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Integrazione sistemi Istruzione-Formazione Professionale-Lavoro

Integrazione sistemi Istruzione-Formazione Professionale-Lavoro Le opportunità aperte da Scuola Digitale. Indice. Obiettivi della presentazione L’Istruzione in Sardegna: i fabbisogni L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere

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Integrazione sistemi Istruzione-Formazione Professionale-Lavoro

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Presentation Transcript


  1. Integrazione sistemi Istruzione-Formazione Professionale-Lavoro Le opportunità aperte da Scuola Digitale

  2. Indice • Obiettivi della presentazione • L’Istruzione in Sardegna: i fabbisogni • L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere • Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale • Le possibili integrazioni tra Istruzione e messa in rete del patrimonio culturale • Gli effetti potenziali sul sistema regionale • La rete con altri sistemi regionali • Il centro di eccellenza

  3. Obiettivi della presentazione

  4. L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (1/3) Dall’avvio della programmazione 2007-2013 la Regione Sardegna ha rafforzato la propria strategia mirata al miglioramento complessivo del sistema di istruzione regionale. Tra gli obiettivi principali della suddetta strategia, vi è quello di “elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che può essere sostanzialmente ricondotto ai seguenti tre indicatori specifici così come definiti nella Delibera CIPE N. 82 del 3 agosto 2007.

  5. L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (2/3) • La Regione Sardegna ha inoltre messo a punto un piano specifico per la lotta contro la dispersione scolastica che può essere sostanzialmente ricondotto ai seguenti sette obiettivi: • assorbimento 10% studenti che non superano l’esame finale della scuola secondaria di I grado e innalzamento del livello medio di preparazione degli studenti che al termine degli otto anni della scuola primaria e secondaria di I grado conseguono il giudizio minimo, “sufficiente”; • riduzione e progressivo assorbimento 31,75% studenti che nell’anno scolastico 2009-2010 hanno interrotto la frequenza degli istituti secondari superiori rispetto al totale degli iscritti al 1° anno di corso nell’anno scolastico 2005-2006 (rif. Rapporto Tuttoscuola); • riqualificazione dell’istruzione tecnica e professionale coerentemente con gli obiettivi della recente riforma della scuola secondaria superiore; • azione capillare di contrasto al disagio ed al malessere giovanile attraverso il sostegno qualificato degli insegnanti che dovranno supportare gli studenti verso una più consapevole gestione della propria sfera emotiva;

  6. L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (3/3) • rafforzamento delle azioni mirate al sostegno degli alunni diversamente abili; • incremento del tempo pieno nelle scuole primarie, garantendone il mantenimento anche nelle classi di nuova istituzione; • rafforzamento delle relazioni tra il sistema dell’istruzione ed il contesto sociale attraverso: • azioni integrative per l’innalzamento del livello quali/quantitativo della cultura generale nei percorsi di istruzione/formazione volti all’assolvimento dell’obbligo scolastico; • percorsi didattici integrativi rispetto a quelli curriculari (es. percorsi di alternanza/scuola lavoro); • misure volte a garantire l’acquisizione di un buon livello di cultura generale nei percorsi di apprendistato formativo; • rafforzamento dell’alleanza scuola/lavoro nell’istruzione secondaria superiore attraverso l’istituzione di una rete di ITS nell’ambito delle seguenti aree tecnologiche: “Nuove tecnologie per il made in Italy”; “Mobilità sostenibile”; “Efficienza energetica”; “Tecnologie della informazione e della comunicazione”; “Tecnologie Innovative per i beni e le attività culturali – Turismo”; “Nuove tecnologie della vita”.

  7. L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere Scuola Digitale è una azione di sistema basata su un programma di innovazione didatticariguardante le tecnologie, le metodologie, i contenuti ed i servizi connessi e pianificata in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Mission: Ridurre significativamente la distanza che separa la Sardegna dai migliori contesti nazionali ed europei in materia di istruzione avvicinandola alla media nazionale e, soprattutto, della media OCSE PISA. Inquadramento strategico: 13 Linee di attività correlate all’attuazione dei due PO FSE (Asse IV)e FESR (Assi I, II) e inquadrate nella strategia 2 del PRS 2010-2014 della Sardegna, “Educazione: valorizzare e potenziare i luoghi dell’educazione”, che mira al raggiungimento del successo formativo con conseguente contrasto degli abbandoni scolastici, crescita dei livelli di istruzione e raccordo tra l’offerta di competenze e le esigenze del mercato, favorendo occupazione e crescita.

