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GLI ASPETTI IGIENICO-SANITARI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA

GLI ASPETTI IGIENICO-SANITARI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA. Dott. Lucio Marrocco Medico Competente. PROGRAMMA DEL CORSO. PARTE PRIMA: ASPETTI GENERALI L ’ organizzazione della Prevenzione in Azienda Ruolo e compiti del MC Il Protocollo Sanitario

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GLI ASPETTI IGIENICO-SANITARI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA

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  1. GLI ASPETTI IGIENICO-SANITARI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA Dott. Lucio Marrocco Medico Competente

  2. PROGRAMMA DEL CORSO • PARTE PRIMA: ASPETTI GENERALI • L’organizzazione della Prevenzione in Azienda • Ruolo e compiti del MC • Il Protocollo Sanitario • Il sopralluogo in azienda • La cartella sanitaria e di rischio

  3. PROGRAMMA DEL CORSO • PARTE SECONDA - PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DANNI PER LA SALUTE, PROTOCOLLI SANITARI, FATTORI CHE CONDIZIONANO IL GIUDIZIO D’IDONEITA’ E CRITERI PER LA SUA FORMULAZIONE

  4. LA PREVENZIONE IN AZIENDA • E’ un “processo” permanente che si fonda su: • Circuito valutazione/eliminazione dei rischi • Progettazione dei nuovi posti di lavoro • Adeguamento dei posti di lavoro • Controllo sanitario dei lavoratori • Informazione e formazione dei lavoratori • Procedure di emergenza • Consultazione e partecipazione dei lavoratori

  5. LA PREVENZIONE IN AZIENDA • e che si realizza attraverso: • Il SPP e il Responsabile del SPP • Il medico competente (MC) • Il rappresentante per la sicurezza (RLS) • Il documento di valutazione dei rischi (DVR) • La riunione periodica di prevenzione e protezione

  6. LA PREVENZIONE IN AZIENDA • Si tratta dunque di un processo continuo orientato al miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza e salute/eliminazione o riduzione al minimo dei rischi che si svolge comunque mediante un “sistema”. • Esistono modelli di sistemi di gestione della sicurezza (SGS) • UNI-INAIL del 28/9/2001 • British Standard OHSAS 18001:2007

  7. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • E’ il titolare della Sorveglianza Sanitaria che ha in sintesi lo scopo di verificare le condizioni di salute di ciascun lavoratore in relazione ai possibili effetti imputabili all’esposizione lavorativa, così da adottare particolari misure di prevenzione a livello individuale. A livello collettivo consente di osservare gli effetti sulla salute di gruppi omogenei di lavoratori esposti ai medesimi rischi, valutando quindi l’efficacia delle misure di prevenzione adottate.

  8. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Norme specifiche che prevedono l’obbligo di sorveglianza sanitaria: • D. Lgs. 81/08 • MMC • VDT (> 20 ore/settimana) • Agenti chimici pericolosi (Rischio > livello irrilevante) • Amianto (tutte le attività escluse le “esposizioni sporadiche e di debole intensità”) • Rumore (Lex > 85 dBA) (a richiesta per Lex > 80 e < 85) • Vibrazioni meccaniche (HAV > 2,5 m/s2 e WBV > 0,5 m/s2

  9. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Norme specifiche che prevedono l’obbligo di sorveglianza sanitaria: • D. Lgs. 81/08 • Campi Elettromagnetici • Radiazioni ottiche artificiali • Agenti cancerogeni • Agenti biologici

  10. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Norme specifiche che prevedono l’obbligo di sorveglianza sanitaria: • Altri Decreti: • Lavoro nei cassoni ad aria compressa • Cave, miniere, industrie di trivellazione ed estrattive • Polveri contenenti silice libera cristallina • Radiazioni ionizzanti • Lavoro sulle navi passeggeri, mercantili e da pesca • Lavoro notturno

  11. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Il MC è nominato dal DL o dal Dirigente previa consultazione dei RR.LL.SS. • Nel D. Lgs. 81/08 i compiti del MC sono essenzialmente declinati negli artt. 25 e 38-42 e consistono in: • Valutazione e prevenzione dei rischi: • Collaborando alla valutazione del rischio ed alla predisposizione delle misure di tutela; • Visitando gli ambienti di lavoro almeno una volta/anno

