1 / 32

Quinta Lezione

Quinta Lezione. Espansione in momenti di dipolo, Metodo delle immagini, definizione e calcolo capacità . Riassunto della lezione precedente. Circuitazione del campo elettrico Gabbia di Faraday Potenziale di un guscio/conduttore carico il generatore di Kelvin

dianthe
Télécharger la présentation

Quinta Lezione

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Quinta Lezione Espansione in momenti di dipolo, Metodo delle immagini, definizione e calcolo capacità

  2. Riassunto della lezione precedente • Circuitazione del campo elettrico • Gabbia di Faraday • Potenziale di un guscio/conduttore carico • il generatore di Kelvin • effetto delle punte e parafulmine • calcolo del potenziale per alcune distribuzioni

  3. L’approssimazione di dipolo per distribuzione arbitraria di cariche P • Distribuzione arbitraria di cariche: il potenziale in P in prima approssimazione, a grande distanza: ri r di r’ • Ma se ci sono cariche positive e negative in ugual quantità? L’approssimazione è chiaramente insufficiente

  4. L’approssimazione di dipolo per distribuzione arbitraria di cariche • Approssimiamo meglio ri P ri r di • Per cui il potenziale diventa r’

  5. L’approssimazione di dipolo per distribuzione arbitraria di cariche • Se definiamomomento di dipolo per una distribuzione di cariche • Vediamo che il secondo termine dell’espansione è • Cioè esattamente il potenziale di dipolo calcolato nella scorsa lezione • Questo è importante in quanto stabilisce che qualunque distribuzione di cariche, globalmente neutra, ad una certa distanza ha un potenziale (e quindi un campo) che dipende dal momento di dipolo

  6. Esempio: approssimazioni a grande distanza • Supponiamo di avere una distribuzione di cariche piuttosto complicata: Q3= 12nC in R3 (0.01,0.03,0.02)m Q1= 1nC in R1 (0.01,0.01,0.02)m Q4= 8nC in R4 (0.03,0.03,0.02)m Q2= 3nC in R2 (0.02,0.02,0.02)m • Qual è il potenziale in P (3,0,4) m? P

  7. Esempio: approssimazioni a grande distanza • Le cariche sono tutte vicine all’origine, da cui P dista circa 5m • Sappiamo quindi che il risultato sarà con buona approssimazione • Se avessimo fatto il conto in modo esatto avremmo ottenuto • ….la distanza in questo caso non è poi così grande...

  8. Esempio2: approssimazioni a grande distanza • Modifichiamo lievemente i dati (le cariche) del problema precedente: Q3= -4nC in R3 (0.01,0.03,0.02)m Q1= 1nC in R1 (0.01,0.01,0.02)m Q4= -2nC in R4 (0.03,0.03,0.02)m Q2= 5nC in R2 (0.02,0.02,0.02)m • Qual è il potenziale in P(3,0,4) m? P

  9. Esempio 2: approssimazioni a grande distanza • Le cariche sono ancora tutte vicine all’origine, da cui P dista circa 5m • Però se calcoliamo come prima • Ovvero l’approssimazione è insufficiente: conta il contributo di dipolo (che sappiamo decrescere come r2) • Calcoliamo il termine di dipolo:

  10. Esempio 2: approssimazioni a grande distanza • Se avessimo calcolato in modo “rigoroso” avremmo ottenuto

  11. Metodo delle Immagini • Se sostituiamo una superficie equipotenziale con una superficie conduttrice (o un conduttore pieno) avente il corretto potenziale, il campo rimane identico! • IDEA: studiare i campi di distribuzioni di cariche in prossimità di conduttori rimpiazzando i conduttori con distribuzioni di carica appropriate, o viceversa, a seconda della difficoltà del problema

  12. Metodo delle Immagini • Tale procedura, ovvero sostituire ad un problema, un problema equivalente più semplice, è molto generale • Ovviamente il problema è equivalente per tutto quanto è al di fuori del conduttore equivalente • Il caso più semplice: un conduttore piano a potenziale zero (massa) in prossimità di una carica. Basta sostituire con un dipolo.

  13. Carica in prossimità di un piano conduttore - - - - - - - - P • Il campo dovuto alla carica sola è r r a • Sul piano, il campo è tutto ortogonale, con direzione -x, e la componente di r lungo x di r è -a, ovvero • Aggiungiamo l’effetto della carica immagine raddoppiando il campo

  14. Carica in prossimità di un piano conduttore - - - - - - - - P • La densità di carica indotta (Gauss) è r r a • Notate che, se integriamo su tutto il piano (nota: (r,q) individuano un punto in coordinate polari) • Come deve essere. La forza che subisce la carica è ovviamente (forza tra due cariche uguali e opposte…) • Lo stesso risultato poteva essere ottenuto integrando i contributi di forza dovuti a s (molto più laborioso!!)

