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Attuale mappa del porto di Taranto

Attuale mappa del porto di Taranto. PIANO REGOLATORE DEL PORTO DI TARANTO. 50.000.000. 45.000.000. 40.000.000. 35.000.000. 30.000.000. 25.000.000. 20.000.000. 15.000.000. 10.000.000. 5.000.000. 0. 2007. 2002. 2003. 2000. 2001. 2004. 2005. 2006.

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Attuale mappa del porto di Taranto

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Presentation Transcript


  1. Attuale mappa del porto di Taranto

  2. PIANO REGOLATORE DEL PORTO DI TARANTO

  3. 50.000.000 45.000.000 40.000.000 35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0 2007 2002 2003 2000 2001 2004 2005 2006 Merci movimentate nel porto di Taranto 49.434.294 47.221.432 47.656.954 40.798.792 43.581.618 43.270.800 34.848.844 37.512.815 34.942.352 34.672.761 34.529.673 33.882.796 27.174.687 28.484.980 2011 2012 2013 2009 2008 2010 Merci (in tonnellate)

  4. Movimenti in principali porti italiani – anno 2012 Taranto é terzo generale, primo per le rinfuse solide e secondo (poco dopo Genova per le merci escluse le rinfuse liquide).

  5. Tipologie delle merci movimentate nel porto di taranto Il Porto di Taranto è il 3° Porto in Italia

  6. CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE DIMINUZIONE DELL’ATTIVITÁ DI RAFFINAZIONE DEL PETROLIO IN ITALIA DELOCALIZZAZIONE TEMPORANEA DEL TRAFFICO CONTENITORI RIDUZIONE TEMPORANEA DELLA MOVIMENTAZIONE DI RINFUSE SOLIDE A CAUSA DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI DELL’ILVA RIDUZIONE DEI TRAFFICI

  7. Azioni di pianificazione e rilancio Il 17 Febbraio 2012 Il Governo Italiano ha nominato il Prof. Prete Commissario Straordinario per la realizzazione di opere strategiche nell’area portuale, al fine di dare l’impulso allo sviluppo del porto di Taranto Adattamento/Riqualificazione del piazzale e della banchina di ormeggio del Terminal Contenitori 1. Aumento della profondità delle banchine del Terminal Contenitori e degli ormeggi 2. Realizzazione di una vasca di colmata, ampliamento del 5° sporgente per il deposito dei fanghi di dragaggio 3.

  8. 4. Estensionedelladigaforanea 5. • Piattaforma Logistica nell’area portuale 6. • Sviluppo dei collegamenti ferroviari • Adattamento/riqualificazione del molo S. Cataldo 7.

  9. Centro Servizi Polivalente e PortExhibition Center

  10. Il nostro obiettivo: diventare il più importante hub logistico intermodale nel cuore del mediterraneo SHANGHAI TARANTO ISTANBUL MUMBAI

  11. Confronto con altri porti italiani Porto di Trieste Porto di La Spezia Porto di Napoli Porto di Livorno

  12. Strada Ferrovia Ferrovia ad alta velocità (in progetto)

  13. Le Reti TEN-T

  14. Competitività del porto di Taranto Analisi di distanze, tempi e costi La seguente immagine mostra i tre percorsi considerati nell’analisi di competitività. Per tuttiipercorsianalizzati è statoconsideratoiltrasportointermodalemarittimo-ferroviario. 3 Munich Triste Taranto Taranto 1 2 Marittima Ferrovia/Strada Shangai

  15. Competitività del porto di Taranto I beneficiambientali Come precedentemente dimostrato, la tratta via Taranto è economicamente più conveniente sia rispetto ai porti del nord Europa sia rispetto a quelli del nord Adriatico. Si evidenzia di seguito che la tratta via Taranto è anche più vantaggiosa in termini ambientali in quanto i costi esterni del trasporto via Taranto sono inferiori rispetto a quelli che la collettività sostiene in caso di percorrenza attraverso i porti del nord Europa. Munich Triste Taranto In riferimento ai soli gas effetto serra (CO2), spostare 1mln di TEU dai porti del nord Europa a Taranto significherebbe ridurre le emissioni di CO2 di circa 60.000 tonnellate all’anno, equivalenti a un risparmio economico per la collettività pari a 1,8 milioni di euro l’anno. Taranto 1 2 Marittima Ferrovia / Strada Shangai

