900 likes | 1.26k Vues
UMANESIMO. Umanesimo. MOVIMENTO CULTURALE CHE SI AFFERMA IN ITALIA NEL XV SECOLO MA CHE POI EBBE UNA DIMENSIONE EUROPEA DERIVA DALL’ESPRESSIONE “STUDIA HUMANITATIS”. MONDO GRECO-ROMANO.
E N D
Umanesimo • MOVIMENTO CULTURALE CHE SI AFFERMA IN ITALIA NEL XV SECOLO MA CHE POI EBBE UNA DIMENSIONE EUROPEA • DERIVA DALL’ESPRESSIONE “STUDIA HUMANITATIS”
MONDO GRECO-ROMANO • L’ESPRESSIONE PIÙ COMPIUTA DELLE CAPACITÀ INTELLETTIVE, MORALI E ARTISTICHE DELL’UOMO CHE GLI CONSENTONO DI ESPRIMERE NELLA FORMA PIÙ ALTA LA SUA UMANITÀ
STUDIA HUMANITATIS • FORMANO L’UOMO • EDUCANO: TRAGGONO FUORI DALLA SUA IMMEDIATEZZA NATURALE, DALLA SUA FERINITÀ • PRIMATO DELLA PAROLA • RETORICA, GRAMMATICA, FILOLOGIA • INTIMO NESSO FRA POLITICA E CULTURA
UMANESIMO • DALLA VISIONE TEOCENTRICA A QUELLA ANTROPOCENTRICA • UOMO ARTEFICE DELLA SUA FORTUNA “HOMO FABER FORTUNAE SUAE”
CONOSCENZA DIRETTA DELLE FONTI COME PUNTO DI RIFERIMENTO PER I PROBLEMI DELLA SOCIETÀ DEL TEMPO • UMANISTI: STUDIOSI E ATTIVI NELLA VITA POLITICA
NICCOLÒ MACHIAVELLI Firenze, 3 maggio 1469 Firenze, 21 giugno 1527
1469 FIRENZE • NO ISTRUZIONE UNIVERSITARIA • 1498 NOMINATO SEGRETARIO DELLA SECONDA CANCELLERIA • 1500 SEGRETARIO DELL’AMBASCIATORE PRESSO LA CORTE DEL RE DI FRANCIA • 1502 INVIATO PRESSO IL VALENTINO
1503 INVITATO AL CONCLAVE CHE ELESSE GIULIO II • 1507 IN GERMANIA ALLA CORTE DELL’IMPERATORE MASSIMILIANO OVE SI TRATTENNE FINO AL 1508 • 1508-1510 INCARICHI DI PRESTIGIO: FIRMA SOTTOMISSIONE PISA A FIRENZE; IN FRANCIA PER SOLUZIONE A CONFLITTO FRA FRANCIA E CHIESA CHE MINACCIAVA FIRENZE • 1512 I MEDICI RITORNANO A FIRENZE
1513 IMPRIGIONATO E TORURATO PER SOSPETTA PARTECIPAZIONE A CONGIURA • 1513 INIZIA I DISCORSI E LI INTERROMPE PER SCRIVERE IL PRINCIPE. • 1519 TERMINA I DISCORSI • 1526 SOVRINTENDENTE ALL’UFFICIO DEI PROCURATORI DELLE MURA CHE AVEVANO IL COMPITO DI PROVVEDERE ALLA DIFESA DELLA CITTÀ • 1526 VITTORIA IMPERIALE; I MEDICI VENGONO CACCIATI • 1527 MUORE
OPERE PRINCIPALI • IL PRINCIPE (1513) • I DISCORSI SOPRA LA PRIMA DECA DI TITO LIVIO (1513-19)
OGGETTO ANALISI • POTERE, FORZA, DOMINIO, LA VERA RAGIONE D’ESSERE DELLO STATO • POLITICA DEVE ESSERE STUDIATA NELLA SUA CONCRETA STORICA REALTÀ • REALTÀ POLITICA HA UNA SUA INTRINSECA NECESSITÀ
INDIVIDUARE IL NESSO CHE ESISTE TRA LA POLITICA E IL MONDO UMANO, CALARLA NEI SENTIMENTI NELLE PASSIONI
