1 / 50

TEMI FONDAMENTALI CHE CI RIGUARDANO

IL PIANO DI BUSINESS. Un passaggio obbligato anche per la scelta di una politica di gestione delle risorse umane.. Quesiti fondamentali. Chi siamo?Cosa si vuole offrire?Cosa si offre?A chi si mira?Come farlo sapere?Come organizzarsi?Chi sono i partner?Quanto costa?Quando i ritorni?. Quali i

cassia
Télécharger la présentation

TEMI FONDAMENTALI CHE CI RIGUARDANO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. TEMI FONDAMENTALI CHE CI RIGUARDANO

    2. IL PIANO DI BUSINESS Un passaggio obbligato anche per la scelta di una politica di gestione delle risorse umane.

    3. Quesiti fondamentali Chi siamo? Cosa si vuole offrire? Cosa si offre? A chi si mira? Come farlo sapere? Come organizzarsi? Chi sono i partner? Quanto costa? Quando i ritorni? Quali i ritorni? Perch si pensa di avere successo? Quali precedenti esistono? Cosa si vuol diventare? Ruoli e responsabilit? Condizioni sine qua non? Cosa mi convince?

    4. Lo strumento nel tempo Le particolari caratteristiche del business plan hanno spinto verso un utilizzo pi diffuso dello strumento. Viene impiegato per la determinazione della attrattivit economica e della fattibilit finanziaria di un nuovo investimento produttivo, ma anche per la gestione corrente dellimpresa. Oggi le imprese sono chiamate a farne uso anche ai fini del rapporto con gli istituti di affidamento (Accordo Basilea 2).

    5. Che cos Uno strumento di pianificazione strategica ed operativa Indica quel documento redatto dallimprenditore allinterno del quale sono descritte le attivit e le strategie che intende adottare nonch i risultati attesi relativi a: la creazione / sviluppo di una nuova azienda la crescita dellimpresa

    6. In altre parole Documento volto a descrivere le attivit ed i processi in cui lazienda crede, le sue priorit ed i risultati previsti nel medio-lungo periodo Forte collegamento con: Piano strategico Balanced Scorecard

    7. Le finalit esterne Convincere investitori e finanziatori Gestire i Rapporti con le banche Beneficiare di iniziative pubbliche o private

    8. Le finalit interne La redazione del business plan aiuta limprenditore a: CHIARIRE bene a se stesso la propria intuizione o idea imprenditoriale, scandagliandola sotto tutti i punti di vista ed affrontando preventivamente i problemi e i dubbi; DISPORRE di un tracciato, qualora il progetto venga effettivamente posto in opera, nel quale siano gi previsti tempi, metodi e risultati attesi; INFORMARE E GUIDARE i processi decisionali allinterno dellazienda specie in un contesto dove sono sempre pi frequenti concorrenza agguerrita, margini di errore sempre pi ristretti e crisi dimpresa.

    9. ma a volte oppure il Pian di Business non mi serve perch un oggetto teorico la pianificazione strategica non serve perch so bene cosa fare meglio essere concreti e non perdere tempo

    10. Che funzioni pu avere Il piano di Business consente di:

    11. Conoscere la propria azienda Conoscere meglio lambiente di riferimento (i mercati, leconomia, la situazione politica, la concorrenza,) in termini di minacce e di opportunit Comprendere i punti di forza e di debolezza dellimpresa in ogni area in cui opera

    12. Definire obiettivi e strategie Identificare nuove sfide e definire gli obiettivi da perseguire per raggiungere la posizione di mercato desiderata Pianificare le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi definiti. (Ad esempio: decidere sulle priorit di diversificazione attraverso laggiunta di nuove linee di business o leliminazione di altre non redditizie e la riallocazione delle risorse liberate alle linee di business rimaste).

    13. Guidare la gestione Ottenere una gestione efficace per effetto di una comprensione inequivocabile degli obiettivi a medio/lungo termine e delle strategie aziendali Definire lassetto organizzativo aziendale in maniera coerente con gli obiettivi da raggiungere Guidare le azioni quotidiane verso la compatibilit con ci che stato deciso di fare o di non fare.

    14. Comunicare gli obiettivi Creare coesione del management attorno alla gestione coerente e dinamica delle attivit Promuovere i valori di cui i manager devono farsi latori Rendere inequivocabili i compiti e le responsabilit del personale Consentire ladozione di un mezzo per ottenere una migliore comunicazione fra manager e fra imprenditore e manager Detenere le informazioni pronte per essere presentate ad attori esterni

    15. I presupposti per un Piano di business Limpegno diretto e continuo di tutti La realizzazione di investimenti

    16. Limpegno diretto Una forte commitment del vertice aziendale Il coinvolgimento trasversale di tutti responsabili di funzione in ogni singola fase di redazione e revisione Un lavoro in team tra i vari responsabili interni allinvestimento ed eventuali consulenti esterni

