1 / 43

Rassegna stampa video prme di coeprtina del 28 maggio 2020, giovedì

Rassegna stampa video prme di coeprtina del 28 maggio 2020, giovedu00ec

Télécharger la présentation

Rassegna stampa video prme di coeprtina del 28 maggio 2020, giovedì

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LaVer ità Anno V - Numero 146 y(7HI1B4*LMNKKR( +"!z!,!?!: O Quid est veritas? O www.laverita.info - Prezzo in Italia euro 1,30 QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO LA GIUSTIZIA USATA COME UNA CLAVA SUGLI AVVERSARI POLITICI IL PD ORDINA: «ATTACCATE SALVINI» IL GIORNO DOPO I GIUDICI ESEGUONO Nellechat conPalamara,le incredibiliingerenze diLegnini,piazzato daRenzia fareilvice diMattarella. Primachiamail pmche indagherà ilministro per incoraggiarlo,poi sollecita lecorrenti dei magistrati ascagliarsi contro illeghista. Infine schierail Csm Giovedì 28 maggio 2020 MARITO DELLA CIRINNÀ Critica il sindaco di Fiumicino: gli perquisiscono l’abitazione di MAURIZIO BELPIETRO Le trame dell’ex capo dei pm di Roma per Consip e nomine n Il caso Pala- mara è un pozzo nero senza fon- do, da cui ogni giorno vengono a galla nuove ri- velazioni sugli intrighi della magistratura. L’ultimo è un sms che le indagini attribui- scono a Giovanni Legnini, al- l’epoca dei fatti vicepresi- dente del Consiglio superio- re della magistratura, cioè appena un gradino sotto Ser- gio Mattarella. E che dice l’uomo nominato da Matteo Renzi ai vertici dell’o rga n i - smo di autogoverno delle to- ghe? Le frasi risalgono al 24 agosto di due anni fa e sono indirizzate a Luca Palamara, ex presidente dell’Anm e lea- der della corrente Unicost, grande burattinaio di nomi- ne e carriere dei giudici in Italia. «Luca domani dobbia- mo dire qualche cosa sulla nota vicenda (...) segue a pagina5 di FABIO AMENDOLARA di GIACOMO AMADORI n Il sindaco di F i u m i c i n o , Esterino Monti- no (marito della senatrice del Pd Monica Cirin- n L’ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, l’a l l o ra vicepresidente del Csm Gio- vanni Legnini e Luca Palama- ra erano una squadra affiata- ta. In particolare, sembra che il capo degli inquirenti capitolini fosse molto attento anche alle audizioni dinanzi alla prima commissione del Csm, dove era in corso la veri- fica sulla gestione delle inda- gini Cpl Concordia (in cui era stato intercettato Matteo Renzi con un generale della Guardia di finanza) (...) segue a pagina4 nà), ha denunciato per diffa- mazione un concittadino che lo ha criticato aspramente sul Web. La Procura ha di- sposto nel giro di pochi gior- ni una perquisizione a casa del soggetto, un imprendito- re, autorizzando addirittura la «rimozione di eventuali ostacoli», come se si trattas- se di un pericoloso bandito. a pagina 7 L’Ue ci presta i nostri soldi e noi esultiamo Governo emedia in brododi giuggioleper la proposta(la cui approvazioneè tutt’altroche scontata) di Recovery fund.Si vaneggia di miliardi afondo perduto ignorando la trappola:nuove tasse europee SCORTA AL PRESIDENTE di CLAUDIO ANTONELLI e GIUSEPPE LITURRI NON C’È SOLO IL VIRUS... Effetto Covid: prevenzione sa l t at a , liste d’att e sa chilometriche FERMIAMOLI L’insensata (e pericolosa) crociata di Zingaretti sui vaccini n La malat- tia è diven- tata curabi- le. I morti ormai sono poche deci- n La politica italiana, da Giuseppe Conte a Silvio Ber- lusconi, esulta dopo la pro- posta della Commissione Ue sul Recovery fund. Ma è la solita truffa: Bruxelles ci pre- sterà soldi nostri e ci dirà pure come spenderli. Luigi Di Maio rilancia: «Ora potre- mo abbassare le tasse». Ma anche questa è una bufala. Al contrario: dovremo pagarne di più o tagliare il welfare. ne al giorno su una na- zione di 60 milioni e pas- sa di abitanti, ieri 117, va- le a dire meno di due morti per milione. Il go- verno è terrorizzato: ri- schia di perdere la moti- vazione per tenere (...) segue a pagina 14 Se è comunista e anti Fontana assembramento ok STEFANOGRAZIOSI a pagina13 MADDALENAGUIOTTO a pagina14 diSILVANA DE MARI alle pagine 2e3 LA SEGRETERIA DEM IN PRESSING Vietati tutti gli eventi ma non la festa dell’Unità di FRANCESCO BORGONOVO I 90 anni di Clint Eastwood l’anticonformista del cinema dal rigore di ferro n Ancora si di- batte sulla ria- pertura delle scuole a settem- bre, e c’è la con- creta possibilità di MAURIZIO CAVERZAN che gli studenti delle supe- riori debbano approfittare ancora per un po’dei meravi- gliosi benefici della didattica a distanza. Per quanto ri- guarda gli universitari, inve- ce, le norme igieniche im- pongono che di (...) segue a pagina9 n Quello di Clint Eastwood, che domenica compi- rà 90 anni, è un cinema democratico e anticonfor- mista, libero dai manierismi e dalle mode hol- lywoodiane. Storie di rettitudine solida ed etica non enfatica con al centro l’uomo comune. UNICOL’attore e regista Clint Eastwood a pagina 21

  2. Quotidiano gratuito online Le notizie di mercoledì 27/05/2020 POMERIGGIO Edizione chiusa alle 17 di Luca Monticelli ROMA - Qui si fa la storia. Sia- mo alla svolta epocale per af- frontare una crisi senza prece- denti, come ha detto il commis- sario europeo Paolo Gentiloni. La presidente Ursula Von der Leyen ha svelato la proposta di Bruxelles per la ripresa econo- mica che ruota attorno al Reco- very fund. E il piano annunciato dalla leader tedesca supera le misure tratteggiate nelle setti- mane scorse da Macron e Mer- kel. Ci saranno 750 miliardi di euro a disposizione degli Stati membri colpiti dal Coronavirus, 500 di questi a fondo perduto, i cosiddetti 'grants'. All'Italia spet- ta la fetta più grande della torta: 82 miliardi di sovvenzioni e 91 di prestiti. Il nuovo Fondo per la ripresa sarà associato al bilan- cio comunitario e verrà finanzia- to da obbligazioni della Com- missione europea. Il debito ver- rà rimborsato ai detentori dei ti- toli con nuove risorse proprie dell'Ue, come le tasse sui co- lossi del digitale e quelle "gree- n" estese ai maggiori produttori "Club Med" vs "Club Med" vs "Frugal four" "Frugal four" di inquinamento. Soddisfatto il premier Giuseppe Conte: «Otti- mo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall'Italia. Siamo stati descritti come visionari perché ci abbia- mo creduto dall'inizio. Ora ac- celeriamo sul negoziato e libe- riamo presto le risorse». Il pre- sidente del Consiglio si appella poi alle capitali europee perché assecondino la proposta. I "Frugal four", infatti, i quattro mità, quindi i negoziati richiede- paesi nordici (Austria, Olanda, Danimarca e Svezia) che biso- gnerebbe tradurre più corretta- mente con "tirchi" anziché "fru- gali", continuano a opporsi alle risorse a fondo perduto. Fonti diplomatiche olandesi avvisano il "Club Med", i paesi mediterra- nei del Sud, che non è il mo- mento di cantar vittoria: «Le po- sizioni sono lontane e questo è un dossier che richiede l'unani- ranno tempo. È difficile pensare che questa proposta potrà es- sere il risultato finale di quei negoziati». Non la vede in que- sto modo il ministro dell'Econo- mia, Roberto Gualtieri, che nel corso del Question time alla Camera si è già spinto oltre, annunciando il Parlamento per definire le linee di indirizzo del Recovery plan e rilanciare il pil e l'occupazione in Italia. confronto in EDITORIALE Il Governo Conte cadrà a ottobre... di quale anno? ARCURI: DA SETTEMBRE L'ITALIA NON IMPORTERÀ PIÙ MASCHERINE • [ p. 2 ] scende nel gradimento in pochissi- mo tempo. Ne sanno qualcosa i due Matteo, Salvini della Lega e Renzi di Italia Viva. Arrivare al 20 settembre, per chi ne ha viste in questi anni, può invece significare proprio mettere al riparo il Governo Conte da qualsiasi incursione, an- che 'renziana'. Perché dopo qual- che giorno, ad ottobre, parte la sessione di bilancio e nessuno può pensare di aprire una crisi di go- verno mentre si discute di come far quadrare i conti con il rischio dell'e- sercizio provvisorio e della cata- strofe sui mercati che seguirebbe. Nel Pd nessuno pensa che ci sia qualcuno che, in questo momento, possa davvero mettere a rischio il Governo. «Si cerca visibilità, di bril- lare ancora per qualche tempo.... poi pluf, spariranno». Si vedrà. Altri Dem, invece, sono molto preoccu- pati del tempo, a quanto ci metterà la Commissione europea a chiude- re davvero la partita sui 172 miliardi (dei 750 totali) destinati all'Italia. Se la trattativa con l'Ue andrà in porto è chiaro che il Governo Conte ne godrà tutti i benefici, perché toc- cherà a questa maggioranza gesti- re e dispensare le preziose risorse. Operazione questa che insieme al nuovo sistema elettorale proporzio- nale potrà dispiegare la massima potenza e incasso elettorale. Con buona pace dei nostri sovranisti, Lega e Fratelli d'Italia, che a quel punto non avrebbero più munizioni per sparare. Altra cosa se i fondi europei, dopo la trattativa tra go- verni, alla fine si trasformeranno in una piccola e inutile mancia. In quel caso, facile previsione, non ce ne sarà più per nessuno, e di fron- te ad un assai probabile scenario di protesta sociale generalizzata non basterà un Conte ma servirà un Santo per tirarci fuori dall'infer- no. di Nico Perrone L'ALLARME DEI SINDACI: RISCHIAMO IL LOCKDOWN DEI SERVIZI ESSENZIALI • ROMA - Ottobre, il Governo Conte cadrà ad ottobre: «Sì, te lo confer- mo, anche a me lo ha detto il por- tavoce di un ministro...». Ormai si parla a ruota libera sul futuro dell'e- secutivo, e nei corridoi dei Palazzi della politica romana ognuno ha la sua data di scadenza. Però vien da ridere a pensare ad ottobre. Basta guardare alla reazione urlata del Governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, contro l'idea del Gover- no di far votare il 20 settembre per le elezioni regionali e sul referen- dum confermativo del taglio dei parlamentari. Forse Zaia, che ha gestito molto bene l'emergenza sa- nitaria nella sua regione, puntava a capitalizzare subito personale. Dovrà aspettare ancora qualche mese, con qualche preoc- cupazione. Ormai siamo in una si- tuazione 'liquida' dove si sale e [ p. 2 ] AIFA: TOCILIZUMAB INCORAGGIANTE MA MANCANO I RISULTATI • [ p. 4 ] LA MINISTRA AZZOLINA SOTTO SCORTA DOPO LE MINACCE SOCIAL • [ p. 4 ] il successo

  3. 2 Mercoledì 27/05/2020 ATTUALITÀ Arcuri:Da settembrel'Italianon importeràpiù mascherine macie e parafarmacie e sono in arrivo altri 17 milioni. «Ad inizio emergenza non esisteva una produzione nazionale o europea di mascherine. C'era una sorta di guerra commer- ciale e ci si rivolgeva in Cina e in misura assai minore in Viet- nam e Corea. Dal primo aprile e fino al 4 maggio abbiamo di- stribuito una media giornaliera di 4 milioni mascherine», ha detto Arcuri. Dopo 2 mesi la si- tuazione è cambiata. «Il 18 marzo, giorno del mio insedia- mento, furono distribuite un milione e 64mila mascherine. Ieri ne abbiamo distribuiti 10 milioni e 525mila, cioè dieci volte tanto». Progressi anche nel campo dei tamponi. «Fino- ra - dice il commissario - in Ita- lia sono stati fatti tre milioni e mezzo di test molecolari. Noi ne abbiamo distribuiti 3.7 milio- ni, quindi si puo' dire che tutti test fatti sono avvenuti con l'approvvigionamento cio del commissario. Ne distri- buiremo altri 4.2 milioni nelle prossime settimane». Con il Comitato tecnico scientifico è allo studio un modello di tam- poni innovativo. di Alfonso Raimo ROMA - L'Italia sarà in grado di raggiungere l'autarchia mascherine a partire da fine settembre. Da quel momento non sarà più necessario impor- tarne dall'estero. Lo assicura il commissario straordinario al- l'emergenza Covid Domenico Arcuri nel corso di un'audizio- ne in commissione affari socia- li. Fino ad ora, aggiunge, sono stati distribuiti oltre 353 milioni tra prodotti e dispositivi di pro- tezione. 35 milioni di mascheri- ne sono state recapitate a far- delle dell'uffi- ATTUALITÀ ATTUALITÀ L'allarme dei sindaci: Rischiamo il lockdown dei servizi essenziali Lega contestata dai giovani medici: Voi contro la sanità di base a quel capitolo del bilancio, non è neppure una richiesta di incontro come tutte le altre» ma «una esortazione nell'inte- resse del Paese». Il presiden- te del Consiglio ha accolto l'in- vito al confronto e domani a Palazzo Chigi ci sarà il faccia a faccia coi rappresentanti dei Comuni. Il rischio, avvertono i tredici primi cittadini, potrebbe essere «un drammatico lock- down delle attività che, quoti- dianamente, i Comuni svolgo- no in ogni angolo del nostro Paese per i loro cittadini». In vista di una ripartenza che ap- pare «complessa e piena di incognite, noi rivendichiamo il ruolo politico che il mandato diretto dei cittadini ci asse- gna», dicono i Sindaci. ga, con il giovane deputato Lu- ca Toccalini. E tutti si dicono d'accordo, pronti a lavorare fin dal dl rilancio a una misura che raccolga le richieste dei medici. Ma quando prendono la parola Lega e Forza Italia vengono contestate duramente, anche in relazione alla gestione dell'e- mergenza Covid in Lombardia. Maria Stella Gelmini fa appena in tempo ad assicurare il soste- gno convinto degli azzurri che i giovani medici le chiedono di tacere rimproverando alla sua parte politica di aver tagliato in questi anni miliardi e miliardi al sistema sanitario. Va ancora peggio al giovane leghista Luca Toccalini: «Qui sono morte le persone. È una vergogna che ora facciano finta di essere tutti d’accordo», lamentano gli stu- denti mentre lui parla. di Roberto Antonini di A.R. ROMA - «Senza una manovra di aggiustamento, urgente e indif- feribile, salteranno i servizi es- senziali di tutte le Città italiane» perché «le somme già stanziate non ci permetteranno di chiude- re i bilanci a luglio». Il grido d'al- larme e la richiesta di aiuto dei tredici Sindaci delle città metro- politane è contenuto in una lette- ra al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedono un nuovo passo nel rapporto tra governo e sindaci, che coinvolga le città nella fase di rilancio del Paese. Una lette- ra, sottolineano, che «non è un elenco di rivendicazioni in nome dei Comuni, non è una sequen- za di istanze relative a questo o ROMA - Giovani medici in piaz- za per chiedere l'aumento dei posti nelle specializzazioni l'aumento dell'ammontare per i borsisti. Davanti alla Camera dei deputati decine di camici bianchi chiedono alla politica un inter- vento urgente per scongiurare che a settembre, quando il 22 ci sarà il concorso nazionale, al- meno 10mila laureati restino fuori dalle specializzazioni debbano andare all'estero. Pre- senti i rappresentanti di tutti i partiti: dal Pd con Paolo Siani e Elena Carnevali, ad Italia Viva con Vito De Filippo, ad Azione con Carlo Calenda e Matteo Ri- chetti. Ci sono anche esponenti di Forza Italia (da Valentina Aprea a Roberto Occhiuto, alla capogruppo Gelmini) e della Le- e nella quale e

  4. 3 Mercoledì 27/05/2020 INTERNAZIONALE Lo scrittore Khouma: "Dire dei talenti Non solo di migranti" di Vincenzo Giardina ROMA - «Se bisogna cambiare il modo di fare informazione? Di certo, noi afroitaliani ci invitano a parlare solo di immigrazione e si- curezza, mentre potremmo discu- tere magari di economia, clima o, chessò, brutto tempo». Così Pap Khouma, giornalista e scrittore, in un'intervista con l'agenzia Dire. «So che in Italia i paragoni con la Francia non piacciono molto - la premessa di Khouma - ma è vero che lì almeno ci sono trasmissioni dove giornalisti di origine africana parlano di tutti gli argomenti, dalle nuove tecnologie in giù, e posso- no dare un contributo quotidiano». La tesi dello scrittore, origini sene- galesi, una vita a Milano, è che per un racconto più corretto e completo dell'Africa e dei suoi le- gami con l'Italia è importante che professionisti e background migratorio siano "inte- grati" nelle strutture giornalistiche. Un'esigenza, questa, da una disillusione crescente che riguarda le stesse "nuove genera- zioni". «Chi è nato qui e si è for- mato qui, nelle scuole italiane, non viene messo neanche in pan- china», dice Khouma, con una metafora calcistica. «Molti se ne stanno andando via, dove posso- no trovare spazio, chi in Francia, chi in Germania e chi in Canada». "L'Africa opportunità da raccontare" Webinar con appello ai giornalisti direttore di Repubblica, Carlo Verdelli, contestando che sul giornale non sia dato spazio «alle iniziative positive in ambito sociale o tecnologico intraprese in Africa per fermare l'epidemia di Covid-19, mentre sono stati raccontati episodi di repressione contro chi violava il lockdown». Un controproducente non solo per i Paesi africani e gli afrodiscen- denti in Italia, ma per l'Italia stessa, dice Emilio Ciarlo, re- sponsabile dell’Ufficio comuni- cazione dell’Agenzia per la cooperazione allo svilup- po. «Recuperiamo il concetto di 'Eurafrica' - dice Ciarlo - perché il futuro è nell'Africa: è lì che troviamo giovani che lavorano sodo per emergere e vincere». Una capacità di sguardo, que- sta la tesi, cruciale per non per- dere "opportunità". Luci e om- bre, e soprattutto complessità, in evidenza nell'intervento Marco Trovato, direttore di Afri- ca Rivista. «L'Africa interessa ed è piena di notizie che atten- dono di essere scritte». Riferi- menti durante il webinar anche ad 'Africa in prima pagina', una proposta progettuale nata dalla collaborazione tra l'agenzia Di- re e il Summit nazionale delle diaspore. di Alessandra Fabbretti il fatto ROMA - «È ora di mettere l'Afri- ca in prima pagina» scriveva a febbraio in una lettera al Cor- riere della Sera la viceministra agli Affari esteri Emanuela Del Re. Un appello nel quale si evi- denziava l'interconnessione tra Italia e Africa e si chiedeva di parlare «un linguaggio afro-ita- liano più universale» e di svi- luppare «sinergie con le dia- spore». Spunti oggi in evidenza durante il webinar promosso da Italia Africa Business Week. Ci si muove dall'assunto che a fronte di questa importanza di rapporti, l'immagine prevalente del continente sui media conti- nua a essere distorta o parzia- le. «Manca il coraggio di rac- contare ciò che è bello, ciò che funziona» la denuncia che tor- na durante il seminario, intitola- to 'Un Futuro possibile in Afri- ca: rilanciare l'Africa nella nar- rativa italiana'. Una responsabi- lità nell'alimentare gli stereotipi, anche sui cittadini residenti in Italia con origini africane, ap- parterrebbe dunque alla stam- pa. «I giornalisti italiani devono avere coraggio» esorta Mehret Tewolde, amministratrice dele- gata di Iabw, che ad aprile ha indirizzato una lettera all'allora talenti con un rafforzata meccanismo italiana di

  5. 4 Mercoledì 27/05/2020 SANITÀ SCUOLA La ministra Azzolina sotto scorta dopo le minacce ricevute sui social Aifa: Tocilizumab incoraggiante ma mancano i risultati definitivi tifica di Aifa e Comitato Eti- co Unico Nazionale presso lo Spallanzani, ormai da circa due mesi riuniti in se- duta permanente- Francesco Trotta, dirigente dell’Ufficio della spesa farmaceutica e rapporti con le Regioni di Aifa e membro della task force che si occupa dell’e- mergenza Covid costituita dall’agenzia - è stato pos- sibile promuovere e avvia- re tutte queste sperimenta- zioni, che stanno prose- guendo e arriveranno breve a fornire i primi dati conclusivi. È complicato di- re quali sono le più pro- mettenti, ma ce ne sono al- cune che, essendo partite prima, sono ora in fase più avanzata e per le quali ini- ziano ad esserci dei risul- tati, come quella che vede l’utilizzo dell’anticorpo mo- noclonale Tocilizumab, un farmaco utilizzato mente per trattare l’artrite reumatoide, sono emersi risultati preli- minari incoraggianti, tuttavia necessitano di es- sere confermati». dice monitoraggio ni facinorosi di sono spinti a insultare la ministra, con of- fese sessiste e messaggi di odio davvero Ma come sempre odio chia- ma odio, e si è giunti addirit- tura alle vere e proprie mi- nacce, tanto che è stato de- ciso di assegnarle la scorta. Tutto questo è inaccettabi- le». «A Lucia Azzolina- con- cludono nella nota- va la no- stra piena e incondizionata solidarietà. Andiamo avanti insieme a testa alta nel per- corso di cambiamento e di sostegno alla scuola pubbli- ca italiana ed alle sue forze migliori. Non saranno queste vili minacce a intimidirci né tantomeno a fermarci». di Redazione a ROMA - Da tre giorni la mi- nistra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, viene scortata dal- la Guardia di finanza. Un misura disposta a seguito di minacce che le sono state rivolte in questo periodo an- che sui social. «Non pensa- vamo potesse accadere, ma sulla scuola si è creato un clima intollerabile e davvero gravissimo – una nota gli esponenti del Movimento 5 Stelle in com- missione Istruzione al Se- nato - Dopo i ripetuti attac- chi che certa politica ha in maniera pretestuosa vato a Lucia Azzolina, alcu- sconcertanti. di Carlotta Di Santo ROMA – Non esistono al mo- mento farmaci contro il Covi- d-19, ma per i pazienti più gravi si utilizzano per lo più antivirali che dovrebbero contrastare l’a- zione del virus e potenti antin- fiammatori. L’Agenzia Italiana del Farmaco, intanto, ha appro- vato 32 sperimentazioni clini- che che analizzano l’efficacia e la sicurezza di una ventina di diverse molecole. «Grazie ad uno sforzo di coordinamento tra Commissione tecnico-scien- scrivono in solita- per il quale che riser- MUSICA Billie Eilish risponde agli haters con un corto sul body shaming di Giusy Mercadante fossi più piccola, più debole, più morbida, più alta?", Billie fa delle domande ai suoi haters e racconta di persone che fanno supposizioni sugli altri giudi- cando solo l'esteriorità. «Deci- diamo chi sono. quanto valgono», dice sconso- lata. «Chi decide cosa significa se sono più o meno vestita? Il mio valore come persona si basa solo sulla tua percezio- ne? O la tua opinione su di me non è una mia responsabili- tà?», conclude mentre si immerge in un liqui- do nero. Una metafora di come i commenti negativi sommer- gano chi li riceve in una spirale distruttiva. ROMA - Billie Elish pubblica su Youtube un cortometraggio sul body shaming, rivolgendosi a chi è sempre pronto a criticare l'aspetto fisico di una persona. Dall'inizio della sua carriera, l'artista stessa ha ricevuto una lunga serie di commenti nega- tivi sul suo corpo, sul suo mo- do di vestire e di comportarsi. "Not my responsability", questo il titolo del video che aveva de- buttato durante della cantante (Where do we go World Tour), poi annullato per l'emergenza Coronavirus, è una risposta a quei messag- gi. "Mi conosci?", "Vorresti che Decidiamo l'ultimo tour la cantante,

  6. 5 Mercoledì 27/05/2020 A Roma5 contagi,Magi (Omceo):Movida?Ragazzi sianoresponsabili LAZIO comportamenti responsabili». Per questo secon- do Magi è «fondamentale mantenere le distan- ze di sicurezza e indossare la mascherina - pro- segue Magi - solo così potremo ricominciare a condurre una vita normale. Dobbiamo evitare che i contagi ricomincino a salire, i numeri sono confortanti ma bisogna stare attenti, perché ba- sta poco per tornare ad una fase 1». Sì ad un po' di svago, quindi, ma «se i ragazzi si affollano in strada a bere davanti a un bar e tra loro c'è un infetto - allerta il presidente dei medici di Ro- ma - succede un pasticcio, perché poi ognuno di quei ragazzi tornerà a casa e rischierà di in- fettare a sua volta i familiari». di Redazione ROMA - Mentre nella Capitale si registrano cinque nuovi casi di positività al Covid-19, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, sul tema della movida in città si è detto «cautamente ottimista nei confronti dei più giovani, ma per godersi l'estate insie- me agli amici è necessario che adottino App e controlli in quad: ecco piano per spiagge Roma contro Covid-19 LAZIO le caratteristiche del Piano strategico per la stagione balneare 2020 sul litorale roma- no ideato a causa dell'emergenza Covi- d-19 e presentato quest'oggi dal Comune di Roma, durante la prima conferenza stampa dal vivo dall'inizio del lockdown, dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, e dalla presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo. Il Piano riguarderà le spiagge libe- re. «Controlleremo e contingenteremo gli accessi alle nostre spiagge garantendo le distanze- ha spiegato Raggi- Ma il cuore del progetto è l'app che ci consentirà di monitorare in tempo reale la situazione». di Emiliano Pretto ROMA - Paline in legno per delimitare gli spa- zi in spiaggia, controlli direttamente in entrata ma anche sulla sabbia, a bordo di quad, e so- pratutto una nuova app che segnalerà in tem- po reale le spiagge che avranno ancora di- sponibilità di spazio e quelle già piene e di conseguenza chiuse a nuovi accessi. Queste Nel Lazio via libera a sconti anche prima dei saldi estivi LAZIO (che nel Lazio dovrebbero iniziare dall'1 agosto). La legge stabilisce anche, in caso di proroga dello stato nazionale di emergenza (in scadenza il 31 luglio), la ripetizione di questa misura anche a dicembre (pri- ma dei saldi natalizi) attraverso una delibera della Giunta regionale e quindi senza la necessità di ri- mettere mano al Testo unico. «Stiamo mettendo in campo ogni energia e strumento per evitare che ci sia una pandemia economica, e per essere vicini a chi alza la saracinesca ogni giorno. Grazie al Consi- glio, a tutte le forze politiche per la rapidità dei tempi con cui hanno discusso e approvato con grande uni- tà d'intenti la legge», ha detto il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori. di Marco Tribuzi ROMA - Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all'unanimità, con 39 voti, la pro- posta di legge elaborata dalla commissione Attività produttive, che modifica il Testo uni- co del Commercio consentendo da subito le vendite promozionali e di fine stagione an- che nei trenta giorni che precedono i saldi Bus turistici e van ncc protestano con clacson nel porto di Napoli CAMPANIA turistici Campania - è necessario che la cassa integrazione duri almeno fino alla prossima primavera e serve la proroga della naspi, altrimenti i lavoratori non po- tranno più fare la spesa. Già oggi siamo in ginocchio, le perdite economiche sono de- vastanti». Chiedono «liquidità» al Gover- no, autisti e imprenditori del settore ncc (noleggio con conducente) «perché la no- stra preoccupazione - ha detto Gennaro Lametta, vicepresidente nazionale Confe- sercenti Federnoleggio - è che gli effetti di questo lockdown possano favorire infiltra- zioni camorristiche nel nostro settore». di Nadia Cozzolino NAPOLI - Decine di bus, auto e van ncc hanno sfilato questa mattina in via Acton, raggiungendo la stazione marittima del porto di Napoli dove hanno protestato suonando i clacson. «Abbiamo bisogno di aiuti - ha spiegato alla Dire Riccardo Lu- cherini, presidente dell'associazione bus

  7. 6 Mercoledì 27/05/2020 Al porto di Gioia Tauro arriva il gigante del mare M/N Sixin Msc CALABRIA Tauro Ammiraglio Andrea Agostinelli, in occasione della cerimonia di maiden call della M/N Sixin Msc. «Sono stati quattro anni difficili, forse il 2019 ha toccato il picco di queste difficoltà - ha aggiunto Agostinelli - il cambio del ter- minalista ha determinato la svolta, oggi vediamo e tocchiamo con mano. Ora ci saranno altre sfide da vincere: il ga- teway, lo snodo ferroviario di Rosarno, l'intermodalità». Sull'ipotesi di una sua conferma in veste di presidente del- l'Autorità portuale Agostinelli ha rispo- sto: «Deciderà il governo». Scalas: Patenti? Passaporti? Se fossi turista non verrei qui di Mario Vetere GIOIA TAURO - «È una giornata di svolta che ricorderemo, le navi più grandi del mondo or- mai fanno scalo fisso e periodico a Gioia Tau- ro, per noi oggi è il giorno del rilancio. Festeg- giamo la giornata d'orgoglio per tutta la comu- nità portuale, dopo tanti momenti bui». Così il commissario dell'Autorità portuale di Gioia SARDEGNA Scalas, leader di Fortza Paris, uno dei partiti della coalizione di centrodestra che governa la Sardegna. I rapporti tra Scalas e il governatore Christian Solina- s, si sono raffreddati all'indomani delle regionali che hanno visto l'affermazione del centrodestra, e non è la prima volta che il segretario di Fortza Paris attacca le scelte della giunta. L'ultima pochi gior- ni fa, quando Scalas - escluso insieme ai segretari di Uds e Sardegna civica dal vertice di maggioranza - aveva stigma- tizzato pubblicamente la decisione degli alleati di convocare una riunione ristretta. di Andrea Piana CAGLIARI - «Se fossi un turista che vuole venire in Sardegna, credo che, di fronte alle molteplici proposte del presidente della Re- gione su certificati, patenti, test sierologici e non, autocertificazioni, passaporti vari e tes- serini del club di Topolino, penserei di cam- biare luoghi di vacanze». Così Gianfranco Fase 2, Bolognastudia Milanoe pensaallo stesso "piano15 minuti"da casa EMILIA ROMAGNA proprie case, favorendo una maggiore possibi- lità di vita quotidiana all'aperto per tutti». Mila- no aveva già presentato a fine aprile il cosidet- to "piano 15 minuti" per riorganizzare tempi e luoghi della città, da un diverso uso delle stra- de e degli spazi pubblici all'aumento degli spo- stamenti con la bicicletta e a piedi fino, appun- to, alla riscoperta della dimensione di quartie- re. «C'è questo "piano 15 minuti" appunto - continua Orioli - per cui stiamo mettendo a punto una serie di indirizzi per il miglioramento degli spazi urbani attorno alle aree residenziali della città». Ad esempio, ampliare le "zone 30" e più pedonalizzazioni. Le palestre lombarde a Cambiaghi: Siamo pronti a ispezioni della Regione di Sara Forni BOLOGNA - Vivere la città con tutto a portata di "15 minuti" dalla propria casa. Bologna prende spunto da Milano per riorganizzare gli spostamenti cittadini nella fase 2: «L'obiettivo - spiega l'assessora all'Urbanistica di Bolo- gna, Valentina Orioli - è dare alle persone la possibilià di usufruire degli spazi attorno alle LOMBARDIA telefonata l’assessore regionale allo Spor- t, Martina Cambiaghi. Destinatario Corra- do Pirovano, coordinatore dell'appello che chiede al Pirellone di aprire lunedì prossimo, 1 giugno, senza aspettare il ponte della Repubblica e offre in cambio la possibilità per la Regione di ispeziona- re i centri e verificarne il rispetto delle mi- sure di sicurezza anti coronavirus. «Cam- biaghi - dice Pirovano - ci ha assicurato che nei prossimi giorni verrà presa una decisione definitiva. Molti centri non riapri- ranno e altri sono in gravissima difficoltà. Vogliamo scongiurare altre chiusure». di Marco Sacchetti MILANO - Una telefonata anticipa l'apertura? Parafrasando l'antico claim pubblicitario è questa la speranza di oltre 200 palestre, per- sonal trainer, piscine e centri sportivi che qualche giorno fa si sono appellati a Regione Lombardia per chiedere la ripresa di un com- parto «che ha già perso tanto». Autrice della

  8. 7 Mercoledì 27/05/2020 Docentia distanza,corsidiformazione su"gestionestress"e "artee didattica" ROMA - «I docenti hanno dimostrato di essere per gli studenti mediatori di benessere e attivatori di processi di resilienza. Da quando l'emergenza sanitaria è inizia- ta, infatti, la scuola si è subito attivata per garantire il di- ritto allo studio e la prosecuzione delle attività didatti- che. La situazione però richiede competenze personali e professionali notevoli». È quanto contenuto nel video di presentazione del corso per docenti La gestione del- l'ansia e dello stress nelle situazioni di emergenza realizzato dall'Istituto di Ortofonologia (IdO) nell'ambito delle attività promosse dalla Task force per l'emergenza educativa del ministero dell'Istruzione. Un percorso di formazione per insegnanti, suddiviso in moduli, al fine di fornire strumenti per la gestione delle naturali risposte di ansia e stress che si possono sperimentare a con- fronto con esperienze difficili come quella che stiamo attualmente vivendo. In particolare i docenti sono chia- mati a: gestire le difficoltà concrete e logistiche legate all'organizzazione di attività formative a distanza; coniu- gare ed organizzare tempi e spazi che un tempo erano differenziati ed oggi appaiono sovrapposti; accogliere l’eterogeneità delle richieste, dei vissuti e dei bisogni dei giovani; sintonizzarsi e gestire i propri bisogni e vis- suti. Un altro corso disponibile è Arte e didattica. Strumenti dell’arte in ambito scolastico. Il focus delle lezioni ri- guarderà, quindi, l’applicazione degli strumenti artistici nell’ambito della didattica. «In questo momento in cui i dubbi sono molti e la mente risulta appesantita più che mai - spiega l’équipe di esperti IdO - il linguaggio delle mani e l’espressione artistica possono venirci in aiuto». OltreallapaginaFacebook Chiediloagliesperti Sonodisponibilii seguentiindirizzi: per i ragazzi sportellostudenti@diregiovani.it per i docenti sportellodocenti@diregiovani.it per i genitori esperti@diregiovani.it Numerodi telefono: +39 3334118790 (soloWhatsappe sms) Per informazioni e iscrizioni è possibile guardare il video di presentazione su Youtube e scivere all'indi- rizzo sportellodocenti@diregiovani.it.