  8. L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere Scuola Digitale è finalizzata alla creazione di un “ambiente d’apprendimento”, inteso come luogo in cui coloro che apprendono possano lavorare aiutandosi reciprocamente e avvalersi di una varietà di strumenti e risorse informative. Per la prima volta in Italia si prevede la produzione dei contenuti digitali per le LIM per ogni scuola di ordine e grado e per la totalità delle discipline insegnate, secondo i suggerimenti dei framework europei e le indicazioni ministeriali per l’obbligo e il primo ciclo, tenendo conto delle riforme in atto per i licei e i tecnici. • 10.000 LIM • 23.000 Docenti in formazione e 195.000 allievi coinvolti • 215.000 NetPC • 1 Canale TV DTT • Materiali didattici per tutti i cicli dell’istruzione Scuola primaria e scuola secondaria di I grado secondo i 4 assi (Commissione Ceruti) Discipline umanistiche e scientifiche per i Licei Discipline artistiche Lingue straniere Discipline musicali e coreutiche Aree d’indirizzo per i tecnici e per i professionali Contenuti interdisciplinari e transdisciplinari finalizzati alla formazione delle competenze di base Lingua e cultura sarda Contenuti sperimentali autoprodotti dai docenti e dalle scuole sarde

  9. L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere L’architettura complessiva Sistema delle Anagrafi Anagrafe della popolazione scolastica Anagrafe dell’offerta formativa Anagrafe dell’edilizia scolastica SIL – Sistema Informativo Lavoro Scuole di ogni ordine e grado LIM Docenti Formazione Repository Motore di ricerca semantico Allievi NetPc Portale Servizi integrati Segreteria e Amministrazione Servizi di Comunicazione Scuola-famiglie Servizi per i docenti Servizi per gli studenti Help on line Comunicazione Didattica Tecnologie didattiche Metodologie e contenuti didattici Coordinamento e Organizzazione didattica CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA

  10. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Quali sono le possibili evoluzioni del sistema digitale dell’istruzione? Per garantire un sistema regionale integrato, nella direzione indicata dalla CE e dalla Linee Guida sulla Formazione Professionale del 2010, la RAS ha l’opportunità di connettere i propri sistemi di Istruzione, Formazione e Lavoro sulla base di un linguaggio comune (quello delle Competenze) e della cooperazione tra i sistemi informativi. Tale integrazione appare strategica in tre ambiti: • la creazione di un’offerta formativa e-learningper gli apprendisti in diritto – dovere e in apprendistato professionalizzante, in perfetta coerenza con quanto previsto dalla Direttiva 2010 sull’Apprendistato (40% della formazione in e-learning); • la disponibilità di contenuti didattici per i percorsi triennali di IeFPche vedono un ruolo primario della Regione e della formazione professionale; • la correlazione tra i fabbisogni formativi del mercato del lavoro e dei lavoratori e l’offerta formativa disponibile a livello regionale attraverso la rete costruita grazie a Scuola Digitale.

  11. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Il linguaggio delle competenze I cardini del concetto di competenza Conoscere Capire Sentire Decidere Agire Trasferire il sapere da un modello (rappresentazione artificiale semplificata di un contesto reale) al mondo della esperienza quotidiana.   

