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Diritto pubblico corso serale

Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia. LA SECONDA GUERRA MONDIALEIl 1 settembre 1939 scoppia la II Guerra Mondiale.Il 10 giugno 1940 l'Italia entra a fianco dei nazisti:l'idea della

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Presentation Transcript


    1. Diritto pubblico (corso serale) Prof. Davide Galliani

    2. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia LA SECONDA GUERRA MONDIALE Il 1 settembre 1939 scoppia la II Guerra Mondiale. Il 10 giugno 1940 lItalia entra a fianco dei nazisti: lidea della guerra lampo, poche vittorie prestigiose, si dimostr subito impossibile. Dopo il 7 dicembre 1941, giorno di Pearl Harbor, gli Stati Uniti entrano in guerra. Il 2 febbraio 1943 la Germania capitola a Stalingrado.

    3. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il 9 luglio 1943 inizia lo sbarco degli Alleati in Sicilia. Il 7 maggio 1945 la Germania firma la resa incondizionata. Il 6 e il 9 agosto 1945 gli Stati Uniti sganciano su Hiroshima e Nagasaki la bomba atomica. Il 2 settembre 1945 finisce la II Guerra Mondiale.

    4. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia La II Guerra Mondiale cost la vita nel complesso a quasi 60 milioni di persone, la met dei quali civili. Solo in Europa le vittime furono quasi 40 milioni.

    5. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia LITALIA Il 24 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo, non pi convocato dal 1939, approva il cd. ordine del giorno Grandi, con il quale, appellandosi allo Statuto, ancora formalmente in vigore, si chiede al Re di assumere leffettivo comando delle Forze Armate e di prendere le supreme decisioni.

    6. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Con lordine del giorno, secondo molti storici, si voleva soltanto la sostituzione dei Mussolini e il distaccamento dalla Germania nazista, ma gli effetti furono invece ben pi generali.

    7. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il 25 luglio 1943, infatti, il Re convoc Mussolini, lo revoc dalla carica di Capo del Governo e lo fece arrestare, nominando al suo posto il Maresciallo Badoglio, senza attendere le indicazioni del Gran Consiglio del Fascismo: si trattava del cd. colpo di stato monarchico.

    8. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Lo stesso 25 luglio 1943 furono letti due proclami alla radio: uno, del Re, che diceva di avere accettato le dimissioni e di aver nominato Badoglio, laltro, di Badoglio, che gel gli animi con il tanto temuto la guerra continua.

    9. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il primo Governo Badoglio (25 luglio 1943-17 aprile 1944) , composto da militari e tecnici, tent di compiere una restaurazione monarchica: il ritorno allordinamento statutario in vigore fino allavvento del fascismo, depurandolo delle istituzioni e delle leggi fasciste.

    10. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Si soppressero: il Tribunale speciale per la difesa dello Stato il Partito Fascista il Gran Consiglio del Fascismo i cd. organi corporativi, tra cui la Camera dei Fasci e delle Corporazioni

    11. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Si dispose che entro 4 mesi dalla fine della guerra si sarebbero dovute tenere le elezioni della nuova Camera: il tentativo era chiaramente quello di considerare il fascismo una parentesi e di tornare in fretta al periodo statutario. Un tentativo velleitario che, infatti, fall.

    12. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il problema di Badoglio, ad ogni modo, era anche la guerra: difficile neutralizzare il territorio italiano dopo la richiesta di un armistizio, rimanevano due alternative: schierarsi a fianco degli Alleati, oppure, continuare la guerra a fianco della Germania e iniziare trattative segrete per larmistizio.

    13. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Fu scelta la seconda via ed, infatti, il 3 settembre 1943 fu firmato larmistizio a Cassibile, armistizio poi letto l8 settembre 1943 alla radio da Eisenhower e Badoglio: fine delle ostilit, collaborazione italiana, consegna della flotta e pieno poteri al Governo Militare Alleato.

