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COME LEGGERE LA BUSTA PAGA

COME LEGGERE LA BUSTA PAGA . Corso di formazione per dirigenti sindacali Fisascat Cisl Palermo-Trapani Palermo 24.09.2013. PALERMO-TRAPANI.

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COME LEGGERE LA BUSTA PAGA

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  1. COME LEGGERELA BUSTA PAGA Corso di formazione per dirigenti sindacali Fisascat Cisl Palermo-Trapani Palermo 24.09.2013 PALERMO-TRAPANI

  2. La busta paga è un documento obbligatorio che indica la retribuzione, le ritenute fiscali e quelle previdenziali, che il lavoratore percepisce per un determinato periodo di lavoro Esprime in termini monetari l’insieme dei rapporti che il lavoratore ha con: 1) Il Datore di lavoro (La Retribuzione) 2) Con lo Stato ( Le Imposte) 3) Con gli Enti Previdenziali (es. INPS) Il datore di Lavoro ha l’obbligo di consegnare il prospetto paga ( Legge n° 4 del 1953)

  3. A COSA SERVE A determinare la retribuzione che spetta al lavoratore per il periodo di lavoro svolto. A rivendicare differenze sull’applicazione del CCNL e Contratto Integrativo Provinciale, oltre ad eventuali accordi sindacali aziendali e/o individuali Ad intraprendere azioni legali, quali DECRETI INGIUNTIVI, RICORSI, INSINUAZIONI NEL FALLIMENTO. Per poter richiedere un mutuo bancario. Per poter richiedere un finanziamento. Ai fini pensionistici qualora ci siano differenze sull’accredito dei contributi INPS

  4. Cerchiamo di capire le varie voci che compongono la busta paga (per comodità potremmo suddividere la busta paga in tre parti: TESTA, CORPO, PIEDE) Testa Corpo Piede Dati Previdenziali Dati Fiscali T.F.R. Retribuzione Netta

  5. TESTA Anagrafica Ditta Posizione INPS Posizione INAIL MESE RETRIBUZIONE DATI DIPENDENTE ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE

  6. Testa, dati Anagrafici Lavoratore Matricola Cognome, Nome Codice Fiscale Data di assunzione

  7. Testa, elementi retributivi Mese di Retribuzione Sede di Lavoro Contratto di Lavoro Livello – Qualifica Elementi del Trattamento Salariale Ferie, Festività e Permessi retribuiti Modalità di pagamento della Retribuzione

  8. LA TESTA E’ ANCHE COMPOSTA DA: • il minimo tabellare o paga base o minimo contrattuale: • contingenza • Gli scatti di anzianità • Edr • Si può poi avere un trattamento salariale integrativo • il cosiddetto superminimo individuale

  9. La Retribuzione Costituisce il corrispettivo della prestazione fornita dal lavoratore. Normalmente la retribuzione è stabilità dal contratto collettivo applicato in azienda

  10. Struttura della Retribuzione Retribuzione Diretta Retribuzione Indiretta Retribuzione Differita Retribuzione Lorda Retribuzione Netta

  11. Le voci della retribuzione Le voci economiche di cui si compone la busta paga possono essere suddivise in quattro gruppi, e cioè:· gli elementi fissi della retribuzione; · la parte variabile; · le trattenute fiscali; · le trattenute previdenziali; La retribuzione vera e propria si compone di tre parti: · diretta, relativa all'effettiva prestazione del lavoratore; · indiretta, derivante da specifici istituti contrattuali (per esempio, tredicesima mensilità, quattordicesima mensilità, ferie, festività, permessi retribuiti, ecc.); · differita, riferentesi cioè a quella parte della retribuzione che viene accantonata dal datore di lavoro per essere poi consegnata al lavoratore al termine del rapporto di lavoro (trattamento di fine rapporto o liquidazione).