POLITICA • COGLIERNE L’AUTONOMIA, CIÒ CHE LA DISTINGUE DALLA RELIGIONE DALLA MORALE E DAL DIRITTO • SCIENZA AUTONOMA
BENEDETTO CROCE • «IL NOME DI MACHIAVELLI È DIVENTATO QUASI SIMBOLO DELLA PURA POLITICA, ED ESSO SEGNA CERTAMENTE UNA FORTE CRISI NELLO SVOLGIMENTO DELLA SCIENZA. NON GIÀ CHE L’ANTICHITÀ NON AVESSE ALCUN SENTORE DELLA DISTINZIONE E DELL’ANTINOMIA TRA POLITICA ED ETICA: IL FATTO STESSO CHE LA LORO MATERIA FU ATTRIBUITA A DUE DIVERSE DISCIPLINE COMPROVA CHE QUELLA COSCIENZA VI FU»
LE LEGGI DELLA POLITICA : SONO PROPRIE DEL MONDO, DEI RAPPORTI UMANI E NON SI POSSONO FAR RISALIRE A QUALCHE COSA CHE STA AL DI FUORI DI QUESTO MONDO
AGIRE UMANO • GLI UOMINI AGISCONO SPINTI DA MOTIVI PASSIONI E MECCANISMI PROPRI CHE DEVONO ESSERE INDAGATI SE SI VUOLE INTERVENIRE NEL MONDO REALE • PRESTARE ATTENZIONE ALLA REALTÀ EFFETTUALE
STATO • IL DOMINIO, LA FORZA CHE SOTTRAE L’UOMO AL SUO EGOISMO E LO RIPORTA ALLA DIGNITÀ DELL’ORDINE E DELLA VITA CIVILE
CONTESTO STORICO • CRISI STATI ITALIANI • FORMAZIONE STATI NAZIONALI • ESERCITI NAZIONALI DI FRANCIA E SPAGNA • ITALIA CAMPO DI BATTAGLIA
VOLONTÀ DI COMPRENDERE CRISI DEGLI STATI ITALIANI • INDICARE IL PROGRAMMA PRATICO • I MEZZI ATTI A GARANTIRE LA STABILITÀ POLITICA DELL’ITALIA E LA SUA INDIPENDENZA.
REALTÀ POLITICA • CRISI E DISORDINE • CORRUZIONE/NATURA UMANA
SITUAZIONE UMANA • ORDINE/DISORDINE • VOCAZIONE PER IL DISORDINE/ESIGENZA DI ORDINE
POLITICA È CARATTERIZZATA DALLA NON STABILITÀ A CAUSA DELLA NATURA DELL’UOMO CHE È CARATTERIZZATA DALL’INCONTENTABILITÀ
VISONE NEGATIVA NATURA UMANA • INCONTENTABILITÀ • NOIA/DOLORE • DESIDERA TUTTO, ANIMATO DALLA CUPIDIGIA E DALL’AMBIZIONE • SEMPRE PRONTO A COMMETTERE IL MALE
SOCIETÀ POLITICA • È FATTA DAGLI UOMINI PER QUESTO BISOGNA ANALIZZARE IL COMPORTAMETO POLITICO PER COME EFFETTIVAMENTE SI REALIZZA
UNA NETTA CONTRAPPOSIZIONE FRA QUELLO CHE SI DEVE FARE E QUELLO CHE SI FA • «MA, SENDO L’INTENTO MIO SCRIVERE COSA UTILE A CHI LA INTENDE, MI È PARSO PIÙ CONVENIENTE ANDAR DIRETO ALLA VERITÀ EFFETTUALE DELLA COSA CHE ALLA IMMAGINAZIONE DI ESSA» • POLITICA: ANALISI E DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO POLITICO QUALE EFFETTIVAMENTE SI REALIZZA
POLITICA • VERITÀ EFFETTUALE DELLE COSE • NO IMMAGINAZIONE DELLE COSE STESSE
POLITICA • CONSISTE NELLO STUDIO DEI MEZZI E DEGLI ACCORGIMENTI MEDIANTE CUI L’UOMO VIENE SOTTRATTO AL DISORDINE
