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I disordini del comportamento alimentare

I disordini del comportamento alimentare. Maria Francesca Pantusa. I Disturbi del Comportamento Alimentare. Anoressia Nervosa Bulimia Nervosa BED (Binge Eating Disorder).

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I disordini del comportamento alimentare

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Presentation Transcript


  1. I disordini del comportamento alimentare Maria Francesca Pantusa

  2. I Disturbi del Comportamento Alimentare Anoressia Nervosa Bulimia Nervosa BED (Binge Eating Disorder)

  3. “In tutti i periodi della storia, disturbi mentali di rilevanza epidemiologica o di particolare fascino illuminano un aspetto specifico della natura umana in conflitto con i tempi…” Erikson E. (1982)

  4. Privazione volontaria di cibo come strumento di manipolazione e controllo di sé e degli altri • Santa Wilgefortis (X secolo): figlia del re portoghese che doveva andare in sposa ad un brutale re di Sicilia. • “sante anoressiche” del medio evo votate all’ascetismo con corpi emaciati, infecondi e inadatte al matrimonio in aperta sfida alla famiglia: aspiravano ad un’idea di autonomia spirituale del tutto inaccettabile per la Chiesa e si costruirono un’identità religiosa alternativa dandosi alla fame ma donano cibo ai poveri.

  5. I disordini del comportamento alimentare

  6. Incidenza e prevalenza dei DCA • Studi su popolazioni cliniche • Studi su popolazioni non cliniche • Studi su gruppi a rischio

  7. I disordini del comportamento alimentare: prevalenza

  8. I disordini del comportamento alimentare nella Medicina di base Hoek et al,1995

  9. Studi di prevalenza e classe sociale AN appannaggio delle classi sociali medio- alte Crisp et al, 1976 – Londra scuole Askevold, 1982 - Norvegia Risultati contrastanti Vandereyken et al, 1989 – Olanda Hoek, 1993 - Olanda

  10. Prevalenza ed urbanizzazione P<0.01 Hoek,1993;Santonastaso 1999

  11. Anoressia nervosa: chi colpisce • Colpisce lo 0,28% delle giovani donne • Ha avuto un aumento dal dopo guerra in poi • Età di esordio tra i 12 e i 25 anni • Rara nei paesi in via di sviluppo • Non vi sono differenze di classe sociale • È molto frequente nel mondo della danza • Quoziente d’intelligenza nella norma

  12. Criteri Diagnostici per Anoressia Nervosa (D.S.M. IV) • Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e statura. • Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso. • Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso. • Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi. • Specificare il sottotipo • Con restrizioni: nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto non ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione • Con abbuffate/Condotte di Eliminazione: nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione.

  13. Anoressia Nervosa • L'intensa paura di "diventare grassi", presente nei soggetti con questo disturbo, non è solitamente mitigata dal decremento ponderale.

  14. L’immagine che ogni uomo ha del mondo è e sempre rimane una costruzione della sua mente, e non si può provare che abbia alcuna altra esistenza.

  15. Cos’è l’immagine corporea? • Come tu vedi o rappresenti te stesso • Quali sono le tue credenze in merito al tuo aspetto fisico • Come ti senti nel tuo corpo • Come tu pensi che gli altri ti percepiscano

  16. Immagine corporea La nostra immagine corporea è il risultato della interazione di aspetti psicologici, esperienziali, culturali, sociali

  17. Segni clinici di Anoressia Nervosa • L’alimentazione diventa il centro delle discussione in famiglia e con gli amici • Non vuole saperne di aumentare di peso • Nega di avere fame pur mangiando piccole quantità di cibo • Inventa scuse per evitare situazioni durante le quali gli altri mangiano • Collezionano ricette, preparano cibi • Per gli altri

  18. A Praga ci andammo in corriera accompagnati dalla prof. di filosofia e da altre sette classi. Mi preoccupavano quei cinque giorni che avrebbero sconvolto la mia lineare routine. Lessi e rilessi il programma molte volte -i pranzi e le cene segnati in maiuscolo- fino a saperlo a memoria, cercando con quel controllo di esorcizzare la paura; del resto solo uno dei pasti principali si svolgeva in albergo e non sarebbe stato difficile far passare il tempo fra una portata e l’altra sbriciolando il pane e poi quei cinque giorni erano anche una tregua dalla recita continua che inscenavo per i miei genitori.