  12. Gli elementi fissi della retribuzione nella busta PAGA Sono elementi fissi della retribuzione quelli che fanno parte della retribuzione di qualsiasi lavoratore dipendente, vale a dire: - la paga base o minimo tabellare: viene determinata dalla contrattazione collettiva e il suo importo varia a seconda del settore economico di appartenenza e della qualifica del lavoratore. In genere viene stabilita in misura fissa mensile ed è l'elemento più importante della retribuzione in quanto in base ad essa sono calcolati tutti gli altri elementi. - gli scatti di anzianità: costituiscono una voce della retribuzione determinata dalla contrattazione collettiva ed erogata al compimento di una determinata anzianità di servizio del lavoratore presso una medesima azienda. Gli importi variano in base alla qualifica e vengono incrementati periodicamente a scadenza diverse a seconda del contratto collettivo applicabile. - l'indennità di contingenza: ha il compito di adeguare la retribuzione alla variazione del costo della vita. Essa, in molti contratti collettivi, è ormai conglobata nel minimo contrattuale. - l'elemento distinto della retribuzione EDR: è un importo fisso mensile che viene erogato con la retribuzione mensile e la tredicesima a tutti i lavoratori del settore privato, per compensare l'abolizione dell'indennità di contingenza. - terzo elemento: si tratta di un importo stabilito in cifra fissa per tutti i lavoratori dipendenti che varia da provincia a provincia

  13. La Paga BaseContrattuale La Paga BaseContrattuale corrisponde al salario minimo determinato sulla base dei parametri stabiliti dal Contratto Nazionale di Categoria (CCNL) e della qualifica del dipendente.

  14. La contingenza La Contingenzaè l'indennitàmeglioconosciutacolnomediscala mobile, la quale è stataabolitaalla fine del 1991. Daciòconsegueche non siaattualmenteprevistol'adeguamentodeisalari al costodella vita e l'ammontaredellacontingenzasiarimastofermonel tempo. Al giornod'oggi è frequente la praticadisommaredirettamente la voce relativaallacontingenza a quelladellapaga base, indicando tale risultato come paga base conglobata.

  15. E.D.R E.D.R. - Elemento Distinto della Retribuzione, questo elemento retributivo è nato dall'Accordo 31/07/92, per compensare la perdita di rivalutazione della contingenza bloccata a Novembre del 1991, normalmente ha un valore fisso di € 10,33 (Lire 20.000). Secondo l'accordo, salvo diverse indicazioni contenute nei CCNL, questo elemento va escluso dal computo utile ai fini del calcolo di alcuni istituti quali: 14^ mensilità, premi di produzione, cottimi, trattamento per malattia o infortunio, gravidanza, lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni ed altre indennità previste dalla contrattazione collettiva.

  16. Il Terzo Elemento Il Terzo Elemento è l'importo nato dalla contrattazione sindacale a livello provinciale e regionale, pertanto ha valori difformi nelle diverse aree geografiche del nostro paese.

  17. SCATTI DI ANZIANITA' SCATTI DI ANZIANITA' - chiamati anche Aumenti periodici di anzianità, sono la voce della retribuzione che scatta automaticamente al raggiungimento dell'anzianità di lavoro presso la stessa Azienda. Sono regolamentati dal CCNL, hanno valori diversi da settore a settore, e possono essere BIENNALI o TRIENNALI. Gli scatti di anzianità, che premiano la permanenza o esperienza acquisita nella stessa azienda, non possono essere assorbiti da precedenti e successivi aumenti di merito, né altri aumenti di merito possono essere assorbiti dagli scatti maturati o da maturare.

  18. ALTRI ELEMENTI ALTRI ELEMENTI - sono elementi dimeritoconcessidal datore al lavoratore quali: Superminimo, Ad Personam. Questi elementi possono essere assorbiti da aumenti contrattuali fino alla loro estinzione

  19. CALCOLO DEL LORDO Una volta identificati e quantificati gli ELEMENTI FISSI che competono al nostro settore di appartenenza, ed eventualmente l'elemento provvisorio I.V.C., oltre a tutti gli altri eventuali elementi di competenza, della retribuzione DIRETTA riferiti al CCNL ed al Livello che ci interessa, siamo pronti per verificare la BUSTA PAGA e in base alle ore e giornate lavorate nel mese, possiamo iniziare a calcolare la NOSTRA BUSTA PAGA LORDA.

