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La storia di Israele

La storia di Israele. Dalla conquista di Canaan all’unità religiosa e politica. La storia di Giosuè. Giosuè , successore di Mosè, conquistò le terre cananee (in un arco di tempo che va dal XIII al XII sec. a.C. ) e poi le divise tra le dodici tribù di Israele.

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La storia di Israele

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Presentation Transcript


  1. La storia di Israele Dalla conquista di Canaan all’unità religiosa e politica

  2. La storia di Giosuè Giosuè, successore di Mosè, conquistò le terre cananee (in un arco di tempo che va dal XIII al XII sec. a.C.) e poi le divise tra le dodici tribù di Israele. Ben presto le dieci tribù del nord si allontanarono dalla fede in JHWH(Dio) per cedere a Baal, mentre le due tribù del sud si mantennero fedeli.

  3. Le tribù Nel nord del paese (il futuro regno di Israele) le terre erano più fertili e coltivabili e c’erano strade di comunicazione verso l’interno e verso il mare. Nel sud (il futuro regno di Giuda) invece il territorio era molto roccioso e quindi più povero e la loro unica ricchezza era la città di Gerusalemme.

  4. La storia biblica della monarchia Secondo il racconto biblico, i filistei attaccarono le tribù del sud e presero l’Arca dell’alleanza. Allora gli ebrei (X sec. a. C.), guidati dal profeta Samuele, recuperarono l’Arca e decisero di eleggere un re e così fu scelto Saul. Ma David, un giovane di Betlemme, fu scelto da Dio come futuro re di Israele; egli con l’astuzia uccise il gigante Golia, campione dei filistei, e tutti lo acclamarono re, ma lui, per timore del re, fuggì lontano. Quando Saul si suicidò per aver nuovamente perso con i filistei, David fu eletto re di tutto Israele, stabilì la capitale a Gerusalemme e vi trasferì l’Arca dell’alleanza.

  5. La monarchia ereditaria La monarchia nasce dunque come risposta a una situazione di pericolo (l’attacco dei filistei) e ben presto Israele divenne uno stato monarchico ereditario, accentrato intorno al palazzo del re e al tempio. Anche se la monarchia portava pace, ordine e sicurezza, le tribù si scontrarono in certi periodi con essa, determinando rivolte e repressioni.

  6. L’accentramento del potere David rafforzò il potere centrale: Istituendo Gerusalemme come sede del regno e del culto. Affermando sempre più chiaramente il culto di JHWH sugli altri presenti nelle città cananee. Imponendo una tassazione collettiva e personale, per finanziare lo stato. Istituendo un corpo di funzionari.

  7. Lo stato di Salomone Salomone, sapiente e intelligente figlio e successore di David, fece edificare un tempio a Gerusalemme e a fianco a esso fece costruire un palazzo. Il nord del regno fu diviso in province, che dovevano pagare una tassazione per mantenere l’esercito e inoltre veniva imposto l’obbligo di lavoro (in opere pubbliche o personali del re). Anche se il suo regno fu caratterizzato da prosperità e saggezza, da esso si avviò la fine del regno unitario d’Israele.

  8. Il tempio di Gerusalemme Simbolo e centro spirituale dell’ebraismo per un millennio, fu distrutto dai Romani nel 70 d.C. Costruzione coperta composta da tre locali: dal vestibolo si passava a una seconda stanza e quindi alla cella (G nel disegno) che custodiva l’Arca dell’alleanza! Non esisteva alcuna immagine divina, perché la religione ebraica (come quella musulmana) è aniconica, vieta la composizione di immagini sacre.

  9. La divisione del regno e la dominazione straniera Alla morte di Salomone gli successe il figlio Roboamo(nel disegno), che non riuscì a risolvere la crisi e così il regno crollò. Nacquero il regno di Israele a nord, più ricco e forte politicamente, con capitale Samaria e re Omri, e il regno di Giuda a sud, importante solo per la presenza di Gerusalemme e del tempio. Nel 720 a.C. il regno del nord divenne provincia assira e nel 587 a.C. il re babilonese Nabucodonosor fece del regno di Giuda una sua provincia. Gerusalemme e il tempio furono incendiate e gli ebrei furono deportati a Babilonia.

  10. La “cattività” babilonese L’esilio a Babilonia (vedi foto “miniatura” del XIII sec.) fu un periodo di ripensamento e quando, cinquant’anni dopo, gli ebrei deportati poterono rientrare a Gerusalemme, dovettero riorganizzare i princìpi del culto e del pensiero: la religione di Israele assunse quei caratteri di interiorità, di culto e di studio delle legge che ancora oggi sono tipici degli ebrei osservanti!

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