  19. Inoltre alla fine, per calmarmi avevo deciso che sarebbe stato più semplice non mangiare affatto, non mi importava dei miei compagni di classe e non riuscivo nemmeno a pensare di mangiare qualcosa, qualsiasi cosa, di diverso dalla mia mela verde e poco male se questa mancava: non avrei mangiato affatto, già vedevo i numeri della bilancia scendere e con loro crescere la mia certezza che tutto stava andando per il verso giusto. Parlando fra me e me convincevo quella vocina dubbiosa e stanca che non aveva proprio nulla di cui preoccuparsi: non erano le mestruazioni che mancavano l’importante, e nemmeno il freddo o…la fame! Ma non ero preparata alla prima sosta di quel viaggio: il campo di concentramento di Mauthausen, in Austria.

  20. Segni clinici di Anoressia Nervosa • Abitudini alimentari inusuali • Fa molta attività fisica • Si lamenta del freddo • Si veste a strati • Perde i capelli • Si lamenta di gonfiori addominali

  21. Anoressia Nervosa • Nei soggetti con Anoressia Nervosa i livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma fisica e dal peso corporeo. • La perdita di peso viene considerata come una straordinaria conquista ed un segno di ferrea autodisciplina, mentre l'incremento ponderale viene esperito come una inaccettabile perdita delle capacità di controllo.

  22. Il sistema di valori in un DCA Se sono magra valgo Se ingrasso non valgo

  23. ANORESSIA NERVOSA SEGNI OBIETTIVI RISCONTRABILI • Perdita di capelli • Tumefazione gh. Salivari • Ipotermia • Bradicardia • secchezza cutanea – pallore – peluria • deplezione lipidica • ritardata comparsa dei caratteri sessuali secondari • ipercarotenemia – acrocianosi e callosità sulle dita delle mani • estremità fredde • rallentamento dei riflessi ecc.. dimagrimento intenzionale in un soggetto apparentemente in buona salute

  24. Complicazioni mediche associate ad un eccessivo calo ponderale • gravi modificazioni della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria e della temperatura corporea • danni renali • osteoporosi • assottigliamento o secchezza dei capelli • “lanugo” (comparsa di peluria nella faccia, nella schiena e nelle estremità) • pelle secca • incapacità a riposarsi e riduzione del sonno • amenorrea

  25. BULIMIA NERVOSA

  26. Bulimia nervosa: chi colpisce • Compare intorno agli anni 80 • Colpisce l’1-4% delle giovani donne • Esordisce tra i 16 e i 25 anni • Classe sociale omogenea • Le persone colpite hanno un peso normale o poco superiore alla norma

  27. Bulimia Nervosa Le manifestazioni essenziali della Bulimia Nervosa sono: • presenza di abbuffate e di inappropriati metodi compensatori per prevenire il conseguente aumento di peso. I livelli di autostima sono condizionati dalla forma e dal peso corporeo.

  28. Bulimia Nervosa (DSM IV) • Per giustificare la diagnosi, il soggetto deve avere un minimo di due episodi di abbuffate e di comportamenti compensatori inappropriati alla settimana per almeno tre mesi. • Una abbuffata, o crisi bulimica, è definita come l'ingestione in un determinato periodo di tempo di una quantità di cibo più grande rispetto a quanto la maggioranza degli individui assumerebbe in circostanze simili. • Non può essere considerata una abbuffata il continuo "spiluccare" piccole quantità di cibo durante l'arco della giornata.

  29. Bulimia Nervosa • I soggetti con Bulimia Nervosa tipicamente si vergognano delle loro abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle. Le crisi bulimiche avvengono in solitudine, quanto più segretamente possibile. • Una crisi bulimica è inoltre accompagnata da sensazione di perdere il controllo. • Un'altra caratteristica essenziale della Bulimia Nervosa è il frequente ricorso a inappropriati comportamenti compensatoriper prevenire l'incremento ponderale.

