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Il nome

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Presentation Transcript


  1. Il nome Il Picchio è l’emblema del Piceno, in cui l’azienda sorge. La leggenda narra che un picchio, uccello sacro a Marte, dio della lotta e della guerra, guidò nelle Marche gli insediamenti degli antichi Piceni in cerca di nuovi territori, posandosi sul loro vessillo durante il viaggio. Il picchio è oggi anche il simbolo della regione Marche e la sua natura è aggressiva, bellicosa e sempre pronta allo scontro. Inoltre, è costante nei suoi propositi, veloce, scattante e dal profilo ‘aerodinamico’…. quale nome migliore per una fabbrica di auto da corsa?

  2. La nascita La Picchio nasce nell’anno 1989, quando alcuni giovani ascolani, appassionati di motori, maturano l’idea di realizzare un’azienda che produca vetture sportive costruite dall’ingegner Giotto Bizzarrini. Il rapporto con questo genio assoluto della storia dell’automobile è fin da subito sull’onda dell’entusiasmo. L’ingegner Bizzarrini progetta l’auto e poi realizza con le proprie mani il nuovo prototipo, che diventerà il primo “laboratorio viaggiante”.

  3. Primi passi Poi arriva il momento della verifica: la prima Picchio prova nell’autodromo di Magione (PG), nell’autunno del 1991. La macchina gira senza problemi, guidata dallo stesso Giotto Bizzarrini, stavolta in veste di pilota e collaudatore. Si decide perciò di avviare il programma industriale di produzione e, nel 1996, viene completata la costruzione della odierna sede della Picchio, visibile lungo la superstrada Ascoli-Mare.

  4. Le prime corse Nel ’98 avviene il debutto in corsa del primo modello interamente progettato e costruito dalla Picchio, per le gare in circuito. Fra le prime gare ci sono il campionato ISRS a Misano e al Nürburgring, il Campionato SRWC nel 1999 a Donington (UK), e, dal 2000, il Campionato Italiano Prototipi (CIP), disputato sui circuiti più famosi d’Italia, tra cui la 6 Ore di Vallelunga. Le vetture prodotte per queste gare sono CN e SR2, macchine ad abitacolo aperto.

  5. Le gare in pista Dal 2003 la Picchio partecipa regolarmente al Campionato Italiano Prototipi sulle maggiori piste italiane. Nel 2006 sono state attivate nuove collaborazioni con giovani e talentuosi piloti nell’ambito del progetto “Pilota Professionista?.... Sì, grazie!”, un progetto lanciato dalla Picchio allo scopo di far crescere giovani piloti ed aprire loro le porte della carriera professionistica, con la possibilità di arrivare alle gare Americane della Grand-Am in breve tempo ed intraprendere così una strada altamente formativa.

  6. Le gare Americane Nel 2002 la Picchio inizia a partecipare anche a competizioni negli Stati Uniti, nella serie Grand-American, che comprende anche la famosa e “storica” corsa della 24 Ore di Daytona. Il primo anno si corre con una macchina scoperta, la SR2, e dal 2003, anche con la nuova e rivoluzionaria Daytona Prototype, un prototipo creato appositamente per questa serie. La Picchio Daytona Prototype, motorizzata BMW, è tuttora in gara nel campionato Grand-Am 2006.

  7. Le gare in salita Nel 2004 viene presentata al pubblico la Picchio Cn2 Light, un prototipo adatto sia a gare in pista che gare in salita, omologato FIA per la sicurezza. Nello stesso anno inizia la partecipazione della Picchio Cn2 al Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), il trofeo nazionale di gare in salita che si disputa su tutto il territorio Italiano, dal Trentino alla Sicilia. Nel 2006, la Picchio parteciperà al Campionato CIVM con un team ufficiale e con alcuni giovani piloti.

  8. Progetti per il futuro La Picchio, avendo una gamma di prodotti da corsa molto estesa, non prevede nell’immediato futuro di realizzare nuovi modelli per aggredire nuovi mercati. Si dedicherà invece a sviluppare un progetto per la ‘stradalizzazione’ di alcune delle sue auto da corsa. Le possibilità in questa direzione sono due, o sviluppare una spider derivata dalla serie light 2000 di cilindrata oppure una GT esclusiva e prestigiosa derivata dalle Daytona Prototypes.

  9. Automi cellulari e computational fluid dynamic Problema: simulazione numerica dei flussi intorno ad un oggetto (alettone, musetto, vettura, …), come in vasca idrodinamica e galleria del vento. Approccio numerico al problema Automi cellulari (von Neumann) Nuovo approcio alla simulazione dei fenomeni Evoluzione del modello Maggiore rapidità nel calcolo Semplice parallelizzazione Lattice Boltzmann models Facile da implementare Interfacciabile con i CAD industriali

  10. Automi cellulari e computational fluid dynamic Problematiche applicazioni industriali: Studi, ricerche e approfondimenti: • Tesi di laurea (2002) e ricerche successive: Prof. Luciano Misici Prof. Riccardo Piergallini (Università di Camerino) • Dottorato di ricerca (2004-2006): Prof. Sauro Succi (CNR) • Collaborazioni esterne: H. Chen (exa –USA–) • Collaborazione con S. Ubertini (“La Sapienza” Roma) • Fenomeni reali al limite: turbolenze • Geometrie complesse • Interfaccia utente

  11. Automi cellulari e computational fluid dynamic Risultati: • Implementazione modello matematico, setting delle simulazioni e delle tecniche, studi sulle condizioni al bordo (Luciano Misici & Riccardo Piergallini). • Miglioramento della stabilità: modelli entropici (dottorato) • Confronti con codici commerciali (PowerFlow di exa) • (Egidi, Misici, Piergallini & Tosi) T.A.S.K. Scientific Bulletin • (Tosi, Ubertini, Succi & Chen) International Journal of Modern Phisics C • (Tosi, Ubertini & Succi)Journal of Scientific Computing • Pubblicazioni scientifiche: • Simulazioni numeriche (2D e 3D)

  12. Automi cellulari e computational fluid dynamic Simulazioni numeriche Simulazione di un flusso in un condotto con gradino all’ingresso. Flusso intorno ad un profilo alare.

  13. Prof. Fabio Giannoni Master Universitario Racing Car Engineer(matematica + ingegneria dell’auto da corsa) Progettisti in grado di affrontare sia temi di ricerca che applicazioni avanzate specifiche.

  14. Studio delle prestazioni del veicolo Obiettivo: Ottimizzare il comportamento di un veicolo da competizione Strategia risolutiva: Valutazione automatica delle prestazioni su un modello appositamente sviluppato Algoritmo di elaborazione dei risultati su logica Neuro-Fuzzy Modello del veicolo e del Pilota

  15. Modello del Veicolo e del Pilota Modello matematico del veicolo e del Pilota Acceleratore Freno Modello del Veicolo Controllo della velocità Controllo della traiettoria Sterzo PILOTA Sensazioni di guida

  16. Modello del Veicolo e del Pilota Modello Del Veicolo e del Pilota: Risultati (Planimetria digitalizzata) Risultati: • Pubblicazioni a convegni internazionali: • American Control Conference 2006 con M.L. Corradini (Unicam) • World Automotive Congress Fisita 2006 con M.L. Corradini (Unicam)

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