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Dr.ssa Marina Minozzi ISOLA DI PONZA – AULA MUSEALE Università «Sapienza»- Roma Polo Pontino

“LA CHEMIOTERAPIA OGGI. DAI NUOVI FARMACI ALLE NUOVE TOSSICITÀ “. Dr.ssa Marina Minozzi ISOLA DI PONZA – AULA MUSEALE Università «Sapienza»- Roma Polo Pontino 24-25 MAGGIO 2013. umab. umab. I. I. I. I. I. I.

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Dr.ssa Marina Minozzi ISOLA DI PONZA – AULA MUSEALE Università «Sapienza»- Roma Polo Pontino

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Presentation Transcript


  1. “LA CHEMIOTERAPIA OGGI. DAI NUOVI FARMACI ALLE NUOVE TOSSICITÀ “ Dr.ssa Marina Minozzi ISOLA DI PONZA – AULA MUSEALE Università «Sapienza»-Roma Polo Pontino 24-25 MAGGIO 2013

  2. umab umab I I I I I I DALLA BIOLOGIA ALLA BIOTECNOLOGIA AI NUOVI FARMACI Second messanger ……….inib Transcription Translation Proteolysis From JB Gibbs, 2000, modified

  3. VERY COMMON (>10%) AND COMMON (1-10%) TOXICITIES • Numerosi, taluni “nuovi”, diversi per frequenza e gravitàin base al meccanismo d’azione del farmaco COMUNI: • FATIGUE • TOSSICITÀ CARDIOLOGICA • TOSSICITÀ GASTROINTESTINALE • TOSSICITÀ DERMATOLOGICA • MOF

  4. FATIGUE • Sintomo frequente, spesso associato ad ipotiroidismo TRATTAMENTO • l’apporto nutrizionale è importante: monitoraggio del peso corporeo • i pazienti dovrebbero mantenere quanto più possibile le consuete attività quotidiane, tanto lavorative che sociali • utile il ricorso ad anabolizzanti progestinici (MAP) e/o steroidi • nei casi più gravi interruzione del trattamento o riduzione del dosaggio. Wood SL. CommunOncol 2006; 3:558

  5. ESOFAGITE – GASTRITE - MUCOSITE ORALE • Disfagia, odinofagia frequenti nei pazienti trattati con MKIs, possono peggiorare un quadro coesistente di anoressia/cachessia • Stomatite, difficoltà nella masticazione di cibi di consistenza elevata, odinofagia PATOGENESI • Disturbo funzionale: le vie metaboliche del VEGF e delle MAP-kinasi regolano i processi di difesa e riparazione del danno mucoso indotto da secrezione acida • L’inibizione del recettore del VEGF Inibisce la riparazione del danno indotto dalla secrezione di acido peptico TRATTAMENTO ESOFAGITE-GASTRITE: • Strategie anti-reflusso (sollevare la testata del letto, evitare cibi e medicinali che possano peggiorare la sintomatologia, uso regolare di anti-acidi) • Somministrare inibitori di pompa protonica, sebbene si tratti di una indicazione off-label MUCOSITE ORALE • Anestetici topici ed agenti anti-infettivi • Strategie di prevenzione possono permettere la prosecuzione della terapia con MKIs senza modifiche del dosaggio Porta C, et al.ClinExpMed 2007:7:127

  6. TOSSICITA’ GASTROINTESTINALE DIARREA SANGUINAMENTO E PERFORAZIONE GASTROINTESTINALE TOSSICITA’ EPATICA TOSSICITA’ PANCREATICA • INCIDENZA : • MoAbanti-EGFR: incidenza 20-28% dei pt, raramente severa (G3-G4 1-2% ) • TKIs di EGFR: ncidenza 50-60%, spesso severa (G3-G4 > 5%) e dose limitante. • PATOGENESI : • EGFR espresso su mucosa colica regola secrezione HCL ed assorbimento Na+ • Inibizione EGFR = Diarrea secretoria • EGFR stimola produzione mucina e sintesi Prostaglandine. • Inibizione EGFR = lesioni ulcerate tratto gastroenterico. • CLINICA : • Compare entro 2 settimane dall’inizio del trattamento. • Dipende dalla dose e non dalla concentrazione plasmatica del farmaco. • diarrea tipica, con Lapatinib • tenesmo rettale, «evacuazione urgente», con Sorafenib e Sunitinib • Sembra correlare alla risposta clinica. Porta C, et al.ClinExpMed 2007:7:127

