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Capitolo 11 (Macro 1)

Capitolo 11 (Macro 1). Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici. Piano della lezione. Lo stock di moneta e l’equilibrio nel mercato monetario: la curva LM Il modello IS-LM Shock che colpiscono la IS Shock che colpiscono la LM.

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Capitolo 11 (Macro 1)

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Presentation Transcript


  1. Capitolo 11 (Macro 1) Estensione del modello a prezzi vischiosi: altri strumenti analitici

  2. Piano della lezione • Lo stock di moneta e l’equilibrio nel mercato monetario: la curva LM • Il modello IS-LM • Shock che colpiscono la IS • Shock che colpiscono la LM

  3. La determinazione del tasso di interesse • Abbiamo visto che la curva IS può offrire una riflessione sui cicli economici, assumendo che la BC stabilizzi il tasso di interesse reale attraverso OMP. Tuttavia, non tutte le banche centrali fissano i tassi di interesse. In taluni casi, esse controllano gli aggregati monetari: fissano l’offerta di moneta e non il tasso di interesse. Inoltre, anche quando le banche centrali fissano i tassi di interesse, esse stabilizzano quelli reali e non quelli nominali. In pratica, non disponiamo ancora di un modello che ci permetta di determinare il tasso di interesse reale di equilibrio • Dobbiamo allora procedere al completamento del modello attraverso la costruzione della curva LM (Liquidity-Money), che esprime l’equilibrio del mercato monetario. La LM consente di determinare i tassi di interesse di equilibrio tenendo fissa l’offerta di moneta. Mettendo insieme la curva IS (che esprime l’equilibrio nel mercato dei beni) e la curva LM (che esprime l’equilibrio nel mercato monetario), costruiremo il modello IS-LM che ci permette di determinare PIL reale e tasso di interesse di equilibrio quando lo stock di moneta è fisso

  4. Equilibrio nel mercato monetario • Quando abbiamo analizzato la domanda di moneta, abbiamo sottolineato come essa dipenda da tre fattori: • dalla spesa nominale PY • dalle lente variazioni della struttura e della tecnologia del sistema bancario VL • dal tasso di interesse nominale i • Se per semplicità trascuriamo VL, la domanda di moneta reale è data dalla seguente espressione:

  5. Equilibrio nel mercato monetario • La domanda di moneta reale (domanda in termini di potere d’acquisto per beni e servizi) è direttamente proporzionale al PIL reale e inversamente correlata al tasso di interesse nominale (dato che la velocità di circolazione dipende positivamente dal tasso di interesse nominale), • Nel MPV, il livello dei prezzi non può adeguarsi istantaneamente per eguagliare domanda Md e offerta di moneta Mscome nel MPF, per cui sarà il tasso di interesse nominale ad adeguarsi. Perciò, dati il PIL reale, l’offerta nominale di moneta e il livello dei prezzi, il tasso di interesse nominale i = r + πe deve essere quello in corrispondenza del quale la curva di domanda di moneta e la curva di offerta di moneta si intersecano:

  6. Domanda e offerta di moneta • Quando lo stock di attività monetarie liquide è fisso, il tasso di interesse nominale a breve termine di equilibrio è quello in corrispondenza del quale la domanda di moneta liquida da parte delle famiglie e delle imprese è uguale allo stock di moneta (fisso).

  7. La curva LM • Sotto l’ipotesi che lo stock di moneta sia fisso, il fatto che la domanda di moneta dipenda positivamente dal PIL reale implica che il tasso di interesse nominale di equilibrio vari al variare del PIL reale. Nella figura che segue, in corrispondenza di ogni possibile livello del PIL reale, esiste una differente curva di domanda di moneta come funzione del tasso di interesse nominale. Data l’offerta di moneta, se il PIL aumenta, anche il tasso di interesse deve aumentare per riportare in equilibrio il mercato monetario. La relazione tra tasso di interesse di equilibrio e livello del PIL è alla base della costruzione della curva LM • Consideriamo un diagramma in cui riportiamo il tasso di interesse nominale sull’asse delle ordinate e il PIL sull’asse delle ascisse. Per un determinato valore di Y, riportiamo sull’asse delle ordinate il valore di i derivante dall’equilibrio del mercato monetario che si ottiene intersecando la curva di domanda di moneta corrispondente a quel particolare valore di Y con la curva di offerta (che è data). Ripetendo la procedura per ogni valore di Y, otteniamo la curva LM. La curva LM esprime tutte le possibili combinazioni di tasso di interesse nominale e Pil reale in corrispondenza delle quali il mercato monetario è in equilibrio

