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Infezione da HPV (Papilloma-virus umano)

Infezione da HPV (Papilloma-virus umano). HPV: virus altamente specie-specifico Diversi tipi, ognuno con uno spiccato tropismo cellulare : gli HPV mucosi si evidenziano di rado nella cute e viceversa

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Infezione da HPV (Papilloma-virus umano)

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Presentation Transcript


  1. Infezione da HPV (Papilloma-virus umano) • HPV: virus altamente specie-specifico • Diversi tipi, ognuno con uno spiccato tropismo cellulare: gli HPV mucosi si evidenziano di rado nella cute e viceversa • Virus oncogeni: alcuni tipi più frequentemente associati alla evoluzione delle lesioni mucose/cutanee da benigne a maligne

  2. HPV: manifestazioni cliniche benigne • MANIFESTAZIONI CUTANEE - VERRUCA VOLGARE - VERRUCA PLANTARE - VERRUCA PIANA - EPIDERMODISPLASIA VERRUCIFORME • MANIFESTAZIONI MUCOSE (GENITALI) -VERRUCA GENITALE o CONDILOMA ACUMINATO • PAPILLOMATOSI RESPIRATORIA

  3. Diversi tipi di HPV e loro associazione più frequente a specifici quadri clinici

  4. HPV: trasmissione • È necessario un contatto diretto stretto affinchè avvenga la trasmissione di HPV, favorita dalla presenza di piccole soluzioni di continuo cutanee o mucose • Evidenze cliniche, laboratoristiche ed epidemiologiche hanno portato a concludere che le lesioni genitali si trasmettano per via sessuale (contatto stretto): -si associano spesso ad altre MST, manifestandosi nelle medesime fasce d’età - i 2/3 dei partner sessuali di soggetti con lesioni genitali, sviluppano a loro volta un quadro clinico analogo

  5. HPV: trasmissione • Papillomatosi respiratoria: eccezione che conferma la regola! verosimilmente contratta durante il passaggio attraverso il canale del parto infetto - spesso primogeniti partoriti per via eutocica da giovani madri - madri con storia di infezione genitale da HPV - medesimi tipi di HPV dalle lesioni respiratorie del bambino (solitamente laringee) e da quelle genitali della madre

  6. HPV: patogenesi • Il virus infetta le cellule dello STRATO BASALE dell’epidermide (identificazione del DNA virale all’interno dei nuclei) • Durante la differenziazione delle cellule dello strato basale e la loro migrazione verso gli strati più superficiali dell’epitelio (cute/mucosa), HPV-DNA si replica ed è trascritto con assemblaggio di nuove particelle virali • Virioni completi vengono liberati, verosimilmente in associazione alle cellule squamose che si disepitelizzano

  7. HPV: patogenesi

  8. HPV: patogenesi • La replicazione virale si associa alla eccessiva proliferazione di TUTTIgli strati dell’epidermide, fatta eccezione per quello basale Acantosi Paracheratosi Ipercheratosi • Alcune cellule, per effetto citopatico di HPV, si trasformano in COILOCITI(elementi cellulari caratteristici): nucleo condensato ed ipercromico, circondato da un vacuolo citoplasmatico più chiaro

  9. HPV: patogenesi • Nelle lesioni benigne da HPV, il DNA virale è intranucleare ma non risulta integrato nei cromosomi • Nelle lesioni evolute in senso maligno, il DNA virale risulta integrato nei cromosomi della cellula infettata: agisce da oncogene(instabilità cromosomica, attivazione di oncogeni, inibizione di sistemi di controllo della proliferazione cellulare) • L’integrità del sistema immunitario è un altro elemento importante da considerare: le manifestazioni cliniche più severe si registrano in pazienti con difetti dell’immunità cellulo-mediata ed umorale (es. infezione da HIV, disturbi linfo-proliferativi)

  10. Storia naturale inoculo PS: spesso nel soggetto immunocompetente l’infezione persistente NON si manifesta rimanendo in uno STATO di LATENZA Incubazione 3-4 mesi (6 sett-2 anni) Remissione clinica persistente Risposta immune Lesione: Attiva prolif. virale Stadio tardivo Malattia persistente o ricorrente