    14. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa provoc l8 settembre 1943? Primo: lo sfaldamento dellesercito italiano. Secondo: la liberazione di Mussolini e la nascita della RSI. Terzo: la nascita della Resistenza italiana.

    15. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa provoc l8 settembre 1943? Primo: lo sfaldamento dellesercito, lasciato senza ordini (il Re e Badoglio fuggirono a Pescara e poi a Brindisi): sparare o disarmare di fronte ai tedeschi? La maggior parte disarm: portati in Germania e dichiarati internati militari e non prigionieri di guerra. Ci furono comunque episodi eroici, come a Cefalonia.

    16. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa provoc l8 settembre 1943? Secondo: la nascita della RSI. Il 12 settembre i tedeschi Sul Gran Sasso liberarono Mussolini e Kesserling dichiar lItalia territorio di guerra. Il 23 settembre nasce la RSI con tre propositi: continuare la guerra al fianco dei nazisti, punire i traditori e tornare alle origini repubblicane e sociali del fascismo.

    17. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa la Repubblica Sociale Italiana? E un governo di fatto: non solo non era il legittimo governo italiano, ma era voluta e diretta nella sostanza da Hitler (che scorpor territori italiani senza grande resistenza). La Chiesa non la riconobbe mai e il cd. ritorno alle origini non fu decisivo.

    18. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia La Germania fece razzia delle risorse materiali italiane e quando si tenne il processo di Verona l8 gennaio 1944 contro coloro che firmarono lordine del giorno Grandi si cap che la RSI non aveva alcuna autonomia e indipendenza dal nazismo.

    19. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa provoc l8 settembre 1943? Terzo: la nascita della Resistenza italiana. Gi il 9 settembre si costitu a Roma il primo Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) formato dai partiti della cd. esarchia (DC, PCI, PSI, PdA, PdL e PL), seguito dai CLN locali, sia nelle zone occupate che in quelle liberate.

    20. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il Comitato di Liberazione Nazionale di Roma era cos composto: Ivanoe Bonomi (Presidente), Casati per i liberali, Ruini per la democrazia del lavoro, De Gasperi per la DC, La Malfa per gli azionisti, Nenni per i socialisti e Amendola per i comunisti.

    21. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa sono i CLN? I CLN sono anchessi governi di fatto: si auto- attribuiscono potest governativa originaria a carattere provvisorio, in concorso con altre autorit, esercitando in concreto questa potest, allinterno di una guerra o di una rivoluzione, il tutto allo scopo di organizzare definitivamente il potere.

    22. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il 28 gennaio 1944 si tenne il cd. Congresso di Bari, il primo congresso antifascista europeo e il primo coordinamento di tutti i CLN. A Bari tutti decisero di lottare contro il nazifascismo e di volere autonomia rispetto al governo regio: non si trasform, tuttavia, in assemblea di governo, anche perch gli Alleati non erano convinti e cerano discussioni anche tra i partiti dei CLN.

    23. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il Congresso, tuttavia, istitu una Giunta Esecutiva Permanente per il coordinamento delle attivit dei CLN e, soprattutto, approv un ordine del giorno, da un lato, per rinviare la cd. questione istituzionale (Monarchia o Repubblica?) e, dallaltro lato, per rinviare la partecipazione dei partiti dellesarchia al governo regio solo dopo la sostituzione del Re.

    24. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il complesso dei CLN era perci una sorta di governo in fieri: nelle zone occupate aveva unorganizzazione politico-militare autonoma (solo dopo collegata col governo ufficiale), nelle zone di operazione collaborava con il Governo Militare Alleato e nelle zone restituite continuava una forte azione di pressione.

    25. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il rapporto tra i CLN e il governo Badoglio fu molto difficile: il governo approv, tra laltro, la cd. circolare Roatta, con la quale si vietavano tutte le manifestazioni politiche, si ordinava alle truppe di procedere contro gruppi di individui che disturbano lordine pubblico come se si trattasse di nemici e si ordinava di passare alle armi i cittadini che insultano le istituzioni e i militari che li appoggiano.

