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BILANCIO IDRICO E SICCITA’ Antonio Rusconi Università IUAV -Venezia

BILANCIO IDRICO E SICCITA’ Antonio Rusconi Università IUAV -Venezia Cell .: 347.220.1588 e-mail: antonio.ruxo@gmail.com. VENEZIA, 16 MARZO 2012. LA LEGGE N. 183 DEL 1989 SULLA DIFESA DEL SUOLO.

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BILANCIO IDRICO E SICCITA’ Antonio Rusconi Università IUAV -Venezia

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Presentation Transcript


  1. BILANCIO IDRICO E SICCITA’ Antonio Rusconi Università IUAV -Venezia Cell.: 347.220.1588 e-mail: antonio.ruxo@gmail.com VENEZIA, 16 MARZO 2012

  2. LA LEGGE N. 183 DEL 1989 SULLA DIFESA DEL SUOLO Definisce la difesa del suolo comprendente l’attività conoscitiva, la pianificazione e la gestione del territorio finalizzate alla difesa dalle acque, alla difesa delle acque ed alla tutela dei relativi aspetti ambientali. Identifica nel bacino idrografico l’ambito territoriale di riferimento della difesa del suolo, suddividendo il territorio italiano in bacini idrografici nazionali, interregionali e regionali.

  3. Il recepimento delle principali Direttive sul governo delle acque Direttiva “Alluvioni” 2007/60 Direttiva Quadro “Acque” 2000/60 D.Lgs n.152/2006 (Parte 3^) D.Lgs n.49/2010

  4. ACQUA: NORMATIVA COMUNITARIA 1 - Direttiva 2000/60 sulla protezione delle Acque (Direttiva 2006/118 sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento) Piano di gestione dei bacini idrografici 2 - Direttiva 2007/60 sulla valutazione e gestione dei rischi di alluvioni. Piano di gestione del rischio di alluvioni I due piani di gestione costituiscono un unicum e devono integrarsi La produzione idroelettrica e piani di gestione dei bacini idrografici: integrazione della Direttiva “Acque” 2000/60 e la Direttiva “Alluvioni” 2007/60

  5. Il piano di bacino

  6. I Distretti Idrografici definiti dal D.Lgs 152/2006 a) Alpi Orientali; b) Padano; c) Appennino settentrionale d) Serchio; e) Appennino settentrionale; f) Appennino meridionale; g) Sardegna; h) Sicilia. Il recepimento delle Direttive comunitarie sull’acqua DQA e DA (D.lgs. 152/2006 -TUA e D.lgs 49/2010) ha introdotto i Distretti idrografici ed i piani di gestione

  7. La produzione idroelettrica coinvolge l’integrazione dei due piani di gestione che costituiscono un unicum.

  8. Il processo della pianificazione della bacino

  9. PIANI DI GESTIONE DELLE ACQUE (D.lgs n. 152/2006 e segg.) ● Approvati nel 2010 (Entro il 2015 raggiungimento di un buon stato ecologico e chimico delle acque. ● Obiettivi ambientali: 1)Tutela qualitativa delle acque (ridurre l’inquinamento, impedire un ulteriore deterioramento e migliorare l’ambiente acquatico). 2) Tutela quantitativa delle acque: Assicurare il bilancio idrico in ogni bacino idrografico. ● Recepimento dei Piani di tutela delle acque redatti dalle Regioni, integrandoli alla scala del bacino idrografico. PIANI DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI (D.lgs n. 49/2010) ● Valutazione preliminare del rischio di alluvioni (2011). ● Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (2013). ● Piani di gestione del rischio di alluvioni (2010): Descrizione del obiettivi per la gestione del rischio di alluvioni. 2) Misure per raggiungere gli obiettivi della gestione del rischio di alluvioni ● Recepimento dei piani stralcio per la difesa idraulica e l’assetto idrogeologico (PAI,ecc.). PIANO DI BACINO DISTRETTUALE(la Direttiva 2000/60 non aveva tra i suoi obiettivi la riduzione del rischio di alluvioni, né degli effetti dei cambiamenti climatici)

  10. Bilancio idrologico • Equilibrio tra tutte le grandezze idrologiche in campo, in un certo ambito territoriale, in un certo tempo (anno, mese, ecc.) P= E + I + Q + Vs +Vf • Bilancio idrico • (Prima del 2004): equilibrio tra disponibilità e fabbisogni idrici in un certo ambito territoriale (bacino idrografico, distretto idrografico, isola, Stato, ecc.)

