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World Wide Web

World Wide Web. Il World Wide Web è un ipertesto multimediale distribuito. ipertesto è un testo la cui struttura è reticolare, invece che semplicemente lineare o gerarchica.

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Presentation Transcript


  1. World Wide Web • Il World Wide Web è un ipertesto multimediale distribuito. • ipertesto è un testo la cui struttura è reticolare, invece che semplicemente lineare o gerarchica. • multimedialità quando un “testo” è formato di parti che si valgono di diversi media, ossia diversi codici o forme di informazione (scritto, sonoro, visivo). • La sua visualizzazione richiede l’uso di un browser: un programma client per la visualizzazione dei documenti e per la navigazione in rete.

  2. Ipertesto: struttura Un ipertesto si compone di nodi (“pagine”) e collegamenti (link).

  3. Terminologia per gli ipertesti sul web • browser: programma applicativo per navigare in rete • page (pagina): singolo “foglio” di un ipertesto • home-page: “punto di ingresso” di un sito web • hotspot, hotword: porzione di una pagina che, se selezionata, permette di raggiungere un altro punto dell’ipertesto o una nuova risorsa • FAQ: domande ricorrenti su un certo argomento • motore di ricerca: sito che permette di cercare documenti e siti, di solito mediante inserimento di parole chiave • portale: sito Web che offre risorse e servizi; è il punto di ingresso verso altri siti

  4. Il protocollo HTTP • Il World Wide Web, si basa sul protocollo Hyper Text Transfer Protocol (HTTP). Come tutti i servizi di rete utilizza l’architettura client/server. • il client (browser), programma applicativo che viene eseguito sul computer dell’utente • il server, programma applicativo che viene eseguito sul computer del fornitore di informazioni

  5. L’utente richiede informazioni attraverso il suo programma client • La richiesta “viaggia” attraverso la rete fino a raggiungere l’elaboratore server (connessione TCP) • Il server intrepreta la richiesta e inoltra al client un file contenente le informazioni desiderate (oppure restituisce un messaggio di errore se il file richiesto non esiste sul server) • La comunicazione tra client e server avviene secondo il protocollo TCP/IP usando gli indirizzi IP di dei computer che ospitano client e server

  6. Transazione Web

  7. Navigazione: il browser Pulsanti di navigazione URL Pagina con relativi links Segnalibro

  8. Operazioni comuni ai browser • Indicare direttamente il server a cui collegarsi, inserendo la URL • tornare indietro ripercorrendo la catena dei links seguiti • vedere la storia (history) della navigazione • tornare alla home-page: pagina adottata come punto di partenza della navigazione dal browser • costruire una lista di segnalibri (bookmarks, preferiti)

  9. Lo stato della connessione TCP si legge nella barra di statoin basso. Vengono visualizzati messaggi come: • Looking up host • Contacting host • Host contacted waiting for reply • Opening page …

  10. Usando i pulsanti della barra degli strumenti si possono eseguire delle azioni in modo veloce • Quando si usa il pulsante Back (indietro), il browser visualizza la pagina prendendola dalla sua memoria cache (anzichè contattare nuovamente il server)

  11. Indirizzamento URL • Gli indirizzi per trovare i documenti nel Web sono detti Uniform Resource Locator (URL) e li identificano in modo univoco • Di solito sono formati dall’indicazione del protocollo (http) dal nome simbolico del server, e dal pathname del file sul server, esempio: http://www.di.unito.it/~olivetti/BCTU/index.html • Vengono scritti nella barra degli indirizzi

  12. Cosa succede quando si clicca su un link • Il browser determina l’URL • il browser chiede al DNS di www.di.unito.it • il DNS risponde con l’indirizzo IP • il browser fa una connessione TCP all’indirizzo IP • invia quindi un comando (definito dal protocolo HTTP) • get//~olivetti/BCTU/index.html • il server invia il file richiesto • viene rilasciata la connessione TCP • il browser visualizza il contenuto del file

  13. Pagine e siti Un singolo documento Web è una pagina; una pagina non è tuttavia un singolo file, ma può comporsi di più file di tipo diverso: testuale, immagini, simboli, animazioni, ecc. Una collezione di pagine riconducibili ad un autore e ad una unita tematica formano un sito. Spesso i siti risiedono su di uno stesso host, sebbene non sia necessario. Un sito possiede una pagina di ingresso, o pagina principale, detta home page, la quale consente l’accesso alle altre pagine del sito (ma anche a pagine di siti diversi).