  30. BULIMIA NERVOSA • Sebbene il tipo di cibo assunto durante l'abbuffata varii ampiamente, generalmente comprende cibi dolci, ipercalorici, come gelato o torte. Comunque, ciò che sembra caratterizzare l'abbuffata è soprattutto la anomalia nella quantità del cibo piuttosto che la compulsione verso un alimento specifico, ad esempio, i carboidrati. • Sebbene l'ammontare delle calorie complessivamente assunte durante l'abbuffata sia di gran lunga maggiore rispetto al pasto normale di una persona senza Bulimia Nervosa, il rapporto tra le percentuali di proteine, grassi e carboidrati è simile

  31. Mangiavo biscotti dolci e grissini salati che avrei vomitato subito dopo, in camera. Il mattino successivo un sole pallido avrebbe illuminato il posacenere pieno, i sacchetti vuoti con il disegno di una spiga di grano e la bilancia fuori posto. Io mi sarei girata dall’altra parte, avrei acceso la radio e mi sarei alzata solo il giorno dopo, forse. Quando tornai a Roma, il quattro gennaio, il convitto era ancora deserto. Accendevo la luce nella cucina vuota e rimanevo lì del tempo, indisturbata, a girare il cucchiaino nella tazza del caffè. Anche se dentro di zucchero non ce n’era nemmeno un granello: l’avevo usato tutto per addolcire l’ira e le preoccupazioni dei miei genitori ( certo che vado a studiare ). Ma pure le pagine dei libri le sfogliavo con troppa calma, occupata ad assaporare una solitudine che sapeva di amaro.

  32. Bulimia Nervosa: condotte di compenso • l’abuso di diuretici • l’abuso di lassativi • l’assunzione di pillole dimagranti • l’assunzione di farmaci che controllano l’appetito • l’uso di sostanze emetiche • l’uso esagerato di gomme da masticare • lo sputare il cibo prima di deglutirlo • il digiuno prolungato • l’esercizio fisico eccessivo

  33. Complicanze • Vomito:erosione dello smalto, lacerazioni esofagee, anemia, aumento di volume delle parotidi, squilibri elettrolitici • Lassativi:crampi addominali, cattivo assorbimento delle proteine , del calcio ecc. • Diuretici: bassi livelli di potassio, irregolarità del ritmo cardiaco, disidratazione, danno renale

  34. BED

  35. PREVALENZA DEL BED ____________________________________________________________________________________________ NELLA COMUNITÀ2 – 5% Sono sovrappeso tra i BED 50% BED tra gli obesi 25% PARTECIPANTI PROGR. CONTROLLO PESO16 – 30% Overeaters anonymous 70%

  36. Disturbo dell’alimentazione incontrollata (BED) • Ha ricorrenti abbuffate • Non compensa le abbuffate • I livelli di autostima sono bassi • Mangia di nascosto • sono sovrappeso • Sono spesso depressi

  37. Disturbo da Abbuffate Compulsive • sono un disturbo alimentare presente in percentuali pressoché uguali nei maschi e nelle femmine • si manifesta più tipicamente nei soggetti che sono nella fascia dei 30/40 anni, a differenza della fascia dei 16/20 anni maggiormente interessata da anoressia e bulimia. • I Binge Eatig Disorders si manifestano come periodi di incontrollata, impulsiva e continua sovralimentazione protratta fino al punto di estrema saturazione fisica. • Si differenziano dai disturbi bulimici, in quanto NON prevedono l'attuazione di metodi di evacuazione fisica, ma possono seguire digiuni o tentativi di dieta. • Spesso sono preceduti da sentimenti di solitudine e malinconia, mentre dopo l'abbuffata sono frequenti vissuti di vergogna e auto-denigrazione.

  38. Disturbo da Abbuffate Compulsive • Le caratteristiche salienti sono: • Ricorrenti episodi di abbuffate compulsive, raccolta, celamento e furto di cibo, rapidità nell'ingestione di cibo e/o sensazione di estrema pienezza corporea, consumo di ingente quantità di cibo senza aver appetito, • fluttuazioni nel peso corporeo, • vissuti di depressione, ansia e solitudine, bassa auto-stima, compiacenza verso gli altri, perfezionismo, difficoltà nell'esprimere i sentimenti,

  39. Disturbo da Abbuffate Compulsive • sentimenti di vergogna e colpa durante e/o dopo l'abbuffata compulsiva, • utilizzo delle abbuffate per mitigare i sentimenti, alleviare la tensione, controllare la rabbia, tristezza o altri stati emotivi, • affaticamento fisico, problemi cardiaci, pressione sanguigna e/o iperglicemia ematica. • I B.E.D. sono presenti circa nel 25% delle persone obese e spesso vengono imputati come cause dei loro problemi di peso.

