuto e avvenga in seguito a continui bisogni a cui l’individuo nel corso della sua storia ha cercato di dare una risposta. Capiranno inoltre, che l’ambito scientifico e l’ambito umanistico non sono separabili e presentano continui interscambi. Introduzione: - Evoluzione umana - Origine della filosofia Sono state approfondite : le scienze mediche le scienze matematiche le scienze tecnologiche la meccanica l’architettura Relazione finale

  4. FINE DELLA PRESENTAZIONE La scienza e la tecnica nei secoli

  5. Relazione finale segue • Questo lavoro ci ha permesso di affrontare in modo interdisciplinare argomenti che riguardano vari ambiti delle conoscenze, nell’ottica di vagliare i diversi contenuti e di ricondurli ad un unico scopo: capire in che modo l’ uomo si è dotato di “ strumenti ” per dare risposte ai suoi bisogni. • Abbiamo imparato che la filosofia è la madre di tutte le scienze e che l’ uomo si è differenziato dagli altri viventi quando ha cominciato a sviluppare il pensiero. • Abbiamo visto che, attraverso i secoli, l’uomo ha acquisito conoscenze nuove facendo tesoro di quelle precedenti e questo processo, prima molto lento, ora procede con velocità crescente verso mete nuove e difficili. • Abbiamo capito che le varie scienze si influenzano e si compensano addirittura confondendosi e che oggi l’una non potrebbe esistere senza l’altra. • Per realizzare questa presentazione abbiamo dovuto imparare ad utilizzare un programma informatico per noi nuovo “Power Point” e questa abilità acquisita ci ha fatto comprendere come il bisogno di rendere fruibile il nostro lavoro ci abbia stimolati a cercare nella tecnologia la risposta.

  6. Bibliografia essenziale torna a premessa • V.Calvani - Scambi di civiltà - Mondadori • G. Guozzi A. Ruata - Tutto Storia - Petrini • S. Paolucci G. Signorini - Il corso della storia – Zanichelli • M. Mazzi P. Aziani – Chronos - Principato • E. Detti E. Fazi - Millenni - La nuova Italia • G: Gentile L. Ronga -Il Multilibro di storia - La Scuola • G. Maré - Aritmetica - Mondadori • Arpinati Musiani - Pianeta Matematica – Zanichelli • Ferrario Galli Grossi Lamoretti – Matematix - Ghisetti e Corvi • Benedetti Attuati Paganoni - Scienze 2 - SEI • Sono stati consultati vari siti internet, tra cui: • www. Wikipedia. org • www.blue dragon.it • www.ips.it • www.ajurvedicpoint.it • www.humanitate salute.it

  7. FINE DELLA PRESENTAZIONE La scienza e la tecnica nei secoli

  8. Evoluzione umana torna premessa

  9. Origini della filosofia Per molto tempo l’ uomo dovette preoccuparsi di soddisfare i suoi bisogni primari per assicurarsi la sopravvivenza. La scoperta dell’agricoltura e dell’ allevamento liberarono l’ uomo da molte incombenze e poté incominciare a dedicarsi al pensiero. Nacquero le prime divinità e i primi luoghi di culto. Intorno al 17.000 a. C. si scoprirono le tecniche per la fusione dei metalli. Verso la fine del IV millennio sorsero le grandi civiltà fluviali. I Sumeri, essendo privi di materie prime, diedero inizio al commercio. La prima MIGRAZIONE INDOEUROPEA avvenne nel 2000 a.C. : Ogni popolo si arricchì nello scambio di civiltà . L’ antica Grecia nel periodo dell’ ELLENISMO, nel III secolo a.C. sviluppò un grande patrimonio culturale giunto fino a noi.

  10. La scuola di Atene • Come nasce il mondo? • Qual è il posto dell’ uomo in esso? • In che modo l’uomo pensa e impara? • Che cos’è il bene? • Che cos’è il male? • Che cos’è la verità? I Greci, abituati a dibattere in assemblea le questioni più importanti della vita della polis, sembrano animati da una vera passione per la discussione; ad Atene si aprono scuole in cui si insegna ai giovani l’arte della retorica, l’arte cioè di far discorsi ben costruiti, perché nei processi ciascuno deve imparare a difendersi da solo e chi vuole primeggiare nelle assemblee deve imparare a controbattere le opinioni degli avversari mediante argomentazioni convincenti. In queste scuole insegnano i Sofisti (dal greco SOFIA = saggezza) o FILOSOFI (amici della saggezza).

