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Lavoro e stratificazione sociale

Lavoro e stratificazione sociale. Monica Massari. Università degli Studi di Firenze Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Design Industriale Lunedì 9 Marzo 2009. Lavoro e occupazione.

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Lavoro e stratificazione sociale

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Presentation Transcript


  1. Lavoro e stratificazione sociale Monica Massari Università degli Studi di Firenze Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Design Industriale Lunedì 9 Marzo 2009

  2. Lavoro e occupazione Lavoro: lo svolgimento di attività fisiche o mentali volte a produrre dei beni materiali e immateriali utili sia a livello personale che a livello collettivo; Attività retribuite o non retribuite? Occupazione: un’attività lavorativa svolta in cambio di un salario o di uno stipendio;

  3. Stratificazione sociale A. Sorokin (1927): analogia con la geologia Esistenza di gruppi sociali differenziati all’interno di una determinata società (strati), situati l’uno sull’altro in modo da formare una struttura verticale (ordine gerarchico);

  4. I diversi sistemi di stratificazione sociale 1. Schiavitù:la forma più estrema di disuguaglianza; rendere una persona oggetto di proprietà di un’altra che può acquistarla, venderla a sua volta e sfruttarne gratuitamente le attività, i servizi e la capacità di lavoro; Non solo nelle economie arretrate; presenza nelle economie sviluppate sotto il profilo tecnologico

  5. I diversi sistemi di stratificazione sociale 2. Caste: presenza di una rigida divisione della società in gruppi molto chiusi – caste – ordinati secondo un ordine gerarchico in base al diverso status che viene riconosciuto a ogni gruppo; Es. India: 4 caste (varna) suddivise in sotto-caste (jati); criteri legati alla nascita; principio religioso della purezza; al di fuori del sistema delle caste: “intoccabili”

  6. I diversi sistemi di stratificazione sociale 3. Ceti: gruppi sociali che si definiscono sulla base della quantità di onore e prestigio attribuita ai suoi membri da parte di altri membri di una società, sulla base della legge, della religione, della tradizione; Maggiore status -> maggiore onorabilità -> maggior rispetto –> maggior potere; Il ceto non è completamente chiuso come la casta.

  7. I diversi sistemi di stratificazione sociale 4. Classi: gruppi di persone caratterizzati dalla condivisione della stessa collocazione nella divisione sociale del lavoro, dal medesimo grado di status, dallo stesso livello di reddito e da una comune sottocultura; Percorsi di mobilità sociale; L’appartenenza a una classe è determinata dal rapporto con il sistema produttivo, dall’occupazione, dal reddito, dallo stile di consumo; Senso di identificazione/appartenenza; solidarietà interna; senso di distanza/alterità verso l’esterno; Condivisione di un insieme di valori, di stili di vita e di consumo, di una visione del mondo: una sottocultura;

  8. Avvento del capitalismo e classi sociali K. MARX: il capitalismo è un modo di produzione basato su una divisione nella società fra coloro che detengono la proprietà dei mezzi di produzione (capitalisti) e coloro che offrono il proprio lavoro sul mercato (i proletari), ricevendone in cambio un salario; Capitalisti/proletari: rapporto non paritario; profitto;

  9. Marx e i tratti distintivi del capitalismo • Separazione netta fra produttori/lavoratori e mezzi di produzione; e separazione del lavoro dalle relazioni sociali in cui era tradizionalmente immerso; lavoro: attività misurabile in termini monetari; • Trasformazione del lavoro in lavoro salariato: lavoro come merce; cambiamento nel rapporto del lavoratore con il proprio lavoro; perdita di autonomia, mercificazione, specializzazione, spersonalizzazione; “lavoro astratto”: si dissolve il legame fra lavoro e prodotto finito; alienazione, senso di estraniazione, impotenza;

  10. Marx e i tratti distintivi del capitalismo 3. Strutturazione della società in classi: capitalisti/borghesia e proletari; rapporti conflittuali e rapporti complementari; Coscienza di classe: consapevolezza da parte dei proletari sulla logica che governa le disuguaglianze di classe e i motivi della propria subordinazione nei confronti dei capitalisti.

  11. Weber e la stratificazione Rilevanza della stratificazione culturale e politica accanto a quella economica (stratificazione di classe); • Cultura: stratificazione di ceto: considerazione sociale sulla base dello stile di vita, educazione/istruzione, prestigio professionale, ecc… Attualità e declino della stratificazione di classe; • Politica: la stratificazione si realizza attraverso l’adesione a un partito o ricoprendo cariche pubbliche.

  12. Lavoro e stratificazione sociale oggi… • Declino/indebolimento della figura dell’operaio (sia in termini numerici che di rilevanza sociale/politica); • Estensione del lavoro salariato a una pluralità di mansioni/occupazioni non operaie; • Cambiamenti nella fabbrica (e non solo): flessibilità nell’organizzazione della produzione e del lavoro (differenze rispetto al FORDISMO; Post-Fordismo); • Dinamiche globali legate allo sviluppo industriale, al ruolo dello Stato nell’economia, agli stili di vita/stili di consumo;

  13. Lavoro e stratificazione sociale oggi… • Conseguenze della flessibilità: contratti a termine, adattamento, turni di lavoro legati alla produzione, salari più bassi; sul piano soggettivo: incapacità di programmare la propria vita; • Non solo il lavoro operaio, ma anche impiegatizio, manager, consulenti, professionisti, pubblica amministrazione; • Riemersione di forme “arcaiche” di lavoro: lavoro nero, lavoro servile, lavoro schiavo; • Dalla palla di rugby (fordismo) alla clessidra (post-fordismo): frammentazione del lavoro; • Crisi del rapporto fra lavoro e classe sociale; precarietà occupazionale e difficoltà di identificarsi a partire dal lavoro; • Nuova etica del lavoro basata sulla flessibilità?

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