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Formazione Regionale CRI Piemonte - 01 Dicembre 2012 -

Formazione Regionale CRI Piemonte - 01 Dicembre 2012 -. Antonino Calvano Commissario Regionale Croce Rossa Italiana Piemonte. Servizio Informatico – Comitato Regionale CRI Piemonte. CONSEGUENZE DELLA PRIVATIZZAZIONE SUL PIANO DELLA FORMAZIONE DEI NOSTRI OPERATORI.

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Formazione Regionale CRI Piemonte - 01 Dicembre 2012 -

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Presentation Transcript


  1. Formazione RegionaleCRI Piemonte- 01 Dicembre 2012 - Antonino Calvano Commissario Regionale Croce Rossa Italiana Piemonte Servizio Informatico – Comitato Regionale CRI Piemonte

  2. CONSEGUENZE DELLA PRIVATIZZAZIONE SUL PIANO DELLA FORMAZIONE DEI NOSTRI OPERATORI SPOSTAMENTO DEL BARICENTRO DALLA VISIONE GIURIDICO - BUROCRATICO - AMMINISTRATIVA ALLA VISIONE ECONOMICO - GESTIONALE - AZIENDALISTICA

  3. GESTIRE IN TEMPO DI CRISI IL CONTESTO ECONOMICO: • Le dinamiche in atto, cause e conseguenze DALL’AMMINISTRARE AL GESTIRE: • Vecchi e Nuovi approcci • Cambiamento Mentale

  4. CICLI ECONOMICI crescita sviluppo declino declino crescita caduta crescita Δ PIL = 0 ripresa recessione depressione recessione

  5. DEPRESSIONE E’ Gia’ accaduto? Crisi Agraria anni ‘70 del 1800 Crisi del 1907 Crisi del 1921 Crisi e Depressione 1929 - 1936 Crisi del 1973-74 Crisi del 1979 Crisi e Depressione 2007 - 2012

  6. Funzionamento dell’economia reale C + I - hi + E - M Y = . 1 - c ( 1 - t )

  7. PIL PIL = Consumi + + Investimenti + + Spesapubblica + + Esportazioni - - Importazioni

  8. Concetto di pil Significato Inclusioni / Esclusioni Affidabilità

  9. consumi Y = C + … Y = C + cY + … Y - cY = C + … Y(1-c) = C + … C + … Y = MOLTIPLICATORE DEI CONSUMI 1 - c

  10. ESEMPIO consumo 70 Se reddito = 100 risparmio 30 Consumo C = = 0,7 reddito C + … Y = 1 – C 70 + … Y = = 233,… 0,3 ENORME RUOLO DEI CONSUMI NELLA DINAMICA DELLA CRESCITA

  11. INVESTIMENTI Y = C + I + … Y = … + I – hi + …… hSensibilità degli investimenti a i Correlazione negativa al tasso di interesse

  12. Spesa pubblica Y = C + I – hi + G Spesa Pubblica Corrente G Spesa Pubblica Per Investimenti Anche la Spesa Pubblica determina effetti moltiplicativi Spesa Pubblica è coinvolta nelle questioni del debito pubblico

  13. Debito pubblico E U T G S D Bilancio dello Stato Deficit o Surplus Annuo Risultato Finanziario Debito Pubblico Risultato di Amministrazione Se è a lungo negativo stampare moneta prendere a prestito (titoli di Stato) Considerazioni sul debito

  14. ESPORTAZIONI Y = C + I – hi + G + E + … Competitività Svalutazione della Moneta Sterilizzato uno dei Canali più efficaci e tradizionali della ripresa italiana

  15. IMPORTAZIONI Y = C + I – hi + G + E – M LE IMPORTAZIONI DETERMINANO RIDUZIONE DEL PIL

  16. RICETTA TRADIZIONALE PER USCIRE DALLA CRISI i LM IS Y

  17. i Favorisco i Consumi (taglio tasse e consumi) Aumento della Spesa Pubblica IS IS Y

  18. LM i LM Aumento la Liquidità Riduco i Tassi di Interesse Y

  19. i LM IS Y 100 y1 250 y2

  20. Cosa non va? Con l’entrata nell’euro la politica monetaria non dipende più (solo) da noi Problema Culturale: gli “Austerici” Debito Pubblico e i BONDS Vigilantes

  21. L’euro Una Meraviglia Delicata Valore Politico – Simbolico Vantaggi goduti (anche dall’Italia) Fragilità intrinseca Il caso Grecia La ripresa dei sospetti e degli egoismi Il tema delle diversità (lingua, culture, religioni) e i suoi effetti

  22. Meno stato, più mercato: il grido dei liberisti 1980 Prevalgono i liberisti in economia 1999 2007 Deregulation Selvaggia (abolizione della class - steagolact) I debiti subprime accendono le polveri

  23. L’avvio della crisi Dal 1980 fase di sviluppo negli USA Politiche Espansive Debito Aumentato Finanziamenti Garantiti dalla Cina Enorme Liquidità Tassi di interesse bassi per favorire investimenti bellici (guerre del golfo, guerre in Iraq) Aumento delle importazioni Patto tra USA e Cina Io compro da te e sostengo la tua economia Tu compri i titoli del mio debito e continui a finanziarmi

  24. Negli anni tra il 1990 e il 2005 in usa Enorme liquidità Enorme Liberalizzazione (bancaria) • Prestiti a chiunque e cartolarizzazioni • Circolazione dei titoli subprime in tutto il mondo SCOPPIO DELLA BOLLA E PANICO