  9. 8 Mercoledì 27/05/2020 INFANZIA - ADOLESCENZA Nella società contemporanea, all’interno della maggior parte delle famiglie, entrambi i geni- tori lavorano e quindi durante la giornata stanno per molte ore fuori casa lontano dai figli. Questa realtà collettiva sem- bra aver avuto nelle ultime generazioni delle ripercussio- ni importanti nei rapporti. Ine- vitabilmente si è creata una sorta di “delega” - alla scuola, ai nonni, alle baby-sitter o in generale agli educatori - ri- spetto alla gestione e talvolta anche all’educazione dei figli. La situazione attuale, caratte- rizzata dall’emergenza sanita- ria del Covid-19, ha costretto i componenti di ogni famiglia ad un nuovo stare insieme, in una diversa atmosfera di con- tinuità relazionale e di contat- to. Ciò ha lasciato emergere in alcuni genitori il vissuto di non conoscere davvero i pro- pri figli, soprattutto se si tratta di adolescenti. Non è sempli- ce, per un genitore, aiutare i figli in questo momento di grande precarietà e incertez- za, è necessario riconoscere e comprendere quali siano i loro reali bisogni emotivi. Si presenta però l’opportunità di approcciare con maggiore at- tenzione alla crescita di un fi- glio, di aprire gli occhi sulle problematiche di cui faticava a parlare, di accogliere le nuove parti di sé che sta la- sciando emergere, o sempli- cemente di riconoscere e tra- sformare il proprio atteggia- mento in precedenza distratto dalla frenesia quotidiana. La quarantena impone anche ai genitori la necessità di inven- tare un nuovo modo di vivere: può essere di aiuto seguire una routine che però non di- venti nuovamente sovraccari- ca di impegni, occorre rita- gliarsi, concedere ai figli e a se stessi dei momenti di pri- vacy e autonomia, non esa- cerbare tensioni e conflitti ma mantenere nei limiti del possi- bile un’atmosfera di dialogo aperto. "Non conosco mio figlio" di Elisa Fioravanti La solidarietà non conosce quarantena senso d’impotenza. Non è ri- volto a un “altro” specifico individuale ma a un “noi” che ci rende figli di una fami- glia, membri di una nazione e consiste nell’attivare le ri- sorse di chi in prima perso- na vive un disagio e restitui- re un senso di rispetto e co-- responsabilità cura l’uno dell’altro e di pro- tagonismo uscendo dal tor- pore dell’inerzia. La solida- rietà è quindi un valore che porta ad assumere atteggia- menti partecipativi e proso- ciali e permette di accresce- re la stima di sé perché ci si sente bene quando si pensa di aver fatto del bene e inol- tre l’aiutarsi reciprocamente aumenta la capacità di pro- tezione del singolo e della collettività perché “sono io che preservo l’altro”. Negli ultimi giorni di fronte al- l’emergenza abbiamo assi- stito ad un proliferare di ge- sti di gentilezza e sostegno sociale con risposte solidali. Che sia assistenza materia- le, come la consegna di pacchi alimentari e medici- nali a persone non autosuffi- cienti e famiglie in difficoltà, o linee telefoniche di soste- gno emotivo o di tipo infor- mativo, raccolte fondi, o an- cora suggerimenti su strate- gie di fronteggiamento e tu- torial per attività creative per passare il tempo, aiuto contribuisce sentire interconnessi aiuta a rendere più soppor- tabile la solitudine, ci tira su il morale, riscoprendo senso di coesione e di uma- nità. È un impegno sociale che si coniuga anche col soddisfacimento personali di autorealizzazio- attiva nella l’offrire a farci e ci ne e crescita e di appartenen- za ad una comunità. La moti- vazione all’origine di tanta so- lidarietà è il sentimento gene- rale di “essere tutti nella stes- sa tempesta”, in una condizio- ne problematica condivisa, e l’obiettivo comune è aiutarsi reciprocamente per far fronte a tale condizione mediante il sostegno materiale, emotivo, la rottura dell’isolamento e del un di bisogni di Giulia Salvatori a cura di Équipe

  10. 9 Mercoledì 27/05/2020 ROMANASCOSTA [SOLO PER CURIOSI] Una fase estremamente im- portante per lo sviluppo della città di Roma coincide con il regno di Anco Marzio, quarto re di Roma, il quale creò il pri- mo ponte di legno sul Tevere, il Sublicio, che permise il col- legamento con nuove aree potenziando il centro urbano. Nei secoli successivi l’attività edilizia ed urbanistica crebbe notevolmente tanto che la cit- tà venne divisa in zone territo- riali, chiamate regioni augu- stee. L’ultima delle quattordici regioni, volute dall’Imperatore Augusto, comprendeva i quar- tieri sulla riva destra del Teve- re: il Vaticano a Nord, il Giani- colo al centro e il Trastevere a sud. Dal latino trans tiberim la zona di Trastevere già in età imperiale si trasformò in un immenso quartiere prevalen- temente abitato da forestieri le- gati ai traffici portuali e dalla colonia ebraica, prima che questa si trasferisse sulla riva antistante. Nei secoli succes- sivi, nonostante fosse ancora abitato da colonie di stranieri e da un assetto urbanistico in- certo, con pochi palazzi nobi- liari e una diffusa edilizia co- mune, il quartiere divenne uno dei luoghi simbolici della città. Le stradine strette e spesso ir- regolari, lastricate con sam- pietrini, delimitavano i piccoli palazzi ad uso abitativo che erano destinati per lo più ai lavoratori e ai piccoli com- mercianti della zona che apri- vano le loro botteghe su stra- da. Vasai, operai del cuoio, mugnai fecero di Trastevere un quartiere industrioso, ca- ratterizzato da una sociabilità La Fornarinadi Trasteverefigliadel fornaio che fece perderela testa a RaffaelloSanzio vivace, fatta di vita di strada, di luoghi di incontro e feste popolari. Ed è proprio qui, in questo quartiere dal carattere suburbano che nel 1511 av- venne l’incontro tra due sco- nosciuti che segnò l’inizio di una storia d’amore celebrata dai più grandi artisti di ogni tempo. A Trastevere, al civico 20 di via San Dorotea, viveva una splendida fanciulla di no- me Margherita Luti, figlia di Francesco Luti noto fornaio trasteverino. Margherita, so- prannominata da tutti Fornari- na per via del mestiere del pa- dre, era così bella ed elegante che fece innamorare uno dei più grandi artisti del Rinasci- mento conosciuto in tutto il mondo: Raffaello Chiamato da Papa Giulio II, Raffaello arrivò a Roma nel 1508 per dirigere i lavori nella basilica vaticana. Ma il desti- no volle che nel 1511 venne incaricato di affrescare Villa Farnesina a Trastevere. Raf- faello, che spesso passeggia- va per le vie del rione, un giorno alzando lo sguardo vi- de affacciata alla finestra di un palazzo quattrocentesco una splendida donna dallo sguardo dolce della quale si innamorò. Era Margherita, la quale ben presto divenne sua amante e musa ispiratrice del suo dipinto più celebre: La Fornarina. Oggi il dipinto è esposto e conservato nella Galleria Nazionale di arte Anti- ca di Palazzo Barberini. Sanzio. a cura di Martina Fallace

  11. 10 Mercoledì 27/05/2020 LA VOCE DEL TERZO SETTORE AIRC pagina realizzata da Giornata mondiale senza tabacco: allarme giovani In occasione della Giornata mondiale senza ta- bacco di domenica 31 maggio, Fondazione AIRC mette in guardia tutti i cittadini sui rischi le- gati al consumo di tabacco e nicotina e rilancia l’allarme per le giovani generazioni. In Italia, già fra i 13 e i 15 anni un ragazzo su 5 fuma quoti- dianamente sigarette tradizionali, mentre il 18% utilizza sigarette elettroniche. Per fronteggiare questa emergenza, AIRC schiera anche Gian- marco Tamberi, campione mondiale di salto in alto: «Da atleta so bene quanto sia importante seguire degli stili di vita corretti per essere sem- pre al top. Il nostro corpo resta in salute se noi ce ne prendiamo cura. La cosa che di sicuro non ci aiuta e fa sempre male è il fumo. Le siga- rette contengono sostanze chimiche che hanno ripercussioni sull’elasticità della pelle, sulla salu- te dei denti, sulla caduta dei capelli... E poi ra- gazzi sarò sincero con voi, fumare non fa nean- che così Figo come vi vogliono far credere, anzi con quel cattivo odore che rimane incollato ai vestiti, vi giocate una bella fetta di ragazze e ra- gazzi che non lo sopportano». I danni del fumo e l’impegno della ricerca I Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti han- no identificato almeno 27 malat- tie correlate al fumo. Fra queste, diversi tipi di cancro. Le sostan- ze cancerogene contenute nel fumo favoriscono lo sviluppo di tumori al polmone, che in 9 casi su 10 possono essere ricondotti a questa abitudine, ma aumen- tano il rischio anche dei tumori del cavo orale e della gola, di quelli del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell'eso- fago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e di alcune leucemie. È stato calcolato che mediamente ogni 15 sigarette fumate si verifica almeno una mutazione genetica. Nel nostro Paese il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi e la terza causa nelle donne. Per fa- re fronte a questi dati nel solo 2020 AIRC ha investito oltre 4 milioni di euro per sostenere 33 progetti di ricerca e borse di stu- dio contro questo “big killer”, per lo studio di nuovi strumenti di diagnosi precoce e la sperimen- tazione di terapie mirate.

  12. 11 Mercoledì 27/05/2020 LA VOCE DEL TERZO SETTORE pagina realizzata da LEGAMBIENTE Attesa la festa dei piccoli comuni Voler Bene all’Italia, la festa dei piccoli comuni, è pro- mossa da Legambiente, Uncem, Symbola e un vasto comitato; dal 2004 si celebra il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica. Oggi più che mai, dopo la lunga emergenza provocata dal coronavirus, inter- preta l’urgenza di un percorso comune di rinascita, che vede le comunità e i territori ancora più decisivi per la ripartenza del Paese, e la Festa della Repub- blica rappresenta un’occasione di coesione per stare affianco ai piccoli comuni. Offrire ai sindaci di queste realtà e ai territori l’attenzione necessaria, celebrando al tempo stesso l'unità nazionale, è l’obiettivo di que- sta campagna che, con la partnership di Open Fiber, sarà realizzata nel rispetto delle disposizioni di sicu- rezza previste per eventuali eventi territoriali ma, so- prattutto, trasformando il ponte che va dal 31 maggio al 2 giugno in una grande piazza virtuale accompa- gnata da una campagna social. Webinar lancio della campagna Voler Bene all’Italia prende il via oggi con un webinar sulle connessioni territoriali. L’obiettivo è superare il digital divide, che il lockdown dei mesi scorsi ha ulte- riormente messo in evidenza. Quattro quinti della po- polazione dei piccoli comuni hanno dovuto fare i conti una connessione faticosa e frammentata e ora sono quelli che, per dirne una, più rischiano in termini di svantaggio formativo. Secondo i dati di Legambiente, il divario digitale è pesante: nei piccoli comuni la do- manda è servita al 17,4% contro una media del Pae- se del 66,9%. Per l’associazione e il comitato promo- tore di Voler Bene all’Italia è urgente completare in tempi certi il piano per la banda ultralarga, condizione per l’esercizio della cittadinanza e l’accesso ai servizi; così come dare immediata attuazione ai dispositivi normativi, come la legge Salva Borghi del 2017, che possono mettere questi luoghi in condizione di espri- mere il loro potenziale. L'appello al presidente Conte «La pandemia ha posto all’attenzione di tutti la necessità di ripensare l’organizzazione e la fruizione dei territori e in questo anche il ruolo che i piccoli Comuni hanno nella te- nuta delle comunità, nella qualità della vita e delle produ- zioni e ponendoli come strategici nel percorso di rilancio dell’intero sistema Paese» si legge nell’appello, sottoscrit- to da oltre 100 piccoli comuni, che Legambiente e il comi- tato promotore di Voler Bene all’Italia inviano a Giuseppe Conte in occasione del 2 giugno. «Al centro delle infra- strutture per la ripartenza dell’economia - prosegue il testo - dovrà necessariamente esserci la connessione veloce come diritto di cittadinanza che colmi in tempi certi lo scar- to del digital divide, ancora oggi oltre 3.900 Comuni sono sprovvisti di linea dati veloce, e che 1.200 Comuni non ri- cevono un segnale adeguato e stabile per la telefonia mo- bile e che 5 milioni di italiani non ricevono adeguatamente il servizio televisivo».

  13. 12 Mercoledì 27/05/2020 LA VOCE DEL TERZO SETTORE pagina realizzata da INTERCULTURA Aprire il proprio mondo al mondo con Intercultura Ogni anno centinaia di famiglie italiane aprono la loro casa a ragazzi provenienti da tutto il mondo per un periodo che va dalle quattro set- timane ai dieci mesi. Ma non sono solo i ragaz- zi ad arricchirsi culturalmente e personalmen- te, vivendo un’esperienza fondamentale della loro vita: anche le famiglie possono scoprire nuovi aspetti di sé, dinamiche e caratteristiche che fino a quel momento non avevano notato. Nuove abitudini, nuovi punti di vista e, soprat- tutto, nuove persone da amare.Studenti e fami- glie sono seguiti passo per passo, nelle que- stioni più pratiche, ma anche e soprattutto nel- la formazione, dalle migliaia di volontari di In- tercultura dislocati in 160 città di tutta Italia. Per chi fosse interessato ad ospitare uno stu- dente straniero nei prossimi mesi, può trovare tutte le informazioni sul sito di Intercultura alla pagina www.intercultura.it/famiglie. Una storia speciale: che cosa vuol dire ospitare per i volontari di Ivrea "Così vedo l'Italia": vent'anni di fotografie per conoscere le culture Per noi la parola “Ospitare” può avere più sfaccettature: piacere di condividere; desiderio di co- municare; speranza in un mon- do migliore; dimostrazione di fi- ducia reciproca. Significa mette- re a disposizione la “casa”: apri- re il cuore, accettare l’altro per quello che è instaurando un dia- logo che porti entrambe le parti a crescere, abbandonando ogni pregiudizio e ascolto. Si impara a conoscersi, si “viaggia”, stando seduti in pol- trona. E si creano legami che du- rano tutta una vita. La famiglia ospitante di Long (Cina) ha scrit- to: «Il mio bimbo cinese, Long, che è stato a casa nostra in Italia dieci anni fa all’età di sedici anni, si è sposato nel 2015 e ha invita- to tutti noi al matrimonio». Non si nasce “famiglia ospitante”: lo si diventa mettendosi in gioco ogni giorno con interesse e curiosità. Su www.intercultura.it/storie/u- na-luce-sul-particolare/ scopri le storie di ospitalità. Ad Ivrea vengono offerti brevi assaggi di ospitalità: 5 giorni in occasione della nella sala del Comune degli studenti stranieri che hanno partecipato al concorso foto- grafico “Così vedo l’Italia” ospi- tati in tutta Italia con un pro- gramma Intercultura. Con que- sto concorso, nato 20 anni fa, si invitano i ragazzi stranieri a mandare foto per loro signifi- cative dell’Italia. Foto “non turi- stiche" ma che permettano agli “stranieri” di vedere un'Italia, specchio di vita, e di riflettere sulle differenze culturali fra il Paese natio, e quello acquisito, ma anche per noi Italiani per essere più attenti a fatti, solo apparentemente banali. Il no- stro sito www.intercultura-i- vrea.org/photo-albums-1/foto-de i-concorsi-2002-2015 può esse- re un banco di prova per tutti noi sulla conoscenza che noi stessi abbiamo dell’Italia. Pro- viamo? premiazione mettendosi in

  14. ?--’/ 01(?2(?(3 "?????4 ?, ?????? (?(?5 ???? 777#??? 2 ’????? 038 2 9 0:3?* 6? ?&&+ ? !?+?!# +#??,? ;;;?????????????????????? ????? ????? ???? ????? ????? ???????? ?????????? ?? ???????? ??? ??????? ? ????????? ??????? ????? ??? ??????????? ?? ????????? ?? ? ??????? ?????! ???????????????????????? ?????????? ?? !"?? ? ???????????????????? ??????????????????????? ?? ?? ?????? ?????????? ??? ?????? ????????????? ??????? ??????????? ??? ???? ????? ??????????? ???? ?? ?????? ??? ????????? ???? ??? ????? ?? ??? ?????? ???????? ? ???????? ???????? ???????! " ?????? ?? ?????? ?? ??????? ??? ??? ?????? ??????????????????????? ?? ? ????#?????$$? ?? ???? ?? ????? ??????? ?? ????? ??? ???? ?? " ??????? ? ?????? ?#?????? ?? ???????? ?? ??? ?#??????%???????&?’&??? ?? ????? ?? ?????? ?? ??????? ??????? ? ?? ?????????? ?? ??????(? ??? ??????? ? ????????& ???(? ?? ?#???? ???????????????????????? ?? ?? )?*? ?????? ?# ??? (? ?????????????????????????? ?? ?? ????????% ?? ?????? ????? ???+??,? ??????? ??? ??-* ?? ??? ???????? ??? .? ??????? " ????? ??? ??? ??$??????? /?? ?#0?? " ?#??????? ?????? ? ???? ?????? ? ? ? ???????? ? ??????? #?????$?%????????????????? All’Italia172miliardi StanziatigliaiutiUe ? ? ?????? ?????? -??? ? ??????? ?????.? ?????.???? Isindacibattonocassa OggiincontranoConte ? ? ?????? ? ??????$???? &?????? ? ????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? ???????????????? ????????????????????????????)????????????????????&?????&?????????????????????????????)??*???????+????)????????????????????,??? Ast invendita, Marcegagliaaccelerai tempi ")??? ?????? ’?????(???? )??????????????? &? ’? ? ? ?????? 1??????????& ?????????? ??????? ?? 0??& ?? ?? ??????? 2 ??????? ?? ????? ???? ?? ?????? ?????? ??? ?????????& ???????? ????? ?? ?? ????? ????#???????? ?? ????????????????1???? ?? ?????????????.????????????? ??? ?#??????$? ?? ?? ???3?? ???????$?????? ??? ???????? ?? ???? ?? ????? 4???? ? ? ?????? (( ????? ?#&???? Lainsultaperilvelo Maritocondannato ??%&?? Soli e senza aiuti, chiude osteria "???#?? Flaminia,viadottoarischiodemolizione ? ? ?????? ?? ???? ?????? &??????*??"???#?? $??? ?? ???+ ??? ?????????$? ? ? ?????? ?? ? ? ?????? ?? ??????????? ????? !? ??"?#??? Spaccianodroga C’èpurepensionato ????? " ??????? ?? #??$$????%? ?&??????????? ???????! ? ? ?????? ?? ? ? ?????? ? ???????? ? ? ?????? ?? ’????(? ? ? ?????? ?? ????????? ???? ?????????????? ???????? ?????????

  15. Perugia GIOVEDÌ 28 maggio 2020 www.lanazione.it/umbria Redazione: Piazza Danti, 11 - 06121 Perugia - Tel. 075 5755111 Pubblicità: SpeeD - Via M. Angeloni, 80/B - 06121 Perugia cronaca.perugia@lanazione.net spe.perugia@speweb.it Spoleto Manca il cartello anti-virus Maxi multa al locale Foligno-Serravalle C’è l’accordo: così i congiunti si incontrano Minni a pagina 25 A pagina 25 In manette il pensionato della droga Dall’Altotevere a Genova con 80mila euro per acquistare un carico di hashish: 14 arresti tra Umbria e Liguria A pagina 21 Il commento Verso il futuro C’è una Fase 3 da progettare Pier Paolo Ciuffi SIEROPREVALENZA Test a campione La metà dei selezionati accetta rovare soluzioni per il presente e progetta- re il futuro. Ora più T che mai. Nel momento in cui tutta la nostra regione cerca di uscire dal dramma economico in cui l’ha fatta l’emergenza coronavirus. Per questo è quasi un dovere met- terea confrontole idee sulle mi- sure immediate da prendere per risollevare il commercio e il turismo,per dare il giusto respi- ro alle attività economiche sen- za che questo si trasformi in un boomerang. Vedi alla voce mo- vida. Ma accanto al dibattito sull’og- gi, è sul futuro che La Nazione vuole misurarsi: offrire spunti di intervento e ospitare il seme delle proposte. piombare A pagina 4 DIETROFRONT: BAR E LOCALI APERTI FINO A MEZZANOTTE LA MOVIDA LA MOVIDA SI FARA’ SI FARA’ Pontini a pagina 2 Pontini a pagina 2 Dopo gli ’assembramenti’ Polemiche sulle Frecce Romizi ribatte a Verini A pagina 5 Continua a pagina 2 La città e la fase 3: la questione trasporti L’Altavelocità è ferma Il treno dovrebbe ripartire il 14 giugno Ma ci sono i nodi di Terontola e del convoglio che da Foligno aggancia il Frecciarossa Nucci a pagina 3

  16. ??????? "" ??????) ?? ?????? !?!? ????????????????????????? ? ?? ???? ?? ????????? ??????????????? ????? ????? ?????????# $%???????????????????? ????? ??? ???????& ’????? ????? ? ????????? ????( Romizi a Verini: “Prenditela con il governo” ??? ? ? ??????? ??? ?????????? ?????????? ??? * ??? ?? ?????? ??* ??????????????? ??????? <???????????<? 7???? ?? ???????# ?? ???? -????? ??????? ?? 6???? ?? ????????? ?? ??????? ?? ???? ?????????????????????????????? ?????? ???? ???? ?? ????????? ,< ????? ?????????? ?? ?? ??????? ??!???????-?????????????????? ?? ? -????? * ?? ?????? ??? &?? ???? ??? ????? ?? 6?????=?? ??????$?????%???????????? ???????????????????8????"?? ???? ??? ?? ? ? ? ??????? ?? ??? ???? ??????? ? ???????? ? ? ???? ???????????????????????????? ???????????????????!?????? ?? ??????????? 1? ????? ?????????? ?????? ? ??!??? %????? 1?9??? ?? ?????+ ?’?: ?? ??????????? ?? ??? ??? ?? &? ???? ???????? ???? ??? ?? ??????? ?????; ?? ??? &? ???? ?????? ? ?? ???? ????????????????6????????????? ?? ?? ???? ??? ?<1?????= ?? ?????? ??????? ?? ??????????? ?? ?? ?? ?? ?????? ??? ??????????? ????? ??? ???????? ???? ?????? ??? ?? ??????? ??? ???? ??? ?? ??????? ? ??? ????????? ? ????????? ?? ????????? ???? ????? ?????? !??????? ?? ?????( ?????????? ????????????????????????????? ??????? ???????? ??????? ? ???? ???????????????????6?????7??? ???????1?????????????????????? ??? ??? ????? ????????? ???????????? ???????? ????????? ?? ?? ????????? ????? ?????????? ?????? ? ?? ???????? ?? ????? ??????????? ???????????????????????????? ??????????????????????????? ?????? ??????? ??????????? ???????? ?? ????????? ??????? ??????? ???? ??? ???????? ???? ????????????????????? ?????? ????????????? ????? ????? ??????????? ? ?????????? ?? ??? ????????? ???????????????????? ?? ?????????? ?? ??? ??? ??????????????????!????? ???? ? ??? ???? "???# ???? ???? ???? ?? ??? ? ????? ????? ?? ??? ?? ???????? $????? %?????? ????????# ?? ?????? ????? ????????? ????? ??!??? ??????? ??? ?? ??? ?????!??????? ?? ?????? ????? ????? ?????? ?????? &?# ??!??? ???? ???????????????????????? ?????????????????????? ?? ?????????? ?? ???????? ?? ?? ????? ?? ???????? ?? ???????? ???????????? ???????? ?? ???? ?? ????? ???? ??? ??? ????? ??? ??????? ?? !??? ????? ?? ???????? ?????????? ???? ??? ???????? ????? ??? ? ??? ????????? ’?? ?????(? ?? ????? ????????? ?? ???? ?? )??????? ??? ???????? ???????????? ??’???????? ?? ? ???? ??????????????? ?? ??? ???? ????? ????? ?? ????????? ??????? ?? &?# ?? ??? ????? ??????? ?? ??? ????? ??? ?? ????? ????? ???????? ????? ?????? ??? )????? ? ????????? ?? ??????? ????????? ????? ???????????? ??????????? ???????? /??? ????? ?? ??2 ?? ? ?? ???????? ?? ???? ??????? ?? ??? ??? ?????? ???? ?? ???? ????? ?????? ?? ???? , ?? ?????????? ?? ?3? ???????(? 0? ?????? ?? ? ????? ?? ???? ?????? ?? ? ??????????? ??????? ??????)????/????0???? ?????????#???????????? ??????? ???????????????? ??? ????? ???????? ?????? ?????1??????????? ?? ?????????-???????????? ??????????????????%??? ???????????? ??* ????? ?? ??????? ??? ?? ???????? -??????? ??? ??????? ??????????? ?????(???? ??? 4?? ??? ????? ??? ????? ??????? 0??? 4????? ?? ??? ?# -?????? ??????? ?? ???? /?? ?????? ???? ???????? ??????????????????5??? ??? ? ?????????? ????? ?-??? ?????!????????????)??? ???? $?!? ? ?? $?????? 6??????????????????????? ?? ?????????? ?????????? ??? ??!!???? ?????????? &???? 4??????? /????? ?? -????? ?????? ???? ????????!????????????? ???? ???? ??? ??? ?? ???? ?? ?????? ?? ??????? ?? ????? ?????????? ?????? ????????? ???????????????????????????????? ????????????? ?????????? ??? ????????? ??????? ? /??? ????? ??!??? ??????? ?? ??!???# ? ??? ??? ??? ???!???? ????????? ??? ????? ?????????? ?? ??????( ????? ?????? ????? ?-????? ?????? ??? ????? ????? ?? ???? ??? ?? ???????????? ?? ??? ?????? ???? ????? ???? ?? 6???? ????? 1 ??????????? ????????? ?? ??? ??? ?? ???? ??????????? ????? )? ??? ???? ???? ??? ?? ?????????? ??????????????? ????????????????????????????!???? ??? ? ??? !???????? ????? ?? ???? ??? ?? ?????? ??? ?????????? ?????? ??? ???? ????????? ??????????? ???? ???????????????? $ ??????? ??? ????????? * ????? ????? ????? ?? ????? ??? ??? ??? ????????? ??? ?? 3> ???? ???? ??? ??? ?????? ???? ?? ????@????A ? ??????? ?? ?3 ???? ??? ??? ?? ?????? ?? ?????? ? ?????? ?? ?????? ?? ????@????A? ???? ????? ????????? ??? ?????????? ? ???? ?? ??????? ? ?????????? ? ??!!???? ?????????? ?? ?????????????????!?????????????*?????????????? ?? ??? ?????????? ? ??!!???? ?????????? 1??? ?? ???????? ??? ????????????? 1? ??????? ?? ??? ??????? ??? ??????? ? ??? ??????????????’???? ??????????*???????????!!??? ?? ?? ????? ? ?? ?????? ??? )????? ?? ’??????? ??!? ??????? ?????????????????????????????????????????????????? ???????????????????? ??????? ?????????????????? ??????????!" ?? ???????? ?? !???????? ? ?????????? /????? ????? ???????? ?? ???????? ?? ?????????????????????? ???????? ??? ??????!????? ?????????? ?#?0??!!??? ?? ?? ?????????? ??????? ??? ????#?? )??? ??????# -????? ??? ?? ???? ?? ??? ???? ?? ??????? ? ????? 1? ?????? ??????? ????? ???????????????????????? ???? ? ??? ?????!??????? ???? ?????? ????? ?????? 1??????????????????? ?? ????( ?????? ? ???? ??? ??? ??????? ? ?????(? ????? ??????? ???? ? ?????? ??? ????? $????? * ?? ?????? ???????? $????? %?????? ? ???????? ????+ ?,? ??? ?????? ?????? ?? ????? ?? ?????? -??????? ?????? ?? ?????? ??? ? ??? ???? ???????????????.???????? ?????????????????????? ?? ??????????? ?? ???# ?? ?????????? ?? ???? /????? ???????? ?? ????????? ?? ????????? ?? ??? ???# ???????? -???? ???? ? ??? ???? ?? ?????!??????? ? Falegnameria Caponi

