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Sviluppo professionale dei docenti: che fare

Sviluppo professionale dei docenti: che fare. Programmazione 2007/2013.

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Sviluppo professionale dei docenti: che fare

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Presentation Transcript


  1. Sviluppo professionale dei docenti: che fare

  2. Programmazione 2007/2013 • La politica di coesione, attraverso lo strumento dei Fondi Strutturali, mette a disposizione il quadro generale di investimento e il sistema di assegnazione necessari per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 • I Fondi Strutturali (FESR, FSE e il Fondo di coesione), finalizzati a favorire la coesione economica e sociale e a ridurre il divario di sviluppo fra le regioni, rappresentano oltre un terzo del budget complessivo dell'UE • Tutti i territori europei sono assegnatari di Fondi Strutturali. Per il nostro Paese il Quadro Strategico Nazionale per il 2007/2013 ha indirizzato e coordinato l’assegnazione dei Fondi Strutturali • La programmazione, e poi la gestione, delle risorse europee è affidata ad “Autorità di Gestione” a livello nazionale o regionale. • Il MIUR è Autorità di Gestione per due Programmi Operativi Nazionali destinati alle scuole delle 4 regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia)

  3. I PON scuola • Il MIUR gestisce due Programmi a valere sui Fondi Strutturali per il periodo 2007/2013. Entrambi i PON sono dedicati alle istituzioni scolastiche delle 4 regioni dell’obiettivo convergenza • PON FSE “Competenze per lo Sviluppo” • PON FESR “Ambienti per l’Apprendimento”

  4. Priorità della programmazione 2007/2013 • La politica italiana di sviluppo regionale (QSN 2007-2013) attribuisce un ruolo chiave al miglioramento dei servizi essenziali per ampliare le opportunità degli individui e creare condizioni favorevoli per l'attrazione di investimenti privati. • Priorità della Programmazione 2007/2013 è il conseguimento di obiettivi fissati (target) per il miglioramento dei servizi essenziali in quattro ambiti strategici per le politiche di sviluppo regionale • Istruzione • Servizi di cura per l'infanzia e gli anziani • Gestione dei rifiuti urbani • Servizio idrico integrato

  5. Sistema istruzione Obiettivi di servizio e indicatori • Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione

  6. PON FSE

  7. Obiettivo formazione docenti • Da alcuni anni le organizzazioni internazionali richiamano l’attenzione dei policy maker sull’importanza della qualità dei docenti e della loro formazione • OCSE: • 2005 Teachers Matter; • Indagine TALIS (Teaching and Learning International Survey) • 2009 Evaluating and rewarding the quality of teachers • UE Conclusioni del Consiglio : • 15/11/2007 Sul miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti; • 21/11/2008 Preparare i giovani per il XXI secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica • 26/11/2009 Sullo sviluppo professionale degli insegnanti e dei capi di istituto

  8. Tutti concordano su • un insegnamento di alta qualità è la premessa per un’istruzione e una formazione di alta qualità • l’istruzione e la formazione degli insegnanti costituiscono un elemento fondamentale per la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione • migliorare l’attrattività della professione docente • migliorare l’offerta e al qualità dei programmi di formazione continua degli insegnati nonché i livelli di partecipazione a tali programmi

  9. Promuovere lo sviluppo professionale dei docenti • In Italia la formazione iniziale dei docenti è stata avviata con le SISS solo alla fine degli anni ’90 (avviate a.a.1999/2000) • La formazione in servizio non è obbligatoria (diritto/dovere da CCNL 1999)

  10. Quali strategie per la crescita professionale dei docenti? • Azioni gestite dalle singole scuole per i propri docenti • Azioni di reti di scuole • Incentivo alla specializzazione (master e altre iniziative presso Università) • Piani nazionali di formazione • Il PON 2007/2013 ha previsto le 4 azioni, ha attivato però solo 1,2,e 4.

  11. I nuovi Piani Nazionali in risposta allo shock OCSE-PISA 2003 • Qualità e completezza dei contenuti rispetto alle indicazioni per il curriculum • Ambienti di formazione con alta interattività, strumenti per la collaborazione asincrona e sincrona, repository dei materiali con tag di ricerca agganciati alla didattica disciplinare • Nuovi approcci metodologici: costruttivismo (promozione della costruzione dei concetti e della conoscenze da parte degli allievi), comunità di pratiche e peer learning, didattica per competenze (sapere in azione..) • Piani di formazione dei formatori per garantire una ricaduta a cascata