  11. Manifestazioni cliniche: verruche (neoplasie benigne) • Verruca volgare: -71% di tutte le manifestazioni cutanee dell’infezione da HPV - bambini in età scolare (prevalenza variabile 4%-20%) -papule indolenti ben demarcate e a superficie rugosa -dorso delle mani, peri-ungueali • Verruca piana: - frequente nei giovani - papule indolenti, contorni meno ben definiti e a superficie liscia -volto, collo, mani • Verruca plantare: -adolescenti e giovani adulti -coalescenza di più verruche volgari o lesioni profonde circondate da cute ipercheratosica -spesso dolorose

  12. Verruche genitali: condilomi acuminati

  13. Condilomi acuminati

  14. Verruche genitali: condilomi acuminati

  15. Verruche genitali: condilomi acuminati • Escrescenza di consistenza morbida • SEDE: si origina a livello vulvare, peri-anale, piccole labbra, glande, prepuzio, perineo, meato uretrale, vagina, cervice uterina • Dimensioni variabili da pochi mm a numerosi cm2 • La presenza di lesioni genitali esofitiche deve sempre porre il sospetto di lesioni interne analoghe (a livello della cervice uterina, della mucosa vaginale e della mucosa ano-rettale) • Le lesioni peduncolate presentano un rischio minore di evolvere in senso neoplastico maligno, tendono tuttavia ad aumentare considerevolmente di dimensioni, soprattutto nell’immunodepresso ed in gravidanza PS:- circa ¾ dei pazienti con infezione genitale da HPV risultano asintomatici, trattandosi di una infezione latente - le lesioni sub-cliniche possono andare incontro ad una remissione spontanea: 10%-20% dei casi nell’arco di 3-4 mesi

  16. Verruche genitali: condilomi acuminati • Alcuni tipi di HPV si associano alla comparsa di lesioni cervicali precancerose (CIN), con conseguente rischio di evoluzione in carcinomi invasivi: HPV16 e HPV18 Rischio di progressione delle lesioni in base al livello di atipia cellulare

  17. Verruche genitali: condilomi acuminati • HPV-16 47% dei CIN 3 47% dei carcinomi invasivi • HPV-18 7% dei CIN3 27% dei carcinomi invasivi • HPV-31-33-35-39-51-52 24% dei CIN 3 7% dei carcinomi invasivi

  18. Fasi evolutive di lesioni da HPV

  19. Diagnosi • Valutazione clinica • Valutazione colposcopica Pap-test: esame citologico con evidenza di coilociti (elementi di sospetto) acido acetico al 3%-5% (3-5 minuti) Permette di evidenziare anche lesioni sub-cliniche, non visibili macroscopicamente • Biopsia esame istopatologico immuno-istochimica (per tipizzare HPV)

  20. CITOLOGIA CERVICALE Classificazione secondo il sistema di Bethesda (Classificazione delle anomalie HPV-correlate delle cellule squamose) • ASC-US(cellule squamose atipiche di incerto significato) ASC-H(cellule squamose atipiche per le quali non si può escludere la presenza di lesioni intra-epiteliali di alto grado) • LSIL(lesione squamosa intra-epiteliale di basso grado: comprende i CIN 1 e la displasia di lieve entità) • HSIL(lesione squamosa intra-epiteliale di alto grado: comprende la deisplasia medio-grave, CIN 2 e 3 e il carcinoma in situ) • SCC(carcinoma a cellule squamose)

  21. ISTOLOGIA CERVICALE Permette di definire le caratteristiche istologiche tipiche dell’infezione da HPV, ma soprattutto discrimina le lesioni intra-epiteliali dai carcinomi invasivi. Sul pezzo bioptico è poi possibile ricercare antigeni di HPV o acidi nucleici di HPV, così da procedere alla tipizzazione del virus.

