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Strumenti di valutazione dello sviluppo linguistico mnestico e delle funzioni esecutive

Strumenti di valutazione dello sviluppo linguistico mnestico e delle funzioni esecutive. Gian Marco Marzocchi Marinella Majorano. Alcune regole. Per ottenere l’approvazione è necessario: frequentare il 75% delle lezioni pari a 30 ore = 10 lezioni

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Strumenti di valutazione dello sviluppo linguistico mnestico e delle funzioni esecutive

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Presentation Transcript


  1. Strumenti di valutazione dello sviluppo linguistico mnestico e delle funzioni esecutive Gian Marco Marzocchi Marinella Majorano

  2. Alcune regole Per ottenere l’approvazione è necessario: • frequentare il 75% delle lezioni pari a 30 ore = 10 lezioni • Essere in regola con il piano di studi e le tasse • Presentare una relazione su un argomento concordato con i docenti • Iscriversi alla registrazione dal 23 al 30 maggio • Effettuare la registrazione il 1 giugno dalle 14.30 alle 15.30

  3. Calendario delle lezioni di Marzocchi • Mercoledì dalle 1.30 alle 17.30 aula U4/4 • 6, 12, 20, 27 aprile • 4, 11, 18, 25 maggio • 1 giugno registrazione laboratorio

  4. Esercitazione a casa • Scegliere un argomento (tra gli 8) • Somministrare i test proposti a lezione a 3 bambini • Consegnare una relazione a Marzocchi entro 2 settimane dalla lezione sulla seguente traccia: • Contesto nel quale si situa lo strumento (ricerche) • Descrizione dello strumento e dei soggetti a cui viene proposto • Procedura di somministrazione • Risultati quantitativi e qualitativi • Commento personale

  5. Argomenti (da scegliere per la relazione) Marzocchi • Attenzione • Funzioni Esecutive • Memoria a Breve Termine • Memoria a Lungo Termine • Lettura • Scrittura • Aritmetica • Abilità Visuo-Spaziali e Visuo-costruttive

  6. Uditiva Test delle Ranette Test di Attenzione Uditiva – TAU Visiva Test MF Test CP Attenzione

  7. Test delle Ranette Test di Attenzione Uditiva e Inibizione Motoria ricavato dal Test Walk Don’t Walk di Manly et al (2001) Discrimina gli ADHD dai controlli (tranne nella ricerca di Gamba et al) Discrimina anche i dislessici dai controlli (Marzocchi et al 2009) Test sensibile ma poco specifiche Clinicamente utile con i bambini di 5-8 anni

  8. Descrizione dello strumento Il Test delle Ranette è una prova che riprende il Walk Don’t Walk di (Manly et al.,2001 ). Al bambino viene presentato un foglio A4 raffigurante 20 “percorsi” in linea retta, caratterizzati ognuno da 14 caselle disposte in colonna. All’interno di ogni casella è disegnata una rana per dare l’idea che i bambini devono compiere dei salti tra una cella e l’altra. Ai bambini viene richiesto di ascoltare attentamente una registrazione che presenta due tipi di suoni differenti: un suono (go tone) quando è necessario segnare la casella successiva del percorso, e un altro suono (no-go tone), diverso dal primo, quando non è consentito segnare la casella, ed è necessario passare al percorso successivo. Il punto viene effettuato tramite un pennarello tenuto a breve distanza (circa 2 cm) dal foglio. Il suono che richiede di segnare la cella e quello che lo impedisce sono identici per i primi 208 ms, ma il suono “no-go” termina con un’accentuazione vocale (“D’oh!”). Per avere successo nella prova il bambino deve riuscire a seguire il ritmo della sequenza di suoni, non perdendo il filo e spostandosi in corrispondenza alla comparsa dei suoni, e contemporaneamente inibire la risposta motoria, cioè riuscire a fermarsi in tempo nell’udire il suono “no-go” dopo aver sentito un numero variabile, da due a dieci, di suoni “go”. In termini generali si chiede quindi al bambino di sopprimere la risposta di routine e di ascoltare l’intero suono prima di rispondere. Il suono “go ” si presenta con una modalità regolare e ritmica, mentre il suono “no-go” appare in modo imprevedibile all’interno della sequenza (tra il secondo e il dodicesimo suono). A partire dal primo item, gli intervalli tra un suono e l’altro hanno una durata di 1500 ms. Il tempo rimane costante all’interno di ciascuna prova, ma gli intervalli si riducono sistematicamente nel passaggio agli item successivi, raggiungendo un minimo di 500 ms al ventesimo ed ultimo percorso. Prima dell’esecuzione del test, al bambino viene illustrato il compito e vengono proposte due prove di pratica. Il punteggio è ottenuto calcolando il numero degli item (percorsi) correttamente eseguiti su un totale di venti percorsi. La durata del test si aggira attorno ai 6-7 minuti.