  8. La domanda di moneta varia al variare del reddito totale Y. Più alto è il livello del reddito totale, più alta è la quantità di moneta domandata per ogni dato tasso di interesse e (per uno stock di moneta fisso) più alto è il tasso di interesse di equilibrio.

  9. Dalla domanda di moneta alla curva LM. La curva LM a destra dice quale sarà il tasso di interesse nominale di equilibrio per ogni valore del reddito nazionale Y.

  10. La curva LM • L’equazione per la curva LM è semplicemente l’equazione della domanda di moneta, che incorpora la condizione di equilibrio (Md =Ms), espressa in funzione di Y: • Aumenti dell’offerta reale di moneta spostano verso destra la curva LM. Diminuzioni dell’offerta reale di moneta spostano verso sinistra la LM. Queste variazioni dell’offerta di moneta in termini reali possono essere dovute a variazioni dello stock nominale di moneta in seguito a mutamenti della politica monetaria o a variazioni del livello dei prezzi

  11. Il diagramma IS-LM • Se si conosce il tasso di inflazione atteso, il fatto che i = r + πeci consente di costruire la curva LM nello stesso diagramma in cui è costruita la curva IS. In tal modo, otteniamo il diagramma IS-LM. E’ evidente che solo nel punto di intersezione tra le due curve, mercato dei beni e mercato monetario sono entrambi in equilibrio.

  12. Il diagramma IS-LMQual è l’equilibrio del sistema economico? È il punto di intersezione tra la curva IS e la curva LM. Lungo la curva IS, la produzione totale è uguale alla domanda aggregata. Lungo la curva LM, la quantità di moneta domandata dalle famiglie e dalle imprese è uguale allo stock di moneta. Nel punto di intersezione tra le due curve, sia il mercato dei beni sia il mercato monetario sono in equilibrio

  13. Shock che colpiscono la IS • Qualunque cambiamento della politica economica o dell’ambiente economico che faccia variare la spesa autonoma cambia la posizione della IS. Per esempio, un aumento degli acquisti pubblici fa traslare verso destra la IS lungo la LM e il nuovo punto di equilibrio del sistema economico verrà a trovarsi in corrispondenza di un livello del reddito e del tasso di interesse più elevati. Perché è aumentato il tasso di interesse? Perché: • Il modo in cui lo spostamento espansivo della IS verrà diviso tra aumento del tasso di interesse e aumento del PIL reale dipende dall’inclinazione della LM. Quando la LM è molto piatta, l’aumento del tasso di interesse reale sarà molto piccolo e, in tal caso, l’effetto di spiazzamento degli investimentie delle esportazioni sarà piccolo. Il contrario avverrà quando la domanda di moneta è anelastica al tasso di interesse. In questo caso, la LM sarà molto ripida è l’impatto dell’espansione fiscale si eserciterà soprattutto sul tasso di interesse, piuttosto che sul reddito

  14. Effetto di uno shock IS positivo. Uno spostamento espansivo della curva IS fa aumentare sia il PIL reale Y sia il tasso di interesse reale r

  15. Shock che colpiscono la LM • Un aumento dello stock di moneta sposterà verso il basso la LM lungo la IS determinando un nuovo punto di equilibrio caratterizzato da un più basso livello del tasso di interesse reale e un più alto livello del PIL reale. Una diminuzione dello stock di moneta sposterà la LM verso l’alto determinando un PIL di equilibrio più basso e un tasso di interesse di equilibrio più elevato. • E’ importante notare come il mercato monetario operi in modo diverso nel MPV rispetto al MPF. • Abbiamo visto come, nel MPF, il tasso di interesse reale determinava l’equilibrio nel mercato dei fondi mutuabili e le variazioni dello stock di moneta non avevano alcun effetto sulle variabili reali: era il livello dei prezzi che variava in modo da equilibrare domanda e offerta di moneta • Nel MPV, invece, è il tasso di interesse nominale che varia per riequilibrare il mercato monetario e non il livello dei prezzi

  16. Effetto di uno shock LM espansivo. Uno spostamento espansivo della curva LM fa aumentare il PIL reale Y e diminuire il tasso di interesse di equilibrio r.

