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Pontedera Auditorium Unione Valdera 8 novembre 2012

Percorsi di accesso alle prestazioni sanitarie e amministrative IL PERCORSO AUSILI Dott.ssa Elena Monti Dott.ssa Cristina Laddaga. Pontedera Auditorium Unione Valdera 8 novembre 2012. PERCHE’ UN AGGIORNAMENTO SUI PERCORSI RIVOLTO AL PERSONALE SANITARIO E AMMINISTRATIVO?.

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Pontedera Auditorium Unione Valdera 8 novembre 2012

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Presentation Transcript


  1. Percorsi di accesso alle prestazioni sanitarie e amministrativeIL PERCORSO AUSILIDott.ssa Elena Monti Dott.ssa Cristina Laddaga Pontedera Auditorium Unione Valdera 8 novembre 2012

  2. PERCHE’ UN AGGIORNAMENTO SUI PERCORSI RIVOLTO AL PERSONALE SANITARIO E AMMINISTRATIVO? • per dare un inquadramento di tipo generale ad argomenti che interessano trasversalmente personale sanitario e personale amministrativo • perché i diversi profili professionali coinvolti nel medesimo processo conoscano le funzioni di tutti gli attori del percorso • perché attraverso la visione d’insieme dei percorsi sanitario-amministrativi, maggiormente utilizzati dalla utenza, ogni attore acquisisca maggiore consapevolezza del proprio ruolo di anello indispensabile di una stessa catena Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  3. PERCHE’ UN CORSO SUI PERCORSI RIVOLTO AL PERSONALE SANITARIO E AMMINISTRATIVO? • perché anche il personale non direttamente coinvolto nel percorso, se è a conoscenza delle varie fasi e degli attori di un procedimento, può svolgere all’ interno dello stesso un contributo importante nell’ orientare correttamente l’utente interno ed esterno. • perché la mancanza di informazioni corrette sui percorsi : • disorienta il cittadino utente • lo “rimpalla” da un ufficio o da uno sportello all’altro • fa perdere inutilmente tempo prezioso a tutti • concausa il ricorso dell’utenza all’URP Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  4. Attraverso corrette e semplici nozioni di carattere generale sui percorsi sanitari amministrativi l’Azienda intende favorire: • la presa in carico dell’utente nei suoi bisogni sanitari amministrativi da parte di ciascun attore del percorso • l’avvio tempestivo dell’iter procedimentale diretto a soddisfare i bisogni dell’utente • la conclusione efficace del percorso attraverso la realizzazione del risultato a cui sono preposti tutti gli attori Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  5. PERCORSOSANITARIO AMMINISTRATIVOAUSILI(D.M. 332/99)

