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Il progetto “6 + 1” (Conoscere per prevenire)

Il progetto “6 + 1” (Conoscere per prevenire). Sviluppo e valutazione di interventi di prevenzione primaria nel campo della salute infantile A cura di: Luca Ronfani per il gruppo di lavoro “Conoscere per prevenire).

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Il progetto “6 + 1” (Conoscere per prevenire)

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Presentation Transcript


  1. Il progetto “6 + 1” (Conoscere per prevenire) Sviluppo e valutazione di interventi di prevenzione primaria nel campo della salute infantile A cura di: Luca Ronfani per il gruppo di lavoro “Conoscere per prevenire)

  2. Progetto di ricerca finalizzato finanziato dal Ministero della Sanità (“Programmi speciali”-Art. 12, comma 2, lett. b) d.lgs.502/92, anno 1999) • Ha interessato come progetto originale del Ministero 3 regioni italiane (Basilicata, FVG, 3 Aziende del Piemonte); in un secondo tempo partecipazione anche di 1 azienda del Veneto (ULSS n. 4 Alto Vicentino) • Popolazione di riferimento: circa 3 milioni  22-24.000 nascite/anno • Inizio luglio 2000  conclusione gennaio 2003

  3. A R S REGIONE BASILICATA Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” Istituto di Clinica Pediatrica

  4. Responsabile Scientificodel progetto Unità Operative Pierpaolo Mastroiacovo Direttore Istituto Clinica Pediatrica, Università Cattolica Sacro Cuore - Roma • Regione Basilicata - AUSL 4 Matera (capofila) • Assessorato alla Sanità Regione Piemonte • ARS Friuli Venezia Giulia • Università Cattolica Sacro Cuore – Roma • Centro per la Salute del Bambino-ONLUS – Trieste • Regione Veneto - AUSL 4 Alto Vicentino Gruppodi lavoro "Conoscere per prevenire": C. Annona, R. Bernal, R. Bortolus, N. Carlucci, R. Cipriani, N. D'Andrea, P. Ghiotti, A. Knowles, F. Marchetti, P. Mastroiacovo, M. Meda, G. Miglio, R. Montemurro, R. Peracchio, L. Ronfani, A. Scala, G. Simon, R. Taccardi, G. Tamburlini, D. Vannoni.

  5. 1. Obiettivi e razionale

  6. Ideare e realizzareuna campagna di informazione ed educazione sanitaria su 7 azioni di promozione della salute infantile • Valutare l’efficacia della campagna • Stimare i vantaggi in termini di costi e benefici • Sviluppare modelli operativi per campagne di promozione della salute basate su simili approcci e metodi

  7. Azioni promosse 1. Acido folico periconcezionale 2. Astensione dal fumo durante la gravidanza e dopo la nascita 3. Posizione nel sonno 4. Allattamento al seno 5. Trasporto sicuro in auto 6. Vaccinazioni + 1. Lettura precoce

  8. Popolazione target • Coppie che programmano una gravidanza • Donne in gravidanza e loro partner • Genitori durante i primi mesi di vita del bambino

  9. Principi ispiratori • Enfasi su prevenzione/promozione • Interventi basati sulle evidenze • Promozione dello sviluppo del bambino • Interventi rivolti al primo periodo di vita (1° anno) • Target di popolazione unico • Azione sinergica degli interventi promossi

  10. Effetti Interventi Malformazioni congenite Folico Periconcezionale Astensione dal fumo Basso peso SIDS Posizione nel sonno Infezioni Allattamento al seno Mortalità/morbidità da incidenti Vaccinazioni Sviluppo cognitivo Relazioni genitori\bambino Trasporto in auto Lettura precoce

  11. 2. Intervento

  12. Giornali TV Radio Altri punti di informazione (farmacie etc.) Pediatri MMG Infermiere e ostetriche Ostetrici-ginecologi Ambulatori e Consultori Servizi prenatali Maternità Poliambulatori Centri Vaccinali Campagna sui media Operatori sanitari

  13. Strumenti di informazione • un memo per i genitori • un libretto per gli operatori • materiale per i media

  14. Il libretto per gli operatori comprende: • una breve presentazione del progetto • evidenze dalla letteratura sui 7 punti • messaggi chiave da trasmettere ai genitori • suggerimenti su come comunicarli • Preparato da “esperti” • Feedback da parte di operatori su leggibilità e contenuti