  12. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Come garantire l’integrazione IFL? (1/2) Il legame e l’integrazione con le altre due leve dei sistemi di Life Long Learninge Life Wide Learning -Formazione Professionalee Lavoro –da parte di Scuola Digitale può essere rafforzato attraverso il coinvolgimento dell’Assessorato al Lavoro, rispetto a: Istruzione Life Wide Learning Formazione Life Long Learning Lavoro • l’interconnessione con i dati del Sistema Informativo Lavoro (scambio dati su Apprendistato, domanda e offerta di lavoro, servizi di orientamento e formazione); • la connessione con il sistema delle qualifiche regionali definito attraverso il Repertorio Regionale delle Figure Professionali; • la connessione con il sistema dei percorsi triennali per l’assolvimento del Diritto-Dovere all’interno ed all’esterno degli Istituti Professionali dello Stato; • l’istituzione di una rete delle “scuole speciali di tecnologia” (ITS) per la formazione, di livello post secondario, di tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del territorio; • l’offerta della formazione professionale a finanziamento regionale e comunitario (FSE) in particolare per l’Apprendistato Diritto – Dovere e per l’ApprendistatoProfessionalizzante.

  13. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Come garantire l’integrazione IFL? (2/2) Le potenzialità e i contenuti dell’offerta di formazione professionale della RAS possono essere integrati dall’offerta formativa disponibile su piattaforme di web learning già esistenti come ad esempio la piattaforma TRIO della Regione Toscana. rappresenta una best practice a livello nazionale e costituisce una risposta ai bisogni formativi in continua evoluzione. Inoltre l’offerta di prodotti e servizi formativi è: • completamente gratuita; • di facile utilizzo. SIL Web learning

  14. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale A cosa serve ? Tipologia di utenti di TRIO offre: • un Catalogo di prodotti formativi; • Servizi di assistenza e tutoraggio agli utenti • Servizi per l’apprendimento collaborativo • Spazi per la condivisione i conoscenze ed esperienze Un protocollo d’intesa e di scambio con TRIO permetterebbe alla Regione Toscana e alla Regione Sardegna di integrare contenuti formativi tipici della formazione professionale e della formazione continua nelle imprese (TRIO) con contenuti della formazione di base, trasversale e scolastica tipici dei percorsi di istruzione (Scuola Digitale). Attualmente la Regione Toscana utilizza TRIO, tra l’altro, per la realizzazione dellepolitiche attive per i cassintegrati nell’ambito del pacchetto anticrisi, nei percorsi triennali di IeFP, nell’Istruzione e nella Formazione Professionale. Inoltre per le imprese, che decidono di adottare TRIO, vengono attivatispecifici Web learninggroup(WLG), per usufruire in modo personalizzato e strutturato di servizi di base e avanzati, resi disponibili su TRIO, al fine di sostenere al meglio il processo di apprendimento. Il 56,2% proviene dalla Toscana Il 34,7 % ha fra i 18 e i 32 anni Il 62,1 % è occupato Il 53,5 % è femmina Il 72,4 % ha un titolo di studio superiore

  15. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Le potenzialità di un sistema digitale integrato Istruzione/FP/Lavoro nell’ambito dell’apprendistato Nell’ambito della formazione formale in Apprendistato i sistemi di web learning possono arricchire l’offerta della formazione formale rivolta sia agli apprendisti per l’espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione sia agli apprendisti in apprendistato professionalizzante. Apprendistato Diritto/Dovere Competenze culturali 240 ore annue Formazione formale Competenze professionali Apprendistato professionalizzante 40% della Formazione formale in WEB learning Es. UF base trasversali Circa 120 ore annue di Formazione formale Es. UF professionalizzanti di settore

  16. Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Integrazione Scuola Digitale/Formazione Professionale Dati ApprendistatoProfessionalizzante e Diritto Dovere Dati drop out: lavoratori in obbligo formativo Percorsi Formativi per percorsi triennali integrati Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) Sistema web – learning Regione Toscana Formazione Professionale 1 Percorsi Formativi per apprendisti: Apprendistato DD e Apprendistato professionalizzante 2 Percorsi Formativi per Competenze in base alle qualifiche del Repertorio Regionale delle Figure Professionali (RRFP) 3