  9. Modalità di somministrazione e scoring dello strumento Questo test prevede che al bambino venga presentato un foglio di formato A4, nel quale compaiono i percorsi. Ai bambini viene chiesto di ascoltare un CD con due tipi di suoni: il primo corrisponde al suono “Go” e in corrispondenza di esso il bambino deve fare un segno sulla cella disegnata sul foglio; il secondo invece è un suono “No-Go” in corrispondenza del quale il bambino non deve fare alcun segno. Dopo il suono “No-Go” bisogna iniziare il percorso successivo. Se il bambino è riuscito a seguire i suoni in maniera appropriata e a inibire la risposta motoria in corrispondenza del suono “No-Go”, si troverà nella posizione terminale prevista e quindi gli viene attribuito un punto, in caso contrario non viene attributo alcun punto. Complessivamente vengono presentati 20 percorsi (oltre a due di prova) per cui il punteggio va da 0 a 20. E’ necessario ricordare che il bambino deve sempre partire dalla casella 0 con la penna ferma. Al primo suono dovrà fare il segno (per es. un puntino) sulla casella 1 e così via solo quando sente il suono “Go”. Dopo un certo numero di suoni “Go” al bambino viene presentato un suono “No-Go” che inizia come il suono “Go” ma termina in modo diverso e che richiede di inibire la risposta. La difficoltà maggiore consiste nel fatto che per i primi 208 ms i suoni sono identici. Al bambino vengono presentati esempi prima di procedere con il test. La prova può cominciare solo se l’esaminatore ha la certezza che il bambino abbia compreso perfettamente la consegna.

  10. Calcolo del Punteggio Lo scoring prevede un punteggio che va da 0 a 20, in quanto si assegna un punto per ogni percorso corretto. Gli errori si possono verificare solo per due ragioni. Un primo errore è dovuto al fatto che il bambino non è riuscito ad inibire la risposta motoria, per cui in corrispondenza del secondo tipo di suono ha fatto un punto sul foglio. In questo caso l’ultima casella segnata non corrisponde alla risposta corretta indicata nel foglio di registrazione delle risposte, ma a quella successiva. Un secondo errore è dovuto alla incapacità del bambino di stare al passo con la sequenza dei suoni. Può capitare che il bambino non riesca a seguire il ritmo dei suoni e contemporaneamente non riesca ad inibire la risposta no-go. In questo caso, per la combinazione di questi due eventi, l’ultima casella segnata corrisponde a quella riportata nel foglio di registrazione delle risposte ma la risposta è sbagliata perché il soggetto non è riuscito a seguire la presentazione dei suoni, né ad inibire la risposta no-go.