  6. IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO AUSILI • SITUAZIONE ANTECEDENTE AL 1 SETTEMBRE 2011 OLa gestione della Protesica faceva capo a tre Uffici Zonali situati a Pisa, Pontedera e Volterra. Ad essi si rivolgeva il cittadino per la presentazione della richiesta ausili, il ritiro dell’autorizzazione e per ogni necessità connessa alla fornitura. Il processo di autorizzazione/fornitura degli ausili e gestione della pratica veniva svolto presso ogni Ufficio zonale. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  7. IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO AUSILI • DAL 1 SETTEMBRE 2011 OE’ stato creato un unico Ufficio Aziendale deputato alla gestione della Protesica a livello aziendale, situato a Pontedera. A tale Ufficio, tramite posta interna, pervengono le pratiche di richiesta ausili ricevute dagli amministrativi dei distretti del territorio aziendale. Questo processo ad oggi deve essere ancora completato per quanto riguarda la Zona Alta Val di Cecina che continua, per il momento, a gestire sia il rapporto di front office con il cittadino che quello di back office di gestione della pratica. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  8. IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO AUSILI • OBIETTIVI PERSEGUITI DAL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE   - Assicurare omogeneità di trattamento delle pratiche secondo criteri uniformi - Consentire al cittadino di presentare la domanda nel proprio distretto di appartenenza - Assicurare un maggior controllo e governo della spesa - Assicurare un controllo centralizzato sull’appropriatezza della prescrizione - Razionalizzare il sistema di recupero degli ausili non più utilizzati dal paziente Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  9. IL PERCORSO AUSILI • IL PERCORSO AUSILI VISTO COME PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Per comprendere meglio l’articolato e complesso percorso ausili è utile richiamare il concetto di procedimento amministrativo. Il procedimento amministrativo è un insieme di atti (istanze, accertamenti, pareri) e di operazioni (comunicazioni) posti in essere da diversi soggetti, funzionalmente collegati ad un obiettivo finale e pertanto coordinati fra loro. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  10. IL PERCORSO AUSILI • IL PERCORSO AUSILI VISTO COME PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Quindi le caratteristiche del procedimento sono: • la presenza di più soggetti preposti a settori diversi, ognuno dei quali pone in essere uno o più atti od operazioni che sono funzionali gli uni agli altri • gli atti e le operazioni si succedono nelle varie fasi del procedimento e sono fra loro coordinati per la realizzazione di un risultato finale • tutti i soggetti del procedimento sono interessati e responsabili del risultato finale Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  11. IL PERCORSO AUSILI • IL PERCORSO AUSILI VISTO COME PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO La definizione del percorso ausili come procedimento amministrativo ci consente di capire meglio che ogni attore del percorso, nel momento in cui svolge la funzione a cui è preposto nell’ambito del procedimento, rappresenta un anello indispensabile di una stessa catena. Tutti gli attori sono funzionali all’intero percorso, nessuno escluso. Se tutti fanno bene la loro parte, il risultato finale del percorso si realizza con efficacia ed efficienza. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  12. CORRETTA INFORMAZIONE DEL CITTADINODA PARTE DI TUTTI GLI ATTORI DEL PERCORSO • Fatte queste premesse risulta di chiara evidenza la necessità di una corretta informazione del cittadino da parte di tutti gli attori del processo. In questo senso, il personale AMMINISTRATIVO e SANITARIO DELL'ASL 5 è interessato e direttamente coinvolto a fornire al cittadino una corretta informazione sul percorso stesso. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  13. COSA PROVOCANO LE INFORMAZIONI ERRATE • disorientano il cittadino • causano “dirottamenti” indebiti del cittadino da un ufficio o sportello ad un altro • causano ritardi nell'avvio tempestivo del percorso e nella conclusione efficace dello stesso • fanno perdere inutilmente tempo prezioso a tutti • provocano ricorsi all’ URP Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  14. QUALI SONO GLI ATTORI • MEDICI PRESCRITTORI • U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale • OPERATORE AMMINISTRATIVO DI FRONT OFFICE • UFFICIO PROTESI AZIENDALE • OPERATORI DEL PUA • DITTA “Medic Air” • SANITARIE Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  15. LE FASI DEL PERCORSO percorso sanitario prescrizione accettazione della pratica autorizzazione fornitura