  17. ????? && ??? ??’ ?? ?????? &(&( ??????????????????????????? ?? ???????? ??????????? ??? ???? ???????? ?? ??????????? ???????? ??????????? ???? ??? ?????????? ??? ????????? ??????? Appello dei sindacati al Governo per la Treofan ?????? *????? ?? ???????? ??? ?? ?????? ???????? ?? ??????????? ?? ?????????? ?? )?????? ??????? ?? ???????????????????"????????? ?????? ???? ?????? ????? ?? ????? ???????? ??? ?????????? ?? ??????? ??????????? +????? ????????? ? ????????? ????? ??? ?????????? ?????????? ? ??????????? ????? ????? ??%?????????????????????????,? ????? ???????? ? ????? -????? ?? .?????? ???? ???????????/? ?? ????? ???? ??? ??????? !? ??????? ????? ?????????? " ????? ??????????? ????????????????????? ??????? " ????? ??????? ?? ?????? ??? ?? ????????????? ??? ????? ?? ???????? ??? ???????? ??? ??? ?????? ??????? ? ?????? ????? ?????? ?? ????????? ??? ????????????? ? ??? ?????? ??# ????? ????????? ?? ??? ?? ????????? ????????? ??? ? ??????? ?????????? !$???????? ?? ????????? ????? ???????????? ?? ????? " ??????? ?? ?????? ? ????? ??????? ?????????? ?? ??????????? ?????????????? ???????%????? ?? ??????? ??? ???? ??? ???????? ??? ?? ???&?? ?????? ????????? ????????????????????’(?)???? ????? ? ? ????????? ?? ????????? ?? ????? ???? ? ??? ????? ??????? ?? ???? ??? ?? ???????? ???????? ????????????????????????? ??? ???? ?? ??????????? ???? ???????? ? ????????????? ?? ?????????? ????? ????????????????????????????? ???? ?????????????????????????????????? ??????? ??????????????? ?????????????????????????? ????? ???!????????????????????? ???????? ?????????!????????????"? ? ???? ??????????????????????????????? ?? ??????? ????? ????? ? ?!$????????? ?? ?????? ??????????????????$?????? ??????$???????????0?????? ???? ??? ???? ???????/? ???& ?? ???????? !??????? !?????? ?? ????? ????$???????? ??? ?? ????? ?? ??????????????? ????????? ?????????? ??? ????????? ????? -??????? +???????? ? ? ??? ??????? ????????????????????????? ?? ????? ??????????/? + ??? ???? ??? ?$?? ??????? ???? ?? ???????????? ?? ????? ?? ???????? ?? ?? ?????????????? 4?? " ????? ????????????????????????? ????? ? ????? ,?? ??? ?? ?? ?? ??????????? ??? ?? ????? ????? ????? ? ?$????????? ?? ??-???????+?????????8?? ????? -? " ??????? ????? ?? ??????0????????????????$?? ??????0 ??? ???? ?? ????? ????? ????? ??????? ? ??????? ???? ????????? ? ?????????? ?? ??????????????????????? ?? ????$???????? ????? ?$?? ??????????????????0?????? ??????? ?? ???2?? ??????? ??????? ???????? ? ????????? ?? ????? ? ? ???? ?? ?????? ???? ???? ??? ???????????0? ? ???????????????????????? ??? ????? ???????? ??? ?? ?????????????0??????????? ??? ?? ?? ???????? ?? ????? ?????? ?? ????????? ??? ?????? ??????? ????$???????? ???????? ???? ???? " ????? ?? ?????????? ?????? ?$" ?? ????????? ??? ????????????????$???????? ?? ???$??????? ???????? ???????%??????? ?? ????????? ????$????????? ?????????? ????? ????????? ??????????????????????? ?????0/?3???????????????? ?? ??? ???????? 4?????????? ?? ??????? ???????? ??? ????? ????$????????? ??? ??? ??? ?????? ??? ?????? ?? ??????? ?? ???? ????????? ???????????? ??? ?$?????? " ?? ?????????? ??????? ????$??? ????$?????? ??????????? ?? " ?? ??? ?? ????????? ??????? ??? ?????? 5?6 ???????? ?? ????????? ?????0 ???????????????????????? ??????????????????????????????? ????????????????????????????????? ??? ????????????????????????? ???????????????????????? ??? + ??????? ???%?? ????? ?$????????? ? ???????? ?$???? ??????????? ?? ????? ??? ??? ???????? ?? ???????? ????? ??2????7?????+???$????? ????? ??????? ?? ????? ?? ???????? ???????? ???????? ?? ? ?????????? ?? ???? ?? ????? ????? 4??? ??????? ??? ??????? ???? ???????? ?????? ? ??? ?? ??? ???????? ?????? ??? ???????? ????? ? ????????? ????? ?? ,?????? ? ??????? ?1????? ??????? ????? ??!????? ????????????? ??????$?????????????????? ????????????????????????? ?????????? )?????? ??? ?? ?????? ?????? ?? ???2?? ??? ????????? ??????????? ? ?? ????? ?????????????? ?????? ?????????? ?? ????? ?? ?????????? ?$????0 ? ? ??????? ?????????????? 3??????? ????????????????????????? ???????? ??? #????????????????????????? ???????"????????? ??????????????????????? ??????????????? ????????? ?? ?????? ?? ???? ??????????? ,???? ?? ?????? ???? ?? ???????????????????0???? ??? ?? ?? ???? ? ?? ??????? ??? ?????? ?? ????? ?????? ?????????????0???????? ?????? ??? ?????? ????$????? ?? ??? ??????????? ?? ’6?5 ??? ????? ??? 4?? ?????????? ?? ??????? ??? ?? ????????? ????$??????7?? ??? ?????? ?? %??????? ?? ???? ?? ?? ???? ????????????????????????? ?? ?? ???? ????? ?????????? ?? ?0 ??????? ????$?????????? ???? ????????? ?????????? ?????????? ??? ?? %??????? ??? ?????????? "????????????? ?????????????????????????????????? !???? Oklasperimentazionesullestamimali ??$???????? ????????????%??????????????? ???????????????"??????????????????? OperazioneSpada,sentenzainarrivo ????????????????????? ?? ???? ??? ?%???? ?? ?????????? ? ?????????? :????? ??????????? ??? ?? ?????????? ???? ????? ?? 8????????????????????? ???? ?? ?????? ??? ?? ??? ???????? ???? ??????????? ?? ?? %????? ?????????? ????? ?????? ?? ???????? ????? 8????????? ????? ????????????"??????? ?? ?? %????? ???? ??? ?? ??????? ??????0 ????? ?? ????? ???????? ???? ??????? ???????? ??? ?? ???? ???????? ??? ????? ??? ?????? ??? ?? ???????? ??? ??????? ??????????? ? ??? ??????? ????????? ?????? ?? ??????? ????? ???????? -? ?????? ?? ?@ ?????? ????????? ????????? ? ??? ???????? ??<????????? ??? ????? ????????????? ?? ????? ????? ??+$ ????????????? ?? ??????? ????? ????????? ??? ??? ?????? ?????????? ?????????????????????? ?????????? ??????? ??? ??????? ?? ????????? ?? ??????????????????????? ?? ????? ?? ’5 ???????? ??????? ?? ???????? ????? ?????????????????????? ??/? ?? ?????????? ?$????????? ,??????? 9???? ???????? ???????8???????????????????????? ?? ???????? ??? " ????? ?????????? ??????????????????????????????????? ?? ???????? ? ??? ???? ????? ????? ???? ???????????? ?? %????? ????????????? ??? :????? ??????? ????????????? ?? ??? ??? ??? ?? ?????? ????? ????? ?????? ??? ???? ???????? ??? ??????? ?? ???????? ?????? ????$??????? ??????????? -???? ????? ? -? ????0 ?? ???????? ; ?????? ?<??????? ??? ??? ????? ?????? ???<???????? -??????????????????? ?? 4?????? ?? ???????? ?? ??????? ?? ??????? ? ?????????-??????????? ??????=>’??????????? ?? ???<??????? ????$?@ ??? ????!???????3?.????? ??? !? ???? ????? ????? ??????? " ????? ??????? ???? ?? ??????? ??? 4?? %??? ??????? ?? ?????? ?? ??????? ??????????? ??????? ???? ???????? ?? ??%????????? ??? ???????? ?????????? ?? ????????? ????? ????? ?????? ? ?? ??????? ???????????????????????????%???????? ??????????????<?@???????????????:?? ?? ?? ??????? ?????? ? ????????? ??? ???? ????? ??? ??? ?????? ?????? =>’;? ??? " ???????? ?? ???????? 9?? ???????? ?? ???????0 ?? ?????????? %????? ??????? ??? ?????????$?????????,???????9? ?? ?????? ?? ?????? ???????? ?? ?????? ?? ?????????? ???????? ??? ?? ?????? ??? ???????? ?????? ?????? ???%????? ??? ???????????????????????????????????? ??? ? ????????? ??? ????? ??? ?? ????????? ?????? %????? ????????/? ?????????????<?@????????????????? ??????? ??????????????? ??????? ?? ???????<????????-????????8????????? ????????? ??? ????? ???????? ????????? ??? ??? ?????? ??? ???????? ??????? ? 3???? ?? ???????????? ,?????? -?????? ????? ?????????3????????:?????????????4?? ?????? 8???????? 3???????? 4??????? ?? ?????? +????? 3? !??? ? 9????? 4???? ???? ????

  18. ••2 Perugia GIOVEDÌ — 28 MAGGIO 2020 – LANAZIONE L’allarmeCovid-19:divertimentoinsicurezza Il commento Verso il futuro C’è una Fase 3 da progettare Segue dalla Prima inita forzata, è proprio in questaFase2che stia- la quarantena F mo vivendo che va fatta nasce- re la Fase 3, per delineare l’Um- bria che verrà, che riuscirà ad affrontare lo sciame di energia negativa che gli effetti del vi- rus ancora sprigioneranno. Ci sono necessità e progetti rima- sti per mesi congelati o irrisol- ti: parliamo della funzione stra- tegica, per l’intera regione, che dovrà avere l’aeroporto; o della ragion d’essere e dell’efficien- za dei nostri ospedali. C’è da sciogliere il nodo della mobili- tà, di infrastrutture invocate e mai realizzate. E, a Perugia, ci sono quei colossali punti inter- rogativi che incombono, ad esempio, sull’area del mercato coperto e sul vuoto inquietante del teatro Turreno. C’è un do- mani da costruire, ma è dall’og- gi che bisogna cominciare. Per- ché l’impatto del coronavirus non sia stato - agli occhi degli umbri del futuro - solo una feri- ta ma anche una opportunità, seppur dolorosa, per ideare ciò che ancora non c’è e ripensare, migliorare ciò che abbiamo. La Nazione vuole essere una delle voci e degli spazi aperti al dialo- go per questa “ricostruzione”. Pier Paolo Ciuffi Movida, via libera fino a mezzanotte In campo la protezione civile Il sindaco rivede l’ordinanza. C’è l’ok del Comitato per l’ordine e la sicurezza: controlli rafforzati Un infopoint per fornire informazioni e mascherine (obbligatorie). Divieto di vetro e lattine dalle 17 menti socrretti come assenza di mascherine o di distanziamento sociale. Nei giorni scorsi qual- che barista aveva infatti spiega- to di aver dovuto chiudere all’ennesima richiesta del ba- gno da parte di avventori, an- che ubriachi e senza mascheri- ne. Pugno duro – è scritto nella nota della prefettura – per gli esercenti che non rispettano le regole «saranno immediatamen- te sanzionati». In campo scende- rà anche la Stradale per control- li nel week-end «soprattutto in relazione al consumo di alcol». Presenti al Comitato insieme al sindaco Andrea Romizi, all’as- sessore regionale Enrico Mela- secche e agli assessori comuna- li Clara Pastorelli e Luca Merli, ol- tre, ovviamente, ai comandanti di polizia, carabinieri, finanza e polizia locale e alla protezione civile. Dall’incontro non è emersa al- cuna volontà di militarizzare lo svago ma le zone calde saranno presidiate, a differenza di quan- to accaduto quando tra assembramenti e al- col ci è scappata pure la rissa in piazzaDanti e poi un 19enne feri- di Erika Pontini PERUGIA E alla fine movida sarà, ma sta- volta – almeno si spera – in sicu- rezza. Il cambio di rotta era nell’aria e c’è stato dopo l’ok del Comitato per l’ordine e la sicu- rezza pubblica che si è riunito in prefettura nel pomeriggio. Da venerdì sera non più serrata alle 21, come stabilito dal sindaco dopo la follia di venerdì scorso, ma bar e locali aperti fino a mez- zanotte. Vietato dalle 17 vende- re bottiglie e lattine da asporto però. Scenderanno in campo i volontari della Protezione civile per fornire informazioni ai giova- ni e, nel caso, anche mascheri- ne che restano obbligatorie an- che all’aperto. L’Amministrazione sta studiando di allestire in Info- point in centro, coiadiuvata dal- le forze di polizia. Stamattina, proprio per questo, è in pro- gramma un Tavolo tecnico in questura per definire i dettagli. Intanto gli uffici di Palazzo dei Priori stanno ultimando l’ordi- nanza che stamattina sarà firma- ta dal sindaco. Venerdì sera in piazza Danti to in piazza Grimana (una deci- na già identificati dalla questu- ra). Il prefetto Claudio Sgaraglia ha infatti previsto un «rafforza- mento» dei controlli. Infine l’ap- pello ai giovani «già sensibilizza- ti anche dalle Università» per «continuare a tenere quei com- portamenti esemplari e respon- sabili manifestati durante il pe- riodo di lockdown». Cercando di coniugare divertimento e si- curezza. Da domani quindi si riapre, con il fiato un pò sospeso ma un pia- no definito a tavolino. Stavolta. E così dopo polemica di andata e di ritorno dovuta sia all’assen- za di un piano preventivo di con- trolli per la movida, per molti sottovalutata che, successiva- mente, per la decisione di chiu- dere tutte le attività del centro storico e di Fontivegge con rica- dute pesanti sugli esercenti e sui ragazzi, arriva il dietrofront. La parola d’ordine sarà però ’fi- ducia’. Amministratori e vertici delle forze dell’ordine faranno affidamento, soprattutto senso di responsabilità degli av- ventori e degli esercenti. Il tal senso – senza alcuna criminaliz- zazione – è stato rivolto un invi- to anche al presidente di Conf- commercio Giorgio Mencaroni affinchèi titolari si facciano, a lo- ro volta, sentinelle di comporta- comunale sul L’APPELLO ALLA RESPONSABILITA’ Chiamati in causa anche gli esercenti: sanzioni a chi sgarra Stradale in campo contro gli ubriachi alla guida venerdì notte, © RIPRODUZIONE RISERVATA I CONTROLLI SANITARI In trecento si prenotano per fare il tampone Lo screening ’segreto’ dopo la nottata di venerdì nel centro storico erano stati 150 (dieci in più rispetto al dato annunciato nell’edizione di ieri). Uno screening significativo quindi quello che il Comune andrà ad effettuare su coloro che venerdì scorso si trovavano in centro e hanno preso parte ad alcuni assembramenti nelle zone calde della movida: piazza Danti, Cavallotti e piazza IV Novembre. Stamattina inizia dunque il controllo che verrà effettuato in modalità pit-stop da personale specializzato, con gli interessati che resteranno in auto. Chi vuole sottoporsi al test può telefonare alla Protezione Civile allo 075 5773116, dalle 8,30 alle 14 di martedì, giovedì e venerdì, nonché dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 17 nelle giornate di lunedì e mercoledì. Quindi, nel giorno e nell’orario assegnati, ci si dovrà recare al Coc con l’auto. A ciascun soggetto interessato saranno forniti i codici personalizzati per ritirare il referto all’Asl. PERUGIA In due giorni si sono prenotati in trecento per effettuare i tamponi post-movida. Ieri hanno chiamato in 147 alla Protezione civile comunale per prenotarsi, mentre l’altro ieri

  19. ••26 Terni GIOVEDÌ — 28 MAGGIO 2020 – LA NAZIONE RIPULITA LA SCULTURA DI MASTROIANNI I volontari del gruppo Retake hanno ripulito la scultura di Umberto Mastroianni, a Corso Tacito, imbrattata dai vandali. Esprime soddisfazione e ringrazia i volontari il consigliere comunale Michele Rossi (Terni Civica). Fondi per le imprese È boom di richieste ‘Assalto’ al bando della Camera di Commercio che mette a disposizione delle aziende 200mila euro. Flamini: «Il nostro contributo alla ripresa» La vendita degli stabilimenti «Governo disarmante su Ast» Zaffini e Prisco all’attacco TERNI «Disarmante mostrato dal ministro Patuanelli e dal sottosegretario Morani sul- la vendita di ’Ast, che rappresen- ta la prima voce del Pil dell’Um- brianonché un polo di produzio- ne strategica per l’industria na- zionale», così i parlamentari um- bri di FdI, Franco Zaffini (nella foto) ed Emanuele Prisco. «Nell’incontro di martedì – con- tinuano - , si è palesata un’inca- pacità d’azione preoccupante, da parte di un ministro dello Svi- luppo di un Paese del G8, soste- nendo che la vicenda possa ri- solversi con trattative tra sog- getti interessati e secondo logi- che di mercato. Al contrario, lo Stato deve avere parte attiva e garantirsi la possibilità di attiva- re la golden share, perfar ciò de- ve assicurarsi una partecipazio- l’atteggiamento TERNI Boom di richieste per il bando li- quidità della Camera di Com- mercio, pubblicato un mese fa a sostegno delle nell’emergenza erogherà quasi 15mila euro a venti imprese che hanno richie- sto sostegno. Ogni giorno, sono una ventina le domande da esa- minare che stanno pervenendo agli uffici. «Un trend che forni- sce uno spaccato della pesante situazione che sta colpendo le nostre imprese» sottolinea il presidentedella Camera di com- mercio, Giuseppe Flamini. «La giunta camerale – aggiunge – ha studiato questo bando che mette sul piatto ben 200mila eu- ro proprio per le micro e picco- le aziende che stanno pagando un conto salatissimo. Il nostro contributo alla ripresa è dunque un bando che accoglie le priori- tà che ci indicano le imprese in questa fase:ossia velocità e faci- lità di accesso al contributo che permette alle imprese di avere finanziamenti a costo zero». Il bando prevede contributi alle micro e piccole imprese in ab- battimento del Taeg per i finan- ziamenti volti a sopperire ad esi- genze di liquidità. Uno strumen- to in grado di agire subito in so- stengo agli imprenditori che possono prendere in prestito fi- no ad 80 mila euro senza paga- re interessi. Tra i settori che ac- imprese L’ente covid. ne strategica nel polo ternano, unico in Italia nella produzione di acciaio inossidabile. Con ram- marico dobbiamo prendere at- to che di fronte all’ennesima vendita di un asset strategico per l’Italia, che fa seguito ai tan- ti smantellamenti già avvenuti a Terni, il Governo continua a rita- gliarsi il ruolo di ‘spettatore iner- me’, lasciando tutto in mano ai rapporti tra i vari gruppi, riferen- do di un generico interessamen- to di Marcegaglia e Arvedi». Giuseppe Flamini, presidente della Camera di Commercio cederanno al contributo, risulta- no dodici imprese artigiane, sei operanti nel commercio e due nei servizi. Per il momento nes- suna impresa del settore turisti- co. La seconda liquidazione dei contributi richiesti è prevista per la metà del mese di giugno. Per accedere al sostegno ci sa- rà tempo comunque fino al 31 lu- glio . La domanda di contributo, da redigere su apposito modulo scaricabile dal sito www.tr.cam- com.gov.it, dovrà essere inviata con pec a mail.camcom.it. Stefano Cinaglia De Luca (M5S) contro la Regione ’Umbria Sud, sanità abbandonata’ DONAZIONE Dall’Eskigel quasi 5 mila euro all’ospedale tarie dell’Umbria dobbiamo rilevare che c’è una sconcertante continuità tra l’at- tuale Giunta regionale e le pas- sate. Mentre Perugia riapre e ri- parte con i servizi ambulatoriali, forti di un supporto di una serie di strutture ospedaliere limitro- fe, Terni arranca e ancora oggi non riesce ad avviare un percor- so che la porti ad una parvenza di normalità. Tutto ciò non ci stupisce alla luce delle proble- matiche irrisolte che dalle parte della Conca si trascinano da al- meno 30 anni». Con l’ospedale Santa Maria di Terni lasciato da solo a fronteggiare l’epidemia, non si capisce quale sia il futuro dei presidi di Narni e Amelia. E il nuovo ospedale comprensoria- le Narni-Amelia di cui si (s)parla da anni? «Gli ospedali di Narni e Amelia sono stati chiusi proprio nel momento di maggior biso- gno – osserva infatti De Luca – e ancor oggi non è ben chiara al- cuna prospettiva sul loro futuro e sul progetto del nuovo ospe- dale di Cammartana sembra sia calato uno spaventoso silenzio. Questo isolamento, accentuato da un ospedale di Spoleto a mezzo servizio, ha sovraccarica- to il lavoro del Santa Maria». meridionale TERNI TERNI - Donazione di quasi 5mila euro all’Azienda ospedaliera Santa Maria da parte della Eskigel, per contribuire all’acquisto dei dispositivi per far fronte alle necessità legate all’emergenza. Vi hanno contribuito gli oltre 200 dipendenti del sito alimentare e l’azienda stessa, che ha raddoppiato la cifra raccolta tra i collaboratori. Nei mesi dell’emergenza Eskigel, che opera nella produzione di gelati ed è parte del gruppo internazionale Froneri, non ha mai interrotto la produzione, riuscendo a non ricorrere all’utilizzo di ammortizzatori sociali. «Fin dai p rimi di marzo – spiega Confindustria – l’azienda aveva, infatti, adottato tutte le precauzioni per consentire ai dipendenti di lavorare in sicurezza». «Sconcertante marginalizzazio- ne e abbandono dell’Umbria me- ridionale nella sanità». Cosi il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S). Il tema è vec- chio ma purtroppo attuale; do- po aver investito risorse a tutto spiano solo in una parte del terri- torio, la Regione continua a non risolvere le questioni dell’Um- bria sud. Dalla Marini alla Tesei, per De Luca la sostanza non cambia. «Si continua con l’Um- bria a due velocità nelle politi- che sanitarie – attacca il consi- gliere pentastellato –. Dopo an- ni di marginalizzazione e depau- peramento delle strutture sani- cciaa@tr.legal- Controlli in chiave preventiva A Terni «linea soft» sulla movida tata la necessità di intensificare i dispositivi di controllo – fa sa- pere la Prefettura - volti ad evita- re, anche in chiave preventiva, il perpetrarsi di illeciti e di com- portamenti non corrispondenti alle prescrizioni governative in tema di distanziamento sociale, in specie durante il prossimo fi- ne settimana che, a ridosso del- le festività del 2 giugno, lascia presagire scenari simili rispetto a quelli del weekend appena concluso». TERNI Linea «soft» quella adottata dal Comitato provinciale sull’ordi- ne pubblico riguardo alla ‘movi- da’ in relazione alle norme anti- covid. Nessun provvedimento draconiano è stato assunto nel summit presieduto dal prefetto Emilio Dario Sensi, i vertici delle forze dell’ordine e dei Comuni della provincia. Saranno aumen- tati i controlli, ma nessuna parti- colare restrizione. «E’ stata valu-

  20. LaVer ità Anno V - Numero 146 y(7HI1B4*LMNKKR( +"!z!,!?!: O Quid est veritas? O www.laverita.info - Prezzo in Italia euro 1,30 QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO LA GIUSTIZIA USATA COME UNA CLAVA SUGLI AVVERSARI POLITICI IL PD ORDINA: «ATTACCATE SALVINI» IL GIORNO DOPO I GIUDICI ESEGUONO Nellechat conPalamara,le incredibiliingerenze diLegnini,piazzato daRenzia fareilvice diMattarella. Primachiamail pmche indagherà ilministro per incoraggiarlo,poi sollecita lecorrenti dei magistrati ascagliarsi contro illeghista. Infine schierail Csm Giovedì 28 maggio 2020 MARITO DELLA CIRINNÀ Critica il sindaco di Fiumicino: gli perquisiscono l’abitazione di MAURIZIO BELPIETRO Le trame dell’ex capo dei pm di Roma per Consip e nomine n Il caso Pala- mara è un pozzo nero senza fon- do, da cui ogni giorno vengono a galla nuove ri- velazioni sugli intrighi della magistratura. L’ultimo è un sms che le indagini attribui- scono a Giovanni Legnini, al- l’epoca dei fatti vicepresi- dente del Consiglio superio- re della magistratura, cioè appena un gradino sotto Ser- gio Mattarella. E che dice l’uomo nominato da Matteo Renzi ai vertici dell’o rga n i - smo di autogoverno delle to- ghe? Le frasi risalgono al 24 agosto di due anni fa e sono indirizzate a Luca Palamara, ex presidente dell’Anm e lea- der della corrente Unicost, grande burattinaio di nomi- ne e carriere dei giudici in Italia. «Luca domani dobbia- mo dire qualche cosa sulla nota vicenda (...) segue a pagina5 di FABIO AMENDOLARA di GIACOMO AMADORI n Il sindaco di F i u m i c i n o , Esterino Monti- no (marito della senatrice del Pd Monica Cirin- n L’ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, l’a l l o ra vicepresidente del Csm Gio- vanni Legnini e Luca Palama- ra erano una squadra affiata- ta. In particolare, sembra che il capo degli inquirenti capitolini fosse molto attento anche alle audizioni dinanzi alla prima commissione del Csm, dove era in corso la veri- fica sulla gestione delle inda- gini Cpl Concordia (in cui era stato intercettato Matteo Renzi con un generale della Guardia di finanza) (...) segue a pagina4 nà), ha denunciato per diffa- mazione un concittadino che lo ha criticato aspramente sul Web. La Procura ha di- sposto nel giro di pochi gior- ni una perquisizione a casa del soggetto, un imprendito- re, autorizzando addirittura la «rimozione di eventuali ostacoli», come se si trattas- se di un pericoloso bandito. a pagina 7 L’Ue ci presta i nostri soldi e noi esultiamo Governo emedia in brododi giuggioleper la proposta(la cui approvazioneè tutt’altroche scontata) di Recovery fund.Si vaneggia di miliardi afondo perduto ignorando la trappola:nuove tasse europee SCORTA AL PRESIDENTE di CLAUDIO ANTONELLI e GIUSEPPE LITURRI NON C’È SOLO IL VIRUS... Effetto Covid: prevenzione sa l t at a , liste d’att e sa chilometriche FERMIAMOLI L’insensata (e pericolosa) crociata di Zingaretti sui vaccini n La malat- tia è diven- tata curabi- le. I morti ormai sono poche deci- n La politica italiana, da Giuseppe Conte a Silvio Ber- lusconi, esulta dopo la pro- posta della Commissione Ue sul Recovery fund. Ma è la solita truffa: Bruxelles ci pre- sterà soldi nostri e ci dirà pure come spenderli. Luigi Di Maio rilancia: «Ora potre- mo abbassare le tasse». Ma anche questa è una bufala. Al contrario: dovremo pagarne di più o tagliare il welfare. ne al giorno su una na- zione di 60 milioni e pas- sa di abitanti, ieri 117, va- le a dire meno di due morti per milione. Il go- verno è terrorizzato: ri- schia di perdere la moti- vazione per tenere (...) segue a pagina 14 Se è comunista e anti Fontana assembramento ok STEFANOGRAZIOSI a pagina13 MADDALENAGUIOTTO a pagina14 diSILVANA DE MARI alle pagine 2e3 LA SEGRETERIA DEM IN PRESSING Vietati tutti gli eventi ma non la festa dell’Unità di FRANCESCO BORGONOVO I 90 anni di Clint Eastwood l’anticonformista del cinema dal rigore di ferro n Ancora si di- batte sulla ria- pertura delle scuole a settem- bre, e c’è la con- creta possibilità di MAURIZIO CAVERZAN che gli studenti delle supe- riori debbano approfittare ancora per un po’dei meravi- gliosi benefici della didattica a distanza. Per quanto ri- guarda gli universitari, inve- ce, le norme igieniche im- pongono che di (...) segue a pagina9 n Quello di Clint Eastwood, che domenica compi- rà 90 anni, è un cinema democratico e anticonfor- mista, libero dai manierismi e dalle mode hol- lywoodiane. Storie di rettitudine solida ed etica non enfatica con al centro l’uomo comune. UNICOL’attore e regista Clint Eastwood a pagina 21

  21. ? ? ? ? ? € 2,50* in Italia — Giovedì 28 Maggio 2020 — Anno 156°, Numero 146 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, C. 1, DCB Milano * in vendita abbinata obbligatoria con i Focus de Il Sole 24ORE (Il Sole 24ORE € 2,00 + Focus € 0,50). Solo ed esclusivamente per gli abbonati, Il Sole 24 Ore e Focus, in vendita separata ? ?????? ?????? Oggi con Il Sole Decreto rilancio: la guida ad aiuti e sconti per le imprese Contabilità Assonime spiega l’effetto dello stop al saldo dell’Irap sui bilanci Franco Roscini Vitali —Servizio a pag. 26 —a 0,50 più il prezzo del quotidiano Fondato nel 1865 Quotidiano Politico Economico Finanziario Normativo 17910,25 +0,28% 193,70 -3,00 1,0991 +0,15% 32,01 -3,93% | | | | Indici&Numeri w PAGINE 32-35 FTSE MIB Fondo Ue per la ripresa da 750 miliardi All’Italia 173 miliardi, spread a quota 193 SPREAD BUND 10Y €/$ BRENT DTD PANORAMA BOLLETTINO SANITARIO Risale il numero di morti e contagi Sulla riapertura scontro tra Regioni così il Recovery instrument, che andrà ai Paesi più sotto forma di sovvenzio- ni a fondo perduto che di prestiti, e che assegnerà all’Italia. che per parte sua contribuirà al bilancio, la parte più consistente: 172,7 miliardi di euro, 82 in aiuti e 91 in prestiti. Il premier Con- te: ora un piano di riforme per liberare investimenti e Pil. L’ufficializzazione del piano Ue ha dato la spinta ai BTp, con lo spread che ha chiuso gli scambi a quota 193 punti riportandosi sui mi- nimi da inizio aprile. —Servizi alle pagg. 2 e 3 L’attesa non è stata vana. Il piano della Commissione per il rilancio dell’eco- nomia europea va oltre le più ambi- ziose aspettative e, allo stesso tempo, cerca di rassicurare i più cauti, to- gliendo dal tavolo la mutualizzazione del debito. Ma il cambio di passo, ri- spetto alle esitazioni del passato, c’è. La Commissione infatti andrà a finan- ziarsi sui mercati per raggiungere la considerevole cifra di 750 miliardi di euro, cioè quasi un intero bilancio eu- ropeo, grazie alle garanzie comuni prese proprio dal bilancio Ue. Nasce Risalgono i contagi Covid. Ieri 584 nuovi casi di cui 384 in Lombardia (65%) che registra anche il 50% dei nuovi decessi: 58 su 117. Si infiamma il confronto su riaperture e spostamenti dal 3 giugno: Lombardia, Liguria e Pie- monte sorvegliate speciali. Domani vertice con il Governo. RECOVERY FUND SETTORI IN DIFFICOLTÀ ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI Il piano della Commissione: le risorse finanziate da obbligazioni europee —a pagina 12 All’Italia, che contribuirà al bilancio, 91 miliardi in prestiti e 82 in sovvenzioni RISIKO BANCARIO Si gioca su cinque tavoli la sfida sull’Ops Intesa-Ubi Edizione chiusa in redazione alle 22 Consob, Antitrust, Ivass, Bce/Banki- talia. E da ultimo anche il Tribunale. Si gioca su almeno cinque tavoli lo scon- tro tra Intesa Sanpaolo e Ubi sull’Ops lanciata da Ca’ de Sass. Conte: dalla Ue segnale ottimo ma c’è l’incognita risorse 2020 —a pagina 19 DOPO LA PANDEMIA RIPENSARE IL CAPITALISMO IN UNA FORMA PIÙ EQUA LA SVOLTA EUROPEA L’AUDIZIONE DELLE IMPRESE I fondi arriveranno solo nel 2021, per quest’anno una dote ultraleggera Dl Rilancio, Confindustria: «Abrogare totalmente l’Irap» di Philip Kotler —a pagina 23 «Ottimo segnale da Bruxelles» esulta il premier Giuseppe Con- te. Ora inizia il negoziato in vi- sta del Consiglio europeo del 19 giugno. Resta però l’incognita delle risorse 2020. I nuovi fondi arriveranno nel 2021 e la dote per il 2020 è ridotta. Perrone, Trovati —a pag. 2 sa», ribadita l’abolizione Irap. Aperture nel Governo: dopo l’eliminazione della rata di giugno l’Irap «credo che vada cancellata del tutto» ha detto il viceministro Laura Castelli. Picchio e Pogliotti —a pag. 10 Confindustria contesta il decre- to Rilancio. Il direttore generale, Marcella Panucci, ieri alla Ca- mera ha parlato di provvedi- mento poco orientato «al rilan- cio del sistema produttivo». Manca «un disegno per la ripre- AUTO Volkswagen investe in Cina su batterie e veicoli elettrici Volkswagen investirà 491 milioni $ per il 50% di Anhui Jianghuai, che controlla Jac Motors, partner cinese di Vw nell’auto elettrica. Vw prenderà inoltre il controllo di Guoxuan High Tech (batterie). Aspi, nodo transazione con Atlantia —a pagina 21 La protesta. Dimostrazione ieri in Piazza Santa Croce, a Firenze, degli operatori del turismo Turismo, ultima chiamata anti crisi SALVATAGGI IL CASO AUTOSTRADE La cessione di Autostrade per l’Italia da parte dei Benetton potrebbe favo- rire una definizione del dossier con una transazione. La trattativa tra Go- verno e Atlantia è aperta e riguarda proprio le modalità di transazione e le quote della holding. Perrone e Galvagni —a pag. 6 Lufthansa rinvia il piano: troppi vincoli dall’Europa Marina Lalli (presidente designata di Federtu- rismo-Confindustria) rilancia: «Le misure tam- pone non servono alle imprese, il bonus vacanza non è un aiuto ma in realtà è un aggravio per le imprese, sono dunque urgenti modifiche sostan- ziali al decreto Rilancio». Ultimo appello al Governo. È quello che lanciano, in vista di una stagione caratterizzata da una complessità senza precedenti, le imprese del turismo. In gioco i ricavi estivi, ma anche la stessa sopravvivenza delle aziende che chiedono allo Stato interventi di sostegno adeguati. Mara Monti —a pag. 20 Netti —a pag. 8 DOMANI «IL» mensile del Sole 24 Ore inizia il viaggio tra arte e moda L’INTERVISTA. PHILIPPE DONNET (GENERALI) «Contro le pandemie serve l’intesa tra governi e assicuratori» In edicola al prezzo di 0,50 oltre il quotidiano di Fabio Tamburini L «Certamente hanno la possi- bilità e i capitali per dare una spinta significativa all’econo- mia europea, ma non a qualsi- asi condizione. Servono inve- stimenti per uno sviluppo sostenibile e noi daremo l’esempio mettendo a disposi- zione quasi un miliardo di euro». Nel settore assicurati- vo è in arrivo un nuovo giro di aggregazioni? «Qualcosa accadrà. In Europa la pande- mia ha fatto perdere forza a un discreto numero di piccole e medie compagnie. Alcune, da sole, non ce la faranno». Generali capitalizza in Borsa poco più di 19 miliardi di euro. È a rischio scalata? Generali, tiene molto a sotto- lineare «la piena salute» del gruppo anche se aggiunge che «il momento è sfidante» e che «a causa della pandemia nulla sarà più come prima». Qual è l’impatto del Covid-19 sulla compagnia? Nel primo trimestre il gruppo ha realizzato una buona per- formance con un risultato operativo a circa 1,5 miliardi di euro, in crescita del 7,6%. Per quanto riguarda il 2020 è troppo presto per fare previ- sioni. La buona notizia è che siamo entrati nella crisi in condizioni eccellenti, diversa- mente da quanto accaduto in occasione di quella preceden- te, nel 2008. Oggi la solidità patrimoniale è ben diversa. —Continua a pagina 5 e assicurazioni possono fare di più per accelerare la ripresa economica? I D E E E P R O D O T T I P E R L ’ I N N O V A Z I O N E Generali. L’ad Philippe Donnet «Dopo il crollo dei mercati, tutta la Borsa è caduta di valore. La domanda andrebbe fatta a tanti gruppi bancari e assicurativi. Però il nostro titolo è tra quelli andati me- glio. Non va guardato solo il valore assoluto, ma il con- fronto con gli altri». Philippe Donnet, amministratore delegato delle Assicurazioni Augmentation e automation per l’evoluzione del lavoro Alessandro Longo —a pag. 30