  11. IL BILANCIO IDRICO IN ITALIA Conferenza Nazionale delle Acque 1971

  12. I fabbisogni idrici(valori medi annui in Italia)

  13. Il volume di regolazione dei serbatoi per la disponibilità delle risorse idriche in Italia.- senza serbatoi: 18 miliardi di m3/anno (inizi secolo XX) - con 8,5·109 m3 nei serbatoi, disponibilità di 40 miliardi di m3/anno (anni ’70 secolo XX)- con 25·109 m3 nei serbatoi: 55 miliardi di m3/anno (triplicando gli invasi)- con 80·109 m3 nei serbatoi: 110 miliardi di m3/anno (decuplicando gli invasi) SITUAZIONE 1970 OGGI ?

  14. AI SISTEMI DI ACCUMULO (trasferimenti nel tempo)SONO COLLEGATI I GRANDI TRASFERIMENTI D’ACQUA(trasferimento nello spazio):(SCHEMI DEI PIU’ IMPORTANTI ACQUEDOTTI APULO-LUCANI) Utilizzi irrigui e potabili Erogati dall’Ente Aut.Acq.Pugliese in media 20 mc/s: • 1- Acq. Del Sele-Calore: 5800 l/s (sorgenti del Sele) • 2 – Acq. del Pertusillo: 4000 l/s (diga del Pertusillo: 170x106 m3) • 3 – Acq.del Fortore: 1700 l/s (diga di Occhito: 333x106 m3) • 4 – Acq. dell’Ofanto: 1800 l/s (dighe di S.Pietro, Santa Venere, Rendina, Marana Capacciotti: 186x106 m3)) • 5 – Acq. del Sinni: 5500 l/s (diga di Montecotugno: 250x106 m3 ) • 6 – pozzi privati: 800 l/s • 7 – Acquedotti locali

  15. OSSERVAZIONI SUL BILANCIO IDRICO NAZIONALE DEL 1971 • Grande prudenza nel accettare gli incerti dati e le stime riportati (soprattutto per quanto concerne le risorse idriche sotterranee). • La disponibilità idrica stimata era un valore medio: non teneva conto, nell’anno, delle diversità stagionali e geografiche del fabbisogno (risorse in “controfase” con le necessità), nè delle annate siccitose!

  16. BILANCIO IDRICO MENSILE E DEFICIT STAGIONALE Confronto tra disponibilità idrica naturale e fabbisogni nel bacino del Piave (Oltre alla variabilità idrologica, c’è la variabilità del fabbisogno) massimo Deficit volumetrico in annata siccitosa medio Deficit volumetrico in annata media (circa 100 milioni m3)

  17. AGGIORNAMENTO DEL BILANCIO IDRICO • Oggi in Italia: sbilanciamento idrico rispetto al 1971. diminuzione della disponibilità idrica ed aumento dei fabbisogni. • Nei prossimi anni: aggravamento del deficit idrico, anche nei bacini idrografici ad elevata piovosità. • Aumento della conflittualità (OMM).

  18. I PRINCIPALI FATTORI DELLO SBILANCIAMENTO (DEFICIT) IDRICO

  19. Analisi delle portate misurate a Pontelagoscuro nel periodo giugno-agosto. Negli ultimi 25 anni si è verificata una netta diminuzione della portata media annuache, dal 2005, è scesa sotto i 1000 m3/s.(-20% negli ultimi 30 anni; -30% nel periodo gennaio-agosto; -50% nel periodo estivo(Fonte ARPA Emilia-Romagna, Anno 2008) • Nell’ambito della redazione del bilancio idrico del Po, è stata messa a punto una procedura di analisi sull’alterazione del regime idrologico che ha consentito di identificare i tratti del corso d’acqua impattati, dal punto di vista del regime idrologico, per causa antropica. • Fase 1: Indice di scostamento (portate disponibili in alveo). In 32 corsi d’acqua e 221 sezioni sono stati ricostruiti i deflussi naturali e quelli reali. • Fase 2: Metodo IHA (Indicators of hydrologic alteration). Consente di identificare tra loro due regimi idrologici appartenenti a due periodi storici, per evidenziare eventuali differenze tra i valori medi che i parametri idrologici assumono nell’uno o nell’altro periodo.

