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Sintesi di procedura aziendale per il corretto utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti

Sintesi di procedura aziendale per il corretto utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti. SCOPO Il documento definisce le modalità …al fine di prevenire la diffusione delle m.infettive ( IO) e per ridurre al minimo il rischio biologico occupazionale

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Sintesi di procedura aziendale per il corretto utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti

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Presentation Transcript


  1. Sintesi di procedura aziendale per il corretto utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti SCOPO Il documento definisce le modalità …al fine di prevenire la diffusione delle m.infettive ( IO) e per ridurre al minimo il rischio biologico occupazionale APPLICABILITA’ : il documento deve essere applicato in tutte le strutture e servizi ASL a tutti i soggetti che possono essere esposti a rischio biologico DEFINIZIONI antisepsi/antisettico,asepsi,decontaminazione,detergente,disinfettante/disinfezione,pulizia/detersione,sterilizzazione,contaminazione, etc. etc

  2. Articoli critici (es strumenti chirurgici e per medicazione etc- STERILI -)- rischio infettivo massimo • Articoli semicritici (contatto con mucose es. endoscopi,circuiti per anestesia etc) sterilità AUSPICABILE ma può andare bene anche l’alta disinfezione in situazioni di emergenza(la sterilità garantisce meglio l’operatore) • Articoli non critici (contatto con cute integra) disinfezione livello medio-basso- rischio infettivo minimo MODALITA’ OPERATIVE • La decontaminazione è una procedura obbligatoria.Rende l’oggetto “meno pericoloso” per l’operatore • La sanificazione procedura obbligatoria. Sia questa che la precedente abbattono la carica microbica prima dei processi di sterilizzazione e disinfezione facilitandoli.Può essere automatica,manuale,ultrasuoni.

  3. Caratteristiche dei disinfettanti • Requisiti fondamentali (vedi d.ideale) • Fattori influenzanti l’azione dei d.: Concentrazione, stabilità delle soluzioni, ph delle soluzioni, popolazione e specie microbica,compatibilità con il substrato, tempo di contatto, temperatura di impiego, presenza di sostanze organiche.

  4. Classificazione dei disinfettanti: Derivati del cloro. Azione antiossidante e denaturazione delle proteine con effetto biocida Dicloroisocianurato di sodio Sodio ipoclorito • Derivati guanidici Clorexidina ottimo disinfettante ad azione antisettica con azione prolungata nel tempo e bassa tossicità, attivo su G+,G- e miceti Clorexidina gluconato al 4% solz saponosa Clorexidina gluconato 0.5%-2% solz alcolica Clorexidina gluconato +cetrimide

  5. Derivati dello iodio Iodopovidonesolz alcolica 1% Iodopovidonesolz acquosa 10% Iodopovidone al 7.5% in soluz saponosa • Altri disinfettanti Acido peracetico, Perossido d’idrogeno

  6. Livelli di disinfezione dei disinfettanti • basso livello: uccisione di molti batteri,alcuni virus e miceti ma NON batteri resistenti come il b.tubercolare • livello intermedio: inattivazione del b.tubercolare,G+,G-,maggior parte dei virus e alcuni funghi • alto livello: distrugge tutti i microrganismi ad eccezione delle spore esglutaraldeide 2%

  7. Esempi in ospedale • Ammoni quaternari basso • derivati fenolici (alcuni) basso • Perossido di idrogeno 3% basso • Clorexidina basso • Polifenoli (alcuni) intermedio • Iodoformi(oltre 40/50mg di iodio libero intermedio • Alcoli (isoprop.,etilico)70-90% intermedio • Cloroossidante 0.05% 550ppm cloro attivo intermedio • Acido peracetico 0.2% alto • Perossido idrogeno 6% alto • Glutaraldeide 2% alto • Clorooss.1.1-0.5% 5000ppm alto

  8. Corretto utilizzo • ………………………..vedi lez .primo anno • Evitare il contatto del d. con saponi e additivi non previsti nella formulazione (inattivazione) • Evitare il contatto del d. con sostanze chimiche sviluppando gas tossici • I d.insoluzione acquosa sono soggetti all’inquinamento batterico (PS aeruginosa) per cui devono essere sostituiti • Nella pratica quotidiana NO dis chimica: • Quando è richiesta la sterilizzazione (articoli critici ma anche semicritici) • Se la dis.può essere effettuata con trattamento termico • Qualora sia sufficiente solo la detersione

  9. Precauzioni del personale Le proprietà dei d. e la loro potenziale pericolosità sono conosciute: • l’etichettatura e la scheda di sicurezza • Nella prima vengono indicati i simboli per sicurezza,salute,ambiente • Nella seconda informazioni più precise e dettagliate del prodotto.Questa deve essere conservata,disponibile e consultabile. Tutti gli operatori devono essere informati. Le schede devono essere aggiornate. • L’Azienda elabora i criteri di valutazione del rischio chimico con il S.Prev.eProt.e i medici competenti

  10. L’ azienda tra l’altro effettua: • La sorveglianza sanitaria attraverso il medico competente • Fornisce i dispositivi di protezione • Effettua informazione e formazione • In caso di contatti accidentali con il d. nella scheda di sicurezza sono previste le misure di primo soccorso La procedura verrà poi distribuita a tutti i livelli aziendali, dal direttore di macrolivello alla caposala, ai responsabili delle ditte appaltatrici del servizio di pulizia e smaltimento rifiuti etc.

