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Il S arcoma di Kaposi “ C lassico” (SKC) in Italia : un’analisi dei dati di mortalità

Il S arcoma di Kaposi “ C lassico” (SKC) in Italia : un’analisi dei dati di mortalità. Susanna Conti 1, Paola Meli 1 , Giada Minelli 1, Virgilia Toccaceli 1, Valeria Ascoli 2, Silvia Bruzzone 3 , Roberta Crialesi 3 . 1 Istituto Superiore di Sanità, Ufficio di Statistica;

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Il S arcoma di Kaposi “ C lassico” (SKC) in Italia : un’analisi dei dati di mortalità

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Presentation Transcript


  1. Il Sarcoma di Kaposi “Classico” (SKC) in Italia :un’analisi dei dati di mortalità Susanna Conti 1, Paola Meli 1, Giada Minelli 1, Virgilia Toccaceli 1, Valeria Ascoli 2, Silvia Bruzzone 3 , Roberta Crialesi 3 . 1Istituto Superiore di Sanità, Ufficio di Statistica; 2 UniversitàLa Sapienza, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia; 3 ISTAT, Servizio Sanità e Assistenza.

  2. Introduzione . Nel nostro Paese la diffusione del Sarcoma di Kaposi Classico (SKC) è stata fino ad ora indagata con studi di incidenza basati sui Registri Tumori (21% della popolazione). Principale obiettivo di questo lavoro è fornire un quadro della diffusione del SKC in Italia, a partire dalla analisi dei dati di mortalità(esaustivi di tutta la popolazione). Obiettivo di questa presentazione è descrivere itumori, che si manifestano in presenza di SKC.

  3. Materiali Fonte di datiinnovativa:i record individuali di decesso (*) (raccolti dall’ISTAT e disponibili presso l’Ufficio di Statistica dell’Istituto Superiore di Sanità) che contengono l’indicazioneditutte le cause di morte(**) incluse quelle non codificate, così come riportate dal medico necroscopo sul certificato di morte. • Causa iniziale • Causa intermedia(o complicanze) • Causa terminale • Altri stati morbosi rilevanti (*) Nota: questi dati sono indispensabili poiché nella ICD 9 non esiste un codice univoco per il SK. (**) L’ISTAT ha iniziato a registrare tutte le cause di morte dal 1995 . Per disporre di dati di una certa consistenza numerica, sono stati esaminati i decessi avvenuti nel quinquennio 1995 - 1999.

  4. Metodi • Sono stati esaminatitutti i record di mortalitàdel quinquennio (oltre 250.000) • Sono stati enucleati ed analizzati i record in cui vi era menzione, tra le diverse cause di morte (iniziale, intermedia, altri stati morbosi),di “Sarcoma di Kaposi” (comunque menzionato).

  5. RisultatiDecessi nel quinquennio: oltre 250.000 • Casi selezionati (procedura informatizzata e “manuale”) decessi nel cui certificato di morte vi era menzione (in causa iniziale, intermedia e altre condizioni morbose rilevanti) di “Sarcoma di Kaposi”: • 1378 Casi selezionati • Esclusi (procedura informatizzata e “manuale”) decessi nel cui certificato di morte vi era menzione di HIV/AIDS e sindromi AIDS correlate • 749 Decessi esclusi dall’analisi • Casi validi 629 • Ulteriori22certificati di morte in cui vi era menzione di “Trapianto/ Condizione iatrogena” sono stati ulteriormente esclusi dai 629 casi • Tale selezione porta ad una stima conservativa di • 607 casi di SKC tra i residenti in Italia deceduti nel periodo 1995-1999.

  6. Distribuzione per genere ed età dei casi di SKC tra i deceduti residenti in Italia. Anni 1995-1999.

  7. Regioni con Rapporto di Prevalenza significativamente diverso dal valore nazionale Nota metodologica : per ciascuna regione sono stati stimati i valori attesi di prevalenza facendo riferimento al valore nazionale. Tali attesi sono stati posti a confronto mediante “R.P. (Rapporto di Prevalenza)” con i valori osservati . Dei R.P. sono stati calcolati gli I.C. al 95% con metodo di Byar.

  8. Distribuzione per genere dei Tumori Malignitra i deceduti residenti in Italia, affetti da SKC. Anni 1995-1999. * 9 soggetti presentavano due tumori maligni primitivi

  9. Focus: Distribuzione per genere dei Tumori Maligni del Sistema Ematopoietico tra i deceduti residenti in Italia, affetti da SKC. Anni 1995-1999

  10. CONCLUSIONI • La rilevanza dello studio è basata sul dato a copertura nazionale e dalla consistenza numerica: 607 casi di SKC. • Fornisce una stima conservativa della diffusione del SKC in Italia • Supporta alcune acquisizioni della letteratura ovvero: • la prevalenza di pazienti anziani e del genere maschile; • la distribuzione geografica non omogenea sul territorio nazionale; • l’associazione positiva con linfomi e leucemie; • l’associazionenegativa con il tumore del polmone • L’associazione con i Tumori dell’Encefalo sarà ulteriormente approfondita.

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