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Declino economico e crash finanziario

Declino economico e crash finanziario. www.countdownnet.info. www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile). CARATTERI DELLA PRESENTE FASE SOCIALE DECLINO DE-INTEGRAZIONE MUTAZIONE … Una NECESSITA’ CONDIZIONATA: la non riproduzione del sistema sociale a partire dai primi anni ‘70.

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Declino economico e crash finanziario

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Presentation Transcript


  1. Declino economico e crash finanziario www.countdownnet.info www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  2. CARATTERI DELLA PRESENTE FASE SOCIALE • DECLINO • DE-INTEGRAZIONE • MUTAZIONE …Una NECESSITA’ CONDIZIONATA: la non riproduzione del sistema sociale a partire dai primi anni ‘70 www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  3. Tendenza di lungo periodo: la “decrescita” capitalistica UK: picco del 25,3% fine ‘800 a picco presunto di 13,3 al 2005; USA 21,6 a 16,7; Giappone dal 50 di inizio ‘900 a 12,3; eurozona da 19,6 a metà ‘900 a 11,4. Il tasso di accumulazione per World I, da 6,3 a fine ‘800 a presunto 2,5% (Minqi Li, Feng Xiao, Andong Zhu, vedi slide 27) PIL PIL Redditività capitale ’33-’45 PIL Investimenti netti 1875-99 1929-33 ’58-’65 * *Ultimi 30 anni ‘48 ’54 ’57 ‘60 ’71-’74-75-’81-82 ‘86 ’87 ’91 ’01 0ggi Dal ’71 adoggi (tra recessioni e debacle finanziarie) www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  4. La distribuzione dei redditi da lavoro dipendente sui profitti inverte il trend nell’area OCSE rispetto alla tendenza secolare. Fine anni ‘70 www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  5. t2 Redditività imprese accumulazione Investimento speculativo t1 T2’ Il declino dell’accumulazione (t1) procura un incremento degli investimenti speculativi (t2) –da profitti, redditi manager e lavoratori - i quali deprimono ulteriormente l’accumulazione, ma incrementano par- zialmente e simultaneamente il saggio del Profitto (t2’). «Dagli inizi anni ’80 fino decennio scorso , la quota di profitti impiegata speculativamente dalle corpo- ration del settore produttivo e commerciale è andata costantemente innalzandosi passando dal 10% della metà degli anni ‘70 al 91% del 2007»

  6. Il monetarismo deflazionistico(fine '70, inizio '80) • - deficit (che non c'è stato) • - debito (che non c'è stato) • - sostegno all'occupazione • - salario sociale • + liberalizzazione concorrenza e movimento capitali • deregulation in tutti i settori • detassazione redditi da capitale • = aumento redditività imprese (per eliminazione capitale obsoleto e riduzione salario sociale) Riduzione spesa pubblica www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  7. DECLINO

  8. Debole crescita economica • Incremento della disoccupazione e della precarietà • Incremento dei deficit pubblici • Incremento colossale dell’indebitamento (2,6 milioni di miliardi vs 70 trilioni) • Dal '71 ad oggi vi sono state dieci recessioni (contrazioni nette del prodotto) • Rallentamento del saggio di accumulazione e del grado di utilizzo della capacità produttiva (variabili fondamentali) ......poiché il capitalismo rappresenta un modo per riprodurre la società.............. www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  9. DE-INTEGRAZIONE

  10. Progressivo indebolimento dei sindacati e delle tutele dei salariati • Sostituzione di lavori stabili e ben pagati con lavori precari e mal pagati • Peggioramento delle condizioni di lavoro ed incremento individuale delle ore lavorate (entrambe i punti tendono a manifestarsi in forme di “neoschiavismo”) • Riduzione dei benefici del salario indiretto (welfare state) www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  11. MUTAZIONE