  16. Zona franca nel porto di taranto Attraverso la creazione, autorizzazione ed organizzazione della Zona Franca non interclusa (sottoposta a controllo di tipo II ex art. 799, paragrafo II, lettera b)) nelle aree del Porto di Taranto definite come demaniali marittime dal Piano Regolatore, l’Autorità Portuale intende promuovere lo sviluppo economico della area del Porto e Interporto di Taranto, al fine di incrementare i traffici, la produttività e la competitività del Porto nel bacino del Mediterraneo, agevolando altresì l’impianto di stabilimenti industriali nell’area franca, a beneficio della Città di Taranto e dell’intero sistema Paese. Le merci immesse nella zona franca potranno appartenere ad ogni categoria merceologica ricompresa nella Nomenclatura Combinata.

  17. Progetto Fresh Port La necessità di realizzare il Progetto “Fresh Port” nasce dalla constatazione che il comparto agroalimentare pugliese ha il potenziale, seppur non ancora totalmente espresso, per poter acquisire una significativa quota di mercato, sia a livello nazionale che sui mercati internazionali. L’Autorità Portuale ha avviato tavoli di consultazione con i principali esponenti delle varie categorie di produttori pugliesi e lucani, al fine di “mettere a sistema” le produzioni e cercare di creare una significativa “massa critica” più rispondente alle esigenze del moderno mercato, sia in termini di prezzi che di servizi di distribuzione. Il Porto di Taranto dispone degli spazi e si sta attrezzando per i servizi necessari all’implementazione di traffici di prodotti agroalimentari che, partendo da una posizione baricentrica nel Mediterraneo, possano agevolmente raggiungere i mercati dell’Italia settentrionale, dell’Europa centrale e di quella settentrionale, che, nel breve raggio, rappresentano aree con la più alta capacità di assorbimento delle produzioni pugliesi e lucane. Grazie alla collocazione geografica, inoltre, il Porto di Taranto è in grado di intercettare i flussi import/export di merce da/per il Mediterraneo, l’Africa settentrionale, il vicino, il Medio e l’Estremo Oriente, e con la possibilità di estendersi fino ad alcune aree dei cosiddetti Paesi BRICS. Al fine di implementare il traffico marittimo di prodotti agroalimentari nel Porto, nonché di completare la catena logistico-produttiva, l’Autorità Portuale di Taranto ha promosso la realizzazione di sinergie a livello locale tra i produttori pugliesi e lucani e società di distribuzione dei prodotti agroalimentari. Tra queste la Greenery Italia Srl ha mostrato un interesse concreto alla possibilità di collaborazione con i produttori locali; tale azienda, sussidiaria italiana del Gruppo olandese Greenery BV, con sede in Verona, rifornisce a livello internazionale tutti i settori della filiera agroalimentare, comprese la GDO e le aziende di trasformazione. • Nel maggio 2013 è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra l’Autorità Portuale di Taranto e la Greenery Italia Srl, leader nel mercato ortofrutticolo internazionale che fornisce ai propri clienti una vasta gamma di prodotti ortofrutticoli freschi, ha lo scopo di individuare le necessarie iniziative e le azioni di cooperazione tra i due firmatari tese a realizzare nelle aree portuali e/o retroportuali di Taranto una completa filiera logistica nel settore dell’agroalimentare, una iniziativa in grado di valorizzare, anche grazie al knowhow di Greenery Italia Srl, l’intera catena produttiva e logistica del settore agroalimentare di alcune regioni del Sud Italia e del Nord Africa.

  18. Dati 2011 TOTALE MERCI: 434.551.000 tonn. TRAFFICO CONTAINER: 11.876.920 teu TRAFFICO PASSEGGERI: -

  19. Dati 2011 TOTALE MERCI: 31.726.811 tonn. TRAFFICO CONTAINER: 572.784 teu TRAFFICO PASSEGGERI: 152.201

  20. GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE

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