  7. TOSSICITA’ GASTROINTESTINALE DIARREA SANGUINAMENTO E PERFORAZIONE GASTROINTESTINALE TOSSICITA’ EPATICA TOSSICITA’ PANCREATICA • MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO: • Escludere alre cause: lassativi, pregressa chirurgia GI, Clostridiumdifficilis 90% risoluzione spontanea evt.Loperamide 2mg 5-10% riduzione dose (EGFR-TKIs per os) Assenza di risposta:Octreotide acetato 0,5mg sc/8ore, per 24-48 ore. Interrompere < 24 ore dalla risoluzione. Diarrea G4: Ospedalizzazione, reidratazione, elettroliti, evt. Antibioticoterapia. Wood LS, ManchenB.ClinJoncolNurs 2007;11:649; BhojaniN.EurUrol 2008; 53:917; Gruenwald V. Onkologie 2007; 30:519

  8. TOSSICITA’ GASTROINTESTINALE DIARREA SANGUINAMENTO E PERFORAZIONE GASTROINTESTINALE TOSSICITA’ EPATICA TOSSICITA’ PANCREATICA • INCIDENZA : • Frequenza 5 volte maggiore nei pt trattati con Bevacizumab + CHT rispetto alla sola CHT • Deiescenza della sutura nel 2- 4,5% dei pts se intervento chirurgico durante terapia. • CAVEAT :Bevacizumab emivita circa 21 giorni • Iniziare somministrazione non < 28 gg da chirurgia maggiore • Interrompere somministrazione 28-42 gg prima intervento chirurgico. Porta C, et al.ClinExpMed 2007:7:127

  9. TOSSICITA’ CARDIOVASCOLARE Abituati alla tossicità cumulativa delle Antracicline, il problema dei farmaci a bersaglio molecolare è: Numero crescente di pazienti esposti al trattamento Meccanismo d’azione diverso tra loro, relativamente alle comorbidità del paziente ed al farmaco chemioterapico associato Carenza di raccomandazioni o Linee guida in merito Spostamento del loro utilizzo dal setting terapeutico a quello adiuvante • IPERTENSIONE • INSUFFICIENZA CARDIACA • PROLUNGAMENTO DELL’INTERVALLO Q-T

  10. IPERTENSIONE FARMACI COINVOLTI: anti-VEGF; anti-EGRF; PROTEASOMA INIBITORI Comorbidità più frequente nei soggetti di età > ai 75 aa PATOGENESI: - Riduzione di [NO] nelle cellule endoteliali delle pareti vasali > vasocostrizione > PA - Riduzione letto vascolare > delle resistenze vascolari periferiche - Stimolo barocettori delle pareti vasali > aumento del tono della parete - Riduzione escrezione renale di Na+ > del post-carico cardiaco - Danneggiamento endotelio capillari glomerulari • - interferenza con meccanismi riparativi e ridotta neo-angiogenesi =ipertensione, insufficienza nefro-vascolare e proteinuria

  11. IPERTENSIONE MISURE PREVENTIVE Distinguere crisi ipertensiva da aumento costante PA sistolica e/o diastolica (Ip. secondaria), Inquadrarne gravità sec. criteri WHO e/o CTCAE v 4.0 Stratificazione rischio cardiovascolare individuale, escludendo pz. ad alto rischio ed anamnesi pos. per evento cardiovascolare entro i 6-12 mesi precedenti. Monitoraggio pressorio settimanale durante 1° ciclo terapia, ogni 15-21 gg nelle successive settimane con target valori pressori: <140/90, o < 130/80 mmHg nei pz diabetici ed affetti da IRC. Introdurre, se necessario, terapia anti-ipertensiva Misure restrittive dietetiche(sale) e farmacologiche (NSAID, EPO, Steroidi simpaticominetici) CAVEAT: evidenza crescenti correlano ipertensione secondaria ed efficacia terapia antiangiogenetica (Bevacizumab, Axitinib, Sorafenib).

  12. IPERTENSIONE TRATTAMENTO 2010 AHA guidelines • Iniziare trattamento antipertensivo standard preferendo farmaci senza metabolismo epatico: ACE inibitorI(lisinopril, quinapril), Sartani (telmisartan, valsartan), Calcio Antagonisti, Diuretici Tiazidici(non utilizzare B-bloccanti in monoterapia) “American DiabeticsAssociation”: ACE inibitori nei pz diabetici con proteinuria e/o microalbuminuria. SUNITINIB, SORAFENIB: ipertensione arteriosa sintomatica e non contollabile farmacologicamente: I’interruzione temporanea del trattamento o riduzione dose rapida riduzione valori PA BEVACIZUMAB, AFLIBERCEPT: emivita > 21 ore • Non somministrare se PA 160/100 mmHg • Terapia anti-ipertensiva • Consulenza specialistica • CAVEANT: • storia di MI/CHF: ACE-inibitori • Diabete: ACE inibitori/Sartani • CAD e angina instabile:Beta bloccanti

