1 / 58

RETI DI CALCOLATORI

RETI DI CALCOLATORI. Terza Esercitazione. IEEE 802.3 (CSMA/CD). LIVELLO NETWORK. 802.2 Logical Link Control ISO 8802.2. LLC. 802.3. 802.4. 802.5. 802.6. FDDI. MAC. ISO 8802.3. ISO 8802.4. ISO 8802.5. ISO 8802.6. ISO 9314. LIVELLO FISICO. CSMA/CD. TOKEN BUS. TOKEN RING.

becky
Télécharger la présentation

RETI DI CALCOLATORI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. RETI DI CALCOLATORI Terza Esercitazione

  2. IEEE 802.3 (CSMA/CD) LIVELLO NETWORK 802.2 Logical Link Control ISO 8802.2 LLC 802.3 802.4 802.5 802.6 FDDI MAC ISO 8802.3 ISO 8802.4 ISO 8802.5 ISO 8802.6 ISO 9314 LIVELLO FISICO CSMA/CD TOKEN BUS TOKEN RING DQDB FDDI

  3. IEEE 802.3 (CSMA/CD) Caratteristiche principali: • topologia a bus; • cablaggio a bus o a stella; • arbitraggio del canale trasmissivo tramite contesa; • tipologia di protocollo non deterministico; • velocità trasmissiva di 10 Mb/s; • throughput massimo di 4 Mb/s; • evoluzione della rete Ethernet proposta da Digital, Intel, Xerox.

  4. CSMA/CD CSMA/CD (Carrier Sense, Multiple Access with Collision Detection) è identico al MAC di Ethernet: • listening before talking; • listening while talking; • back-off.

  5. Formato del Pacchetto MAC in IEEE 802.3 PDU LLC PREAMBLE SFD DSAP SSAP LENGHT DATA PAD FCS 4 7 6 6 2 1 OTTETTI da 0 a 1500 da 0 a 46

  6. Formato del Pacchetto MAC in IEEE 802.3 Il campo lenght indica la lunghezza, in ottetti, del campo data il quale contiene la LLC-PDU; il campo PAD viene inserito in coda al campo data qualora quest'ultimo sia più corto di 46 ottetti o comunque per portare il pacchetto ad una lunghezza minima di 64 ottetti.

  7. Interoperabilità tra IEEE 802.3 e Ethernet V 2.0 È facile trovare reti miste con hardware conforme a IEEE 802 ma con formato dei pacchetti Ethernet V 2.0 essendo i due standard interoperabili fra di loro. Sarà allora compito della rete locale discriminare in fase di ricezione i pacchetti Ethernet da quelli IEEE 802.3; ciò avviene analizzando i campi type e lenght.

  8. Interoperabilità tra IEEE 802.3 e Ethernet V 2.0 Se type/lenght è <= a 1500: • il campo è lenght; • la trama è 802.3; • il protocol type è nella busta LLC, contenuta del campo dati MAC. Se type/lenght è > a 1500: • il campo è protocol type; • la trama è Ethernet; • il protocol type è direttamente disponibile.

  9. Inter-Packet Gap La distanza minima tra due pacchetti è stata fissata in Ethernet e in 802.3 a 9.6 s. ........... Pacchetto 1 Pacchetto N Inter-Packet Gap min 9.6 ms

  10. Round Trip Collision Delay Questo parametro definisce il tempo massimo che può intercorrere da quando una stazione trasmette il suo primo bit a quando percepisce una collisione sulla rete. Lo standard fissa questo tempo in 49.9 microsecondi e la durata di minima di un pacchetto in 51.2 microsecondi. La presenza del Round Trip Collision Delay pone inoltre alcuni limiti sulla lunghezza minima dei pacchetti IEEE 802.3 e sul tempo massimo di propagazione.

  11. Round Trip Collision Delay Il caso limite è infatti la trasmissione di un sistema inserito a capo di una rete; affinché si evidenzino errori, la stazione trasmittente dovrà "ascoltare" il canale per un tempo almeno il doppio impiegato dal pacchetto per raggiungere l'altra estremità del canale. Questo tempo dovrà pertanto rispettare i 49.9 microsecondi citati in precedenza.

  12. Livelli Fisici di IEEE 802.3 • 10base5 - Coassiale, 500 m • 10base2 - Coassiale, 185 m • 10baseT - Doppino, 100 m • FOIRL - Fibra Ottica, 1000 m • 10baseF - Fibra Ottica, sino a 2000 m

  13. 10base5 • Lunghezza massima cavo: 500 m • Distanza minima tra i transceiver: 2.5 m • Numero massimo di transceiver: 100 • Lunghezza massima transceiver cable: 50 m • Transceiver connessi "a vampiro" • Minima velocità di propagazione: 77 % STAZIONE STAZIONE CAVO TRANSCEIVER CAVO DROP CAVO AUI Cavo Coassiale 50 ohm