  14. I linguaggi del Web • Il Web utilizza vari linguaggi per costruire pagine web con funzioni differenti: • linguaggi di “marcatori”: descrivono caratteristiche del testo del del suo layout <marcatore> … </marcatore> • linguaggi di “script” permettono di inserire effetti dinamici: sono rudimentali linguaggi di programmazione interpretati • linguaggi di programmazione: sono in grado di sfruttare tutte le risorse di calcolo sia del server che del client:

  15. HTML: (Hyper Text Markup Language) linguaggio per costruire pagine sia riguardo al testo che riguardo ai link alle altre componenti o ad altre pagine. • XML: è una versione piu sofisticata di HTML, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di strutturare le pagine ed i dati contenuti nelle pagine mediante informazioni semantiche • Script languages: linguaggi interpretati per combinare funzionalità dei server e dei client (es. Javascript, Perl) permettono di definire effetti dinamici (animazioni, azioni) • Java: un vero linguaggio di programmazione, sia lato client che server.

  16. Pagine statiche e dinamiche Un pagina si dice statica quando è costituita da un insieme di oggetti il cui contenuto, struttura ed apparenza sono fissati, almeno fin quando il gestore del sito non intervenga a modificarne i file. Una pagina è invece dinamica quando la composizione del documento avviene al momento della sua richiesta, ad esempio per fornire il risultato di un’ interrogazione a un database.

  17. Pagine statiche: HTML <html> <head> <title>Pagina di prova</title> </head> <body> <h1 align=“center”>Titolone della pagina</h1> Prima riga.<p> Ecco il link al <a href=“http://www.di.unito.it/”> Dipartimento di Informatica </a>. </body> </html>

  18. Visualizzazzione dell’esempio

  19. Ricerche su Internet • Motori di ricerca • Indici sistematici • Database e cataloghi on line (OPAC) • Ricerca libera: seguire i links presenti nei vari siti

  20. Motori di ricerca Motori di ricerca: ricercano documenti su web mediante parole o combinazioni di parole La ricerca è indiscriminata (nel senso che tutti i documenti indicizzati che menzionano le parole chiave vengono elencati). Usano dei programmi chiamati sofbot (o spider) per esplorare il web alla ricerca dei documenti

  21. Uso dei motori di ricerca • La ricerca dei documenti avviene quasi sempre mediante parole chiave • l’utente deve specificare in pochi termini le proprie esigenze informative • Problema: molto spesso si ottengono troppe risposte (sovraccarico informativo) • Per diminuire il numero di risposte si deve specializzare ulteriormente la domanda

  22. Specializzare la ricerca • Si possono usare operatori booleani AND, OR, NOT • Espressioni esatte “ espressione ” • NB: ogni motore di ricerca adotta una sua sintassi convenzionale. Si deve selezionare la voce Advanced Research per vedere le opzioni messe a disposizione

  23. Motori di ricerca per termini • www.altavista.com • www.lycos.com • www.google.com • www.excite.com • www.virgilio.it

  24. Un motore di ricerca: AltaVista

  25. Altavista Indicizza 150 milioni di pagine Modalità ricerca: • semplice • avanzata: • uso di operatori booleani • restrizione del campo temporale della ricerca

  26. Un motore molto semplice ma molto potente

  27. Indici sistematici Sono cataloghi ragionati di risorse, suddivisi per settori e organizzati gerarchicamente secondo categorie e sottocategorie. In genere un indice ha una base dati piu’ ristretta rispetto ai motori di ricerca, ma le informazioni sono organizzate meglio. In genere gli indici e motori di ricerca sono associati in uno stesso sito, ma la ricerca è diversa • Yahoo! • Looksmart • Virgilio • Arianna

  28. Un indice sistematico: YAHOO!

  29. Cataloghi e database on line • non sono in genere indicizzati dai motori di ricerca perchè le loro informazioni sono generate dinamicamente • Occorre conoscere la struttura del database per fare ricerche (formulazione di query) • OPAC (On-line Public Access Catalog) per ricerche bibliografiche • indirizzi di OPAC italiani: http://www.aib.it • Servizio Bibliotecario Nazionale: http://www.sbn.it • biblioteche del Piemonte: http://sbnweb.csi.it:8092/CIC/BASIS/opacx/udmopac/esimplex/sf

  30. Indici di abstract • Gli indici di abstract contengono riassunti o descrizioni di testi di articoli (abstract) • Uncover http://uncweb.carl.org

  31. OPAC Ricerca in un DB di una biblioteca (catalogo), la catalogazione utilizza il formato UNIMARC, ogni record ha i campi: • titolo • indicazione di responsabilità (autori, curatori) • edizione • luogo di edizione • data di edizione • descrizione fisica • numero ISBD/ISSN • collocazione

  32. I repertori di siti museali • Virtual Library museum pages (http://www.icom.org/vlmp) • World Wide Art Resources (http://wwar.com) • Musée on line (http://www.musee-online.org) • Museionline (http://www.museionline.it)

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