  11. Istruzioni operative aziendali per la gestione della sterilizzazione SCOPO:la presente istruzione operativa aziendale,fornisce indicazioni per una corretta effettuazione ed uniforma le modalità operative del processo di sterilizzazione con gas plasma (perossido d’idrogeno) con l’apparecchiatura…. MODALITA’ OPERATIVE: La T all’interno della camera non supera i 55°C con bassa umidità. Un software controlla costantemente tutte le funzioni dell’apparecchiatura.Al termine di ogni ciclo viene emessa una stampa con i parametri delle varie fasi del processo di s.,se si presentano anomalie il ciclo viene interrotto e la stampa ne riporta il motivo.

  12. Obiettivo della sterilizzazione • Il raggiungimento della sterilità,condizione nella quale la sopravvivenza di un microrganismo è altamente IMPROBABILE. • Un processo di sterilizzazione deve garantire che SOLO UN microrganismo su UN MILIONE di microrganismi ipoteticamente presenti inizialmente su un determinato oggetto,abbia la possibilità teorica di poter sopravvivere al trattamento (infer a 10 -6)

  13. Vantaggi • Bassa T • Ciclo standard 28’ /38’ • Sicurezza- eliminazione di ogni traccia di perossido di idrogeno al termine del ciclo • Scadenze- possibilità di mantenere la sterilità fino ad un anno Limitazioni • Gli oggetti devono essere perfettamente asciutti • L’utilizzo non è per materiali tipo cellulosa,garze,cotone etc.(consultare il manuale)

  14. Sterilizzazione • Dopo aver caricato il materiale impacchettato,l’operatore procede alla sterilizzazione.alla fine del ciclo bisogna controllare e conservare lo scontrino,verificare il viraggio degli indicatori di processo,trascrivere i dati(lotto,data,scadenza,operatore) sulla scheda giornaliera + lo stampato. Indicatore biologico 1 volta a settimana. Registrazione della prova e conservazione per 10 anni

  15. Stoccaggio del materiale • I pacchetti devono essere conservati in ordine cronologico secondo la scadenza in armadi chiusi 12 mesi di conservazione • Pulizia della sterilizzatrice • Attenersi al Manuale Operativo Documentazione • I documenti comprendono: • Manuale di istruzione della sterilizzatrice • Verbali compilati e firmati degli interventi di manutenzione sia periodica che straordinaria

  16. Calendario annuale dei controlli biologici • Le schede giornaliere • La documentazione deve essere conservata presso la struttura che ha a carico l’apparecchio • L’operatore deve sempre indossare i DPI di protezione • La responsabilità dell’interpretazione e della corretta applicazione delle procedure è a carico della Direzione di Presidio Ospedaliero o territoriale con il Serv di Prev e Prot. + l’infermiere Coordinatore delle varie UO

  17. Ruolo infermiere • L’infermiere cura tutte le fasi della sterilizzazione e valida il processo (dLgs 739/94). Supervisiona il personale di supporto • .E’ responsabile quindi dell’intero processo

  18. Altri sistemi di sterilizzazione • AUTOCLAVE 121°C x 15-20’(materiale termostabile) • ETO ossido di etilene gas splosivo,irritante e tossico T° di ster.tra 37°C e 55°C (materiale termo sensibile) • ACIDO PERACETICO allo 0.2% ph (materiale termosensibile)ph6.4.L’apparecchiatura non consente il confezionamento per cui gli strumenti alla fine del ciclo devono essere utilizzati subito o stoccati ma per poche ore e all’interno della macchina sterilizzatrice

  19. Tutte le procedure devono essere effettuate secondo norme di “qualità” ufficiali (norma ISO….) • Per la qualità e la sicurezza del prodotto sterile occorrono sistemi di tracciabilità dell’intero processo,dalla decontaminazione all’uso finale. CONVALIDA DELLA PROCEDURA

  20. LA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE • Sono vicine in genere alle sale operatorie • Settore SPORCO qui vengono effettuate le operazioni meno pulite(decontaminazione) • Settore PULITO- dopo la decontaminazione e detersione il materiale viene confezionato per essere sterilizzato • Settore STERILE stoccaggio del materiale

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