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SPIRITUALITA' ANTROPOLOGICA

1990. SPIRITUALITA' ANTROPOLOGICA.

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SPIRITUALITA' ANTROPOLOGICA

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Presentation Transcript


  1. 1990 SPIRITUALITA' ANTROPOLOGICA

  2. La costituzione dei CAT inizialmente erano legate al movimento rivoluzionario delle porte aperte in psichiatria. In seguito alle esperienze negative nel lavoro con gli alcolisti all’interno dell’ospedale di Zagabria ed esperienze di molti anni in comunità terapeutiche e ricerche, Hudolin decise di staccare gli alcolisti dagli ospedali psichiatrici e lavorare con piccoli gruppi con la presenza della famiglia e di un Terapeuta, (poi Operatore e nel 1994 Servitore Insegnante) Noi partiamo da qui

  3. Nel 1964 in un contesto di guerra, inizia l’ attività a Zagabria La sopravvivenza dei CLUB dipendeva dal reparto degli alcolisti della clinica “Sorelle della Carità ”.E’ chiaro che i CAT presenti nel territorio sono stati medicalizzati sia nel metodo sia nella terminologia.Metodologia e terminologia abbandonata dall’Italia da altri paesi dell’Europa, dall’America, ecc.La guerra Balcanica distrugge 2000 Club che il Professore ed i suoi collaboratori avevano costruito in 20 anni di lavoro nelle repubbliche della ex JugoslaviaAnno 1979 nasce il primo club in Italia, dove avranno la maggior estensione.

  4. i diversi modelli del bere erano VIZIO MALATTIA

  5. al congresso Italo-Jugoslavo dei CAT Hudolin rivisitò il concetto di alcolismo come malattia e la propose come 1985 "STILE DI VITA"

  6. e poi APPROCCIO FAMILIARE e…… APPROCCIO ECOLOGICO SOCIALE Non più club per alcolisti ma Comunità Familiare. Non più cura dell’alcolismo, ma un intervento sulla multidimensionalità della sofferenza, scelta di vita, per una promozione della propria salute e della comunità, con la necessità della sensibilizzazione, formazione, aggiornamento dei servitori e delle famiglie.

  7. Non più malattia, non più vizio, ma stile di vita. Dire stile di vita ha significato introdurre un concetto scomodo per tutti. scomodo per il singolo, scomodo per la famiglia, scomodo per la comunità tutta, perché porta o meglio dovrebbe portare a domande sul nostro rapporto con l’alcol e oltre...... Si banalizza e semplifica con le tradizioni, con la dieta mediterranea, con il bere buono e così via. .

  8. Dire stile di vita è dire cammino di responsabilità individualidi scelte personalidi non deleghedi Qui ed Orache va oltre il problema dell’alcol, riscoprendo se stessi e diventando da anello debole a punto di risorsa

  9. Ecologia personale: la persona chiamata ad essere libera da sostanze a rischio. • Ecologia familiare: la famiglia intesa come primo ambiente potenzialmente libero da sostanze e come intreccio di relazioni aperte al cambiamento e al miglioramento di tutti i componenti. • Ecologia ambientale: il club contribuisce e collabora per il benessere comunitario

  10. Io influenzo gli altri e sono influenzato da altri IO E IL CREATO VISIONE SISTEMICA

  11. Difficoltà di cambiamento della comunità • Quando in famiglia c’è un giocatore “ammalato” • Giocatori sociali e patologici • Educare al gioco • Riabilitazione del concetto di misura • Non sono il gioco o il vino che danneggiano l’uomo, ma è l’uomo che usa il gioco e il vino per stare bene o male

  12. . Negli anni 90 Hudolin sempre più vicino al pensiero umanistico, sposta la sua attenzione alla multidimensionalità della sofferenza umana introducendo il concetto di ETICA SPIRITUALITA' ANTROPOLOGICA TRASCENDENZA

  13. Disagio Esistenziale “In questo disagio vedo i problemi provocati dalla non accettazione di sé stesso, del proprio ruolo nella comunità, della cultura sociale esistente, della prevalente giustizia sociale. Questo disagio è accompagnato da un senso impotenza davanti al problema e da impossibilità di capirlo“ da V. Hudolin, 1996

  14. Primo congresso annuale ad Assisi di Spiritualità Antropologica 1993

  15. CULTURA LOCALE ESISTENTECHE APPARTIENE A OGNI UOMOCHE DA SENSO ALL’UMANITA’CHE ACCOMUNA L’UOMOAL DI LA’ DI OGNI SPIRITUALITA' ANTROPOLOGICA FEDE E CULTURA

  16. La spiritualità ci consente Di………….. pensare Di………. avere sentimenti Di ………….. avere sensazioni Di…. avere atteggiamenti di relazione reciproca (nel bene e nel male)” Di……..avere entusiasmo Ricerca di energie

  17. Spiritualità – Etica = Cuore del lavoro nel Club Ricerca di valori Responsabilità personale Costruttori di ponti Portatori di valori Nella società Nel CAT Nella famiglia Nella comunità

  18. IL CLUB nella comunità I programmi alcologici e complessi territoriali • Promuovono la salute. • Proteggono la salute. Si basano • Sulla solidarietà. • Sull’amicizia • Sull’amore. • Sulla ricerca della pace

  19. Avviare un processo di cambiamento che dal Club arriva alla comunità Processo non facile ma non impossibile che si contrappone ad un mondo che rischia di diventare un deserto senza sentieri da percorrere Sempre più incentivato a risolvere i problemi con scontri verbali, aggressività fisica, ecc. • Non accettazione del dolore • Teso al piacere • Il tutto e subito.

