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IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA. UNO SGUARDO ALLA STORIA. EUROPA. = INSIEME DI VALORI COMUNI CHE DANNO FORMA ALL’IDENTITA’ EUROPEA. UNIONE EUROPEA. = UNIONE DI TUTTI I POPOLI E DI TUTTI GLI STATI CHE CONDIVIDONO L’IDENTITA’ EUROPEA. UNIFICARE COME?.
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IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA UNO SGUARDO ALLA STORIA
EUROPA = INSIEME DI VALORI COMUNI CHE DANNO FORMA ALL’IDENTITA’ EUROPEA
UNIONE EUROPEA = UNIONE DI TUTTI I POPOLI E DI TUTTI GLI STATI CHE CONDIVIDONO L’IDENTITA’ EUROPEA
UNIFICARE COME? • IDEA INTERGOVERNATIVA: creazione di una stretta cooperazione fra Stati sovrani • IDEA FUNZIONALISTA: creazione di un’autorità sovrannazionale cui affidare poteri decisionali al posto degli Stati attraverso un processo graduale • IDEA FEDERALISTA: creazione di uno Stato federale europeo • IDEA DEL MULTILEVEL SYSTEM OF GOVERNANCE: creazione di una struttura reticolare che leghi tutti gli attori e tutte le istituzioni coinvolti nei diversi livelli di governo
DICHIARAZIONE SCHUMAN 9 maggio 1950 L’unificazione dell’Europa • è l’unico strumento in grado di assicurare una pace duratura (progetto politico) • può realizzarsi solo attraverso un processo graduale passo dopo passo (e l’unificazione di un settore limitato, quello del carbone e dell’acciaio ne è il primo passo) • può prodursi mediante la creazione di un’organizzazione sovrannazionale aperta a tutti gli Stati europei che vogliano farne parte
ANNI ‘50 • 1951: Creazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) fra Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo • 1953: Tentativo di creazione fra gli stessi sei Stati della Comunità europea di difesa (CED) subito fallita • 1957: Creazione fra gli stessi sei Stati della Comunità economica europea (CEE) e della Comunità europea dell’energia atomica (CEEA o Euratom)
TRATTATO CEE • OBIETTIVI: creazione del mercato comune (unione doganale, riconoscimento delle quattro libertà fondamentali, politica della concorrenza, regolamentazione degli interventi statali nell’economia, armonizzazione dei regimi fiscali, generale cooperazione nei settori economici) • ORIGINALE STRUTTURA ISTITUZIONALE (Commissione, Assemblea parlamentare, Consiglio, Corte di giustizia)
ANNI ‘60 • 1965-66: Compromesso del Lussemburgo • 1967: Trattato sulla fusione degli esecutivi
ANNI ‘70 • 1973: Adesione di Regno Unito Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Irlanda e Danimarca (EUROPA A NOVE STATI) • Richiesta di adesione da parte di Grecia, Spagna e Portogallo (nesso Comunità/ideale democratico) • Costruzione del mercato comune (tappe importanti: Sent. Dassonville – 1974 – e Sent. Cassis di Digione – 1979) • 1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
ANNI ‘80 • 1981: Adesione della Grecia • 1986: Adesione di Spagna e Portogallo (EUROPA A DODICI STATI) • 1987: Atto Unico Europeo • 1989: Crollo del muro di Berlino e fine della Guerra fredda
ATTO UNICO EUROPEO Firmato nel 1986, entra in vigore nel 1987. L’AUE: • Programma il completamento del mercato unico per il 31 dicembre 1992. • Introduce una limitata riforma istituzionale (procedura di cooperazione; primo riconoscimento del Consiglio europeo) • Pone le basi per una più ampia integrazione economica e monetaria • Introduce una cooperazione intergovernativa nel settore della politica estera.