  12. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Partecipando alla predisposizione dei programmi di controllo dell’esposizione (e ne riceve i risultati con tempestività) • Partecipando alla riunione di prevenzione e protezione • Curando la tenuta dei registri degli esposti ad agenti cancerogeni • Sorveglianza sanitaria: • Effettuando le visite mediche • Eseguendo o prescrivendo esami clinici, biologici, indagini diagnostiche, visite specialistiche e ne valuta i risultati in relazione all’esposizione ai rischi

  13. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Esprimendo i giudizi d’idoneità alla mansione specifica • Istituendo ed aggiornando le cartelle sanitarie e di rischio • Informazione e formazione: • Fornendo informazioni ai lavoratori ai loro RLS sul significato degli accertamenti sanitari • Informando ciascun lavoratore sui risultati dei propri accertamenti sanitari e fornendone copia a richiesta • Consegnando al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria dandogli informazioni sulla necessità di conservarla

  14. RUOLO E COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE • Comunicando per iscritto nelle riunioni periodiche di prevenzione e protezione i risultati anonimi collettivi della SS ed illustrandone il significato; • Collaborando all’attività di formazione ed informazione • Trasmettendo annualmente alle ASL alcune informazioni essenziali sui dati collettivi sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria. • Pronto soccorso: • Collaborando all’organizzazione del PS e alla tenuta dei relativi presidi • Programmi volontari di “promozione della salute”:

  15. Valutazione del Rischio in Edilizia • L’esposizione ai principali fattori di rischio professionali in un cantiere edile si caratterizza per un’esposizione incostante per intensità, durata e frequenza, potendosi ripetere nel tempo ad intervalli molto variabili e con punte anche di elevata intensità, esposizione quindi mutabile e non sempre prevedibile, in quanto soggetta all’influenza di variabili ambientali ed organizzative difficilmente controllabili, ma che ne possono amplificare, anche in modo rilevante, l’entità (Mosconi et al., 2004)

  16. SORVEGLIANZA SANITARIA La SS si articola in: - visite mediche pre-assuntive - visite mediche preventive - visite mediche periodiche - visite mediche in occasione di cambio mansione - visite mediche alla cessazione del rapporto di lavoro (amianto e rischio chimico) - visite mediche richieste dal lavoratore - visite mediche al rientro dopo assenza > 60 gg. consecutivi per motivi di salute.

  17. IL PROTOCOLLO SANITARIO • E’ il documento da inserire nel DVR con cui il MC stabilisce il proprio piano d’azione, la sua strategia nell’affrontare il problema della SS dei lavoratori esposti a rischi lavorativi specifici.

  18. IL PROTOCOLLO SANITARIO Deve rispettare: - i principi della medicina del lavoro - i principi del codice etico ICOH - gli indirizzi scientifici più avanzati

  19. IL PROTOCOLLO SANITARIO Quindi: accertamenti mirati al rischio che valutano lo stato/funzionalità degli organi bersaglio dei fattori di rischio; se non vi è rischio specifico non vi sarà alcun accertamento; accertamenti necessari che hanno il duplice scopo di consentire l’espressione del GI e di monitorare gli organi bersaglio.

  20. IL PROTOCOLLO SANITARIO • Gli accertamenti sanitari devono essere: • Non invasivi ed accettabili per soggetti sani • Agevolmente applicabili sul campo • Standardizzati • Riproducibili e confrontabili • Utili a cogliere effetti precoci • In grado di fornire informazioni utili per valutazioni di gruppi • Di basso costo

  21. IL PROTOCOLLO SANITARIO • Per definire un efficace protocollo sanitario occorrono: • Risorse informative proprie (sopralluogo, anamnesi lavorative) • Risorse informative attinte da DVR, confronto con DL, RSPP, RLS,norme di legge specifiche, risultanze della letteratura, linee guida, indirizzi scientifici, indicazioni ed indirizzi di enti (ISPESL, ISS, ASL …)

  22. IL PROTOCOLLO SANITARIO • Deve riportare: nome della società, data, reparto/area di lavoro, mansione/compito lavorativo, rischi individuati, misure/indici/stime dell’esposizione, fase di lavoro in cui è presente il rischio, riferimenti normativi, periodicità delle visite mediche, accertamenti preventivi, accertamenti periodici, periodicità, accertamenti di secondo livello richiesti eventualmente dal MC.

