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Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione V. MONALDI - NAPOLI

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione V. MONALDI - NAPOLI. Unità Operativa Complessa di Ortopedia Primario: Dott. Roberto Magri. L’AUTOTRAPIANTO NELLE LESIONI DELLA CARTILAGINE DEGLI SPORTIVI. Roberto Magri.

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Presentation Transcript


  1. Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione V. MONALDI - NAPOLI Unità Operativa Complessa di Ortopedia Primario: Dott. Roberto Magri

  2. L’AUTOTRAPIANTO NELLE LESIONI DELLA CARTILAGINE DEGLI SPORTIVI Roberto Magri

  3. Gli anni che stiamo vivendo rappresentano un periodo di transizione tra il vecchio e il nuovo…

  4. Aspettative di vita aumentate Innovazioni tecnologiche

  5. Il secolo che è iniziato apre un periodo importante per l’umanità

  6. Le conoscenze acquisite nel campo genetico hanno permesso di intervenire direttamente sugli organismi viventi

  7. Alla fine del secolo scorso è stato avviato il Progetto Genoma Umano che verrà completato in questo secolo

  8. Il Progetto prevede tre fasi iniziali di attuazione

  9. Un primo stadio ormai completato ha definito le mappe del genoma umano e la localizzazione dei geni

  10. Un secondo stadio non ancora completato prevede di riconoscere i diversi geni

  11. In un terzo stadio saranno studiate le attività dei singoli geni

  12. Queste ricerche sono effettuate in numerosi laboratori del mondo e con impegno di molti studiosi

  13. L’ultima fase è quella più importante per la ricaduta sulla nostra vita perché ci farà capire il funzionamento dei singoli geni

  14. e cio è importante non solo per la possibilità di curare le 5000 malattie genetiche oggi conosciute ma anche per migliorare la nostra salute

  15. Nei prossimi decenni dovremo sempre più abituarci a usare questo linguaggio

  16. Il nostro modo di approcciare le cose per molti aspetti della medicina certamente cambierà

  17. Ho voluto farvi queste premesse per introdurre l’argomento della mia relazione

  18. Perché ciò di cui vi parlerò è un argomento che ha a che fare con il Progetto Genoma Umano e cioè con i Geni

  19. Sentirete molto spesso parole come Bioingegneria Ingegneria genetica Ingegneria tessutale ma oggi non stiamo davvero iniziando a costruire il corpo umano?

  20. Tra i 10 interventi più frequenti in Ortopedia la meniscectomia figura al 1° posto, la toilette della cartilagine al 2°, la ricostruzione del LCA al 7°, la Protesi di ginocchio al 9°.Per tutti questi interventi però il denominatore comune è laCARTILAGINE (G. Puddu. Isokinetic, 2003)

  21. Bendele e Hullman nel 1988 effettuarono importanti studi sul danno cartilagineo. Da allora molte informazioni sono state acquisite sulla costituzione della cartilagine

  22. Lars Petersen nel 1995 pubblicò un lavoro nel quale dimostrava la possibilità di coltivare cellule di cartilagine umana (condrociti)

  23. Egli negli anni successivi dimostrò la possibilità di trapiantare su un difetto cartilagineo del ginocchio condrociti prelevati dal paziente e coltivati in vitro

  24. Tecnica di Lars

  25. In passato le lesioni cartilaginee sono state trattate con diverse tecniche: • Débridement • Lavaggi artroscopici • Abrasione subcondrale • Perforazioni subcondrali • Innesti osteocondrali

  26. QUESTI TRATTAMENTI HANNO SPESSO DISATTESO LE ASPETTATIVE E A VOLTE HANNO DATO RISULTATI DISASTROSI

  27. PENSIAMO PERTANTO CHE L’AUTOTRAPIANTO DI CARTILAGINE PUR ESSENDO UNA METODICA COMPLESSA POSSA APRIRE UNA NUOVA STRADA

  28. CHE DARA’ RISULTATI MIGLIORI NON SOLO QUANDO SARANNO RISOLTI ALCUNI PROBLEMI TECNOLOGICI MA, SOPRATTUTTO, SE SI ASSOCIANO METODOLOGIE COMPLEMENTARI (farmacologiche, meccaniche, CEMP, etc.)