  22. Virus: tornano ad aumentare i morti(117) e i contagi (due terzi in Lombardia) Brutto segnale in vista della riaperturafra le Regioni prevista per il 3 giugno y(7HC0D7*KSTKKQ( +"!z!,!?!: Giovedì 28 maggio 2 02 0 –Anno 12 –n° 146 Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +3906 32818.230 e 1,80 – Arretrati: e 3 ,0 0 a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11,00 con il libro “Giancarlo Siani” Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Il MES nell’angolo L’Italia ora respira Il ritorno dello Gedi INTERVISTA A ZAIA “Riapro i cinema e le discoteche Crisanti, basta tv” »Marco Travaglio D Come se mi mancasse qualcosa e non sapessi che cosa. Poi ieri ho letto R ep u b bl i c a e ho capito: le fake news russe. E, già che ci sia- mo, pure cinesi. Ecco cos’e ra quella sgradevole sensazione: “Da Russia e Cina fake news con- tro l’Italia. È una guerra fredda”. E chi lo dice? Il Copasir, che do- vrebbe controllare i servizi segre- ti, ma s’è preso una vacanza e ora indaga – insieme a un’ottant ina di task force italiane ed europee – sulle fake news d’impor tazione (missione senz’altro più agevole che indagare su quelle italiane). E hapartorito un “re p o r t ”di no- tevole “p o r t a t a”“di cui Repubbli- ca è venuta in possesso”. E, sicco- meacaval donatononsiguarda in bocca, è passata sopra al det- taglio che il presidente del Copa- sir è il leghista Raffaele Volpi, detto The Fox, compare di parti- to di quelli cheandavano e veni- vano dall’hotel MetropoldiMo- scaatrattare tangentisuicarbu- ranti. Gente che di Russia se ne intende. Infatti il quotidiano di Sambuca Molinari smaschera “Sputnik, ma anche Russia To- d a y”come “fonti esposte delladi - sinformatia russa, fabbricanti di narrative artefatte”.ERepubbli - case ne intende anche più di Vol- pi e del Copasir, visto che dal 2010 al 2015 allegava come suo inserto settimanale Russia Oggi, a cura del Cremlino di Putin. E o- ra scopre, grazie a una “c h i o s a”di Volpi, che Russia Today e Sput - nik “tendono a fomentare pole- miche contro l’Ue e i Paesi dell’Al - leanza euro-atlantica” (mai esi- stita, ma fa niente). L’allerta, come si può immagi- nare, è ai massimi livelli. “Senza alcuna pietà per le migliaia di morti che si accumulavano negli obitori italiani”,“la fucina della disinformazione russo-cinese ha continuato a sfornare centinaia di fake news” per “c on d iz i on are l’opinione pubblica italiana” e “indebolire il fronte delle demo- crazie occidentalinello scacchie- re geopolitico mondiale”. Mica pizzaefichi. Maancheper“dele - gittimare un competitor come gli Stati Uniti”(casomai a delegitti- marlo non bastassero le cazzate fatte e dette da Trump). Stiamo parlando della “nuova frontiera della Guerra Fredda del terzo m i l l e n n i o”,“luogo di intersezione tra le maggiori potenze globali”e pensate un po’:“il Coronavirus è il palcoscenico perfetto che i regi- mi autocratici stavano aspet- t an do”. Corbezzoli. In tre mesi Mosca e Pechino ci hanno tra- sformati in 60 milioni di agenti putiniani e di guardie rosse xijin- pinghiane con la sola forza del pensiero, a colpi di“decine di pro- fili fasulli”,“account anonimi”e “un esercito di troll”, senza di- menticare “le famigerate botnet” che, qualunque cosa siano, non hanno bisogno di presentazioni. SEGUE A PAGINA 20 a qualche settimana mi svegliavo la mattina con uno strano senso di vuoto. q LU CA R E L L I A PAG. 4 IL RECOVERY FUND C’È LA COMMISSIONE UE VARA GLI EUROBOND PER GREEN, SANITÀ E DIGITALE: A NOI 82 MILIARDI (60 DA RIDARE IN TEMPI LUNGHI). CONTE ESULTA, OLANDA FURIOSA SCANDALO LOMBARDIA Alzano: Gallera e Fontana chiamati dai pm q A PAG. 13 L’ANAC SULLE CALDAIE Da 25 a 40 mln: lo strano appalto della giunta Sala q MARRA E PALOMBIA PAG. 2 - 3 q MILOSA A PAG. 13 GARA NEI GIORNALONI “Lecca-padroni”: è partito il derby di Rep e Corriere INCHIESTA A PUNTATE DEL “FAT TO”SULLE LOBBY Ci risiamo: vogliono salvare i colossi del cemento senza più gare d’a p p a lt o DEBITO CONDIVISO COME CHIEDEVA ROMA DA SEMPRE q RODANO A PAG. 11 LA GUERRA AL SOCIAL Trump è a caccia di alibi e vuole chiudere Twitter q MELETTI E MERCALLI A PAG. 6 - 7 q SALVATORE CANNAVÒ A PAG. 3 IN EVIDENZA. •CaselliRinascimento per i magistrati a pag. 9•Ra n i e r i La nemesi di Sala a pag. 9 •CorriasTobagi e i figli di papà a pag. 17•B a r b a c e tt o Expo, i veri numeri a pag. 9 q GRAMAGLIA E PROVENZANI A PAG. 14 - 15 LE CARTE DELL’INCHIESTA DI PERUGIA Il duo Pignatone-Palamara in chat contro Woodcock pCaso Csm: l’allora procuratore capo di Ro- ma era informato in diretta sulle audizioni dei colleghi di Napoli Riello e Fragliasso su Consip q MASSARI A PAG. 12 La cattiveria Fontana sotto scorta perché è in pericolo. Come tutti i lombardi governati da lui W W W. FO R U M . S P I N OZ A . I T

  23. Giovedì 28 maggio 2020 ANNO LIII n° 126 1,50 € Santa Ubaldesca Taccini vergine Opportunità di acquisto in edicola: Avvenire + Luoghi dell’Infinito 4,20 € Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Von der Leyen invita a fare «questo balzo insieme». Merkel: la trattativa però sarà lunga Il piatto non piange La Commissione Ue presenta un piano da 750 miliardi tra aiuti e prestiti Per l’Italia 170 miliardi, Conte: un ottimo segnale. Olanda e Austria frenano I nostri temi Editoriale ■ ■ IL FATTO Nuovo cammino comunitario della Ue FINALMENTE LA GRAN SCOSSA GIUSTIZIA/1 L’autogoverno dei magistrati non è più virtù? LEONARDO BECCHETTI C PAOLO BORGNA e l’eravamo detti: grandi prove possono dare la scossa per aiutare a superare barriere che appaiono insuperabili. Così è stato dopo la Seconda guerra mondiale con la nascita della Comunità del carbone dell’acciaio, punto di partenza dell’Unione Europea. Così sta accadendo adesso, mentre siamo ancora alle prese con la pandemia. Seppure il processo sia ancora in corso, molto è già cambiato e la crisi più drammatica dalla Seconda guerra mondiale a oggi ha convinto i Paesi membri della Ue ad addentrarsi in terreni macroeconomici sconosciuti superando resistenze e ritrosie e rendendo ormai obsoleti vecchi cliché come quello sulla politica europea della Germania che conosce solo il tasto dell’austerità e del pareggio di bilancio. I fatti. Dall’inizio della crisi c’è stato il via libera sul deficit, l’offerta di prestiti attraverso il Mes a tassi minimi e senza condizionalità (seppure come credito privilegiato e quindi con priorità di restituzione), il fondo Sure per finanziare le casse integrazione nazionali (100 miliardi di risorse complessive coperte da garanzie nazionali), un fondo creato dalla Bei che con 25 miliardi di garanzie degli Stati nazionali prende a prestito 200 miliardi sui mercati finanziari per prestiti prevalentemente a piccole e medie imprese. In tutti e tre i casi la raccolta di risorse sui mercati finanziari avviene a livello comunitario e ci fa quindi forti di un livello di reputazione (che si riflette in termini di minor costo del credito) superiore a quello del nostro singolo Paese. Non c’è mutualizzazione del credito, ma mutualizzazione della reputazione sì. Davvero, leggendo le intercet- tazioni della procura di Perugia sul “caso Palamara”, viene da e- sclamare, parafrasando don Mi- lani: “L’autogoverno non è più una virtù”. Ci sono molte con- ferme, in quelle conversazioni... Il pacchetto "Next Genera- tion Eu" prevede 500 mi- liardi di trasferimenti (co- me da proposta franco-te- desca), più 250 miliardi di euro di credito disponibili, in caso di accordo dei 27, dal 1° gennaio 2021, ma con un anticipo di 11,5 miliardi già dall’autunno. Roma pri- ma beneficiaria in assolu- to. Dalla Web alla Carbon tax, nuove risorse proprie per finanziare il bilancio. La risposta Ue vale così in tut- to 3.500 miliardi. Ancora un no da 4 Paesi, ma Merkel è in campo. «Grande soddi- sfazione» del premier Con- te per un «risultato impen- sabile, da difendere». Ora si negozia sui tempi per far ar- rivare gli aiuti già dall’au- tunno, in tempo per la ma- novra. Plaude anche M5s. FEDE Col mistico del deserto altri due canonizzati MANOVRE ANTI-CRISI Roma impegna il 4,4% del Pil Come Berlino A pagina 3 GIUSTIZIA/2 Ecco il minimo sindacale per un carcere giusto PIETRO SACCÒ Secondo Oxford Econo- mics, società di previsioni economiche, nessun go- verno europeo ha messo più risorse dell’Italia, in proporzione al Pil, per ri- sollevare l’economia az- zoppata dal coronavirus. Stando ai calcoli del centro Bruegel, invece, il governo italiano è stato quello che ha speso di meno. GINO RIGOLDI Sul tema dell’affollamento delle carceri nei tempi del co- ronavirus mi permetto di ag- giungere alcuni elementi che a me sembrano assolutamen- te necessari e preliminari... Servizi A pagina 3 Primopiano alle pagine 4-15 a pagina 6 TEST Si rimane bloccati in attesa di fare il tampone. E i risultati fanno aumentare i positivi Il rischio dei sierologici: per settimane in quarantena continua a pagina 3 Il cortocircuito ormai è chiaro a tutti: lo strumento di indagi- ne sulla presenza di anticorpi nel sangue, che sulla carta a- vrebbe dovuto essere utile a “scremare” la popolazione (fa- cendone emergere la parte temporaneamente immune) è diventato di fatto una trappola. Anche nel conteggio dei nuovi casi: dei 384 contagi registrati ieri in Lombardia ben 168 (il 43%) riguardano tamponi pro- cessati da un laboratorio priva- to di Bergamo. Ed effettuati a seguito di esami fatti su inizia- tiva di singoli cittadini. Editoriale ■ LITE CON LE ISOLE Regioni «chiuse» I lombardi ancora al confino La qualità dell’ital-spesa sarà decisiva GUAI A DARSI AL GRAN SCIALO Charles de Foucauld diventerà santo Botta e risposta tra il sindaco di Milano Sala e il governatore della Sardegna Solinas sul “pa- tentino sanitario” per spostar- si tra le regioni. Il ministro Spe- ranza e il Comitato: «È inutile». MARCO GIRARDO A Santità senza tempo e a tutte le latitudini nei decreti della Con- gregazione per le Cause dei Santi. Il nome che spicca è senz’al- tro quello del beato Charles de Foucauld (1858-1916), la cui spi- ritualità di cercatore di Dio ha ispirato intere generazioni... desso è davvero una questione di qualità, per cantarla un po’ punk come faceva Giovanni Lindo Ferretti ai tempi dei CCCP: dobbiamo imparare a spendere bene i nostri soldi. Quelli che raccogliamo con le tasse (a versarli siamo noi, i contribuenti) e quelli che chiediamo in prestito ai mercati (sempre a noi stessi, con la casacca del risparmiatore) o all’Europa (ancora noi, Paese fondatore e a tutt’oggi contribuente netto dell’Unione). Il governo ha già messo mano al portafoglio pubblico – il nostro – come mai aveva fatto prima, almeno da quando condividiamo la moneta. Le risorse comunitarie arriveranno questa volta copiose: 90 miliardi di euro nella forma di prestiti ben più vantaggiosi di un Buono italiano del Tesoro, e una bella porzione, 80 miliardi, addirittura come trasferimenti. L’Italia risulterà il maggior beneficiario del pacchetto europeo per la ripresa. Ma se non saremo in grado di gestirla con lungimiranza, questa valanga di miliardi potrebbe fra non molto travolgerci come debito collettivo diventato troppo grande per la nostra capacità di sostenerlo: lo chiamano "effetto snowball" e indica la differenza tra costo medio dei titoli pubblici e crescita nominale del Pil. Nel garantire rendimenti profumati siamo oggi i campioni dell’Eurozona insieme alla Grecia; quanto a crescita, arranchiamo da vent’anni nel gruppo di coda. Il "Next Generation EU" ci spalanca dunque una finestra di opportunità inimmaginabili solo tre mesi fa. Una finestra temporanea che affaccia però sul cortile permanente della responsabilità. Fassini a pagina 9 Bernardelli, Fazzini e Muolo a pagina 23 Daloiso a pagina 9 La protesta dellʼinno Hong Kong brucia Miele a pagina 21 MANIFESTAZIONI E 300 ARRESTI È VITA I dialoghi in chat che evitano aborti Poggio a pagina 17 POPOTUS La scuola del futuro la vogliamo così Otto pagine tabloid Malebolge Agorà ■ Aldo Nove INTERVISTA Brague: «Pazzi per troppa ragione» Zappalà a pagina 26 La noia del male uniforme» (Hillmann). Il Male è terribilmente noioso, privo di fantasia eppure prolifico di minuziosi ostacoli all’esplosione della vita. Il mondo della politica ne è diventato un’espansione grottesca: un infittirsi di regole, di carte, di disposizioni, di decreti che si sovrappongono l’uno all’altro smentendosi a vicenda in modo esponenziale lasciando che il grigiore di una pozzanghera diventi palude e poi paludoso oceano in cui perdere volontà e immaginazione. L’idea che la salute valga più della volitività del corpo che attraverso di essa esprime la sua anima, la costrizione a macchina, la negazione, infine, della nostra debolezza, e dell’inventiva, della fede, della grazia che ci servono per, diceva Nietzsche, «divenire ciò che siamo». G eorge Orwell e Hannah Arendt, nei loro scritti sui sistemi totalitari (per Arendt in particolare su quello nazista) giungono alla medesima conclusione: il male non è, come ci aspetteremmo, la crudeltà, la perversione morale, l’abuso del potere, il terrore. «Questi sono gli strumenti del male o i suoi effetti. No, il male più profondo del sistema totalitario è precisamente ciò che lo fa funzionare: la sua efficienza programmata, monomaniacale e monotona: il formalismo della burocrazia, le ottundenti prestazioni lavorative quotidiane, conformi al regolamento, noiose, generiche, DOCUFILM RAI Cirri: “Quello che serve” alla sanità Iondini a pagina 28 VERSO LE OLIMPIADI Gli atleti rifugiati che sognano Tokyo Brambilla e Longhi a pagina 29 continua a pagina 3 © RIPRODUZIONE RISERVATA

  24. y(7HB5J1*KOMKKR( +"!z!,!?!: MASCHERINE PER LA TUA SICUREZZA albapremium.it albapremium.it emium.it albapremium.it Giovedì28maggio2020 €1,50 DIRETTOREVITTORIOFELTRI www.liberoquotidiano.it AnnoLV-Numero146 OPINIONINUOVE-PosteItalianeS.p.A.-Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004,n.46)art.1, comma1, DCBMilano e-mail:direzione@liberoquotidiano.it ISSN:1591-0420 SABOTATA LA RIPRESA Conte punisce gli imprenditori Le aziende per riaprire sono costrette a sostituire lo Stato nella lotta al virus e sono responsabili anche per quel che il dipendente fa fuori dal luogo di lavoro. Introdotta pure la pausa mascherina SANDRO IACOMETTI Gli estremisti di sinistra lo minacciano FONTANA RISCHIA DAVVERO LA PELLE Caso Gregoretti Perché Salvini sui profughi verrà assolto ZEUS I lavoratori, mediamente, stanno 8 ore in aziendae16perifattiloro.Masesibeccano ilCoronavirussaràl’imprenditoreadandarci per le piste. Spetterà a lui dimostrare che il contagiononèavvenutoduranteilservizioe chetuttelemisurepossibilieimmaginabilidi sicurezzaedi prevenzione sianostate messe puntigliosamente in atto. In caso contrario, rischiadibeccarsiunacausa(...) RENATO FARINA   a pagina 9 segue  apagina 5 Salvini“assolto”dallagiun- ta del Senato per il caso OpenArms.Eraprevedibi- le: le trame mediatico-giu- diziarieaidannideipolitici (e non solo) funzionano quandosonoocculte,altri- menti spingono ad un’im- parzialità quantomeno di facciata. Riprendiamoil casodel- lanaveGregoretti,introdot- tonell’articolo(...) segue  apagina 6 PrestitidallaUe L’Europacifrega purequandociaiuta FAUSTO CARIOTI Sgombrato il campo dalla propaganda e dainomiinglesiadeffetto(l’ultimoèilpro- gramma«Nextgeneration»,cheUrsulavon derLeyenhapresoinprestitodallaserietv StarTrek),laquestionedegliaiutiUeall’Ita- liaeaglialtriPaesirovinatidall’epidemiaè semplice, riassumibile in pochi numeri. Il parlamentoeuropeo,duesettimanefa,ave- va chiesto alla Commissione e agli Stati di varare un fondo per la ripresa post-Covid del valore di 2.000 miliardi di euro. Stessa cifra cui puntava il governo italiano, come annunciatodaunbaldanzosoLuigiDiMa- io: «Stiamo lavorando su un accordo che valetrai1.500e2.000miliardi».IlpdPaolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari eco- nomici, stimava l’erogazione necessaria in «almeno1.000miliardi», purchéquei soldi fosserodisponibilisindai«prossimimesi». LapresidentedellaCommissioneeuropea, ieri, è scesa ancora più giù: 750 miliardi di euro,deiquali500comeaiutiafondopre- sumibilmenteperdutoe250(...) Migliora nei sondaggi Una boccata d’ossigeno per la Lega PIETRO SENALDI Quandounpartitosalenei sondaggièspessoilrisulta- toimprovvisodimesidila- voro,chesicombinaacon- dizioni contingenti però nonfortuite.Siprendel’on- daesicrescesemprepiù.È quello che è successo alla Legaperunannoemezzo, dalbuonsuccessoallePoli- tichedel4marzo2018fino allacadutadelprimogover- noConte,nell’agostoscor- so.IlCarroccio(...) segue  apagina 4 IL MIO INNO D’AMORE ALLA LOMBARDIA VITTORIO FELTRI disgrazie di questa terra meravigliosa e ricca, invi- diataperdecenniperilsuodiffusobenessereeora denigrata come fosse la peggiore d’Italia nonché meritevole di essere accusata di ogni nefandezza. Milanoèaddiritturadileggiataquasifosseunmani- comioacieloaperto,dovelagentepagagiustamen- telapropriamunificenzaesibita.(...) Parlaremale dellaLombardiaormai èuna con- suetudine.Lesiattribuisceunagravecolpa:quel- la di essere stata decimata dal Covid, come se questofossestatocreatoinunaofficinabrianzo- la. I denigratori della regione sono prevalente- mentedisinistra,iqualigodononell’elencarele segue  apagina 2 BECCHI- TOMMASI - ZIBORDI   alle pagine 2-3 segue  apagina 9 La Vanoni annuncia un disco di inediti Una bravissima cantante di 85 anni Il saggio dedicato a Oriana Fallaci L’antifemminista per le donne FESTA NEL DORMITORIO ALESSANDRA MENZANI BRUNA MAGI Barboni si sposano dopo dieci anni d’amore in strada Nella cover di Una bellissi- ma ragazza (2007) domina una sua foto a 14 anni a Pa- raggi,quandoilsuocorposta- vasbocciando:l’avevascatta- tasuopadre.OggiOrnellaVa- nonièancoraunabellissima ragazzadi85primavere(...) segue  apagina 21 Nessuna quanto Oriana Fallaci è stata così amata e ammirata damilionidilettori,ealtrettanto odiatadallacriticapoliticamen- te corretta. Una che non era di sinistra, e neppure femminista. ApartiredaglianniSettanta,do- poaverbruciatoireggiseni,(...) segue  apagina 19 COSTANZA CAVALLI   a pagina 14 Prezzoall’estero:CH-Fr3.70/MC &F-€2.50

  25. +"!z!,!?!: y(7HA3J1*QTTKLP( Direzione, Redazione, Amministrazione 00187 Roma, piazza Colonna 366,tel 06/675.881 - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 Giovedì 28 maggio 2020 DIRETTORE FRANCO BECHIS (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, DCB ROMA - Abbinamenti: a Latina e prov.: Il Tempo + Latina Oggi €1,50 Anno LXXVI - Numero 146 - € 1,20 www.iltempo.it a Frosinone e prov.: Il Tempo + Ciociaria Oggi €1,50 - a Viterbo e prov.: Il Tempo + Corriere di Viterbo €1,40 e-mail:direzione@iltempo.it SanGermanodiParigi a Rieti e prov.: Il Tempo + Corriere di Rieti €1,40 - a Terni e prov.: Il Tempo + Corriere dell'Umbria €1,40 - ISSN 0391-6990 OracheèinfangatoPalamara(«Comeiltonno»,disseCossiga)piange:«Vederepubblicatimomentiintimifamale» Èaccadutoainnocentipercolpasuaedeisuoicolleghi.Maquestechatfinalmentedissacranolamagistratura LATONNARA DI FRANCO BECHIS L IlTempodiOshø RECOVERYFUNDCOLTRUCCO uca Palamara che fu il magistrato più potente di Italia, cui doveva rivolgere supplicaqualsiasisuocollegadesidero- Isoldidell’Europa? IlgrangiornodiSandraMilo sodifarecarriera,oggièfinitonellapolvere, primaindagatoedorarovinatodallapubbli- cazione di tutte le sue chat e sms con magi- Pochi,maledetti strati,politiciegiornalisti.Iericomeunbam- S’incatenaeContelariceve bino che non conosce prudenza e silenzio, enemmenosubito ha twittato: «Assistere alla pubblicazione dei momenti più intimi della propria vita Caleri a pagina 4 privata che coinvolgono estranei fa sempre male. Oggi sono dall’altra parte e accetto tuttoquestoperchénonhonulladanascon- dere. Sono storture però sulle quali occorre nuovamenteriflettere».Edèstatoovviamen- te seppellito da una valanga di contumelie, Lombardiacontroleisole perché i social non sono terreno su cui può Lasecessionedellevacanze ScoppialaguerraNord-Sud misurarsichisitrovanellesuecondizioni.Il povero Palamara è bersaglio fisso di chiun- que ora che non conta più un fico secco, dileggiato ancora peggio (...) segue a pagina 3 Solimene a pagina 7 SONDATOL’EXMINISTRODEGLI ESTERI OperazioneCampidoglio Salvinisfoderailjolly Frattinicandidatosindaco De Leo a pagina 6 Di Mario a pagina 11 I sessantamila assistenti civici nati Lasentenza controgliassembramenti,rischia- Ildiario Incidente stradale senzapatente Mavarisarcito no di diventareloro medesimi un assembramento.Èsemprepiùdiffici- di Maurizio Costanzo le capire qualcosa su questa movi- da. Qualcuno vieta, dopo una certa ora, l’acquisto di alcool da asporto, vuol dire: prendere un bicchiere di Ievolella a pagina 17 birra e andarlo a bere facendo due passi con gli amici. Capisco le moti- vazionichespingonoalcontrollodel- la movida. Sono motivazioni serie, Ilcarabiniereucciso perché il coronavirus è una cosa se- CasoCerciello «Nessunvideo dell’agguato» ria. Però, non dobbiamo mai di- menticare che ragazze e ragazzi sono rimasti chiusi in casa per tremesie,quindi,erainevita- bile che venissero colti dall’euforiadella libertà. Mariani a pagina 18

  26. 2.024.000 Lettori (Audipress 2019/III) Anno 162 - Numero 146 QN Anno 21 - Numero 146 Firenze GIOVEDÌ 28 maggio 2020 1,60 Euro FONDATO NEL 1859 www.lanazione.it Nardella: «Chi la ama non la lasci sola». I casi di Siena, Pisa e Perugia «Il mondo sostenga Firenze» Un appello per la rinascita Belvedere, Di Blasio, Mancini, Miliani e Ulivelli alle pagine 8 e 9 Il piano europeo: maxi aiuto all’Italia La commissione presenta il pacchetto anti Covid. Al nostro Paese la fetta più grossa: 172,7 miliardi, di cui 82 a fondo perduto Esulta Conte, protestano i falchi. Virologi divisi sul morbo. Bassetti: «Si è indebolito e non capisco chi si ostina a negarlo» Servizi e De Robertis da p. 2 a p. 15 DALLE CITTÀ Firenze e la Fase 2 Il coraggio di chiedere aiuto TAMPONI E LASCIAPASSARE PER TURISTI, GUERRA TRA GOVERNATORI SUD CONTRO NORD ’UNTORE’. LOMBARDIA, RIAPERTURA IN BILICO Firenze L’annuncio di Nardella: «La tramvia fino al Duomo» PASSAPORTI REGIONALI Agnese Pini Ulivelli in Cronaca irenze non è nostra. Non è mia, che ci vivo splendidamente bene F da tre anni. Non è della signora che abita di fronte a me, e che in quello stesso appartamento è nata molti lustri or sono, ha fatto un matrimonio che si è ri- velato complicato ma felice, tre figli perbene ormai tutti lon- tani. Non è nemmeno de La Na- zione, che a Firenze fu fondata 161 anni fa, e che ne ha fatto la propria casa, il proprio quartier generale e il proprio grande cuore, pur con le sue altrettan- to importanti diramazioni. Fi- renze non è nostra perché Fi- renze appartiene all’umanità. Firenze Stadio, si ricambia Addio Mercafir tutto sul Franchi Servizio in Cronaca La nostra iniziativa Gioca e vinci con La Nazione i punti Coop Servizi e Donelli alle pagine 4 e 5 Servizio in Cronaca Continua a pagina 8 y(7HA3J1*QSQPTQ(| +”!z!,!?!: Gabriele Lavia: gli attori, popolo dimenticato «La tragedia del teatro Ferito da virus e politica» Britt Ekland: in quel ruolo conta come stai in bikini «Io, la Bond girl più bella E basta con le ipocrisie» Cumani a pagina 14 Gigli a pagina 25

  27. Calcio La A aspetta il via libera Sospetto positivo, Bologna fermo STEFANO SCACCHI — P. 29 Cultura Cambiati con la pandemia dai contatti fisici alle relazioni web NICOLA LAGIOIA — P. 23 Kubrick Stanley come Salinger Il lato privato del grande regista FRANCO GIUBILEI — P. 24 w w w LASTAMPA LASTAMPA GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2020 QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 2,00 € (1,50 € QUOTIDIANO + 0,50 LIVE ABBINAMENTO OBBLIGATORIO) II ANNO154 II N.144 II IN ITALIA II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it L’INTERVISTA l’annuncIo dI von der leyen: “InvestImento sul nostro futuro”. varoufakIs: tutto InutIle senza eurobond Scossa Ue, per l’Italia 172 miliardi Parla Conte: “Bene così, ma gli aiuti devono arrivare subito”. Meloni: primo passo, ora via i vincoli LITE CON LA SARDEGNA E AFFONDO SU FONTANA Sala all’attacco “La Lombardia merita di meglio” ALBERTO MATTIOLI N sula von der Leyen formalizza la pro- posta del Recovery Fund, possiamo prendere atto che l’Europa è donna e l’Italia no. Una proposta avanzata per prima da Angela Merkel, men- tre Christine Lagarde (Bce) sta soste- nendo il nuovo quantitative easing di dimensioni massicce. – P. 4 Cinquecento miliardi di sussidi e 250 miliardi in prestiti: trovata l’in- tesa all’interno della Commissio- ne Ue sul Recovery Fund. L’Italia, Paese più colpito dalla crisi, sarà il primo beneficiario con 172 miliar- di totali, di cui 82 in sussidi. Von der Leyen: «Investimento sul no- stro futuro». Conte: «Gli aiuti devo- no arrivare subito». SERVIZI – PP. 2-5 el giorno in cui la presidente della Commissione Europea Ur- FINALMENTE ROMA NON È PIÙ SOLA FUMATA BIANCA A BRUXELLES L’INTERVENTO IL POTERE DI URSULA, ANGELA E CHRISTINE EUROPA È DONNA IL BELPAESE ANCORA NO STEFANO STEFANINI — P. 21 EMMA BONINO Rivolta a Minneapolis e scontro con Twitter: Trump inseguito dai suoi fantasmi Giuseppe Sala, sindaco di Milano «I bito polemica. Da una parte, il sin- daco di Milano, Beppe Sala, che pre- tende libere ferie in libero Stato, senza discriminazioni sulla regio- ne di provenienza. Dall’altra, il go- vernatore della Sardegna, Chri- stian Solinas, che annuncia di voler chiedere una «patente di immuni- tà» a chiunque deciderà di visitare l’isola. – P. 7 o in vacanza dove mi chiedo- no il test non ci vado». Ed è su- L’ULTIMO SAGGIO DI RECALCATI NOI UMANI CONDANNATI ALLA LIBERTÀ MASSIMO RECALCATI L tale per ogni lessico civile. La vita umana non è solo domanda di ap- partenenza ma anche esigenza di li- bertà, desiderio di erranza. Tutta- via, la libertà non è solo un’espe- rienza di liberazione, di affermazio- ne della singolarità della propria vi- ta, ma è anche, paradossalmente, una «condanna». L’uomo è, infatti, come affermava Sartre, «condan- nato a essere libero». – P. 22 ibertà è una parola fondamen- tale, se non la parola fondamen- KEREM YUCEL / AFP Proteste in strada a Minneapolis, in Minnesota, per l’uccisione da parte di quattro agenti dell’afroamericano George Floyd N sono bastate le canzoni. Parafrasan- do Clint Eastwood, anche se forse non sarebbe d’accordo: «Quando l’uomo nero incontra l’uomo blu con la pistola, l’uomo nero è morto». – P. 17 PAOLO MASTROLILLI — PP. 16-17 @ parla con successo a 80,4 milioni di persone. Lunedì la piattaforma social fondata da Jack Dorsey, per la prima volta, ha denunciato un messaggio del presidente come farlocco. – P. 21 realDonaldTrump è l’account Twitter del presidente Trump e on è bastata la presidenza Oba- ma. Non sono bastati i film. Non IL DIRITTO DI PAROLA SUI SOCIAL THE DONALD E LA VERITÀ UN COPIONE GIÀ VISTO “NON POSSO RESPIRARE” GIANNI RIOTTA GABRIELE ROMAGNOLI Pronto, Palamara? Purtroppo non avevo la certezza di essere intercettato, ma in ogni caso non vi darò alcun dettaglio perché mica sono il più scemo: anche io voglio la mia intercettazione sul giorna- le. Non ci siamo detti niente di penalmente rilevante, nien- te di politicamente interessante ma del resto, immaginere- te, non è che il dialogo Palamara-Antonello Venditti conte- nesse dati sensibili per la tenuta delle istituzioni, e l’hanno pubblicato lo stesso. Sarebbe bello fare come in Perfetti sco- nosciuti, il film in cui gli amici si scambiano i telefoni per leg- gere l’uno la corrispondenza dell’altro. Sarebbe bello farlo a turno: tutti i nostri sms in pagina. Solo quelli pruriginosa- mente rilevanti. O dite di no? Che conviene continuare a far- lo con quelli come Palamara, che tanto sono indagati e sput- tanati e non possono difendersi? MATTIA FELTRI BUONGIORNO importante e seria ENOTECA COMPRA VECCHIE BOTTIGLIE Ieri mattina ho colmato una delle più gravi lacune della mia esistenza: ho telefonato a Luca Palamara. Per davvero, non sto scherzando. Non gli avevo mai telefonato. Leggevo le in- tercettazioni sui giornali e dicevo: ok, Palamara parla coi suoi colleghi magistrati, coi politici, fa le sue paste, mano- vra questa e quella nomina: che c’entro io? Poi sono uscite le intercettazioni di Palamara coi giornalisti. E ho comincia- to a farmi delle domande (ma mi sono dato risposte consola- torie). Ieri mattina però c’erano pagine di intercettazioni di Palamara con Neri Marcorè, Raoul Bova, Luciano Spalletti, generali dei carabinieri, rappresentanti del clero, pure col direttore della polizia ferroviaria. Ho pensato: chiama tutti tranne me. Non conto proprio un cappero. Allora gli ho scrit- to su Twitter, ci siamo scambiati i numeri e ho chiamato. IN TUTTA ITALIA y(7HB1C2*LRQKKN( +"!z!,!?!: Barolo | Brunello Barbaresco Whisky Macallan | Samaroli Champagne 349 499 84 89 enocaffedamauro@yahoo.it .