  17. Le possibili integrazioni tra Istruzione e messa in rete del patrimonio culturale Come evidenziato nel Piano Regionale per i Beni Culturali, laRegione Sardegna ha avviato un processo finalizzato a “promuovere col la massima priorità una integrazione effettiva ed efficiente tra le attività di formazione in ambito culturale e i programmi e le attività della scuola dell’obbligo, dell’istruzione superiore in tutte le sue forme, dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione attraverso lo sviluppo e il consolidamento di progetti pilota”“ In tale ottica, ilprogetto “Scuola Digitale” rappresenta lo strumento in grado di ingenerare un circuito sinergico tra: • principali “gestori” del patrimonio storico - culturale regionale (Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Musei, Conservatori, biblioteche); • enti locali, università, scuole e soggetti che animeranno i Centri di formazione ed elaborazione culturale comunitari già previsti dal Piano Regionale per i Beni Culturali. • Tale network potrà agire a supporto del Centro di Eccellenza (responsabile dell’aggiornamento costante del repository), offrendo ulteriori servizi integrati diretti a garantire non solo la contestualizzazione/territorializzazione dei moduli didattici, ma anche l’individuazione di esperienze concretamente realizzabili dai ragazzi. . Integrazione Scuola Digitale/messa in rete del patrimonio culturale

  18. Le possibili integrazioni tra Istruzione e messa in rete del patrimonio culturale Integrazione Scuola Digitale/messa in rete del patrimonio culturale Sistema delle Anagrafi Anagrafe della popolazione scolastica Anagrafe dell’offerta formativa Anagrafe dell’edilizia scolastica Patrimonio storico- culturale Scuole di ogni ordine e grado Correlazioni multi-contesto tra contenuti didattici e patrimonio storico – culturale e ambientale 1 LIM Docenti Formazione Repository Motore di ricerca semantico Allievi Ricadute positive sul settore Arte/intrattenimento, in virtù della maggiore fruibilità da parte dei giovani NetPc 2 Portale Servizi integrati Segreteria e Amministrazione Servizi di Comunicazione Scuola-famiglie Servizi per i docenti Servizi per gli studenti Help on line Servizi integrati Help on line Pianificazione di offerte culturali in linea con i moduli didattici ed economicamente vantaggiose Comunicazione Didattica Tecnologie didattiche Metodologie e contenuti didattici Coordinamento e Organizzazione didattica Ricadute positive sulla filiera turistica regionale 3 Supporto strategico al Centro d’eccellenza NETWORKING – CENTRI CULTURALI COMUNITARI CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA

  19. Le possibili integrazioni tra Istruzione e messa in rete del patrimonio culturale Correlazione tra contenuti didattici e messa in rete del patrimonio storico-culturale Grazie alla particolare struttura dei metadati presenti nel repository, predisposta per essere costantemente aggiornata e disegnata per associare ai contenuti correlati al territorio i dati di georeferenziazione, sarà possibile ottenere un effetto moltiplicatore dalla capillare messa in rete del patrimonio storico culturale regionale (proveniente da biblioteche, Musei, Conservatori, ecc.). In virtù della messa in rete del patrimonio storico-culturale sarà possibile, ad esempio: • amplificare le potenzialità già insite nel sistema bibliotecario OPAC SBN, che consente l’accesso a quasi 12 Milioni diriferimenti bibliografici e quasi 58.000 localizzazioni, contestualizzandone e territorializzandone le informazioni disponibili, massimizzando al contempo le possibilità di utilizzo delle risorse fruibili nell’ambito delle biblioteche regionali da parte dei ragazzi che visualizzeranno interattivamente il luogo fisico in cui reperire le fonti d’interesse; • favorire l’avvicinamento dei ragazzi alle attività dei Centri di Ricerca, delle Università e degli Istituti regionali del CNR (ad es. l’Istituto di Storia dell'Europa mediterranea di Cagliari) specialmente se connesse a studi sui beni culturali di primo piano del territorio regionali (ad esempio i Nuraghe); • incrementare la fruibilità del patrimonio presente nei Musei e nei Luoghi di Culto e di quello erogabile dai Conservatori regionali.