  15. Azioni messe in atto per coinvolgere gli operatori sanitari • Lettere di informazione sul progetto: - Assessore alla Sanità - Direttori Sanitari e Generali delle Aziende - pediatri di famiglia - medici di medicina generale - primari ospedalieri - responsabili formazione regionale

  16. Presentazione diretta del progetto agli operatori durante momenti di incontro prefissati: • Riunioni delle società scientifiche (SIP) • Giornate di aggiornamento obbligatorio del pediatri di famiglia e dei medici di medicina generale • Convegni/congressi regionali e non (es: AOGOI, MMG)

  17. Momenti di incontro organizzati ad hoc: • Presso i Dipartimenti di prevenzione  personale dei Centri di Vaccinazione che hanno partecipato alla distribuzione dei questionari di valutazione - già prima della rilevazione pre-intervento (breve formazione sugli interventi e sulla gestione dei questionari) - realizzati a livello Aziendale

  18. Presso i punti nascita  personale medico e infermieristico ospedaliero; pediatri di famiglia; medici del corso di formazione per la medicina generale - All’inizio della fase di intervento - Presentazione del progetto - Discussione dei dati epidemiologici disponibili e identificazione delle aree critiche - Distribuzione dei materiali

  19. Presso i Dipartimenti Materno-Infantile (solo Piemonte)  operatori medici (ginecologi, neonatologi, pediatri di famiglia)

  20. 3) Diffusione dei materiali Dove possibile diffusione attiva nel corso degli incontri realizzati (es: punti nascita) quindi in occasione di discussione del progetto Altrimenti diffusione passiva (per posta o durante aggiornamento obbligatorio)  consegnati/inviati agli operatori circa 50.000 pieghevoli e 6000 libretti

  21. Cosa abbiamo chiesto agli operatori sanitari Di diffondere ai genitori i messaggi rispetto ai sette interventi e di rinforzarli con la consegna del pieghevole  A partire dalla nascita o prima (corsi di preparazione alla nascita). In linea di massima un pieghevole è stato consegnato ai genitori di ogni nuovo nato  Con rinforzo in tutte le successive occasioni di contatto

  22. Azioni messe in atto per la campagnaattraverso i mass media In collaborazione con i giornalisti scientifici del Master in Comunicazione della Scienza (SISSA, Trieste): • Approntati comunicati stampa (progetto + singoli interventi)  enfasi su rilevanza degli interventi per la salute infantile • Invio ai principali quotidiani e settimanali privilegiando quelli regionali

  23. Dove possibile contatto diretto con le redazioni • Invio dei comunicati e contatto con le principali riviste per mamma • Preparazione di comunicati stampa per specifiche occasioni (esempio durante la settimana della sicurezza stradale) • Realizzate interviste presso alcune radio locali • Attivazione di 2 siti Internet

  24. 3. Valutazione dell’efficacia della campagna

  25. Realizzata grazie a un questionario che ha valutato: 1) comportamenti e conoscenze dei genitori rispetto alle 7 aree 2) fonti di informazione

  26. 3) caratteristiche generali della popolazione - socioeconomiche (età, scolarità, occupazione dei genitori) - sanitarie (es: informazioni relative a gravidanza attuale e precedenti, a eventuali problemi del bambino nel primo periodo di vita)  informazioni utili per valutare la confrontabilità dei campioni arruolati prima e dopo l’intervento e nelle diverse regioni

  27. Il questionario è stato studiato per essere autocompilato dai genitori - breve presentazione - domande semplici  testata la sua utilizzabilità e comprensibilità su un piccolo campione di genitori nelle tre regioni prima della rilevazione pre-intervento

  28. Questionario distribuito ai genitori nei Centri di Vaccinazione al momento della prima vaccinazione (2°-3° mese di vita) Distribuito ad un campione di genitori  stimati 500 questionari prima e 500 dopo l’intervento per ciascuna area (1500 + 1500)

  29. Valutazione di base Intervento Valutazione post-intervento Disegno di studio: modificazione di comportamenti e conoscenze dei genitori prima e dopo l’intervento