STATO • È IL PRIMO SCRITTORE DELL’ETÀ MODERNA AD UTILIZZARE LA PAROLA STATO NEL SENSO DI COMUNITÀ, SOCIETÀ POLITICA SOVRANA • STATUS INDICAVA UNA CONDIZIONE GIURIDICA (LO STATUS DI LIBERO O SCHIAVO) CON IL PASSARE DEL TEMPO HA INZIZIATO AD ASSUMERE IL SIGNIFICATO DI CONDIZIONE PATRIMONIALE • IN INGHILTERRA “STATE”; IN SPAGNA “ESTADO”; IN FRANCIA “ETAT”
“TUTTI GLI STATI, TUTTI E DOMINII CHE HANNO AVUTO ED HANNO IMPERIO SOPRA GLI UOMINI, SONO STATI E SONO O REPUBBLICHE O PRINCIPATI”
LO STATO COME FORZA E COME DOMINIO È LA VERITÀ EFFETTUALE DELLA POLITICA. • SOLO MEDIANTE LA FORZA L’UOMO È SOTTRATTO AL SUO CHIUSO GRETTO EGOISMO, ALLA DISPERSIONE E AL DISORDINE GENERATI IN LUI DALLA SUA CONNATURATA MALVAGITÀ
PRINCIPATO: QUELLO STATO O ORDINE POLITICO CARATTERIZZATO DALLA UNITÀ DI COMANDO, REALIZZATA DA UN SOLO INDIVIDUO (PUÒ ESSERE ASSOLUTO O TEMPERATO)
LA REPUBBLICA È QUELLA FORMA DI STATO IN CUI ASSUME RILIEVO DETERMINANTE L’AUTORITÀ DEL POPOLO CHE GODE DI UN’AMPIA LIBERTÀ IN QUANTO PUÒ PARTECIPARE AL GOVERNO DELLA COSA PUBBLICA
COSTITUZIONE MISTA • FONDATA SULLA COMPARTECIPAZIONE AL POTERE POLITICO DEL PRINCIPE DEGLI OTTIMATI E DEL POPOLO
“DE PRINCIPATIBUS”Il PRINCIPE • SCRITTO NEL 1513 • 26 CAPITOLI • DIVISO IN 4 PARTI
(capp. I-XI) enumera le diverse specie di stati e i mezzi che ne permettono la formazione • (capp. XII-XIV) affronta il problema delle milizie cittadine • (capp. XV-XXIV) esamina le qualità necessarie all’arte del governo • (cap. XXV) si parla del concetto di fortuna (cap. XXVI) esortazione a Lorenzo De Medici
“TUTTI GLI STATI, TUTTI E' DOMINII CHE HANNO AVUTO E HANNO IMPERIO SOPRA LI UOMINI, SONO STATI E SONO O REPUBLICHE O PRINCIPATI. E' PRINCIPATI SONO, O EREDITARII, DE' QUALI EL SANGUE DEL LORO SIGNORE NE SIA SUTO LUNGO TEMPO PRINCIPE, O E' SONO NUOVI. E' NUOVI, O SONO NUOVI TUTTI, COME FU MILANO A FRANCESCO SFORZA, O SONO COME MEMBRI AGGIUNTI ALLO STATO EREDITARIO DEL PRINCIPE CHE LI ACQUISTA, COME È EL REGNO DI NAPOLI AL RE DI SPAGNA. SONO QUESTI DOMINII COSÌ ACQUISTATI, O CONSUETI A VIVERE SOTTO UN PRINCIPE, O USI AD ESSERE LIBERI; E ACQUISTONSI O CON LE ARMI D'ALTRI O CON LE PROPRIE, O PER FORTUNA O PER VIRTÙ”.
DIVERSE REAZIONI CHE LA POLITICA SUSCITA NEI SUDDITI • ESAMINARE LE CONSEGUENZE DELLE IPOTESI PREVISTE • L’AZIONE POLITICA È NECESSITATA DALLA SITUAZIONE IN CUI SI TROVA CHI OPERA, E NECESSITANTE IN QUANTO CREA UNA NUOVA SITUAZIONE CHE RITORNA SULL’UOMO POLITICO COSTRINGENDOLO AD AGIRE, CIOÈ AD OPERARE DELLE SCELTE.