  23. IL SOPRALLUOGO IN AZIENDA • La Relazione (scritta) di sopralluogo (SL) deve contenere: il momento del SL (se rappresentativo o meno dell’usuale attività lavorativa), la sede del SL (sede legale, Unità Produttive, Cantieri temporanei e mobili), il motivo del SL (ottemperanza di legge, espressione GI, introduzione di nuove tecnologie o diversa organizzazione lavorativa, approfondimenti mirati).

  24. IL SOPRALLUOGO Le risultanze del SL vanno confrontate con la documentazione fornita dal DL (DVR, registro infortuni, numero di dipendenti, planimetrie, schede di sicurezza, elenco DPI, risultati indagini/misurazioni ambientali, programmazione del controllo dell’esposizione, piano di emergenza e primo soccorso); vanno annotate le persone presenti al SL, le risultanze, le osservazioni del MC ed eventuali osservazioni dei lavoratori.

  25. LA CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO CONTENUTI MINIMI: • Dati occupazionali • Anamnesi lavorativa • Anamnesi familiare • Anamnesi personale • Programma di SS • Esame clinico generale • Accertamenti integrativi specialistici • Valutazioni conclusive dei dati • Giudizio d’idoneità • Trasmissione del GI al DL ed al lavoratore • Conservazione della cartella sanitaria e di rischio

  26. AGENTI CANCEROGENI: AMIANTO Danni per la salute Protocollo sanitario Indicatori di esposizione: Ricerca corpuscoli dell’asbesto e fibre nell’espettorato e nel liquido di lavaggio broncoalveolare (BAL) Visita medica Esame di funzionalità respiratoria Diffusione alveolo-capillare (DLCO) RX torace (ILO-BIT) Esame citologico espettorato e BAL TC alta risoluzione Asbestosi Cancro polmonare Mesotelioma Pleuropatie benigne (placche pleuriche, ispessimenti pleurici, versamenti pleurici benigni)

  27. AGENTI CANCEROGENI: AMIANTO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri di idoneità Allontanamento dall’esposizione in caso di: Alterazioni della funzionalità respiratoria che pregiudichino l’uso dei DPI Lesioni polmonari di tipo fibrotico Placche pleuriche parietali IL riscontro di corpuscoli, fibre o siderociti nel BAL o nell’espettorato non pregiudica l’idoneità L’abitudine al fumo non costituisce motivo di inidoneità ma nei confronti dei fumatori va fatta opera di educazione sanitaria. Malattie dell’apparato respiratorio di media o elevata gravità Insufficienza ventilatoria che pregiudichi l’uso dei DPI per le vie respiratorie.

  28. AGENTI CHIMICI: BENZENE Danni per la salute Protocollo sanitario Indicatori di esposizione: Ac. trans.-trans-muconico U Ac. S-fenilmercapturico U Visita medica annuale Es. emocromo completo Es. funzionalità renale Es. funzionalità epatica Su casi selezionati: visita neurologica con test psicometrici, visita dermatologica. Mielopatie (pancitopenia) Leucemia Effetti sul SNC (depressione) Irritazione cute e mucose

  29. AGENTI CHIMICI: BENZENE Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Provvedimenti da valutare caso per caso (allontanamento dall’esposizione, controlli ravvicinati, ecc.) in relazione all’entità dell’esposizione e della gravità del quadro clinico, in caso di: Anemie Mielopatie Nefropatie Epatopatie Malattie cutanee in atto segue Anemie Mielopatie Nefropatie Epatopatie

  30. AGENTI CHIMICI: BENZENE Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Allontanamento in caso di superamento dei valori limite dei BEI (fine turno): Ac. T-t- muconico: 500 mcg/g creatinina Ac. S-fenilgliossilico: 25 mcg/g creatinina Se il superamento del BEI è attribuibile all’esposizione, revisione del DVR e visita straordinaria a tutto il gruppo omogeneo di esposti.