  14. 10base2 • Lunghezza massima del cavo: 185m • Numero massimo di stazioni: 30 • Distanza minima tra le stazioni: 0.5 m • Lunghezza massima transceiver cable: 50 m • Transceiver connessi tagliando il cavo, "crimpando" i connettori e connettendo i due spezzoni con un T-connector • Minima velocità di propagazione: 65 %

  15. 10base2 Stazione con transceiver incorporato STAZIONE CAVO TRANSCEIVER o CAVO DROP o CAVO AUI STAZIONE Cavo Coassiale 50 ohm CONNETTORE A T

  16. 10baseT • Standard per 802.3 su UTP (Unshielded Twisted Pair) concepito per applicazioni d'ufficio • Caratteristiche: • utilizzo di UTP a basso costo; • facilità di connettorizzazione (RJ45); • prestazioni uguali a quelle del cavo thick (10Mb/s).

  17. 10baseT • Standard di tipo punto a punto: • richiede l'adozione di centro stella attivi (repeater, HUB) per collegare le stazioni. HUB HUB HUB

  18. FOIRL • FOIRL (Fiber Optic Inter Repeater Link): • nasce per l’interconnessione di due ripetitori remoti tramite una coppia di fibre ottiche; • è oggi generalizzato all’interconnessione punto-punto di due stazioni qualsiasi. • Caratteristiche fibre ottiche per FOIRL: • multimodale da 50/125 a 100/140; • lavorare in prima finestra (850nm); • banda passante minima richiesta 160MHz; • lunghezza massima del link 1000 m.

  19. 10baseFL Il 10baseFL è una miglioria del FOIRL ed è compatibile con esso. La lunghezza massima del link risulta essere di 2000 metri.

  20. 10baseFB È uno standard per fibra ottica in cui trasmettitore e ricevitore sono permanentemente sincronizzati. È caratterizzato da una migliore realizzazione di reti fault tolerant e permette maggior flessibilità nell’inter-connessione tra ripetitori. La distanza massima dei link è di 2000 m.

  21. Dominio di Collisione Una collisione ha luogo se due o più stazioni sono nello stesso dominio di collisione(collision domain) e trasmettono contemporaneamente. Le stazioni separate da ripetitorisono nello stesso dominio di collisione Le stazioni separate da bridgenon sono nello stesso collision domain.

  22. Ripetitori Stazione A Stazione B Applicazione Applicazione Presentazione Presentazione Sessione Sessione Trasporto Trasporto Rete Rete Ripetitore Data Link Data Link Fisico Fisico Fisico Fisico

  23. Analizzatore di protocollo L'analizzatore di protocollo (o analizzatore di rete) è uno strumento concepito per la manutenzione delle reti. Attraverso un analizzatore di protocollo si può monitorare sia l'imbustamento sulle reti sia verificare come le entità di protocollo ai vari livelli sono in grado di separare i dati dalle intestazioni e interpretare le informazioni di controllo.

  24. IEEE 802.4 (Token Bus) LIVELLO NETWORK 802.2 Logical Link Control ISO 8802.2 LLC 802.3 802.4 802.5 802.6 FDDI MAC ISO 8802.3 ISO 8802.4 ISO 8802.5 ISO 8802.6 ISO 9314 LIVELLO FISICO CSMA/CD TOKEN BUS TOKEN RING DQDB FDDI

  25. IEEE 802.4 (Token Bus) Caratteristiche principali: • topologia a bus; • cablaggio a bus; • arbitraggio del canale trasmissivo mediante token; • tipologia del protocollo deterministico; • velocità trasmissiva di 10 Mb/s; • throughput massimo di 8 Mb/s; • standard di rete utilizzato in ambito di fabbrica.

  26. IEEE 802.5 (Token Ring) LIVELLO NETWORK 802.2 Logical Link Control ISO 8802.2 LLC 802.3 802.4 802.5 802.6 FDDI MAC ISO 8802.3 ISO 8802.4 ISO 8802.5 ISO 8802.6 ISO 9314 LIVELLO FISICO CSMA/CD TOKEN BUS TOKEN RING DQDB FDDI

  27. IEEE 802.5 (Token Ring) Caratteristiche principali: • topologia ad anello; • cablaggio a stella o a doppio anello; • arbitraggio del canale mediante token; • tipologia del protocollo deterministico; • velocità trasmissiva a 4 o 16 Mb/s; • throughput massimo a 3 o 12 Mb/s; • evoluzione della rete Token Ring proposta da IBM in alternativa a Ethernet.