  17. Modello IS-LM con un obiettivo di tasso di interesse. Quando la banca centrale si propone un obiettivo e fissa il tasso di interesse, la curva LM può essere considerata come una retta orizzontale.

  18. Classificazione degli shock • Cambiamenti che influenzano la LM. • Ogni variazione dello stock nominale di moneta, del livello dei prezzi o della velocità tendenziale di circolazione della moneta cambierà la posizione della LM • Ogni variazione della sensibilità della domanda di moneta al tasso di interesse farà variare la pendenza della LM • Il fatto che nel diagramma IS-LM il tasso di interesse è quello reale, a lungo termine e rischioso r ha importanti implicazioni. La curva LM esprime una relazione tra Y e i. A patto che il differenziale tra i ed r sia costante, non sorgono problemi nel rappresentare la LM nello stesso diagramma dove è costruita la IS. Se, però, il differenziale (spread) varia perché varia una sua componente (l’inflazione attesa o il premio per il rischio o il premio a termine), allora la LM si sposta. Se, per esempio, aumenta l’inflazione attesa, la LM si sposta verso il basso (mentre, se il premio per il rischio o il premio a termine aumentano, la LM si sposta verso l’alto)

  19. Un aumento dell’inflazione attesa sposta la curva LM verso il basso. Il fatto che il tasso di interesse pertinente alla curva IS sia un tasso reale e che il tasso di interesse pertinente alla curva LM sia un tasso nominale è causa di complicazioni: una variazione dell’inflazione attesa fa diminuire il tasso di interesse reale corrispondente a ogni dato tasso di interesse nominale e quindi sposta verso il basso la curva LM nel diagramma IS-LM.

  20. Classificazione degli shock • Cambiamenti che influenzano la IS • Cambiamenti di alcuni parametri che influenzano la spesa per investimenti hanno un impatto sulla pendenza della IS (Ir) • Variazioni della sensibilità delle esportazioni al tasso di cambio e della sensibilità del tasso di cambio al tasso di interesse interno hanno un impatto sulla pendenza della IS • Qualunque perturbazione modifichi la propensione marginale alla spesa PME influenzerà sia la pendenza che la posizione della IS. Quindi variazioni della propensione marginale al consumo, della propensione marginale alle importazioni o delle aliquote fiscali hanno un impatto sulla posizione e sulla pendenza della curva IS • Infine, variazioni del livello della spesa autonoma hanno un impatto sulla posizione della IS (per esempio, C0, I0, G)

  21. Il tasso di cambio e la bilancia commerciale • Come nel modello a prezzi flessibili, anche nel modello a prezzi vischiosi il valore del tasso di cambio reale corrente è dato dall’espressione:  = 0 - r (r – rf) • Dalla precedente equazione si comprende come eventuali spostamenti delle curve IS e LM che influenzino il tasso di interesse reale eserciteranno un impatto anche sul tasso di cambio reale e, per questa via, eserciteranno un‘influenza sulle esportazioni nette. • Il diagramma che segue illustra gli effetti di una politica monetaria espansiva

  22. Modello IS-LM e tasso di cambio • Gli spostamenti della curva LM verso l’esterno (destra) faranno aumentare il tasso di cambio e il valore della valuta estera determinando un aumento delle esportazioni nette

  23. Il modello IS-LM e la bilancia commerciale • In generale, nel modello IS-LM, gli effetti di un cambiamento delle condizioni interne sulla bilancia commerciale agiscono in due direzioni: 1) da un lato, le variazioni del tasso di cambio indotte da cambiamenti del tasso di interesse interno avranno un impatto sulle esportazioni lorde; 2) dall’altro lato, le variazioni del PIL reale avranno ripercussioni sulle importazioni. • Nel diagramma IS-LM, quando il sistema economico si muove verso l’alto o verso destra (oppure verso l’alto e verso destra), le esportazioni nette diminuiscono. La seguente figura illustra le principali relazioni di causa ed effetto.

