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Laboratorio di Metodi e didattiche delle attività sportive a.a. 2010/2011

Laboratorio di Metodi e didattiche delle attività sportive a.a. 2010/2011. Giorgio Merola merogio@hotmail.com. Obiettivi.

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Laboratorio di Metodi e didattiche delle attività sportive a.a. 2010/2011

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Presentation Transcript


  1. Laboratorio di Metodi e didattiche delle attività sportive a.a. 2010/2011 Giorgio Merola merogio@hotmail.com

  2. Obiettivi Proporre esperienze pratiche inerenti gli aspetti psicologici implicati nell’attività motoria e sportiva (utilizzando un metodo sperimentale e cooperativo) Sviluppare attività pratiche che si ispirino ad modello teorico e applicativo per promuovere la trasversalità e il trasferimento dell’apprendimento partendo dalla psicomotricità Rispondere ad esigenze pratiche dei corsisti

  3. Programma • La possibilità di allenare le abilità mentali • Ciclo di seminari "In Facoltà, per Sport": “L’importanza di essere squadra” Atleti della mente: come lo sport può contribuire a sviluppare le abilità cognitive • La psicomotricità: l’approccio di Le Boulch; esempi pratici per insegnare la matematica, la scrittura, la lettura, ecc attraverso il movimento

  4. Testi consigliati • Le Boulch: L’educazione del corpo nella scuola del domani. Edizioni Scientifiche Magi • Benedetti, Landi, Merola. Lo psicologo dello sport nella scuola calcio. Edizioni Luigi Pozzi • Castelli e Bonaccorso. Allenatori e Insegnanti. Edizioni Correre • Testi di Mario Polito, per esempio “Atleti della mente” Editori Riuniti • Benvenuti e Grimaldi. La matematica con il corpo. Edizioni Erickson • Mogni: Un mondo di giochi. Edizioni Correre • Capitolo su autoefficacia e sport (+ quello introduttivo) in Bandura 1997 (trad. it 2000). Erikson

  5. CONTROLLO dei PENSIERI CONTROLLO dell’ATTENZIONE FORMULAZIONE degli OBIETTIVI ABILITA’ MENTALI GESTIONE dello STRESS CONTROLLO dello STATO di ATTIVAZIONE CONTROLLO delle IMMAGINI Abilità mentali importanti nello sport Martens, 1987

  6. Skills mentali Campione nella scuola • Capacità di elaborazione delle informazioni e di sintesi e di analisi • Concentrazione e gestione delle risorse cognitive in tempi prolungati • Gestione delle situazioni decisionali • Organizzazione, programmazione e pianificazione delle attività • Flessibilità e adattamento creativo • Stabilità emotiva (gestione dell’ansia) e tolleranza allo stress • Capacità auto-motivazionali • Atteggiamento verso la scuola (senso di auto-efficacia e stili esplicativi) Campione nello sport • Elaborazione delle informazioni • Concentrazione e gestione delle risorse attentive in tempi prolungati • Elevata stabilità emotiva • Resistenza alla frustrazione • Presa di decisioni in tempi rapidi • Capacità di visualizzazione, memorizzazione ed anticipazione mentale del gesto tecnico • Motivazione • Organizzazione • Flessibilità • Gestione dell’ansia • Atteggiamento mentale (senso di auto-efficacia e stili esplicativi)

  7. Esempi di giochi inventati dagli studenti • Gruppo A: • Nome del gioco: “parla con la palla” • Dimensioni sollecitate:dimensione cognitiva - lettura • Fattibilità: + • Gruppo B: • Nome del gioco: “pedane impazzite” • Dimensioni sollecitate:dimensione motoria (schemi motori e posturali; capacità coordinative) • Fattibilità: + • Gruppo C: • Nome del gioco:”nella vecchia fattoria” • Dimensioni sollecitate:creatività/ espressività; • Fattibilità: + • Gruppo D: • Nome del gioco: “il quadrato ciambella” • Dimensioni sollecitate: motoria/ cognitiva • Fattibilità: + • Gruppo E: • Nome del gioco: “color color” • Dimensioni sollecitate: dimensione motoria; attenzione e percezione • Fattibilità: + • Gruppo F: • Nome del gioco: “la corsa delle mummie che non corrono” • Dimensioni sollecitate: cognitiva: attenzione, percezione; memoria • Fattibilità: +

  8. Attenzione a scuola

  9. Come alleneresti l’attenzione? • Prova ad ipotizzare una strategia per allenare l’attenzione dei tuoi alunni magari partendo dalla loro esperienza nello sport