  20. Lavorare per trasformare i valori negativi in valori che arricchiscono l’uomo Con solidarietà Ridonando il senso della propria vita

  21. Valori dominanti Valori in ascesa Servizio Condivisione Creatività Coerenza rispetto dei principi Relazione Ricerca di obbiettivi comuni Etica delle responsabilità Comunicazione Qualità Profitto Possesso Efficienza Efficacia rispetto al fine Autoaffermazione Ricerca di successo individuale Relativismo morale Autosufficienza Quantità Prof. Alejandro Liano

  22. DIFFICOLTA’ del CLUB • A chi chiedeva “per quanto tempo nel club?” • Hudolin rispondeva : • per tutta la vita ……. Ma questo rispecchia la realtà del CLUB?

  23. Il Club come Gruppo? Se manca • Formazione a tutti i livelli. • Moltiplicazione • L’entusiasmo • Attenzione al dialogo • Se si contano solo le astinenze • Il senso di appartenenza • Spiritualità antropologica Questo può succedere

  24. Il Servitore Insegnante • Mancanza di entusiasmo. • Rischio di diventare un professionista con la conseguente perdita di autenticità. • Perdita di credibilità. • Poca formazione. • Lavoro “slegato”, o peggio idee “innovative” non condivise con altri servitori. • Aspettative di successi con il servizio nel club.

  25. Camminare con gli altri per scoprire se stessi Proposte per il dialogo CON

  26. LE PAROLE DEL CLUB AMICIZIA PACE Amore

  27. PACE • Trovare nell’altro sempre qualcosa di positivo • Pace non come tranquillità, ma come ricerca • Pace mediante l’accettazione di se e dell’altro. Offrire opportunità di espressione all’altro. • Pace come giustizia sociale, da conquistare attraverso una nuova etica rivolta all’uomo e sostenuta da una cultura che ha al centro l’uomo • Politica non come potere ma ricerca del benessere spirituale e collettivo • E necessaria l’empatia per cercare la pace • “Terzo millennio millennio di pace”

  28. AMICIZIA • Viviamo veramente questo valore? • La fretta ci ha impedito di fermarci per andare in profondità nell’amicizia? “Parliamo tanto di amicizia e corriamo sempre” Don Primo Mazzolari

  29. “Uno degli inconvenienti della fretta è che ti fa perdere un sacco di tempo” G.K. Chesterton • Il mondo occidentale è un mondo di consumi, che ci impone di correre. • Non abbiamo il tempo di riflettere, di guardarci, di conoscerci, di condividere le nostre ansie. • Spesso facciamo tante cose per fuggire alle responsabilità Ma questa è una vita a misura d’uomo?

  30. Amore • Possiamo amare gli altri se prima non ci rispettiamo ed amiamo? • Possiamo accettare il confronto dell’altro ed amarlo con le sue diversità, accettandone il confronto? • Molte persone spesso, muoiono di egoismo eppure non si amano, come la nostra società sempre più • “Chiusa” • “Appartata” • “Isolata”

  31. AMORE “ Abbiamo tutti enormi difficoltà ad accettarci così come siamo, con questo straordinario miscuglio di debolezza e di forza, di ignoranza e di conoscenza, di luce e di tenebre, di amore e di odio. E, di fatto fuggiamo qualcosa che è la nostra vulnerabilità, la nostra immensa fragilità” Jean Vanier, da ”La fretta nel cuore dell’uomo”

  32. “A volte immagino che il mio intimo sia come un posto irto di aghi e di spilli. Come accogliere qualcuno se non vi può riposare pienamente? • Un cuore agitato di preoccupazioni, rabbia e gelosia, causa delle ferite a chi vi entra. Devo creare in me una zona libera per poter invitare gli altri ad entrare e guarire… Ciò significa una interiorità dolce, un cuore di carne e non un cuore di pietra, uno spazio dove si può camminare a piedi nudi” • H. Nouwen

  33. PACE • Difficile da credere ed immaginarla con quello che succede nel mondo ma noi dobbiamo sperare che questo accada. Visnja Hudolin Conclusioni del congresso 1996

  34. Possiamo concludere che il club offre la possibilità di spostare l’attenzione dall’uomo da curare alla valorizzazione dell’uomo attraverso la spiritualità antropologica. NOI A CHE PUNTO SIAMO?

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