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Corso di Scienza delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario Cassetti

Corso di Scienza delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario Cassetti. Lezione 8: La teoria dell’imposta (3). Tassonomia delle imposte. IMPOSTE DIRETTE : colpiscono il reddito e il patrimonio ( mani-

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Corso di Scienza delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario Cassetti

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Presentation Transcript


  1. Corso diScienza delle FinanzeA.A. 2010-11Prof. Mario Cassetti Lezione 8: La teoria dell’imposta (3)

  2. Tassonomia delle imposte IMPOSTE DIRETTE: colpiscono il reddito e il patrimonio (mani-                                                                festazioni dirette di capacità contributiva) b)IMPOSTE INDIRETTE: tutte le altre imposte (sui consumi, sulla fabbricazione, sui trasferimenti…) (manifestazioni mediate di capacità contributiva) N.B. 1 Le imp. dirette: usate a fini redistributivi (progressività); N.B. 2 Le imp. indirette: sono regressive perché colpiscono i soggetti con più elevata propensione al consumo, cioè i soggetti più poveri. N.B. 3 Gli effetti redistributivi delle imposte dirette dipendono da: caratteristiche tecniche (scala delle aliquote; esenzioni, oneri ded.) e livello dell’evasione) N.B. 4 Le imp. indirette possono diventare progressive con una discrimi- nazione delle aliquote (es. aliquote + elevate sui beni di lusso)

  3. c) IMPOSTE REALI: colpiscono una particolare categoria di reddito o di patrimonio senza tener conto delle carat- teristiche del contribuente. (Es. la ritenuta alla fonte sugli interessi relativi ai depositi per le pers. fisiche) d) IMPOSTE PERSONALI: colpiscono una particolare categoria di red- dito o di patrimonio tenendo conto delle caratteristiche soggetti- ve del contribuente (livello del reddito, caratteristiche familiari, stato di salute, ecc.) Perché le imposte reali non sono progressive? Un esempio:

  4. In caso di imposte reali: Tizio e Caio hanno entrambi un reddito di € 10˙000. Tizio ha solo redditi da fabbricati; Caio ottiene € 5˙000 da redditi fabbricati e € 5˙000 da redditi da capitale Tizio pagherà: 0.1* 5˙000 +0.2*(10˙000 –5˙000 )=500+1˙000= € 1˙500 Caio pagherà: 0.1* 5˙000=€ 500 sui redditi da fabbricati 0.1* 5˙000=€ 500 sui redditi da capitale In totale € 1˙000 In caso di imposte personali: entrambi pagano € 1˙500 Conclusione 1: Un sistema di imposte reali progressive penalizza i contribuenti che ricavano il proprio reddito da una sola fonte (es. lavoro).

  5. Purtroppo: Le imposte reali sono più facili da amministrare proprio perché non richiedono l’accertamento delle condizioni soggettive del contribuente, specialmente della sua condizione economica complessiva Conclusione 2: Un sistema di imposte personali consente di tenere conto di caratteristiche specifiche del contribuente: carichi di fami- glia, stato di salute, età, … Le imposte reali sono state gradualmente sostituite dall’imposta per- sonale e progressiva su tutti i redditi dei contribuenti per realizzare una distribuzione del carico tributario più equa. Sussiste il problema dei redditi delle attività finanziarie di ac- certamento più difficile: si è optato per un prelievo reale (ri- tenuta alla fonte, al momento in cui il reddito viene corrisposto)

  6. La discriminazione qualitativa dei redditi Discriminazione a favore dei redditi da lavoro: - perché i redditi da lavoro sono onerosi - perché i redditi da lavoro sono temporanei La discriminazione può essere attuata: (a) affiancando all’imposta personale e progressiva su tutti i redditi, un’imposta reale (proporzionale) su tutti i red- diti diversi da quelli di lavoro; (b) concedendo, nell’ambito dell’imposta personale e progressiva, detrazioni o deduzioni per i soli redd. da lavoro (c) affiancando al prelievo sul reddito un prelievo sul patrimonio N.B. La discr. qualitativa a favore dei redditi da lavoro può accentuare il grado di progressività del sistema tributario

  7. Deduzioni, detrazioni e «tax expenditures» Ded. e detr. possono essere utilizzate per disegnare un prelievo di tipo progressivo. Ded. e detr. consentono la personalizzazione dell’imposta (sgra- vi in relazione ai carichi familiari, allo stato di salute, ...) 3. Ded. e detr. consentono di attuare la discriminazione qualitativa dei redditi. Ded. e detr. possono essere utilizzate per incentivare spese che si intendono promuovere («tax expenditures): • interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto della 1ª casa • contributi per fondi pensione • premi per polizze assicurative • finanziamenti per enti di beneficenza, chiese, ONLUS, ecc.

  8. Finalità delle tax expenditures: raggiungere finalità collettive facendo leva sull’azione privata. Esempio: 1000 € a favore dei paesi del terzo mondo deducibili dal reddito. Contribuente con tm=46%  pagherebbe 460 € di imposta su quei 1000. Donando 1000 € risparmia 460 €. È come se donasse soltanto 540 €. Il resto ce lo mette lo Stato, in termini di minori entrate.

  9. Attenzione I costi delle agevolazioni fiscali sono meno evidenti dei costi delle erogazioni dirette di spesa. Occorre valutarne attentamente: • l'efficienza (e cioè la capacità di influenzare le scelte private); • l’equità (deduzioni, esclusioni, esenzioni, aliquote agevolate favoriscono, relativamente di più, individui ad alto reddito, con alta tm)

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