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I COLORI

I COLORI. Michele Kodri č. LA SCOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE. LA LUCE BIANCA SOLARE PU0’ ESSERE SCOMPOSTA NEI VARI COLORI DELL’IRIDE E POI RICOMPOSTA A FORMARE IL BIANCO (BASTA USARE UNA LENTE BICONVESSA). LA RICOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE. LA RICOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE.

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Presentation Transcript


  1. I COLORI Michele Kodrič

  2. LA SCOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE LA LUCE BIANCA SOLARE PU0’ ESSERE SCOMPOSTA NEI VARI COLORI DELL’IRIDE E POI RICOMPOSTA A FORMARE IL BIANCO (BASTA USARE UNA LENTE BICONVESSA).

  3. LA RICOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE

  4. LA RICOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE L’EFFETTO DI RICOMPOSIZIONE PUÒ ANCHE ESSERE OTTENUTO USANDO IL DISCO DI NEWTON. FACENDO GIRARE RAPIDAMENTE I DISCHI APPAIONO DI COLORE BIANCO: CIÒ PERCHÉ SI HA LA SINTESI ADDITIVA DELLE RIFLESSIONI DELLE ONDE DEI COLORI PRIMARI O SECONDARI.

  5. LA RICOMPOSIZIONE DELLA LUCE SOLARE L’EFFETTO DI RICOMPOSIZIONE PUÒ ANCHE ESSERE OTTENUTO USANDO DISCHI COLORATI, NEI DIVERSI SETTORI CIRCOLARI, CON COLORI COMPLEMENTARI.

  6. LA SINTESI SOTTRATTIVA QUESTO FENOMENO SI OSSERVA QUANDO SI GUARDANO CONTROLUCE MATERIALI TRASPARENTI DIVERSAMENTE COLORATI O ANCHE SOVRAPPONENDOLI SU DI UN FONDO BIANCO.

  7. I COLORI DELLA SINTESI SOTTRATTIVA I COLORI PRIMARI NELLA SINTESI SOTTRATTIVA SONO: • BLU CYAN • GIALLO • ROSSO MAGENTA I COLORI SECONDARI SONO: • VERDE • ROSSO ARANCIO • VIOLA

  8. QUANDO, PER OTTENERE UNA TINTA, MESCOLIAMO I COLORI, OPERIAMO IN SINTESI SOTTRATTIVA.

  9. INVECE, QUANDO PROIETTIAMO SU DI UNA SUPERFICIE BIANCA TRE LUCI MONOCROMATICHE, OPERIAMO IN SINTESI ADDITIVA

  10. LA SINTESI ADDITIVA QUESTO FENOMENO SI OSSERVA QUANDO SI PROIETTANO, AL BUIO, LUCI MONOCROMATICHE DI DIVERSO COLORE SU DI UNO SCHERMO BIANCO.

  11. I COLORI DELLA SINTESI ADDITIVA I COLORI PRIMARI NELLA SINTESI ADDITIVA SONO: • ROSSO ARANCIO • VIOLA • VERDE I COLORI SECONDARI SONO: • BLU CYAN • ROSSO MAGENTA • GIALLO

  12. IL COLORE DAL PUNTO DI VISTA FISICO DAL PUNTO DI VISTA FISICO IL COLORE È UN’ONDA.NOI SIAMO CIRCONDATI DA ONDE CHE, PERÒ, IN GRAN PARTE NON VEDIAMO. CON I NOSTRI OCCHI RIUSCIAMO A PERCEPIRE SOLO UNA PICCOLISSIMA PARTE DELLE ONDE CHE CI CIRCONDANO: NOI VEDIAMO SOLO LE ONDE CHE COMPONGONO LA LUCE BIANCA SOLARE, CIOE’ LE ONDE DEI COLORI CHE FORMANO L’ARCOBALENO. Nell’istogramma vediamo quanto è ridotta la gamma di onde che il nostro occhio percepisce.

