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Informatica di base

Informatica di base. Imparare a lavorare con un Personal Computer. Sommario. Informatica e calcolatori Componenti di un Personal Computer Il Software – Sistema Operativo – Applicativi – Linguaggi di Programmazione Le reti – Internet Aziende – Commercio - Government

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  1. Informatica di base Imparare a lavorare con un Personal Computer Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  2. Sommario Informatica e calcolatori Componenti di un Personal Computer Il Software – Sistema Operativo – Applicativi – Linguaggi di Programmazione Le reti – Internet Aziende – Commercio - Government Sicurezza-Legislazione Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  3. Informatica e Calcolatori La parola informatica generata dalla contrazione delle parole informazione ed automatica è nata per sintetizzare “elaborazione automatica delle informazioni”. La capacità di eseguire calcoli molto velocemente che ha un calcolatore, ha permesso il rapido sviluppo dell’informatica. Infatti, il calcolatore, è in grado, oltre che a fare “calcoli” veri e propri, di ordinare, confrontare, ricercare, interpretare dati (informazione) e, quindi, elaborare le informazioni. In termini internazionali si parla di IT (Information Technology) o Tecnologia delle Informazioni. La necessità di trasmettere (comunicare) tali informazioni fa sì che il termine più appropriato sia ICT (Information and Comunication Technology) Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  4. Malgrado l’enorme evoluzione subita dalle prime calcolatrici meccaniche di Pascal e di Leibniz, della “macchina analitica” di Babbage, passando per i calcolatori elettronici da ENIAC ai PC odierni, l’architettura del calcolatore, cioè l’organizzazione minuta delle funzionalità di base, è rimasta invariata rispetto alla macchina di Babbage: MEMORIA dati dati Unità di uscita Unità d’ingresso comandi dati istruzioni comandi Unità di controllo Unità di calcolo comandi comandi Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  5. Se i principi fondamentali sono rimasti invariati, o quasi, l’evoluzione dei calcolatori è legata allo sviluppo tecnologico dell’elettronica e, soprattutto, dall’invenzione del micro chip da parte del vicentino Federico Faggin a cavallo tra gli anni 60 e 70. Nel 78 la produzione da parte della INTEL del microprocessore 8086 e dell’8088 l’anno successivo, abbinato al sistema operativo della Micro Soft “DOS” (Disk Operating Sistem) permise un notevole abbattimento sia di costi che di dimensioni, avviando una diffusione del Personal Computer (PC) che, a partire dai primi anni 90, sta diventando un “elettrodomestico” sempre più potente e sempre più semplice da utilizzare specie dopo la “rivoluzione” apportata con Windows ’95 fino ad arrivare all’ultimo Windows Vista e Linux. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  6. Cronologia evoluzione dei microprocessori • 1978 INTEL 8086-8088 – processori a 16 bit (8088 con bus a 8 bit) • INTEL 80286 – 16 bit, con funzionamento in modo reale o protetto • 1893 WINDOWS • 1985 INTEL 80386DX – 32 bit con bus a 32 bit • 1988 INTEL 80386SX – 32 bit con bus a 16 bit • 1989 INTEL 80486DX – 32 bit con coprocessore matematico • 1993 INTEL PENTIUM Windows NT • 1995 INTEL P6 Windows ‘95 • 1999 INTEL III Windows ‘98 • A seguire PENTIUM IV Windows 2000 • Windows ME Pentium Dual Core Windows XP – Windows Vista Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  7. Classificazione Computer • I vari sistemi di elaborazione vengono classificati in base alla loro complessità e potenza di elaborazione, per cui a partire dai più semplici ai più complessi individuiamo: • Calcolatrici • Palmari • Notebook/Personal Computer • Minicomputer • Mainframe • Microcomputer Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  8. Principio di funzionamento - il codice binario Il principio di funzionamento di un calcolatore si basa su un concetto “elettrico” molto semplice: ACCESO/SPENTO, o, simbolicamente, 0 o 1. I due elementi (0 – 1) sono denominati “bit” (binary digit) che non sono però sufficienti a rappresentare alcuna informazione, se non attraverso un multiplo, il byte, costituito dalla sequenza di 8 bit in grado, pertanto, a rappresentare 28 = 256 simboli o informazioni, sufficienti per ricavare, introdurre, elaborare informazioni. Tale combinazione di bit ha permesso la codifica ASCII comprendente i numeri interi e decimali, le lettere dell’alfabeto maiuscole e minuscole, i segni di punteggiatura, i simboli operazionali e quelli relazionali, i caratteri di controllo. Ad esempio il carattere “A” viene rappresentato dalla sequenza 01000001 (8 bit = 1 byte). Il byte, ed i suoi multipli, pertanto, è l’unità di misura utilizzata in campo informatico. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  9. Funzioni logiche Per ottemperare alle complesse operazioni svolte da un calcolatore, sono stati realizzati “interruttori” che possono essere aperti o chiusi in modi differenti. Una descrizione sistematica di questi modi è possibile tramite due funzioni logiche fondamentali, la funzione AND (E) e la funzione OR (O), che operano nel seguente modo: il risultato della funzione AND, con un numero qualsiasi di valori binari, è VERO se tutti i valori sono veri altrimenti è FALSO (in gene si attribuisce alla cifra 1 il significato di vero ed alla cifra 0 quello di falso); il risultato della funzione OR, con un numero qualsiasi di valori binari, è VERO se uno o più valori sono veri, altrimenti è falso. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  10. COMPONENTI ESSENZIALI DI UN PC • UNITA’ D’INGRESSO O DI INPUT (TASTIERA) • UNITA’ CENTRALE DI ELABORAZIONE (CPU) • UNITA’ DI MEMORIA INTERNA (ROM – RAM) • UNITA’ DI MEMORIA ESTERNA O UNITA’ DISCO (Floppy Disk, Hardisk, CD-ROM, DVD, Chiave USB) • UNITA’ DI USCITA O DI OUTPUT (VIDEO – STAMPANTE) Vedi schema Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  11. R andom A ccess M emory R ead O nly M emory VIDEO OUTPUT Floppy Disk, Hardisk, CD-ROM, DVD, Chiave USB MEMORIE INTERNE (ROM - RAM) CPU STAMPANTE INPUT TASTIERA Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  12. Componenti aggiuntivi – Unità I/O Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  13. Unità di memoria di massa Dagli schemi visti in precedenza si individua un elemento che è la base di qualsiasi tipo di elaborazione: la memoria. Qualsiasi sia l’informazione che si deve elaborare, deve essere, innanzitutto, memorizzata. A tal proposito, in un elaboratore sono presenti vari tipi di “memorie” le quali, qualsiasi sia la loro tipologia, possono essere immaginate come una sequenza finita di locazioni o celle contenenti ciascuna uno o più byte, ovverosia uno o più caratteri e/o simboli. Tale locazione prende il nome di parola (word). Le parole o celle vengono numerate da 0 in poi per poter essere identificate in modo univoco attribuendo a ciascuna un proprio indirizzo (address) per recuperare, poi, i dati contenuti nelle celle stesse per la loro elaborazione. Tra le tipologie di memoria è basilare distinguere tra RAM e ROM. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  14. Memoria ROM Come visto nello schema precedente per ROM s’intende una memoria di sola lettura (read only memory) e per RAM una memoria ad accesso casuale o diretto (random access memory). Le differenze tra i due tipi di memoria sono sia sostanziali che fisiche: le ROM, normalmente, sono costituite da componenti elettrici semplici e adatti alla memorizzazione permanente delle informazioni, costituite, generalmente da istruzioni per l’avvio delle macchine, di programmi in linguaggio macchina per la gestione delle periferiche, di tabelle matematiche utilizzate dalla CPU per lo svolgimento di operazioni di base. La memoria ROM è detta di sola lettura proprio perché l’utilizzatore della macchina non è autorizzato a modificare il contenuto della stessa; in caso di danneggiamento o malfunzionamento della ROM il calcolatore è del tutto inservibile. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  15. Memoria RAM Le memorie RAM, viceversa sono costituite da componenti elettrici che, ai primordi dell’informatica, avevano costi molto elevati e quindi, per il contenimento dei costi, di capacità alquanto ridotte: proprio a causa delle dimensioni ridotte i primi programmatori decisero di individuare l’anno utilizzando le ultime due cifre (2 byte) per risparmiare memoria, creando così i presupposti di quello che sembrava essere un disastro epocale provocato dal così detto baco del millennio (millennium bag) o “Problema Y2K (year 2000), in quanto il sistema non riusciva a distinguere il 2000 con altri anni di inizio secolo (1500 – 1800 – 1900) con le conseguenze facilmente immaginabili. La RAM è una memoria di tipo volatile in quanto i suoi circuiti sono soggetti alla presenza o meno di alimentazione elettrica (semplificando è costituita da una serie di condensatori il cui stato carico-scarico rappresenta nella sequenza di 8 elementi il carattere che si vuol memorizzare); la mancanza di alimentazione (voluta se si elimina il carattere) o improvvisa (black out) scarica completamente la memoria dei suoi elementi, perdendo in questo caso i dati in essa memorizzati. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  16. La funzionalità di questa memoria può essere paragonata ad un grande parcheggio in cui i veicoli si posizionano in modo casuale, senza cioè seguire un ordine prestabilito. Tale sistema permette di collocare nelle celle i vari caratteri in modo molto veloce e, tramite gli indirizzi assegnati dal sistema operativo, ritrovati al momento del bisogno rapidamente. Man mano che si “caricano” programmi, si creano file e si elaborano informazioni, la memoria si riempie, svuotandosi del tutto o in parte quando usciamo da un programma o abbandoniamo un file, in questo caso si dovrà memorizzare il file su un altro tipo di memoria (memoria di massa) costituita generalmente da supporti di tipo magnetico (Hard Disk – Floppy Disk – Zip Disk - ) o di tipo ottico (CD ROM, DVD). Ultimamente a causa delle differenze di velocità tra dischi, RAM e processori, viene utilizzata una memoria temporanea (memoria cache) che funge da contenitore di istruzioni e dati usati più frequentemente dalla CPU. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  17. FAT • Anche con tali supporti la memorizzazione avviene in modo casuale e per le dimensioni delle celle, succede sovente che un file venga spezzettato in più parti per poi essere memorizzato in aree diverse, ma non necessariamente contigue. La localizzazione dei file e dei loro componenti viene gestita dalla FAT (file allocationtable) predisposta dal sistema operativo. • La frammentazione dei file, in presenza di dischi di grandi dimensioni, rallenta la ricerca, per cui si deve procedere all’operazione di deframmentazione (defrag), che consiste nello riscrivere i file in celle adiacenti per una più rapida ricerca e per recuperare spazio nel disco. • Tra le caratteristiche delle memorie di massa si individuano tre parametri fondamentali: • Capacità: quantità di informazioni contenibili • Tempo di accesso: tempo impiegato per la ricerca dei dati • Velocità di trasferimento: rapidità di trasferimento dati Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  18. Formattazione dei dischi La gestione dei file e la loro memorizzazione sulle memorie di massa comporta anche la ”formattazione dei supporti magnetici”. Questa operazione, in pratica, serve a predisporre la superficie magnetica, con cui sono fatti i dischi, al ricevimento dei dati. Il disco viene suddiviso in tracce e settori il cui incrocio individua un blocco fisico (cluster o area di allocazione) nel quale vengono memorizzati i dati. La dimensione di queste aree è stabilita dal S.O. e per dischi fino a 2GB e nell’ordine dei 512KB (FAT 16), per cui file maggiori vengono necessariamente spezzettati; con Win’ 98 la dimensione dei cluster è aumentata (FAT 32) con minor frammentazione e sfruttamento del disco migliore, l’ultimo formato è l’NTFS. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  19. IL SOFTWARE Sistemi operativi Applicativi Linguaggi di programmazione Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  20. Il Sistema Operativo Un sistema operativo è un insieme di programmi che vengono eseguiti all’avvio del calcolatore (controllo delle memorie, delle periferiche …) e durante il normale funzionamento consentendo una facile gestione delle risorse (comunicare col computer, preparare dischi, leggere e scrivere sui dischi, ordinare elenchi, copiare file …). In parole povere il S.O. è un intermediario/interprete tra l’utente e la macchina. I primi calcolatori basati sul chip 8086 adottarono il sistema MSDOS (Micro Soft Disk Operative System); l’introduzione di Windows 95, che ne è una evoluzione, ha di fatto abbandonato tale sistema semplificando notevolmente l’uso e la gestione del PC fornendo all’utente una potente interfaccia grafica (GUI: Graphical User Interface) che utilizzando un puntatore (mouse) permette di copiare, spostare, salvare, ordinare file senza necessariamente conoscere a memoria alcun comando. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  21. Le funzioni principali del sistema operativo possono essere riassunte in: • Gestione unità centrale e processo di elaborazione • Gestione della memoria centrale • Gestione dei processi e della loro tempificazione • Gestione dell’ I/O (input/output) • Gestione delle informazioni sui file registrati sulle memorie di massa e dell’accesso ai dati (FAT-NTFS) • Gestione dell’interprete dei comandi Tali funzioni sono presenti in ogni sistema operativo. Tra i vari S.O. i principali sono: MS-DOS – Windows – Apple - Macinthosh UNIX Linux Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  22. Applicativi Per applicativo si intende un programma o un insieme di programmi che permettono la gestione e l’elaborazione delle informazione qualsiasi essa sia (office automation), per cui troviamo programmi per elaborare testi (Word Processing), fogli elettronici (spreadsheet), database, strumenti di presentazione, programmi per la contabilità, ecc. Ogni applicativo, a meno che non appartenga a così dette “suite” (Office per esempio) hanno particolarità proprie che spesso li rendono incompatibili uno con l’altro impedendo, così, la possibilità di condividere dati elaborati con sistemi diversi se non utilizzando dei convertitori che, però, non sempre riescono a “trasportare” dati da un ambiente all’altro in modo corretto. Se da un lato il monopolio di Microsoft lega l’utenza alla stessa, dall’altro si è raggiunto un grado di omogeneizzazione per chi opera in ambiente Windows che risolve tutti i problemi sopra citati, parlando in tal modo di Standard Windows. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  23. Linguaggi di Programmazione La realizzazione di un programma prevede una serie di attività ben definite e, soprattutto, un linguaggio che traduca i procedimenti in una forma comprensibile al calcolatore. In genere tali linguaggi sono orientati a specifiche applicazioni siano esse di tipo scientifico o commerciale, oppure adatti a qualsiasi problema (general purpose). I moderni linguaggi di programmazione sono di tipo evoluto in quanto usano terminologie naturali, lavorano tramite “oggetti”, traducono in modo più semplice tutta la serie di istruzioni e procedure atte a risolvere il problema proposto (algoritmo). Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  24. Tipologia di linguaggio Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  25. Sviluppo del software I programmi applicativi possono essere realizzati anche da utenti“normali” che abbiano una minima conoscenza di linguaggi di programmazione, ma nella maggior parte dei casi, aziende specializzate (software house) provvedono alla loro produzione. Tra questi programmi distinguiamo quelli gestionali (contabilità, stipendi, fatturazione, magazzino, archiviazione, ecc.) e quelli “strumentali” (tools) detti anche OPT (Office Productivity Tools) o prodotti Office, il più famoso dei quali è Office della MicroSoft, in cui sono raccolti gli applicativi più usati ed utilizzabili nelle varie aziende. In ogni caso lo sviluppo di un programma deve necessariamente seguire una metodologia di lavoro ben precisa, suddivisa in varie sezioni o fasi. Ogni fase, a sua volta, è costituita da una serie di attività che devono essere svolte, da risultati che devono essere raggiunti e da controlli o verifiche da eseguire per poter poi procedere alla fase successiva. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  26. Fasi di sviluppo 1 Conoscenza degli obiettivi - detta anche analisi preliminare necessaria alla conoscenza della materia per la risoluzione delle problematiche. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  27. Fasi di sviluppo 2 Analisi– lo scopo è la determinazione e descrizione delle componenti del progetto, tra cui quelle fondamentali sono idati intesi come informazioni necessarie alla funzionalità del progetto e le funzioni intese come le cose che il sistema dovrà fare. Infine la terza componente è costituita dal flusso dei dati tra le funzioni stabilendo l’abbinamento ad ogni funzione i dati utilizzati in input ed i dati prodotti in output. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  28. Fasi di sviluppo 3 Progettazione e Transizione – definizione e descrizione dettagliata delle caratteristiche del sistema informatico del progetto (progettazione) e definizione delle modalità di passaggio dal sistema esistente a quello nuovo (transizione). Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  29. Fasi di sviluppo 4 Realizzazione– genera il prodotto del progetto, ovverossia dopo aver studiato, ideato e concretizzato le varie scelte si giunge alla realizzazione del progetto stesso, costituito, in tal caso, da moduli software o programmi e da database o archivi usati dai programmi stessi. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  30. Fasi di sviluppo 5 Documentazione, prove, formazione – questa fase ha lo scopo di realizzare la documentazione (manuali d’uso) per gli utenti finali, di testare la funzionalità dei programmi sia dal punto di vista di aderenza del progetto alle finalità richieste, sia per la ricerca di eventuali errori (bug) nel codice del software, certificando alla fine la bontà del prodotto. Da ultimo la produzione di corsi specifici per la formazione del personale. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  31. Fasi di sviluppo 6 Produzione – è la fase finale del progetto o rilascio del progetto, attivando lo stesso presso gli utenti controllando che l’elaborazione dei dati producano i risultati attesi e verificando globalmente il sistema. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  32. Programmi freeware Una volta che il programma è stato testato e prodotto, viene immesso sul mercato per la sua diffusione e, a seconda delle intenzioni del produttore, messo in vendita. Sul mercato, pertanto, potremmo trovare programmi che possono essere diffusi in modo del tutto gratuito tramite Internet o tramite i classici canali editoriali come gadget allegati a riviste specializzate: questi si definiscono freeware, cioè liberi e completamente gratuiti. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  33. Programmi shareware In altri casi il prodotto può essere reperito tramite gli stessi canali di diffusione, ma sotto forma shareware (lett. Prodotto condiviso) che permette il suo utilizzo per un certo periodo di tempo per poter provare il programma stesso; alla fine del periodo di prova è possibile registrare il software pagando una certa cifra oppure lasciar perdere ed in questo caso il programma non funziona più. Altre volte i produttori, per invogliare il cliente all’acquisto, distribuiscono programmi gratuiti, ma in versioni ridotte o mancanti di certe funzionalità, che, tramite la registrazione a pagamento, vengono integrati delle parti mancanti. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  34. Le reti informaticheInternet Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  35. Telematica L’evoluzione della tecnologia nelle telecomunicazioni e la necessità di una condivisione delle informazioni raccolte ed elaborate: invio di documenti in formato elettronico (fax e/o posta elettronica), uso massiccio di carte di credito e bancomat, trasmissione audio e/o video (video conferenze), Internet ed altro ancora, ha sviluppato il settore applicativo dell’informatica denominato “TELEMATICA” termine con il quale si vuole evidenziare l’integrazione tra i due tipi di tecnologia: Informatica e Comunicazioni. Una branca della telematica che sta assumendo un’importanza sempre più rilevante è costituita, senz’altro, dalla interconnessione di computer sia a livello aziendali (LAN = Local Area Network) che a livello mondiale (WAN = Wide Area Network); tra le reti WAN Internet è considerata la rete per antonomasia. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  36. Architettura Client/Server Sia che si parli di LAN o di WAN si utilizzano sistemi di elaborazione basati su collegamenti ed utilizzo di risorse informatiche di tipo diverso fra loro interconnesse, a ciò viene dato il nome di architetture Client/Server. Con questa architettura ciascun utente può svolgere anche contemporaneamente la funzione di server e di client mettendo a disposizione di altri “risorse” e/o utilizzando risorse messe a disposizione da altri, senza necessariamente predefinire i ruoli di server e di client; ciò è vero in presenza di reti di piccole dimensioni, mentre in caso di architetture più complesse la funzione di server è generalmente assunta da un PC particolarmente potente nel quale vengono memorizzati archivi, programmi, ecc. condivisi dagli utenti della rete; in questo caso si parla di server dedicato. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  37. Internet ed il TCP/IP L’origine di Internet è datata 1969 ed il progetto iniziale aveva come obiettivo la creazione di una rete che collegasse tra loro i computer utilizzati nei Centri di Ricerca Universitari. ARPANet, questo era il nome originario, era basata su una architettura di rete che potremmo definire di tipo ridondante, ovverosia i percorsi per i vari collegamenti erano molteplici e diversi tra loro e ciò per motivi tecnici e di sicurezza: il collegamento era assicurato da linee telefoniche per cui, a volte, poteva essere più rapido, perché meno intasato, un percorso apparentemente più lungo; inoltre tale architettura assicurava il collegamento anche in caso di distruzione, causa attacchi militari o per eventi catastrofici, di alcuni centri nodali. La “spedizione” dei dati avveniva, pertanto, non per blocchi interi ma per “pacchetti” contenenti al massimo 1500 caratteri Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  38. Transport Control Protocol/Internet Protocol La suddivisione in pacchetti ha in vantaggio che essendo di dimensioni ridotte sono in grado di trovare più facilmente linee libere seguendo il percorso più rapido per raggiungere la destinazione. Ciascun pacchetto, però, deve contenere l’ indirizzo del destinatario ed un numero d’ordine per poter ricostruire, all’arrivo, il “messaggio” completo. Tale procedura viene eseguita appunto dal protocollo TCP/IP: TCP – dal PC di partenza il messaggio viene suddiviso i più parti numerate e le invia corredate dall’indirizzo IP. All’arrivo provvede alla ricomposizione del messaggio. IP – determina il percorso migliore per far giungere a destinazione il messaggio originario. Il software di gestione del protocollo viene installato su ciascun PC quando viene predisposto per l’accesso ad Internet. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  39. Indirizzi Internet Se lo standard di comunicazione è il protocollo appena visto è pur vero che Internet collega reti di tipo diverso, per cui necessitano apparecchiature di interfaccia che permettono tale connessione: bridge per il collegamento di reti dello stesso tipo, router e gateway per reti di tipo diverso. Ciascuna stazione collegata in rete possiede un indirizzo unico al mondo che lo identifica in modo inequivocabile; questi è composto da una serie di 4 numeri da 0 a 255 separati da un punto, in modo da ottenere un numero quasi illimitato di combinazioni che assicura tale unicità. In taluni casi tale indirizzo è di tipo statico, viene assegnato normalmente a possessori di Domini, altrimenti si parla di indirizzo IP dinamico che viene assegnato, di volta in volta, ed in modo variabile ai vari PC che si collegano alla rete. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  40. Domini ed identificativi 212.216.112.222, ad esempio è un indirizzo IP statico che identifica il server della Telecom Italia Net (TIN), ma tale numero è difficilmente memorizzabile, per cui è possibile utilizzare indirizzi simbolici composti da sigle o pochi gruppi di lettere che identificano facilmente il server a cui ci si collega. La corrispondenza tra l’ indirizzo numerico e quello simbolico è stabilita dal DNS (Domain Name System). www.altavista.digital.comè l’ indirizzo Internet univoco detto URL (Uniform Resource Locator) di uno dei motori di ricerca più famosi ed analizzandone le componenti si comprende che siamo su un