  11. Aristotele Aristotele fu il primo grande organizzatore del sapere: sue le prime raccolte organiche del sapere logico, fisico e biologico. Grande osservatore della natura, non dimenticò di cimentarsi in importanti studi sull’ etica e sulla retorica. Aristotele per i cristiani diventò un’ auctoritas nel campo delle scienze, della metafisica e della cosmologia. Le sue opere si dividono in esoteriche, rivolte ai soli studenti, ed essoteriche, rivolte al vasto pubblico; di queste ultime si è persa ogni traccia. I grandi filosofi greci con i loro studi hanno aperto la via ad ogni successiva conoscenza; grazie a loro oggi si può affermare che la Filosofia è la madre di tutte le scienze.

  12. torna a premessaFine presentazioneLe origini della filosofia

  13. Le Scienze Mediche

  14. La medicina ha origini antiche Un’antica leggenda narra che Esculapio, dio della medicina, avesse imparato l’arte del curare dopo aver visto una pecora, ormai in fin di vita, sforzarsi di mangiare un’erba selvatica e dopo recuperare forza e vigore. L’uomo ha iniziato a curare i propri malanni servendosi delle erbe spontanee; l’uso dei rimedi naturali vegetali è poi proseguito per millenni fino a trasformarsi in scienza delle erbe medicinali o FITOTERAPIA.

  15. Guaritori – maghi – stregoni – sciamani La medicina nei tempi antichi era praticata da sciamani e maghi, uomini dotati di poteri divinatori che conoscevano i segreti ancestrali della natura e i sieri medicamentosi per scacciare gli spiriti che causavano le febbri. La tradizione dello sciamanesimo è esistita sin dall’origine della storia e continua ad essere una forza vitale in molte culture di tutto il mondo. Il ruolo dello sciamano è quello di presiedere a rituali religiosi e di comunicare con gli spiriti per la diagnosi delle malattie e per la guarigione.

  16. Nella Grecia antica la medicina non godeva di grande stima. I malati preferivano rivolgersi ai sacerdoti anziché ai medici, perché pensavano che fossero gli dei a provocare le malattie. I templi di Asclepio, il dio protettore della medicina, funzionavano come vere e proprie case di cura. Col tempo, però, i medici raffinarono le loro conoscenze e acquistarono prestigio. Ippocrate (V-IV sec. a.C.) scrisse opere che ogni buon medico doveva conoscere. Tra queste ricordiamo il testo del GIURAMENTO che ogni medico doveva prestare prima di iniziare la propria attività. Antica Grecia

  17. La medicina a Roma A Roma la divinità a cui rivolgersi nelle malattie individuali e nelle epidemie era Minerva, che aveva anche l’attributo di medica, e un tempio a lei dedicato sull’Esquilino. Le origini della chirurgia romana, vanno ricercate nella pratica di curare le lesioni dei soldati e degli atleti. Il ritrovamento di strumenti chirurgici ci aiuta a comprendere come la chirurgia in età imperiale fosse avanzata e razionale. A Roma era conosciuta la chirurgia estetica. MARZIALE ci parlava di una situazione…un po’ delicata: “Eximit aut reficit dentem ascelium aegrum…infestos oculis uris, Hyigine, pilos…” “Cascellio taglia e guarisce un dente malato, tu o Igino bruci i peli dannosi per gli occhi…”

  18. Il Ruolo Del Medico Nei tempi più antichi, la medicina non era praticata da uomini liberi. I primi medici furono infatti schiavi che, per le loro conoscenze acquistarono privilegi rispetto agli schiavi comuni. Spesso si stabilivano tra loro e i loro padroni rapporti affettivi molto stretti come fraCICERONE e il suo schiavo Alexion. “O factum male de Alexion! Incredibile est quanta me molestia affecerit……..” “O quale sciagura la morte di Alexion! Non puoi credere quanto dolore mi abbia recato…..”

