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Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale

Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale. Task Force Puglia Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità Regione Puglia – Area di Coordinamento Politiche Comunitarie Martina Franca, 7 Aprile 2005 .

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Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale

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Presentation Transcript


  1. Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale Antonella Bisceglie

  2. Task Force Puglia Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità Regione Puglia – Area di Coordinamento Politiche Comunitarie Martina Franca, 7 Aprile 2005 Antonella Bisceglie

  3. INDICE • Introduzione al principio delle pari opportunità • La definizione • L’applicazione secondo la strategia quadro comunitaria • Le criticità di genere nel territorio del PIT n. 5 • La Metodologia VISPO • I Fondi strutturali e l’uguaglianza di genere • Esempi di applicazione concreta • Le Buone Pratiche Antonella Bisceglie

  4. INTRODUZIONE AL PRINCIPIO DI PARI OPPORTUNITA’ - 1 • LA DEFINIZIONE PARI OPPORTUNITÀ TRA DONNE E UOMINIAssenza di barriera, basate sul sesso, alla partecipazione alla vita economica, politica e sociale. DISPARITÀ DI GENEREDivario tra donne e uomini per quello che riguarda partecipazione, accesso alle risorse, diritti, remunerazione o benefici.DISCRIMINAZIONECostituisce discriminazione, ai sensi della legge 9 dicembre 1977, n. 903, qualsiasi atto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole, discriminando anche in via indiretta i lavoratori in ragione del sesso. Antonella Bisceglie

  5. INTRODUZIONE AL PRINCIPIO DI PARI OPPORTUNITA’ - 2 • LA STRATEGIA QUADRO COMUNITARIA AZIONI POSITIVELe azioni positive consistono in provvedimenti, misure o atti con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che impediscono la realizzazione del principio di pari opportunità. MAINSTREAMING (integrazione della dimensione delle pari opportunità)Concetto innovativo che tende ad inserire la prospettiva di genere - il punto di vista delle donne - in ogni scelta politica, di programmazione e in ogni azione di governo, al fine di eliminare gli ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale delle donne. Antonella Bisceglie

  6. ANALISI DI CONTESTO IN CHIAVE DI GENERE Antonella Bisceglie

  7. IL QUADRO DI RIFERIMENTO GENERALE Nonostante la condizione delle donne registri notevoli miglioramenti negli ultimi anni, permangono problemi di discriminazione in tutti gli aspetti della vita economica e sociale. In particolare, nel mercato del lavoro e nel sistema di welfare si registrano discriminazioni per: • Assenza dal mercato del lavoro • Difficoltà di accesso • Difficoltà di permanenza • Presenza in settori poco innovativi • Basse qualifiche • Contratti deboli • Difficoltà di carriera Antonella Bisceglie

  8. LA SITUAZIONE FEMMINILE NEL PIT n. 5 • Tasso di attività modestissimo • Situazione di forte svantaggio denunciata dal divario di genere nel tasso di occupazione • presenza diffusa di disoccupazione femminile tra i laureati e le fasce della popolazione a più elevato livello di scolarizzazione. • significativo fenomeno del lavoro sommerso, che vede una significativa presenza di lavoro femminile • Scarsa presenza di iniziative sia pubbliche che private per la diffusione di servizi per facilitare l’accesso delle donne al mercato del lavoro, di iniziative di riconciliazione tra vita lavorativa e vita familiare delle donne, politiche sia pubbliche che d’impresa per la flessibilizzazione dei tempi lavoro delle donne, nonché di adeguate politiche formative. Antonella Bisceglie

  9. LA METODOLOGIA VISPO Antonella Bisceglie

  10. Le Linee Guida VISPO Obiettivi: • Proporre priorità strategiche, indirizzi, metodologie, interventi ed azioni generali e specifiche relativamente al rispetto del principio di pari opportunità nel ciclo di programmazione dei fondi strutturali. Antonella Bisceglie

