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AGNOSIA

AGNOSIA Difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale sensoriale che non sono attribuibili a deficit percettivi elementari, a disordini oculo-motori, a disturbi afasici, a compromissione attentive, a deficit mnestici né ad un grave deterioramento cognitivo.

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AGNOSIA

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Presentation Transcript


  1. AGNOSIA Difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale sensoriale che non sono attribuibili a deficit percettivi elementari, a disordini oculo-motori, a disturbi afasici, a compromissione attentive, a deficit mnestici né ad un grave deterioramento cognitivo.

  2. Agnosia può riguardare le varie modalità sensoriali: • Visiva • Tattile • Acustica

  3. Agnosie visive • I disturbi di riconoscimento visivo possono riguardare, selettivamente, gli oggetti (animati o inanimati), le facce, i colori, le forme, le parole scritte; • Primo modello cognitivo del riconoscimento degli oggetti venne elaborato da Lissauer (1890); l’autore ipotizzò che esistessero due livelli consequenziali per il riconoscimento visivo di un oggetto: - livelloappercettivo - livello associativo

  4. Il processo di riconoscimento visivo di un oggetto, dunque, può esser compromesso in uno dei due stadi: • Stadio in cui viene effettuata un’analisi accurata delle caratteristiche sensoriali dello stimolo ed il risultato di tale analisi è l’elaborazione di un percezione strutturata agnosia appercettiva • Stadio in cui la percezione attiva quella rete di cono-scenze relative alle caratteristiche fisiche, funzionali, categoriali di un oggetto ne consentono l’identificazione agnosia associativa

  5. Prosopagnosia • Incapacità di riconoscere le facce di persone note la cui identificazione è possibile utilizzando stimoli acustici (la voce) o stimolo visivi non fisiognomici (abbigliamento, modo di incedere, segni caratteristici,…); • Un pz prosopagnosico sa che una faccia è una faccia, può indicarne il gruppo etnico, l’età, il sesso; ma non la riconosce come “quella faccia”;

  6. Acromatopsia • Incapacità di riconoscere i colori; • Pz descrivono un mondo dai colori ‘impoveriti’; nei casi estremi, riferiscono di vedere il mondo formato solo dal bianco, dal nero e da diverse sfumature di grigio [come in un ‘film in bianco e nero’]; • Nei casi meno gravi, i colori appaiono slavati o vengono denominati con peggiorativi (rossastro, bluastro….) o come la combinazione di più colori (rosso-arancio); altre volte, i pz riferiscono di vedere il mondo come attraverso un filtro monocromatico; • Consegue a lesioni bilaterali dei lobi occipitali con coinvolgimento dei giri fusiforme e linguale;

  7. La memoria, come molte altre funzioni cognitive, non è un processo unitario. Essa è costituita da più componenti separate, relativamente indipendenti, con caratteristiche psicologiche e correlati anatomo-fisiologici separati. E’ possibili distinguere diversi sistemi mnestici: quelli che consentono una ritenzione temporanea delle informazioni e quelli che, invece, consentono un ricordo più stabile nel tempo.

  8. Memoria a breve termine (MBT)sistema di memoria che consente di ritenenre quantità limitate di informazioni per un breve periodo di tempo (secondi); • Studi moderni hanno evidenziato cha la capacità della MBT è minore, nell’ordine dei 4-5- items; tuttavia può esser implementata applicando strategie mnemoniche;

  9. Memoria a lungo termine (MLT)sistema di memoria che consente di immagazzinare grandi quantità di informazioni per lunghi periodi di tempo (minuti, ore, giorni, anni); • Capacità MLT: virtualmente illimitata • Durata MLT: arco della vita

  10. Secondo una prospettiva relativa al processamento delle informazioni (Human Infrormation Processing) ci sono treprocessi principali nella memoria: • Codifica (Encoding): ricezione, registrazione, elaborazione e combinazione delle informazioni ricevute; • Immagazzinamento (Storage): creazione di una registrazione permanente delle informazioni codificate; • Richiamo (Retrieval): richiamo delle informazioni immagazzinate;

  11. Il sistema di MLT, come quello a breve termine, può esser suddiviso in sotto-componenti distinte: • Memoria dichiarativa/esplicitacontiene le informazioni comunicabili, che vengono richiamate consciamente; • Memoria non-dichiarativa/implicita riguarda le informazioni relative a comportamenti automatici;

  12. Memoria dichiarativa/esplicita può esser ulteriormente suddivisa in: • Memoria episodica: sistema di memoria che contiene informazioni riguardanti fatti ed eventi e le loro relazioni spazio-temporali (ovvero, informazioni specifiche collegate ad un ‘qui-luogo’ ed un ‘ora-momento’); • Memoria semantica: sistema mnestico che riguarda la conoscenza di parole, simboli, regole, formule,…..(contiene informazioni di natura ‘enciclopedica’ dalla capitale della Grecia, alle formule algebriche,….); • La memoria autobiograficaè un caso particolare di memoria episodica, che riguarda episodi realmente avvenuti al soggetto stesso.

  13. La memoria non dichiarativa/implicita riguarda quelle informazioni acquisite a cui non si può accedere consapevolmente e che si manifestano in modo relativamente automatico; • Questo sistema di memoria riguarda un ambito molto vasto: dalle abilità percettive e motorie, a quelle cognitive e al linguaggio (es: esecuzioni di movimenti sofisticati andare in bicicletta o la scrittura); i processi di apprendimento sono impliciti, non mediati dalla consapevolezza (memoria procedurale); • Tra le forme di apprendimento implicito ci sono: priming, condizionamento classico e apprendimento non associativo (abituazione);

  14. FUNZIONI ESECUTIVE

  15. ANATOMIA DEI LOBI FRONTALI I lobi frontali svolgono un ruolo cruciale nella cognizione e nel comportamento umano;

  16. Le Funzioni Esecutive hanno quattro componenti principali (Lezak et al, 1995): • Individuazione di un obiettivo • Pianificazione • Esecuzione • Valutazione

  17. Le Funzioni Esecutive sono: • Un insieme di abilità cognitive complesse che consentono di affrontare situazioni e compiti nuovi; • Abilità indispensabili per scegliere un obiettivo da raggiungere, pianificare una strategia per farlo, modificare flessibilmente tale strategia di fronte ai cambiamenti dell’ambiente esterno rispettando le regole esistenti e gestendo il tempo disponibile; • Funzioni cognitive che intervengono quando un individuo prende decisioni di natura etico-morale anticipando gli effetti a breve e lungo termine di una scelta; • Deficit delle funzioni esecutive provocano disabilità sociali, difficoltà nel mantenimento dei rapporti inter-personali e perdita delle autonomie della vita quotidiana (lavorativa, scolastica,…)

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