  19. E gli altri popoli? • Gli Assiro Babilonesi: l’ira di una divinità verso una persona permette ai demoni maligni di aggredirla, causando in tal modo una malattia. Nel codice di Hammurabi vi è una vera e propria serie di norme deontologiche per chi esercita l’attività chirurgica . • Gli Egizi: Nel papiro di Ebers sono menzionati 500 diversi medicamenti. Esistevano medici specializzati nelle malattie urinarie, nelle patologie dell’orecchio, degli occhi e della pelle. • I popoli Andini: Si servivano di conoscenze di erboristeria, mineralogia, zoologia e biofisica per preparare rimedi medicinali. I guaritori usavano l’osservazione del malato, la premonizione e la chiaroveggenza per fare diagnosi.

  20. Il papiro di Ebers

  21. Nel Medioevo : Gli Esclusi Nel medioevo erano spietatamente emarginati i malati di LEBBRA, una malattia considerata allora come un castigo di Dio contro i peccatori. I lebbrosi dovevano vivere lontano dai centri abitati ed erano obbligati ad agitare continuamente un sonaglio di ferro per annunciare agli abitanti il loro passaggio. I primi lebbrosari vennero costruiti nell’ XI secolo, ma più che veri ospedali furono luoghi di segregazione: chi vi entrava sapeva che non sarebbe più ritornato nella società dei vivi. La PESTE NERAo bubbonica arrivò dalla Cina in Europa nel 1346. Nessun rimedio potè arrestare la malattia che veniva diffusa da una pulce annidata nella pelliccia dei topi. In un biennio morirono più di 30.000.000 di persone, un terzo della popolazione europea. Essendo la medicina impotente di fronte a questa malattia, cominciarono a liberarsi le fantasie popolari e iniziò una vera “caccia alle streghe” accusate di voler trascinare i cristiani all’inferno con i loro malefici.

  22. 1600-L’impotenza della medicina Le cura della medicina ufficiale erano inefficaci quanto terrificanti. Per quasi tutte le malattie si praticavano “salassi”. Fratture e infezioni venivano eliminate amputando braccia e gambe. La più alta mortalità si verificava tra le partorienti perchè la scarsa igiene provocava un’infezione mortale: la setticemia. Un PROGRESSO tuttavia ci fu perchè caddero i divieti religiosi sulla dissezione dei cadaveri e si cominciò a studiare l’ANATOMIA

  23. La profilassi Sul finire del XVIII e per tutto il XIX secolo la medicina compie passi da gigante dopo secoli di stasi. Nel 1978 Edwar Jenner pubblicò i risultati di un eccezionale esperimento: iniettando il pus delle vacche (perciò detto VACCINO) in un bambino, osservò che questi non contraeva più il vaiolo umano. Da tempo i Cinesi avevano scoperto che evitava di prendere il vaiolo chi aspirava una polvere ricavata dalle pustole dei malati. Nasceva la PROFILASSI 5

  24. Progressi della Medicina I GESUITI avevano appreso dagli Indios le proprietà curative delle corteccia di China, una pianta che cresceva solo sulle Ande. Nel 1820 due chimici francesi estrassero da questa corteccia il CHININO che si dimostrò risolutivo nella cura della malaria che imperversava in AFRICA. PASTEUR mise a punto un metodo per uccidere i microrganismi della fermentazione (pastorizzazione). ROBERT KOCK nel 1882 scoprì il bacillo della tubercolosi e del colera mentre Alexandre Jersin trovò in Indocina il bacillo della peste. Sulla base di osservazioni realizzate in Paesi lontani, CHARLES DARWINformulò la sua TEORIA DELL’ EVOLUZIONE DELLE FORME VIVENTI.