  20. Le possibili integrazioni tra Istruzione e messa in rete del patrimonio culturale Il ruolo del Centro di eccellenza Il Centro di Eccellenza, responsabile del costante aggiornamento del repository, sarà supportato e affiancato da un Network costituito da soggetti pubblici e privati per l’integrazione dei contenuti “territoriali” legati ai Beni Culturali. Il Network fornirà un servizio di help on lineai docenti, costruendo link fra moduli didattici e patrimonio storico/culturale regionale. Ad esempio potrà essere creata la possibilità di acquistare biglietti teatrali per spettacoli relativi ad Opere di artisti rilevanti del Risorgimento italiano, con la previsione di tariffe agevolate per gruppi e scolaresche operando anche sulla creazione di reti di scuole interessate. Palinsesto stagione 2011/12 Documenti disponibilii (libretti dell’opera, etc.) Teatro Lirico di Cagliari Link contestualizzazione-territorializzazione Giuseppe Verdi Rete delle Biblioteche Link semantico Proposta Opera coerente con intero modulo didattico e acquistabile a tariffe vantaggiose Risorgimento, Unità d’Italia

  21. Gli effetti potenziali sul sistema regionale Le principali potenzialità di un sistema digitale integrato Istruzione/FP/ Lavoro • Costituzione di un Repository unico di contenuti didattici in grado di supportare la definizione di una offerta formativa integrata (competenze di base, trasversali e tecnico-professionali) in grado di favorire la costruzione della filiera di istruzione, formazione e lavoro. • Definizione di un’offerta formativa per i percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) sempre più rispondente ai fabbisogni formativi delle imprese e del mondo produttivo (recepiti anche grazie al SIL ed alle indagini provinciali dei fabbisogni formativi). • Creazione di un’offerta formativa e di una rete infrastrutturale capillare sul territorio che permetta la formazione degli apprendisti garantendo contenuti didattici in e-learning(fino al 40% della formazione formale da erogare secondo la Direttiva 2010 sull’Apprendistato). • Tracciabilità del percorso di istruzione e formazione professionale anche nell’ottica del riconoscimento delle competenze acquisite. • Possibilità di scambio dei contenuti didattici e delle prassi innovative con le altre regioni d’Italia che potrebbero essere interessate.

  22. Gli effetti potenziali sul sistema regionale Le principali potenzialità di un sistema digitale integrato Istruzione/ patrimonio culturale • Ampi margini di incremento dell’utilizzo delle risorse storico-artistico-culturali da parte dei ragazzi, a vantaggio dell’acquisizione progressiva di competenze da parte di questi ultimi. • Ampi margini di incremento della domanda di arte/intrattenimento da parte dei ragazzi. • Possibilità di favorire una implementazione più compiuta dell’Atlante Linguistico Multimediale della Sardegna (Progetto “ALIMUS”, obiettivo 1.8 del Piano Triennale degli interventi di promozione e valorizzazione della cultura e della lingua sarda 2011-2013), grazie alla fruibilità di molteplici testi e documenti digitalizzati già tradotti in sardo e “linkati” alla costituenda banca dati lessicale ALIMUS. In tal modo, nell’affrontare moduli connessi alle aree tematiche principali individuate per la fase di prima implementazione della banca dati (fenomeni atmosferici, lavori dei campi, famiglia, ecc) sarà maggiormente agevole, per gli insegnanti, evidenziare la variabilità (o la stabilità) fonetica, morfo-sintattica e lessicale del sardo, grazie ad uno strumento particolarmente interattivo. • Valorizzazione del patrimonio storico culturale e agevolazione di una presa di coscienza collettiva, da parte degli allievi sardi, dell’importanza di abbandonare il pointofviewdel turista, ancorato ad eventi sporadici e folkloristici, a vantaggio del turismo di qualità, meno soggetto alla stagionalità.

