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Nelson Rolihlala Mandela

Nelson Rolihlala Mandela. Ylenia Di Paolo 4SIA. Gli anni giovanili. Le sue origini

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Nelson Rolihlala Mandela

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Presentation Transcript


  1. Nelson Rolihlala Mandela Ylenia Di Paolo 4SIA

  2. Gli anni giovanili Le sue origini Il suo vero nome è Rolihlahla, “attaccabrighe”. Nelson glielo affibbiò un insegnante del collegio coloniale britannico di Healdtown, forse pensando all’ammiraglio. Ha studiato all’Università di Fort Hare. Nel 1940 lo hanno cacciato perché aveva guidato una manifestazione assieme a Oliver Tambo. Torna al suo villaggio, ma quando scopre che il capotribù gli ha già assegnato una moglie (con dote pagata) fugge a Johannesburg. A 22 anni, munito di fischietto e di manganello, si ritrova guardiano delle miniere della Corona e assiste allo sfruttamento dei neri. Nel 1944 assieme a Oliver Tambo e a Walter Sisulu fonda la Lega giovanile dell’ African National Congress.

  3. Inizia la lotta contro l’apartheid.. Il regime di Pretoria, durante quello che è conosciuto come "il massacro di Shaperville", elimina volontariamente e con una proditoria operazione 69 militanti dell'ANC. In seguito, mette al bando e fuorilegge l'intera associazione. Mandela, fortunatamente, sopravvive alla strage e riesce a fuggire. Raccolti gli altri esponenti rimasti in vita, dà vita ad una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi. Viene arrestato nel 1963 e dopo un procedimento durato nove mesi è condannato all'ergastolo.

  4. La più alta testimonianza dell'impegno politico e sociale di Mandela la si ritrova proprio nel discorso pronunciato di fronte ai giudici del tribunale, prima che questi pronunciassero il loro verdetto: "Sono pronto a pagare la pena anche se so quanto triste e disperata sia la situazione per un africano in un carcere di questo paese. Sono stato in queste prigioni e so quanto forte sia la discriminazione, anche dietro le mura di una prigione, contro gli africani... In ogni caso queste considerazioni non distoglieranno me né altri come me dal sentiero che ho intrapreso. Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni, in questo paese... non ho dubbi che i posteri si pronunceranno per la mia innocenza e che i criminali che dovrebbero essere portati di fronte a questa corte sono i membri del governo"

  5. Nel 1961 divenne il comandante dell'ala armata dell'ANC ("Lancia della nazione", o MK), della quale fu co-fondatore. Coordinò la campagna di sabotaggio contro l'esercito e gli obiettivi del governo, ed elaborò piani per una possibile guerriglia per porre fine all'apartheid. Nell'agosto 1962 fu arrestato dalla polizia sudafricana, per 5 anni con l'accusa di viaggi illegali all'estero e incitamento allo sciopero. Durante la sua prigionia, la polizia arrestò importanti capi dell'ANC, l'11 luglio 1963. Mandela fu considerato fra i responsabili, e insieme ad altri fu accusato di sabotaggio e altri crimini.

  6. Per tutti i successivi 26 anni, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell'opposizione all'apartheid, e lo slogan "Nelson Mandela Libero" divenne l'urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Mentre era in prigione, Mandela riuscì a spedire un manifesto all'ANC, pubblicato il 15 giugno 1980. Il testo recitava: « Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid! »

  7. Il regime tiene Mandela in gattabuia ma è sempre lui il simbolo della lotta e la testa pensante della ribellione. Nel febbraio del 1985, cosciente di questo stato di cose e ben consapevole che ormai non si poteva più toccare un tale simbolo, l'allora presidente sudafricano Botha offre a Mandela la libertà purché rinneghi la guerriglia. Mandela rifiuta l'offerta, decidendo di restare in carcere. Le crescenti proteste dell'ANC e le pressioni della comunità internazionale portarono al suo rilascio l'11 febbraio 1990, su ordine del Presidente sudafricano F. W. de Klerk, e alla fine dell'illegalità per l'ANC.

  8. Durante la sua detenzione, durata appunto 26-27 anni, Mandela lesse molti testi, poemi, poesie, liriche, libri in lingua afrikaner (olandese) e inglese, lingua che nel corso della detenzione imparò a perfezione conoscendo grammatica e parlato del gergo comune. Mandela e de Klerk ottennero il Premio Nobel per la pace nel 1993. Mandela era già stato in precedenza premiato con il Premio Sakharov per la libertà di pensiero nel 1988 e con il Premio Lenin per la pace nel 1990.

  9. Presidenza dell'ANC e presidenza del Sudafrica Divenuto libero cittadino e Presidente dell'ANC (luglio 1991 - dicembre 1999) Mandela concorse contro De Klerk per la nuova carica di presidente del Sudafrica e vinse, diventando il primo capo di stato di colore mentre De Klerk fu nominato vice presidente. Come presidente, Mandela presiedette la transizione dal vecchio regime basato sull'apartheid alla democrazia, che fu portata avanti tramite l'istituzione di Mandela di un tribunale speciale: Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Truth and ReconciliationCommission, TRC). Alcuni esponenti radicali furono delusi dalle mancate conquiste sociali durante il periodo del suo governo, nonché dall'incapacità del governo di dare risposte efficaci al dilagare dell'HIV/AIDS nel Paese.

  10. Abbandonata la carica di presidente nel 1999, proseguì il suo impegno e la sua azione di sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani. Nel giugno 2004, Mandela ha annunciato di volersi ritirare dalla vita pubblica e di voler passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia, finché le condizioni di salute glielo avessero concesso. Ha comunque fatto un'eccezione nel luglio 2004 confermando il suo duraturo impegno nella lotta contro l'Aids. Il 23 luglio 2004, con una cerimonia, la città di Johannesburg gli ha conferito la più alta onorificenza cittadina, il "Freedom of the City", paragonabile alla consegna delle chiavi della città. Il 27 giugno 2008 a Londra, in Hyde Park, si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi novant'anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo alla lotta contro l'AIDS. Il 18 luglio 2009, giorno del suo novantunesimo compleanno, un fantasmagorico tributo chiamato "Mandela Day" gli hanno riservato i grandi dello spettacolo, della politica e della cultura mondiale.

  11. La casa in cui Mandela abitò a Soweto è oggi sede del Mandela Family Museum, dedicato alla vita di Mandela. Nelson Mandela è morto il 5 dicembre 2013 nella sua casa di Johannesburg all'età di 95 anni a seguito di una grave tubercolosi causatagli dal periodo in carcere; a darne per primo l'annuncio è stato il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, in diretta televisiva. Mandela è stato sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero della cittadina di Qunu, dove ha passato l'infanzia. Il suo feretro è stato avvolto dalla bandiera sudafricana.

  12. La sua citazione preferita erano queste parole scritte dal poeta inglese William Ernest Henley: “Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima”

  13. Realizzato da Ylenia Di Paolo

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