  16. COSA NON POSSONONON SAPERE GLI ATTORIDEL PERCORSO Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  17. IL PAZIENTE Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  18. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITO ANAGRAFICO L’UTENTE DEVE ESSERE RESIDENTE NEL TERRITORIO ASL 5 O Qualora i dispositivi protesici siano prescritti, per motivi di necessità e urgenza, a cittadini residenti nel territorio dell’ASL 5 e ricoverati presso strutture sanitarie accreditate, pubbliche o private, ubicate fuori del territorio dell'Azienda, la prescrizione è inoltrata dalla unità operativa di ricovero alla ASL 5 che rilascia l'autorizzazione. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  19. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITI DI TIPO SANITARIO ART. 2 DM 332/1999 O Hanno diritto all’ erogazione degli ausili gli assistiti di seguito indicati, in connessione a loro menomazioni e disabilità invalidanti: Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  20. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITI DI TIPO SANITARIO ART. 2 DM 332/1999 • gli invalidi civili, di guerra e per servizio • i privi della vista (coloro che sono colpiti da cecità assoluta o hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione) e i sordomuti (coloro che sono colpiti da sordità dalla nascita o contratta prima dell’ apprendimento) artt.6 e 7 L.2 aprile 1968, n. 482 • i minori di anni 18 che necessitano di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un'invalidità permanente; Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  21. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITI DI TIPO SANITARIO ART. 2 DM 332/1999 • gli istanti in attesa di accertamento, che si trovino nelle condizioni previste dall'art.1 L.11.02.1980, n.18: Mutilati e invalidi civili totalmente inabili per affezioni fisiche o psichiche nei cui confronti le apposite commissioni sanitarie abbiano accertato: • che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore • o che abbisognano di un’assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita • gli istanti in attesa di riconoscimento, a cui sia stata riscontrata una menomazione che comporta una riduzione della capacità lavorativa superiore ad un terzo, in seguito all'accertamento sanitario effettuato dalla commissione medica ASL (art.1, c.7, L15.10.1990, n. 295); Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  22. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITI DI TIPO SANITARIO ART. 2 DM 332/1999 • i soggetti laringectomizzati e tracheotomizzati, ileo-colostomizzati e urostomizzati • i portatori di catetere permanente, gli affetti da incontinenza stabilizzata • gli affetti da patologia grave che obbliga all'allettamento, previa presentazione di certificazione medica • i soggetti amputati di arto, le donne con malformazione congenita che comporti l'assenza di una o di entrambe le mammelle o della sola ghiandola mammaria ovvero che abbiano subito un intervento di mastectomia • i soggetti che abbiano subito un intervento demolitore dell'occhio Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  23. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITI DI TIPO SANITARIO ART. 2 DM 332/1999 • i ricoverati in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, per i quali il medico responsabile dell'unità operativa certifichi la contestuale necessità e urgenza dell'applicazione di una protesi, di un'ortesi o di un ausilio prima della dimissione, per l'attivazione tempestiva del progetto riabilitativo, a fronte di una menomazione grave e permanente. Contestualmente alla fornitura della protesi o dell'ortesi deve essere avviata la procedura per il riconoscimento dell'invalidità. • agli invalidi del lavoro, i dispositivi dovuti sono erogati dall'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) con spesa a proprio carico. DPR 1965 N°1124. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  24. QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA PROTESICA • REQUISITI DI TIPO SANITARIO ART. 2 DM 332/1999 Sintetizzando, le categorie di aventi diritto sono: • GLI INVALIDI • GLI ISTANTI IN ATTESA DI RICONOSCIMENTO DI INVALIDITA’ • I MINORI • I RICOVERATI IN STRUTTURA PUBBLICA O PRIVATA ACCREDITATA CHE ABBIANO NECESSITA’ ED URGENZA DELL’AUSILIO PRIMA DELLA DIMISSIONE A FRONTE DI UNA MENOMAZIONE GRAVE E PERMANENTE Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  25. LA PRESCRIZIONE Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  26. I CONTENUTIDELLA PRESCRIZIONE La prescrizione di un dispositivo protesico deve comprendere: • a) la diagnosi circostanziata, che scaturisca da una completa valutazione clinica e strumentale dell'assistito; • b) l'indicazione del dispositivo protesico prescritto, completa del codice identificativo riportato nel nomenclatore e l'indicazione degli eventuali adattamenti necessari per la sua personalizzazione; • c) un programma terapeutico di utilizzo del dispositivo in caso di ausili complessi. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  27. MEDICI PRESCRITTORI CHI SONO I MEDICI PRESCRITTORI • MMG - POSSONO PRESCRIVERE SOLO GLI AUSILI DI BASE • MEDICO SPECIALISTA DEL SSN, DIPENDENTE O CONVENZIONATO, COMPETENTE PER TIPOLOGIA DI MENOMAZIONE O DISABILITA’ • RESPONSABILE DELLA STRUTTURA PUBBLICA O PRIVATA ACCREDITATA PER I PAZIENTI RICOVERATI- NEI CASI PREVISTI Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  28. GLI AUSILI:DI BASEeCOMPLESSI Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  29. GLI AUSILI DI BASEcaratteristiche • Sono Ausili di Base quei presidi che risultano parte integrante del Percorso Assistenziale: • in genere sono ausili di serie • non rientrano in un progetto riabilitativo individuale • si inquadrano nell'ambito della definizione di adeguati livelli di assistenza Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  30. GLI AUSILI DI BASEquali sono • Il Nomenclatore Tariffario prevede come ausili di base: • Letto Ortopedico con Sponde di contenimento • Materasso Antidecubito • Carrozzina Rigida • Carrozzina Pieghevole priva di aggiuntivi • - Sedia per WC e doccia Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  31. GLI AUSILI DI BASEda chi possono essere prescritti • dal Medico di Medicina Generale al domicilio del paziente anche su ricetta rossa SSN: • AUSILI PER LA GESTIONE ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE ALLETTATTO (letto, sponde, materasso e/o carrozzina comoda) • AUSILI PER LA GESTIONE ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE DOMICILIARIZZATO (carrozzina pieghevole e/o sedia wc) Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  32. GLI AUSILI DI BASEda chi possono essere prescritti • dal Medico Specialista Ospedaliero alla dimissione dal Reparto Ospedaliero su apposito modulo A-B • PERCORSO IN CASO DI PAZIENTE DIMESSO DA REPATO OSPEDALIERO • LA FUNZIONE E' QUELLA DI ASSICURARE LA CONTINUITA' ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE DALL'OSPEDALE AL TERRITORIO Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  33. MODULO A-B Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  34. GLI AUSILI DI BASEda chi possono essere prescritti Il Medico OSPEDALIERO in caso di necessità ed urgenza dell'applicazione di una protesi prima della dimissione, per l'attivazione tempestiva del progetto riabilitativo, a fronte di una menomazione grave e permanente, consegna agli operatori del PUA la scheda di segnalazione di dimissione ospedaliera programmata, indicando la descrizione dell’Ausilio necessario per il paziente. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  35. cos’è il PUA PUA, Punto Unico di Accesso, cura il percorso per le cure domiciliari che prevede l’integrazione delle strutture ospedaliere e territoriali. Il progetto prevede la presa in carico, da parte delle strutture territoriali, di quei pazienti che una volta terminate le cure erogate all’interno del Presidio Ospedaliero necessitano di assistenza a livello domiciliare. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  36. IL PUA In caso di dimissione urgente e menomazione gravee permanente, gli operatori del PUA possono inviare la Prescrizione di AUSILI di BASE via-fax al 0587 098690 (int.1690) (ad eccezione dell’AVC) La prescrizione può anche essere consegnata dai familiari del paziente agli amministrativi del distretto di appartenenza. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  37. GLI AUSILI COMPLESSIquali sono Gli Ausili “Complessi”(ad alto costo e/o ad alto contenuto tecnologico) sono quelli per i quali - come indicato nel DM 332/99 - la prescrizione viene considerata parte integrante e sostanziale di un programma di cura e riabilitazione. Si tratta prevalentemente di soggetti con patologie complesse, che comportano la necessità di un progetto riabilitativo a lungo termine, in cui l’erogazione di ausili NON può essere occasionale, ma deve rientrare nell’ambito di un piano ausili da sottoporre a verifica periodica sulla base dell’evoluzione della patologia. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  38. GLI AUSILI COMPLESSIquali sono Appartengono alla categoria degli Ausili complessi: gli Ausili per la mobilità, postura, stabilizzazionedell’elenco 1 dell’Allegato 1 del Nomenclatore Tariffario (ad eccezione della carrozzina pieghevole che corrisponde al codice 12.21.06.045, che è stata inclusa nell’elenco degli Ausili “di Base”) gli Ausili per la mobilità personale(Elenco 2 dell’All.1) gli Ausili per la cura e la protezione personale(Elenco 2 dell’All.1) gli Ausili antidecubito(Elenco 2 dell’All.1) i letti(Elenco 2 dell’All.1) le apparecchiature di sollevamento(Elenco 3 dell’ All.1) Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  39. GLI AUSILI COMPLESSIquali sono • Di seguito alcuni esempi: • carrozzine personalizzate • seggioloni • carrozzine pieghevoli con aggiuntivi • carrozzine elettriche • sollevatori • montascale • letti elettrici Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  40. GLI AUSILI COMPLESSIla prescrizione L’ASL 5 ha stabilito che la prescrizione di un ausilio complesso viene autorizzata se accompagnata dalla definizione di un Progetto Riabilitativo che richiede competenze multidisciplinari (medico, fisioterapista, ecc..). Per certi specifici ausili (montascale) è necessaria anche la valutazione del contesto abitativo che viene effettuata dal fisiatra o dal terapista che ha in carico il paziente. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  41. GLI AUSILI COMPLESSIla prescrizione • Il processo di rilettura del percorso prescrittivo di ausili, attuato dall’ASL 5 di Pisa, si è infatti posto come obiettivi aziendali: • di sviluppare nel settore dell’assistenza protesica l’appropriatezza nelle prescrizioni degli ausili in coerenza con il progetto riabilitativo individuale • di assicurare l'efficacia e l'efficienza dell' assistenza protesica. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  42. GLI AUSILI COMPLESSIda chi possono essere prescritti Nel processo di rilettura della fase prescrittiva, l’ASL 5 ha ritenuto opportuno demandare la prescrizione degli Ausili complessi all’equipe formata dai Medici fisiatri e dai terapisti della UORRF. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  43. L’ACCETTAZIONEDELLA RICHIESTA Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  44. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 1. PRESCRIZIONE del Medico deve avvenire su apposita modulistica presente anche sul sito aziendale. In nessun caso il paziente deve essere indirizzato al distretto di appartenenza o all’Ufficio Protesi per procurarsi il modulo. La prescrizione deve essere firmata dal medico e deve recare il timbro della struttura sanitaria. Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  45. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 2. COPIA DEL CERTIFICATO DI INVALIDITA’ CIVILE O DELLA DOMANDA DI INVALIDITA’ CIVILE. Nel contesto del processo di decertificazione e semplificazione dei percorsi, gli operatori dell’Ufficio Protesi Aziendale sono stati abilitati ad accedere alla banca dati della Medicina Legale per poter estrarre i certificati informatizzati rilasciati dalla commissione medica a partire dall’anno 2004. Per i certificati antecedenti è ancora necessaria l’acquisizione della copia cartacea. Per quanto riguarda i MINORI è sufficiente la prescrizione e la compilazione della domanda e non è richiesto il requisito dell’invalidità civile, in quanto l’ausilio viene concesso per: - prevenzione - cura - riabilitazione Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  46. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 3. MODULO DI DOMANDA COMPILATO CORRETTAMENTE CON INDICAZIONE DI TUTTI I DATI RICHIESTI ANAGRAFICI, RECAPITI TELEFONICI DELL’UTENTE E LA FIRMA DELL’UTENTE O DI CHI LO RAPPRESENTA Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  47. MODULO Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  48. MODULO Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  49. L’OPERATORE AMMINISTRATIVODI FRONT OFFICE • fornisce al cittadino le informazioni necessarie per la corretta compilazione della domanda e sulla documentazione necessaria • informa il cittadino sul percorso successivo della pratica • controlla la corretta compilazione della domanda e, nel caso manchi qualche dato, invita il paziente o suo familiare a completare la domanda in quanto tutti i dati richiesti dal modulo devono essere indicati Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

  50. L’OPERATORE AMMINISTRATIVODI FRONT OFFICE • controlla la COMPLETEZZA della documentazione richiesta come da indicazioni contenute nella check list di cui ogni amministrativo è stato dotato e nel caso manchi qualche documento invita il paziente o suo familiare a completare la documentazione e a ripresentare la richiesta completa • Soltanto nel caso in cui la domanda e la documentazione allegata siano rispondenti alla check list l’operatore invia la pratica all’Ufficio Protesi Aziendale (sito a Pontedera in Via Fleming) tramite posta interna Dott.sse E. Monti e C. Laddaga - 8 Novembre 2012

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