  13. CON I NOSTRI OCCHI RIUSCIAMO A PERCEPIRE SOLO UNA PICCOLISSIMA PARTE DELLE ONDE CHE CI CIRCONDANO: NOI VEDIAMO SOLO LE ONDE CHE COMPONGONO LA LUCE BIANCA SOLARE, CIOÈ I COLORI DELL’ARCOBALENO. LE ONDE ELETTROMAGNETICHE  LA LUNGHEZZA DI UN’ONDA SI INDICA CON LA LETTERA GRECA (LAMBDA) E SI MISURA IN METRI (O SUOI MULTIPLI E SOTTOMULTIPLI). IL PERIODO DI UN’ONDA È ,INVECE, IL TEMPO CHE L’ONDA IMPIEGA A COMPIERE UN’OSCILLAZIONE COMPLETA ED È INDICATO CON T LA FREQUENZA (NI) DI UN’ONDA E’ IL NUMERO DI OSCILLAZIONI COMPIUTE NELL’UNITA’ DI TEMPO E SI MISURA IN HERTZ (1Hz=1 OSCILLAZIONE AL SECONDO). T

  14. TIPO (Hz) EFFETTI

  15. FREQUENZA E LUNGHEZZA DELLE ONDE CHE COMPONGONO LA LUCE BIANCA SOLARE

  16. LE LUCI MONOCROMATICHE SONO FORMATEDASINGOLEONDE COLORATE SE RISCALDIAMO SULLA FIAMMA DEI COMPOSTI DI VARI ELEMENTI, VEDREMO CHE OGNUNO DI ESSI EMETTE UNA LUCE COLORATA CARATTERISTICA. TALE EFFETTO VIENE SFRUTTATO, AD ESEMPIO NEI FUOCHI ARTIFICIALI.

  17. SPETTRI DI EMISSIONE DI VARI ELEMENTI ANALIZZANDOLE SINGOLELUCICOLORATEEMESSE CONUNO SPETTROSCOPIO(APPARECCHIOOTTICO COSTITUITODA UNPRISMACHESCOMPONELA LUCE NELLE VARIEONDE CHE LA FORMANO) VEDREMODEGLI“SPETTRI”FORMATIDARIGHEDI COLOREDIVERSO. OGNIELEMENTOPRESENTAUNOSPETTRODIVERSOECARATTERISTICO.

  18. NEL 1838, A PARIGI, MICHEL EUGENE CHEVREUL, DIRIGENTE DEL SETTORE TINTURA DELLA MANIFATTURA DEGLI ARAZZI “GOBELIN”, PRESENTA IL TRATTATO “ SUL CONTRASTO SIMULTANEO DEI COLORI E SUE APPLICAZIONI”. IN ESSO EGLI DESCRIVE SIA ARMONIE OTTENIBILI CON COLORI SIMILI SIA ARMONIE OTTENIBILI CON COLORI CONTRASTANTI, CREANDO SERIE DI TABELLE SUGLI EFFETTI CROMATICI INDOTTI: QUI NASCE LA “TEORIA DEL COLORE”. LA NUOVA STRADA VIENE INTRAPRESA DA ALTRI “TEORICI”: LO STORICO E CRITICO D’ARTE CHARLES BLANC PUBBLICA NEL 1867 “LA GRAMMAIRE DES ARTS DU DESSIN”, L’AMERICANO N.O. ROOD NEL SUO “MODERN CROMATICS” DEL 1879 SISTEMA I COLORI IN COPPIA ED A TRE A TRE PER SCOPRIRE I PRINCIPI DELL’ARMONIA DEI COLORI. LE TEORIE DI CHEVREUL INFLUENZARONO ENORMEMENTE I PITTORI IMPRESSIONISTI CHE LE SVILUPPARONO APPLICANDOLE ALLA PITTURA.

  19. EFFETTI OTTICI DEI COLORI: I DUE DISCHI VERDI SONO UGUALI, MA APPAIONO DIVERSI AI NOSTRI OCCHI, A CAUSA DELLA DIVERSITA’ DEL FONDO: IL DISCO VERDE CIRCONDATO DI BIANCO SEMBRA PIU’ SCURO.

  20. EFFETTI OTTICI DEI COLORI COMPLEMENTARI: I DUE DISCHI GRIGI SONO UGUALI, MA APPAIONO DIVERSI AI NOSTRI OCCHI, ASSUMENDO I TONI DEL COMPLEMENTARE DEL COLORE CHE LI CIRCONDA: IL DISCO IN CAMPO VIOLA APPARE LEGGERMENTE GIALLO, MENTRE QUELLO IN CAMPO GIALLO APPARE LEGGERMENTE VIOLA.

  21. FINE

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