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Elettrocardiografia

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Presentation Transcript


    1. 1 Elettrocardiografia

    2. 2 Anatomia del cuore

    3. 3 Funzionalità del cuore (1)

    4. 4 Funzionalità del cuore (2) Il cuore è l’insieme di due pompe. Il sangue proveniente dalla vena cava superiore e dalla vena cava inferiore giunge nell’atrio destro, dal quale passando attraverso la valvola tricuspide viene spinto nel ventricolo destro. Dal ventricolo destro viene pompato nei polmoni per l’ossigenazione (piccola circolazione) attraverso l’arteria polmonare (valvola polmonare). Dai polmoni ritorna attraverso le 4 vene polmonari nell’atrio sinistro. Dall’atrio sinistro viene pompato attraverso la valvola mitrale nel ventricolo sinistro, che a sua volta contraendosi lo spinge nell’aorta (valvola aortica) per irrorare tutto il corpo (grande circolazione).

    5. 5 L’impulso del ritmo cardiaco inizia nelle cellule del nodo senoatriale (SA), localizzato alla giunzione della vena cava superiore e l’atrio destro. Il nodo SA ha una depolarizzazione spontanea (pacemaker naturale) e si depolarizza 70-80 volte al minuto: battito cardiaco Il segnale elettrico che parte dal nodo SA produce la depolarizzazione del tessuto circostante e quindi la contrazione dei muscoli costituenti gli atrii. Il segnale si propaga fino al nodo atrioventricolare (nodo di Tawara) attraverso i tratti internodali anteriore, mediano e posteriore per giungere al fascio di His. Il nodo subisce un ritardo fisiologico….. Il fascio di His si suddivide in due rami (branca destra e branca sinistra) dai quali ha origine una fitta rete di fibre neuromuscolari che termina con la rete di Purkinje, che innerva le fibre muscolari cardiache del ventricolo destro e sinistro, provocandone la contrazione. Dopo la contrazione sia gli atrii che i ventricoli si ripolarizzano ed il processo si riavvia. Funzionalità del cuore (3)

    6. 6 L’atrio destro si contrae per primo, successivamente seguito dall’atrio sinistro. Tra gli atrii e i ventricoli vi è un setto elettricamente isolante che impedisce che la polarizzazione dell’atrio destro ecciti fuori tempo quella del ventricolo destro. I ventricoli si contraggono solo dopo che la stimolazione elettrica raggiunge il nodo AV. Il ventricolo sinistro è l’ultimo a contrarsi. Gli eventi elettrici coordinati appena descritti sono intrinseci al cuore stesso! Il sistema di conduzione dell’impulso costituisce solo una piccola porzione della massa muscolare totale del cuore (atrii, ventricoli e setto). Funzionalità del cuore (4)

    7. 7 Comportamento elettrico delle cellule cardiache Nel cuore si trovano diversi tipi di tessuti (tessuti dei nodi SA e AV, tessuti atriali, ventricolari e di Purkinje) che mostrano un proprio caratteristico potenziale d’azione.

    8. 8 Cellule ventricolari Il miocardio ventricolare è composto da milioni cellule singole (15x14x150 mm).

    9. 9 Prima dell’eccitazione la cellula ventricolare ha un potenziale di riposo di circa -90 mV. La iniziale depolarizzazione ha un velocità di salita usualmente maggiore di 150V/s. Si ha una rapida ripolarizzazione iniziale, che instaura un plateau (depolarizzato) della durata di circa 200-300 ms. Al termine del plateau si ha una fase di ripolarizzazione che riporta il potenziale della membrana al potenziale di riposo. La durata della forma d’onda del potenziale d’azione è indicata come sistole elettrica, mentre la fase di riposo è indicata come diastole elettrica. La depolarizzazione iniziale al nodo SA viene determinata dagli scambi ionici (sodio, calcio, potassio) ATP dipendenti attraverso la membrana cellulare. Cellule ventricolari: potenziali d’azione

    10. 10 Attivazione ventricolare

    11. 11 Potenziali alla superficie del corpo L’attivazione precedente produce delle linee chiuse di corrente nel volume conduttore torace (puramente passivo). Elettrocardiogramma (ECG): potenziali misurati sulla superficie del torace.