  40. PROFILO DI PERSONALITA’ • Scarsa autostima • Identità deficitaria • Fragilità psichica • Difficoltà nel distinguere le emozioni • Difficoltà nell’utilizzo del linguaggio simbolico

  41. Obesity, binge eating and psychopathology: are they related?( Telch et Agras; Int J eat disord, 1994) • Il grado di sintomatologia psichiatrica evidenziata nei pazienti sovrappeso è correlata alla severità del binge eating e non è correlata alla severità del sovrappeso • Il binge eating è associato con la comorbidità psichiatrica ma non si trova evidenza che l’obesità moderata o severa, in assenza di binge eating, abbia una prevalenza di psicopatologia maggiore della popolazione generale • Il trattamento degli obesi binger richiederebbe una focalizzazione sul binge eating come disordine primario al fine di potenziare gli esiti dei trattamenti.

  42. Cause dei DCA VULNERABILITA’ BIOLOGICA Mutamenti endocrini puberali • Predisposizione Psicologica • Esperienze precedenti • Influenze familiari • Conflitto psichico interiore Perdite affettive Clima Sociale : influenze e attese della società Dimagrimento Denutrizione DIETA Alterazioni Mentali Mutamenti psicologici

  43. Fattori biologici • studi transgenerazionali e sui gemelli hanno dimostrato che i disordini alimentari si manifestano con più probabilità tra i parenti di una persona già malata, soprattutto se si tratta della madre • presunta anomalia funzionale di una porzione ipotalamica deputata al controllo della fame e della sazietà,dell’attività sessuale e del ciclo mestruale. Le ricerche non hanno però ancora dimostrato l’esistenza di specifiche anomalie neurologiche e neuroendocrine in questi pazienti. • ridotta funzionalità del sistema della serotonina e della noradrenalina a livello cerebrale e le modificazioni della colecistochinina e della leptina a livello periferico.

  44. Fattori socio-culturali • Richard Gordon suggerisce che ogni tentativo di comprensione dell'anoressia-bulimia si debba collocare in una prospettiva culturale, considerandola come uno di quei disturbi che Devereux definisce 'etnici', cioè caratterizzati da un modello cognitivo-comportamentale deviante che, per le sue dinamiche, viene ad essere un'espressione delle contraddizioni cruciali e dell'ansia di fondo di una particolare parte della società umana in un particolare momento storico. (Esempio del “Culto Zar” delle donne etiopi)

  45. Fattori socio-culturali • Forse è possibile considerare l’anoressia ottocentesca e l’isteria come una sorta di rivola protofemminista che non può essere espressa se non attraverso il linguaggio dei simboli. • Le ragazze anoressiche non esprimono una problematica femminista, ma, come affermava la Bruch, il processo di guarigione da un disturbo dell’alimentazione basato sullo sviluppo di un’identità rispettosa di sé, fa emergere di per sé una coscienza implicitamente femminista.

  46. MODELLI DI IMMAGINE:MODA – SPORT – PUBBLICITA’ – TELEVISIONE – CINEMA - ARTE

  47. Comunicazione di massa e DCA • Informazione implicita attraverso pubblicità e rubriche di divulgazione “scientifica” su diete e nutrizione • Presenza in televisione e su stampa di modelli femminili e maschili che presentano caratteristiche di “magrezza” e “salutismo”

  48. Cultura dominante Il grado di accettazione del proprio corpo è influenzato dal criterio di bellezza dominante e da alcuni pregiudizi: • Mitizzazione dei disturbi dell’alimentazione

  49. Malattia come metafora • Il fatto che sia legata a valori sociali positivi contribuisce a spiegare perchè è diventata “di moda”. • Susan Sontang (“Illness as a Metaphor”): la tubercolosi come simbolo romantico portatore di significati quali la raffinatezza, a sensibilità e l’elevatezza di spirito.

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