    26. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Daltro canto, il governo Badoglio non abrog le leggi razziali e non chiuse i campi di internamento in territorio italiano . Il governo Badoglio non solo volle il ritorno allo Statuto ma lo fece in modo autoritario: si introdusse la censura preventiva della stampa e, fatto gravissimo, mai accaduto, fu intimato su tutta la Penisola il coprifuoco.

    27. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Come si usc da questa situazione? Con la cd. svolta di Salerno: il 13 marzo 1944 lURSS riconobbe il governo Badoglio e Palmiro Togliatti, capo del PCI, tornato dalla Russia il 27, si espresse in una Salerno devastata dalla bombe a favore della formazione di un nuovo governo Badoglio, con la partecipazione dei partiti antifascisti e il rinvio a fine della guerra della questione istituzionale.

    28. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia La svolta o il patto di Salerno, pertanto, prevedeva: dopo la fine delle ostilit, convocazione di una Costituente; fino ad allora, rinvio della questione istituzionale; istituzione della Luogotenenza, pensata da De Nicola; ed, infine, entrata dei partiti dei CLN al governo.

    29. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il Re, a questo punto, il 12 aprile 1944 lesse un proclama alla radio (il cd. proclama di Ravello): si ritira dalla vita pubblica e nomina suo figlio Umberto Luogotenente del Regno, nomina che diventer effettiva dopo la liberazione di Roma.

    30. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia A seguito di questi eventi, si costitu il secondo governo Badoglio (22 aprile-18 giugno 1944: solo 45 giorni), con la partecipazione, come Ministri senza portafoglio, di Benedetto Croce, Carlo Sforza e Palmiro Togliatti.

    31. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Si noti che i CLN del Nord, che nel gennaio del 1944 si coordinarono nel CLNAI (Comitato di Liberazione Alta Italia), nonostante levoluzione della situazione, vollero sempre una forte autonomia operativa e politica: sino alla liberazione, per esempio, nessun loro esponente partecip al governo.

    32. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Nonostante questo, non mancarono certo i collegamenti tra il CLNAI e il Comitato Centrale di Liberazione Nazionale di Roma (sorto dopo la liberazione della citt), come non mancarono i collegamenti con le forze armate nazionali, specie dopo il trasferimento al Nord del Generale Raffaele Cadorna, rappresentante del governo presso il CLNAI.

    33. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Levoluzione della situazione: dopo che gli Alleati sfondarono la linea Gustav, il 4 giugno 1944 data la liberazione di Roma. Il CLN pot uscire dalla clandestinit.

    34. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Come era negli accordi, il 5 giugno il Re nomin il figlio Luogotenente Generale del Regno, con il compito di provvedere a tutti gli affari amministrativi e per lesercizio delle prerogative regie.

    35. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cosa la luogotenenza? E un istituto, sconosciuto nel nostro ordinamento, che disciplina di norma solo labdicazione e la reggenza. Solo raramente si usato per assenza del Re per motivi bellici, per viaggi allestero e per malattia.

    36. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia A questo punto, dimessosi Badoglio e insediato al Quirinale il Luogotenente, si form il primo governo presieduto da Ivanoe Bonomi (18 giugno-10 dicembre 1944), presidente dei CLN, nel quale entrarono i principali esponenti dei partiti antifascisti, tra cui De Gasperi, Gronchi, Saragat, Tupini e si confermarono Croce, Sforza e Togliatti.

    37. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Perch importante il primo governo Bonomi? Perch il primo formato da esponenti antifascisti e perch non si forma nelle stanze del Re, ma per il contributo dei partiti democratici riunitesi nei CLN.

    38. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il 25 giugno 1944 si approva la cd. prima Costituzione provvisoria, che, dopo la svolta di Salerno, pone le basi del processo costituente.