  25. La scienza moderna La scienza moderna fu fondata dal fisico pisano GALILEO GALILEI. Egli pose le basi del METODO SPERIMENTALE fondato su: • L’OSSERVAZIONE DIRETTA dei fenomeni; • La loro CONOSCENZA attraverso un numero elevatissimo di MISURE DI PRECISIONE; • L’individuazione delle relazioni MATEMATICHE che permettono di PREVEDERLI e CONTROLLARLI . LA SCIENZAMODERNA SPAZZA VIA LA NON SCIENZA

  26. La medicina nel XX secolo Nel XX secolo le conoscenze mediche evolvono rapidamente: nasce la fisica astronomica che apre il campo a fortunate scoperte come quella dei raggi X ad opera di W. Rontgen. Marie e Pierre Curie, proseguendo nelle ricerche riescono a isolare un nuovo elemento: il radio. Nello stesso periodo formula la teoria della relatività il grande A. Einstein. E=m*c² Questa formula dimistra che una piccolissima quantità di materia, ad altissima velocità, può trasformarsi in una grandissima quantità di energia.

  27. Medicina e biologia • La medicina deve alla biologia alcuni dei progressi più significativi avvenuti nella seconda metà del secolo, legati in primo luogo alla scoperta degli antibiotici, in grado di uccidere i batteri all’origine di malattie infettive, un tempo anche mortali. La tecnica dei trapianti d’organi e degli organi artificiali è resa possibile da farmaci e apparecchi sempre più complessi e raffinati. Il trapianto è vita

  28. Manipolazione genetica • Le più recenti ricerche della biologia nel campo della manipolazione genetica (cioè la selezione e la modifica dei caratteri ereditari attraverso l’intervento diretto sulle cellule germinali degli esseri viventi), aprono prospettive di grande interesse nella selezione di piante e animali commestibili, ma pongono non pochi problemi morali e interrogativi inquietanti: è lecito attuare anche sugli uomini interventi di modifica e selezione simili a quelli praticati in agricoltura e nell’allevamento degli animali? Pecora Dolly

  29. Tecnologia e medicina • L’era del computer ha apportato molti benefici e sempre nuove applicazioni nel campo della medicina e della chirurgia. Oggi è possibile tenere in vita e curare un neonato con disturbi cardiopolmonari: infatti è l’ elaboratore elettronico a tenere sotto controllo tutti i suoi dati vitali, rilevandoli attraverso i sensori applicati al corpo, in modo da poter segnalare immediatamente eventuali variazioni e lanciare l’allarme per richiedere l’intervento dei sanitari.

  30. Ospedale digitale: la tecnologia al servizio del cittadino A Piacenza tutte le immagini radiografiche in un cd-rom. Il progetto, che rientra nel programma più ampio di informatizzazione e messa in rete dei servizi dell’Azienda Usl di Piacenza, utilizza tecnologie d’avanguardia al servizio della salute dei cittadini e prevede il passaggio delle radiografie dalla forma tradizionale su pellicola al supporto digitale. Grazie a tale modalità tutti i medici dell’ospedale possono accedere - con apposita password – ai documenti e alle immagini prodotti nei reparti di radiologia e conservati in un unico archivio all’interno della rete aziendale.

  31. E oggi? Non esistono più frontiere alla scienza medica. Ogni giorno i laboratori di ricerca annunciano nuove scoperte per eliminare o curare malattie vecchie e nuove. La chirurgia ha fatto passi da gigante, tanto che non è più necessario intervenire con ferite aperte, ma sempre più spesso in laparoscopia. Moderne apparecchiatura come la TAC o la RISONANZA MAGNETICA permettono di esplorare minuziosamente il corpo umano. Occorre, però, potenziare sempre più la ricerca per poter ancoraaffermare che LA SCIENZA E’ AL SERVIZIO DELL’UOMO.

  32. Fine presentazione Le scienze mediche Torna a premessa

  33. Filosofietà ellenistica III secolo a.C. segue Archimede intuì un importante principio fisico: un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume di fluido spostato. Aristarco intuì che la terra è rotonda e gira intorno al sole e ne calcolò la circonferenza.

  34. tornascuola di Atene Pitagora Euclide e Archimede fissarono le basi della matematica e dimostrarono teoremi che sono usati ancora oggi in geometria. Anassimandro scoprì che gli uomini non erano apparsi sulla terra nella forma attuale ma derivavano da altre creature, concetto alla base della teoria dell’evoluzione di Darwin.