  20. Ai fini del calcolo della retribuzione lorda, è necessario individuare quale DIVISORE viene utilizzato da chi ha elaborato la Busta Paga, se un divisore ORARIO o un divisore MENSILE1) IL DIVISORE ORARIOè stabilito dal CCNL, e può variare da un settore all'altro in funzione dell'orario di lavoro previsto settimanalmente per il settore, il divisore orario CONVENZIONALE NEL CCNL DEL TERZIARIO IL DIVISORE E’ 168Esempi ESEMPIO N 1: Sig. MARIO ROSSI ADDETTO VENDITA PRESSO UN AZIENDA COMMERCIALE IN CUI VENGONO ADOTTATI I SEGUENTI ELEMENTI BASE.

  21. ESEMPI

  22. DIVISORE MENSILE E' anch'esso stabilito dal CCNL del terziario e si ottiene dividendo l’importo mensile per il divisore convenzionale 26. Anche in questo caso il divisore è ottenuto in base ad un calcolo matematico convenzionale. Esempio 1656,60/26 =63,69 paga giornaliera

  23. Gli elementi variabili Abbiamo visto le principali voci fisse inerenti la retribuzione diretta. Ricordiamo, tuttavia, che in busta paga possono apparire anche elementi variabili di mese in mese, come ad esempio gli straordinari, le indennità, le ferie, la tredicesima mensilità, le festività, i permessi, il congedo matrimoniale, la malattia, la maternità, l'infortunio, gli assegni per il nucleo familiare, i fringe benefit (riconoscimenti individuali volti a premiare il singolo lavoratore).i lavoro festivo, gli assegni familiari, le indennità etc...

  24. STRAORDINARIO le ore di straordinario diurno sono retribuite dalla 41 esima alla 48esima con la maggiorazione del 15% della paga oraria e del 20% dalla 49esima ora. Le ore di straordinario notturno, con la maggiorazione del 50% della paga oraria

  25. LAVORO STRAORDINARIO Occorre, comunque ricordare che il lavoro straordinario e supplementare si calcola su base settimanale: Supplementare o Prolungamento di orario è la differenza fra le ore previste contrattualmente (alcuni CCNL prevedono riduzioni di orario lavorativo su base settimanale, es. 38 ore settimanali) (oppure in caso di Part-Time, le ore lavorative per cui si è stati assunti - es. P.T. 50% 20 ore settimanali) e il raggiungimento della 40^ ora.Straordinarie sono tutte le ore lavorate settimanalmente oltre la 40^ ora.

  26. DIARIE E TRASFERTE A PIE' DI LISTA DIARIE E TRASFERTE A PIE' DI LISTA - Si tratta di somme corrisposte a titolo di rimborso spese, sono rimborsate su documentazione delle spese sostenute, non concorrono alla formazione dell'imponibile previdenziale né fiscale.

  27. DIARIE E TRASFERTE IN MISURA FISSA Il rimborso delle spese sostenute, viene effettuato in misura fissa o proporzionale alla retribuzione spettante. Le indennità corrisposte rientrano nell'imponibile previdenziale e fiscale solamente se l'importo eccede la franchigia giornaliera, il cui importo si differenzia se la trasferta avviene sul territorio nazionale ( fino a €uro 46,48 ) o estero ( fino a €uro 77,47 ). Nel caso in cui il datore di lavoro intervenga sostenendo a suo carico le spese di vitto o alloggio la franchigia si riduce di un terzo (rispettivamente €uro 30,98 se in territorio nazionale, €uro 51,65 se in territorio estero), mentre nel caso in cui intervenga sia il vitto che l'alloggio, la franchigia si riduce ulteriormente di un altro terzo ( €uro 15,49 per trasferta. Italia, €uro 28,82 per trasferta. Estera).

  28. CONTRIBUTI SINDACALI. CONTRIBUTI per iscrizione sindacale - Le quote associative dovute al Sindacato di appartenenza, sono apportate in forma percentuale alla retribuzione lorda o in misura fissa. Vengono detratte dopo la determinazione dei contributi previdenziali, ma nella quota riferita al valore lordo intero.