    39. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia La prima Costituzione provvisoria si compone di sei articoli: art. 1: dopo la liberazione nazionale, le forme istituzionali sarebbero state decise dal popolo italiano, che a tale fine avrebbe eletto una Assemblea Costituente per deliberare la nuova Costituzione

    40. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia art. 2: si disponevano le elezioni di una nuova Camera dopo la fine della guerra art. 3: tutti i Ministri e i sottosegretari non dovevano compiere, fino alla convocazione della Costituente, atti che avrebbero pregiudicato la questione istituzionale ( la tregua istituzionale)

    41. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia art. 4: affida al governo la competenza di adottare gli atti aventi forza di legge fino alla entrata in funzione del nuovo Parlamento artt. 5 e 6: dettagli.

    42. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Lassetto posto in essere con la prima Costituzione provvisoria caratterizz la lunga fase fino alla liberazione, anche quando si costitu il secondo governo Bonomi (12 dicembre 1944-19 giugno 1945), che diede gli Esteri a De Gasperi e la Vice- Presidenza del Consiglio a Togliatti, secondo governo Bonomi nato per il problema dei rapporti con il CLNAI e per la questione della epurazione (per la quale non ebbe lappoggio del PSI e del PdA).

    43. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Prima della liberazione, occorre ricordare due provvedimenti importanti del secondo governo Bonomi: estese anche alle donne il diritto di voto e istitu, il 5 aprile 1945, la Consulta Nazionale, formata da 400 membri nominati dai partiti del CLN (222), dal Governo (80), dai sindacati e altri (78) e da membri di diritto, con il compiti di dare pareri sulle questioni generali e sui provvedimenti legislativi sottoposti dal Governo.

    44. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il parere della Consulta era obbligatorio in materia di bilancio, di imposte e in materia elettorale: proprio grazie al lavoro della Consulta si giunse allapprovazione della legge elettorale per lelezione dellAssemblea Costituente.

    45. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il 25 aprile 1945 la data dellinsurrezione nazionale: la Liberazione. Il 28 aprile Mussolini viene ucciso. La resa firmata il 29 aprile. Il 30 aprile Hitler si suicida.

    46. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Secondo lo storico Massimo Salvadori, i dati dei morti in Italia sono i seguenti: 300.000 Alleati, 500.000 tedeschi, 10.000 civili massacrati dai tedeschi, 40.000 vittime dei bombardamenti alleati, 2000 fascisti uccisi nei giorni della Liberazione, 36.000 partigiani.

    47. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Dopo la Liberazione, si costitu il governo Parri (21 giugno-8 dicembre 1945), Parri che era stato il capo del CLNAI, con Nenni nominato Ministro per la Costituente e per la prima volta si diede la Giustizia a Togliatti. Il Governo Parri accord un ordinamento amministrativo alla Valle dAosta: d.lgs.lgt. 7 settembre 1945, n. 545.

    48. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Segu il primo governo De Gasperi (10 dicembre 1945-1 luglio 1946), sotto il quale si tennero le prime elezioni del dopoguerra, le elezioni di 5680 Consigli comunali: la scelta di anticiparle rispetto a quella della Costituente fu molto dibattuta, anche se le percentuali di voto poi furono allincirca simili. Parteciparono alle elezioni comunali circa l80% degli aventi diritto.

    49. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il primo Governo De Gasperi, inoltre, concesse lo Statuto alla Regione Sicilia: r.d.lgs. 15 maggio 1946, n. 455 e approv nel maggio sempre nel maggio del 1946 il decreto sulle guarantigie della magistratura.

    50. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il problema maggiore del primo governo De Gasperi, tuttavia, era ancora la questione istituzionale: intanto, si approv la legge elettorale per la Costituente (sistema elettorale proporzionale a liste concorrenti, con recupero dei resti in un collegio unico nazionale sulla base di liste nazionali di candidati), che fu alla base delle scelte elettorali successivi almeno fino al 1993.

