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PROGETTO d’Istituto di INFORMATICA “Il libro-game interattivo…”

PROGETTO d’Istituto di INFORMATICA “Il libro-game interattivo…”. I l paesino di Collefiorito sembrava fatto per essere felice perché era proprio carino.

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PROGETTO d’Istituto di INFORMATICA “Il libro-game interattivo…”

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO d’Istituto di INFORMATICA “Il libro-game interattivo…”

  2. Il paesino di Collefiorito sembrava fatto per essere felice perché era proprio carino. Sorgeva su una collina circondata da prati verdeggianti che ondeggiavano ad ogni alito di vento. Le case erano carine perché dipinte con colori vivaci e allegri: c’era la via delle case gialle, quella delle case verdi, quelle delle case blu e infine quella delle case rosse. Era un paesino piccolo, piccolo con stradine strette che si infilavano tra le case. Nel paesino tutti si svegliavano felici perché il sole splendeva tutti i giorni, ma proprio tutti. Non essere felici sembrava proprio impossibile! Qui viveva un bambino di nome Colorino, tutti lo chiamavano Cory perché era un nome troppo lungo per un bambino così minuto con quel musetto da cucciolo e con grandi occhi. Anche se sembrava fragile era molto coraggioso, sensibile, socievole e umile. Inizio Percorso

  3. Un brutto giorno arrivò la strega della nebbia. Era molto vecchia e brutta: la faccia piena di rughe,il naso curvo e lungo. Era avvolta in un mantello nero e guardava tutti con occhi rossi che facevano venire i brividi. Era arrivata e aveva conquistato tutto il paese riducendolo in schiavitù. A Collefiorito non si poteva più vivere felice perché ogni creatura era diventata malvagia. Inizio Percorso

  4. Cory non poteva accettare le sorti che la strega stava imponendo agli abitanti. Un giorno la signora Saputella, mamma di Cory, molto saggia, gli riempì a sua insaputa lo zaino di cibo che potesse bastare per la sua avventura, in più gli diede tre pagnotte che doveva usare solo davanti a tre ostacoli. Cory partì per salvare il suo paese da quel malvagio incan-tesimo. Quale strada sceglierà Cory? Aiutalo tu! Lago Foresta Montagna Inizio

  5. Dopo tante peripezie vissute, dopo tre giorni arrivò al lago, Cory aprì lo zaino prese la prima pagnotta che subito si trasformò in uno skateboard per la neve. Lo prese , salì : doveva attraversare il lago solo con lo skate. Aveva passato metà lago ed era felice finché al suo fianco uscì un grosso mostro marino che spaccò il ghiaccio e fece quasi cadere Cory nell’ acqua ghiacciata. Cory si aggrappò allo skate e scappò , arrivando in fondo al lago sano e salvo. Inizio Percorso

  6. Qui incontrò la fata Azzurrina. Ella era molto gracile. La sua pelle era chiara come la luna, morbida, profumava di zucchero. I suoi capelli erano color oro, lunghi fino alle spalle, fini come quelli degli angeli. Gli occhi erano grandi e marroni, ricordavano il cioccolato; lo sguardo era dolce, trasmetteva tenerezza. Indossava un lungo vestito ricoperto di perle azzurre. Inizio Percorso

  7. Cory era sbalordito, mai aveva visto tanta bellezza e tanto splendore. Si fece coraggio e chiese alla meravigliosa fanciulla chi fosse e che cosa facesse sulla riva del lago. La fatina, con voce melodiosa e leggera come il vento:-Sono Azzurrina e sono qui per aiutarti!- Cory era fuori di sé dalla gioia e non poté far a meno di gettarsi al collo di Azzurrina. La fata lo fece salire sulle sue ali e lo avrebbe portato al castello solo dopo aver superato questa prova. Aiutalo tu !!! Inizio Percorso

  8. Inizio Percorso

  9. Il castello si trovava in cima ad un colle. Era formato da alte torri, l’una contigua all’altra. I torrioni avevano almeno 100 finestre! Alcune sistemate verso il basso, avevano forma rettangolare; altre, invece, verso l’alto prendevano una forma piccola e stretta. Un muro di pietra racchiudeva il castello, era così alto che nessuno avrebbe potuto oltrepassarlo. Inizio Percorso

  10. A guardia del castello c’era il mago Grigione. Era un omone grosso e alto con capelli e barba talmente lunghi che li infilava nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strisciava per terra. Egli non faceva oltrepassare nessuno. Appesa al portone Cory trovò le istruzioni: sarebbe dovuto arrivare alla torre più alta e sconfiggere la strega malvagia. Cory lottò a lungo con il guardiano finché il soffio magico che gli aveva regalato Azzurrina intenerì lo stregone. Dai suoi occhi spuntarono due lacrimoni e disse:-Se tu Collefiorito vuoi salvare, devi il portone del castello aprire!-. Dopo tanta fatica Cory riuscì ad aprire il portone ed entrare nel castello, attraversò un cortile buio e…si ritrovò in uno stanzone, abbagliato da tanta luce bianca.. Inizio Percorso

