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L’elettricità

L’elettricità. Capobianco Salvatore Classe 3° D Scuola Media Statale “A. Mendola”. Avanti. Se ad esempio, strofiniamo un panno di lana contro un oggetto di plastica, ci accorgiamo che acquista la proprietà di attrarre o respingere degli oggetti.

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Presentation Transcript


  1. L’elettricità CapobiancoSalvatore Classe 3° D Scuola Media Statale “A. Mendola” Avanti

  2. Se ad esempio, strofiniamo un panno di lana contro un oggetto di plastica, ci accorgiamo che acquista la proprietà di attrarre o respingere degli oggetti. Da questo presupposto, possiamo dedurre che alcuni atomi in determinate condizioni, hanno la proprietà di perdere o acquistare elettroni, pertanto assumono un determinato stato elettrico. Indietro Avanti

  3. Cariche positive o negative Un corpo è elettrizzato, quando possiede un eccesso di carica o o . positiva negativa Indietro Avanti

  4. Cariche Positive Esempio di atomo carico positivamentecomprendente 3 elettroni e 4 protoni Un corpo è carico positivamente, quando perde elettroni e quindi ha un numero di protoni superiore a essi. Menù

  5. Cariche negative Esempio di atomocarico negativamentecomprendente 6 elettronie 4 protoni Un corpo è carico negativamente, quando acquista elettroni e quindi ha un numero di protoni inferiore a essi. Menù

  6. Isolanti e conduttori A seconda del materiale di cui sono costituiti e della velocità con cui l’elettricità li attraversa, i corpi si distinguono in: e . isolanti conduttori Indietro Avanti

  7. Isolanti Un corpo si dice isolante, quando le cariche elettriche lo attraversano con grande difficoltà, perchè in questi materiali, gli elettroni sono fortemente legati al nucleo dell’atomo. Esempiodi isolante formato da uno strato di legno. Menù

  8. Conduttori Esempio di conduttore elettrico formato da una parte interna di metallo e una esterna di gomma Un corpo si dice conduttore,quando le cariche elettriche che lo attraversano si muovono con grande facilità, perché in questi materiali, gli elettroni sono legati debolmente al nucleo dell’atomo. Menù

  9. L’elettrizzazione dei corpi L’elettrizzazione dei corpi può essere compiuta mediante tre metodi differenti : per , per e per . strofinio contatto induzione Indietro Avanti

  10. Elettrizzazione per strofinio Se per esempio strofiniamo con un panno di lana un oggetto di vetro ci accorgiamo che il vetro cede elettroni alla lana e quindi avendo un numero di elettroni inferiore si carica positivamente, invece la lana avendo acquistato elettroni si carica negativamente. Al contrario alcuni corpi come la plastica dopo essere stati strofinati si caricano negativamente e di conseguenza la lana si carica positivamente. Esempio di elettrizzazione per strofinio, dove la lana cede elettroni alla plastica. Menù

  11. Elettrizzazione per contatto L’elettrizzazione per contatto, avviene, quando un corpo neutro e uno carico vengono messi a contatto, in questo modo la carica si divide in due parti uguali aventi entrambe lo stesso segno pertanto si respingono. Esempio di elettrizzazione per contatto, dove la sfera cede metà dei suoi elettroni, alla bacchetta che successivamente respinge Menù

  12. Elettrizzazione per induzione Se avviciniamo un oggetto carico positivamente a un conduttore, ci accorgiamo che il conduttore viene attirato dall’oggetto, ciò accade perchè gli elettroni all’interno della bacchetta sono liberi di muoversi, e pertanto la parte negativa del conduttore viene attratta dalla parte positiva dell’oggetto. Nello stesso tempo, dall’altra parte del conduttore, si forma una zona carica positivamente perchè gli elettroni sono passati nella parte negativa. Se l’oggetto era carico negativamente, accadeva l’opposto. Questo fenomeno può essere fruttato per caricare un corpo, infatti se dividiamo la carica di un corpo e successivamente lo separiamo, otterremo due oggetti carichi: uno carico positivamente e l’altro carico negativamente. Esempio di elettrizzazione per induzione dove la parte positiva del vetro attira la parte negativa del conduttore Menù

  13. Corrente elettrica e differenza di potenziale Le cariche elettriche si possono pure muovere all’interno di un conduttore dando origine al fenomeno della . Per capire il passaggio delle cariche elettriche all’interno di un conduttore si può utilizzare il principio dei . Nella corrente elettrica affinché le cariche elettriche passino attraverso un conduttore è necessario che agli estremi del conduttore siano accumulate quantità diverse di cariche elettriche cioè una differenza di carica. correnteelettrica vasicomunicanti Indietro Avanti