  25. SETTEMBRE 2008 DECISIONE SCELLERATA Crollo di LehmanBrothers Crisi Mondiale Fallimenti a catena Crollo dell’occupazione Blocco dei Finanziamenti

  26. 2008 Declino 2009 Panico - 5 % del PIL ! ! 2010 Ripresa (debole) 2011 Ricaduta (lenta) 2012 Recessione - 2,5 % del PIL Mentre ci stavamo riprendendo dalla crisi del 2008 è scoppiato “l’affaire” Grecia

  27. Le cose da fare Convincere gli “austerici” che: • L’austerità espansionistica non funziona • In economia non esistono colpe da espiare ma strade da percorrere con obiettivo maggior benessere e sviluppo possibile • Aumentare gli stipendi dei poveri (o i sussidi di disoccupazione) aumenta i consumi, aumentare il reddito dei ricchi no • L’inflazione non è sempre un problema, talvolta è la soluzione • Il Debito Pubblico va abbattuto ma con gradualità

  28. inflazione Non deve esplodere Serve a ridurre il Debito Pubblico Favorisce i debitori (e i ricchi, in generale, non lo sono) LA DIFFUSA AVVERSIONE ALL’INFLAZIONE E’, ALLO STATO ATTUALE DELL’ECONOMIA, UN VERO NON SENSO SOLO IN PARTE SPIEGABILE DA MOTIVAZIONI STORICHE

  29. IL DEBITO PUBBLICO Per L’Italia è un problema grave, non per gli USA o la Germania I BOND Vigilantes in Italia esistono e possono crearci guai seri, non in USA Quindi occorre tagliarlo, ma senza accanimenti Il mito del “Debito Male Assoluto” è un non senso con gravi ricadute culturali IL DEBITO E’ SALE PER L’ECONOMIA, OGGI SI TENTA DI FAR CREDERE CHE SIA CIANURO INTERFFERENZE IDEOLOGICHE NEFASTE

  30. L’USCITA DALLA CRISI (PARTE PRIMA) E’ urgente E’ fondamentale E’ (secondo alcuni) relativamente facile(staremmo soffrendo inutilmente e stupidamente) MA E’ DIFFICILE FAR CREDERE QUALCOSA A QUALCUNO QUANDO IL SUO LIVELLO DI REDDITO E BENESSERE DIPENDE DAL NON CREDERLA

  31. L’USCITA DALLA CRISI (PARTE SECONDA) E’ urgente perché un’economia che si riprende, avvia la ripresa tanto più debolmente quanto più ha stagnato in precedenza È fondamentale perché sta mietendo vittime in intere generazioni TRADE-OFF BISOGNA SCEGLIERE… INFLAZIONE DISOCCUPAZIONE

  32. L’USCITA DALLA CRISI (PARTE TERZA) È facile… come si fa? Chi se lo può permettere (non noi, ma USA e Germania sì) devono stimolare l’economia, aumentando la Spesa Pubblica! Questo aumenterà le esportazioni dei paesi più in difficoltà, facendoli crescere La crescita nei paesi più in difficoltà consentirà di ridurre il peso del debito senza tagliare la Spesa Pubblica (tagliare spesa pubblica provoca recessione, che induca fiducia è una favola) Occorre allentare la rigidità monetaria (si stampi di più) creando un poco di inflazione benefica per la riduzione del debito I tassi di interesse devono essere lasciati bassi (purtroppo stanno già a zero e non possono scendere di più)

  33. L’USCITA DALLA CRISI (PARTE quarta) E INVECE… INVECE ANCHE I PAESE CHE NON HANNO PROBLEMI DI DEBITO STANNO TAGLIANDO LA SPESA PUBBLICA (ASSURDO, INSENSATO, ANTISTORICO, CRIMINALE) E INSISTONO NELLA FALSA MORALE DELL’AUSTERITA’ CHE RAFFORZA INCREDIBILMENTE DIMENTICATA LA GRANDE LEZIONE DI ROOSVELT NELLA LOTTA ALLA GRANDE DEPRESSIONE RINNEGATO KEYNES IN NOME DEL LIBERISMO ECONOMICO NONOSTANTE TUTTO QUANTO E’ ACCADUTO DAL 2008 AD OGGI

  34. La triste condizione dei nostri governanti (quelli seri) Non possono incrementare la spesa per dare “fiat all’economia”. Sarebbe la cosa giusta da fare ma aumenterebbe il debito e scatenerebbe (almeno da noi) i BOND Vigilantes Non possono fare politiche monetarie perché vengono decise a Bruxelles Non riescono a farsi ascoltare come sarebbe necessario dai paesi più forti In mancanza d’altro, praticano, non credendoci, la teoria - falsa - dell’austerità espansionistica Per quanto può durare? IN REALTA’ SIAMO BLOCCATI IN UNO STATO DI MINORITA’

  35. I possibili esiti I paesi forti si convincono che alla lunga questa situazione danneggia anch’essi e “sbloccano” la crescita Si traccheggerà fra sorrisi e sospetti provocando una delle più lunghe stagnazioni della storia economica I conflitti fra stati diverranno sempre più aspri con esiti imprevedibili. Finora la fase di sviluppo successiva ad una lunga e grave depressione è sempre stata innescata da una guerra

  36. Grazie per l’attenzione, Buon Pomeriggio Antonino Calvano Commissario Regionale Croce Rossa Italiana Piemonte Servizio Informatico – Comitato Regionale CRI Piemonte

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