  11. La strega urlò:-Che ci fai nel mio castello? I bambinetti non possono entrare nel mio castello! Cory la guardò intensamente, si fece coraggio e le domandò:-Hai mai pensato al valore del sorriso, dell’abbraccio o di una carezza ? Far del male non ti riempie di senso di colpa?-. -Certo! Per questo continuo a far del male, per non pensarci!- -Invece propongo di riscattarti- ribadì Cory-Ti offro la possibilità di vivere felice, facendo del bene, offrendo il tuo aiuto a chi è in difficoltà. Io faccio così!-. Nebbiona:-Allora anch’io voglio provare ad amare il prossimo. Portami con te!- Inizio Percorso

  12. E così fece Cory. Portò la strega a Collefiorito e le insegnò ad amare. La strega Nebbiona fece un controincantesimo. Nel paesino era tornata la felicità: gli abitanti sorridevano, i fiori sbocciavano e le case avevano ripreso i loro colori allegri. Che bella soddisfazione per Cory: aveva compiuto la sua buona azione! Riflessioni in rime Inizio Percorso

  13. Dopo tre giorni Cory arrivò alla foresta buia. Gli alberi, appoggiati l’uno contro l’altro, scuri e sinistri, s’innalzavano contro la luce del crepuscolo, creando un’atmosfera fiabesca. Un profondo silenzio incombeva sulla foresta che sembrava quasi priva di vita. Cory, titubante, decise di fare una pausa. Aprì lo zaino. Al posto della seconda pagnotta c’era una corda. Cory si fece coraggio… Si addentrò nella foresta, piena di liane. Avrebbe potuto attraversarla, sano e salvo, solo volando, altrimenti gli animali che la popolavano l’avrebbero mangiato. La liana mancava solo al primo albero, così si aggrappò alla sua corda e si lanciò negli altri alberi. Inizio Percorso

  14. A metà viaggio si imbatté in una scimmia di nome Badun e in un sacco di animaletti volanti che iniziarono a inseguirlo. BADUN era una creatura molto mite. Aveva il corpo coperto di un folto pelo morbido e di colore marrone come la cioccolata, grandi ciuffi di capelli le cadevano sulle spalle come una criniera. La scimmia, appena vide il bambino in difficoltà pronunciò una strana formula magica:-Salvasindamagiscuri! Dea del coraggio, fa che il mio desiderio si avveri!-. Inizio Percorso

  15. 14 Inizio Percorso

  16. Cory non ebbe il tempo di osservare il castello che, l’ aquila dal becco grigio, simbolo della strega della nebbia, arrivò in picchiata. L’aquila aprì il suo enorme becco ad uncino e sputò della polvere magica con il potere di addormentare chiunque ne venisse a contatto. Il bambino riuscì a fermare il potere della polvere con la formula insegnatagli da Badun e si trovò davanti al portone, bussò con insistenza, ma stranamente era aperto. Inizio Percorso

  17. Cory entrò…si trovò in uno stanzone cupo, al centro trovò Nebbiona seduta sul suo trono grigio, con un sguardo torvo gli disse:- A te che importa degli abitanti di Collefiorito?- Cory rispose pronto: -Sono parte di me! Il mio cuore è tutto per loro ed è che pensando a loro trovo il coraggio di andare avanti!- .- Non ci avevo mai pensato. Adesso ricordo…il villaggio dove vivevo da bambina…lì la vita era così felice…Sai cosa ti dico? -Non posso negare agli altri la felicità che per anni ho negato a me stessa! Nebbiona recitò una simpatica filastrocca: “Indovina, indovinello Chi è che canta questo allegro ritornello Trallallero ,trallallà Trallallero, trallallà!” Poi prese una sfera e mostrò, a Cory, il paese di COLLEFIORITO, tornato ad essere di nuovo felice e allegro. Sarà vero? Inizio Percorso

  18. A Collefiorito non tutti sono tornati sorridenti perché la strega della nebbia non è proprio convinta, infatti alcune persone sono rimaste perfide e malvagie. Riflessioni in rime FINE Inizio Percorso

  19. Dopo tre giorni, Cory arrivò ai piedi della montagna, si soffermò a contemplare la bellezza del paesaggio che si estendeva davanti ai propri occhi. Vi regnava la pace e la tranquillità. Davanti a sé Cory vide ciuffi d’erba, ancora bagnati di rugiada, ondeggiare alla leggera brezza di primavera e due alberi altissimi parevano sorvegliarla. Sulla vetta intravedeva un po’ di neve che in alcuni punti brillava alla luce del sole. Inizio Percorso

