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I MECCANISMI DI DIFESA

I MECCANISMI DI DIFESA. FREUD. TEORIA TOPICA CONSCIO, PRECONSCIO, INCONSCIO TEORIA GENETICA FASE ORALE FASE ANALE FASE FALLICA LATENZA FASE GENITALE TEORIA STRUTTURALE (ISTANZE) IO, ES, SUPER IO. Teoria strutturale.

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I MECCANISMI DI DIFESA

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Presentation Transcript


  1. I MECCANISMI DI DIFESA

  2. FREUD • TEORIA TOPICA • CONSCIO, PRECONSCIO, INCONSCIO • TEORIA GENETICA • FASE ORALE • FASE ANALE • FASE FALLICA • LATENZA • FASE GENITALE • TEORIA STRUTTURALE (ISTANZE) • IO, ES, SUPER IO

  3. Teoria strutturale • Il neonato viene descritto come essere indifferenziato, come un’unità psicofisica, che contiene precursori sia da un punto di vista psicologico che fisiologico • Non è capace di prendere coscienza di sé e degli altri • E’ immerso completamente nell’inconscio • Con lo sviluppo si differenziano tre istanze: IO, SUPER IO, ES

  4. ES • CONTIENE LE PULSIONI • CONTIENE I MECCANIMI DEL FUNZIONAMENTO PRIMARIO • E’ IL DEPOSITO DEI RICORDI RIMOSSI • E’ TOTALMENTE INCONSCIO

  5. SUPER IO • E’ L’ISTANZA MORALE • E’ SOPRATTUTTO INCONSCIO; HA UNA PARTE CONSCIA

  6. IO • ENTRA IN CONTATTO CON IL MONDO ESTERNO E DAL RAPPORTO CON ESSO SI STRUTTURA • PRENDE COSCIENZA DI SE’ E DEGLI ALTRI; PERMETTE LA PRESA DI COSCIENZA ED I CONTATTI UMANI • E’ SOPRATTUTTO CONSCIO, PRESENTA UNA PARTE INCONSCIA • E’ IN CONTATTO CON • ES: PULSIONI • SUPER IO: ISTANZA MORALE • ESIGENZE DI REALTA’ • RAPPORTO IO MONDO: TRA BISOGNO DI AUTONOMIA E BISOGNO DI IDENTITA’

  7. IO • FUNZIONI STRUTTURALI: MEMORIA, INTELLIGENZA, … • FUNZIONI AUTONOME • CONTIENE LA RAPPRESENTAZIONE DELL’IO CORPOREO • CONTROLLO AMBIENTE: • PERCEPIRE; CONOSCERE, RICONOSCERE, CONTROLLO MOTORIO, ESAME DI REALTA’

  8. Meccanismi di difesaFreud 1926; Anna Freud 1936 (L’Io ed i Meccanismi di difesa)Sono i meccanismi di cui l’Io dispone per mantenere un proprio equilibrio.Sono i meccanismi che permettono all’Io di funzionare nel modo più armonico ed economico per lui possibileOperano in modo assolutamente inconscio ed automatico

  9. Meccanismi di difesa • Sono differenti dai Meccanismi di controllo, che tendono a sottostare al controllo volontario e cosciente • Sono fisiologici, solo quando si cristallizzano ed invadono l’Io diventano patologici (es. rimozione nell’isteria; proiezione nella paranoia) • Vengono utilizzati per proteggere l’autostima e fornire una certa soddisfazione indiretta ed incompleta ai bisogni

  10. Meccanismi di difesa • Hanno uno scopo protettivo • Operano su aspetti diversi della situazione minacciosa (perdita di equilibrio) • pericolo esterno (allontanamento - diniego) • verso persone importanti affettivamente (identificazione) • pulsioni ed affetti inaccettabili (rimozione, isolamento, sublimazione) • interpretazione “post-factum” di intenti ed azioni (razionalizzazione, proiezione)

  11. Meccanismi di difesa • RIMOZIONE • PROIEZIONE • DINIEGO --> FUGA-ALLONTANAMENTO • IDENTIFICAZIONE • FORMAZIONE REATTIVA--NEGAZIONE • ISOLAMENTO- RAZIONALIZZAZIONE - INTELLETTUALIZZAZIONE • REGRESSIONE • SUBLIMAZIONE • ANNULLAMENTO RETRATTIVO • RIVOLGIMENTO CONTRO IL SE’ • TRASFORMAZIONE DEL CONTRARIO • SOMATIZZAZIONE - CONVERSIONE

  12. RIMOZIONE • Per Freud è il più importante dei Mdd • Eliminazione dalla coscienza di desideri, di fantasie e di sentimenti inaccettabili • Consiste nell’impedire che la pulsione venga soddisfatta mediante un processo che la esclude dalla coscienza e dalla memoria • “Il ritorno del rimosso” era l’obiettivo della psicoanalisi classica

  13. PROIEZIONE • Consiste nel rifiuto di riconoscere dei sentimenti come propri e li si attribuisce ad altri • Io non lo odio, è lui che odia me • Si è sollevati dalla responsabilità di impulsi inaccettabili, e ci si procura una giustificazione per le proprie azioni ostili nei confronti degli altri

  14. DINIEGO • Incapacità a riconoscere un’esperienza come avvenuta • Disconoscimento diretto di dati sensoriali traumatici (dato di realtà) • Può associarsi ai meccanismi di fuga o di allontanamento

  15. IDENTIFICAZIONE • Il soggetto assimila uno o più tratti di un individuo modellandosi su di esso (limite estremo Zelig) • Una forma particolare è costituita per A. Freud dall’Identificazione con l’aggressore, in cui il soggetto assume la stessa funzione aggressiva, ne imita i tratti e ne adotta le espressioni di potenza che lo caratterizzano