  31. AGENTI CHIMICI: PIOMBO Danni per la salute Protocollo sanitario Indicatori di esposizione: piombemia SS obbligatoria quando l’esposizione alla concentrazione al Pb nell’aria supera 0,075 mg/m3 o la conecntrazione di Pb nel sangue supera 40 mcg/100 ml Es. emocromo completo Es. funzionalità renale Piombemia In casi selezionati visita neurologica, EMG, ENE, Holter pressorio e cardiaco. Anemia Nefropatia Neuropatia periferica Ipertensione arteriosa

  32. AGENTI CHIMICI: PIOMBO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Provvedimenti da valutare caso per caso (allontanamento dall’esposizione, controlli ravvicinati, ecc.) in relazione all’entità dell’esposizione e della gravità del quadro clinico, in caso di: Anemie Deficit di G-6-P-D Nefropatie Epatopatie gravi Neuropatie segue Deficit di G-6-P-D Anemie Nefropatie Ipertensione, cardiopatia Patologie a carico del SNC e del SNP

  33. AGENTI CHIMICI: PIOMBO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Allontanamento in caso di superamento dei valori limite dei BEI previsti per legge: PbB: 60 mcg/100 ml (40 in età fertile) raccomandati: PbB: 30 mcg/100 ml (20 in età fertile) Se il superamento del BEI è attribuibile all’esposizione, revisione del DVR e visita straordinaria a tutto il gruppo omogeneo di esposti.

  34. AGENTI FISICI: RUMORE Danni per la salute: effetti uditivi Protocollo sanitario SS obbligatoria se l’esposizione a rumore > 85 dB(A) di Lex, 8h A richiesta del lavoratore, confermata dal MC, se l’esposizione è compresa tra 80 e 85 dB(A) di Lex, 8h. Visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva, eseguito secondo le norme di buona tecnica; questionario audiologico. Prima visita periodica dopo un anno, sempre integrata da esame audiometrico e questionario audiologico. Visite successive in base all’esposizione, età, condizioni uditive. Ipoacusia da rumore

  35. AGENTI FISICI: RUMORE Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Riduzione del rischio alla fonte o riduzione dei tempi di esposizione per i soggetti portatori di condizioni di ipersuscettibilità. Limitare l’idoneità in caso di peggioramento documentato di soggetti normali. Il peggioramento può essere valutato con due criteri: NIOSH od OSHA 1995 (L.G. SIMLII 2002). Inidoneità se il peggioramento continua nonostante le limitazioni dell’esposizione o per l’insorgenza di patologia professionale specifica. Otite cronica con perforazione timpanica Stapedectomia Otite cronica labirintizzata Cocleopatie vascolari Cocleopatie tossiche da farmaci Cocleopatie da tossici industriali

  36. AGENTI FISICI: VIBRAZIONI BRACCIO-MANO Danni per la salute Protocollo sanitario SS obbligatoria se l’esposizione è superiore al livello d’azione di 2,5 m/sec2. Visita medica preventiva con questionari per la raccolta di anamnesi personale, sanitaria e lavorativa; esame mirato degli apparati vascolare, neurologico e muscolo-scheletrico degli arti superiori. Visite periodiche mirate. Indagini integrative: fotopletismografia, cold test, test neurofisiologici, EMG, Rx spalle, gomiti, polsi e mani, esami ematochimici di depistage (VES, PCR, uricemia, glicemia, FR, crioglobuline, markers malattie autoimmuni) Angiopatia, Neuropatia, Osteoartropatia da strumenti vibranti (Sindrome da vibrazioni mano-braccio)

  37. AGENTI FISICI: VIBRAZIONI BRACCIO-MANO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità In caso di patologie specifiche o di condizio-ni di ipersuscettibilità cercare la riduzione del rischio o dei tempi di esposizione. Allontanamento dall’esposizione per soggetti con disturbi vascolari e/o neurologici con stadio di severità 2 delle scale di Stoccolma (NIOSH 1989). Possibile reinserimento lavorativo, previa riduzione del rischio, in casi di miglioramento o remissione dei sintomi e dei segni clinici della sindrome da vibrazioni mano-braccio. Fenomeno di Raynaud primitivo Fenomeno di Raynaud secondario Sindromi Canalicolari Neuropatie tossiche e metaboliche Radicolopatie cervicali Lesioni neurologiche per traumi, fratture ed interventi chirurgici Sindrome cervico-brachiale Malattia di Dupuytren Farmaci beta-bloccanti