    51. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Ma il problema era quello istituzionale: siccome tra i partiti del CLN la prevalenza era per la Repubblica, si pose il problema degli elettori della DC e dei liberali, in parte monarchici. Si pens, dunque, di affidare ad un referendum e non alla Costituente la soluzione della questione Istituzionale. La DC dichiarer la libert di voto.

    52. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Cos si approv la Seconda Costituzione provvisoria, il d.lgs.lgt. 16 marzo 1946, n. 98, che prevedeva: il referendum popolare contestualmente alle elezioni per lAssemblea Costituente. Se avesse vinto la Repubblica, la Costituente, dopo la sua costituzione, avrebbe dovuto eleggere, con i 3/5 dei membri nelle prime tre votazioni e dopo la maggioranza assoluta, il Capo Provvisorio dello Stato, che svolger le sue funzioni secondo le norme vigenti in quanto applicabili, fino alla elezione del nuovo.

    53. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia davanti al nuovo Capo dello Stato, il governo di deve dimettere e la scelta dellincarico per il nuovo spettava al Capo dello Stato fino alla elezione del Capo Provvisorio dello Stato, sempre in caso di vittoria della Repubblica, le sue funzioni erano esercitate dal Presidente del Consiglio in carica il giorno delle elezioni

    54. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia in caso di vittoria della Monarchia, sarebbe continuata la Luogotenenza fino alla entrata in vigore delle disposizioni della nuova Costituzione

    55. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia durante il periodo della Costituente e fino alla convocazione delle nuove Camere, il potere legislativo restava delegato al Governo, salva, ovviamente, la materia costituzionale e salva la materia elettorale e lapprovazione dei Trattati internazionali, di competenza dellAssemblea.

    56. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia il governo responsabile dinanzi alla Costituente, che avrebbe potuto obbligare il governo alle dimissioni con una mozione di sfiducia approvata dalla maggioranza assoluta dei membri della stessa Costituente

    57. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia la Costituente si dovr riunire entro il 22 giorno successivo alle elezioni e sar sciolta di diritto il giorno di entrata in vigore della nuova Costituzione lo scioglimento della Costituente doveva comunque avvenire entro 8 mesi dalla prima riunione, prorogabili solo per altri 4 mesi

    58. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia per la risposta al referendum dovranno essere indicati due distinti contrassegni: questo perch lanalfabetismo era ancora molto diffuso

    59. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia La seconda Costituzione provvisoria, pertanto, fu di estrema importanza: in essa si preferiva la forma di governo parlamentare. La Costituente non era ovviamente vincolata da questo, ma linfluenza fu indiscutibile.

    60. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia A questo punto tutto era pronto per le elezioni della Costituente e per il referendum. Il Re, tuttavia, decise di rompere la tregua istituzionale: abdic il 9 maggio 1946 ponendo le premesse per la successione del figlio, che cinse la Corona con il nome di Umberto II

    61. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Umberto II rimase Re fino alla proclamazione dei risultati del referendum: fu subito definito da Calamandrei il Re di maggio. Labdicazione avvenne per spostare gli equilibri a favore della Monarchia: con ci per si viol il patto di Salerno, la tregua istituzionale, la prima e la seconda Costituzione provvisoria.

    62. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Vittorio Emanuele III, che aveva regnato per ben 46 anni, quanto Vittorio Emanuele II e Umberto I messi insieme, mor il 28 dicembre ad Alessandria dEgitto. La scelta, tuttavia, non pag.

    63. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Secondo molti con labdicazione si ha la fine formale dello Statuto Albertino, anche perch il governo non present le dimissioni, come era invece prassi affermata.

    64. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Sta di fatto che, da un punto di vista giuridico, la situazione del maggio 1946 non definibile chiaramente: Umberto acquis la qualifica di Re ma esercit ancora le prerogative della Luogotenenza: una sorta di Re Luogotenente del Regno, che di per s per una contraddizione in termini.