  16. FORMAZIONE REATTIVA • Un desiderio, un impulso inaccettabile viene tenuto lontano adottando un atteggiamento diametralmente opposto • Pietà eccessiva -- Aggressività spiccata • Eccesso di generosità -- Tendenza ad accumulare • Passività--Attività motoria inibita • Può essere connesso con la Negazione, cioè la diretta asserzione ad esempio che non si è adirati o ostili “Lei domanda chi possa essere la persona nel sogno. NON è mia madre”

  17. ISOLAMENTO • Consiste nel separare il contenuto affettivo dall’ideazione; una percezione, una motivazione, un pensiero vengono isolati dai sentimenti che vi sono collegati • episodio personale e doloroso riferito senza partecipazione affettiva (indifferenza delle isteriche) • isolare il sintomo fisico dal suo contesto psicologico ed affettivo (malato di disturbi digestivi) • Può affiancarsi all'intellettualizzazionee alla razionalizzazione

  18. REGRESSIONE • “Ritirata strategica” • Per evitare l’angoscia di fronte ad una situazione, il soggetto ritorno ad uno stadio precedente del suo sviluppo • Riacquisizione di un comportamento infantile di fronte a situazioni che non si riescono ad affrontare • Per Jung la regressione analitica rappresenta l’occasione per ripartire verso una nuova organizzazione psichica(Lettura finalistica)

  19. SUBLIMAZIONE • Permette l’espressione di pulsioni e di affetti inaccettabili, indirizzandoli verso mete più accettabili • Per A. Freud rappresenta la base per lo sviluppo del comportamento adattativo • La pulsione incontra un ostacolo nella sua realizzazione diretta, e si manifesta in attività più “tollerate”, che ne ne contengono però il valore simbolico • pulsione esibizionistica-attore • pulsione sadica-chirurgo

  20. ANNULLAMENTO RETROATTIVO • Viene compiuta un’azione per abolire magicamente un’azione anteriore (nevrosi ossessiva) • Un’emozione o un conflitto, dopo essere stati espressi, vengono immediatamente annullati e cancellati da un’affermazione contraria • prima riferito sentimento negativo verso una persona cara, subito dopo le si dichiara amore

  21. RIVOLGIMENTO CONTRO IL SE’ • Una persona invece di manifestare nei riguardi di una persona determinati sentimenti, di solito negativi ed aggressivi, li rivolge contro se stesso, proteggendosi così dal rapporto aggressivo con l’altro, che rischia di essere troppo pericoloso per lui.

  22. TRASFORMAZIONE DEL CONTRARIO • Conferire ad un sentimento o ad un’idea un senso diametralmente opposto a quello che ha in realtà, per abolirne l’azione

  23. Un conflitto psichico viene presentato simbolicamente in termini fisici (paralisi delle scrivano) Sentimenti dolorosi (emozioni, perturbazioni) non sono vissute nella sfera psichica ed elaborate da questa, ma immediatamente deviate sul corpo Disturbi funzionali Mediazione del sistema neurovegetativo CONVERSIONE SOMATIZZAZIONE

  24. OGNI DIAGNOSI DI MALATTIA COMPORTA UNA PERDITA • LA DIAGNOSI DI UNA MALATTIA GRAVE, CRONICA, “INCURABILE” PORTA IL PAZIENTE A CONFRONTARSI CON LA PIU’ GRANDE DELLE PERDITE: LA PERDITA DI SE STESSO

  25. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • MALATTIA COME: • MINACCIA DELL’INTREGRITA’, ANGOSCIA • NECESSITA’ DI INSTAURARE UNA NUOVA MODALITA’ DI RELAZIONE CON SE’ • NECESSITA’ DI INSTAURARE UNA NUOVA MODALITA’ DI RELAZIONE CON GLI ALTRI • OCCASIONE

  26. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • REGRESSIONE: • “La malattia mi ha reso fragile, un bambino piccolo; occupatevi di me” • Momento di deresponsabilizzazione, e di responsabilizzazione dell’altro e di delegare l’altro • Indotta dalla situazione di ricovero • In certi casi è utile (correlata alla malattia), se perdura a lungo non permette la cura di sé (riabilitazione) • Fuga nel sonno come ibernazione psicologica • Regressione dal punto di vista orale--> focalizzazione dell’attenzione all’alimentazione

  27. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • REGRESSIONE • Grandissima sensibilità alle visite • Possibile abuso e dipendenza da sostanze • FORMAZIONE REATTIVA AL MOVIMENTO REGRESSIVO • Il pz. diviene aggressivo, non accetta la malattia, rifiuta le cure, gli operatori diventano i “nemici”

  28. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • FORMAZIONE REATTIVA AGGRESSIVA E PROIETTIVA • La malattia viene vissuta come un attacco alla propria persona dall’esterno • “Ce l’hanno con me” • Mai soddisfatto di niente • Tutti lo trattano male • Si isola dagli altri • Rivendicatività e diffidenza • Tutta la responsabilità è degli altri

  29. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • NEGAZIONE • Possibili vari gradi di negazione della malattia: a)parziale: negare la gravità della malattia b)totale: negare l’essere malato • Iperattività • Problemi etici

  30. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • ISOLAMENTO E RIMOZIONE • I pz. isolano la propria malattia dai sentimenti, che l’essere malato provoca. • Parlano di sé come dei “trattati di medicina” • I sentimenti vengono rimossi e non hanno la possibilità di esprimersi

  31. REAZIONI PSICOLOGICHE ALLA MALATTIA • SHOCK • SENTIMENTI DI PAURA • SENTIMENTI DI RABBIA • SENTIMENTI DI DISPERAZIONE • DEPRESSIONE

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