  29. Il Corpo della BUSTA PAGA • Retribuzione ordinaria • Le ore di straordinario • Indennità varie • Le mensilità aggiuntive (13^/14^) • Ferie e festività • PERMESSI E CONGEDI (retribuiti e non). Corpo della retribuzione

  30. Il corpo della busta paga All'estrema sinistra sono elencati i codici relativi alle singole voci che sono presenti nella colonna a fianco, le quali riguardano lo stipendio ed il versamento delle imposte. Ad esempio nella seconda colonna sono indicati la retribuzione ordinaria, gli eventuali straordinari, i permessi di cui si è beneficiato, le detrazioni ed il tipo di imposte versate (ad esempio IRPEF regionale e/o comunale).Accanto ad ogni voce troverete poi l'importo base e le ore (o i giorni) lavorati, o non lavorati nel caso si tratta di assenze per malattia o permesso. Se, ad esempio, nella prima riga è presente la voce retribuzione alla sua sinistra saranno indicate le ore (o i giorni) di effettivo lavoro con a fianco l'ammontare della paga oraria (o giornaliera). Le ultime due colonne corrispondono alle competenze, ovvero alla cifra percepita dal dipendente, e alle trattenute che possono derivare da imposte versate, ore di sciopero, iscrizione ad un sindacato etc...

  31. IL CORPO DEL CEDOLINO Il corpo del cedolino è composto dalle colonne, di seguito descritte da sinistra a destra. COD PAS: è l'identificativo meccanografico della voce paga utilizzata. DESCRIZIONE VOCE: è la descrizione delia voce paga trattata. QUANTITÀ: è la quantità di riferimento della voce paga in pagamento o in trattenuta. VALORE UNITARIO: è iI valore unitario delia voce paga trattata. PF (previdenziale e fiscale): iI campo è composto da due posizioni: I'asterisco nella prima posizione (a sinistra) indica che la voce partecipa all'imponibile previdenziale; l'asterisco nella seconda posizione (a destra) indica che la voce partecipa all'imponibile fiscale. COMPETENZE: vengono evidenziati i valori posti in pagamento; i valori sono esposti con due decimali di €uro. TRATTENUTE: vengono evidenziati i valori posti in trattenuta; i valori sono esposti con due decimali di €uro.

  32. La Retribuzione Indiretta Si tratta della retribuzione dovuta al lavoratore, al verificarsi di determinati eventi, indipendentemente dalla esecuzione della prestazione lavorativa, ad esempio: Malattia Maternità Infortunio Ferie Festività

  33. Nel corpo del cedolino viene quindi indicato l'ammontare lordo dello stipendio, il quale è determinato dalla retribuzione, ma anche da altre voci, alcune attive ed altre passive. Corpo della retribuzione

  34. La Retribuzione Differita Sono gli emolumenti che pur maturando nel tempo, nel corso del rapporto di lavoro, sono erogati in particolari momenti Trattamento di Fine Rapporto • Trattenuta per Fondo Pensione • 13a o 14a Mensilità •

  35. La Retribuzione Lorda La Retribuzione Lorda La retribuzione stabilita dai contratti collettivi applicati in azienda è considerata al “lordo”; vale a dire, che su queste somme debbono essere effettuate le trattenute previdenziali e fiscali Il lavoratore è tenuto a pagare i contributi previdenziali e le ritenute fiscali

  36. La Retribuzione Lorda. La retribuzione stabilita dai contratti collettivi applicati in azienda è considerata al “lordo”; vale a dire, che su queste somme debbono essere effettuate le trattenute previdenziali e fiscali Il lavoratore è tenuto a pagare i contributi previdenziali e le ritenute fiscali Piede della busta paga Parte Previdenziale Parte Fiscale Assegni Familiari TFR Retribuzione Netta