    65. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il 2 giugno 1946 si tennero le elezioni ed il referendum: alla Repubblica andarono il 54% dei voti (12,7 milioni), alla Monarchia il 45% (10,7 milioni): le schede tra bianche e nulle furono 1,4 milioni: comunque la Repubblica avrebbe vinto, anche se le bianche e le nulle fossero state tutte monarchiche

    66. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il Paese era spaccato comunque a met: a Nord della XIX circoscrizione compresa (Perugia, Terni, Rieti) vinse ovunque la Repubblica, a Sud della XX (Roma, Viterbo, Latina, Frosinone) vinse ovunque la Monarchia. De Gasperi il 13 maggio assume la carica di Capo provvisorio dello Stato.

    67. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia quanto alla Costituente, le elezioni diedero i seguenti risultati: su 556 seggi, 207 alla DC (37%), 115 al PSI (20%), 104 al PCI (18%) e via via gli altri partiti minori, tra i quali ebbe un clamoroso insuccesso il Partito di Azione, che ebbe solo 7 eletti, tra cui Calamandrei ma non Bobbio, che per questo si ritir per sempre dalla politica attiva.

    68. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Al Re non rimase che la fuga dopo che il 13 giugno aveva diffuso un messaggio con il quale dichiar un gesto rivoluzionario quello del governo che tra le due proclamazioni dei dati del referendum (del 10 la prima e del 18 giugno la seconda) iscrisse allordine del giorno la questione della delega dei poteri regi al Presidente del Consiglio.

    69. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Al Re prontamente risposte il governo: giudic penoso il messaggio del Re e una responsabilit gravissima la fuga a Lisbona, tra laltro, giustificata perch proprio il governo, disse il Re, lo aveva messo nella alternativa di provocare uno spargimento di sangue o di subire la violenza da parte dello stesso governo.

    70. Il periodo provvisorio: dal fascismo alla democrazia Il governo non fece altro che riaffermare che il Re avrebbe potuto rimanere per discutere le modalit della successione, oppure, mantenere semplicemente le sue riserve, anche a proposito della questione del conteggio o meno delle schede bianche tra quelle necessarie per raggiungere la maggioranza degli elettori votanti (solo i voti validi o anche quelli bianchi: solo quelli validi, disse la Cassazione).

    71. La democrazia LAssemblea Costituente inizi i suoi lavori il 25 giugno, con un discorso del decano, Vittorio Emanuele Orlando. Tra i Costituenti, solo per citarne alcuni: Orlando, Croce, Bonomi, Nitti, Sforza, Eiunaudi, Ruini, Togliatti, Moro, La Pira, Dossetti, Pertini, Terracini, Basso, Ambrosini, Calamandrei, Mortati, Perassi, Iotti, Tosato, Fanfani, Scalfaro, Silone, Andreotti, Zaccagnini, Valiani, Rumor, Parri, Saragat, Nenni, Leone, Gronchi, Fo, Di Vittorio.

    72. La democrazia Il 28 giugno eletto Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, di fede monarchica, chiaramente con un intento riconciliatore, come, daltro canto, lo stesso intento mosse Togliatti che da Ministro della Giustizia concesse il 22 giugno la cd. amnistia generalizzata: annullate le sentenze con 5 anni di reclusione, la pena di morte sostituita con lergastolo, lergastolo con 30 anni e tutte le altre pene ridotte di un terzo.

    73. La democrazia Saragat del PSI fu eletto Presidente dellAssemblea Costituente, cui successe Terracini del PCI. Il 13 luglio 1946 nacque il secondo governo De Gasperi in carica fino al 28 gennaio del 1947, formato dai tre partiti di massa alla Costituente (DC, PSI e PCI) e dai Repubblicani.

