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Il pronome relativo. In italiano. La proposizione relativa propria (in italiano). Osserva le seguenti coppie di frasi a) Marco è uno sportivo. Marco è una persona che pratica lo sport. Analisi del periodo : Marco è una persona = reggente ;
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La proposizione relativa propria (in italiano) • Osserva le seguenti coppie di frasi a) Marco è uno sportivo. Marco è una persona che pratica lo sport. Analisi del periodo: Marco è una persona = reggente; Che pratica lo sport = proposizione relativa (subordinata); è propria (cioè usata in senso proprio perché svolge nella frase la stessa funzione dell’attributo = sportivo)
b)L’aereo farà scalo a Parigi, capitale della Francia. L’areo farà scalo a Parigi che è la capitale della Francia. Analisi del periodo: L’areo farà scalo a Parigi = reggente Che è la capitale della Francia = proposizione relativa (subordinata); è propria (cioè usata in senso proprio perché svolge nella frase la stessa funzione dell’apposizione = capitale della Francia).
Cos’è dunque la proposizione relativa propria? • È una proposizione subordinata che completa il senso del periodo espandendo o determinando un nome della reggente. • Es. = “che ama lo sport” è una determinazione del nome Marco, la specificazione di una caratteristica del soggetto.
Nella forma esplicita la proposizione relativa nella lingua italiana è introdotta: • A)dal pronome relativo che, chi, il quale, la quale ecc. • B)dall’avverbio di luogo relativo dove, ovunque ecc.
Il pronome relativo in italiano • I pronomi relativi in italiano sono: - CHE soggetto e complemento oggetto; è una forma invariabile; • CUI (complementi indiretti); anche questa è una forma invariabile; • IL QUALE/I QUALI, LA QUALE/LE QUALI; • CHI (pronome misto perché equivalente a colui che, dunque al dimostrativo “colui” più il relativo “che”)
La proposizione relativa in latino è introdotta dal pronome relativo QUI, QUAE, QUOD che segue una declinazione propria.
OSSERVA: • Puer, qui ad te venit, frater meus est. • Il ragazzo, che è venuto da te, è mio fratello. • N.B.: Il pronome relativo QUI stabilisce una relazione tra il soggetto della principale (puer) e il verbo della subordinata (est), precisando che il ragazzo non è un ragazzo in generale, ma uno particolare: mio fratello.
Da notare ancora: • Puer, qui ad te venit, frater meus est. • Il ragazzo, che è venuto da te, è mio fratello. Il pronome relativo: - concorda in numero, genere e caso con il termine della subordinata cui si riferisce (qui = pronome relativo maschile, sing.; perché riferito a puer che è maschile e singolare);
Osserva le seguenti coppie di frasi a) Legi librum qui “Harrius Potter” inscribitur. • Ho letto il libro che è intitolato “Harry Potter”. b) Legi librum, quem tu mihi donavisti. Ho letto il libro che tu mi hai regalato. Il pronome relativo assume il caso richiesto dalla funzione sintattica che svolge nella subordinata relativa. Nella frase a) abbiamo qui, cioè il nom. Sing. perché il pronome relativo è il soggetto della subordinata relativa; nella frase b) abbiamo invece quem, cioè l’acc. singolare, perché il pronome relativo funge da compl. oggetto nella relativa (il soggetto è “tu”).
E ancora: • Romani oppidum, quod in colle erat, ceperunt. • I Romani presero la città che era sul colle. oppidum = acc. neutro sing. quod = nom. neutro. sing.
Memoria verborum, quae audivi, aeterna erit. • Eterno sarà il ricordo delle parole, che ho ascoltato. Verborum = gen. neutro plurale; quae = accusativo neutro plurale (soggetto della relativa)
Consigli per una corretta traduzione Per giungere ad una corretta traduzione devi: • a)individuare nella subordinata il sostantivo cui il relativo si riferisce; • b) controllare il genere e il numero del sostantivo (in latino) con cui concorderà il relativo; • c) definire la funzione sintattica che il relativo svolge nella sua subordinata e quindi il caso.