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L’. dell’inclusione. La “voce” delle scuole….

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Presentation Transcript


  1. L’ dell’inclusione Giuseppe Fusacchia

  2. La “voce” delle scuole… • Le criticità sullo sfondo: tagli “nella” e “intorno” alla scuola (diminuzione organici AEC e inss. di sostegno, servizi territoriali decimati, classi troppo numerose, organici di sostegno precari, carenza di formazione, edilizia non adeguata, mancanza di ausili/fondi/sussidi, ecc. ecc. ecc.) Giuseppe Fusacchia

  3. PIERINO DOCENTE NON SI PUO’ NON COMUNICARE Giuseppe Fusacchia

  4. La necessità della relazione educativa • “non si può non comunicare” (Paul Watzlawick) • La relazione che si stabilisce tra docente e alunno è una relazione necessaria e asimmetrica, in cui l’adulto ha la responsabilità della comunicazione che, consapevolmente o meno, stabilisce. Giuseppe Fusacchia

  5. Giuseppe Fusacchia

  6. DOCENTE SPECIALIZZATO PIERINO H DOCENTE CURRICOLARE Giuseppe Fusacchia

  7. Il modello “integrazione” • La via italiana all’integrazione degli alunni disabili (Legge 517/77) si fonda sulla mediazione relazionale nei confronti della classe (assicurata dall’insegnante di sostegno) finalizzata all’inserimento e all’apprendimento • Obiettivo primario (ampiamente) raggiunto: frequenza scolastica generalizzata • Possibili degenerazioni: • la delega del “relazionale” da parte degli insegnanti “curricolari” • la delega del “pedagogico” da parte della scuola stessa, ad esempio nei GLH (ci si dimentica che l’alunno “disabile” prima di essere un disabile è un alunno come tutti gli altri, nei confronti del quale la scuola può e deve strutturare un progetto educativo e di crescita, correlato al più ampio PdV, rivendicando la propria autonomia nei confronti di famiglie e servizi, ad esempio nell’ottimizzazione delle risorse) • la “posologizzazione” del sostegno • la clinicizzazione del disagio Giuseppe Fusacchia

  8. Giuseppe Fusacchia

  9. SERVIZI TERRITORIALI PIERINO CON DISAGIO DOCENTE CURRICOLARE Giuseppe Fusacchia

  10. L’emergere dei BES • Presenza sempre più evidente nelle classi di problematiche non riconducibili alla sola disabilità: DSA, DOP, disagio sociale e comportamentale, fino alla… diversità di tutti • Il territorio come risorsa per l’inclusione: servizi sociosanitari, volontariato, privato sociale • L’Autonomia scolastica come risorsa per l’attivazione di patti territoriali che offrano alternative alla clinicizzazione e creino un contesto di “prevenzione e protezione” intorno alla scuola • E la scuola? Giuseppe Fusacchia

  11. SE CAMBIA “A”, ANCHE “B” DEVE CAMBIARE Giuseppe Fusacchia

  12. SOSTEGNO “DIFFUSO” PIERINI BES INTESE TERRITORIALI DOCENTI (E SCUOLE) INCLUSIVI COME PIERINO PUO’ CAMBIARE LA SCUOLA? Giuseppe Fusacchia

  13. Il paradigma inclusivo • Dal “vecchio” concetto di integrazione (consentire e facilitare al “diverso” la maggior partecipazione possibile alla vita scolastica degli “altri”) a quello di inclusione (strutturare i contesti educativi in modo tale che siano adeguati alla partecipazione di tutti, ciascuno con le proprie modalità) • La domanda è: come cambia il tuo modo di lavorare in funzione di A? • L’interfaccia con i servizi e l’autoformazione: il Gruppo di lavoro per l’Inclusione; sue funzioni: • Autoaiuto e consulenza esperta interna sui BES • Rilevazione, valutazione, monitoraggio del grado di inclusività della scuola • Interfaccia esterna con i servizi territoriali per azioni di formazione, monitoraggio, prevenzione, presa in carico, ecc. • Necessità di pervenire all’elaborazione di una “policy” sull’inclusione, condivisa all’interno dei Collegi dei Docenti, che trovi espressione nei POF come sfondo “filosofico” condiviso, centrale e trasversale a tutta l’offerta formativa Giuseppe Fusacchia

  14. La nostra “mission”: art. 3 della Costituzione • Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. • È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Giuseppe Fusacchia

  15. fine Giuseppe Fusacchia

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