  28. www.ildubbio.news ANNO V NUMERO 105 1,5 EURO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 Il Recovery Fund è servito: piano da 750 mld All’Italia ne vanno 82 . Olanda permettendo SERGIO STAINO PAOLO DELGADO A PAGINA 6 IL DUBBIO VERTICE SULLA RIFORMA CON BONAFEDE, LIMITI ALLE CORRENTI E PER I MAGISTRATI FUORI RUOLO Csm, ora si cambia davvero Nel ddl bloccate per 4 anni le promozioni dei togati uscenti Il Pd spinge sul voto degli Ordini forensi nei Consigli giudiziari I “PALETTI” PER I PROFESSIONISTI ranza. Contiene norme che limita- no il peso delle correnti, innanzi- tutto nel sistema per eleggere i to- gati, basato ora su collegi piccoli in modo da favorire anche magi- strati autonomi dai gruppi. Ma tra le misure più rigorose c’è pure lo stop al cortocircuito che finora ha consentito ai consiglieri magistra- ti uscenti di valorizzare il manda- to da poco concluso con folgoran- ti promozioni. ERRICO NOVI L re più spedito il cammino del ddl sul processo. Ma ieri la bozza che ridisegna Palazzo dei Marescialli e le carriere dei magistrati è stata riproposta dal guardasigilli Bona- fede in un lungo vertice di maggio- L’ANALISI Equo compenso, dalla Toscana arriva la legge modello Renzi, novello Principe machiavellico a riforma del Csm era già pronta. A gennaio. Poi si de- cise di stralciarla per rende- NOVI A PAGINA 2 A PAGINA 3 PAOLO ARMAROLI N scorso, Matteo Renzi aveva scagliato tuoni, fulmini e saet- te. Per giorni e giorni ha messo tutti sul chi vive: il Guardasi- gilli Bonafede, contro il quale il centrodestra e la Bonino ave- vano presentato due mozioni di sfiducia; l’intero governo e Giuseppe Conte in persona. A PAGINA 15 POSTEITALIANES.P.A.-SPEDIZIONE INABBONAMENTOPOSTALE-D.L.353/2003(CONV.INL.27/02/2004N.46)ART.1,COMMA1C/RM/41/2016 eppure una settimana fa, precisamente venerdì LE PROTESTE L’INTERVISTA Delibere dei Coa e flash mob: gli avvocati contro la paralisi Ceccanti: «Così il Parlamento torna cen trale sul Dl Rilancio» SIMONA MUSCO A PAGINA 2 GIULIA MERLO A PAGINA 5 ASSASSINATO 40 ANNI FA Walter Tobagi, giornalista senza paura lasciato solo e trucidato dai terroristi IL PREMIER E IL MINISTRO L’idea dei bersaniani: un nuovo partito con Conte e Speranza DOPO 5 ANNI MOTIVATA LA SENTENZA È ufficiale : si può timbrare anche in mutande Assolti il vigile e altri nove ISSN2499-6009 y(7HC4J9*QKKKKT(+"!z!,!?!: Luppi che farà giurisprudenza. Ricordate il caso di quel vigile urbano di Sanremo sorpreso in slip davanti alla macchinetta del Comune? Era il 22 ottobre 2015. Per Alberto Muraglia si aprì l’abisso del processo mediatico. ROCCO VAZZANA R Giuseppe Conte. È questa l’idea che comincia a farsi largo nel movimento nato dalla scissione dal Partito democratico. ALESSANDRA LONGO B devono timbrare il cartellino. Possono farlo anche in mutande. Dalla Liguria arriva una decisione del giudice Paolo ottamare Articolo 1 per costruire un nuovo contenitore a misura di Roberto Speranza e uone notizie per i dipendenti pubblici che FRANCESCO DAMATO A PAGINA 16 A PAGINA 7 A PAGINA 4

  29. 2 IL DUBBIO PRIMOPIANO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 IN CONSIGLIO REGIONALE SÌ AL TESTO CHE IMPONE IL RISPETTO DEI PARAMETRI PROFESSIONALI Equo compenso, dalla Toscana la legge modello C gnale forte sull’equo compenso, con una leg- ge approvata due giorni fa in Consiglio, e vo- luta con forza dalla giunta, che può diventa- re un riferimento anche sul piano naziona- le. L’amministrazione guidata da Enrico Rossi, già pioniera nella tutela dei compen- si professionali, vincola se stessa, le proprie partecipate e «privati, cittadini e imprese» che presentino «istanze» alla Regione e alle sue controllate a pagare i professionisti im- rametri prefissati con decreti ministeriali re- lativamente alle diverse professioni». Nel caso degli avvocati, dunque, si dovrà fare ri- ferimento al decreto 55 del 2014 così come modificato a inizio 2018 dall’allora guarda- sigilli Andrea Orlando, che ha reso indero- gabili le soglie minime di riduzione. È forse l’aspetto decisivo. Perché com’è risaputo il nodo da sciogliere nella normativa naziona- le è l’atteggiamento frivolo con cui tanti Co- muni e persino il Mef hanno interpretato la disciplina del 2017, che vincola le Pa a ga- rantire il «principio» dell’equo compenso. Espressione troppo incerta che ha incorag- giato ogni sorta di aggiramenti ma a cui ora la Regione Toscana pone drasticamente ri- medio col rimando ai parametri. E non è finita qui: tanto per dimostrare che la Toscana ha attenzione per tutte le profes- sioni ma anche per l’avvocatura in particola- re, nel testo della legge regionale appena ap- provato ci si è ricordati della prima parte della normativa nazionale, concepita da Or- lando e da Andrea Mascherin. Si fa infatti ri- ferimento alla esclusione di eventuali «clau- sole di natura vessatoria» negli accordi con i professionisti «come definite dalla norma- tiva professionale forense» (in cui sono sta- te tecnicamente calate, infatti, le misure na- zionali estese anche alle altre categorie). Significativo anche come sia l’assessore al- la Presidenza Vittorio Bugli sia il presiden- te della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani abbiano segnalato nelle nuove norme una serie di paletti che impe- diranno di eluderle: dal divieto di commuta- re la parcella vera e propria con «forme di sponsorizzazione» o «mero rimborso spe- se» a una rigorosa attenzione nelle formule dei bandi pubblici, che dovranno evitare il ricorso a «criteri di valutazione dell’offerta potenzialmente idonei a creare uno squili- brio fra prestazioni e compensi». La Toscana aveva un primato fra le Regioni: era stata la prima di quell’ampia schiera, dal Lazio alla Sicilia, che ha poi approvato misure a tutela dell’equo compenso. Ora quel primato potrebbe essere vantato persi- no nei confronti del Parlamento nazionale, che si metterebbe sulla buona strada se co- piasse le misure introdotte a Firenze. DOPO AVER VOLUTO PER PRIMA LINEE GUIDA SU PRESTAZIONI E ONORARI, L’AMMINISTRAZIONE GUIDATA DA ROSSI ORA SI DÀ REGOLE A PROVA DI ELUSIONE ulturalmente è quasi un punto di arri- vo. Dalla Regione Toscana viene un se- piegati per qualsiasi tipo di prestazione in modo proporzionale «alla quantità, alla qua- lità, al contenuto e alle caratteristiche» del lavoro svolto. Soprattutto, la adeguatezza non è un’idea ondivaga ma è ancorata ai «pa- E. N. CAOS GIUSTIZIA LE INIZIATIVE DELLA CLASSE FORENSE CONTRO LO STOP AI PROCESSI PROTESTA CORALE: DAI DOCUMENTI VOTATI DAGLI ORDINI AI GESTI ECLATANTI COME QUELLO DEI PROFESSIONISTI CHE DOMANI RESTITUIRANNO SIMBOLICAMENTE I LORO CODICI DAVANTI AI TRIBUNALI SIMONA MUSCO S Giustizia sono ormai da settima- ne sempre gli stessi e rappresenta- no la diapositiva dello stallo che spinge gli avvocati a proteste sem- pre più veementi. Dai flash mob alle denunce, passando per le ri- chieste di riforma, in una prote- Delibere dei Coa e flash mob: gli avvocati contro la paralisi l'appello a Cnf e Ocf ad intrapren- dere «ogni opportuna azione nei confronti di Governo e ministero della Giustizia», affinché venga assunto «immediatamente e sen- za altro indugio ogni opportuno provvedimento per la piena ripre- sa dell’attività giudiziaria e di ogni attività ad essa strumentale e connessa, adottando altresì ogni opportuna precauzione sani- taria». Gli avvocati lametini la- mentano la mancata ripartenza della Giustizia, un’eccezione ri- spetto agli altri settori della socie- tà, compromettendo, così, «la tu- tela dei diritti». Il tutto mentre i personale amministrativo giudi- ziario risulta «paralizzato e in- chiodato da circolari e direttive ministeriali che impongono for- mule di lavoro agile, incoerenti e ipocrite, che in realtà non consen- tono l’espletamento di alcuna at- tività utile». A Tivoli, inoltre, do- ve la crisi è resa ancora più grave dalla più volte denunciata caren- za della pianta organica di magi- strati e personale amministrati- vo, gli avvocati chiedono «un in- tervento legislativo organico che dia impulso al processo telemati- co», ma anche una riforma «del codice di procedura civile nel senso di una semplificazione dei riti e razionalizzazione dei tempi del processo» e del codice di pro- cedura penale, «nel senso di velo- cizzare i tempi del processo». In- somma, una revisione del “siste- ma giustizia" italiano «che con- senta l’apertura di una nuova sta- gione caratterizzata da efficienza e modernità e dove la qualità del- le decisioni sia un “faro” rispetto alle statistiche e a presunti stan- dard di efficienza». ospesa, congelata, immobi- le, silente. Gli aggettivi uti- lizzati per descrivere la FOTO TRATTA DALLA PAGINA FACEBOOK “AVVOCATI” sta corale da parte dell’avvocatu- ra che attraversa tutto lo Stivale. Con gesti eclatanti, talvolta, e dos- sier costanti dall’interno dei Pa- lazzi di giustizia. Vuoti, per lo più, con udienze rinviate anche di un anno, mentre fuori dai pa- lazzi aumentano le code, le pole- miche e i disservizi. A denunciar- lo, in questo caso, è l’Organismo congressuale forense, ma la prote- sta accomuna tutti. I flash mob I primi a pensarci sono stati i pe- nalisti di Roma, che hanno ricon- segnato le toghe al presidente dell’ordine, a piazzale Clodio. Ma ora la protesta si allarga e di- venta trasversale, scavalcando le appartenenze ordinistiche, per diventare, semplicemente, la pro- testa degli avvocati. L’evento, che andrà in scena venerdì in con- Le richieste degli ordini Dal distretto di Napoli viene avanzata la richiesta di una nor- mativa di portata generale che di- sciplini in maniera organica la ri- presa dell’attività giudiziaria su tutto il territorio nazionale. Ma anche un appello al presidente della Regione, per riconsiderare le condizioni igienico sanitarie dei Tribunali del distretto di Cor- te di Appello di Napoli e ai capi degli Uffici Giudiziari, affinché modifichino disposizioni consi- derate troppo rigorose rispetto al- la Fase 2. «Due mesi di sosta forza- ta, infatti, hanno seriamente mes- so a dura prova la capacità di resi- stenza professionale ed economi- ca dell’intera categoria - si legge in una nota -, in particolar modo degli avvocati più giovani». Da Lamezia Terme, invece, arriva temporanea in tutta l’Italia e che a Roma si svolgerà dinanzi la Cor- te di Cassazione, vedrà gli avvoca- ti deporre simbolicamente i codi- ci davanti ai rispettivi Palazzi di Giustizia. La richiesta è quella di contribuire all’adozione di inter- venti urgenti per far ripartire la giustizia, proponendo, come già fatto dal Consiglio nazionale fo- rense, «l’uniformazione naziona- le dei protocolli giudiziari, nel ri- spetto di poche e motivate esigen- ze particolari» e invocando lo sblocco dell’attuale paralisi del sistema giudiziario, attraverso, tra l’altro, l’avvio immediato dell’attività delle cancellerie, del- le attività di udienza e il recupero del tempo della sospensione straordinaria, se necessario con estensione pomeridiana degli orari di udienza. «Restano calpe- stati i diritti costituzionali dei cit- tadini alla difesa e al giusto pro- cesso - si legge nella nota degli or- ganizzatori -. Gli avvocati non vo- gliono essere complici di questo scempio». La consapevolezza di base è che i mesi di stop andranno ad incide- re sul sistema Giustizia, che non è stato in grado di approfittare del- la sospensione per smaltire l’e- norme arretrato. «Per noi avvoca- ti e per i nostri assistiti, gli Italia- ni, la fase 2 non ripartirà - si legge ancora -. La cosiddetta riapertura degli uffici giudiziari è avvenuta nel caos più totale, con 200 proto- colli diversi sul territorio nazio- nale (18 soltanto nel Tribunale di Roma), lasciando ampia discre- zionalità ai dirigenti degli uffici e senza regole uniformi a tutela dei cittadini».

  30. 3 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 PRIMOPIANO IL MINISTRO «Nel decreto Rilancio sblocco agli esami da avvocato» G all’esercizio della professione di avvocato ripartono. Ad affermarlo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che durante il question time alla Camera ha assicurato che con il decreto Rilancio «è stata prevista la ripresa della correzione degli elaborati scritti con possibilità di disporre un collegamento a distanza, nel rispetto dei medesimi criteri di correzione già adottati dalle commissioni di esame e dei criteri di collegialità, correttezza e riservatezza». In risposta ad un’interrogazione sulle iniziative volte a favorire il completamento delle procedure di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, presentata dal deputato della Lega Molinari, il guardasigilli ha precisato che «per assicurare l’espletamento della prova orale in piena sicurezza e regolarità è stata prevista la facoltà di svolgimento di tale prova da remoto, così da assicurare l’ordinario avvicendamento delle procedure di abilitazione annualmente previste: l’attuale quadro epidemiologico lascia ragionevolmente ritenere che si possa programmare la prossima sessione di esame di abilitazione di dicembre, sempre fatta salva ogni mutata esigenza di carattere sanitario». Il ministro ha garantito «massimo impegno nell’adozione di quanto sarà necessario ad accelerare i tempi di esaurimento della procedura per permettere loro di continuare a coltivare le relative aspirazioni di lavoro e di vita», ribadendo che «quello dell’avvocato, è un ruolo socialmente fondamentale e il relativo esame, nei limiti del possibile in una situazione di emergenza come quella attuale, deve mantenere criteri che assicurino la qualità della selezione». Secondo Bonafede, l’andamento del contagio da Covid-19 «lascia ragionevolmente ritenere che si possa programmare la prossima sessione di esame di abilitazione di dicembre, sempre fatta salva ogni mutata esigenza di carattere sanitario». genza covid, ma devono poter vo- tare. Bonafede aveva già prefigura- to un’ipotesi simile l’anno scorso, quando ancora governava con la Lega. Probabile che ora, sull’aper- tura sollecitata per anni dal Cnf, si arrivi a dama. Un bel po’ da fare si avrà sul siste- ma per eleggere i togati. Tutti d’ac- cordo sull’addio al collegio unico nazionale; circoscrizioni elettora- li il più possibile ristrette, con un paio destinate a consiglieri e pg di Cassazione e a uffici particolari co- me la Dna. Il punto è che i dem pro- pongono un meccanismo unino- minale maggioritario, disegnato dal deputato e costituzionalista Stefano Ceccanti, mentre arriva la spinta della componente di Pierca- millo Davigo, Autonomia e Indi- pendenza, che invoca un meccani- smo proporzionale. Certo è che a una soluzione anti-correnti, capa- ce di premiare il magistrato noto ai colleghi per la dedizione e non per la tessera, è preparata anche l’Anm: «Bisogna restituire un mag- li esami per l’abilitazione VERTICE DI MAGGIORANZA SULLA RIFORMA: IL SÌ AL TESTO DI BONAFEDE Ora il Csm cambia davvero: togati liberi dalle correnti, addio premi di fine mandato INTESA SUL NUOVO SISTEMA DI VOTO CON COLLEGI PICCOLI «PER FAVORIRE ANCHE GIUDICI LONTANI DAI GRUPPI», DICONO I DEM VERINI E GIORGIS. NIENTE INCARICHI AI CONSIGLIERI USCENTI pre il ministro (e qui la partita si an- nuncia più complicata). Divieto, per i componenti del Csm destina- ti alla sezione disciplinare, di far parte di qualsiasi altra commissio- ne di Palazzo dei Marescialli (sarà possibile anche grazie all’innalza- mento del numero dei consiglieri non di diritto, portato a da 24 a 30, di cui 20 togati e 10 laici). Tutto con l’obiettivo dichiarato, dal guardasigilli, di «restituire alla magistratura italiana l’autorevo- lezza e il prestigio che merita». In modo da assicurare, e l’affermazio- ne non pare solo risentire di una scontata retorica, «la salvaguardia dello stato di diritto e la pienezza delle tutele di tutti i cittadini», Ci sono varie ed eventuali. Discus- se nel lungo vertice - iniziato poco dopo le 17, con lieve ritardo e arric- chito da rappresentanti di tutte le forze di maggioranza: dalla 5 Stel- le Angela Salafia al responsabile Giustizia del Pd Walter Verini, da- gli altri “delegati” dem Alfredo Ba- zoli e Franco Mirabelli ai deputati Lucia Annibali di Italia viva e Fe- derico Conte di Leu, al quale già si deve il “lodo” sulla prescrizione. Si discute attorno alla bozza di ddl stralciata a fine gennaio dalla rifor- ma del processo. Nel testo che Bo- nafede mette sul tavolo ci sono pre- visioni coraggiose, a volte hard: compresa quella secondo cui il Csm, nel valutare la professionali- tà del singolo magistrato, «laddo- ve emergano situazioni concrete ed oggettive che inducano a dubi- tare del requisito dell’equilibrio, possa disporre approfondimenti istruttori, anche avvalendosi del giore potere di selezione alla co- munità dei magistrati», riconosce il presidente dimissionario Luca Poniz. Il contesto favorisce la riforma, an- che nei suoi aspetti più amari per il correntismo. Lo attestano pure le parole forti pronunciate, poche ore prima del conclave di maggio- ranza, dal vicepresidente del Csm David Ermini, che esclude «scio- glimenti» del plenum attuale ma parla pure di «miserabile merci- monio di ciniche pratiche correnti- zie, indegno tradimento» del «pa- trimonio di coraggio e fiducia» ac- cumulato anche grazie a uomini come Vittorio Bachelet. Alcune parti del testo su cui l’inte- ra alleanza di governo sembra prossima al sì definitivo riflettono davvero l’approccio risoluto di Bo- nafede. Il divieto di candidarsi per incarichi direttivi imposto ai toga- ti uscenti, per esempio, durerà la bellezza di 4 anni: il doppio di quanto previsto dalla stessa legge istitutiva del Consiglio superiore, che risale al 1958; è una svolta in- transigente dopo l’incredibile de- regulation della legge di Bilancio per il 2018, che aveva eliminato del tutto il periodo naftalina. Si tratta di «difendere la magistra- tura, fare in modo che non venga meno la fiducia nei giudici», per usare le parole di un’altra figura chiave del percorso riformatore, il sottosegretario alla Giustizia An- drea Giorgis, del Pd, che di mestie- re fa il costituzionalista. Se l’inten- to è quello, e se non riaffioreranno timori reverenziali, si potrà arriva- re lontano. ERRICO NOVI I nella riunione in parte live in par- te in videoconferenza convocata per ieri pomeriggio dal guardasi- gilli Alfonso Bonafede, la maggio- ranza ha tirato le somme sulle pro- poste per ristrutturare la magistra- tura. E ha raggiunto un’intesa di massima su un testo molto severo. Elezione dei togati in collegi relati- vamente piccoli, estesi al massi- mo quanto un paio di distretti giu- diziari, per «sfuggire alle logiche correntizie», come s’impegna il ministro già nel question time alla Camera, subito prima del summit. Torna, e diventa lungo come mai era stato, il divieto, per il consiglie- re superiore uscente, di candidar- si a procuratore capo o a presiden- te di Tribunale, e anche di assume- re incarichi fuori ruolo. E ancora, per il magistrato che abbia ricoper- to funzioni extragiudiziarie sarà impossibile proporsi come diri- gente di un ufficio giudiziario (e qui, per dire, persino Raffaele Can- tone sarebbe fuori gioco dalla parti- ta per la Procura di Perugia). Ad- dio al rientro in magistratura per la toga reduce da un mandato parla- mentare o da un’esperienza come ministro. E norme rigorose per il ri- torno alle funzioni giurisdizionali anche qualora il magistrato falli- sca la corsa al seggio. Ancora, «og- gettivi criteri meritocratici nell’as- segnazione degli incarichi da par- te del Csm», come li definisce sem- n un anno di bozze e ipotesi, si sono stratificati molti giri di vi- te sul Csm. Non uno: tanti. Così contributo di psicologi esperti di comprovata professionalità, assi- curando adeguate garanzie all’in- teressato». Una di quelle cose che faranno insorgere l’Anm. Ma su al- tri aspetti è il Pd di Verini a propor- re soluzioni d’avanguardia. Sulla partecipazione degli avvocati nei Consigli giudiziari, per esempio: quando i “mini-Csm locali” devo- no pronunciarsi sulla professiona- lità di un giudice o di un pm, secon- do i dem il presidente del Consi- glio dell’Ordine forense e il rappre- sentante dell’accademia non devo- no avere semplicemente «facoltà di assistere» alla riunione, come già si prevedeva nel testo pre-emer-

  31. 4 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 PRIMOPIANO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTEZA DI ASSOLUZIONE Al lavoro in mutande non è reato: riabilitato il vigile di Sanremo QUASI CINQUE ANNI DOPO LO “SCANDALO”, ALBERTO MURAGLIA SI RIPRENDE IL DECORO E, ALMENO METAFORICAMENTE, ANCHE LE SUE TANTO VITUPERATE MUTANDE restituirà. Sono stato torturato mediaticamente e trasformato in un simbolo. Ho peccato di mal- costume, forse di scorrettezza amministrativa (qualche volta scendeva la moglie da casa a tim- brare, ma dai nulla di grave) non certo di truffa allo Stato». L’happy end del caso Sanremo apre la strada ad un ipotetico ta- na libera tutti per coloro che so- no costretti a presentarsi al lavo- ro in giacca e cravatta, divisa o tailleur. Possono timbrare in li- bertà e togliersi, soprattutto d’e- state, i panni di troppo. Basta che non rubino. Natural- mente le sole mutande hanno un potere evocativo maggiore di al- tri abbigliamenti ridotti. Non a ALESSANDRA LONGO B Possono farlo anche in mutan- de. Dalla Liguria arriva una deci- sione del giudice per le udienze preliminari Paolo Luppi che si- curamente farà giurisprudenza. Ricordate il caso di quel vigile ur- bano di Sanremo sorpreso in slip davanti alla macchinetta del Comune? Era il 22 ottobre 2015. Per Alberto Muraglia, cu- stode e vigile del mercato anno- nario, si aprì l’abisso del proces- so mediatico. Le sue mutande fe- cero il giro del Paese tra l’indi- gnazione generale. Alle 6.20 di quel 22 ottobre era sceso da casa sua, a due passi dalla macchinet- ta, così com’era, in mutande, de- cisamente non un bel vedere. Divenne il simbolo del malcostu- me, il furbetto del cartellino, as- sieme ad altri che ebbero meno notorietà magari solo perché più vestiti. 34 arresti, decine di inda- gati. Un caso nazionale. L’allora premier Matteo Renzi fu tran- chant nel giudizio: «Questa è gente che andrebbe licenziata in 48 ore. E’ una questione di digni- tà». Quasi cinque anni dopo, Alber- to Muraglia si riprende decoro e, metaforicamente, anche le sue tanto vituperate mutande. Sì, perché il giudice decide che “il fatto non sussiste”. Volendo sconfinare nel paradosso, si può timbrare in boxer e, nel caso di di- pendenti donne, in vestaglia tra- sparente. L’importante è non truffare lo Stato, poi ognuno ha il gusto estetico che si ritrova. Così dalla sentenza: «Anche ammes- so che il Muraglia abbia timbrato in mutande o abiti succinti non va dimenticato che le contesta- zioni mosse al predetto imputa- to erano di falso e di truffa… non di atti osceni o di atti contrari al- la pubblica decenza… pertanto questo giudice ritiene che la tim- bratura in abiti succinti non co- stituisca neppure un indizio di illiceità penale...». Dalle indagi- ni emerge che l’ex vigile era un instancabile lavoratore. Anche quella mattina del 2015 Mura- glia scese seminudo per la fretta di timbrare e poi partecipare alla rimozione di un veicolo vicino al mercato. Alle 6.20 era già posi- zionato in slip davanti alla mac- chinetta e alle 6.30, dice il suo av- vocato, già faceva la contravven- zione al proprietario della mac- china. uone notizie per i dipen- denti pubblici che devo- no timbrare il cartellino. caso Roberto D’Agostino, fonda- tore del sito di gossip Dagospia, intitolò “Mutande Pazze” il suo unico film, scritto nel 1992, pri- ma di Vallettopoli e del Bunga Bunga”. Raccontava il “mercato della car- ne” dentro la televisione italia- na. Ma il vigile di Sanremo certo non sapeva di essere “trendy” sciabattando verso la macchinet- ta. Nè Muraglia si è interrogato, alle sei del mattino , sulle tor- mentate vicissitudini dell’ex go- vernatore del Piemonte Roberto Cota, condannato in appello per aver acquistato con denaro pub- blico un paio di boxer verdi. Perciò a tutti un consiglio nella scelta di come presentarsi di fronte all’obliteratrice: l’accap- patoio, nonostante il precedente giudiziario favorevole creato dal caso Sanremo, è meglio. Da impiegato additato al pubbli- co ludibrio a eroe dell’ammini- strazione pubblica. In Italia il passo può essere breve. Mura- glia ha scelto il rito abbreviato per togliersi di dosso l’onta delle mutande: «Ho dovuto cambiare vita. Questi anni nessuno me li AIGA: BENE L’ODG IL TAR: GIUSTO IL “LICENZIAMENTO” DECISO DAL CSM «Troppe sentenze riformate»: stop al giudice di pace T stizia»: è questo il motivo per cui M. S. è stato destituito dal ruolo di giudice di pace. Ruolo che ha ricoperto per due mandati quadrienna- li consecutivi, prima a Catanzaro, fino al 2006, e poi a Chiaravalle Centrale, scontran- dosi, però, contro il giudizio negativo del Con- siglio superiore della magistratura, che ha espresso parere negativo sul rinnovo, per il terzo mandato consecutivo, dell'incarico. Proprio nei giorni clou dello scandalo della magistratura, durante i quali è risorta la di- scussione sulle modalità di valutazione pro- fessionali per i magistrati, dalla Calabria arri- va il caso di un giudice cassato per l’eccessivo tasso di riforma delle sentenze. Ciò nonostan- te la valutazione positiva circa la sua prepara- zione, che nulla è valsa per evitare la sua desti- tuzione. L'ultimo capitolo della saga, iniziata nel 2011, è quello che si è svolto davanti al Tar del Lazio, che nei giorni scorsi ha dato ragione all’organo di autogoverno della magistratu- ra. Il giudice di pace ha sostenuto nel suo ricor- so la carenza, contraddittorietà e abnormità della motivazione, «affetta da gravissima in- giustizia ed illogicità, carenza di istruttoria, eccesso di potere — travisamento dei fatti — violazione di legge, mancanza di proporziona- lità e violazione del principio d'imparzialità, non essendo il provvedimento impugnato adeguatamente motivato». Un giudizio espresso, seconda M. S., senza te- ner conto «della quantità e qualità del conten- zioso con cui il giudice di pace aveva dovuto confrontarsi, né della regolare partecipazio- ne a corsi professionali e dei dati statistici re- La Camera: ora pagamenti veloci per il patrocinio a spese dello Stato S del Movimento 5 Stelle. E soprat- tutto, avvocata. È lei a promuovere l’ordine del giorno approvato ieri alla Camera, a latere del voto sul dl Liquidità, che impegna il governo a semplificare e velocizzare la “procedura di compensazione dei crediti degli avvocati per i com- pensi per il patrocinio a spese del- lo Stato”. Con Giuliano si è schiera- to l’intero gruppo pentastellato di Montecitorio. E a riconoscere l’im- portanza di un’iniziativa che rac- coglie le sollecitazioni dell’intera avvocatura è, non casualmente, l’Aiga, Associazione giovani avvo- cati. Il cui presidente Antonio De Angelis parla di «ulteriore passo verso la giusta direzione», consi- derato che «velocizzare il paga- mento dei compensi per il patroci- nio a spese dello Stato» è «il mi- glior modo per concedere imme- diata liquidità agli avvocati, so- prattutto ai giovani, in questo par- ticolare e difficile momento». Nel testo approvato ieri alla Came- ra, in continuità con l’odg presen- tato in commissione Giustizia dal capodelegazione 5S Devis Dori, si prevede tra l’altro «l’eliminazione dal sistema Pcc della Piattaforma dei Crediti Commerciali di fasi far- raginose e superflue e l’attivazio- ne di una specifica procedura tele- matica semplificata all’interno della Piattaforma dei Crediti Com- merciali Pcc dedicata». lativi al lavoro svolto». Nonostante il ricono- scimento, da parte del Csm, del grado di pre- parazione, diligenza ed operosità del giudice in questione, elementi sui quali «nulla di nega- tivo è dato rilevare», risulterebbero venuti meno «i requisiti di prestigio» previsti dalla legge istitutiva del giudice di pace, secondo la quale «la nomina deve cadere su persone ca- paci di assolvere degnamente, per indipen- denza e prestigio acquisito e per esperienza giuridica e culturale maturata, le funzioni di magistrato onorario». Una conclusione, se- condo la difesa, che contrasterebbe anche con il parere del Consiglio giudiziario, che mai aveva contestato «alcuna carenza moti- vazionale dei provvedimenti redatti». Né, con- testa il giudice destituito, «corrispondereb- be al vero l'alto numero di riforme degli stessi provvedimenti, che riguardava semmai la to- talità dei giudici di pace di altri circondari, pe- raltro confermati nell’incarico, ma non la per- sona del ricorrente». Per il Tar del Lazio, però, «il Csm ha adeguatamente motivato in ordine alle ragioni della mancata riconferma, alla lu- ce di rilievi afferenti alla quantità e qualità dell’attività giudiziaria svolta, richiamando il parere del presidente del Tribunale di Catan- zaro, in cui è stato evidenziato che dall’esame dei provvedimenti redatti risultano numero- sissime pronunce riguardanti questioni seria- li tutte di "irrisorio valore e che hanno compor- tato uno spropositato contenzioso" anche presso il Tribunale in sede di appello, "non es- sendo stata disposta la riunione nemmeno in casi di connessione..."; la delibera ha riporta- to, altresì, il passo del parere in cui si rileva che le “numerosissime sentenze emesse sono state tutte impugnate e già riforma- te, con inutile aggravio buon funzionamen- to della giustizia”». E in merito, il Consi- glio giudiziario ha segnalato l’allarmante contenzioso «di cause seriali pendenti», le quali hanno determinato «un sovraccari- co di lavoro, per non essere stata disposta la riunione dei giudizi», impugnati nella quasi totalità dei casi. i chiama Carla Giuliano. Ha 37 anni, deputata foggiana roppe sentenze riformate, «con inutile aggravio buon funzionamento della giu- SI. MU.