    17. Limpegno diretto Il personale dellazienda, cos come i consulenti nominati appositamente, possono fornire tutta quella serie di dati e di analisi necessari per la redazione del lavoro. Ma chi conduce limpresa o il progetto che deve successivamente riepilogare e amalgamare le conclusioni dei singoli studi per inserirli nel piano generale (Borello A., 2002)

    18. Limpegno continuo L applicazione concreta Il BP pu consentire di accedere a finanziamenti esterni, ma se in seguito allacquisizione delle risorse non viene applicato, conduce a dei risultati effimeri Il costante controllo (monitoraggio) Laggiornamento continuo

    19. La realizzazione di investimenti Acquistare supporti (ad esempio: per lacquisto di un sistema informatico in grado di raccogliere e gestire le informazioni e per operare le necessarie simulazioni) Dedicare tempo Impiegare risorse umane

    20. Struttura e contenuti del Piano di business Per quale finalit redatto ? Fattibilit di un investimento Richiesta di finanziamenti esterni Analisi di mercato Valutazione di azienda Pianificazione strategica Pianificazione operativa

    21. Struttura e contenuti del Piano di business La struttura e la complessit del Piano di business in funzione: Natura del business Esperienza dellimprenditore

    22. I valori per la stesura Essenzialit Positivit Accuratezza Visione dinsieme Priorit di lettura

    23. LA REDAZIONE DEL PIANO DI BUSINESS Sintesi Preliminare Piano di business

    24. La sintesi preliminare

    25. Indicazioni di massima Anche se lo precede, la sintesi preliminare dovrebbe essere preparata dopo aver completato la stesura delle altre parti del business plan. Potr contenere la presentazione dei punti principali di ogni singola sezione del piano, introdotta da alcune frasi o pochi paragrafi che illustrino la natura dellimpresa e il suo stadio di sviluppo attuale. La lettura dinsieme delle presentazioni sintetiche delle varie aree funzionali consente al potenziale finanziatore di farsi unidea precisa del piano descritto in dettaglio nelle pagine successive.

    26. Esempio di sintesi preliminare Il presente lavoro finalizzato allottenimento dei fondi pari a 200.000 necessari alla fase di sviluppo dellimpresa Food Idea, che opera nel settore della ristorazione collettiva () Oltre a presentare le strategie che il management dellazienda intende adottare, lo studio affronta accuratamente temi quali lanalisi del prodotto, della domanda e dellofferta e si sviluppa sino ai dettagli delle attivit. () Il piano inoltre corredato da schemi previsionali che illustrano e dimostrano la validit delliniziativa dai punti di vista economico e finanziario. () Viene in tal modo giustificata lopportunit di un finanziamento che verrebbe accordato ad una societ con un management professionalmente preparato ed impegnato al massimo per vincere le sfide del mercato e sfruttare ottime prospettive di crescita ()

    27. Il Piano di business

    28. Parte descrittiva Descrizione generale dellazienda Obiettivi per lo sviluppo Descrizione del business (Piano di Marketing) Piano operativo Struttura organizzativa Risorse di finanziamento

    29. Descrizione generale dellazienda Si tratta di unazienda commerciale, di unimpresa industriale o di una societ di servizi ? Qual il suo mercato di riferimento ? Cosa offre a i suoi clienti e con quali metodi ? Dov ubicata? A che livello intende operare (locale, nazionale, internazionale)?

    30. Lo stadio di sviluppo dellazienda Limpresa in fase di avviamento e non ha ancora sviluppato una sua linea di prodotti ? ha gi messo a punto una linea di prodotti, ma non ha ancora iniziato la commercializzazione ? gi presente sul mercato ed intende consolidare ed allargare la sua presenza ? ()

    32. Descrizione del business

    33. Descrizione del business

    34. Analisi del settore Fase del Ciclo di vita Caratteristiche dellofferta Competitors Diretti e Indiretti Fornitori e canali distributivi Posizionamento competitivo Scenari di evoluzione del settore e/o del mercato

    35. La ricerca di mercato Descrizione dettagliata del prodotto/servizio Punti di forza e di differenziazione rispetto a prodotti/servizi gi esistenti Individuazione del mercato Il funzionamento del mercato La segmentazione Individuazione dei fattori critici di successo Analisi della concorrenza diretta Analisi dei prodotti della concorrenza Previsione della possibile reazione della concorrenza allentrata di una nuova impresa Analisi sullarrivo di nuovi concorrenti con nuovi prodotti Analisi di eventuali barriere allentrata La ricerca di mercato

    36. Il Piano di marketing SCOPO DEL PIANO DI MARKETING Valutare su quali dimensioni si intende competere Confrontare la propria posizione rispetto ai concorrenti Valutazione dei punti di forza/debolezza, delle opportunit/minacce Definire la propria strategia commerciale attraverso: il prodotto il servizio al cliente il canale di distribuzione la promozione la vendita personale il prezzo

    37. Possibili contenuti del piano di marketing Gli obiettivi Le strategie Le leve Il piano commerciale Il budget di Marketing