sito “web” (World Wide Web – “ragnatele mondiale”, che l’organizzazione è “altavista”, che il dominio principale è “digital” e che siamo in presenza di una organizzazione commeciale “com”; quest’ultimo componente ne specifica, infatti, la tipologia: .com – organizzazioni commerciali .edu – università e scuole .it – fr – uk – identificano la nazionalità Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  41. La posta elettronica Uno dei servizi più utili ed utilizzati tra quelli disponibili in Internet è, sicuramente, la posta elettronica (electronic mail, abbreviato in e-mail). Tramite essa è possibile comunicare direttamente con uno o più utenti inviando loro messaggi e informazioni tramite i documenti allegati. Tale servizio sta in parte mettendo in crisi il servizio postale tradizionale in quanto l’invio ed il ricevimento del messaggio e/o dell’allegato è “quasi” istantaneo nel senso che una e-mail viaggia nella “rete” a velocità impensabili per altri mezzi di comunicazione che non sia voce e/o sms, ed al costo di una telefonata urbana, specialmente se comunichiamo con l’estero, in tal caso un fax è più lento e decisamente più costoso. Il problema, se problema può essere, è la ricezione del messaggio in quanto il server di posta elettronica presso (at - @) cui abbiamo attivato la nostra casella è sempre acceso e, quindi, sempre pronto a ricevere i messaggi e poi memorizzarli; il PC dell’utente, viceversa, può essere spento o non connesso ad Internet, per cui la ricezione avverrà all’atto della connessione. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  42. Indirizzo di posta elettronica e-mail Come nel caso dell’ indirizzo IP anche per la posta elettronica necessita una identificazione certa ed univoca, per cui i vari utenti verranno individuati tramite un username fornito al momento della connessione; la combinazione del nome utente con il dominio presso il quale è stata attivata la casella postale costituisce l’indirizzo e-mail: Paolo.latella@ alice.it Paolo.latella è il nome utente - @ at cioè presso – alice.it è il dominio Vuol dire che l’utente paolo.latella ha una casella postale presso il dominio italiano Alice Telecom Italia. Gli indirizzi e- mail vanno sempre scritti in minuscolo, senza spazi intermedi e come unico separatore il punto. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  43. Collegamenti ad Internet Internet è una rete “globale” che permette di collegarsi con qualsiasi PC collegato ad essa utilizzando le normali linee telefoniche. Per poter far ciò abbiamo bisogno, innanzitutto, di un modem che provvederà a comporre il numero telefonico del fornitore di accessi (provider) e ad inviare al server presso cui ci colleghiamo il nostro nome utente e la nostra password per accedere ai servizi messi a nostra disposizione, riceverà e invierà dati finché la connessione rimarrà attiva. Di norma la chiamata è locale ed il costo è a tariffa urbana, che, comunque, ha una sua incidenza a seconda del tempo di collegamento e, quindi, dalla velocità con cui riceviamo ed inviamo dati alla rete. Ultimamente sono stati realizzati collegamenti utilizzando tecnologie più sofisticate tipo reti telefoniche ISDN, ADSL, Satelliti, che come caratteristica principale hanno una velocità ed una larghezza di banda decisamente superiore alle normali linee analogiche. I costi, però, sono sempre alti e per utenti “normali” non sempre giustificabili. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  44. Attivazione di un collegamento Internet Ormai l’attivazione di un abbonamento con un qualsiasi provider è del tutto automatica, basta inserire il CD-ROM fornito spesso gratuitamente da riviste specializzate, dai fornitori stessi, da libri di testo, ecc., ed il programma esecutivo provvede a tutto, è sufficiente rispondere ad alcune domande di tipo informativo e la procedura installerà tutto il necessario per il collegamento. Può succedere, però, che cambiando PC si debba procedere alla configurazione del collegamento, senza per questo fare un nuovo abbonamento. Le procedure da seguire sono le seguenti: Installazione di Accesso remoto Installazione del protocollo TCP/IP Impostazione dei parametri TCP/IP Creazione connessione Accesso remoto Connessione con