  20. Grandi canali irrigui derivati dal Po e dai suoi affluenti principali

  21. BOLLETTINO DELLO STATO DEL BILANCIO IDRICO • Sito dedicato; • Il bacino del Po è schematizzato in diversi sottobacini (Dora Baltea, Po in diverse sezioni, emissari dei grandi laghi, Chiese alla confluenza, ecc.); • In ognuno di tali ambiti, • 1 – AFFLUSSO METEORICO SUL BACINO; • 2 – DEFLUSSO NEGLI ALVEI (livelli e portate medie giornaliere); Altezza idrometrica e portate del Po, confrontate con i corrispondenti valori del 2003 alle 6 sezioni di Isola di S.Antonio, Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro. • 3 – DISPONIBILITA’ IDRICA DEGLI INVASI MONTANI (dighe idroelettriche); • 4 – DISPONIBILITA’ IDRICHE NEI 5 GRANDI LAGHI PREALPINI (altezza idrometrica, portate di afflusso e di deflusso volume, ecc.) • 5 – PRELIEVI IDRICI IN PIANURA • Indici di disponibilità idrica SPI (Standardized Precipitation Index) e SWSI (Surface Water Supplì Index) nei sottobacini del Po sottesi dalle 6 precedenti sezioni fluviali.

  22. Derivazioni nel bacino dell’Adige

  23. ADIGE: Misure per fronteggiare le fasi di criticità • Il fiume, con maggior frequenza, in particolare nei mesi estivi,, manifesta deficit idrici tali da compromettere il regolare funzionamento degli impianti di potabilizzazione che prelevano dal fiume o anche l’impossibilità dei prelievi ad uso irriguo:prolungata ed estesa risalita del cuneo salino. • La Regione Veneto ha fissato il DMV a valle di Albaredo (12.000 km2), pari a 36 m3/s. • Ma a Boara la portata minima deve esse almeno 80 m3/s, sotto la quale l’A.di.B. ha indicato la sospensione delle derivazioni per far funzionare la barriera antisale. • A tal fine è necessario istituire una soglia di attenzione a Trento di 140 m3/s, per intervenire in anticipo. • Attivazione di un tavolo di concertazione. • Alcuni eventi critici potrebbbero essere contenuti con accumulo di risorsa. • Si deve anche adeguare lo sbarramento antisale alla foce.

  24. L’emergenza idrica dell’anno 2007 • Nel quadriennio precedente deficit delle precipitazioni del 35%. • 4 maggio 2007: Dichiarazione dello stato di emergenza Italia sentro-settentrionale. istituzione di un tavolo tecnico. • 3 ordinanze del Commissario governativo per non aumentare e ridurre i prelievi dei Consorzi e affinchè gli invasi montani producessero un volume aggiuntivo per impedire la risalita del cuneo salno. • Il deficit stagionale è stato di 50 milioni di mc, inferiore a quello delle annate 2003 e 2005.

  25. RIDUZIONE DELLE DISPONIBILITà IDRICHE (1) Cambiamenti climatici • Diminuzione ed estremizzazione delle precipitazioni. • Aumento dell’evaporazione • Ritiro ghiacciai • - Diminuzione deflussi superficiali

  26. Distribuzione dei ghiacciai italiani (fonte: Comitato Glaciologico Italiano)

  27. Percentuale dei ghiacciai in avanzata (blu), stazionari (verde) e in ritiro (rosso) nelle Alpi italiane nel periodo 1980-1999. Tra parentesi è riportato il numero di ghiacciai del campione. Il ritiro dei ghiacciai sale dal 12% all’89% 31 agosto 2009

  28. RIDUZIONE DELLE DISPONIBILITA’ IDRICHE (2) Drastica riduzione della capacità di regolazione idrica (diminuita la capacità degli invasi) • Interrimento serbatoi • Volumi da riservare per la conservazione degli ecosistemi acquatici (DMV e mantenimento livelli minimi serbatoi ) • Svuotamento antipiena serbatoi

  29. INTERRIMENTO DEI SERBATOID.M. 30 giugno 2004: Criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi • Il progetto di gestione (PDG)viene predisposto dal gestore ed è approvato dalle Regioni, previo parere del Servizio Dighe. • Il PDG definisce le operazioni di svaso, sfangamento e spurgo per assicurare il mantenimento ed il graduale ripristino della capacità utile, per garantire prioritariamente, in ogni tempo, il funzionamento degli organi di scarico e di presa. • Il progetto contiene: il volume del materiale solido sedimentato, le caratteristiche qualitative (chimico-fisiche) dei sedimenti, le caratteristiche qualitative delle acque, modalità e tempi per il ripristino della capacità utile del serbatoio, le modalità di rimozione e di dislocazione del materiale. • Il caso di rilascio di materiale a valle, di più sbarramenti nello stesso corso d’acqua o bacino idrografico, l’informazione alle Autorità di Bacino, alla Protez. Civile ed alle Am.ni locali.