  12. Progressiva privatizzazione (outsourcing) e commercializzazione di settori produttivi e servizi pubblici • Liberalizzazione dei mercati, deregulation, ristrutturazioni, acquisizioni e dismissioni • Ascesa del capitale finanziario (crescita del corso delle borse e del valore dei beni immobiliari, nonché speculazione sui cambi e materie prime) • Riduzione dei “profit retained” e massimizzazione dei profitti speculativi • Riduzione degli investimenti produttivi, dunque del tasso d’accumulazione • Riduzione della crescita dell’occupazione • Trionfo dello “speculative capital”, dunque del mercato secondario dei titoli • Incremento del rapporto prezzi dei titoli/utili delle imprese • Ruolo determinante dei fondi pensione, di investimento e comp. finanziarie nel determinare le strategie delle imprese • E’ il trionfo dello “shareholdervalue”(il managment non deve mirare ad aumento profitti, • accumulazione e mercato ma valore nominale delle azioni) www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  13. Declino (esempi) • Nell'economia degli Stati Uniti ad oggi ci sono più di 33 trilioni di $ di debito insoluto (federale, statale, locale, aziendale, personale), tre volte il Pil - 2008 • Quaranta ore alla settimana di lavoro circa nel 1960 riproducevano milioni di famiglie di quattro persone, mentre oggi ne sono necessarie ottanta o più (spesso sensibilmente di più). • 1982: prima principale crisi debitoria del secondo e terzo mondo • 1984: gli Stati Uniti passarono ufficialmente per la prima volta dalla I guerra mondiale dalla condizione di più grande Paese creditore a quella di più grande debitore del mondo. Il debito netto degli Stati Uniti all'estero è di $5 trilioni - 2008 www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  14. Declino • The figures for the most recent month available are, year-on-year: Taiwan (-43pc), Ukraine (-34pc), Japan (-30pc), Singapore (-29pc), Hungary (-23pc), Sweden (-20pc), Korea (-19pc), Turkey (-18pc), Russia (-16pc), Spain (-15pc), Poland (-15pc), Brazil (-15pc), Italy (-14pc), Germany (-12pc), France (-11pc), US (-10pc) and Britain (-9pc). Norway sails blissfully on (+4pc). • By comparison, industrial output in core-Europe fell 2.8pc in 1930, 5.1pc in 1931 and 3.9pc in 1932, according to RBS. • in We need shock and awe policies to halt depression, Mar 2009, Daily Telegraph (dati relativi alla produzione industriale nei mesi precedenti il marzo del 2009) www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  15. Declino • 1990: Il mercato azionario giapponese sprofonda da 38.000 a 12.000 nell’indice di borsa • 1997-98: La crisi asiatica travolge il Sud Corea, Hong Kong, Indonesia e la Tailandia. Il FMI presta al Sud Corea $ 57 miliardi di imponendo – come da norma - un‟austerità draconiana”. • 2000: crolla il boom del Dot.com; Il Nasdaq perde il 60% del valore e mai più lo recupera. • Impoverimento massiccio dell’America Latina (si calcola che oggi il 25% delle popolazione è esclusa da qualsiasi attività economica legale). www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  16. Declino • Crescita di un capitalismo gangsteristico nel’ex blocco sovietico accompagnato da sacche consistenti di miseria e riduzione di qualunque forma di assistenza sociale. • Anche a livello individuale, la settimana lavorativa media negli USA è salita da circa 39 ore nel 1970 a circa 43 attuali. Il salario minimo negli Stati Uniti nel 1973 era di $ 3.25 all'ora; oggi è di $ 8.15 e dovrebbe essere elevato a $ 18 per recuperare il potere d’acquisto del livello del 1973. • Negli USA vi sono più di 3 milioni di persone detenute, triplicate in assoluto rispetto agli anni ’70. www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  