  32. 5 IL DUBBIO INTERVIST A PRIMOPIANO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 STEFANO CECCANTI PARTITO DEMOCRATICO nuto effettivo del dl Rilancio. Di fatto, si rischia di permetterne una sorta di riscrittura alla luce degli esiti del monitoraggio del Mef. Così si darebbe al Mef un pote- re che, di norma, non avrebbe? Sì. L’attuale legislazione conta- bile consente variazioni com- pensative solo tra stanziamenti di bilancio non riconducibili a fattore legislativo. Su questi ulti- mi, infatti, è possibile interveni- re solo con la legge annuale di bi- lancio. Esiste una strada per contempe- rare l’esigenza di tutela delle prerogative del Parlamento con le necessità dell’Esecutivo? Qualora si volesse mantenere una modalità flessibile nell’allo- cazione delle risorse economi- che, ritengo sarebbe necessaria una compensazione. Una ipote- si potrebbe essere quella di uti- lizzare la procedura del cosid- detto “doppio parere” parla- mentare sugli schemi del decre- to, che dunque ne renderebbe più forte il vaglio da parte dell’organo legislativo. In ultima analisi, ritiene che i principi legislativi previsti dall’ordinamento siano stati piegati in modo eccessivo du- rante questa pandemia? GIULIA MERLO I strettissima «Con 266 articoli e 1051 com- mi, è il decreto legge più grande della storia», spiega il deputato dem e costituzionalista Stefano Ceccanti, membro del Comitato per la legislazione della Camera che ha appena votato all’unani- mità un parere dettagliato. E l’a- nalisi che ne emerge è quella di un decreto legge “monstre” che disciplina settori diversi tra lo- ro, che desta qualche preoccu- pazione sul rispetto dei requisi- ti costituzionali necessari per- chè il governo possa legittima- mente utilizzare almeno dopo l’emergenza uno strumento legi- slativo di questo tipo. Ma è davvero possibile esercita- re un controllo parlamentare sui contenuti di un decreto leg- ge di questa portata? Partiamo da un dato: l’emergen- za che stiamo ancora affrontan- do è evidentemente la ragione che giustifica le dimensioni di questo decreto legge. Il Comita- to ha tenuto conto di questo ele- mento per valutare il testo. L’at- teggiamento nei confronti di questo decreto legge, tuttavia, è stato molto prudente: il nostro compito è quello di tutelare la forza del controllo parlamenta- re su qualsiasi atto avente forza di legge ed è certo che il dl Rilan- cio rende questo controllo più difficile. Per questo, è necessa- rio evitare che una prassi di que- sto tipo possa stabilizzarsi nell’ordinamento. Quindi l’ampiezza del dl ri- schia di essere ingiustificata? Se l'ampiezza del decreto sia giustificata o meno è materia opinabile, fortemente politica. Quello che interessava dire al Comitato è che, al di là dei giudi- zi sul presente, non possono es- sere precedenti per una fase suc- cessiva, non più segnata dall'e- mergenza, dove non dovranno essere riprodotti per inerzia. I decreti legge, per loro natura, dovrebbero avere applicazio- ne rapida e diretta proprio per rispondere alla loro ragion d’es- sere: la necessità e l’urgenza. E’ possibile con un testo così am- pio? Questo è uno dei rischi da valu- tare. E’ fondamentale che si tute- li l’immediata applicabilità del testo. Anche perchè il rischio è quello di una successiva confu- sione normativa: la complessità eccessiva del dl Rilancio potreb- be provocare, anche nello stes- so Parlamento, la tentazione di introdurre nuove procedure pa- rallele per accedere ai benefici e all’indennità. l vaglio sui contenuti del dl Rilancio è già cominciato, ma anche la forma è sotto osservazione. «Il Parlamento ritrovi la giusta centralità, ed eserciti il controllo sul dl Rilancio» Quindi anche il Parlamento do- vrebbe limitare i propri inter- venti? Di fronte a un testo lungo e com- plesso proveniente dal Gover- no anche i parlamentari devono ben pensare prima di emendare se ciò che introducono semplifi- ca o complica. Non è questione di buone intenzioni, che sono sempre da supporre. In questo senso il Comitato rivolge la sua “moral suasion” anche ai parla- mentari anche perché molti cit- tadini stanno già facendo do- mande per benefici sulla base dei requisiti del decreto. Potrebbe sorgere quindi anche il rischio di ritardi? Ritardi e anche incertezze appli- cative delle singole norme. Ec- co, questo rischio va scongiura- to in tutti i modi, prevenendo anche ravvicinate modifiche normative. In questi mesi, però, i decreti che abrogavano quelli prece- denti si sono succeduti a ritmi di uno alla settimana. Ecco, il Comitato ha individua- to anche questa come notazio- ne: bisogna evitare modifiche normative che si sovrappongo- no. Le cito il caso più rilevante che riguarda proprio il dl Rilan- cio: l’articolo 9 si sovrappone all’articolo 4-bis del decreto-leg- ge n. 19 del 2020, da pochi gior- ni introdotto nel corso dell’esa- me parlamentare. Entrambe le disposizioni riguardano la pro- roga dei piani terapeutici che in- cludono la fornitura di protesi e di altri dispositivi, ma la dispo- sizione dell’articolo 4-bis risul- ta di più ampia portata. Questo significa che il rimedio alla so- vrapposizione è semplice: sop- primere l’articolo 9 del provve- dimento in esame. Ma in 266 ar- ticoli non tutti i casi potrebbero essere così facili da dirimere. L’aspetto chiave del dl Rilan- cio è la sua portata economica. Quali poteri di incidenza ha il Parlamento su un’incognita di stretto appannaggio del Mini- stero dell’Economia? Il controllo parlamentare deve esserci e va tutelato in modo stringente, evitando procedure anomale sbilanciate sul Gover- no. Mi spiego meglio: il comma 8 dell’articolo 265 che dispone che le risorse destinate a ciascu- na delle misure previste dal de- creto siano soggette ad un moni- toraggio da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In altri termini: il Mef sarebbe autorizzato ad apportare con propri decreti, sentito il Mini- stro competente, le variazioni di bilancio che ritiene necessa- rie, rimodulando le risorse tra le misure previste dal decreto. Questo rischia di creare confu- sione tra fonti. Insomma il Governo potrebbe modificare unilateralmente quanto già approvato dal Parla- mento con il via libera del de- creto legge? Se abbiamo capito bene, sem- bra di sì. In ogni caso è un'inter- pretazione che purtroppo non si può escludere. Secondo l’arti- colo 265, un decreto ministeria- le potrebbe modificare le auto- rizzazioni legislative di spesa contenute nel provvedimento e le implicazioni sono evidenti. Il fatto che il Ministero possa allo- care diversamente le risorse tra le diverse misure finirebbe per rideterminare ex post il conte- Secondo me no, non condivido quella parte di costituzionali- smo ansiogeno che fa quest'ana- lisi apocalittica, però dobbiamo tenere conto che c'è un'esigenza di rientro progressivo nella nor- malità man mano che l'emergen- za scende. Per questo in tanti ab- biamo fatto la battaglia per il ri- torno ai decreti rispetto ai dpcm e per questo abbiamo puntato ad una parlamentarizzazione dei Dpcm residui. Il problema non è la polemica retrospettiva, ma uno sguardo esigente in avanti sul rientro alla fisiologia Il governo si è mosso nel rispet- to del Parlamento, oppure il ruolo delle Camere rischia di fi- nire schiacciato? Anche qui il punto è la prospet- tiva, non la retrospettiva e, so- prattutto, l'iniziativa. Il Gover- no ha detto che la fase 1 è finita sul piano epidemiologico? Be- ne, allora il Parlamento è chia- mato a farsi valere e a chiedere che la nuova fase, con la sua di- scontinuità, si veda. Non le pare che questo parere così puntua- le, motivato e dettagliato nei suoi aspetti critici, votato all'u- nanimità dal Comitato, segni un passaggio importante? Il ruo- lo del Parlamento anzitutto si esercita, prima di rivendicarlo. «CON 266 ARTICOLI, È IL DECRETO LEGGE PIÙ GRANDE DELLA STORIA E SI GIUSTIFICA CON L’EMERGENZA SANITARIA. C’È IL RISCHIO DI RITARDI E INCERTEZZE APPLICATIVE»

  33. 6 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 PRIMOPIANO POLITICA MA L’OLANDA FRENA dettagli non contraddiranno co- me spesso capita i "titoli", per l'I- talia non andrebbe male. Le ri- forme richieste, oltre a un inter- vento più che mai necessario sulla Sanità, riguarderebbero Giustizia, Istruzione e Pubblica amministrazione. L'importante qui è quel che, almeno per ora, non c'è: la riduzione a tappe più o meno forzate del debito pub- blico. "Si tratta di una svolta senza pre- cedenti" esulta il commissario italiano all'Economia e l'entu- siasmo non è ingiustificato. An- che se la presidente von der Leyen si è affrettata a sottolinea- re che "non c'è mutualizzazione del debito" l'affermazione è ve- ra più nella forma che nella so- stanza. Questo modello di Reco- very Fund è quanto meno un passo in quella direzione. Il pre- stito, inoltre, prevede condizio- ni ottimali: basso tasso d'interes- se e restituzione a lungo termi- ne, tra il 2028 e il 2058. I problemi, per l'Italia, sono al- trove. Non è chiaro quanta parte del fondo sarà disponibile nei prossimi mesi, ma si tratterà cer- tamente di briciole: intorno ai 10 mld. E' in discussione la pos- sibilità di un prestito-ponte per suppplire al problema di quei Paesi che, come l'Italia, di quei sussidi hanno bisogno subito e non possono aspettare il 2021. Ma in queste condizioni, inevi- tabilmente, tornerà all'odg il te- ma del prestito Mes, nonostante sia stato bocciato anche negli ul- timi giorni da Conte. Lo stesso M5S, ora, si mostra più possibi- lista. "Certo le condizioni sono molto diverse da quelle del vec- chio Mes", ammette il ministro D'Incà ma il tema resta incande- scente. Poi c'è il problema per molti ver- si principali. L'Italia, oggi, non è in grado di investire decine di mld nei settori indicati dalla Commissione. Se non lo ha fat- to sinora, con capitali europei certo inferiori ma pur sempre cospicui, è proprio perché non può farlo. Le sette riforme an- nunciate ieri dal premier Conte nel suo "Recovery all'italiana" vanno proprio in quella direzio- ne ma sono solo annunci: batte- re quella strada superando i mil- le ostacoli della macchina am- ministrativa italiana in panne è altro paio di maniche. Infine il debito. Certo, la soluzio- ne trovata è molto distante da quella capestro alla quale mira- no i Paesi che oggi si chiamano frugali e ieri erano più propria- mente definiti "falchi rigoristi" ma pur sempre di debito pubbli- co si tratta e di un debito già arri- vato alle stelle. Senza una netta ripresa economica, ostacolata dalle difficoltà di cui sopra, il ri- schio, segnalato a tutte lettere dalla Bce due giorni fa, che nei prossimi mesi emergano rischi per la sostenibilità del debito pubblico dei Paesi più fragili è innegabile e incombente. La Bce non cita nessun Paese. A tut- ti sanno che il riferimento è di- retto essenzialmente a un solo Stato: l'Italia. L’Ue mette sul tavolo 2400 miliardi di Euro Roma sarà la prima a intascare la quota L economica legata al coronavirus - sempre che l’Olanda non reisca a frenare l’operazione -sarà complessivamente di 2.400 miliardi. Lo ha spegato ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento europeo. Von der Leyen ha ricordato che ai 750 miliardi del Recovery fund si aggiunge una proposta per un Bilancio pluriennale della Ue di 1.100 miliardi, "per un totale di 1.850 miliardi". A questa cifra va sommata la prima parte della risposta europea alla crisi gia' approvata nelle scorse settimane, ovvero i 540 miliardi messi sul tavolo da Bruxelles per il Mes, il fondo Sure contro la disoccupazione e la garanzia della Bei per le imprese. L'Italia dovrebbe essere la prima beneficiaria in assoluto nell'Ue del Recovery Instrument, seguita a ruota LA PROPOSTA DELLA COMMISSARIA PIACE A CONTE IL PROBLEMA SONO I TEMPI AL NOSTRO PAESE ANDRÀ IL 20% DELLE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE DA BRUXELLES ALLA SPAGNA IL 19% E ALLA FRANCIA IL 20% una cifra da prendere con le pinze, perché girano tabelle diverse e gli eurodeputati Sandro Gozi e Antonio Tajani, che hanno informazioni di prima mano, hanno indicato cifre superiori di una ventina di miliardi. C'è anche un'altra tabella, che riguarda i fondi preallocati, secondo la quale all'Italia dei 750 mld di Next Generation Eu spetterebbero 172,745 mld, che è la cifra indicata dall'eurodeputato Sandro Gozi, dei quali 81,807 mld sotto forma di trasferimenti e 90,938 mld di prestiti. La Spagna segue in seconda posizione con 140,44 mld. Per ora, comunque, si tratta di cifre non ufficiali: il portavoce capo della Commissione Eric Mamer ha spiegato, in videoconferenza stampa, che le cifre ufficiali suddivise per Paese saranno comunicate solo domani. In ogni caso, da entrambe i documenti l'Italia risulta nettamente come il primo beneficiario di Next Generation Eu. a “potenza di fuoco” della risposta europea alla crisi dalla Spagna e, più a distanza, dalla Francia e dalla Polonia. Secondo le chiavi di allocazione dei 750 mld di euro che compongono lo strumento e che valgono per tutte le componenti del pacchetto (trasferimenti, prestiti, fondi aggiuntivi per InvestEu), riportate nello Staff working document approvato oggi dalla Commissione, all'Italia andrebbe il 20,4% delle risorse, alla Spagna il 19,9%, alla Francia il 10,4%, alla Polonia l'8,6%, alla Germania il 6,9%, alla Grecia il 5,8%, alla Romania il 4,4%, al Portogallo il 4,2%. Il 20,4% di 750 mld sono 153 mld, ma è PAOLO DELGADO I dovrà affrontare il solo vero sco- glio, quello del Consiglio euro- peo che si riunirà il 18 giugno. Lo scontro con i Paesi ostili al Recovery avverrà in quella se- de. La proposta tenuta segretis- sima sino all'ultimo da Ursula von der Leyen e poi ufficializza- ta ieri ha comunque un peso no- tevole, essendo il punto a cui partono sia le istituzioni euro- pee che i principali Stati, Ger- l Recovery Fund è servito. Anzi no: è servita la proposta della Commissione che ora Il bazooka di Ursula è servito ma ora l’Italia ha fretta e i soldi arriveranno nel ’21 NON È CHIARO QUANTA PARTE DEL FONDO SARÀ DISPONIBILE NEI PROSSIMI MESI, MA SI TRATTERÀ CERTAMENTE DI BRICIOLE to forma di aumento dei contri- buti al bilancio europeo nei prossimi anni. Il resto sarà inve- ce debito a tutti gli effetti: pese- rà cioè sul debito pubblico. All'Italia andranno i contributi più cospicui: 172,7 mld tra cui 81,807 in forma di sussidio e 90,930 come prestito. I fondi sa- ranno divisi in tre diversi pro- grammi di sostegno. Il più cospi- cuo e determinante sarà il Reco- very and Resilience Facility e dovrebbe essere sottoposto a una doppia condizionalità. La prima è l'obbligo di indirizzare gli investimenti verso i fronti strategici indicati dall'Unione, Green Economy e Digitalizza- zione, oltre che verso i settori più colpiti dalla crisi, primo fra tutti il Turismo. La seconda è l'attuazione delle Riforme indi- cate dalla Commissione. Messa così, dunque se non subirà mo- difiche nel corso dell'iter e se i mania e Francia, con la maggio- ranza dei Paesi Ue a sostenerli. In Italia già sparano i mortaretti, in buona parte a ragione veduta, anche se la rosa non è sprovvi- sta di spine. Il fondo complessi- vo sarà di 750 mld, 250 in più di quanti previsti dal piano fran- co-tedesco. L'aggiunta sarà co- stituita da un prestito mentre il grosso sarà "a fondo perduto": una serie di interventi europei (tassa sul carbone, web tax, pla- stic tax come base) dovrebbe evi- tare la restituzione parziale sot-

  34. 7 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 PRIMOPIANO L’ASTRO NASCENTE DEL PD Anche Bonaccini scende in campo «Ma non mi candido se si vota prma» S premier. Dopo mesi di chiacchiericci, il governatore dell’Emilia Romagna esce allo scoperto. Con un’intervista al direttore dell’Espresso Marco Damilano prima, e con dichiarazioni ancora più esplicite all’Aria che tira dopo. «Non mi candido premier se ci sono elezioni anticipate», mette subito in chiaro il presidente emiliano, confermando l’intenzione di mettersi «a disposizione» del centrosinistra per vincere la partita contro il sovranismo. Del resto, come raccontato sul Dubbio già nel febbraio scorso, è dalla vittoria alle Regionali che Bonaccini e il suo staff hanno cominciato a pensare in grande, tanto da immaginare la scalata al Partito democratico in vista della lotta di successione a Zingaretti. Ora la “stella nascente” della politica nazionale dem comincia a scoprire le carte, rivendicando i propri successi, arrivati nella fase di maggiore espansione del salvinismo. «Io qualche mese fa potevo perdere le elezioni in Emilia Romagna, anzi quasi tutti dicevano che avrei perso, e avrei smesso probabilmente il mio impegno politico in prima linea», dice Bonaccini avvalendosi del senno del poi. «Quindi avrei perso e avrei interrotto la mia esperienza amministrativa e politica, probabilmente senza avere tutti i demeriti: ho vinto anche in modo molto largo rispetto a quello che si pensava, e ho preso molti più meriti di quello che ho», aggiunge. Ma per ora Bonaccini dice di volersi dedicare solo alla sua Emilia Romagna e di non avere alcuna intenzione di pensare alla premiership in caso di elezioni anticipate. La strada per Palazzo Chigi va preparata con cura, magari passando prima per il Nazareno. I vari Andrea Orlando e Giorgio Gori, attuali pretendenti al trono di Zingaretti. tefano Bonaccini rompe gli indugi e annuncia la sua disponibilità a scendere in campo come candidato fa sbaglia. Solo chi chiacchie- ra non sbaglia mai. Ricordo an- che che questa è la baracca ita- liana, eh. Conte sta guidando una Panda quando ci vorrebbe una Ferrari», ripeteva Bersani solo due giorni fa in Tv, intervi- stato da Lilly Gruber, prima di puntare il dito contro Matteo Renzi per i continui attacchi al presidente del Consiglio. O an- cora: «Conte non gode di buo- na stampa. In ambienti demo- cratici si ritiene molto transito- rio questo governo e lui è stato considerato all’inizio un vuo- to a perdere. Io ho una mia idea: Conte appare come uno che ragiona un pò in autono- mia, è uno che non ha il guinza- glio corto» (Bersani, 22 mag- gio). Se non è una dichiarazio- ne d’amore, poco ci manca. D’altronde non è un mistero che per l’ex ministro dello Svi- luppo economico l’anima gril- lina abbia una radice progres- sista. Bersani ne è convinto al- meno dal 2013, quando accet- tò di essere messo alla berlina in diretta streaming da Vito Crimi e Roberta Lombardi, pur di tentare di formare un go- verno col Movimento 5 Stelle. E nonostante il fallimento dell’impresa, l’ex segretario dem non ha mai cambiato idea. Come non ha mai avuto dubbi anche il vecchio compa- gno di partito Massimo D’Ale- ma, che al varo del secondo go- verno Conte dichiarava: «È lo sbocco naturale di un impas- IN CASO DI CRISI ARTICOLO 1 PENSA A UN POSSIBILE TICKET PREMIER-MINISTRO «SE AVESSI PERSO LE ELEZIONI IN EMILIA ROMAGNA,AVREI SMESSO PROBABILMENTE IL MIO IMPEGNO POLITICO IN PRIMA LINEA. ORA SONO A DISPOSZIONE» tempo fa costretti a scegliere tra un ritorno nel Pd e un’al- leanza incerta con Fratoianni, adesso rinfrancati dalla terza via. Leu, del resto, è ormai un contenitore vuoto, una mera si- gla, utile solo a tenere in vita un Gruppo parlamentare con i relativi vantaggi. Perché nella sinistra “radicale” ognuno fa per sé già da parecchio tempo. A tenere alto il vessillo di quel- la che fu la lista elettorale del 2018 è rimasto praticamente il solo Piero Grasso, gli altri han- no scelto di ripiegare su proget- ti meno inclusivi. E Articolo 1 ora sogna un nuo- vo percorso. È in questa pro- spettiva che vanno lette le quo- tidiane lusinghe al premier provenienti dai dirigenti più illustri del piccolo partito. A cominciare da Pier Luigi Ber- sani, uno dei maggiori estima- tori del lavoro di Conte. «Chi Ecco l’idea dei bersaniani: un nuovo partito al servizio di Conte e Speranza ROCCO VAZZANA R berto Speranza e Giuseppe Conte. È questa l’idea che co- mincia a farsi largo nel movi- mento nato dalla scissione dal Pd, dove molti sono convinti dell’opportunità di capitaliz- zare al massimo l’insperata po- polarità del ministro della Sa- lute, guadagnata sul campo della gestione emergenziale. Il progetto, al momento, è solo un’ipotesi, un piano B subordi- nato a una variabile: la tenuta del governo. I bersaniani infat- ti non hanno alcuna fretta di tornare alle urne, ma qualora la situazione precipitasse, la ciambella di salvataggio da lanciare al premier consenti- rebbe a tutti di restare a galla. L’idea è di creare quella che già chiamano «lista del buon- governo», guidata dal ticket Conte-Speranza, che si presen- ti agli elettori con in piedi pian- tati nel campo progressista, in alleanza con i dem e con even- tuali pezzi di Movimento 5 Stelle andati alla deriva. A ren- dere possibile l’operazione: la credibilità del ministro della Salute, costruita mattone do- po mattone nei mesi del lock- down. Quella stessa credibili- tà che nel picco della pande- mia ha fatto balzare il mite Spe- ranza al terzo posto della clas- sifica di gradimento degli ita- liani, secondo alcuni sondag- gi, alle spalle dei soli Conte e Zaia, più avanti dei vari Salvi- ni, Meloni e Di Maio. Giorno dopo giorno, il giovane mini- stro potentino si è guadagnato la fiducia del presidente del Consiglio, trasformandosi, nei momenti più difficili per la maggioranza, nel mediatore più leale al premier. Non c’è stato scontro - tra Francesco Boccia e i governatori, tra il Pd e il M5S, tra Teresa Bellanova e Vito Crimi - che non abbia vi- sto Speranza nel ruolo di tessi- tore dialogante. Una piacevo- le sopresa per Conte che, inten- to a parare i colpi di tutti gli al- leati, ha trovato per la strada il suo “Franceschini”. Ma ancora più piacevole deve essere stata la sorpresa per Ber- sani e compagni, fino a poco ottamare Articolo 1 per costruire un nuovo con- tenitore a misura di Ro- IN CASO DI FINE ANTICIPATA DELLA LEGISLATURA NASCEREBBE UNA «LISTA DEL BUONGOVERNO» CON I PIEDI NEL CAMPO PROGRESSISTA E UN OCCHIO AI GRILLINI se. Si è imbccata una strada che era naturale fin dall'ini- zio». Adesso i fatti sembrano dare ragione ai due vecchi leader, che hanno trovato in Conte la chiave per scardinare il mon- do pentastellato e costringerlo a una scelta di campo. La strut- tura organizzativa di Articolo 1 è già pronta per essere affida- ta al premier e al ministro del- la Salute. Sempre che il gover- no venga “abbattuto” e l’avvo- cato del popolo accetti di getta- re il cuore oltre l’ostacolo.

  35. 8 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 EUROPA&LEADERSHIP É LA DURATA MEDIA DI UN ESECUTIVO NEL NOSTRO PAESE (386 GIORNI), UNA FRAGILITÀ ENDEMICA GIUSEPPE IERACI* S tedì 29 settembre 2020. Natural- mente è una boutade, non ho la sfera di cristallo, è una previsio- ne basata sulla durata media dei 64 governi della storia repubbli- cana italiana, che è di 386 giorni. Quando dico che cadrà (potreb- be cadere) quel giorno, tratto la serie dei governi come se fosse “matematica”, una funzione di qualcosa, e “derivo” quella fun- zione. Ma è una funzione di co- sa? Non farò riferimento alle varie vi- cende della cronaca, quelli sono i “purissimi accidenti” della sto- ria. Un governo della I repubbli- ca cadde perché ai repubblicani avevano promesso e non dato un sottosegretariato alle telecomu- nicazioni, il governo Andreotti I nel 1972 resistette, è un eufemi- smo, nove giorni, battuto subito al voto di fiducia in Senato, il go- verno Prodi I cadde in aula per un voto e perché quelli di Rifon- dazione lo tenevano sulla grati- cola, a Letta sfilò la sedia Renzi, il quale a tempo debito dovette dimettersi per eccesso di confi- denza: ha il suo partito in mano, ha riformato la Costituzione, ma decide d’imbarcarsi in un refe- rendum (quello del 4.12.2016) che nessuno gl’impone. Si po- trebbe continuare, un filosofo di- ceva “il mondo è tutto ciò che ac- cade, è la totalità dei fatti”. Lasciamoli dunque i fatti e cer- chiamo di capire se ci sono delle ragioni strutturali di questa de- bolezza. I governi italiani sono istituzionalmente deboli, è un difetto congenito e difficile da curare, con buona pace di Massi- mo Cacciari che ha proposto gior- ni fa una nuova Costituente. Giu- seppe Di Palma scriveva che i go- verni italiani “sopravvivono ma non governano”. La ragione di questo sta nel loro basso grado di “integrazione nell’arena parlamentare” e nell’altrettanto loro limitata “ca- pacità di difendere le politiche”. Walter Bagehot spiegava la “co- stituzione inglese” – così lui la chiama - illustrando il suo “se- greto efficiente”, il cabinet agi- sce come una commissione ese- cutiva del parlamento e lo con- trolla. Il modello inglese mostra un grado elevatissimo di integra- zione governo-parlamento, il go- verno nasce e muore nel parla- mento e la sua durata tende alla fine della legislatura. La durata media dei governi inglesi (1043 gg.) corrisponde al 63% della du- rata della legislatura. In Germania, dove c’è un esecuti- vo altrettanto forte, la durata me- e volete impressionare i vostri amici, dite che il Go- verno Conte II cadrà mar- Vogliamo fare un gioco? Il governo Conte cadrà il 29 settembre 2020... TEDESCHI, INGLESI, AUSTRIACI, OLANDESI MA ANCHE SPAGNOLI E PERSINO I GRECI HANNO SISTEMI PIÙ STABILI E UN POTERE POLITICO CHE NON È IN BALIA DELLE CONVULSIONI DEL LEGISLATIVO dia dei governi è di 1130 giorni, un tempo che equivale all’86% della legislatura. In breve, in In- ghilterra e in Germania i governi sono – davvero – “di legislatu- ra”, mentre in Italia no, visto che durano mediamente per un quar- to della legislatura. Oltre a dipendere da questa forte integrazione governo-parlamen- to, la durata dei governi britanni- ci e tedeschi dipende anche dal- la loro capacità di proteggere le politiche dagli “attacchi” delle opposizioni. Elenco un po’ dei poteri – scritti nei regolamenti parlamentari – che il cabinet in- glese ha per fronteggiare le oppo- sizioni: aree di policy riservate (spesa), priorità ai provvedimen- ti del governo, selezione degli emendamenti, chiusura del di- battito, ghigliottina, riduzione dei tempi concessi all’opposizio- ne, controllo dell’agenda parla- mentare. Così è anche in Spagna e pure nella vituperata Grecia, e infatti i governi spagnoli durano mediamente 1152 giorni. (82% della legislatura) e quelli greci 669 giorni. (55% della legislatu- ra). In Italia, la riforma del Regola- mento Parlamentare del 1997 ha cambiato la situazione rispetto al passato (Regolamento del 1971), il governo ha ora il potere di chiudere il dibattito, d’impor- tivi con gli altri allea- ti; non è protetto dal voto di sfiducia costruttivo o da qualche meccani- smo simile. Insomma, il nostro Presi- dente del Consiglio e il suo gover- no sono in balia del legislativo. In queste condizioni (vogliamo aggiungere le assurdità tutte ita- liane di una funzione legislativa “fotocopia” di Camera e Senato e del doppio voto d’investitu- ra?), i nostri esecutivi non gover- nano, ma sopravvivono, come i due governi Conte. I politici un po’ queste cose le sanno, molto fingono d’ignorar- le e, al solito, si accapigliano sul- la legge elettorale, che – sia detto – con la stabilità dei governi c’en- tra molto poco: Germania, Spa- gna, Svezia, Olanda, Norvegia, Austria hanno il proporzionale e i loro governi non ne risentono minimamente. Ma questa è un’altra storia. Morale: o s’interviene sull’archi- tettura istituzionale del nostro modello parlamentare, o dopo il Conte II prepariamoci a “vivac- chiare” con un altro governo “di sopravvivenza”. *professore ordinario di Scienza della Politica presso l’Università di Trieste re la ghigliottina, controlla l’a- genda parlamentare. Resta cadu- co, ma la situazione è un po’ mi- gliorata. La durata dei 13 gover- ni italiani nel periodo 1994-2018 è passata mediamen- te a 630 giorni, poco più di un ter- zo della legislatura (36%). Va detto che questo dato è forte- mente condizionato dall’uni- cum nella storia italiana del go- verno Berlusconi II (2001-05, du- rato 1474 gg.). Resta che, a diffe- renza del Premier inglese, il Pre- sidente del Consiglio italiano non può sciogliere le camere, o quanto meno chiedere al Capo di Stato che lo faccia al più pre- sto (scrivo così per prevenire l’o- biezione del costituzionalista, che dirà che questo non può fare neanche in Inghilterra: ma io par- lo della sostanza, non della for- ma); non può dimettere i suoi mi- nistri, a meno di conflitti ultima-

  36. 9 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 EUROPA&LEADERSHIP LA GESTIONE DELLA PANDEMIA E IL CONSENSO POLITICO ra” e sorretta da alcuni elementi vitali (bio-politici?): 1) la casa di proprietà (al- meno il 75 percento percento degli italia- ni – tre italiani su quattro – e con una su- perficie media di 100 metri quadri); 2) un discreto risparmio accumulato (tra i 16 e i 20mila euro pro-capite); 3) lo sti- pendio assicurato – ci sono circa tre mi- lioni e mezzo di dipendenti della pubbli- ca amministrazione, con uno stipendio lordo medio di 36.324 euro. Questo è lo “zoccolo duro” di chi non ha subito alcun contraccolpo economico – a parte i naturali fastidi del confinamen- to, ma il 24 percento delle vendite su Amazon è cresciuto (in Usa del 45 per- cento) e Deliveroo Italy dichiarava per la consegna cibo a domicilio a aprile una crescita del 40 percento – e che con più pathos si è identificato nelle iniziative del governo. Con altrettanto pathos si è concentrato contro gli “untori” – i run- ner, i biker, gli spritzer e per ultimi quelli della movida. A questo quadro “benestante” va aggiun- to: 4) i pensionati, che sono 16 milioni, ov- vero il 26,5 percento della popolazione, con un importo medio di 1.410 euro; 5) i percettori del reddito di cittadinanza, che sono oltre un milione per un impor- to medio di 532 euro. Ovviamente, stiamo parlando di “me- die” – ma le medie servono a quello, a da- re un quadro generale. A questo quadro generale va ancora aggiunto che il 40-45 percento della forza-lavoro delle azien- de non si è mai fermato (i lavori “essenzia- li”) e che tra casse integrazioni, bonus-fa- miglie, sospensione Iva e 400 euro di qua e 600 euro di là (spesso annunciati, ma lentamente in arrivo), bonus baby-sitter, si è provveduto a diverse “toppe”. Ora, i pensionati iscritti allo SPI-Cgil so- no quasi tre milioni; quelli iscritti alla FNP-Cisl sono un milione e settecento- mila, e quelli iscritti alla UILP sono più di seicentomila – parliamo perciò di ol- tre cinque milioni di iscritti “attivi” su un totale di sedici milioni di pensionati. Non è difficile immaginare che questa platea di pensionati, al di là della pensio- ne percepita, abbiano visto nel governo e nelle sue misure una “protezione”. In cambio del loro sostegno: non si registra alcuna iniziativa sindacale contro il go- verno. Mai. E anche: i percettori di Reddito di Cittadi- nanza sono al Sud 644mila sul totale di poco più di un milione – forse vale la pe- na ricordare che, a esempio, in Calabria alle elezioni del marzo 2018 i Cinquestel- le presero il voto di un elettore su due. Anche qui – non è difficile immaginare che da quest’altra platea sia venuto un so- stegno anche silente all’azione di gover- no, un bisogno di “protezione” e una spe- ranza che il proprio reddito venisse sem- mai incrementato – ma, intanto, gra- zieaddio e ai Cinquestelle, che c’era. Insomma, tra governo e “nazione” – è dif- ficile non vedere un processo di immede- simazione nelle misure da adottare e nel- le tempistiche. Questo governo è la foto- grafia della “struttura” di questo paese. Ma si può dire anche: questo governo ha gestito l’epidemia basandosi sul “patri- monio personale” dei cittadini. Rimangono fuori: precari, poveri, lavo- retti, servizi, lavoro a nero, badanti, schiavi della gleba – e rimangono fuori negozianti e quelle che una volta si chia- mavano “libere professioni”. Uno “strambo” popolo che il lockdown ha momentaneamente distrutto, ma che evi- dentemente non ha voce. Il coronavirus, in un certo senso, ha mes- so a nudo l’anatomia di questa nazione. Nella virtuosa Germania la Merkel è sotto accusa In Italia tutto tace LANFRANCO CAMINITI I – a Berlino, Monaco, Stoccarda, Franco- forte, alcune con poche persone, altre da riempire piazze e spazi. Eppure, la Ger- mania ha reagito bene fin dall’inizio all’epidemia: vuoi per un sistema sanita- rio che aveva “accumulato” terapie in- tensive – i pensionati-elettori tedeschi sono disposti a accettare tagli su tutto, ma non sulla sanità – e vuoi per un buon coordinamento tra governo centrale e Lander. Nonostante, ha protestato una galassia “stramba”, fatta di No-vax, quel- li che il 5G porta il virus, quelli che è Bill Gates per i suoi vaccini, quelli complotti- sti, quelli neonazisti – ce n’è uno, un cuo- co vegano, che dice che la Merkel mette il bromuro negli acquedotti, così i tede- schi se ne stanno buoni. Da noi non c’è mai stato bisogno di bromuro negli acquedotti, che invece l’acquie- n Germania, a maggio, ci sono state di- verse manifestazioni contro il gover- no e le misure imposte per l’epidemia scenza verso lo Stato e il governo è sem- pre stata totale. A parte runner, biker, spritzer e movida (tutti nominativamen- te non in italiano) e Agamben – che pure lui, poco italiano ta. Perché Confindustria non si è mai zit- tita – pur se fra tutti i soggetti sociali è quello che è riuscito a portare a casa più vantaggi? Perché Confindustria ha capi- to che la partita non era solo “non mori- re” nell’epidemia, ma anche “tenersi pronta” per il dopo-epidemia, quando tutto sarebbe tornato “normale”. Ha espresso fino in fondo, cioè, la sua sogget- tività politica: non esiste “ripresa” (e i flussi finanziari che la sorreggeranno) che non passi da noi. In realtà, altri due soggetti sociali-econo- mici hanno protestato, uno “essenziale” e l’altro “voluttuario”. Mi riferisco alla protesta dei braccianti a Foggia insieme Aboubakar Soumahoro, che chiedono più regolarizzazioni e migliori condizio- ni di lavoro; e alla protesta a Palermo di commercianti e parrucchieri che a deci- ne hanno invaso viale della Libertà. L’u- na e l’altra si sono provate a guardare an- che al “dopo-epidemia”, e alle condizio- ni in cui probabilmente si troveranno – oltre che additare la relativa inconsisten- za delle misure governative. Al momen- to, l’eco di queste proteste è abbastanza prossimo allo zero decibel. Per il resto, niente. No-vax, cuochi vega- ni e complottisti del 5G ci sono anche da noi, ma sono rimaste figure da social – e non sono mai riusciti a “politicizzare” la loro stramberia. D’altra parte, la destra – Salvini e Meloni – ha spesso ondeggiato, dando impres- sione di confusione tra richieste di misu- re più restrittive di quelle del governo e misure più allentate di quelle del gover- no, scavalcati però spesso da governato- ri e sindaci, che sono stati i veri interlocu- tori politico-istituzionali dei cittadini, in una “sospensione” della politica di fa- zione che trovava la sua primordiale ra- gione nel “diritto alla vita”. Una sospensione – questa – che ha visto insieme buona parte della “patria inte- ci fa. La nostra “stramberia” ha questi soggetti qua. Gli italiani – su cui UN POPOLO FIERO DEL PROPRIO LOCKDOWN CHE HA ACCETTATO OGNI MISURA RESTRITTIVA SENZA BATTER CIGLIO E SENZA MAI CRITICARE LE AUTORITÀ MA LA CRISI È STATA CONTROLLATA SOLTANTO GRAZIE AL PATRIMONIO PERSONALE DEI CITTADINI nessuno al mondo avrebbe scommesso un centesimo che si sarebbero acconcia- ti alle rigorose misure del confinamento – da Gressoney a Pachino sono stati i più disciplinati che c’è, certo, con qualche sbavatura (e ora, scalpitando). Non solo, ma hanno introiettato, hanno fatta pro- pria con animosità questa disciplina – tra inni cantati, bandiere esposte, ap- plausi ai balconi, l’osservanza dell’offi- cio delle comunicazioni quotidiane di governo e Protezione civile alle 18, che snocciolava numeri come litanie a una messa, e via dicendo. Amen. D’altronde, siamo – come annotava Gramsci (non sembri sproporzionata la citazione) e prima di lui Vincenzo Cuo- co – il popolo della “rivoluzione passi- va”, e possiamo benissimo essere il popo- lo della “restaurazione passiva”. Eppu- re, mi si dice, se tutto va bene madama la marchesa, perché protestare? Cos’è, una questione di principio, di pregiudizio? Ecco, forse è su questo “tutto va bene” – che bisogna provare a capirsi. Fin dall’inizio delle misure governative, un soggetto economico-politico non ha mai smesso di protestare, e cioè la Con- findustria, prima nelle forme più media- te di Boccia, e poi nelle forme più aggres- sive di Bonomi. Certo, non è scesa in piazza, ma la Confindustria non ha biso- gno di scendere in piazza. Non sempre quello che voleva Confindustria si è con- cretizzato in specifiche misure, in decre- ti, anche se ha rosicchiato ora di qua e ora di là – ma Confindustria non si è mai zitti- “DEMOCRAZIA ANZICHÉ MERKELATUR” UN UOMO DI RITORNO DA UNA MANIFESTAZIONE CONTRO LE RESTRIZIONI PER IL CORONAVIRUS A STOCCARDA CHRISTOPH SCHMIDT IN ALTO SONO AUTISI E COMPAGNIE DI VIAGGIO A PROTESTARE CON LA SGOMA DELLA CANCELLIERA NELL’AUTOBUS BERND THISSEN