  14. La corrente elettrica La corrente elettrica è il prolungamento del flusso di cariche elettriche all’interno di un conduttore. Esempio di corrente trasmessa tra due sfere distanti circa 1metro Menù

  15. I vasi comunicanti Il principio dei vasi comunicanti afferma che se si hanno due recipienti contenenti acqua a due livelli differenti collegati tra loro da un tubo munito di rubinetto, appena si apre, l’acqua fluisce dal recipiente più pieno al recipiente più vuoto e il flusso dell’acqua si interrompe quando raggiungono lo stesso livello. Esempio di vasi comunicanti dove l’acqua scorre dal recipiente A al recipiente B Menù

  16. Polo positivo e polo negativo Il polo positivo è l’estremo del conduttore, verso il quale gli elettroni si avvicinano. Il polo negativo invece, è l’estremo del conduttore dal quale gli elettroni si allontanano. Esempio di come gli elettroni si muovono verso il polo positivo allontanandosi dal polo negativo Indietro Avanti

  17. Tensione Il dislivello elettrico che si forma tra i due poli è chiamato tensione, e si misura in . volt Indietro Avanti

  18. Volt Unità di misura della tensione ed è misurata da un apparecchio chiamato voltimetro. Che prende il nome dallo scienziato Alessandro Volta. L’immagine dimostra come gli elettroni si avvicinano al polo con più positività Menù

  19. Intensità di corrente È la quantità di carica che in un certo intervallo di tempo attraversa la sezione di un conduttore. Essa viene misurata con l’amperometro e viene espressa in ampere, dal nome del fisico francese André-Marie Ampère. Quantità di carica ________________ Intensità di corrente = Tempo Indietro Avanti

  20. I circuiti elettrici Per mantenere attivo il flusso di cariche all’interno di un conduttore, è necessario che i due estremi di un conduttore siano collegati tra loro in un circuito elettrico mediante un generatore di corrente elettrica. Esso perché funzioni, è necessario che sia chiuso, cioè non deve essere interrotto. Indietro Avanti

  21. Come è formato un circuito elettrico Un circuito elettrico è formato da un conduttore, un generatore, un utilizzatore e un interruttore; disposti in sequenza. Esempi di: Circuito acceso (in alto) Circuito spento(in basso) Indietro Avanti

  22. Tipi di circuiti Esistono vari tipi di circuiti ma quelli più importanti sono i e . Circuitiin serie Circuitiinparallelo Indietro Avanti

  23. Circuiti in serie Nei circuiti in serie gli utilizzatori sono collegati tra loro e disposti uno di seguito all’altro; per questo motivo il funzionamento di uno, dipende dal funzionamento degli altri. Esempio di circuito in serie. Ogni lampadina dipende da quella che la precede Menù

  24. Circuiti in parallelo Nei circuiti in parallelo gli utilizzatori sono collegati al generatore indipendentemente l’uno dall’altro. Il mancato funzionamento di uno non dipende dal mal funzionamento degli altri. Esempio di circuito in parallelo. Ogni lampadina non dipende dal funzionamento di un altra Menù

  25. Resistenza elettrica e le leggi di Ohm La resistenza che un corpo oppone al passaggio della corrente elettrica prende il nome di . Ohm riuscì a dimostrare sperimentalmente l’esistenza di una relazione tra l’intensità, la differenza di potenziale e la resistenza di un conduttore. Riuscì così a formulare due leggi che prendono il suo nome : la prima e la seconda legge di Ohm. resistenzaelettrica Indietro Avanti

  26. La resistenza elettrica La resistenza è una grandezza fisica e la sua unità di misura è l’Ohm (Ω), dal nome dello scienziato tedesco Georg Simon Ohm. Menù Ogni elettrone viene rallentato dai protoni che incontra nel conduttore

  27. La prima legge di Ohm La prima legge di Ohm dice che, in un filo conduttore, l’intensità di corrente che lo attraversa è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale e inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore. Differenza di potenziale Intensità = _____________________ Resistenza Indietro Avanti

  28. La seconda legge di Ohm La seconda legge di Ohm dice che la resistenza di un conduttore dipende dal materiale con cui esso è costituito, ed è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale alla sua sezione. Lunghezza Resistenza = Costante X _____________ Sezione Indietro Avanti

  29. Fine Indietro Esci

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