  37. L'IMPONIBILE PREVIDENZIALE Sono assoggettabili ad imposizione fiscale, e quindi a contribuzione, tutti i redditi di lavoro dipendente che il Testo Unico delle Imposte sui Redditi all'articolo 51 comma 1 definisce come segue: “il reddito da lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta anche sotto forma di erogazioni liberali in relazione al rapporto di lavoro”.  Da ciò deriva il principio generale per cui il reddito imponibile da lavoro dipendente è costituito da qualsiasi somma o valore percepito in relazione al rapporto di lavoro così come nel già citato articolo 51, comma 2 sono specificamente previste le esclusioni dall'imponibile.  contributi previdenziali sono pari al 9.19% dell'Imponibile Previdenziale e del 9,49 per i dipendenti di aziende che hanno diritto alla CIG. Ai fini del calcolo dei contributi, si considera retribuzione tutto ciò che il lavoratore percepisce dal datore di lavoro in denaro o in natura, in dipendenza del rapporto di lavoro, al lordo di qualsiasi ritenuta.L'aliquota media a carico ditta (salvi ulteriori sgravi ed agevolazioni)  è pari al 32,70% della retribuzione lorda per la generalità dei lavoratori dipendenti. La quota a carico del dipendente è normalmente pari al 9,19% della retribuzione. I contributi previdenziali mensili sono riportati nel campo Trattenute del corpo del cedolino nella riga relativa all'imponibile previdenziale (imponibile prev). I contributi previdenziali del mese vengono aggiunti alla somma dei contributi previdenziali dei mesi precedenti dell'anno in corso. Il totale ottenuto è riportato nel campo Ritenute Progressive sotto la voce Ctr Previdenz.

  38. LE TRATTENUTE PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI Retribuzione di riferimento per il calcolo delle trattenute Ai fini del calcolo dei contributi previdenziali, per retribuzione si intende tutto ciò che il lavoratore riceve dal datore di lavoro in denaro e in natura al lordo di qualsiasi ritenuta. Non vanno inclusi; · diaria o indennità di trasferta: nella misura del 50% per il calcolo dei contributi previdenziali; · rimborsi spese a piè di lista; · indennità di cassa; · assegno per il nucleo familiare;· prestazioni previdenziali a carico degli Istituti (INPS, INPDAP) quali l'indennità di malattia, di infortunio, maternità, ecc. ; · Indennità di anzianità e trattamento di fine rapporto; · indennità sostitutiva del preavviso

  39. L’imponibile fiscale è l’importo su cui viene calcolata l’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF). L’imponibile fiscale annuo non é null’altro che la sommatoria di tutti gli imponibili fiscali mensili.

  40. Le addizionali regionali e comunali Irpef che vedete in busta paga nel cedolino del mese sono imposte applicate a tutti i contribuenti sul reddito imponibile in Italia e che stanno aumentando sempre di più negli ultimi tempi… L’addizionale regionale è un’imposta diretta istituita dall’articolo 50 decreto legislativo n. 446/97 e gravante sulle persone fisiche a decorrere dal 1° gennaio 1998.Il gettito derivante da tale imposta è prevalentemente di competenza delle Regioni, le quali hanno una parziale capacità legislativa in merito, in particolare per la determinazione di eventuali esenzioni nonché per l’ammontare dell’imposta dovuta. La Regione a cui deve essere effettuato il versamento è individuata in base al domicilio fiscale del contribuente alla data del 31 dicembre dell’anno a cui si riferisce l’addizionale medesima. L’addizionale provinciale e comunale è un’imposta diretta istituita dal decreto legislativo n. 360/98 e gravante sulle persone fisiche a decorrere dal 1° gennaio 1999. Il gettito derivante da tale imposta è prevalentemente di competenza delle Province e dei Comuni; questi ultimi ne hanno il potere legislativo, in particolare per la sua istituzione, la determinazione di eventuali esenzioni nonché per l’ammontare dell’imposta dovuta. Al contrario dell’addizionale regionale, non è prevista per legge un’aliquota minima di base per le addizionali comunali e provinciali; l’applicazione dell’imposta è istituita da una delibera comunale fino ad un massimo stabilito per legge.Il Comune a cui deve essere effettuato il versamento è individuato in base al domicilio fiscale del contribuente