  11. Test delle Ranette Risposte corrette x età

  12. Test delle Ranette – Dati normativi

  13. TEST DELLE RANETTE * * * DDAI, Dislessici e DDAI+Dislessia commettono più errori di inibizione

  14. Test delle Ranette - Esercitazione • Materiale: • Stimoli uditivi su CD dalla traccia 1 alla traccia 24 • Foglio per bambino (sito) • Foglio di scoring (sito) • Somministrare il test a 3 bambini di 5-11 anni, valutare la prestazione dal punto di vista quantitativo (confrontare la prestazione con i dati normativi) e quantitativo (osservazioni sul bambino durante lo svolgimento del compito)

  15. Test di Attenzione Uditiva Test di Attenzione Sostenuta Uditiva e controllo delle distrazioni ricavato dal Test Walk Don’t Walk di Manly et al (2001) La prestazione dipende anche dalla memoria di lavoro verbale Discrimina gli ADHD e i dislessici dai controlli Escludendo le differenze di prestazioni di memoria di lavoro la differenza tra Dislessici e Controlli non è significativa Clinicamente utile per bambini di 6-9 anni senza disturbi di apprendimento

  16. Descrizione dello strumento • Il TAU è un compito derivato dal test Score! contenuto nella batteria di Manly et al., (1998), Test of Everyday Attention for Children (TEA-Ch), il quale a sua volta è ispirato ad un compito di Wilkins e Shallice (1987). Il Test di Attenzione Uditiva (TAU) richiede al bambino di ascoltare dei suoni (simili agli spari di un videogioco), in silenzio, e di contarli mentalmente senza l’uso delle dita. Al termine di ciascuno dei dieci esercizi, al bambino viene chiesto di dire quanti suoni ha sentito. In ogni esercizio vengono presentati dai 9 ai 15 toni identici tra loro della lunghezza di 345 ms intervallati da pause di silenzio di durata variabile tra 500 e 5000 ms. • Il parametro che si ottiene è il numero delle risposte corrette. Il requisito richiesto per poter eseguire la prova consiste nel saper contare mentalmente fino a 15. Prima di iniziare il test, l’esaminatore propone due esempi pratici. Si può proseguire solo se i due esempi vengono svolti correttamente dal bambino.

  17. Modalità di somministrazione e scoring Inizialmente si chiede al bambino, come premessa, di contare ad alta voce fino a quindici, prerogativa necessaria per poter effettuare il compito (se non ci sono dubbi che il bambino sappia contare automaticamente fino a 15 non è necessario far eseguire la prova preliminare). Prima di iniziare la prova, l’esaminatore propone due esempi pratici e si assicura che la prova sia stata compresa. Infatti si può proseguire solo se i due esempi vengono svolti correttamente. Successivamente si chiede al bambino di contare i suoni presentati tramite il CD. Il primo suono ascoltato è un segnale che avvisa che l’esercizio sta per iniziare oppure che è terminato. La durata del compito è approssimativamente di 6 minuti (durata variabile a seconda del tempo impiegato per fornire ai bambini le istruzioni e verificarne la comprensione attraverso le due prove pratiche). Può succedere che alcuni bambini usino le dita per contare. L’esaminatore deve scoraggiare questa strategia. Se il bambino continua ad usare le dita, bisogna ricordargli le istruzioni e vietare l’uso delle dita. L’ascolto del CD non deve essere interrotto durante la presentazione di un item, né è possibile fare riascoltare un item. Il tempo tra gli item non è cruciale per cui l’esaminatore può fare una pausa tra un item e l’altro se il bambino necessita di tempo per dare la risposta. Calcolo del punteggio Per calcolare il punteggio è sufficiente fare la somma degli esercizi che il soggetto ha eseguito correttamente. Il punteggio massimo è di 10.

  18. TAU – aspetti evolutivi

  19. Test di Attenzione Sostenuta Uditiva <.001

  20. Test Attenzione Uditiva - Esercitazione • Materiale: • Stimoli uditivi su CD dalla traccia 25 alla traccia 36 • Foglio di scoring (sito) • Somministrare il test a 3 bambini di 6-11 anni, valutare la prestazione dal punto di vista quantitativo (confrontare la prestazione con i dati normativi) e quantitativo (osservazioni sul bambino durante lo svolgimento del compito)

  21. Test MF • Ricavato dal Test MFF-20 di Kagan (1966) • Finalizzato a valutare l’impulsività • Molto utilizzato nelle ricerche su ADHD perché discriminativo • 2 parametri: Errori e Tempo di prima risposta

