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Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

Francesco Minciotti. Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg. Tavola sinottica. Il cyborg - Teoria. Il cyborg - Pratica. “ Donna, uomo, cyborg? ” Giovanni Ventimiglia. Stelarc. Introduzione. Etimologia. Cenni storici. Orlan. Osservazioni.

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Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

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Presentation Transcript


  1. Francesco Minciotti Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  2. Tavola sinottica Il cyborg - Teoria Il cyborg - Pratica “Donna, uomo, cyborg?”Giovanni Ventimiglia Stelarc Introduzione Etimologia Cenni storici Orlan Osservazioni Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  3. Etimologia e cenni storici /1 Il termine “cyborg” nasce dalla fusione dei sostantivicybernetics e organism.Fu coniato da due medici del Rockland State Hospital di New York, Manfred Clynes e Nathan Kline, che nel 1962 teorizzarono un corpo «potenziato» per sopravvivere alle immense distanze astronomiche da coprire in ipotetici viaggi verso pianeti lontani. «Human body or other organism whose functions are taken over in part by electromechanical devices. 1962, formed from English cyb(errnetic) org(anism).» (The Barnhart dictionary of etymology) • Il concetto di interazione macchinico-umana è però molto più antico: nella mitologia greca è detto che Efesto, fabbro degli dèi, forgiò Talo, gigante di bronzo a difesa di Creta, capace di divenire incandescente di fronte ad una minaccia, il cui unico punto debole era la caviglia destra, fatta di carne umana, in cui arrivava una vena che correva lungo tutto il corpo. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  4. Etimologia e cenni storici /2 Nella Francia del Settecento vennero creati, principalmente a scopo ludico, gli automi: semplici macchine antropomorfe, definite “inutili” dagli stessi creatori (de VAUCANSON, JACQUET-DROZ), e destinate al divertissement degli astanti Con la prima rivoluzione industriale, l'elemento macchinico automovente cominciò a divenire utile nelle attività lavorative, sbizzarrendo fra l'altro la fantasia dello scrittore ceco Karel Čapek (1890-1938) che, nel suo racconto di fantascienza R.U.R. e l'affare Makropulos, descrisse l'operato di ròbot (robota=lavori forzati), operai-automi che vivevano nelle fabbriche e lavoravano al posto degli esseri umani. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  5. Etimologia e cenni storici /3 Negli anni Sessanta del XIX sec., la “battaglia dello spazio” fra i due blocchi contrapposti di USA e URSS portò allo sviluppo dell'informatica. L'allunaggio dell'Apollo 11 (1969) mostrò, per la prima volta, l'enorme potenziale della comunicazione a distanza: la telematica. Contestualmente, lo sviluppo della prima rete informatica (Arpanet) dava conto della possibilità di dialogo intermacchinico su suolo terrestre, nullificando le distanze fisiche nella veicolazione delle informazioni. Nei primi anni Novanta poi, l'industria della robotica industriale acquisì la consapevolezza dell'antieconomicità del c.d. paradigma scientifico tecnologico (la creazione di umanoidi), e rivolse i suoi sforzi al paradigma biotecnologico (l'integrazione di elementi macchinici in corpi umani) Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  6. Sinossi storica Talo Automi francesi Ròbot di Čapek Apollo 11 Arpanet Paradigma biotecnologico cyborg Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  7. Stelarc: il corpo (asessuato) obsoleto /1 “E' tempo di domandarsi se un corpo bipede, che respira, dotato di visione binoculare e con un cervello di 1400 cc costituisca una forma biologica adeguata.[...] Il corpo è una struttura né molto efficiente né particolarmente resistente. Spesso funziona male e si affatica rapidamente; la sua efficienza dipende dall'età. E' soggetto a malattie e condannato a una morte certa e prematura. [...] Considerare obsoleto il corpo, nella forma e nella funzione, potrebbe sembrare il colmo della bestialità tecnologica, tuttavia potrebbe diventare la più grande realizzazione umana. Perché è soltanto quando il corpo diventa consapevole della propria condizione che può pianificare le proprie strategie evolutive.” “The body is obsolete” Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  8. Stelarc: il corpo (asessuato) obsoleto /2 Nel 2002 Stelarc portò a compimento un progetto molto più corporale in collaborazione con l'Oron Catts and Ionat Zurr of Tissue Culture & Art: un orecchio coltivato in vitro a partire da alcune cellule del corpo di Stelarc, obbligate a crescere secondo un modello tridimensionale in un bioreattore a microgravità rotante, e impiantato nell'avambraccio sinistro. Extra ear 1/4 Scale Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  9. Stelarc: il corpo (asessuato) obsoleto /3 Exoskeleton, è un esoscheletro di forma aracnoidale al cui centro l'artista si pone, comandando le sei «zampe» pneumatiche a piacimento. La pedana su cui il «pilota» è posto ha la possibilità di ruotare di 360°, per permettere una visuale completa dell'ambiente circostante. Le zampe hanno una precisa prensilità, per cui, tenendosi in equilibrio su alcune di esse, la macchina può essere usata per prendere oggetti con le altre. Tale progetto ebbe una prima evoluzione nel 2001, quando acquisì il nome di Exapod,ed infine nel 2003, sotto il nome di Muscle machine, all'interno della quale Stelarc si muove come una parte del tutto, comandando i suoi nuovi sei arti. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  10. Orlan: il femminino autogestito /1 Orlan, performer francese da sempre sostenitrice di un corpo continuamente nuovo e scevro da stereotipi maschilisti sul dover essere della bellezza femminile. La sua arte si impernia sulla fluidità della forma corporea come antidoto alla “statica banalità della forma”. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  11. Orlan: il femminino autogestito /2 Le sue esibizioni si tengono rigorosamente nel mentre d'un intervento di chirurgia estetica a cui Orlan si sottopone in anestesia locale, in maniera da poter mantenere la sua mente vigile e compiere, di volta in volta, differenti attività: lettura di poesie, direzione di balletti (compiuti attorno ai medici e a volte dai medici stessi), canto. Il suo settimo intervento (Omnipresence, New York, 1983) è stato poi trasmesso in diretta televisiva in alcuni musei del mondo (galleria Sandra Gering, New York; Centre Pompidou, Parigi; centro McLhuan di Toronto ed altri dieci); in una sorta di simbiosi, gli spettatori potevano porre delle domande in presa diretta ad Orlan, e lei a loro. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  12. Orlan: il femminino autogestito /3 I residui biologici delle operazioni vengono solitamente salvati, modellati, miscelati a garze usate nell'intervento, messi in teche di vetro e venduti: arte carnale, come la definisce Orlan.Un tentativo di disseminare il corpo, di frattalizzarlo e renderlo ubiquo. Di disporre del proprio corpo secondo le volizioni individuali annullando le differenze di sesso, così come teorizzato dalle femministe emancipazioniste. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  13. G. Ventimiglia: Donna, uomo, cyborg? - Introduzione Giovanni Ventimiglia, professore ordinario di filosofia applicata alla Facoltà di Teologia di Lugano, si occupa principalmente di filosofia applicata alla tecnologia e alla realtà virtuale. Nell'articolo Donna, uomo, cyborg? compie una disamina del pensiero della differenza, attraverso una serrata analisi del pensiero di Donna Haraway, fra le prime teorizzatrici di un femminismo “cibernetico”, compiendo un notevole e rigoroso lavoro esegetico e critico delle argomentazioni della Haraway, finendo con l'affermare una verità pressoché antitetica: non un cyborg de-genere (che trascende la differenza sessuale), ma un cyborg per genere, “cioè a due cyborg non al posto di ma a servizio di – per – donne e uomini”. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  14. G. Ventimiglia: Donna, uomo, cyborg? - Conclusione “La resistenza tuttavia non potrà avvenire contro la tecnologia in generale, ma grazie ad essa. Impegnarsi in una politica della tecnologia, orientandola in difesa della differenza di genere, combattere le teorie postgenere, per salvare i corpi e le identità femminile e maschile.” (p. 297) Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  15. G. Ventimiglia: Donna, uomo, cyborg? - Obiezioni “Immaginiamo che un giorno la scala mobile si rompa e i nostri cyborg si ritrovino con la necessità di dover scendere le scale a piedi. Si dirà: ci si ritroverebbe nella stessa situazione di cento anni fa. Eh, no! Qui è la differenza. I cyborg non sono più abituati a scendere le scale a piedi. E' facile immaginare che non sarebbero pronti, sia fisicamente che psicologicamente, ad affrontare un simile imprevisto. [...] Se le scale mobili agevolano, tuttavia, nello stesso tempo, esonerano. Di conseguenza rendono il soggetto, che ha delegato alle tecnologie le sue capacità, meno capace di affrontare la difficoltà.” (p. 292) In questo esempio, Ventimiglia postula un cyborg atipico, che non abbia altre conoscenze che non siano quelle apprese durante la vita. In realtà, il cyborg migliora (se non altro quantitativamente) la conoscenza umana, poiché permette di immagazzinare nozioni (anche puramente motorie, come il saper scendere le scale) in maniera digitale, attraverso un'operazione di mind uploading. Inoltre, la critica alla c.d. delega tecnologica (= devolvere alla tecnologia alcune azioni prima svolte dall'uomo) è infondata, perché altrimenti dovremmo criticare anche, ad esempio, l'automobile, perché ci disabitua all'uso delle gambe. Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

  16. Bibliografia essenziale ČAPEK, K,. R. U. R. Rossum's Universal Robots in R. U. R. & l'affare Makropulos, Einaudi, Torino, 1971CAPUCCI, L., Il corpo tecnologico, Barskerville, Bologna, 1994 CARONIA, A., Il cyborg — Saggio sull'uomo artificiale, Theoria, Roma-Napoli, 1985 CLYNES, M., KLINE, M., Drugs, space and cybernetics: evolution to cyborg, in Psychophisiological aspects of space flight, Holt, New York, 1966 COLONNA, B., Dizionario mitologico, Rusconi, Santarcangelo di Romagna, 2003 KHUN, T., The structure of scientific revolution, Chicago University Press, Chicago, 1962 STELARC, Da strategie psicologiche a cyberstrategie: prostetica, robotica ed esistenza remota, in CAPUCCI, L., op. cit.TAGLIASCO, V., Dizionario degli esseri umani fantastici ed artificiali, Oscar Mondadori, Milano, 1999 The Barnhart dictionary of etymology, New York: H.W. Wilson Company, 1988

  17. Risorse www.silenzi.com/scritti Libertà del licenziatario Alla condizione: Francesco Minciotti – Tertium datur: per una (a)sessualità del cyborg

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