  20. Cory cominciò a scalare la montagna, quando sentì un lamento provenire da un dirupo, si avvicinò …era un cervo dalle corna ramificate e lunghe ,il suo nome era BAMBI .Aveva una ferita molto grave alla zampa destra. Cory sapeva di non poter usare la pagnotta perchè non avrebbe potuto guarire il ferito. Aprì ugualmente lo zaino e al posto della pagnotta trovò la “coloringuarigione”.Cory pensò:-Ci vorranno molti giorni prima che la medicina faccia effetto!- Inizio Percorso

  21. Cory rimase con Bambi Lealdì, Amordì, Coragidì, Generosidì, Bontadì, Paxdì e Felicidì. Questa settimana, Cori si legò molto a lui. Da una parte sperava che il giorno della partenza arrivasse il più tardi possibile, ma sapeva che non poteva ritardare di molto l’arrivo al castello di Nebbione. Felicidì, però, successe una cosa strana: il suo amico emanò una luce abbagliante, Cory si stropicciò gli occhi. Poi lo vide raggiungere in un baleno la vetta della montagna. Non aveva più la sua ferita, le sue zampe erano rosse, il colore dell’amore. Il cervo bramì e Cory, che conosceva il linguaggio degli animali, capì ciò che voleva dire: “Cory, io non sono un cervo come tutti gli altri: sono un messaggero del regno della Felicità! Io non ero davvero ferito: in realtà volevo metterti alla prova, dovevo essere certo che tu fossi veramente coraggioso! Adesso ti guiderò al castello della strega della Nebbia!”. Inizio Percorso

  22. Così fece , quando giunsero davanti al castello il cervo disse: “Il mio compito è finito, amico mio. Ora tocca a te e so che non ti servono altre armi a parte quelle che possiedi: coraggio , sensibilità, generosità , amore” e corse via lasciando in lacrime. Inizio Percorso

  23. All’improvviso una figura piccola quanto un mignolo gli si avvicinò: era un folletto,vestito di verde.. Cory chiese al folletto:-Sai,forse, come posso entrare nel castello della strega Nebbiona? – Il folletto immediatamente rispose:-Certo che lo so.- Per sapere come aprire il portone,il folletto propose a Cory un indovinello… Portiamo tristezza, siamo grigie, ricopriamo il cielo, siamo nemiche del solesiamo… nuvole o stelle? Clicca sull’immagine esatta Inizio Percorso

  24. Appena Cory varcò la porta, seduto sul trono trovò la strega. La stanza rubava la voglia di andare avanti. La strega sbraitò:- Non è possibile! Avevo mandato a fermarti il mio folletto servitore! Non ci si può fidare di nessuno! Lasciami in pace! Cory:-Ti lascerò in pace quando tu avrai risposto alla mia domanda: “Che gusto ci provi a fare del male?” -Che gusto provi tu a far del bene?- chiese la strega. Cory rispose senza esitazione alcuna:-Sono felice quando la gente è serena, quando tutti sono disposti a darsi una mano e ad abbracciarsi. La strega commossa esclamò:- Ora capisco! Tu hai voglia di un mondo felice e pieno d’amore. Portami con te e sveglia il mio cuore: il male lo ha addormentato. Cory non aspettava altro. Portò Nebbiona a Collefiorito e insegnò lei ad amare. Inizio Percorso

  25. La strega lesse una delle tante formule magiche nel libro nero degli incantesimi:- Assansalamì, scopri il sole in quel dì!- Ad un tratto il sole illuminò COLLEFIORITO che tornò quello di sempre : la gente riprese a svegliarsi felice, le case riebbero i loro colori allegri e vivaci e sui davanzali i vasi i fiori odorosi. E la STREGA? D’allora cominciò a rispettare e amare….tutti vissero felici e contenti. Riflessioni in rime Inizio Percorso

  26. O Inizio Percorso

  27. Inizio

  28. O Inizio Percorso

  29. Hai sbagliato ancora! Cliccando su di me all’inizio della storia ritornerai e il percorso rifarai! Inizio Percorso

  30. Hai sbagliato ancora! Cliccando su di me all’inizio della storia ritornerai e il percorso rifarai! Inizio Percorso

  31. Hai sbagliato ancora! Cliccando su di me all’inizio della storia ritornerai e il percorso rifarai! Inizio Percorso

  32. RIFLESSIONI IN RIMA Se ad essere malvagio tu continuerai Esser amico di qualcuno non potrai, se invece amerai il mondo presto con noi farai un bel girotondo. Solo dopo aver fatto tutto questo Potrai guardare un cielo sereno E scorgerai un bellissimo arcobaleno. Se il tuo aspetto cambierai La malvagità se ne andrà!! Quindi è chiaro : esser malvagi non serve a niente basta amar tutta la gente!!! Inizio Percorso

  33. AMICIZIA Esistono persone che nelle nostre vite Ci rendono felici Sono gli amici. Ridi e giochi in loro compagnia Veloci passano le ore Quando gli amici ti scaldano il cuore. Inizio Percorso

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