  13. INSUFFICIENZA CARDIACA • BEVACIZUMAB:ridotta angiogenesi densità circoli collaterali disfunzione contrattile fibrosi Insufficienza cardiaca TRASTUZUMAB, LAPATINIB: inibizione di EGF type 2/HER 2 proliferazione, riparazione e sopravvivenza miociti perdita integrità mitocondriale deplezione di ATP disfunzione contrattile. - Danno miociti di tipo citotossico immunomediato BORTEZOMIB: Inibizione pathwayUbiquitina-Proteasoma sembra correlare con incidenza Cardiomiopatia dilatativa Ipertrofia ventricolare sinistra CAVEAT: attività proteasomica decresce con età capacità di risposta distress adattativo • IMATINIB, SUNITINIB: perdita integrità mitocondriale deplezione di ATP Apoptosi • disfunzione contrattile MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO • STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO: Età Avanzata, DM, Obesità, Malattia coronarica, Malattia Valvolare, Aritmia.Anamnesi oncologica: CHT Antracicline, Radioterapia torace. • MISURE PREVENTIVE: Monitoraggio basale FEV%; monitoraggio ecocardiografico e PA. • Se indici di insufficienza contrattile: interrompere definitivamente trattamento

  14. COMPLICANZE TROMBOEMBOLICHE • ANTIANGIOGENETICI, sia moAb(Bevacizumab) che TKIs (Sorafenib,imatinib) : complicanze tromboemboliche arteriose (ATEs) e venose (VTEs) PATOGENESI • BEVACIZUMAB - Riduzione VEGF: • Capacità rigenerativa endoteliale esposizione collagene con TF Trombosi. • Riduzione [NO] E Prostaciclina iperproduzione compensatoria di EPO Ht% e viscosità • Ridotta capacità compensatoria nella cardiopatia ischemica. • SORAFENIB – Inibizione TK : • Inibizione pathway MAP Kinasi, responsabile resistenza miociti all’alcalosi metabolica in corso di cardiopatia ischemica «danno da riperfusione miocardica» Fibrosi

  15. COMPLICANZE TROMBOEMBOLICHE • ATEs : Ischemia cerebrale, IMA, Angina. • Aggiunta di Bevacizumab alla CHT comporta RR di sviluppare ATEs di 4,4% rispetto all’1,9% della sola CHT . Mortalità BEVA+CHT 0,7% rispetto a 0,4 della sola CHT. • Il rischio aumenta circa 5 volte dopo Stroke/IMA, di 3 volte se > 65 aa, di 2 volte se Ipertensione Arteriosa concomitante. MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO: Se ATEs interruzione definitiva trattamento • VTEs : Ischemia cerebrale, IMA, Angina. • Aggiunta di Bevacizumab alla CHT comporta RR di sviluppare VTEs rispetto allA sola CHT .. MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO: Se VTEs di Grado 3-4 (sec. CTC v4.0) interruzione per 21 gg e ripristino dopo stabilizzazione terapia anti-trombotica. Se EP interruzione definitiva trattamento CAVEAT: TALIDOMIDE E LENALIDOMITE necessitano profilassi antitrombotica

  16. PROLUNGAMENTO Q-T • DASATINIB, NILOTINIB, TRIOSSIDO DI ARSENICO: nausea, vomito ------- scompenso elettrolitico. Ridotta scambio ioni K+ ------disturbi ripolarizzazione cardiaca. MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO Monitoraggio ECG: se QT > 500 msec------------- interruzione del trattamento • Paziente sintomatico (sincope, tachicardia ------------- ospedalizzazione, reidratazione elettrolitica finchèQT < 450 msec.

  17. TOSSICITA’ CUTANEA E FARMACI BIOLOGICI

  18. MODIFICAZIONI CUTANEE INDOTTE DA anti-EGFR I Cheratinociti esprimono EGFR in alta concentrazione negli strati basale e sovrabasale. Lo strato basale ed il follicolo contengono stemcells che differenziano in cheraticnociti e migrano in superficie formando lo strato corneo. Il follicolo pilifero presenta un’alta concentrazione di cheratinociti. L’inibizione di EGFR nei cheratinociti basali induce arresto della crescita e prematura differenziazione. Il rilascio di fattori chemotattici (CXCLs, CCLs) ed il reclutamento di leucociti determinano apoptosi, danno tessutale e vasodilatazione. Riduzione dello strato corneo dell’epidermide.

  19. MODIFICAZIONI CUTANEE INDOTTE DA anti-EGFR Gli eventi più significativi avvengono a livello del follicolo pilo sebaceo con comparsa difollicolitie cambiamenti strutturali a livello dei peli. Si assiste ad una diminuzione significativa della costruzione della Funzione Barriera che si evidenzia con fenomeni di secchezza (xerosi) fino alla fissurazione. Infine anche la crescita dell’unghia subisce modificazioni che si manifestano con fenomeni di onicocriptosie formazione, come conseguenza, di granuloma piogenico reattivo. Infine la cute diviene ipersensibile alla luce.

  20. STRATEGIE DI CONTROLLO DEL RASH CUTANEO

  21. TERAPIA RASH CUTANEO

  22. MOF <<< FEV%

  23. MOF

  24. CHEMOTHERAPY TARGETED THERAPY

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