il provider scelto Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  45. Informatica – Aziende L’automazione nelle aziende non è una novità, i centri meccanografici e, successivamente, i CED sono presenti da una trentina d’anni, ma l’evoluzione dell’ IT (Information Technology) ha incrementato notevolmente, e semplificato, l’automazione delle procedure aziendali. Si può senz’altro dire che non esista posto di lavoro che non sia supportato da un sistema informatico e non solo a livello amministrativo e commerciale, ma anche a livello industriale, basti pensare solo all’importanza assunta dalla robotica nell’industria pesante sia in fase produttiva che in fase di verifica e controllo. Nel campo edilizio le procedure di contabilità di cantiere e di progettazione e disegno (CAD) sono ormai di uso comune. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  46. Informatica – Commercio Anche in campo commerciale l’IT ha assunto una importanza considerevole, specialmente dopo l’avvento di Internet, si parla, infatti di E-Commerce (commercio elettronico) distinto tra: Business to consumer – transazioni tra imprese e consumatori finali Business to business – transazioni tra imprese ed imprese L’uso di carte magnetiche tipo Bancomat o Carte di credito permettono pagamenti più semplici e, tutto sommato, più sicuri, oltre a permettere di acquistare in negozi virtuali tramite Internet se non, addirittura, trasferire somme da conto a conto, acquistare o vendere titoli, ricaricare carte telefoniche, effettuare pagamento su conti correnti postali, prenotare biglietti aerei e/o ferroviari. In ambito di servizi, poi, l’uso di SIMM card o Flash card, che altro non sono che memorie di tipo RAM, possiamo usare GSM, memorizzare foto o filmati, rubriche telefoniche, appunti elettronici ecc. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  47. Informatica – Government Anche se buone ultime, anche le Amministrazioni Pubbliche si sono affacciate al mondo delle IT e non solo per quanto riguarda la gestione, ma anche a livello di servizi dati all’utenza. Sono comparse le prime carte d’identità elettroniche, è stato sperimentato in alcune occasioni il voto elettronico, esistono da qualche anno sportelli automatici per ottenere certificati. E’ possibile, tramite Internet, effettuare operazioni di tipo fiscale (invio dei modelli Unico, pagamento di imposte, controllo della propria posizione fiscale, richiesta di codici fiscali, trasmissione e controllo di dati catastali). Sempre più prepotentemente l’informatica entra nella nostra vita modificando anche il nostro modus vivendi, semplificandola, ma anche rendendoci sempre più controllabili in quanto una traccia viene sempre lasciata ad ogni utilizzo di tali mezzi con conseguenze che per il momento si limitano a problemi di sicurezza (vedi) ma un domani non si sa (Orwell ed il “Grande Fratello” insegnano). Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  48. Sicurezza L’argomento “Sicurezza” sta assumendo un aspetto sempre più importante visto l’accesso in continuo crescendo di nuovi utenti. Le problematiche sono duplici: sicurezza contro infezioni di virus provenienti dall’esterno e da attacchi di estranei (Hackers) normalmente a sistemi importanti, riservatezza dei propri dati personali (privacy), sicurezza dei dati: salvataggio dei dati e backup. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  49. Sicurezza – Virus 1 I virus non sono altro che programmi prodotti da programmatori “spiritosi”, meglio sarebbe chiamarli vandali, il cui scopo è quello di danneggiare sistemi altrui sia di grossi centri di calcolo sia di singole persone. Il veicolo di trasmissione principe è diventato in questi ultimi anni Internet e la posta elettronica. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

  50. Sicurezza – Virus 2 Per difendersi dalle infezioni è necessario dotare la propria postazione di buoni “antivirus” che sono degli applicativi che ricercano all’interno delle memorie di massa eventuali veicoli infettivi attingendo da particolari banche dati contenenti le impronte virali dei virus più conosciuti. Concetti base di informatica applicata by Paolo Latella www.studiosip.it

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