  22. Matching Familiar Figure Test

  23. Descrizione dello strumento Ispirato al Matching Familiar Figures Test (MFFT, Kagan, 1966), il test MF, predisposto da Cornoldi e coll. nel 1996, valuta diverse componenti tra cui l’attenzione sostenuta, le strategie di ricerca visiva e soprattutto l’impulsività. La prova è costituita da 20 item, ognuno dei quali consiste in una figura-modello, in alto, accompagnata da altre 6 figure, in basso, di cui solo una è identica al modello, mentre le altre 5 contengono qualche differenza. Il compito del bambino è quello di scegliere, tra le 6 figure, quella uguale al modello. Le figure rappresentano oggetti della vita quotidiana, come ad esempio un vaso o un pacco regalo. La prova è studiata in modo da avere stimoli di difficoltà variabile. Alcune figure sono poco elaborate mentre altri disegni hanno molti dettagli da analizzare attentamente al fine di individuare correttamente l’alternativa identica al modello. Gli indici osservati sono due: - il tempo di latenza, definito dal tempo che il bambino fa passare tra la presentazione dell’item e la scelta di una risposta; l’accuratezza, definita dal numero di errori commessi dal bambino.

  24. Modalità di somministrazione e scoring dello strumento • L’operatore dove mostrare al bambino sia la figura – modello che le 6 possibili alternative contemporaneamente. Il bambino riceve la seguante consegna: “Ora ti farò vedere una figura: guardala con attenzione perché dovrai trovarne un’altra identica a questa fra le sei figure che vedi qui sotto. Fai attenzione perché tutte e sei le alternative assomigliano al modello, ma solo una è uguale”. Si eseguono a questo punto due prove, con due gruppi di figure, allo scopo di assicurarsi che il bambino abbia capito. Successivamente inizia il compito vero e proprio. Al bambino viene presentato un item alla volta in modo tale che il modello si trovi sempre al di sopra delle sei alternative. • Per ogni item, dal momento in cui si mostrano le figure bisogna iniziare a prendere il tempo. Il tempo che intercorre tra la presentazione delle figure e la prima risposta è il tempo che indica il lavoro di analisi, confronto e riflessione iniziale del bambino sulle figure. Minore è questo tempo di latenza alla prima risposta, maggiore è la probabilità di sbagliare. La tendenza a rispondere precipitosamente, e quindi ad avere un tempo di latenza alla prima risposta breve, è considerato un indice di impulsività. Nel foglio di registrazione delle risposte è prevista una colonna in cui segnare sia il tempo di prima risposta, che la risposta stessa del bambino. Se la prima risposta è corretta si andrà avanti, se invece è sbagliata si dirà al bambino di provare una seconda volta e si dirà: “Non è quella. Trova la figura che è proprio uguale al modello”. Quando il bambino avrà fornito la risposta corretta si passerà all’item successivo (se avrà commesso per uno stesso item cinque errori, l’esaminatore passerà comunque ad un altro item, mostrandogli qual era la risposta giusta). Non è necessario prendere il tempo nei tentativi successivi al primo; è sufficiente quindi prendere solamente il tempo di prima risposta. E’ necessario invece segnare tutte le risposte del bambino.

  25. Calcolo del punteggio • Vengono calcolati due indici: il numero totale di errori e il tempo di latenza alla prima risposta: per quanto riguarda gli errori si calcola il numero totale degli errori, sommando tutti gli errori commessi dal bambino nei 20 item. • Per quanto riguarda il tempo di latenza si sommano tutti i tempi di latenza alla prima risposta e si divide tale numero per 20 (numero totale di item). In questo modo si ottiene il punteggio medio di tempo di latenza alla prima risposta.