  37. ESTERI10 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 SUDAMERICA COLOMBIA Pandemia, in arrivo il letto-bara IL NEGAZIONISMO SUL COVID, I GUAI GIUDIZIARI, L’ISOLAMENTO POLITICO U in bara è stato ideato da designer colombiani per aiutare ospedali e servizi sanitari a far fronte all’impennata di decessi di Covid-19. Lo riferisce il Guardian, precisando che due mesi di lockdown non hanno fermato l’avanzata dell’epidemia in Colombia. Secondo i bilanci ufficiali, i casi positivi stanno aumento di un migliaio al giorno, per un totale di 20 mila contagiati e almeno 700 morti. Il servizio sanitario è messo a dura prova dal coronavirus, in un Paese che ha soli 8.000 letti in terapia intensiva per una popolazione di circa 50 milioni oltre a carenza di dispositivi di protezione per medici ed infermieri. n letto che si trasforma facilmente to delle condizioni di salute dei conta- giati, ma le notizie sui morti sono diffi- cili da cancellare e, soprattutto, l’effetto mediatico delle foto delle fosse comuni preparate in Amazzo- nia non è arginabile né con tweet presidenzia- li né con dirette tv mini- mizzanti. Il timore che le cifre reali dell’epidemia siano molto più alte è tra i brasiliani assai dif- fuso. E l’atteggiamento di Bolso- naro in proposito è sembrato fuo- ri luogo a molti. Nei sondaggi il gradimento dell’ex colonnello neofascista diventato presiden- te crolla a vista d’occhio. Sale in- ANGELA NOCIONI N della disfatta può essere altissi- mo. Da mesi il presidente brasiliano Jair Bolsonaro tenta di improvvi- sare un’imitazione politica della spavalderia con cui, agli inizi dell’epidemia del Covid19, la Casa Bianca ha trattato le notizie sul contagio. Ma non gli sta an- dando benissimo. Tanto che Do- nald Trump ha deciso questa set- timana il divieto di entrare negli Stati uniti dal Brasile. Negare l‘esistenza della pande- mia con piglio ideologico sovra- nista non è servito a Bolsonaro La disfatta di Bolsonaro il “Trump brasiliano” va verso l’impeachment on è facile fare il Donald Trump senza essere Do- nald Trump. E il prezzo BRASILIA IL LEADER INDIGENO KRETAN KAINGANG PROTESTA PER CHIEDERE L’IMPEACHMENT DEL PRESIDENTE FERALDO PERES IN BASSO IL40° ANNIVERSARIO DELLA CHIESA EVANGELICA GUIDATO DAL TELEVANGELISTA SOARES, IN PRESENZA DEL PRESIDENTE BOLSONARO LEO CORREA ad evitare lo schiaffo dal suo so- vranista modello alla Casa Bian- ca. Prova che le alleanze (reali o solo da una parte agognate) tra so- vranisti chiacchieroni tendono per loro stessa natura a durar po- co. “Questa non è una pandemia, ma una nevrosi” ha assicurato Bolsonaro alla notizia dei primi morti europei da virus. “In Italia muoiono in tanti soltanto perché è un Paese di vecchietti. In ogni condominio italiano ci sono tan- ti vecchi quanti ne vedete nei pa- lazzi di Copacabana, solo per questo laggiù muoiono” ha detto il presidente brasiliano. E via spa- randole sempre più grosse. Per alcune settimane gli è andata bene perché il virus è arrivato in Brasile in ritardo rispetto all’Eu- ropa. Poi, però, il contagio ha co- minciato ad essere evidente an- che se non da tutti gli ospedali brasiliani arrivano report atten- dibilissimi sulle cause dei deces- si avvenuti tra i ricoverati. E an- che se non si riesce a contare quelli che muoiono senza aver messo piede in ospedale. Uffi- cialmente i contagi sono per ora sotto i 400mila (su 200 milioni di abitanti). La giovane età me- dia dei brasiliani aiuta la resi- stenza generale al deterioramen- vece quello dei governatori di San Paolo e di Rio de Janeiro che avvalendosi dei propri poteri hanno autonomamente decreta- to quarantene e politiche di isola- mento anticontagio. Bolsonaro come reagisce? Tenta di rafforzare la sua base sociale sicura. Fa regali politici e fa arri- vare una pioggia di soldi sui gruppi più attivi tra i suoi eletto- ri. Quindi in questi giorni ogni capriccio di capi di chiese evan- geliche, ogni pressione di latifon- disti, ogni richiesta di deforesta- tori professionisti e di lobby di produttori di armi sta trovando tappeti rossi al Planalto. La deforestazione amazzonica prosegue a ritmi inediti. L’invio dell’esercito sul posto, con l’o- biettivo formale di controllare gli incendi, è denunciato dai pro- fessionisti dell’Ibama, l’Istituto brasiliano per la difesa dell’am- biente, come un pericolosissimo mezzo per annientare la loro azione poiché sotto l’autorità dell’esercito (e quindi di Bolso- naro) devono stare tutti, compre- si gli ambientalisti. Che ne saran- no, dicono, annientati. D’altra parte in questi giorni il vi- deo più cliccato del Brasile è quello perfidamente diffuso dal Tribunale supremo, che ha deci- lioni di euro. Bolsonaro è in difficoltà politica crescente. Il Tribunale supremo sta investigando sull’ingerenza che il presidente, secondo l’or- mai ex ministro di giustizia Ser- gio Moro – l’ex giudice principa- le alleato di Bolsonaro diventato ora suo nemico politico - avreb- be avuto sulla Polizia federale nel tentativo di sotterrare indagi- ne a carico di Bolsonaro e dei suoi potentissimi figli. Moro, pri- ma di dimettersi, ha accusato il presidente di voler controllare la Polizia federale per bloccare in- dagini e per ottenere dossier ri- servati. Lo ha accusato anche di aver falsificato atti pubblici. Nel video desecretato dal Tribunale supremo, che riprende integral- mente il Consiglio dei ministri del 22 aprile, si ascolta incredi- bilmente il presidente Bolsona- ro confermare con abbondante turpiloquio, di fronte a ministri e parti sociali convocate alla bizza- ra riunione, che quelle pressioni le ha fatte, eccome. Su di lui pen- dono al molte diverse richieste di impeachment, per ora par- cheggiate al Congresso e la mi- nacciosissima denuncia penale fatta da Sergio Moro per reati fe- derali su cui sta indagando il Tri- bunale supremo. INDIFFERENTE ALLE CRITICHE CONTA SOLO SULLA SUA BASE SOCIALE, DALLE CHIESE EVANGELICHE, AI LATIFONDISTI DEFORESTATORI, FINO ALLA POTENTE LOBBY DELLE ARMI ri di armi arriva solo musica dal Planalto. Ad aprile è stata revoca- ta l’ordinanza per rafforzare il ra- strellamento di armi e munizio- ni. Un decreto presidenziale mol- tiplica per 12 il numero massi- mo di munizioni che si possono acquistare legalmente. Per alcu- ne armi il limite massimo è di 6000 all’anno. Ma il regalo più sostanzioso è per la lobby evangelica, trasver- sale e potentissima in Brasile. Al- le autorità fiscali sarebbe già arri- vata, secondo un’inchiesta del giornale di San Paolo “Estadão”, la richiesta presidenziale di can- cellare con un tratto di penna i debiti delle comunità evangeli- che con il fisco. Almeno 160 mi- so di desecretarlo, in cui oltre a un Bolsonaro visibilmente alte- rato si ascolta il ministro dell’Ambiente raccomandare a Consiglio dei miistri di approfit- tare dell’attenzione mediatica tutta concentrata sull’epidemia per accelerare le deforestazioni. Anche per la lobby dei produtto-

  38. 11 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 ESTERI UN AFROAMERICANO UCCISO. LICENZIATI GLI AGENTI La polizia lo soffoca rivolta nel ghetto di Minneapolis LA VITTIMA SI CHIAMAVA GEORGE FLOYD , AVEVA 46 ANNI ED ERA DISARMATA, L’OMICIDIO, RIPRESO IN VIDEO, HA FATTO IL GIRO DEL MONDO tre dice di non riuscire a respira- re, e infatti poco dopo è morto soffocato. Floyd, 46 anni, al mo- mento dell'arresto era disarma- to ed è stato ammanettato faccia a terra. Lavorava come guardia giurata presso un locale i cui pro- prietari lo descrivono come un dipendente modello. Lascia dei figli e una fidanzata. Il sindaco Jacob Frey non ha ac- colto la versione della polizia e ha annunciato il licenziamento degli agenti coinvolti mostrati dal video pubblicato su Face- book. Da esso risulta che il ginoc- chio è rimasto in pressione sull’uomo per diversi minuti, mentre gli agenti ignoravano tanto le sue suppliche quanto biamo visto un agente bianco che premeva il suo ginocchio sul collo di un uomo nero indi- feso», ha detto Frey spiegando che il coinvolgimento dell'Fbi è dovuto di fronte ad un fatto del genere. Il tutto però non ha fermato le proteste che sono scoppiate con forza in città e sono poi dila- gate sui social network. Una fol- la di persone si è riversata in strada riprendendo il vecchio slogano «Black lives matter», cui è stata aggiunta la frase «Non posso respirare», e con le mascherine hanno sfilato dal luogo della tragedia fino al di- partimento di polizia. Non so- no mancati momenti di tensio- ne e sono intervenuti anche agenti in tenuta anti-sommos- sa, che sono ricorsi anche all’u- so di gas lacrimogeni. Tra le ri- chieste dei manifestanti anche quella che vengano resi noti i nomi dei quattro agenti licen- ziati e le incriminazioni mosse nei loro confronti. La protesta non si è fermata a li- vello locale. In campo l’Nba, in particolare l'ex giocatore Ste- phen Jackson che era amico fra- terno della vittima. E lo hanno seguito anche star del calibro di LeBron James. È poi intervenu- ta anche la figlia di Martin Lu- ther King Jr, Bernice King, po- stando fianco a fianco la foto dell'agente col ginocchio sul collo di George Floyd e quella del giocatore di football Colin Kaepernick che nel 2016 lanciò lka protesta di inginocchiarsi inginocchiarsi durante l'inno nazionale per protestare contro «un Paese in cui la minoranza nera era ancora oppressa». mai sparito per quanto sia passa- to in secondo piano rispetto alle vicende più recenti. A Minnea- polis, in Minnesota, un agente di polizia che ha fermato un afroamericano ha pensato di im- mobilizzarlo mettendogli un gi- nocchio sul collo. L’uomo, Geor- ge Floyd, viene ripreso in un vi- deo diventato subito virale men- gli interventi dei passanti che chiedevano appunto di solleva- re il ginocchio. La polizia aveva provato a giustificare la sequen- za dei fatti sostenendo che l'uo- mo aveva opposto resistenza all'arresto. Ma per il sindaco era apparso subito chiaro che la prima dichiarazione non era ac- curata. «Per cinque minuti ab- VALERIO SOFIA T di un afroamericano da parte di un agente di polizia scatena le proteste e si alza di nuovo il sipa- rio su un problema che non è ornano gli scontri razziali negli Stati Uniti. Come al- cuni anni fa, l’uccisione HONG KONG NUOVO GIRO DI VITE CONTRO DIMOSTRANTI E OPPOSITORI Chi offende l’inno nazionale cinese ora andrà in prigione invece non ha rivelato nulla invitando l’opinione pubblica ad aspettarsi «qualcosa di molto potente». Il maggior timore di Washington è in realtà quello che Hong Kong cessi di essere un centro finanziario privilegiato nei suoi rapporti con gli Usa. In questo senso potrebbe essere incoraggiato un ritorno delle aziende americane in patria come ritorsione. Un’eventualità confermata dal consigliere economico del presidente, Larry Kudlow. «Faremo il possibile per le spese totali e pagheremo i costi di trasferimento se riporteranno le loro catene di approvvigionamento e la loro produzione negli Stati Uniti», ha infatti affermato lo stesso Kudlow interrogato dalla stampa. Allo studio ci sarebbero già alcune proposte: agevolazioni fiscali e sussidi tra cui un potenziale "fondo di reintegrazione" per 25 miliardi di dollari, oltre nuove regole che disciplineranno le attività economiche di ritorno antisommossa e barriere piene d'acqua hanno bloccato però la protesta che si è spostata in altre parti del centro. Il traffico è stato bloccato sia nella Central che nella Causeway Bay. L’intervento dei reparti speciali non si è fatto attendere, è stato fatto largo uso di lacrimogeni e spray urticanti. Secondo un comunicato della polizia 180 persone sono state arrestate. Uguale sorte per altri 100 manifestanti che invece si erano radunati nel distretto di Mongkok e a Wan Chai. Per tutti l’accusa è ALESSANDRO FIORONI L drammatiche e importanti per il futuro di Hong Kong. Il mercoledì appena trascorso è infatti stato il momento in cui il Consiglio legislativo dell’isola ha completato la seconda lettura di un disegno di legge che rende un reato penale il mancato rispetto dell'inno nazionale cinese. Per i trasgressori, colpevoli di fischi o insulti in occasione di manifestazioni pubbliche, sono previste ammende fino a 5mila euro o, nei casi più gravi, 3 anni di prigione. Oggi invece il Parlamento di Pechino dovrebbe licenziare la contestatissima legge sulla “sicurezza nazionale”che permetterebbe ai cinesi di intervenire direttamente in caso di proteste ad Hong Kong, svuotando di fatto l’attuale legislazione che consente una discreta autonomia (“un paese, due sistemi”). Verrebbe così represso qualsiasi sommovimento giudicato come secessione o sedizione. Il timore che si tratti della fine del regime speciale di Hong Kong ha già provocato violente proteste di piazza lo scorso fine settimana, un copione che si è ripetuto anche ieri. I manifestanti si sono dati appuntamento presso il palazzo del Consiglio legislativo (Legco) nel distretto centrale. La forte presenza di polizia a giornata di ieri e quella di oggi saranno forse ricordate come le più TRE ANNI DI RECLUSIONE PER I TRASGRESSORI OGGI PECHINO APPROVA LA CONTESTATISSIMA LEGGE SULLA SICUREZZA NAZIONALE ALTA TENSIONE CON GLI USA di manifestazione non autorizzata e possesso di armi improprie. Ma gli scontri di piazza impallidiscono di fronte al confronto sempre più muscolare tra Usa e Cina. Dopo le dichiarazioni dei vertici del Pc cinese che ha parlato di “nuova guerra fredda”, martedì scorso è stata la volta di Donald Trump che durante una conferenza stampa alla Casa Bianca ha promesso sorprese per il fine settimana. Uno dei consiglieri per la Sicurezza, Mike O’Brien, si era spinto sul terreno di eventuali sanzioni in risposta all’attivismo cinese a Hong Kong, Trump

  39. 12 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 UNA MODIFICA DEL 4 BIS PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DELLA SENTENZA VIOLA DELLA CEDU I “professionisti dell’antimafia” all’attacco dei permessi agli ostativi DUE LE PROPOSTE PER RENDERE PIÙ DIFFICILE LA CONCESSIONE DEI BENIFICI: ACCENTRARE LE DECISIONI A ROMA O ESAUTORARE I MAGISTRATI DI SORVEGLIANZA gli ergastolani ostativi possono fa- re istanza per richiedere il permes- so premio. Ricordiamo che si trat- ta di un beneficio penitenziario di durata non superiore ogni volta a quindici giorni per consentire di coltivare interessi affettivi, cultu- rali o di lavoro. La durata dei per- messi non può superare comples- sivamente quarantacinque giorni in ciascun anno di espiazione. Fi- no a quando la Consulta non ci ave- va messo mano, chi non collabora- va con la giustizia non poteva fare istanza per chiedere tale beneficio. Sono due le proposte di modifiche in campo che, come detto, non pos- sono andare contro la decisione della Consulta (e quindi contro i principi della nostra Costituzio- ne), ma sicuramente rendono ulte- riormente più difficile tale conces- sione. La prima ipotesi è la previ- sione di togliere il potere decisio- nale ai magistrati di sorveglianza territoriali e concentrarli tutti al tri- bunale di sorveglianza di Roma. In tal caso, la competenza di decidere sui reclami avversi ai provvedi- menti emessi dal tribunale di Ro- ma in materia di permessi premio potrebbe essere affidata ad un orga- no di seconda istanza, quale una se- zione della corte d’Appello di Ro- ma integrata dalla presenza di esperti. O addirittura, in alternati- va, l’esclusione di far reclamo e an- dare direttamente in Cassazione. In soldoni, nella prima ipotesi, vo- gliono far mettere da parte i magi- strati di sorveglianza locali e ac- centrare tutte le decisioni al solo giudice romano. Parliamo d’al- tronde di una proposta già avanza- ta dal membro togato del Csm Ni- no Di Matteo e prontamente rece- pita dalla Commissione parlamen- tare antimafia. L’eventuale previ- sione di un accentramento, però, se approvata con decreto legge, non potrebbe corrispondere al principio costituzionale del giudi- ce naturale, che per altro allontane- rebbe il giudice “territoriale” dal- la conoscenza della persona, che è invece fondamentale per apprez- zarne le evoluzioni nel tempo. Da rilevare anche l’esclusione del re- clamo, saltare quindi i passaggi “ordinari” e andare direttamente in Cassazione per saltum. La seconda ipotesi invece prevede un “doppio binario” con una disci- plina differenziata in ragione del- la tipologia dei reati per cui il sog- getto è condannato. In tale ipotesi saranno i tribunali di sorveglianza “territoriali”, non il singolo giudi- ce di sorveglianza , a decidere per i condannati di reati associativi, de- litti mafiosi e di criminalità orga- nizzata, eversiva o terroristica e traffico di stupefacenti. Cosa cam- bierebbe? In sostanza tale decisio- ne non la prenderà il magistrato di sorveglianza, ma ci sarà un giudi- zio collegiale e rafforzato anche dalla presenza dei componenti esperti non togati e delle relative professionalità, nonché dalla par- tecipazione all’udienza della pub- blica accusa. Anche questa secon- da ipotesi prevede l’esclusione del reclamo optando esclusiva- mente per il ricorso in Cassazione. Ipotesi che presenta punti che po- trebbero far discutere. Soprattutto per il rafforzamento del “doppio binario”, imperniato sul disvalore del reato commesso piuttosto che sulla valutazione della personali- tà del condannato. Ma, soprattut- to, nasce ancora una volta un mes- saggio di sfiducia nei confronti dei singoli magistrati di sorveglianza. DAMIANO ALIPRANDI D per motivi di salute (ma anche i permessi di necessità) nei confron- ti di chi è recluso nei regimi diffe- renziati, il governo sta acceleran- do per un nuovo decreto di modifi- ca del 4 bis, l’articolo ostativo ai be- nefici, per contrastare – di fatto – gli effetti scaturiti sia dalla famosa sentenza Viola contro Italia della Corte europea di Strasburgo (Ce- du) che dalla Corte costituzionale in merito alla illegittimità del di- vieto assoluto del permesso pre- mio nei confronti degli ergastola- ni che hanno deciso di non colla- borare con la giustizia. Sentenze che avevano fatto molto discutere, evocando addirittura Giovanni Falcone quando – nella realtà dei fatti – il giudice fatto saltare in aria dal tritolo a Capaci non voleva escludere a prescindere i benefici penitenziari per i non collaboran- ti, ma soltanto allungare i tempi per la concessione. Il dato di fatto è che qualsiasi modi- fica vorranno approvare, non po- tranno ritornare indietro e quindi opo i decreti “last minute” per rendere più difficile la detenzione domiciliare LA GIUNTA REGIONALE HA DECISO DI INVESTIRE SULLA SALUTE DEI DETENUTI Toscana, più fondi per l’assistenza sanitaria L’ problematica, ma dipende soprattutto dai servizi sanitari locali visto che dal 2008 non è più di competenza dell’amministrazione penitenziaria. Molto dipende dalla volontà delle regioni. In questo caso la Toscana ha deciso di irrorare molte più risorse per la salute dei detenuti. Implementazione dell'assistenza psicologica, monitoraggio delle azioni per prevenire il suicidio in carcere, recupero e reinserimento sociale, miglioramento delle condizioni di benessere psicofisico, intensificazione della rete dei servizi e della qualità delle prestazioni, consolidamento dell'utilizzo della cartella clinica informatizzata, interventi appropriati a favore dei bisogni di salute dei minori, monitoraggio e azioni a sostegno della popolazione progetti individuati negli anni stato possibile grazie al dialogo continuo con gli organi della magistratura e dell'amministrazione penitenziaria, sia in seno all'osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria, sede di momenti programmazione, sia attraverso specifici tavoli interistituzionali, che hanno portato alla stesura di appositi protocolli, utili alla costruzione di progetti, che tendono a conciliare le esigenze di tutela della sicurezza sociale con quelle di cura e riabilitazione del paziente». I beneficiari delle azioni, indicate dalla delibera, sono detenuti senza distinzione di provenienza o di condizione di malattia, adulti e minori, pazienti psichiatrici destinatari di misure di sicurezza, persone condannate in misura alternativa presenti sul territorio regionale, minori interessati da provvedimenti giudiziari, operatori sanitari e sociali operanti negli istituti penitenziari e nei servizi territoriali, personale penitenziario, personale delle strutture di accoglienza e di cura e riabilitazione. ASSEGNATI ANCHE 314.716,80 EURO PER DEFINIRE E REALIZZARE PROGETTI ANNUALI FINALIZZATI A RAFFORZARE L’ASSISTENZA PSICOLOGICA NELLE CARCERI assistenza sanitaria nelle carceri è sempre più detenuta con problemi di tossicodipendenza e/o salute mentale, formazione professionale. Sono questi gli obiettivi approvati dalla giunta regionale toscana dando continuità alle precedenti delibere di programmazione relativa agli anni 2017-2019. La delibera assegna anche 314.716,80 euro, per definire e realizzare progetti annuali finalizzati a rafforzare l'assistenza psicologica nelle carceri, così suddivisi: 201.216,00 per l'Asl Centro; 83.751,00 per l'Asl Nord Ovest; 29.749,80 per l'Asl Sud Est. «La nostra Regione è sempre stata molto attenta a queste problematiche, garantendo l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, sia liberi che detenuti – ha spiegato l'assessore per il diritto alla salute, Stefania Saccardi - È per questo motivo che abbiamo voluto dare continuità a obiettivi e a precedenti e che, nell'anno in corso, potranno essere perfezionati e monitorati, per valutare il loro impatto sullo stato di salute della popolazione carceraria, adulta e minorile. Abbiamo sempre creduto nella promozione della salute in ambito penitenziario, nell'inclusione sociale senza distinzione di provenienza o di condizione di malattia, e nel reinserimento lavorativo, così come abbiamo sempre investito nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria e nell'individuazione dei fattori di rischio, che possono causare disagio psico-fisico. Questo è D.A.

  40. 13 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 CRONACA Covid, salgono i contagi: in Lombardia il 65% sono 117 le vittime di ieri UN SOSPETTO POSITIVO NELLO STAFF DEL BOLOGNA CALCIO S in più, un incremento maggiore ri- spetto a quello (+397) registrato martedì. Secondo i dati dell’ulti- mo bollettino della protezione ci- vile, gli attualmente positivi sono 50.966, con un decremento di 1.976 rispetto al giorno preceden- te e i guariti 147.101, in aumento di 2.443. Ieri i morti sono 117 (mar- tedì erano stati 78), il che porta il totale a 33.072. Continua a dimi- nuire la pressione sulle strutture ospedaliere: 505 i pazienti in tera- pia intensiva (16 in meno di ieri), 7.729 i ricoverati con sintomi (188 in meno) e 42.732 in isolamento domiciliare (1.772 in meno). I tam- poni eseguiti nelle ultime 24 ore sono 67.324, per un totale di 3.607.251. Dei nuovi 584 casi di positività 384 (il 65,7%) sono stati testati in Lombardia, 73 (il 12,5%) in Pie- monte e 39 (il 6,6%) in Liguria. Dal bollettino della Protezione civile, emerge che è stato rilevata una po- sitività ogni 115 tamponi (martedì ale a 231.139 il numero dei casi totali di Coronavirus nel nostro Paese: sono 584 era una ogni 145). Otto le regioni in cui non si è registrato alcun de- cesso: Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. Intanto dal ritiro del Bologna arri- va la notizia che l’ultima serie di esami a cui è stato sottoposto il gruppo-squadra ha evidenziato un caso di sospetta positività al Co- vid-19 relativamente a un mem- bro dello staff. La notizia è stata comunicata sul suo sito ufficiale dove si legge an- che che, in attesa di ulteriori appro- fondimenti, la squadra in via pre- cauzionale riprenderà domani gli allenamenti in forma individuale e ad orari differenziati senza uso di locali comuni. L’ultima serie di esami a cui è stato sottoposto il gruppo-squadra ha evidenziato un caso di sospetta positività al Co- vid-19 relativamente a un mem- bro dello staff del Bologna. Lo co- munica il club sul suo sito ufficia- le dove si legge anche che, in atte- sa di ulteriori approfondimenti, la squadra in via precauzionale ri- prenderàoggi gli allenamenti in forma individuale e ad orari diffe- renziati senza uso di locali comu- ni. Nel caso in cui fosse conferma- ta la positività, il gruppo-squadra sarà isolato in ritiro. DOPO IL VICEMINISTRO SILERI La ministra Azzolina e il presidente Fontana sotto scorta DOPO LA DECISIONE DEL TAR Certosa di Trisulti, il Mibact ricorre al Consiglio di Stato M leri; ieri stessa sorte per la ministra dell’Istru- zione Lucia Azzolina e il presidente della Regio- ne Lombardia, Attilio Fontana. Sileri, Azzolina e Fontana hanno ricevuto numerose attesta- zioni di solidarietà bipartisan: tra le tante, quel- le del presidente della Camera, Roberto Fico, e di diversi ministri. «Sulla scuola si è venuto a creare un clima intollerabile, che poteva e do- veva essere evitato», ha denunciato il capo po- litico del Movimento 5 stelle e viceministro dell’Interno, Vito Crimi. I tro la sentenza del Tar di Latina sulla conces- sione d’uso della Certosa di Trisulti a Collepar- do, all’associazione “Dignitatis Humanae In- stitute” che ha capo a Steve Bannon, ex capo stratega di Donald Trump e diretta dall’ingle- se Benjamin Harnwell. Il Tar ha accolto il ricor- so presentato dal Dhi, rigettando l’ordine di sfratto dello scorso ottobre dal ministero, che aveva annullato l’assegnazione della gestione del monastero benedettino sulla base della mancanza di requisiti dell’Istituto. artedì la notizia della scorta disposta per il viceministro della Salute, Pierpaolo Si- l ministero per i Beni e le attività culturali ri- correrà in appello al Consiglio di Stato con- DOPO L’ALLONTAMENTO DEL SUO FONDATORE ENZO BIANCHI ALESSANDRO PARIS Al monastero di Bose è tempo del silenzio e della preghiera ENZO BIANCHI IN TWITTER: “ANCHE QUANDO LE COSE CHE ABBIAMO REALIZZATO FINIRANNO L’AMORE RESTERÀ COME LORO TRACCIA INDELEBILE” L’oggetto di tale mediazione, che evidentemente non è riuscita, non poteva che riguardare la diffi- coltà incontrata dal nuovo abate, Luciano Manicardi, succeduto nella carica a Enzo Bianchi nel gennaio del 2017, a gestire il pro- prio ruolo affiancato dalla pre- senza ingombrante del predeces- sore, che continuava a vivere nel monastero, curando l’orto e aste- nendosi dall’interferire nelle scelte della comunità, senza però poter deporre la grande autorevo- lezza che gli deriva dall’essene fondatore, dall’averla guidata e fatta crescere per mezzo secolo. Gli abati ortodossi, gli igumeni dei monasteri delle Meteore e del Monte Athos, quando sentono troppo gravoso il peso dell’incari- co che ricoprono, sono soliti ri- nunciarci favorendo l’elezione alla carica di un candidato da lo- ro individuato come meritevole, si procede ad una sorta di affian- camento e poi il vecchio abate si ritira dalla partecipazione attiva alla vita della comunità. Il perfe- zionamento di una prassi del ge- nere ha richie- sto secoli di ma- turazione e an- cora oggi non sempre tutto riesce senza scosse. Il pote- re assegnato all’abate di un monastero è in- fatti di derivazione democratica, dato che discende da un’elezio- ne, ma grandissimo. Non si limi- ta all’organizzazione della convi- venza, riguarda la guida spiritua- le di ogni membro, concerne la sua vita interiore e, in prospetti- va, la salvezza. Il monaco accetta obblighi che nessuno gli impone, e questo richiede l’armonia del contesto nel quale trascorre le giornate ritmate dalla preghiera. A Bose c’è stata un’incompren- sione, qualcosa non ha funziona- to. In un twitter degli ultimi gior- ni Bianchi scrive “Ciò che è deci- sivo per determinare il valore di una vita non è la quantità di cose che abbiamo realizzato ma l’amo- re che abbiamo vissuto in ciascu- na delle nostre azioni”. All’a- marezza che si- curamente pro- va in questa oc- casione si ac- compagna la consapevolez- za dell’impor- tanza di ciò SERGIO VALZANIA A Lavra, il primo grande monaste- ro cenobitico del Monte Athos, e fissata la regola per i monaci che lo avrebbero abitato, sant’Attana- sio lasciò i confratelli per ritirarsi nella piccola residenza di Milo- potamo, per lasciare la comunità libera di crescere in autonomia, senza sentire il vincolo dovuto al- la presenza del fondatore. Avrà pensato a lui, Enzo Bianchi, quan- do dalla Segreteria di Stato del Vaticano ha ricevuto l’ordine di lasciare insieme ad altri tre mona- ci il monastero di Bose, che ha fondato e dove vive da oltre cin- quant’anni, per consentire al nuo- vo priore di esercitare le proprie mansioni senza il confronto co- stante con la sua autorevole per- sonalità. Avrà pensato anche a san Francesco, che negli ultimi anni dell’esistenza si trovò in di- saccordo con la dirigenza dell’or- ttorno alla fine del deci- mo secolo, ultimata la co- struzione della Grande dine che aveva fondato e mal sop- portava la povertà assoluta nella quale il poverello di Assisi avreb- be voluto conservarlo. Che non tutto filasse liscio al mo- nastero di Bose, centro di spiri- tualità ecumenica di livello mon- diale, arroccato sulle Prealpi biel- lesi, dove ogni anno si svolge il maggior evento dell’Ortodossia, al quale partecipano esponenti di tutte le chiese autocefale, era apparso chiaro alla fine dello scorso anno. Il 6 dicembre 2019 il Vaticano aveva infatti mandato a Bose una «visita apostolica», cioè una sorta di ispezione ami- chevole, una missione di esperti incaricata di operare una media- zione. che è stato fatto, soprattutto in ter- mini di costruzione di rapporti umani, di creazione di affetti e di capacità di incontro e accoglien- za. Aggiunge poi “anche quando le cose che abbiamo realizzato fi- niranno l’amore resterà come lo- ro traccia indelebile”. Molti si sono interrogati su quan- to sta avvenendo a Bose. Lo scam- bio di messaggi sui social è stato intenso, spesso dettato dalla cu- riosità, il più delle volte da senti- ta partecipazione. Adesso è il tempo del silenzio, del raccogli- mento, della preghiera. Della con- ferma di una fratellanza che va ben oltre le incomprensioni, an- che profonde, di una fase della vi- ta.

