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Struttura elettronica degli ioni di transizione legati. Ione legato. Un po’ di nomenclatura. Leganti Atomi donatori Leganti chelati Numero di coordinazione Geometria di coordinazione. Leganti. Ioni negativi semplici: F - , Cl - , Br - , I - , O 2- , S 2-
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Un po’ di nomenclatura • Leganti • Atomi donatori • Leganti chelati • Numero di coordinazione • Geometria di coordinazione
Leganti Ioni negativi semplici: F-, Cl-, Br-, I-, O2-, S2- Ioni negativi complessi: OH-, OR-,CN-, NO3-, RCOO- Molecole neutre: H2O, NH3, piridina
Composti di Coordinazione • Composti in cui uno ione metallico si lega a un numero di atomi donatori maggiore del suo numero di ossidazone
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Basi teoriche • Gli orbitali di valenza di uno ione di transizione legato hanno energie diverse da quelle degli orbitali dei leganti • La sovrapposizione tra gli orbitali del metallo e quelli dei leganti è piccola • Allora è possibile descrivere le proprietà spettro-magnetiche dei composti dei metalli di transizione usando un trattamento perturbativo
d1 in simmetria ottaedrica Teoria del campo dei leganti per un elettrone d • Si introduce un Hamiltoniano fenomenologico, VLF, che scinde le energie degli orbitali d, usando i risultati della simmetria. • Le energie sono calcolate con un trattamento perturbativo al primo ordine
Campo cristallino • Suggerito originariamente da Bethe: il potenziale V è quello associato con un elettrone j a una distanza rij da una carica negativa Zi. Vi= Zi e/rij. • Non funziona (trascura completamente gli effetti di covalenza) • Si preferisce lasciare gli integrali radiali come parametri (campo dei leganti)
Il potenziale legante elettrone r< si riferisce alla distanza nucleo elettrone r> si riferisce al legame metallo-legante Ykq sono armoniche sferiche
Il modello angular overlap, AOM • L’energia degli orbitali di valenza di un composto di coordinazione si esprime parametricamente con un trattamento perturbativo sugli orbitali d del metallo • Il ruolo degli orbitali del legante è solo quello di far cambiare le energie degli orbitali d • L’interazione tra metallo e legante è diagonale per un legante che si trovi sull’asse z • I contributi dei vari leganti sono additivi
Per un legante in posizione generale z z’ x x’ z’ lungo la direzione M-L; x’ nel piano xz Nel riferimento x’y’z’ l’interazione LF è diagonale Basta fare una rotazione di coordinate e si costruisce l’hamiltoniano in xyz
Un elemento di matrice ed es 0
Hamiltoniano polielettronico H= H0+ Hel + HLF +Hs-o
Campo (dei Leganti) debole H= H0>> Hel >> HLF >>Hs-o Si parte dai livelli dello ione libero e si perturbano con LF
Campo (dei Leganti) forte H= H0>> HLF >>Hel >>Hs-o Si dispongono gli elettroni negli orbitali d e si aggiunge la repulsione interelettronica