  41. Nell’ipotesi di redditi di lavoro dipendente, l’imponibile fiscale è costituito da tutti gli elementi della retribuzione al netto dei contributi previdenziali a carico del lavoratore. E’ su tale importo che viene calcolata l’imposta lorda per scaglioni di reddito per poi, dedotte le detrazioni dall’imposta lorda, giungere all’imposta netta da detrarre al lavoratore. Il L.U.L. (meglio noto come cedolino paga) contiene, quindi, tutte le competenze mensili spettanti al lavoratore, la cui sommatoria costituisce l’imponibile previdenziale, ovvero l’importo su cui vengono calcolati i contributi a carico del lavoratore dipendente. Il netto da tali contributi costituisce l’imponibile fiscale. In sede di conguaglio di fine anno verrà ricalcolata l’imposta lorda sull’intero imponibile fiscale (annuo). Dall’imposta lorda (annua) verranno dedotte le detrazioni (annue) spettanti al lavoratore e le imposte già versate mese per mese sino ad allora. Da tali conteggi scaturirà un importo a conguaglio, negativo (a favore dell’Erario) o positivo (a favore del lavoratore); importo che verrà detratto o rimborsato in busta paga. Aliquote IRPEF dal 1° Gennaio 2013 Reddito fino a € Aliquota % 15.000,00 23,00 28.000,00 27,00 55.000,00 38,00 75.000,00 41,00 oltre 43%

  42. DETRAZIONE LAVORO DIPENDENTE Le detrazioni, di cui i lavoratori dipendenti possono fruire, dipendono dal reddito complessivo (al netto dell’abitazione principale e sue pertinenze) e sono quelle indicate di seguito: Con reddito complessivo fino a 8.000 euro: ………………………………………… 1.840 euro Le detrazioni devono essere rapportate al periodo di lavoro nell’anno, ma l’importo effettivamente spettante non può mai essere inferiore a 690 euro, per i rapporti a tempo indeterminato. Se, invece, il rapporto di lavoro è a tempo determinato, la detrazione effettiva non può essere inferiore a 1.380 euro. 15.000 - reddito complessivo Con reddito complessivo compreso tra 8.001 e 15.000 euro: .. 1.338 + ( 502 x ) 7.000 Il risultato derivante dal rapporto contenuto nella formula va assunto nelle prime quattro cifre decimali e arrotondato con il sistema del troncamento (ad esempio, se il risultato del rapporto è pari a 0,623381, il coefficiente da prendere in considerazione è 0,6233). 55.000 - reddito complessivo Con reddito complessivo compreso tra 15.001 e 55.000 euro: … 1.338 X 40.000 Anche in questo caso, Il risultato derivante dal rapporto contenuto nella formula va assunto nelle prime quattro cifre decimali e arrotondato con il sistema del troncamento. Se il reddito complessivo è superiore a 23.000 euro ma non oltrepassa i 28.000 euro, la detrazione per lavoro dipendente, ricavata come sopra, èaumentata dei seguenti importi: oltre 23.000 e fino a 24.000 euro: 10 euro oltre 24.000 e fino a 25.000 euro: 20 euro oltre 25.000 e fino a 26.000 euro: 30 euro oltre 26.000 e fino a 27.700 euro: 40 euro oltre 27.700 e fino a 28.000 euro: 25 euro

  43. Detrazioni per il coniuge Reddito complessivo (al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze) Detrazione annua Fino a € 15.000 € 800 –[€ 110x(RC/15.000)] Oltre € 15.000,00 fino a € 29.000,00 € 690,00 Oltre € 29.000,00 e fino a € 29.200,00 690+10= € 700,00 Oltre € 29.200,00 e fino a € 34.700,00 690+20= € 710,00 Oltre € 34.700,00 e fino a € 35.000,00 690 +30= € 720,00 Oltre € 35.000,00 e fino a € 35.100,00 690+20= € 710,00 Oltre € 35.100,00 e fino a € 35.200,00 690+10= € 700,00 Oltre € 35.200,00 e fino a € 40.000,00 € 690,00 Oltre € 40.000,00 e fino a € 80.000,00 € 690,00 *[(80.000,00 – RC)/40.000,00]