    74. La democrazia Il 20 luglio si tiene la prima riunione della Commissione per la Costituzione, la cd. Commissione dei 75, presieduta da Ruini e con segretario Perassi, che aveva il compito di preparare il Progetto di Costituzione. Per far questo si suddivise in tre Sottocommissioni: diritti e doveri, ordinamento, diritti e doveri economici

    75. La democrazia Fu creato anche un Comitato di redazione, il cd. Comitato dei 18, per la redazione finale del testo. Gi il 31 gennaio 1947 il Progetto fu presentato dalla Commissione dei 75 allAssemblea, che, tuttavia, il 10 febbraio dovette discutere del Trattato di pace di Parigi: Croce, Orlando e Eiunaudi erano contro, ma prevalse ancora lo spirito di concordia, anche se in tutto il Paese si osservarono 10 minuti di silenzio.

    76. La democrazia Il 2 febbraio 1946, dopo la scissione socialdemocratica di Saragat, nasce il terzo governo De Gasperi, in carica fino al 31 maggio sempre del 1947, lultimo con la presenza contemporanea della DC, del PSI e del PCI. Il 10 marzo 1947 ci fu un contrasto tra Orlando e Mortati sulle norme di principio, molto interessante per la visione diversa dei due grandi giuristi.

    77. La democrazia Il 24 marzo si approv larticolo che poi sarebbe divenuto lart. 7 della Costituzione, con il consenso del PCI, realizzando secondo molti uno dei pi alti momenti di consenso in Costituente. Nel 1949 Salvemini ebbe a dire che lItalia era una Nazione di clericali mezzi comunisti e di comunisti mezzi clericali!

    78. La democrazia Intanto, per, la situazione in Sicilia diventa sempre pi pesante e difficile da gestire: si ricordi, su tutto, la strage di Portella della Ginestra del 1 maggio 1947.

    79. La democrazia Il 31 maggio 1947 si forma il quarto governo De Gasperi in carica fino 23 maggio 1948: il governo della svolta, perch con questo inizia lera del centrismo, che durer fino al primo governo Moro del 1963. Nasce la conventio ad excludendum rispetto al PCI: non torn mai pi al Governo.

    80. La democrazia Il 22 dicembre 1946 si approv la Costituzione della Repubblica italiana: 453 voti a favore, 62 contrari, nessuno astenuto.

    81. La democrazia La Costituzione della Repubblica italiana: artt. 1 e 139: Italia democratica e repubblicana art. 2: diritti inviolabili art. 3: principio di eguaglianza formale e sostanziale art. 5: unit, indivisibilit, decentramento art. 11: apertura verso lesterno

    82. La democrazia La Costituzione, per Aldo Moro, una piramide rovesciata che realizza una sorta di socialit progressiva: dallindividuo alla famiglia, dalla famiglia alle associazioni, dalle associazioni ai partiti e ai sindacati, dai partiti ai Comuni, alle Regioni e su fino allo Stato.

    83. La democrazia I Costituenti scelsero il parlamentarismo e non il presidenzialismo, scelsero il regionalismo e non il federalismo. Il senso dei lavori della Costituente dato dalle tre firme poste in calce alla Costituzione: De Nicola, Terracini e De Gasperi.

    84. La democrazia Se errore fecero i Costituenti, questo fu quello di fidarsi eccessivamente dei Parlamenti futuri, cui si rinvi lattuazione degli istituti pi innovativi del nuovo ordinamento, come le Regioni, la Corte costituzionale e il referendum popolare, solo per citarne alcuni.

    85. La democrazia Come disse ancora Piero Calamandrei, era come dare in appalto ai lupi la costruzione dellovile!

    86. La democrazia Per altri, inoltre, la Costituzione era frutto di troppi compromessi: bellissimo il dibattito tra Calamandrei e Togliatti: il primo raccont la storia di un uomo di mezza et che piaceva alle donne: alcune lo preferivano con tanti capelli, altri con pochi, risultato che rimase senza; il secondo, in risposta, cit Dante: facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e s non giova,ma dopo s fa le persone dotte.

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