  24. Effetto di un cambiamento delle condizioni interne sul tasso di cambio e sulla bilancia commerciale

  25. Shock internazionali ed economia nazionale • Tre tipi di shock internazionali influenzano l’equilibrio nello schema IS-LM: 1) una variazione della domanda estera di beni nazionali; 2) una variazione del tasso di interesse reale estero; 3) una variazione del valore fondamentale del tasso di cambio atteso dagli speculatori (0 ). Analizziamoli uno per uno. • Aumento della domanda estera. In questo caso, gli effetti nel modello IS-LM sono analoghi a quelli esercitati da un qualunque shock espansivo che muova la IS verso destra: lo spostamento a destra della IS, misurato dal prodotto tra aumento autonomo della domanda e moltiplicatore (ΔA0)/(1-PME), fa aumentare il PIL reale e, se la LM è inclinata positivamente, questo porterà ad un aumento del tasso di interesse e ad un apprezzamento del tasso di cambio che attenuerà l’incremento iniziale delle esportazioni; inoltre, l’aumento del PIL reale farà aumentare le importazioni.

  26. Effetto di un aumento della domanda estera di esportazioni

  27. Effetto di un aumento della domanda estera di esportazioni • Dal punto di vista algebrico, se si assume che la banca centrale mantenga fisso il tasso di interesse reale, l’impatto di un aumento della domanda estera sul reddito interno sarà misurato semplicemente dal prodotto della variazione delle esportazioni lorde per il moltiplicatore: dove, se sostituiamo alla propensione marginale alla spesa PME i parametri che la determinano, otteniamo:

  28. Effetto di un aumento della domanda estera di esportazioni • L’aumento della domanda estera influenza le esportazioni nette direttamente in termini di aumento delle esportazioni lorde, e indirettamente in termini di aumento delle importazioni generato dall’incremento del reddito nazionale: • Sostituendo il valore per ΔY, otteniamo: • Come si vede, a patto che il moltiplicatore moltiplicato per la propensione marginale ad importare sia minore di 1, un aumento della domanda estera migliorerà le esportazioni nette

  29. L’impatto di un aumento del tasso di interesse estero • Nel caso di un aumento del tasso di interesse estero rf, gli effetti sul reddito interno e sulla bilancia commerciale sono analoghi a quelli associati ad un aumento della domanda estera, tranne per il fatto che ora il tasso di cambio si muove in direzione opposta: un innalzamento di rf provocaun deprezzamento del tasso di cambio reale che, a sua volta, contribuisce a far aumentare le esportazioni lorde migliorando il saldo della bilancia commerciale. • Anche in questo caso, l’impatto sull’equilibrio interno è quello determinato da un movimento della IS in senso espansivo. In particolare, la traslazione a destra della IS fa aumentare il PIL e, nella misura in cui la LM è inclinata positivamente, questo determina un aumento del tasso di interesse interno. Lo spostamento dell’equilibrio IS-LM in alto a destra (aumento del PIL e del tasso di interesse interno) contribuisce a ridimensionare gli effetti positivi sulle esportazioni nette esercitati dall’aumento di rf (via deprezzamento del cambio)

  30. Cambiamento delle aspettative circa il valore di lungo periodo del tasso di cambio • Se lo shock internazionale è rappresentato da un cambiamento al rialzo delle aspettative degli speculatori circa il valore di lungo periodo del tasso di cambio (aumento di 0 ), gli effetti sono identici a quelli associati ad un aumento dirf: deprezzamento del tasso di cambio reale e aumento delle esportazioni lorde, traslazione a destra della IS, aumento del PIL di equilibrio e, con una LM inclinata positivamente, aumento del tasso di interesse interno.

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