  26. Test MF – aspetti evolutivi

  27. Risultati - MF Cornoldi et al., 1996; Marzocchi & Cornoldi, 1998

  28. Test MF - Esercitazione • Materiale: • Stimoli e foglio di scoring (sito) • Somministrare il test a 3 bambini di 6-11 anni, valutare la prestazione dal punto di vista quantitativo (confrontare la prestazione con i dati normativi) e quantitativo (osservazioni sul bambino durante lo svolgimento del compito)

  29. Test CP • Creato per valutare la ricerca visiva in un compito prolungato nel tempo • Non discrimina i bambini con difficoltà di ricerca visiva e disturbi percettivi • Il parametro che discrimina di più gli ADHD dai controlli si è rilevata la differenza tra il tempo sulla scheda 1 – tempo sulla scheda 3

  30. Descrizione dello strumento • Il test consiste in un prova di ricerca visiva per sequenze condizionali di lettere, del tipo barrage. Si richiede al bambino di trovare il più rapidamente e accuratamente possibile una sequenza prestabilita di lettere all’interno di un insieme di lettere sparse per il foglio, evitando di segnare sequenze incomplete o scorrette di lettere, simili al target. • La prova è basata su tre schede che implicano tre fasi (CP1, CP2, CP3), che si differenziano per il distanziamento delle lettere: il CP1 è costituito da una pagina di lettere, il CP2 da mezza pagina di lettere, il CP3 da quattro righe di lettere. Le lettere all’interno di ogni parte delle prova sono distanziate allo stesso modo. Tra una fase e l’altra della prova il distanziamento tra le lettere diminuisce sempre di più. Nonostante il riavvicinamento delle lettere nelle fasi CP2 e CP3, il numero complessivo di lettere ed il numero di bersagli rimangono invariati. La tripletta di lettere che deve essere sbarrata dal bambino è costituita dalle lettere FZB. In ogni parte della prova il numero complessivo di target è 18, a prescindere dal distanziamento delle lettere.

  31. Modalità di somministrazione e scoring dello strumento • Il test va somministrato individualmente e va cronometrato il tempo che ogni bambino impiega per ogni fase della prova. • Si spiegherà al bambino che il compito consiste nell’individuare e segnare la tripletta di lettere FZB. Si specifica al bambino di segnare la tripletta apponendo una “crocetta” o una “X” sulle singole letterine che compongono la stringa (“metti una crocetta sulla F, una sulla Z e una sulla B), mentre cerchiare la tripletta o barrare le tre lettere con un unico segno non va bene. Si procede allo stesso modo per tutti e tre i fogli di lavoro. Si usa la prima riga come esempio da far eseguire al bambino. Se mostra di aver capito gli si indicherà la seconda riga e gli si chiederà di procedere. Si registrano il tempo di risposta e quindi il numero di risposte esatte. Finita la serie con le lettere più distanziate (CP1) si passa alla successiva, dicendo: “Ora devi fare la stesa cosa con questa scheda”. Finita la seconda serie si passa immediatamente alla serie successiva dicendo: “Ora devi fare ancora una volta la stessa cosa con questa scheda”.

  32. Calcolo del punteggio • La correzione della prova prevede che si registrino, nell’apposito foglio di risposta, i seguenti parametri: • CP Trovati (CP Trov.), che indica il numero di triplette FZB trovate; • CP Omissioni, ricavabili sottraendo al numero totale di bersagli (18), il numero di quelle trovate; • CP Falsi Positivi (CP Fals. Pos.), che si riferisce a quella tripletta (non FZB) o a quella semplice lettera segnata erroneamente dal soggetto (gruppi consecutivi di lettere segnate erroneamente vanno contate come un solo errore: per esempio, si conterà un errore se il bambino sbarra F o FZ o FZT); • CP Tempo (CP Temp.), che si riferisce alla quantità di tempo (espresso in secondi), impiegato dal soggetto per terminare la prova. • Tali parametri vanno segnati separatamente per ogni serie della prova.

  33. Test CP- Esercitazione • Materiale: • Stimoli e foglio di scoring (sito) • Somministrare il test a 3 bambini di 6-11 anni, valutare la prestazione dal punto di vista quantitativo (confrontare la prestazione con i dati normativi) e quantitativo (osservazioni sul bambino durante lo svolgimento del compito)

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