  41. 14 IL DUBBIO COMMENTI & Csm, contro le correnti ci vuole il sorteggio Troppe fazioni, clientelismi e corruzione GIOVEDÌ28MAGGIO2020 de dai clientelismi e dalle fazioni. Ma dubito che una riforma del ge- nere possa decollare mai. Passato il momento critico non se ne parle- rà più. Tutto tornerà come prima. Ne sento parlare da quando ero un magistrato con i calzoni corti e so- no convinto che le correnti della magistratura, che hanno interesse a mantenere il loro potere, siano in grado di neutralizzare qualsiasi iniziativa. Del resto, tra le tante co- se curiose, vi è il fatto che il Mini- stero di Giustizia è occupato in po- sizioni apicali da decine e decine di magistrati fuori ruolo, in spre- gio, come ha ricordato in questi giorni il costituzionalista Sabino Cassese, alla divisione dei poteri, magistrati che sono in grado di contenere ed orientare qualsiasi iniziativa e continuano nei fatti a rispondere e a dipendere dall’Anm. Eppure l’obiettivo, per quanto possa sembrare parados- sale, dovrebbe essere questo : che i magistrati con loro fazioni, le lo- ro rivalità, i loro personalismi e i loro legami impropri con la politi- ca e l’informazione, scompaiano dai titoli dei giornali che oggi oc- cupano non meno dei politici e certo anche più degli uomini di spettacolo. E che nelle cronache si parli solo, in modo più neutro, dei processi in modo che i cittadi- ni, che oggi hanno poca fiducia nei giudici, comincino ad averne di più in quella che è la loro tutela : impersonale, obiettiva e uguale per tutti, la giustizia. E, per non contraddirsi, non servirebbe più allora un articolo come questo, fir- mato da un magistrato. UN SISTEMA ELETTORALE MISTO, IN PARTE PER ELEZIONE E IN PARTE PER SORTEGGIO FORSE RIUSCIREBBE A DEPURARE IL CONSIGLIO E LA LOTTA TRA SCHIERAMENTI tempo che dovrebbe invece essere impegnato per i compiti loro affi- dati. Tutti costoro ritengono evi- dentemente che il Csm, invece di essere un alto organo costituziona- le, almeno così come la Costituzio- ne lo descrive, sia invece un cam- po di battaglia in cui far prevalere, con voti e delibere mercenarie, il loro desiderio di potere. In questa tragedia della magistra- tura c’è chi cerca di tirarsi fuori, dando la colpa agli “altri” ma, co- me in tutte le istituzioni malate, se gli “altri” trafficano e raccomanda- no i propri adepti lo devi fare an- che tu, almeno per mantenere una parità nelle corse truccate, e ad un certo punto non si sa più chi ha co- minciato e il meccanismo corrutti- vo si riproduce ovunque e da solo. Anche i cronisti giudiziari, spesso subalterni alle Procure, fanno par- te a pieno titolo di questo groviglio di interessi. Ho trovato ad esem- pio sconcertante una conversazio- ne in cui l’immancabile Palamara commissiona in modo abbastanza esplicito ad una nota giornalista di cose giudiziarie un articolo de- stinato ad orientare le nomine alla Procura di Roma e in altre sedi. Si è passati dal giornalismo di inchie- sta al giornalismo di servizio. Ma negli ultimi giorni non è accaduto solo questo, il secondo “picco”, per usare un termine epidemico, della saga Palamara. Abbiamo assi- stito in rapida successione ad una serie di eventi che hanno occupa- to le prime pagine dei giornali. E’ stato arrestato il Procuratore di Taranto Carlo Capristo, collocato lì dal Csm dopo aver condotto mol- te indagini non proprio fortunate, con l’accusa di avere colluso con alcuni imprenditori in danno di al- tre persone e aver fatto pressioni su un Pubblico Ministero. E la li- sta dei magistrati accusati di va- rie forme di corruzione, un tempo un’eccezione, comincia in questi anni ad allungarsi in modo preoc- cupante. Abbiamo sentito in televisione le accuse, al di fuori di ogni corret- tezza istituzionale, rivolte da Ni- no Di Matteo, componente del Csm, al Ministro di Giustizia per non averlo collocato due anni pri- ma alla direzione del Dipartimen- to Amministrazione Penitenzia- ria solo perché, secondo lui, avrebbe ceduto a losche pressio- ni. E alla fine, scossa dagli scanda- li, è andata in frantumi la Giunta dell’Anm, il governo della magi- stratura. C’è una soluzione a tutto questo, che coinvolge come si legge nelle ultime chat pubblicate, anche la Sezione disciplinare del Csm? Il Governo e alcune forze politiche accennano a una radicale riforma GUIDO SALVINI* L le chat di Luca Palamara pubblica- te in questi giorni, chat che buona parte della stampa finge di non aver letto, quella stampa che co- munque non può dolersi o prote- stare contro pubblicazioni arbitra- rie di intercettazioni irrilevanti per un processo penale in quanto essa stessa ne ha usato a man bassa quando si trattava di colpire altri avversari. E pensare che quello che leggiamo è il risultato di un so- lo trojan attivato sul telefono di un solo magistrato per quanto impor- tante, ricordiamolo, già presiden- te dell’Anm cioè il rappresentante e la voce di tutti i magistrati. Se i trojan fossero stati di più, a strascico o a cascata, come si usa dire, e le intercettazioni decine co- me accade in molte indagini, pos- siamo immaginare quante mano- vre del genere sarebbe venuto alla luce da parte di quei magistrati, non tutti ma moltissimi, che ad un certo punto della loro carriera si convincono di aver diritto ad un prestigioso incarico direttivo. Alti magistrati che per ottenerlo dedi- cano ad iniziative autopromozio- nali e a sotterfugi molto di quel e macchinazioni dei cardina- li nei Conclavi dei secoli bui. A questo fanno pensare del sistema di elezione del Csm. Effettivamente l’unico strumento per contenere il monopolio delle correnti sarebbe un sistema eletto- rale magari misto, in parte ad ele- zione ed in parte a sorteggio, che vanificherebbe comunque ogni cordata e ogni scalata perché di- venterebbe inutile dedicarsi ad at- tivare liasons pericolose e scambi di vario tipo quando il loro succes- so dipendesse in buona parte dall’alea. Non è un’ipotesi stravagante. So- no già scelti per sorteggio i giudici popolari delle Corti di Assise, che possono emettere sentenze di con- danna all’ergastolo e i giudici del Tribunale dei Ministri e, anche se molti non lo sanno, le Commissio- ni esaminatrici di molti concorsi pubblici come alcuni concorsi uni- versitari e quelle che assegnano al- cuni appalti. È una soluzione, che inizia a diffondersi, forse di riser- va, ma che in qualche modo difen- *magistrato L’avvocato torni a fare il negoziatore è necessaria una giustizia sostenibile E' il momento per l'avvocato di rilanciare il proprio ruolo sul territorio riappropriando- si di uno spazio che è suo per eccellenza, quello della negoziazione; tale ruolo, sia che sia svolto attraverso le vesti di mediatore o attraverso quelle di cogestore del conflitto con il cliente, esplica una funzione sociale di accoglimento delle istanze del cittadino, privilegiando l'ottica collaborativa e realiz- zando gli obiettivi di tutela della situazione giuridica soggettiva attraverso l'informal ju- stice. Le Adr sono, per definizione, flessibili e facilitative, agevolmente sfruttabili attra- verso qualsiasi piattaforma on-line; funzio- nali ad una strategia di comunicazione basa- ta sulla teoria dei nudge, o “pungolo” o “spinta dolce” in italiano. I nudge non sono ordini o divieti. Il loro scopo è cercare di mi- gliorare il benessere delle persone orientan- do le loro decisioni nella piena libertà di scelta, inducendo, nel caso che ci occupa, l’utente a utilizzare volontariamente "gli strumenti alternativi" per i benefici che ne possono derivare per la collettività. L'emer- sione del profilo di utilità sociale dell'avvo- cato/negoziatore presuppone un mutamen- to culturale negli operatori forensi, siano es- si avvocati o magistrati, e l'attivazione di una formazione unica - incentrata anche sul- le tecniche di negoziazione - che opererebbe per il rilancio sociale ed economico della na- zione. Il "cigno nero" del covid diventa, così, sollecitazione per nuovi traguardi: l'inizio di un percorso per una giustizia sostenibile che venga percepita in modo responsabile dallo stesso cittadino per ritessere rapporti, riprogrammare relazioni, ricostruire ponti. *avvocato, professore associato di Diritto processuale civile e di Diritto della Adr lità della giustizia sono le parole d'ordine: mai come in questo momento dovrebbe esse- re portato a compimento il pct individuan- do modalità condivise e comuni su tutto il territorio nazionale per la sperimentazione dell'udienza da remoto, attraverso un tavolo di concertazione, ma soprattutto potenzian- do le infrastrutture telematiche e l'organico delle cancellerie. Mai come in questo mo- mento l'avvocato dovrebbe ridimensionare la logica "avversariale" e cogliere l'opportuni- tà offerta dal cd. "cigno nero" ( parafrasando il termine usato dal matematico libanese Ta- leb), ovverosia l'imprevedibilità del virus, per indirizzarsi, nell'ambito della materia ci- vile e commerciale, a superare l'ottia stretta- mente processuale e privilegiare i mezzi di ri- soluzione alternativa delle controversie ( cd. ADR dall'acronimo alternative dispute reso- lution), cogliendo l' opportunità derivante dall'esistenza di strumenti che, ormai, pre- senti in forma stabile nel nostro ordinamen- to da circa dieci anni ( mediazione, anche de- mandata dal giudice e negoziazione assisti- ta) conducono a scenari inediti e sopratutto sostenibili per la giustizia civile, in eterno af- fanno già in tempi non-covid. La recentissima delibera del Consiglio dell'Ordine di Milano del 14 maggio, in tal senso, fa propri gli auspici contenuti nel Ma- nifesto della Giustizia Complementare alla Giurisdizione, di indirizzo verso l'autocom- ponimento delle liti, quale risposta coerente alla epocale emergenza economica e sociale e alla sostenibilità del diritto d'azione, consi- derando che - dopo la sospensione dei termi- ni e delle udienze - qualsiasi tribunale sarà travolto dall'arretrato. La dirompente modificazione e dei rapporti personali e dei relativi programmi negoziali comporteranno un elevato grado di conten- zioso: si pensi ad es. a quanto previsto dagli artt. 88 e 91 del decreto legge 18/2020 circa la risoluzione dei contratti in materia di sog- giorno e acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, per impos- sibilita` sopravvenuta della prestazione, nonche´ l’esclusione della responsabilita` del debitore in materia di ritardi o inadempi- menti contrattuali derivanti dall’attuazione delle misure di contenimento. Si pensi alle controversie relative al mancato pagamento del canone di locazione commerciale di im- mobili o di affitto di azienda da parte di con- duttori la cui attivita` rientri fra quelle sospe- se dal d.p.c.m. 11 marzo 2020, alle vertenze giuslavoristiche e previdenziali per omessa o insufficiente adozione di misure di sicu- rezza contro il virus a tutela dei lavoratori delle imprese e, last but non least, al risarci- mento del danno per responsabilita` medica o della struttura sanitaria. CARMELA PERAGO* I fase della cd. "ripartenza" in modo del tutto apparente; l'attività essenziale della giuri- sdizione rischia di diventare completamen- te operativa solo con la ricalendarizzazione delle udienze a partire dal 31 luglio ( rectius: dal 1° settembre in poi), ben sette mesi dopo il lockdown. Tale attività, però, non è più dif- feribile ed è avvertita ancora più urgente per la tutela dei diritti - in ambito civile e com- merciale - drammaticamente colpiti. L'incer- tezza circa le modalità da adottare per una corretta ripresa del contenitore fisico " del conflitto", cioè l'udienza davanti al giudice non ha trovato una sintesi adeguata nella normativa "pandemica" che, di fatto, rimet- tendo la scelta ai singoli distretti giudiziari, ha indotto una complicata diffusione di pa- ralleli e differenti protocolli processuali e ha contribuito a creare una emergenza giudi- ziaria che si protrarrà nel tempo. Si impone una necessaria riflessione non so- lo per affrontare l'emergenza ma soprattutto per riconsiderare le prospettive future, poi- ché nulla tornerà come prima. Resilienza dell'operatore forense e sostenibi- l legislatore emergenziale, come emerso dalle numerose denunce delle associa- zioni forensi, ha avviato la delicatissima

  42. 15 IL DUBBIO ANALISI La ridda di Renzi, genio del “particulare” esegeta del Principe di Machavelli GIOVEDÌ28MAGGIO2020 Direttore Responsabile: Carlo Fusi Società Editrice: Edizioni Diritto e Ragione srl. (Socio Unico) Via G. Manci, 5 - 39100 Bolzano Amministratore unico Roberto Sensi REDAZIONE Via del Governo Vecchio, 3 00186 Roma telefono 0668803313 redazione@ildubbio.news deve essere successo qualcosa. E il sospetto è che il presidente del Consiglio pro tempore abbia fatto una contromossa prima che la situazione precipitasse. Memore della battuta rivolta a Franco Evangelisti, braccio de- stro e sinistro di Giulio Andreot- ti, “A Fra’ che te serve”, pure lui avrà detto a Renzi: “A Matte’, che te serve?”. E sì, perché Conte sta diventando una volpe di tre cotte. Dimentico che le volpi – parole di Bettino Craxi, che si ri- velarono un boomerang – prima o poi finiscono in pellicceria. Com’è come non è, il senatore di Scandicci, il bullo fiorentino e chi più ne ha più ne metta, cam- bia da così così. Per qualche mi- nuto lasciando tutti con il fiato sospeso. Sì, perché loda le due mozioni di sfiducia nei confron- ti di Bonafede. Manca poco che dica che sono l’ottava meravi- glia del mondo. E poi che ti fa? Si accuccia ai piedi del premier per caso, del premier a sua insa- puta, e ne tesse gli elogi come non avrebbero fatto nemmeno i cortigiani di Napoleone al co- spetto dell’Imperatore. Non fa- cendo seguire alle parole i fatti, il suo partito senza pensarci su due volte ha colato a picco le due sullodate mozioni. A maggior gloria di Conte. Qualche inge- nuo dirà: ma così ha perso la fac- cia. Ma l’ex sindaco di Firenze, ex un po’ di tutto, a queste bazze- cole non dà la minima importan- za. Sennò, tanto per dirne una su mille, non avrebbe detto che se il referendum sulla sua riforma co- stituzionale fosse stato bocciato, lui e con lui Maria Elena Boschi, se ne sarebbe tornato al paesello natìo. E invece di lasciare – co- me alla Ruota della fortuna di Mi- ke Bongiorno, alla quale giova- nissimo partecipò con successo – lui di continuo raddoppia, tri- plica, quadruplica e così via. Nella consapevolezza che in guerra si muore una volta sola, mentre in politica si può morire e risorgere fino all’ultimo respi- ro. Non a caso Amintore Fanfani – il mezzo toscano, il montanel- liano Rieccolo per antonomasia al quale vorrebbe assomigliare – ogni volta che usciva con le ossa rotte si consolava constatando che dopo la Quaresima – mode- stia a parte – c’è la Resurrezione. No, Renzi non bada alle bazzeco- le facciali. Punta al sodo, al pro- prio particulare. Non a caso è un ammiratore di Niccolò Machia- velli. A tal punto che un paio di anni fa nel buen retiro di Andrea Marcucci, attuale capogruppo del Pd al Senato – e precisamen- te al “Ciocco”, a un tiro di schiop- po da Barga, in Garfagnana – ten- ne un ciclo di lezioni sul segreta- rio della Repubblica fiorentina a un centinaio e passa di giovani adoranti. E ora, a differenza di Niccolò Paganini, si è concesso il bis. Però sotto mentite spoglie. Mandando avanti alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di Palazzo Mada- ma il senatore Francesco Bonifa- zi. Un uomo che ha tante virtù: buon avvocato, intellettualmen- te vivace e pure simpatico, il che non guasta. Ma si porta come una croce, e per questo va compa- tito, la nomea di essere più ren- ziano di Renzi. A costo di battere il Guinness dei primati. In occasione del voto sulla rela- zione del presidente della Giun- ta Maurizio Gasparri, che nega l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro Mat- teo Salvini, Bonifazi ha svolto un intervento che è un capolavo- ro sotto il profilo psicologico. Prima ha dichiarato che dalla do- cumentazione risulta il coinvol- gimento dell’intero governo, in primis di Conte, sullo stop alla nave Open Arms. E giù un ceffo- ne sul viso del presidente del Consiglio che neppure il Papa, per dirla con Manzoni, te lo può togliere. Subito dopo il miele. Dal momento che la documenta- zione non è completa, lui so- spende il giudizio. È assalito, questo teatrante, dalla mazzinia- na tempesta del dubbio. Perciò lui e gli altri suoi due cari usci- ranno dalla Giunta al momento del voto. Facendo stare sulle spi- ne l’inquilino di Palazzo Chigi. Più che un aiuto a Salvini, che non ne aveva bisogno perché il comportamento di Italia viva non è stato determinante, il non voto dei senatori renziani è stato un “avvertimento” a Conte. Che, incredulo, sembra aver recepito il messaggio. Ma quando l’assemblea di Palaz- zo Madama a giugno si pronun- cerà in via definitiva su Salvini, i diciassette voti di Italia Viva sa- ranno determinanti eccome. Per- ché a volte i voti non si contano ma si pesano. E se sono determi- nanti valgono il doppio. Prevar- rà il garantismo conclamato da Renzi in più occasioni o il suo tornaconto personale? Vale a di- re il proprio particulare racco- mandato da Machiavelli per il suo Principe? Voi pensatela co- me volete. Ma io non punterei neppure un soldo bucato sul pri- mo corno del dilemma. Ma sì, Salvini finirà sotto processo. E, con questi chiari di luna, fidarsi dei giudici è bene ma non fidarsi è meglio. E Matteuccio in cam- bio otterrà mari e monti. Pensa- te, ormai con il 2 virgola qualco- sa nei sondaggi. Un genio, non c’è che dire, tra tanti dilettanti al- lo sbaraglio. PAOLO ARMAROLI N va scagliato tuoni, fulmini e saet- te. Nemmeno fosse Giove plu- vio. Per giorni e giorni ha messo tutti sul chi vive: il guardasigilli Alfonso Bonafede, contro il qua- le il centrodestra ed Emma Boni- no avevano presentato al Senato due mozioni di sfiducia; l’intero governo, che temeva di fare la stessa fine del ministro della Giustizia qualora l’una o l’altra mozione fosse passata; e, manco a dirlo, Giuseppe Conte in perso- na, man mano che passa il tem- po sempre più il suo nemico giu- rato. Alla tempesta di parolone conse- gnate al vento ha fatto però segui- to una quiete di leopardiana me- moria certificata dai fatti conclu- denti. Le parolone, per comin- ciare. Aveva detto: “quello che pronuncerò tra poco davanti all’assemblea di Palazzo Mada- ma sarà il discorso più difficile di tutta la mia vita”. Lasciando intendere che la scelta tra il sì, il no o il ni sarebbe stata particolar- mente sofferta. Quasi che lui stesso non sapesse il finale che si accingeva a scrivere. Ma poi eppure una settimana fa, precisamente venerdì scorso, Matteo Renzi ave- PUBBLICITA’ SB srl Via Rovigo, 11 - 20132 Milano colombo@sbsapie.it 02-45481605 Fax 02-36516041 PUBBLICITA’ LEGALE INTEL MEDIA PUBBLICITA’ Via Sant’Antonio, 30 - 76121 Barletta info@intelmedia.it Tel. 0883-883811 PUBBLICITA’ COMMERCIALE Emanuele Silvestri Via Del Governo Vecchio 3 335-7781968 commerciale@ildubbio.news STAMPA Newsprint Italia S.r.l. Via Meucci 29- 00012 Guidonia (RM) Via Campania 12 20098 San Giuliano Milanese (Mi) DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p. A, Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02-2582.1 - Fax 02 - 2582.5306 REGISTRAZIONE Registrato al Tribunale di Bolzano n. 7 del 16 dicembre 2015 Iscrizione al Registro Operatori di Comunicazione Numero 26618 ISSN 2499-6009 Questo numero è stato chiuso in redazione alle 20,00 Chi di intercettazione ferisce poi perisce Che vizio arruolare i magistrati nei partiti C’È UN CONFINE SACRO TRA IL POTERE GIUDIZIARIO E L’ESECUTIVO CHE DEVE ESSERE PRESERVATO PER GARANTIRE L’IMPARZIALITÀ strumento utile solo agli avvocati per eludere le condanne dei propri assistiti, Maresca stroncò invece i commissari pentastellati: quella riforma sarebbe stata un abominio capace di polverizzare l’unico istituto di civiltà giuridica a garanzia della durata umana dei processi. Imbarazzo tra i grillini, e autogoal. Non si tratta dunque certo di attribuire un demerito professionale, ma di rispettare il confine, sacro, tra potere giudiziario ed esecutivo, che peraltro dovrebbe garantire l’imparzialità dell’operato della magistratura. La separazione dei poteri, principio dettato dalla Costituzione, viene oggi spacciato come capriccio medievale superato. Arruolare magistrati nei partiti, invece, diviene una consuetudine da buona “questione morale”, prima ridicolmente cara alla sinistra (Di Pietro, Ingroia, De Magistris, D’Ambrosio ed Emiliano), oggi ahimè a tutto campo. Questo, proprio mentre la morale della magistratura arranca, e si mostra peggiore della vituperata (dai pm) politica nel rincorrere i propri interessi. Non approvo mai la pubblicazione di conversazioni penalmente irrilevanti, anche se riguardano Palamara, e nemmeno se sono capaci di terremotare il Csm o svelare quanto tutti sanno succeda da tempo. L’invasione di campo della magistratura ha consumato troppo di frequente inchieste pretestuose, finalizzate solo all’abbattimento di leader politici, ministri e presidenti del Consiglio (mio padre, buonanima, le chiamava ‘attacco allo Stato’). Ma chi di intercettazione ferisce, di intercettazione perisce e c’è da stupirsi per chi se ne sia stupito per ipocrisia o per utile idiozia. *deputata di Forza Italia e membro della Commissione Giustizia di Montecitorio MATILDE SIRACUSANO* L al Sud sembra non ci possa essere alternativa ad un magistrato candidato a presidente della Regione; la politica alza bandiera bianca, si ammette incapace di governare territori complessi come quelli del meridione, e si affida agli inquirenti. Ora tocca alla a sindrome da cooptazione dei magistrati è ormai pandemia. Specie Campania, dove è molto quotato il nome di Catello Maresca, già sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale Antimafia, oggi sostituto procuratore della Procura Generale di Napoli. Pur di candidarlo, tornano in discussione accordi chiusi tra i partiti della coalizione di centrodestra. Apprezzo il profilo e l’operato del dottor Maresca: ha avuto il coraggio di appoggiare la proposta di legge di Enrico Costa, per abrogare la riforma Bonafede sulla prescrizione; convocato dai grillini in Commissione Giustizia alla Camera per avvalorare la tesi della prescrizione come

  43. 16 IL DUBBIO GIOVEDÌ28MAGGIO2020 ECCIDI GIORNALISTA, SINDACALISTA FU AMMAZZATO A 33 ANNI DA ASPIRANTI BRIGATISTI. SCRIVEVA CHE IL TERRORISMONON ERA INVINCIBILE niversario della morte, ha espres- so la convinzione -almeno così mi è parso di capire- che Tobagi avrebbe potuto diventare diretto- re del Corriere della Sera, dov’e- ra approdato nel 1972 dopo esse- re passato per l’Avanti, Avvenire e il Corriere d’Informazione, at- tratto dal giornalismo giù sui ban- chi del famoso Liceo Parini di Mi- lano contribuendo alla vivace esperienza della Zanzara. Beh, non se l’abbia a male de Bor- toli, arrivato alla direzione del Corriere la prima volta a 44 anni, ma non credo proprio che Walter ce l’avrebbe fatta a diventare di- rettore a 33 in un giornale in cui il suo rigore professionale gli ave- va procurato sì apprezzamenti ma anche invidie e odii incredibi- li. Ricordo ancora la voce strozza- ta dal pianto con la quale Bettino Craxi mi raccontò di una telefo- nata appena ricevuta, dopo la morte di Walter, dal direttore del Corriere Franco Di Bella in perso- na. Che gli aveva espresso non il sospetto ma la convinzione che Tobagi fosse stato ucciso “qui dentro”. D’altronde, nella rivendicazione della “esecuzione” di Walter la responsabili dell’infame opera- zione. Barbone e i suoi amici era- no figli d’ultrasinistra di papà be- ne introdotti nel mondo dell’in- formazione. E, appena preso, Bar- bone praticò il pentitismo parlan- do. Rimasero tuttavia ombre sulla ri- cerca giudiziaria della verità e sulle pene troppo a buon merca- to rimediate dai principali re- sponsabili, fra le proteste di par- lamentari socialisti che furono per questo denunciati dai magi- strati e processati con l’autorizza- zione concessa dal Parlamento grazie ai voti comunisti. Lo spettacolo fu tale che Craxi, nel frattempo diventato presi- dente del Consiglio, si schierò coi suoi compagni di partito scan- dalizzando il Consiglio Superio- re della Magistratura. Che avrebbe voluto a sua volta censurarlo, trattenuto con la sua solita energia dal presidente, e ca- po dello Stato, Francesco Cossi- ga. Il quale, pronto anche quella volta a mandare i Carabinieri al Palazzo dei Marescialli, ricordò che un capo di governo risponde delle sue opinioni solo al Parla- mento che gli ha dato la fiducia e FRANCESCO DAMATO C damente il mio amico e collega Walter Tobagi- maggio è uno dei tre mesi più cari e suggestivi, fra aprile - di solito - della Pasqua di Resurrezione e dicembre della Natività. Fu invece per Walter il mese della sua prematurissima e drammatica morte, ucciso come un cane a soli 33 anni a Milano sotto casa - esattamente il 28 mag- gio 1980 - da una banda terroristi- ca esordiente che aspirava con quell’azione ad accreditarsi pres- so le Brigate Rosse, di sangue e di vergogna. Nel mese di maggio, il 9, era già stato ucciso a Roma due anni pri- ma proprio dalle brigate rosse, al termine di una prigionia durata 55 giorni, un politico che Walter aveva molto stimato: Aldo Moro. Nel mese di maggio, il 23, sareb- be stato ucciso 12 anni dopo, nel 1992, Giovanni Falcone in una strage mafiosa, a Capaci, costata la vita anche alla moglie e a quasi tutta la scorta, decimati dal trito- lo. Moro, Falcone e Tobagi sono tre uomini ai quali la democrazia ita- liana deve moltissimo per l’ope- ra meritoria svolta nei campi, ri- spettivamente, della politica, dell’informazione e della giusti- zia: tutti e tre largamente incom- presi dai loro contemporanei, in qualche modo vittime prima an- cora che i loro assassini li finisse- ro fisicamente. Moro, una volta rapito fra il san- gue della sua scorta a poca distan- za da casa, mentre si recava alla Camera per la presentazione dell’ultimo governo alla cui for- mazione aveva decisamente con- tribuito come presidente della Dc, si vide negata dal suo partito, per i vincoli di maggioranza col Pci, una linea duttile e umanita- ria concessa invece tre anni do- po, nel 1981, senza più quei vin- coli, all’assessore regionale cam- pano Ciro Cirillo. Che fu ugualmente rapito dalle Brigate Rosse ma scambiato con una trattativa opaca come tutte quelle che si svolgono in questi drammatici casi. Ciò peraltro ac- celerò la crisi del brigatismo. Falcone fu ucciso dalla mafia do- po essere stato avversato e isola- to dai colleghi magistrati, boicot- tato nell’avanzamento di carrie- ra, nonostante i successi conse- guiti nel suo lavoro di contrasto ol culto mariano che lo contraddistingue per un cristiano -com’era profon- Tante ombre sulla morte di Tobagi, come Moro e Falcone fu lasciato solo ERA VICINO AI SOCIALISTI DI CRAXI E PER QUESTO ODIATO. I KILLER ARRESTATI E CONDANNATI SENZA INFIERIRE, POI SI SCOPRÌ UN PIANO PER SEQUESTRARE WALTER, MA VENNE IGNORATO alla criminalità organizzata. Otto mesi prima della morte, quando già aveva preferito allon- tanarsi da Palermo per lavorare accanto al ministro della Giusti- zia Claudio Martelli, a Roma, egli aveva dovuto spiegare ai con- siglieri superiori della magistra- tura, come un apprendista poco diligente, perché avesse condot- to le sue indagini sugli assassinii del presidente della regione sici- liana Piersanti Mattarella e del prefetto Carlo Alberto dalla Chie- sa senza incriminare qualche po- litico o imprenditore d’alto bor- do. Tobagi, il mio carissimo amico - ripeto - Walter, col quale ero abi- tuato a pranzare in un ristorante a due passi da Piazza Navona quando veniva a Roma per lavo- “Brigata XXVIII marzo” capeg- giata dal giovane Marco Barbone aveva usato argomenti e linguag- gio di chi conosceva bene l’am- biente e la sua attività professio- nale e sindacale. Walter non aveva solo il torto di avere capito bene il terrorismo, considerandolo per niente invin- cibile, e scrivendo delle sue con- traddizioni che ne avrebbero po- tuto segnare la fine. Aveva anche la colpa di nutrire simpatie di- chiaratamente socialiste e, più in particolare, craxiane in un mo- mento in cui il Psi tornato forte- mente autonomista dava fastidio a molti. Grazie anche a quel tipo di riven- dicazione, i Carabinieri e, più in generale, gli inquirenti arrivaro- no rapidamente a individuare i potrebbe, se ne ha la voglia e i nu- meri, ritirargliela. Poi si sarebbe appreso che, per quanto condannati, i parlamenta- ri socialisti non avevano avuto torto a dubitare. Fu alla fine davvero ritrovata, fra l’altro, la prova di una informa- zione pervenuta alle forze dell’ordine, e persasi per un cer- to tempo per strada, su un proget- to di sequestro di Tobagi da parte dei terroristi, per cui il giornali- sta poteva ben essere protetto di più. Ah, Walter. Che peccato averti perduto così presto e così atroce- mente, e non aver più potuto ascoltare le tue pacate e mai su- perficiali riflessioni e analisi di collega e di uomo profondamen- te buono. ro da Milano, fu ucciso dopo ver- gognose, a dir poco, contestazio- ni per la sua attività sindacale, che lo aveva portato al vertice dell’Associazione lombarda dei giornalisti. Quel gran signore e fior di profes- sionista che è Ferruccio de Borto- li, scrivendone in questi giorni per celebrare il quarantesimo an-

More Related