  30. IL BILANCIO IDRICO D.lgs 152/2006 Capo II. Tutela quantitativa della risorsa e risparmio idrico Art. 95: Pianificazione del bilancio idrico. Nei piani di tutela delle acque sono adottate le misure volte ad assicurare l’equilibrio del bilancio idrico, definito dalle A. di B. Art. 96: Modifiche al R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 Le concessioni di derivazione d’acqua sono rilasciate se vengono garantite le condizione di equilibrio del bilancio idrico e se non pregiudicano il DMV; Decreto Ministeriale 28 luglio 2004 Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per il censimento delle utilizzazioni in atto e per la definizione del deflusso minimo vitale. Definizione Il B.I. è la comparazione, nel periodo di tempo considerato, tra le risorse idriche disponibili in un determinato bacino, al netto delle risorse necessarie alla conservazione degli ecosistemi acquatici, ed i fabbisogni per i diversi usi

  31. STIMA DEL BILANCIO IDRICOvolume medio annuo in un bacino o sottobacino 1) - VALUTAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE (DISPONIBILITA’) Rut = Rpot – VDMV Rpot : risorsa idrica potenziale (potenzialmente disponibili) nel bacino o sott.; Rut : risorsa idrica superficiale e sotterranea utilizzabile (regolazione serbatoi) VDMV : volume del deflusso minimo vitale. 2) – VALUTAZIONE DEIFABBISOGNI IDRICI A – Uso potabile e civile non potabile; B – Uso agricolo; C – Uso industriale; D – Uso idroelettrico; E – Altri usi; F – Usi collettivi: navigazione interna, pesca, attività ricreative … 3) - EQUILIBRIO DEL BILANCIO IDRICO Rut + Rriu + Vrest = ΣFi Rut : risorsa idrica superficiale e sotterranea utilizzabile nel bacino o sottobacino; Rriu : risorsa idrica riutilizzata nel bacino o sottobacino; Vrest volumi idrici restituiti al bacino da usi antropici interni nel bacino o sottobacino; ΣFi : somma di tutti i fabbisogni idrici.

  32. Il bilancio idrico va fatto al netto delle risorse necessarie alla conservazione degli ecosistemi acquatici (DMV)

  33. L’idrogramma di progetto è riferito all’evento del novembre 1966 Il volume teorico da invasare è stimabile in circa 80 milioni di mc La capacità massima del Meduna è quella riferita alla sezione di Ponte Meduna LAMINAZIONE DELLE PIENE

  34. LAMINAZIONE DELLE PIENE Mitigazione rischio idraulico (sottobacino Cellina-Meduna) Utilizzo antipiena dei serbatoi esistenti Realizzazione galleria scolmatrice tra Cà Zul e Cà Selva Realizzazione della Traversa in località Colle Interventi sugli scarichi della diga di Ravedis Manutenzione delle reti minori del bacino montano Adeguamento degli scarichi di fondo

  35. RIDUZIONE DELLE DISPONIBILITA’ IDRICHE (3) Decadimento quali-quantitativo risorse idriche sotterranee - Sovrasfruttamento incontrollato (abbassamento livelli di molti metri) - Inquinamento e salinizzazione. - Incisione alvei fluviali (da disperdenti a drenanti)

  36. AUMENTO INCONTROLLATO DEI FABBISOGNI IDRICI • Ampiamente superata la stima del 1971 di 53 miliardi di m3/anno • Uso civile: Le perdite delle condotte e l’aumento (spesso inutile e dannoso spreco) dei consumi civili • Uso agricolo:Concessioni autorizzate senza una preliminare verifica del B.I. Prelievi non controllati e non autorizzati.Le subconcessioni idroelettriche. Maggiori esigenze (biocarburanti ?????) • Uso industriale ed energetico: Aumento delle centrali idroelettriche e/o dei kw/h prodotti.

  37. BILANCIO IDRICO E SICCITA’ Antonio Rusconi Università IUAV -Venezia Cell.: 347.220.1588 e-mail: antonio.ruxo@gmail.com GRAZIE DELL’ATTENZIONE VENEZIA, 16 MARZO 2012

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