  12. Il Piano Apprendimenti di base DG per il Personale della scuola • Il MIUR vara nel 2005 dei piani nazionali di formazione dei docenti che si caratterizzano per: • La capacità di arrivare di influenzare la pratica didattica (sperimentazione in classe è parte integrante della formazione, metodologia di ricerca-azione) • L’innovazione della didattica disciplinare aggiornando i docenti rispetto ai risultati della ricerca didattica (età media dei docenti oltre 51 anni, TREELLE 2006 docenti a tempo indeterminato che abbiano un titolo di specializzazione post laurea 0,6%) • L’Approccio didattico fondato sulle competenze e l’ampio utilizzo delle ICT (coerenza strumenti/metodi/contenuti). Esperienza dei grandi piani di formazione sulle ICT e disponibilità dell’INDIRE • Il processo a cascata: il MIUR forma i formatori, il livello locale, UUSSRR, coordina i corsi per i docenti di base • La promozione delle reti di scuole, la formazione in presenza si svolge presso scuole “presidio”

  13. Il Piano M@t.abel La parola al CTS del PIANO Slide del prof Arzarello

  14. Caratteristiche e storia di M@t.abel • 2000 Sillabo per la matematica definito dall’UMI • Matematica per il Cittadino (UMI-Mathesis-SIS) • Definizione di un CTS «di universitari» che collaborano per con gli insegnanti «ricerca-azione» • Standards for school Math 1995 • Realistic Mathematics Education (Freudenthal Institute e PISA Framework) • Didattica della matematica (e della scienza) oggetto di ricerca accademica

  15. L’intervento del PON sui Piani nazionali di formazione 1 • Garantire la ricaduta sul curriculum • Ampliamento delle Unità didattiche per coprire tutti gli argomenti del curriculum • Ampliamento del tempo di formazione (accompagnamento dell’a.s.) • Ampliamento della laboratorialità e delle verifiche per facilitare il lavoro con gli allievi • Integrazione di unità dedicate alla difficoltà di apprendiemtno della matematica (GRIMED) • Garantire l’impatto dello sviluppo dei docenti sulla didattica di tutto l’istituto: • la richiesta di formazione passa per il Collegio dei Docenti e viene richiesta dal DS • Viene promossa la formazione di tutto il Dipartimento di matematica e i docenti di uno stesso istituto devono frequentare presso o stesso presidio

  16. L’intervento del PON sui Piani nazionali di formazione 2 • Garantire l’impatto sul territorio • Selezione degli istituti presidio fra gli istituti che hanno la cultura della formazione (collaborazione con l’Università per la formazione iniziale, infrastrutture adeguate, presenza di tutor già formati) • Garantire la qualità dei formatori • Docenti selezionati ogni anno su avviso pubblico di INDIRE e di cui viene curato l’aggiornamento continuo (due incontri con il CTS per anno) • Garantire la certificabilità delle attività • Sviluppo di una nuova piattaforma da parte di INDIRE con tracciamento delle attività dei tutor e dei corsisti • Definizione del minimo di attività online e in presenza per la certificabilità della formazione

  17. Le attività del docente in formazione • 26 h in presenza presso il presidio • 40 h online in classi che hanno a disposizione • I materiali di M@t.abel • Strumenti di comunicazione sincrona e asincrona • Incontri sincroni con il CTS o gli autori dei materiali • Forum con esperti • 40 h di studio e sperimentazione in classe: vanno sperimentante 4 UD, una per ogni nucleo tematico e vanno redatti dei diari di bordo che saranno oggetto di valutazione da parte del tutor

  18. Come funzionano i corsi (come dovrebbero funzionare) • Ogni anno prima dell’estate esce una circolare che pubblicizza i corsi • I docenti possono iscriversi all’offerta di interesse • A settembre i Dirigenti scolastici collegano i docenti della propria scuola la presidio più vicino • Ottobre l’INDIRE stabilizza le classi, solo classi con almeno 15 docenti possono essere formate, quindi dove ci sono poche iscrizioni i docenti vengono invitati a frequentare presso un presidio diverso. Classi troppo numerose vengono sdoppiate • A fine ottobre l’AdG del PON chiede ai presidi con classi la disponibilità a gestire i corsi e autorizza i progetti di formazioen in presenza • A corsi autorizzati, l’INDIRE collega il tutor ai presìdi • A novembre iniziano i corsi. Possono andare avanti solo corsi con almeno 8 iscritti

  19. La valutazione di M@t.abel • L’interesse dell’AdG non è valutare i contenuti, l’innovatività, o la qualità dell’offerta di formazione, ma le sue ricadute • «Ma@t.abel serve alla scuola?» • Gli indicatori sugli studenti • Studenti più preparati? • Classi con minor tasso di abbandono? • Difficoltà di individuare indicatori relativi ai docenti

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