  15. ATTENZIONE • L’equivalenza è valida solo per la regione al di fuori del conduttore equivalente: es. appello luglio 2007 • Flusso attraverso la sfera? NON E’ ZERO come potreste immaginare mettendo la carica immagine • Usiamo il teorema della immagini per calcolare la carica sul piano • Integrata nel cerchio di 1 m • Quindi per Gauss:

  16. Q R Capacità di un conduttore • Per una sfera conduttrice isolata caricata con carica Q, i punti della superficie sono equipotenziali Definiamo tale quantità Capacità [F]=[C]/[V] Se il conduttore non è sferico, nelle stesse condizioni il rapporto resta invariante

  17. Capacità di un sistema di conduttori Vc3 Vc1 Vc2 • Se i conduttori sono più di uno, ricordando che Avremo in generale Dove pij si definiscono coefficienti di potenziale

  18. Capacità di un sistema di conduttori • Quindi, un legame lineare (matrice) lega anche nel caso di più conduttori potenziali e cariche. Possiamo invertire tale matrice I coefficienti sono scritti in minuscolo perché, per convenzione, non sono ancora le capacità, ma coefficienti di capacità. Per definire le capacità conviene valutare quali siano i coefficienti che legano le cariche alle differenze di potenziale tra i conduttori (vedremo poi perché)

  19. Sistema di conduttori • Riscrivendo i coefficienti in modo da far comparire differenze di potenziale tra i conduttori, si ha • in pratica una matrice capacità, in cui i coefficienti sulla diagonale si definisco autocapacità e gli altri coefficienti, mutue capacità

  20. +q -q Sistema di 2 conduttori • consideriamo il caso di 2 conduttori • tale sistema prende il nome di condensatore

  21. + - + - + - - + + - + - - + d x Condensatore piano • Applicando il Teorema di Gauss: • Calcoliamo la capacità per il caso di due lamine affacciate, di area S e distanziate d

  22. Sb a Sa d b Capacità tra due sfere metalliche concentriche

  23. a b Capacità di un tratto di cavo coassiale l • Consideriamo un tratto di coassiale di lunghezza l • Avevamo calcolato (lezione 2) che • Considerando che Q=ll otteniamo

  24. V Conduttore 2 Conduttore 1 Note e notazioni • Di qui in poi userò delle frecce per indicare differenze di potenziale • tali frecce ovviamente non servono ora ad indicare dei vettori • userò frecce, che vanno da un punto (potenziale di riferimento) ad un altro punto (potenziale) per evidenziare qual è il potenziale di riferimento • Per esempio: V indica il potenziale del conduttore 2 rispetto al conduttore 1

  25. 2 V21 1 V32 V13 3 Legge di Kirchhoff alle maglie • Tale notazione consente di riscrivere la conservatività del campo elettrostatico in una forma molto utile che prende il nome di Seconda legge di Kirchhoff: • Prendiamo una serie di punti, o una serie di conduttori, immersi in un campo • Avevamo definito la ddp tra due punti come: • Se quindi calcoliamo • Ovvero: la somma algebrica delle differenze (o cadute) di potenziale lungo una maglia è nulla

  26. C B A Note • Anche la scelta dei versi delle tensioni è arbitraria purché si adotti la stessa scelta per tutto il tempo (percorrere tutta la maglia nello stesso verso) • La scelta della “maglia” è arbitraria • Consente di legare le tensioni tra loro, ovvero ricavare una in funzione delle altre: per es

  27. --------------- +q V=V1+V2 V1 +++++++++ -q +q V2 -q Connessione condensatori: Serie +++++++++ ----------------- La carica totale non cambia Le differenze di potenziale si sommano • Il sistema si comporta come un unico condensatore con capacità

  28. +q1 +q2 -q1 -q2 Vtot Connessione condensatori: Parallelo La carica totale è la somma delle cariche La differenza di potenziale è la stessa

  29. a d c e Cac b Ccb Esercizio Due elettrodi sferici come da figura. L’elettrodo più interno è rivestito di dielettrico. Capacità? Possiamo pensare alla struttura come composta da due condensatori in serie: aggiungere un guscio metallico lungo la superficie di separazione non cambierebbe nulla (superficie equipotenziale)

  30. Esercizio Una sfera di raggio R1= 1m e carica Q= 1nC viene collegata con un filo conduttore ad una sfera, lontana dalla prima, di raggio R2=0.3 m e inizialmente scarica. Quali cariche possiedono le due sfere a collegamento avvenuto?

  31. Esercizio (cont.) Conosciamo le capacità delle sfere Al collegamento la carica si ridistribuisce ed i conduttori finiranno per assumere lo stesso potenziale Ma la carica totale resta la stessa (principio di conservazione della carica) Dal sistema troviamo le quantità richieste

  32. +dq +q V q(V) L V Energia di carica di un condensatore Caricando un condensatore compiamo un lavoro: il campo contro cui compiamo il lavoro crescerà con il crescere della carica sul conduttore

More Related