  22. Epidermodisplasia verruciforme • Rara malattia autosomica recessiva • Esordio durante l’infanzia • Comparsa di numerose lesioni verruciformi, spesso confluenti, su tronco ed estremità superiori • In circa 1/3 dei casi evoluzione maligna (carcinoma squamo-cellulare) soprattutto delle lesioni più esposte alla luce del sole

  23. Papillomatosi respiratoria ricorrente • Comparsa di lesioni verruciformi soprattutto a livello laringeo, con possibile estensione alla trachea ed ai polmoni • Si manifesta con stridore respiratorio e anomalie del pianto • L’aumento dimensionale delle lesioni può favorire fenomeni ostruttivi, con maggiore predisposizione alle infezioni respiratorie nonché alla compromissione della funzionalità respiratoria sino a quadri di insufficienza

  24. Terapia: verruche • Escissione chirurgica • Crioterapia (azoto liquido) • Laserterapia • Elettrocauterizzazione • Applicazione di sostanze caustiche (ac. tricloroacetico, podofillina) • Cheratolitici (ac. Salicilico/ac. Lattico+collodio 1:1:4) • Bleomicina intralesionale

  25. Terapia condilomi • Molteplici trattamentisenza che, tuttavia, si riesca ad eradicare l’infezione da HPV (recidive) o prevenire l’insorgenza di lesioni neoplastiche • Ha soprattutto un significato: - funzionale (rimozione di lesioni che ostruiscono il canale del parto) - estetico - psicologico (rimozione/riduzione di lesioni genitali) - di riduzione dei disturbi a livello locale • Nessuno dei trattamenti disponibili è superiore agli altri, sebbene ognuno di essi possa presentare alcuni vantaggi come pure alcuni svantaggi

  26. Trattamenti medici • PODOFILLINA - primo trattamento disponibile - soluzioni al 10%-25% per applicazione topica (1vv/sett; risciacquare entro 12h per evitare fenomeni irritativi locali) - se assenza di miglioramento dopo 4 applicazioni, verosimile fallimento (cambiare strategia) - effetti collaterali: ustione chimica (30%-50%) neurologici, ematologici febbre - controindicato in gravidanza e per lesioni di dimensioni > 10 cm2

  27. Trattamenti medici • PODOFILLOTOSSINA - derivato della podofillina -soluzioni al 5% - chimicamente più stabile, meno tossica (non necessita di rapida rimozione dopo l’applicazione), più efficace - effetti collaterali analoghi a quelli della podofillina, ma più lievi -recidive nel 33%-91% dei casi • IMIQUIMOD -induce la produzione di interferone- ed altre citochine - crema al 5% -effetto anti-virale ed anti-neoplastico -remissione completa nel 37% dei casi - effetti collaterali locali: prurito/bruciore, eritema, disepitelizzazione (solitamente ben tollerati)

  28. Trattamenti medici • ACIDO TRICLOROACETICO -soluzioni (dal 10% al 90%) -trattamenti settimanali - localmente doloroso può favorire la formazione di ulcere -utilizzabile in gravidanza - remissione completa 81% dei casi -inefficace per le lesioni cervicali e vaginali • CIDOFOVIR -gel all’1% -antivirale attivo su CMV ed altri herpes virus - agisce innescando l’apoptosi delle cellule infettate da HPV -localmente può determinare dolore, prurito, eritema, disepitelizzazione ed ulcerazione -non è approvato dalla FDA per il potere cancerogeno e per l’assenza di studi a lungo termine

  29. Trattamenti chirurgici • CRIOTERAPIA (azoto liquido) tassi di guarigione 50%-100% applicabile anche in gravidanza • CHIRURGIA CONVENZIONALE di scelta per la rimozione di lesioni voluminose sia peri-anali che genitali 1/3 dei pazienti recidiva • ELETTROCHIRURGIA lesioni genitali risultati migliori della crioterapia • LASER TERAPIA costosa risposta completa a lungo termine 19%-39% dei casi PS: sembra che le lesioni migliorino con la sospensione dei contraccettivi orali, del fumo e della tricotomia pubica

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