  10. In ambito scolastico • Prevalenza focus ristretto esterno • Insegnante deve alternare focus ampio esterno con ristretto interno • Possibili distrattori interni (legati a sensazioni somatiche ansia, o pensieri disturbanti, etc) • Importanza attività di organizzazione e conduzione gruppi, prestare attenzione a più elementi, etc

  11. AMPIO Percezione, analisi e controllo di situazione complessa Elaborazione di un piano d’azione; ripassare una strategia INTERNO ESTERNO Ripetizione mentale di un gesto, concentrarsi su un’immagine mentale Concentrazione su alcuni stimoli esterni significativi RISTRETTO Il focus attentivo (Nideffer, 1976, modificato)

  12. Vigilanza – indicatori spaziali (Posner)

  13. Attenzione come fuoco – indicatori spaziali Tempi di Reazione “Cue valido” “Cue non valido”

  14. Rispetto alla situazione di assenza di indicazioni in cui bisogna indovinare da che parte comparirà lo stimolo, i benefici di avere una freccia che indichi correttamente dove comparirà lo stimolo, e i costi di una freccia che indichi la direzione sbagliata, in termini di tempi di reazione sono molto più marcati nei NON SPORTIVI

  15. Attenzione • Attenzione selettiva (uditiva: problema del cocktail party; visiva: effetto Stroop) eliminare gli stimoli irrilevanti (finte; distrattori di varia natura); portare l’attenzione sulla parte del campo dove si sviluppa un’azione importante; sentire il compagno che grida “Mia!” o che invece non chiama palla pur facendo una finta per ingannare gli avversari; allenamenti in presenza di stimoli disturbanti • Attenzione sostenuta– mantenere l’attenzione nel tempo. Es. lungo scambio di tennis; esecuzione di una difficile figura di ginnastica artistica • Vigilanza -attesa passiva dell’occorrenza di un certo evento: prima dello sparo; quando esce il piattello; quando devo approfittare di un errore improvviso dell’avversario • Ricerca attentiva - cercare attivamente un particolare stimolo (per esempio il puck nell’hokey o la palla ovale in una mischia): • Attenzione divisa - svolgere più di un compito alla volta: smarcare i miei avversari, intercettare il compagno libero ed eseguire il tiro

  16. Ricerca attentiva

  17. ROSSO 1

  18. VERDE 2

  19. GIALLO 3

  20. ROSSO 5

  21. GRIGIO 8

  22. MARRONE 7

  23. VERDE 4

  24. GIALLO 6

  25. VIOLA 9

  26. CELESTE 14

  27. NERO 11

  28. BIANCO 12

  29. VERDE 13

  30. MARRONE 10

  31. ROSSO 18

  32. ROSA 17

  33. AZZURRO 16

  34. BLU 15

  35. Torna indietro: effetto stroop 2: fai lo stesso esercizio di prima dicendo il numero di apparizione di ogni scritta

  36. Esempi di giochi • Attenzione selettiva: l’insegnante dice che alcuni colori significano movimento (ev. con + varianti: salti, corsa, skip) e altri indicano di stare fermi (ev. con varianti di posizioni). L’insegnante mostrerà dei cartelloni di colori diversi con delle scritte che possono indicare lo stesso movimento o uno opposto. Precedentemente l’insegnante dice quale dei due segnali bisogna seguire. Per esempio, l’insegnante dice di seguire il colore, e espone un cartellone rosso (che vuol dire “corri”) ma con la scritta “stai fermo!”. Il bambino dovrà correre!

  37. Attenzione sostenuta– eseguire più tiri a canestro consecutivi; ricevere palle che arrivano da più parti del campo • Ampliamento/ restringimento del focus: passare da tiri a canestro, appena si muovono i compagni alla destra del campo colpire con il pallone tutti quelli con il fratino giallo; o prepararsi a ricevere palle • Vigilanza -attesa passiva dell’occorrenza di un certo evento: prima dello sparo; quando esce il piattello; quando devo approfittare di un errore improvviso dell’avversario • Ricerca attentiva – bambini con tanti numeri diversi, tutti corrono e io posso colpire solo i bambini con numeri pari (squadra avversaria) • Attenzione divisa - svolgere più di un compito alla volta: smarcare i miei avversari, intercettare il compagno libero ed eseguire il tiro

  38. 1 2 3 4 5 6

  39. Sequenza corretta 2, 4, 5, 1, 6,3, 4, 2 ,3

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