  29. I problemi attuali non sono tanto legati alla via di accesso (invasiva o non ) quanto alle possibilità di migliorare le probabilità di un buon attecchimento e proliferazione delle cellule trapiantate

  30. Il fine inoltre è quello di poter riparare ogni articolazione del corpo umano

  31. Queste riunioni hanno lo scopo di ratificare evidenze medico-chirurgiche e indurre ad andare avanti nella ricerca

  32. …a reperire fondi e investimenti a trovare consensi

  33. Pensiamo che la metodica vada perfezionata, ma che soprattutto debba essere utilizzata non soltanto per il ginocchio

  34. a) Cartilagine normaleb) Rammollimentoc) Fissurazioned) Erosionee) Esposizione osso subcondrale e a b c d

  35. Una condropatia può assumere l’aspetto di una lesione del tutto superficiale ma può arrivare anche alla scomparsa totale della cartilagine con esposizione completa dell’osso subcondrale (artrosi)

  36. Classificazione di Outerbridge(1962) 1) Condromalacia 2) Fibrillazione 3) Erosione 4) Lesione osteocondrale

  37. Classificazione ICRS Grado 0: normale Grado 1: les. superficiale Grado 2: lesione < 50% Grado 3: lesione > 50% Grado 4: lesione osteocondrale

  38. IMAGING • Esame radiografico • TAC • Ecografia • RNM

  39. IMAGING La RNM riveste un ruolo importante per la sua elevata risoluzione di contrasto tessutale

  40. Attendibilità della RNM Les. 1° 30% Les. 2° 70% Les. 3° 90% Può permettere il riconoscimento di un danno cartilagineo anche prima della visione artroscopica

  41. Le ragioni della notevole sensibilità della RNM è dovuta al fatto che già nelle fasi iniziali della lesione si ha una perdita di proteoglicani e degradazione del collagene con incremento idrico e alterata mobilità dei protoni dell’acqua apprezzabili nelle sequenze T2 pesate e nelle immagini di diffusione

  42. Gli sport a rischio per una lesione della cartilagine sono: • Calcio • Rugby • Basket • Sci • Tennis

  43. Il ginocchio e la caviglia sono le articolazioni più colpite in assoluto Il trauma è singolo diretto o indiretto (distorsione) ovvero microtrumi ripetuti per overuse o per lassità non trattate che generano zone di sovraccarico statico e dinamico

  44. Dal 1999 utilizziamo una metodica diversa da quella che prevede condrociti coltivati liberi in soluzione. La Fidia Advanced Biopolimers ha messo a punto una tecnica di Ingegneria tessutale che prevede la produzione di condrociti autologhi su una membrana (scaffold) costituita da derivati dell’acido ialuronico (Hyalograft C). La membrana con i condrociti di dimensioni variabili è applicata direttamente sulla zona erosa. M

  45. La tecnica prevede ovviamente due interventi:1) In un primo tempo si effettua il prelievo di cartilagine che viene inviato presso il laboratorio per la moltiplicazione cellulare2) Dopo 25 giorni è possibile eseguire l’intervento di trapianto

  46. TECNICA CHIRURGICA ARTROSCOPICA • 1. Attraverso una cannula si valuta • l’estensione della lesione • Attraverso il mappatore si introduce il • filo guida per l’allineamento • 3. Con una fresa a bassa velocità si • rimuovono i frammenti di cartilagine • 4. Con il mappatore si ritaglia l’innesto • uguale al difetto preparato • 5. Si posiziona aderendo sulla lesione il • trapianto Hyalograft C • 6. Movimenti di flesso-estensione fanno • valutare la stabilità dell’innesto

  47. Sono in corso studi per produrre cartilagine da cellule staminali prelevate dallo stesso paziente (midollo)

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