    12. 12 La traccia ECG (1)

    13. 13 La traccia ECG (2)

    14. 14 La traccia ECG (3)

    15. 15 La traccia ECG (4)

    16. 16 La traccia ECG (5)

    17. 17 Elettrocardiografo (1)

    18. 18 Elettrocardiografo (2)

    19. 19 Derivazioni fondamentali (di Einthoven)

    20. 20 Derivazioni aumentate (di Goldberger) (1)

    21. 21 Derivazioni aumentate (di Goldberger) (2)

    22. 22 Derivazioni precordiali

    23. 23 ECG clinico (1)

    24. 24 ECG clinico (2)

    25. 25 Ritmi cardiaci (1) Battiti originano nel nodo SA. In condizioni normali: ~ 70 battiti per minuto (bpm) Bradicardia: rallentamento del numero dei battiti (durante il sonno) Tachicardia: aumento del numero dei battiti (emozioni, esercizi fisici, febbre)

    26. 26 Ritmi cardiaci (2)

    27. 27 Blocco cardiaco di secondo grado: non tutti gli impulsi atriali giungono ai ventricoli (blocco 2:1, blocco 3:1, ….) Fenomeno di Luciani e Wenckebach: intervallo P-R si allunga sempre più, finché l’impulso non riesce ad essere condotto. Il primo impulso condotto dopo l’arresto del cuore ha un intervallo P-R più corto (a volte di lunghezza normale) di tutti gli altri. Il processo di allungamento dell’intervallo P-R riprende…..Periodo di Wenckebach: inizia con una pausa ventricolare e termina con il successivo battito atriale bloccato: il tipo di blocco è determinato dal rapporto tra le onde P e i complessi QRS nei periodi di Wenckebach. Fascio di His interrotto: l’eccitazione procede lungo la diramazione intatta e ritorna indietro lungo la muscolatura per attivare il ventricolo dalla parte bloccata. I complessi QRS sono allungati e deformati Ritmi cardiaci (3)

    28. 28 Ritmi cardiaci (4)

    29. 29 Ritmi cardiaci (5)

    30. 30 Ritmi cardiaci (6)

    31. 31

    32. 32 Elettroretinogramma (ERG) (1)

    33. 33 Camera anteriore. Umor acqueo: funzione di nutrimento e di ottica del sistema. Mantenuto a 20÷25 mm Hg, per assicurare una precisa configurazione geometrica della retina e il giusto cammino ottico per la formazione di una visione chiara.Collegamento tra il sistema circolatorio e la lente e la cornea per assicurare il giusto nutrimento di queste due strutture. Esiste un continuo movimento di fluido tra l’umor acqueo e i vasi sanguigni vicini. Variazioni di questo flusso possono portare a delle condizioni patologiche (glaucoma): pressioni troppo alte possono provocare danni alla retina. Retina. 5 tipi di cellule: fotorecettori e cellule bipolari, orizzontali, amacrine e ganglioni. Molti fotorecettori terminano su una singola cellula bipolare, molte cellule bipolari terminano su un unico ganglione (gli assoni dei ganglioni sono le fibre nervose raccolte al disco ottico (che costituisce la maggior parte delle fibre nervose del nervo ottico). Il grado di convergenza dipende dalla parte di retina considerata. Elettroretinogramma (ERG) (2)

    34. 34 Elettroretinogramma (ERG) (3)

    35. 35 La retina viene stimolata con brevi flash di luce, inducendo sequenze temporali di cambi di potenziale (elettroretinogramma), che possono essere rilevati tra due elettrodi Il primo stadio di trasduzione della luce in messaggio neuronale è l’assorbimento di fotoni da parte delle rodopsina, fotopigmento localizzato nel segmento esterno dei fotorecettori della retina. Il potenziale viene registrato tra un elettrodo posizionato sulla superficie interna della retina o sulla cornea e un elettrodo di riferimento (sulla tempia, sul lobo dell’orecchi). L’elettrodo è immerso in una lente a contatto riempita di soluzione salina: buona tolleranza, permette esami lunghi senza disagio per il paziente. Elettrodi di Ag/AgCl L’occhio è considerato una sfera riempita di fluido e la retina come una sottile sorgente bioelettrica attaccata al polo posteriore della sfera. Elettroretinogramma (ERG) (4)

    36. 36 Elettroretinogramma (ERG) (5)

    37. 37 Parametri fisiologici

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