  35. Armi e utensili torna evoluzione I primi strumenti rozzi e grossolani erano ciottoli scheggiati. Per migliaia di anni gli esseri umani costruirono soltanto semplici oggetti a taglio vivo e molto più tardi pietre bifacciali. Le tecniche di fabbricazione progredirono molto lentamente: prima si cominciò a lavorare l’osso, poi il corno e l’avorio. Sul finire del Paleolitico si diffuse l’arco, con cui era possibile colpire le prede a distanza e restando nascosti. La vita dell’uomo è più sicura

  36. Il fuoco : la più grande conquista del Paleoliticotorna evoluzione Nessun animale sa conservare il fuoco né, tanto meno, produrlo. La conquista del fuoco è una tappa di straordinaria importanza per la storia dell’umanità. Le più antiche tracce di focolari risalgono a circa 400.000 mila anni fa. Usi e proprietà del fuoco: • Rischiara le caverne • Rende la selce più elastica • Cuoce le carni • Allontana le belve La vita dell’uomo migliora

  37. torna fitoterapia Fin dai tempi più antichi l'uomo cercava nelle erbe, nei fiori e nelle radici la cura per le malattie che lo colpivano. In questi ultimi tempi la comunità scientifica riconosce nelle piante grandi doti curative: oggi, infatti, le ricette che ci hanno tramandato i nostri nonni, non vengono più considerate pozioni da stregoni. In caso di gravi sintomatologie o di vera malattia è necessario affidarsi alle cure di un medico, prima di assumere qualsiasi prodotto, anche se naturale. Erbe medicinali Proprietà 1 Camomilla Antinfiammatorie – tonica - sedativa 2 Malva Espettorante – diuretica - lassativa 3 Menta Stimolante – tonica – antisettica

  38. torna progressiC. DARWIN: LA TEORIA DELL’EVOLUZIONE UMANA L’evoluzione umana Charles Darwin

  39. torna a cicerone Il ruolo del medico • Anche Cicerone come Seneca annovera la medicina tra le arti liberari. • “Quibus autem artibus aut prudentia maior inest… “ • “Quelle arti in cui è presente opera di ingegno o grande vantaggio come la Medicina, l’Architettura, l’ Insegnamento delle Arti Liberali, sono decorose per coloro a cui si addicono. Cicerone Seneca

  40. torna giuramento Il Giuramento Di Ippocrate Ancora oggi sono validi questi principi deontologici, per esempio, il diritto alla privacy del malato, l’ astensione da ogni ingiustizia volontaria, la ricerca del bene del malato.

  41. La peste nera segue La caccia alle streghe Una strega al rogo Un malato di peste

  42. torna gli esclusiDisturbi mentali Disturbi come depressione, anoressia, isterismo, alcolismo che oggi vengono curati e spesso guariti, nel 600 erano definiti “Possessione diabolica” ed affrontati con gli esorcismi eseguiti dal clero mediante preghiere e scongiuri, oppure come PAZZIA e, in tal caso, determinavano l’internamento perpetuo del malato negli ospizi.

  43. Astrologia Alchimia Magia Astronomia Chimica Medicina torna a scienza mod.scienzanon scienza

  44. Le origini della matematica il numero

  45. Alla conquista del numero È possibile contare senza conoscere i numeri??? Sì, se per contare intendiamo la capacità di valutare e confrontare le quantità. L’uomo primitivo, in effetti , sapeva contare prima di aver inventato i numeri Già 300.000 anni fa l’uomo preistorico incideva tacche sulle pareti delle grotte e su ossa di animali, probabilmente per registrare il numero dei capi di BESTIAME

  46. Una mattina un pastore porta al pascolo dieci pecore

  47. ! Il pomeriggio, tornando, si accorge che ne mancano alcune, ma quante???

  48. Il pastore capisce che associando ad ogni pecora una tacca sul suo bastone, potrà sapere quante pecore avrà perso

  49. ! - 3 Il giorno seguente il pastore si accorge ancora di avere meno pecore, ma ora sa quante gliene mancano

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