  23. La rete con altri sistemi regionali Un sistema digitale integrato Istruzione/Patrimonio culturale facilita scambi di buone prassi e contenuti didattici in campo interregionale • L’interconnessione tra il modello “Scuola Digitale” e la capillare messa in rete del patrimonio storico-culturale della regione agevolerà lo scambio di buone prassi, con particolare riferimento a progetti di ampia portata legati all’accesso in rete al patrimonio culturale digitalizzato. • In quest’ottica, la capillare digitalizzazione del patrimonio storico-culturale potrebbe, ad esempio, consentire alla Regione di unirsi ai partner nazionali (MIBAAC, IBC - Regione Emilia Romagna, Biblioteca Nazionale di Firenze, ecc.) dell’iniziativa di respiro comunitario “Europeana”,contribuendo ad alimentarla e a fare rete con i soggetti istituzionali già coinvolti. • L’iniziativa, lanciata nel 2008: • rende attualmente fruibili ad un vasto pubblico, compreso quello in età scolare, 14.6 milioni di risorse digitali, di musei, biblioteche, archivi e collezioni audiovisive di diversi Paesi europei; • promuove opportunità di scoperta e dinetworkingall’interno di uno spazio multilingue in cui gli utenti hanno la possibilità di consultare e condividere i contenuti e di trarre ispirazione dalla ricchezza e diversità del patrimonio culturale e scientifico europeo.

  24. La rete con altri sistemi regionali Un sistema digitale integrato Istruzione/FP/Lavoro facilita scambi di buone prassi e contenuti didattici in campo interregionale Toscana • TRIO, Libretto Formativo e Repertorio delle Figure Professionali Sicilia • Sviluppo di sinergie per favorire la diffusione e la condivisione dell’iniziativa Scuola Digitale

  25. Il centro di eccellenza L’architettura Contenuti di autoproduzione: validazione e rielaborazione (open source, open content) Attività di supporto strategico, pianificazione e offerta di servizi integrati (Networking- Centri Culturali Comunitari) Il centro di eccellenza Comunità di pratica delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Sardegna e del mondo dell’«education» in generale Ricerca Scientifica Eventi permanenti in RETE e Seminari e Convegni in presenza Ricerca e Innovazione Didattica Tecnologie didattiche Nuove Metodologie e nuovi Contenuti didattici Coordinamento e Organizzazione della didattica INSEGNANTI, STUDENTI, GENITORI FORMATORI, UTENTI,... COMUNITÀ SCIENTIFICA INTENAZIONALE DI PRATICA CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA

  26. Il centro di eccellenza • Il Centro servizi di eccellenzadeve fungere da interfaccia tra la Comunità scientifica internazionale di pratica e la Comunità di pratica delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna e del mondo dell’«education» regionale. • FINALITÀ: • Formare, con l’ausilio dei soggetti che collaboreranno alla realizzazione delle linee d’azione e delle misure in cui il programma si articola, e di centri di ricerca d’eccellenza in Italia e all’estero, risorse locali in grado di contribuire stabilmente e con continuità all’innalzamento del livello qualitativo dei processi d’insegnamento all’interno del sistema formativo regionale; • Progettare e realizzare modalità e percorsi innovativi di integrazione tra il sistema scolastico, quello della formazione professionale e il mondo del lavoro; • Coordinare una rete di esperienze e di buone pratiche a livello nazionale e internazionale sui temi dell’innovazione della didattica e della collaborazione tra il mondo della scuola e l’ambiente in cui opera.

  27. Il centro di eccellenza Un altro apporto del Centro d’eccellenza sarà la sperimentazione di periferiche mobili di nuova generazione sulle quali rendere accessibili tutti i materiali e i contenuti didattici prodotti. Queste periferiche andranno ad affiancarsi ai vari canali previsti per l’innovazione didattica (LIM, computer, Digitale terrestre). È previsto a tal scopo l’utilizzo di un apparato HW innovativo, progettato per interfacciarsi alle LIM d’aula e ai decoder DTV domestici e in grado di scaricare in cache locale i contenuti didattici e di connettersi ai dispositivi mobile e ai Netpc o eBook degli studenti tramite WIFI e/o Bluetooth per il download delle Play List personalizzate direttamente dove e quando servano all’utente finale. L’organizzazione della didattica viene in tal modo incardinata su un efficace rapporto tra contenuti e ambienti d’apprendimento, intesi come luogo di convergenza di tecnologie, di metodologie, di contenuti e di interscambio di artefatti polivalenti sempre più gestito dai criteri e dalle regole dell’experienced design, l’evoluzione dell’interaction design, attenta a come “viviamo”, creiamo, assimiliamo gli artefatti, siano essi fisici, cognitivi o emotivi. LIM NetPC TV DTT

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