17. Declino • 40 milioni di Americani non hanno affatto assicurazione contro le malattie, nonostante che, per soddisfare le richieste delle grandi compagnie farmaceutiche d’assicurazione, la sanità si prenda il 14% del Pil, dato ben superiore a quello di molti altri paesi dell'OCDE con migliori (e universali) sistemi. • Nel 2005, negli Stati Uniti almeno 12 milioni di case ed appartamenti, sufficienti per ospitare più di 30 milioni di persone, sono sfitte tutto l’anno; i dati si possono estrapolare dal Census Bureau, US Housing Inventory, che riporta come nel 2003, 11,63 milioni di unità abitative erano vuote. Nello stesso tempo, qualcosa  come 12 milioni di persone negli Stati Uniti  soffre di mancanza di alloggio nel corso dell’ anno. In realtà i senza casa sono alcuni milioni in più, in particolare se si considerano i giovani costretti a vivere nelle case dei genitori a causa dei costi proibitivi degli alloggi, mentre i salari sono troppo bassi o il lavoro troppo insicuro. www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  18. Declino • Secondo la World Bank il numero di poveri sul pianeta è di 2.81 miliardi. Secondo le Statistiche ufficiali, circa 40 milioni di americani vivono al di sotto della linea di povertà. • Cinque milioni di persone negli Stati Uniti saltano un pasto al giorno. Altri 5 milioni sono homeless. Solo il 5% dei cittadini americani possiede il 60% della ricchezza nazionale. Dal 1973 al 2003 il reddito medio delle famiglie americane crebbe meno di un terzo rispetto alla crescita della produttività • Nella Germania lo 0.5% della popolazione adulta possiede il 25.7% della ricchezza totale. Il 25% più povero delle famiglie tedesche non possiede alcuna risorsa monetaria(2003) e un milione e centomila bambini vive sotto la linea di povertà www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  19. …….e ahimé in crescita • Bonded labour (servitù da debito) affects millions of people around the world. People become bonded labourers by taking or being tricked into taking a loan for as little as the cost of medicine for a sick child. To repay the debt, many are forced to work long hours, seven days a week, up to 365 days a year. They receive basic food and shelter as 'payment' for their work, but may never pay off the loan, which can be passed down for generations. • Early and forced marriage affects women and girls who are married without choice and are forced into lives of servitude often accompanied by physical violence. • Forced labour affects people who are illegally recruited by individuals, governments or political parties and forced to work usually under threat of violence or other penalties. • Slavery by descentis where people are either born into a slave class or are from a 'group' that society views as suited to being used as slave labour. • Trafficking involves the transport and/or trade of people -- women, children and men -- from one area to another for the purpose of forcing them into slavery conditions. • Worst forms of child labour affects an estimated 126 million children around the world in work that is harmful to their health and welfare. • ……………….200 milioni in tutto circa www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  20. Varie misure Più semplicemente come Y’/K’ ..ma Y/K o Y’/K:V Profitti come differenza tra nuovo valore creato e massa genericadei salari Y come RN PNL = PIL + redditi netti dall’estero RN= PNL – imposte indirette + contributi alla produzione - ammortamenti Le imposte dirette cadono su tutti i redditi da lavoro, impresa e finanziari La misura di K` può essere: a valore corrente, di sostituzione e storico Y’= profitti K’= capitale fisso netto