  44. DETRAZIONI PER FIGLI A CARICO • Famiglia con reddito di 10mila euro e un figlio • Figlio con meno di tre anni: 1.220 moltiplicato per 85mila (differenza fra 95mila e reddito), diviso per 95mila, ossia 1.092 euro: + 287 euro rispetto agli 805 euro previsti con la precedente normativa. • Figlio con più di tre anni: 950 per 85mila diviso 95mila, ossia 850 euro (+135 euro rispetto ai 715 euro di prima)._________________________________________________________________ • Famiglia con reddito di 10mila euro e due figli • Entrambi sotto i tre anni: 2.218 euro (+582 euro rispetto ai precedenti 1.636 euro). • Solo uno sotto i tre anni: 1.973 euro da 1.623 euro (+350 euro). • ___________________________________________________________________________________ • Famiglia con reddito di 20mila euro • Un figlio sotto i tre anni: 963 euro (+273 euro rispetto ai 710 della precedente detrazione). • Un figlio sopra i tre anni: 750 euro da 631 euro (quindi +119 euro) • Due figli sopra i 3 anni: 1.555 euro contro i precedenti 1.309 (+246 euro). • ___________________________________________________________________________________Famiglia con reddito di 30mila euro • Un figlio sotto i 3 anni: 835 euro contro i precedenti 615 euro (+220 euro). • Un figlio sopra i 3 anni: 650 euro contro i precedenti 547 euro +103.euro _______________________________________________________________________________ • Famiglia con reddito di 40mila euro ___________________________________________________________________________ • Un figlio sotto i tre anni: 706 euro contro i precedenti 521 euro (+185 euro) • Un figlio con più di tre anni. 550 euro contro i precedenti 463 euro (+87 euro). • La legge di stabilità alza anche le detrazioni per i figli portatori di handicap, che passano a 550 euro per i figli oltre i 3 anni (dagli attuali 220 euro), con una differenza quindi di 330 euro, • e a 620 euro per i bambini più piccoli, con una differenza rispetto a prima di 400 euro. • ____________________________________________________________________________________________ • Altri familiari a carico (art 433 c.c.) € 750,0

  45. Sotto le colonne sono presenti 3 righe. La prima riga contiene: ANF (Assegno Nucleo Familiare) - nucleo familiare: viene esposto il numero dei componenti del nucleo familiare, utile alla determinazione dell'assegno: coniuge, figli minorenni, altri familiari a carico (nipoti, fratelli, ecc.).REDDITO NUCLEO: è iI reddito complessivo del nucleo familiare riferito all'anno precedente, utile alla determinazione dell'assegno. Infine nel terzo rigo il totale spettante • Durante il Rapporto di Lavoro • • In Disoccupazione • • In Cassa Integrazione Guadagni • • In Mobilità • • In Malattia o maternità • • In Congedo Matrimoniale • • Ai Pensionati•

  46. I familiari per i quali possono essere richiesti gli assegni sono: il coniuge, anche se legalmente separato purché sia a carico, solo se il richiedente è titolare di pensione a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi; i figli o equiparati anche se non conviventi: di età inferiore a 18 anni; apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni); universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea); inabili al lavoro (senza limiti di età); i fratelli, le sorelle e i nipoti, conviventi: di età inferiore a 18 anni; apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni); universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea); inabili al lavoro (senza limiti di età);

  47. La Retribuzione Netta Dalla retribuzione lorda si passa alla retribuzione netta sottraendo le ritenute sociali e fiscali. Si calcola nel seguente modo: RETRIBUZIONE LORDA (R.L.) - CONTRIBUTI PREVIDENZIALI (normalmente 9,19% di R.L.) = IMPONIBILE FISCALE- TRATTENUTE IRPEF AL NETTO DELLE DETRAZIONI FISCALI = SALARIO NETTO DA TRATTENUTE + ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE = SALARIO NETTO PERCEPITO IN BUSTA PAGA

  48. La Retribuzione Netta

  49. Il trattamento di fine rapporto è un elemento della retribuzione il cui pagamento viene differito ad un momento successivo rispetto a quello di prestazione dell’attività lavorativa Tale trattamento si calcola accantonando, al termine di ciascun anno di servizio, un quota pari, e comunque non superiore, all’importo delle retribuzione dovuta per l’anno stesso, diviso 13,5 A decorrere dal 1° gennaio 2007 i lavoratori sono chiamati a decidere se destinare il proprio TFR da maturare alle forme pensionistiche complementari o mantenere lo stesso presso il datore di lavoro.

  50. Il periodo di paga Di norma la retribuzione deve essere corrisposta entro la fine del mese di paga; in ogni caso i contratti possono prevedere anche scadenze diverse: soprattutto nei confronti del personale retribuito a ore, in considerazione della necessità di conoscere prima le ore lavorate e poter calcolare la retribuzione spettante

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