  28. Multiprotocollo in IEEE 802.5 DECNET OSI TCP/IP LIVELLO 3 LLC IEE 802.2 LIVELLO 2 - LLC MAC IEEE 802.5 LIVELLO 2 - MAC LIVELLO 1 10BASET FOIRL

  29. Formato del token Il token è costituito da tre campi: • lo Starting Delimiter (SD); • l’Access Control (AC); • l’End Delimiter (ED). SD AC ED Ottetti 1 1 1

  30. Formato del pacchetto Il pacchetto IEEE 802.5 è così strutturato: SFS da 21 a 17796 ottetti EFS SD AC FC DA SA RI INFO FCS ED FS 1 1 1 6 6 da 0 a 30 da 4 a 17749 4 1 1

  31. Formato del pacchetto I primi due ottetti indicano l'inizio del pacchetto mentre gli ultimi due ne indicano la fine. I campi destination address e source address indicano l'indirizzo di destinazione del pacchetto e l'indirizzo della stazione generante il pacchetto. Il routing information contiene le informazioni di instradamento del pacchetto qualora si trattasse di una rete locale estesa. Il Frame Control definisce se il pacchetto è una trama MAC o se contiene una LLC-PDU. Il Frame Check Sequence contiene il codice di ridondanza ciclica.

  32. D D A C A C B B Arbitraggio tramite Token • La stazione mittente (A) aspetta il token (T) • A trasforma il token nell’header del pacchetto (D) e trasmette i dati T D

  33. D D A C A C B B Arbitraggio tramite Token • La stazione destinataria (C), oltre a ripetere il pacchetto, lo copia localmente • La stazione mittente (A) toglie il pacchetto dall’anello e genera un nuovo token D DR T DR: Dati Ricevuti

  34. Ricezione del Token A ED AC SD Token B D C

  35. Trasmissione del Pacchetto Pacchetto A RI SA DA FC AC SD A C B D C

  36. Ricezione del Pacchetto Pacchetto A B D INFO SD AC FC DA SA RI C C

  37. Rigenerazione del Token Pacchetto A SA DA FC AC SD ED AC SD FS ED FCS Token B D INFO C

  38. Modalità di rilascio del Token Normalmente la stazione mittente rigenera il token solo dopo aver tolto il pacchetto dall’anello ed eventualmente trasmette dei bit di riempimento. In questo modo sull’anello è presente o un pacchetto o il token. L'early token release è una modalità alternativa di rilascio del gettone e consiste in una rigenerazione del token immediatamente dopo la trasmissione del pacchetto sull'anello. È utilizzato per avere la presenza di più pacchetti sulla rete e dunque per sfruttare maggiormente la banda del canale trasmissivo.

  39. Early Token Release T D D A C A C B B F1 1 - A deve trasmettere e quindi cattura il token 2 - A inizia a trasmettere

  40. Early Token Release F1 D D A C A C B B T F1 F2 4 - B cattura il token e inizia a trasmettere 3 - Dopo i dati A ritrasmette il token

  41. Early Token Release F1 F2 F2 T D D A C A C B B T 5 - B emette il token 6 - A toglie F1

  42. Early Token Release T D D A C A C B B T F2 8 - B toglie F2 7

  43. Rete ad Anello cablata a Stella La presenza di circuiti di by-pass rendono le reti ad anello più affidabili in caso di guasti sulla rete ed evitano possibili interruzioni del flusso di dati. Circuito di Bypass

  44. Rete ad Anello cablata a Stella Per cablare a stella una rete token ring si utilizza un Multistation Access Unit (MAU), ossia un concentratore con funzioni di centro-stella. I collegamenti tra il MAU e la stella prendono il nome di "lobi" (solitamente due coppie). Quando una stazione è spenta o subisce un guasto, il concentratore la esclude temporaneamente dalla rete mediante by-pass.

  45. Rete ad Anello cablata a Stella Lobo

  46. Connessioni tra concentratori Ring-IN Ring-OUT Anello Primario Anello di Backup

  47. Tipi di concentratori I concentratori possono essere: • passivi: hanno meccanismi di by-pass automatico solo sulle porte verso le stazioni, non su quelle di Ring-IN e Ring-OUT; • parzialmente attivi: hanno circuiti di ripetizione associati alle porte di Ring-IN, Ring-OUT che realizzano il by-pass automatico anche su queste porte; • attivi: hanno circuiti di ripetizione associati a tutte le porte.

  48. Elezione dell’active monitor L'active monitor è la stazione, e con essa la funzione che svolge, che si occupa di stabilire il clock di riferimento per tutte le altre stazioni, che genera il gettone all'attivazione della rete o quando questo viene "perso" e che avvia lo scambio periodico di informazioni di servizio quali la notifica di vicinanza della stazione (neighbor notification).

  49. Elezione dell’active monitor L'active monitor viene scelto durante la fase di token claim, dove tutte le stazioni propongono il proprio valore di claim (ottenibile dall'indirizzo di stazione) attraverso dei pacchetti inviati nell'anello; verrà scelta la stazione con una proposta di claim superiore e tutte le altre stazioni si pongono in stato di standby. A questo punto l'active monitor ripulisce l'anello attraverso il ring purge e comincia ad inviare periodicamente dei pacchetti di Active Monitor Presence (AMP); se ciò non avviene, qualsiasi stazione in standby può dar vita ad una nuova fase di token claim.

  50. Neighbor Notification Il neighbor notification è un processo attivato periodicamente nelle reti ad anello per identificare il Nearest Active Upstream Neighbor (NAUN), ossia il vicino a monte attivo.

More Related