  21. We define the profit as the sum of all property incomes that include corporate profits, non-corporate capitalist profits, net interests, and the rent. The profit equals the value of output less wage costs and taxation costs. • The output is measured by the net domestic product, which roughly corresponds to the Marxian concept of net value of output. • The wage costs include the compensation of employees and an estimated labor component of the entrepreneurial income (also know as the proprietors’ income). • The taxation costs are measured by the taxes on production and imports (indirect taxes) less subsidies. • The profit rate is the ratio of the profit over the capital stock. The capital stock is measured by the net stock of private non-residential fixed capital. • 4

  22. Declino

  23. Declino Elaborazione dati P. Giussani

  24. Declino Elab. p. giussani

  25. Declino

  26. Declino A. Freeman, In our lifetime: long-run growth and polarisation since financial liberalisation, 2006

  27. Declino Croissance du PIB PPA des Etats-Unis, de l'Europe (douze pays), du Japon et du monde 1950-2006 (en %) Henri Houben, Quelques réflexions sur la crise économique actuelle, 2009

  28. Hedonic Price Index (nuova metodologia di misurazione del Pil) • Lato prezzi: si disinflaziona col QAM (un aumento di prezzo si riduce per quella parte etichettata come 'miglioramento qualitativo’)..... • Lato produzione: si accresce così la produttività, il valore monetario della produzione complessiva di tanto quanto la disinflazione presunta...... • sicché un miglioramento qualitativo (ad es. una capacità maggiorata del 25% d'un computer o nelle prestazioni d'un auto a parità di cilindrata rispetto ad un periodo precedente) si traduce in un corrispondente aumento del 25% di quel tipo d'auto o computer nel computo del PIL. Quality Adjustment Method, il miglioramento della qualità si traduce in una riduzione dell'inflazione + Consumer Substitution. www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  29. Dato il prezzo di mercato della merce x, non si assegna più all’ora di lavoro (L) il prodotto fisico in unità di merce, ma in grado di efficienza(qualità del prodotto), sicché se essa cresce è come se crescessero le unità fisiche ( ossia + produttività, - prezzo = disinflazione → maggiore produzione fisica) • Insomma, si produce 'quantità' attraverso una procedura di misurazione della 'qualità'. Bell'uso della dialettica! In precedenza i miglioramenti qualitativi d'una merce potevano corrispondere ad aumenti del prezzo di costo e di mercato, ora essi si fanno corrispondere ad un accrescimento quantitativo (valore complessivo della produzione annua di merci). A tale artificio statistico deve addebitarsi la gran parte degli aumenti del PIL americano a partire dal ’90, anno dal quale il nuovo metodo di rilevazione pare sia stato adottato. www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  30. Declino Sergio Cámara Izquierdo, The Dynamics of the Profit Rate in Spain (1954-2001), 2009

  31. Declino US, German and Japanese manufacturing net profits rates Chris Harman, The rate of profit and the world today, 2007

  32. Declino S. C. Izquierdo, La dinámica global capitalista, 2008 – totalità settore privato, inclusa produzione mercantile non capitalista

  33. Declino M. Li, F. Xiao, A, Zhu, Long Waves, Institutional Changes, and Historical Trends….2007. The profit rate is the ratio of the profit over the capital stock ( profitti di tutte le corporation e non, Profit = net domestic product -wage costs – taxation costs ) - medie ponderate per zona euro. Profit as the sum of all property incomes that include corporate profits, noncorporate capitalist profits, net interests, and the rent. The profit equals the value of output less wage costs and taxation costs.

  34. Declino “World I” and “World II.” “World I” refers to the UK and the US over the period 1870-1904 and UK, US, and Japan over the period 1905-2005. “World II” refers to the UK, the US, Japan, and the three Euro-zone economies (Germany, France, and Italy) over the period 1963-2005. .

  35. Declino P. Giussani, Saggio del profitto ed accumulazione, inedito

  36. Declino Nacho Álvarez Peralta, Bibiana Medialdea García, Financial Globalization and Labor: Employee Shareholding or Labor Regression?, 2008

  37. Declino Percent utilization of industrial capacity G. Carchedi, Marx and the present crisis, 2009 – economia USA

  38. Declino finanziarizzazione Taux de profit et d’accumulation (1961-2007), Etats-Unis + Japon + Europe Roelandts Marcel, Le cadre méthodologique de la théorie des crises chez Marx et sa validation empirique, 2009

  39. Declino Grafico a destra contiene la ‘parte’ di profitti delle snf diretti al settore finanziario… www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  40. Declino p.g. Crescenti impieghi finanziari dei profitti corporation non-finanziarie

  41. Declino A. Kliman, On the Roots of the Current Economic Crisis and Some Proposed Solutions, 2009

  42. Declino www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  43. Declino www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  44. Declino Secondo le stime, per il 2010 saremo al 5,44%

  45. Declino www.countdownnet.info (a cura di G. Sottile)

  46. De-integrazione OECD (2008), Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD Countries coefficient of income inequality

  47. De-integrazione OECD (2008), Growing Unequal? : Income Distribution and Poverty in OECD Countries coefficient of income inequality

  48. ILO, world Of Work Report, 2011

  49. Declino p.g.

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