  38. AGENTI FISICI: VIBRAZIONI CORPO INTERO Danni per la salute Protocollo sanitario SS obbligatoria se l’esposizione è superiore al livello d’azione di 0,5 m/s2. Questionario su abitudini di vita, storia lavorativa, disturbi del rachide. Esame clinico mirato con: Ispezione rachide Presso-palpazione rachide; Ricerca di dolore ai movimenti; Test dell’accovacciamento; Manovra di Lasegue e Wassermann … Videat specialistici/diagnostica per immagini su casi selezionati. • Lombalgie, lombo-sciatalgie; • Spondiloartrosi, spondilosi; • Discopatie, ernie discali lombari o LS.

  39. AGENTI FISICI: VIBRAZIONI CORPO INTERO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Tenere conto del singolo posto di lavoro del lavoratore in esame. In caso di patologie specifiche o di condizio-ni di ipersuscettibilità: Cercare la riduzione del rischio alla fonte o dei tempi di esposizione. Intensificare la sorveglianza sanitaria Valutare l’esistenza di peggioramenti nel tempo Limitare l’idoneità in caso di peggioramento documentato segue Patologie degenerative del rachide non legate all’età Patologie infiammatorie attive del rachide Discopatie, ernie discali Patologie del canale midollare Patologie deformative del rachide Angiomi vertebrali Grave osteoporosi Fratture vertebrali Spondilolistesi/instabilità vertebrale Gastrite severa e/o ulcera Gravidanza

  40. AGENTI FISICI: VIBRAZIONI CORPO INTERO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Esprimere un’inidoneità se il peggioramento continua nonostante la riduzione del rischio e le limitazioni. In caso di disturbi a sola o prevalente componente funzionale, orientarsi per limitazioni o inidoneità a carattere temporaneo, attivando anche provvedimenti terapeutico-riabilitativi.

  41. RISCHIO ORGANIZZATIVO: LAVORO NOTTURNO Danni per la salute Protocollo sanitario SS obbligatoria per i lavoratori “notturni” definiti dal D. lgs. 213/2004, con controlli preventivi e periodici almeno biennali. Questionari specifici (Stanford Shiftwork Index, Stanford e/o Karolinska Sleepiness Scale) Esame clinico generale Esami di laboratorio e/o strumentali e/o visite specialistiche su indicazione clinica. A breve termine: jet lag, disturbi del sonno, disturbi digestivi, fatica, errori, infortuni. A medio-lungo termine: effetti sull’apparato gastro-enterico, effetti sulla sfera psico-affettiva, effetti sull’apparato cardiovascolare, effetti sulla salute delle donne.

  42. RISCHIO ORGANIZZATIVO: LAVORO NOTTURNO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Possono costituire INIDONEITA’: Disturbi cronici del sonno Gravi patologie gastrointestinali Malattie cardiovascolari Malattie neuropsichiatriche IDDM Gravi alterazioni di surrene e tiroide IRC Tumori segue Disturbi cronici del sonno Gravi patologi gastro-intestinali, cardiova-scolari, neuropsichiatriche, del sistema endocrino, renali. Diabete ID Tumori Patologie respiratorie croniche Etilismo Età > 45-50 aa Grave deficit visivo Disturbi funzione riproduttiva femminile Terapie farmacologiche

  43. RISCHIO ORGANIZZATIVO: LAVORO NOTTURNO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Condizioni su cui prestare PARTICOLARE ATTENZIONE E CAUTELA: Età > 45-50 anni Patologie respiratorie croniche NIDDM Gravi disturbi visivi Disturbi riproduzione femminile Terapie farmacologiche Etilismo Fattori ed eventi stressanti segue