ANNI ‘90 • 1992: Trattato di Maastricht (1993) • 1993: Criteri di Copenhagen: • Stabile garanzia del principio democratico, dello stato di diritto, dei diritti fondamentali e della protezione delle minoranze • Esistenza di un’economia di mercato funzionante • Capacità di assumere gli obblighi derivanti dalla partecipazione all’UE • Adattamento delle strutture amministrative nazionali alle richieste UE • 1995: Adesione di Austria, Svezia e Finlandia (EUROPA A QUINDICI STATI) • Trattato di Amsterdam (1999)
TRATTATO DI MAASTRICHT • Dalla Comunità Economica Europea all’Unione Europea • Una struttura a tre pilastri: • Primo pilastro: la Comunità europea (CE) • Secondo pilastro: Politica estera e di sicurezza comune (PESC) • Terzo pilastro: Giustizia e affari interni (GAI) • Maggiore considerazione per democrazia e diritti fondamentali • Istituzione della cittadinanza europea • Introduzione del principio di sussidiarietà
La difficile ratifica • Esito negativo in un primo referendum in Danimarca (nel secondo, nel 1993, l’esito fu positivo) • Questione di fiducia sul testo del trattato nella Camera dei comuni britannica • Censure di costituzionalità sul testo del trattato dinanzi a numerose Corti costituzionali nazionali (Spagna, Francia, Danimarca e, soprattutto, Germania – Maastricht Urteil)
TRATTATO DI AMSTERDAM • Creazione di un’Area di Libertà, Sicurezza e Giustizia (integrazione degli Accordi di Schengen nel quadro dell’UE; immigrazione, asilo e diritti dei cittadini extracomunitari collocati nel Primo pilastro) • Ridenominazione del Terzo pilastro: Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale • Maggiore attenzione per i diritti fondamentali e rafforzamento del principio di non discriminazione • Proliferazione delle clausole di opt-out e consacrazione dell’Europa a più velocità.
ANNI 2000-2004 • 2000: Trattato di Nizza (2002) • 2000: Proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (c.d. Carta di Nizza) • 2000: Dichiarazione di Nizza sul futuro dell’Unione • 2001: Dichiarazione di Laeken sul futuro dell’Unione europea (istituzione della Convenzione) • 2002-2003: Lavori della Convenzione • 2004 (1° maggio): Adesione di Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Cipro, Slovacchia (EUROPA A VENTICINQUE STATI) • 2004 (29 ottobre): firma del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa (c.d. Trattato Costituzionale)
TRATTATO DI NIZZA • Riforma istituzionale finalizzata a preparare il maxi allargamento previsto per il 2004: • Differente distribuzione dei seggi fra gli Stati membri nel Parlamento europeo • Ricalcolo della ponderazione dei voti in Consiglio • Proclamazione della Carta dei diritti fondamentali (come atto non giuridicamente vincolante)
TRATTATO COSTITUZIONALE QUATTRO PARTI: • Parte I: disposizioni generali (obiettivi, simboli, diritti fondamentali, cittadinanza, democrazia, istituzioni, processo decisionale) • Parte II: Carta dei diritti fondamentali (giuridicamente vincolante) • Parte III: politiche dell’UE • Parte IV: disposizioni finali • (Abolizione della struttura a pilastri)
ANNI 2005-2010 • 2005: Esito negativo nei referendum francese e olandese sul Trattato costituzionale • 2007: Adesione di Romania e Bulgaria (EUROPA A VENTISETTE STATI) • 2007: Firma del Trattato di Lisbona • 2009 (1° dicembre): Entrata in vigore del Trattato di Lisbona
DAL TRATTATO COSTITUZIONALE AL TRATTATO DI LISBONA • 2005-2006: Periodo di riflessione • Strategia in progressione: • Compromesso politico (giugno 2007) • Istituzione di una Conferenza intergovernativa (CIG) con il compito di elaborare un nuovo trattato sulla base di quanto stabilito del compromesso politico di giugno (Dicembre 2007)
TRATTATO DI LISBONA • Due Trattati con lo stesso valore giuridico: • Il Trattato sull’Unione europea (TUE) • Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) • Confermato in sostanza il Trattato costituzionale, ma depurato di tutte le disposizioni maggiormente “costituzionali” • La Carta dei diritti fondamentali come Allegato al Trattato
LA PROCEDURA DI RATIFICA La ratifica è stata molto complessa per: • Irlanda (dopo un primo referendum negativo, il secondo referendum si è svolto il 2 ottobre 2009) • Germania (sent. 30 giugno 2009 della Corte costituzionale federale – c.d. Lissabon Urteil) • Polonia • Repubblica ceca
PER APPROFONDIRE • B. OLIVI, R. SANTANIELLO, Storia dell’integrazione europea: dalla Guerra fredda alla Costituzione dell’Unione, Il Mulino oppure • N. NUGENT, Governo e politiche dell’Unione europea. Vol. I: Storia e teoria dell’integrazione, Il Mulino