    38. Gli obiettivi Natura quantitativa Volume delle vendite Quota di mercato Natura qualitativa Miglioramento della percezione generica di un prodotto/servizio Creazione/riposizionamento dellimmagine di un marchio commerciale Coerenza con il piano strategico Determinazione per ogni singola ASA (Area Strategica dAffari) Pi difficile per gli obiettivi di natura qualitativa

    39. Le strategie Strategie sociali Strategie competitive Leaderschip di costo Differenziazione Focalizzazione Strategie organizzative Strategie economico-finanziarie

    40. Le Leve Prodotto Prezzo Promozione/pubblicit Canali di distribuzione/vendita

    41. Il piano commerciale Redazione delle stime di vendita Metodi Quantitativi/Qualitativi Metodi Basati su dati storici/proiezioni future Schematizzazione dei risultati per: Prodotto/linea/lotto Classe di prodotto (natura merceologica) Area di affari Area geografica Canale di vendita Cliente Agente Condizioni di pagamento

    42. Piano operativo (P.O.) MODALIT/RISORSE CON CUI LIMPRESA INTENDE REALIZZARE I PROPRI PRODOTTI E FORNIRE I PROPRI SERVIZI

    43. Possibili contenuti del P.O. La localizzazione Le vendite La produzione La logistica e gli acquisti Lorganizzazione e le risorse umane Il management e le professioni

    44. Alcune domande sul P.O. Qual lorganizzazione generale dellazienda? Quali sono le fonti di approvvigionamento delle materie prime? Quali tecniche di produzione verranno utilizzate? Che tipo di manodopera necessario? Che politica si intende adottare con fornitori e venditori ? ()

    45. Piano economico finanziario Questa sezione del business plan ha lo scopo di presentare una serie di proiezioni economico finanziarie credibili ed organiche che rispecchino i risultati che limpresa programma di conseguire. Mentre il resto del business plan serve a fornire il quadro generale delliniziativa, la parte economico finanziaria consente allinvestitore di capire che rendimento pu aspettarsi e al finanziatore di valutare la capacit dellimpresa di rimborsare i prestiti. Per molti aspetti la parte economico finanziaria la meno flessibile de business plan. Anche se le cifre variano, gli schemi o i prospetti inseriti nel piano sono sempre gli stessi e vengono presentati in modo in gran parte standard.

    46. Piano economico finanziario CONTI ECONOMICI PREVENTIVI, per tre o cinque anni. Il pi delle volte in questo prospetto i risultati dellimpresa vengono esposti almeno su base trimestrale per i primi due anni ed annuale dal terzo al quinto. FLUSSI DI CASSA PREVENTIVI molto dettagliati per i primi due esercizi. Dal terzo al quinto anno sufficiente fornire dati su base trimestrale o annuale a seconda del periodo considerato nel conto economico. FLUSSI DEI FONDI per gli anni programmati. STATI PATRIMONIALI il primo che rispecchi la sua posizione allinizio dellattivit e stati patrimoniali preventivi di fine anno per gli esercizi programmati. INDICI di sintesi delle proiezioni. Nel caso di unimpresa gi operante opportuno inserire anche i risultati precedenti

    47. Sintetizzando

    48. Possibili allegati al business plan Analisi della concorrenza Proiezioni delle vendite per mercati e linee di prodotti Analisi dei profitti per linea di prodotto Protezioni legali Atto costitutivo e Statuto Bilanci degli ultimi anni Pianta dei locali (commerciali e/o produttivi) CV dei soci e dei manager di pi alto livello Descrizione tecnica dei singoli prodotti Stampa della home page del sito aziendale Rassegna stampa dellazienda e dellimprenditore ()

    49. Siti informativi sul Piano dii business www.business-plan.it www.studiomancinelli.it www.sba.gov www.planware.org/busplan.htm#2 www.business-plan.com www.provincia.bologna.it/proimp/bp1.html www.liraz.com/small-business/business-plan.htm www.club-cmmc.it/interattivita/plan.htm www.eurek.it/agora/busipl.html ()

    50. Riferimenti bibliografici Siegel, Bornstein, Ford Come si prepara un business plan tecniche nuove, 1996 Giorgio Donna LImpresa competitiva Giuffr 1992 Luigi Brusa, Flavio Dezzani Budget e Controllo di Gestione Giuffr, 1983 Giovanni Azzone Innovare il Sistema di Controllo di Gestione, Etas Libri, 1994 Giorgio Donna La valutazione economica delle strategie dimpresa Giuffr, 1992 Charles Horngren,George Foster Cost accounting. A managerial emphasis Prentice-Hall International Editions Michel Schlosser Modelli operativi di finanza aziendale ISEDI, 1994 Antonio Borello Il business Plan Mc Grow-Hill, 1999 D. Del Cogliano, M. F. Polidoro Il business Plan nelle imprese dei servizi, F. Angeli, 1993

More Related