  44. RISCHIO ORGANIZZATIVO: LAVORO NOTTURNO Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità LIMITAZIONI AL LAVORO NOTTURNO Donne in gravidanza e fino al compimento di 1 anno di età del bambino Minori

  45. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Danni per la salute Protocollo sanitario SS da attuare in base alla VR effettuata cone metodi tipo IM (rapporto tra peso limite raccomandato e peso effettivamente sollevato): Per IM < 0,75 nessun controllo Per IM > 3 periodicità annuale Per IM tra 0,75 e 3 bi-triennale anche in base all’età ed al quadro clinico. Questionario ed esame clinico funzionale del rachide sia in preventiva che in periodica. Lombalgie e lombosciatalgie Spondiloartrosi e spondilosi lombare Discopatie, ernie discali lombari o LS

  46. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Valori di protezione per sollevamenti per sollevamenti in condizioni “ottimali” con frequenza max 1 volta ogni 5 minuti, per max 2 ore nel turno: Adulti sani: 25 kg Patologie di media entità: Maschi 15 kg Femmine 10 kg Patologie di grave entità: Maschi 9 kg Femmine 8 kg segue Patologie degenerative del rachide non legate all’età Patologie infiammatorie attive del rachide Discopatie, ernie discali Patologie del canale midollare Patologie deformative del rachide (scoliosi importanti, dorso curvo strutturato, emisacralizzazioni …) Angiomi vertebrali Grave osteoporosi Fratture vertebrali Spondilolistesi/instabilità vertebrale Gravidanza

  47. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Non si consiglia un’applicazione meccanica di tali limiti di peso per formulare i G.I. in caso di patologie, ma: Ridurre il più possibile l’I.R. Intensificare la S.S. Valutare i peggioramenti nel tempo Rispetto rigoroso deivalori di protezione in caso di peggioramenti Esprimere un’inidoneità se il peggioramento continua nonostante le limitazioni ai valori protettivi. segue

  48. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità In caso di disturbi a sola o prevalente componente funzionale, orientarsi per limitazioni o inidoneità a carattere temporaneo.

  49. MOVIMENTI RIPETITIVI DEGLI ARTI SUPERIORI Danni per la salute Protocollo sanitario SS tutte le volte che vi sia presunzione del rischio stimato tramite “segnalatori di rischio” o liste di lavorazioni a rischio presunto o quando il rischio sia stato dimostrato tramite check-list. Visita medica preventiva con questionario ed esame clinico-funzionale degli arti superiori. Visite periodiche con le stesse modalità. Videat specialistici, diagnostica per immagini, ed esame EMG nei casi selezionati. Disordini muscolo-scheletrici correlati al lavoro Cervico-brachialgie, STC ed altre sindromi canalicolari, s. dello stretto toracico, tendinite degenerativa della cuffia dei rotatori, tendinite del capo lungo del bicipite, artrosi scapolo-omerale, artrosi acromion-clavicolare, epicondilite, epitrocleite, borsite olecranica, tenosinovite stenosante del pollice, dito a scatto, rizoartrosi trapezio-metacarpale, tenosinoviti croniche.

  50. MOVIMENTI RIPETITIVI DEGLI ARTI SUPERIORI Condizioni di ipersuscettibilità Controindicazioni Criteri d’idoneità Non idoneità temporanea in tutti i casi di disordini muscoloscheletrici correlati al lavoro o per i soggetti portatori di condizioni di ipersuscettibilità. L’idoneità al lavoro potrà essere rivalutata, sulla base di eventuali postumi, dopo la terapia medica o chirurgica e previa riduzione del rischio tramite bonifica ambientale. Qualora la patologia persista anche dopo la terapia, non idoneità permanente diretta ad evitare l’impegno dei movimenti funzionali limitati (abduzione del braccio, flessione del gomito, flessioni forzate del pollice, …) Malattie muscolo-scheletriche a carico delle strutture osse, tendinee e muscolari della colonna cervicale e degli arti superiori di natura congenita ed acquisita. Malattie neurologiche a carico dei tronchi nervosi e neuropatie periferiche di natura tossica o post-operatoria al sistema mano-braccio-collo. Fenomeno di Raynaud primitivo o secondario.

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