  30.  non è stata valutata la modificazione dell’outcome (ad esempio riduzione dell’incidenza di SIDS dopo l’intervento) ma dei comportamenti protettivi (modificazione della percentuale di bambini messi a dormire a pancia in su)

  31. Cronologia 1) Primo semestre: formalità burocratiche, attività preparatoria 2) Secondo semestre: invio lettere, preparazione questionario, incontri presso i CV, rilevazione pre-intervento 3) Terzo semestre: ritorno dei dati ai CV, preparazione e stampa dei materiali per la campagna (libro, pieghevoli, comunicati stampa), primi incontri di presentazione (SIP, FIMP) 4) Quarto semestre: intervento, incontri ad hoc nei punti nascita, campagna stampa, rilevazione POST (FVG) 5) Quinto semestre (proroga): rilevazione POST (Piemonte, Basilicata), ritorno dei dati

  32. 4. Risultati a. Svolgimento della campagna b. Efficacia della campagna

  33. a. Svolgimento della campagna a. Tramite operatori sanitari  soddisfacente: 1) Raggiunta la maggior parte degli operatori previsti  distribuiti 6000 libretti e circa 50.000 pieghevoli 2) Attraverso gli operatori diffusi messaggi e pieghevoli ai genitori (in particolare nei punti nascita)

  34. b. Tramite i mass media  insoddisfacente: 1) Scarsa risposta da parte dei quotidiani locali (e nazionali) contattati, nonché da periodici e televisioni 2) Buona risposta da parte delle principali riviste per mamma

  35. b. Efficacia della campagna modificazione di comportamenti e conoscenze dei genitori NB: i risultati presentati si riferiscono alle 3 aree del progetto Ministeriale (Basilicata, FVG, Piemonte)

  36. Questionari raccolti e analizzati

  37. PRE POST Madre Età media (anni) Scolarità superiore laurea Nazionalità italiana 31,1 54% 14% 97% 31,1 55% 15% 94% Padre Età media (anni) Scolarità superiore laurea Nazionalità italiana 34,3 46% 13% 98% 34,9 49% 12% 96% Bambino Età media (mesi) Sesso M Peso medio nascita (gr.) EG media nascita (sett.) Problemi primo periodo 2,4 51% 3267 39,1 7% 2,5 48% 3288 39,3 8% Caratteristiche generali della popolazione

  38. Nessuna differenza significativa nelle principali caratteristiche relative a madre, padre, bambino tra prima e dopo l’intervento, anche scorporando i dati nelle 3 regioni; • le popolazioni sembrano quindi confrontabili

  39. Posizione nel sonno in Ospedale (3 Regioni)

  40. Miglioramento • Maggiore in Basilicata: + 46% (dal 39 al 57%) • Intermedio in FVG: + 34% (dal 47 al 63%) • Minore in Piemonte: + 18% (dal 51 al 60%) Beneficio relativo

  41. Posizione nel sonno a casa (3 Regioni)

  42. A casa nelle 3 Regioni la situazione si è modificata in maniera simile a quanto avvenuto in Ospedale. • L’analisi per Azienda Sanitaria realizzata in Friuli Venezia Giulia ha messo in evidenza che dove la campagna è stata realizzata in maniera più completa i suoi effetti sono stati maggiori

  43. Percentuale di bambini a pancia in su in ospedale a seconda dell’intensità di intervento (FVG) + 61% + 20% + 17% Intensità valutata dai ricercatori in base a: 1) contatti intrapresi con gli operatori; 2) incontri realizzati a livello delle aziende; 3) quanto riferito dagli operatori e dai genitori rispetto al coinvolgimento del punto nascita, dei pediatri di famiglia, dei centri di vaccinazione, dei consultori familiari e all'utilizzo dei materiali.

  44. Uso del seggiolino per il trasporto in auto

  45. Miglioramento • Maggiore in Basilicata + 12% (dal 57 al 64%) • Intermedio in FVG + 7% (dal 78 all’84%) • Assente in Piemonte (74%) Beneficio relativo

  46. Acido folico preconcezionale Gravidanza programmata

  47. Allattamento al seno pre-intervento

  48. Allattamento al seno post-intervento

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