LE SITUAZIONI POLITICHE NON SONO ALTRO CHE IL RISULTATO DELL’EQUILIBRIO FRA LE POTENZE CHE RIESCONO AD ESPRIMERE GLI STATI • LUIGI XII: VENEZIA-TERRITORI IN LOMBARDIA- 1499 INTERVENTO FRANCIA-FAVORISCE ALESSANDRO VI- RAFFORZA STATO CHIESA-TENTA CONQUISTA NAPOLI- CHIEDE AIUTO SPAGNA-FINE SUPREMAZIA IN ITALIA
PRINCIPATO NUOVO • SI TRATTA DI PROCEDERE AD UN’ACCURATA ANALISI, CHE TENGA CONTO DI TUTTI GLI ELEMENTI, DELLA SITUAZIONE E DELLE DIVERSE REAZIONI CHE LA POLITICA DEL NUOVO PRINCIPE SUSCITA NEI SUDDITI
(XV) • «E MOLTI SI SONO IMMAGINATI REPUBBLICHE E PRINCIPATI CHE NON SI SONO MAI VISTI NÉ CONOSCIUTI ESSERE IN VERO. PERCHÉ EGLI È TANTO DISCOSTO DA COME SI VIVE A COME SI DOVREBBE VIVERE, CHE COLUI CHE LASCIA QUELLO CHE SI FA PER QUELLO CHE SI DOVREBBE FARE, IMPARA PIUTTOSTO LA RUINA CHE LA PRESERVAZIONE SUA: PERCHÉ UN UOMO CHE VOGLIA FARE IN TUTTE LE PARTE PROFESSIONE DI BUONO, CONVIENE RUINI INFRA TANTI CHE NON SONO BUONI. ONDE È NECESSARIO A UNO PRINCIPE, VOLENDOSI MANTENERE, IMPARARE A POTER ESSERE NON BUONO, E USARLO O NON L’USARE SECONDO LA NECESSITÀ».
SE IL PRINCIPE È CATTIVO, LO È PER NECESSITÀ. • IL PRINCIPE È COSTRETTO A VOLTE A ESSERE CATTIVO PERCHÉ GLI UOMINI NON SONO BUONI, MA “TRISTI”, CIOÈ MALVAGI
POLITICA • È LO STUDIO DEI MEZZI CON CUI CONQUISTARE E CONSERVARE LO STATO
QUALITà DEL PRINCIPE • BISOGNA PORRE ATTENZIONE AI VIZI CHE TOLGONO LO STATO: • MEGLIO ESSERE CONSIDERATO PARSIMONIOSO CHE LIBERALE • MEGLIO ESSERE AMATO CHE TEMUTO ANCHE SE NON È PRUDENTE
(XVII) • “NASCE DA QUESTO UNA DISPUTA: S’EGLI È MEGLIO ESSERE AMATO CHE TEMUTO, O E CONVERSO. RISPONDESI CHE SI VORREBBE ESSERE L’UNO E L’ALTRO; MA PERCHÉ EGLI È DIFFICILE ACCOZZARLI INSIEME, È MOLTO PIÙ SICURO ESSERE TEMUTO CHE AMATO, QUANDO SI ABBIA A MANCARE DELL’UNO DE’ DUA. PERCHÉ DEGLI UOMINI SI PUÒ DIRE QUESTO GENERALMENTE: CHE SIENO INGRATI, VOLUBILI, SIMULATORI E DISSIMU-LATORI, FUGGITORI DE’ PERICOLI, CUPIDI DI GUADAGNO; E MENTRE FAI LORO BENE, SONO TUTTI TUA, OFFERONTI EL SANGUE, LA ROBA, LA VITA, E’ FIGLIUOLI, COME DI SOPRA DISSI, QUANDO IL BISOGNO È DISCOSTO; MA QUANDO TI SI APPRESSA, E’ SI RIVOLTANO”
PASSIONI • RUOLO FONDAMENTALE NEL RAPPORTO DI COMANDO E OBBEDIENZA
AMORE/TIMORE • “PERCHÉ L’AMORE È TENUTO DA UNO VINCULO DI OBBLIGO, IL QUALE, PER ESSERE GLI UOMINI TRISTI, DA OGNI OCCASIONE DI PROPRIA UTILITÀ È ROTTO; MA IL TIMORE È TENUTO DA UNA PAURA DI PENA CHE NON TI ABBANDONA MAI”
ODIO • “FUGGA L’ODIO; PERCHÉ PUÒ MOLTO BENE STARE INSIEME ESSERE TEMUTO E NON ODIATO; IL CHE FARÀ SEMPRE, QUANDO SI ASTENGA DALLA ROBA DE’ SUA CITTADINI E DE’ SUA SUDDITI E DALLE DONNE LORO”
“ASTENERSI DALLA ROBA D’ALTRI; PERCHÉ GLI UOMINI SDIMENTICANO PIÙ PRESTO LA MORTE DEL PADRE CHE LA PERDITA DEL PATRIMONIO”
QUALITÀ DI COMANDO • FORZA E ACCORTEZZA • 2 MODI DI GOVERNARE CON LE LEGGI E CON LA FORZA • VOLPE E LIONE