  11. Il criterio di metodo • Integrazione della dimensione di genere nella programmazione di ogni politica misura e intervento. • Metodologia: Dual approach: • Politiche di pari opportunità (politiche dirette) • Politiche di mainstreaming (politiche indirette) • Ridurre il divario economico – sociale delle aree del Mezzogiorno in modo sostenibile, ossia accrescendo la competitività di lungo periodo, creando condizioni di accesso pieno e libero al lavoro, nonché tutelando e facendo leva sui valori ambientali e di pari opportunità Antonella Bisceglie

  12. Le aree prioritarie • Miglioramento delle infrastrutture sociali • L’accesso all’occupazione, ai servizi e alle strutture • La possibilità di conciliare la vita professionale con quella familiare • La promozione dell’imprenditorialità femminile Antonella Bisceglie

  13. I macro – obiettivi VISPO • Obiettivo 1: Miglioramento delle condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne e degli uomini; • Obiettivo 2: : Miglioramento dell’accessibilità delle donne al mercato del lavoro e alla formazione; • Obiettivo 3: Miglioramento della situazione lavorativa delle donne sul posto di lavoro e redistribuzione del lavoro di cura; • Obiettivo 4: Promozione della partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche. Antonella Bisceglie

  14. I FONDI STRUTTURALI E L’UGUAGLIANZA DI GENERE Il principio di pari opportunità è sicuramente più visibile nelle misure generali che riguardano le risorse umane, poiché si tratta di iniziative destinate alle persone. Tuttavia, l’intervento sui sistemi e sulle imprese è possibile e necessario per introdurre delle variazioni di contesto indispensabili per garantire una crescita equa e sostenibile dei territori. Antonella Bisceglie

  15. Le pari opportunità nel POR Puglia • La strategia del Programma Operativo è orientata al perseguimento delle pari opportunità di genere ed al contrasto della segregazione verticale ed orizzontale. • Il Programma Operativo prevede, all’interno dei diversi assi di intervento, azioni mirate alle pari opportunitàe allo sviluppo e sensibilizzazione ad una cultura di genere, quali ad esempio: • garantire modalità accessibili di partecipazione dell’utenza femminile alle misure di intervento; • garantire specifiche misure di intervento finalizzate allo sviluppo ed alla promozione di una partecipazione al mercato del lavoro delle donne (azioni di formazione, azioni di sostegno all’imprenditoria femminile, azioni orientate alla costruzione di reti a supporto delle donne in condizioni di svantaggio sociale, ecc..); • promuovere una politica dei Centri di servizi per l’impiego attenta alle esigenze di una utenza femminile; • tenere conto della variabile di genere in tutte le informazioni che si producono Antonella Bisceglie

  16. FESR / FEOGA /SFOP Progetti di: • infrastrutturazione, • potenziamento del settore dei servizi • sostegno al sistema produttivo Antonella Bisceglie

  17. FESR / FEOGA /SFOP-alcuni esempi • Nidi, centri diurni per l’accoglienza, mense all’interno delle imprese o in prossimità • Servizi alle famiglie e alle persone, in un quadro di redistribuzione del lavoro di cura • Disponibilità di servizi sostitutivi del lavoro di cura (pasti a domicilio per persone non auto-sufficienti…) • Servizi di trasporto accessibili, frequenti, veloci con tratte ed orari family friendly • Sostegno a nuova imprenditoria nel settore dei servizi di cura alle persone e alle casa (micro-credito per micro-imprese) • Creazione di attività imprenditoriale e/o di lavoro autonomo e consolidamento in particolare nei settori innovativi • Creazione di infrastrutture di servizi alle imprese (fondi di garanzia, reti infrastrutturali, nuovi canali di commercializzazione…) • Miglioramento dell’accessibilità telematica…. Antonella Bisceglie

  18. FSE Interventi rivolti nello specifico alle persone attraverso azioni di: • orientamento, • formazione, • adeguamento delle competenze, • qualificazione professionale Antonella Bisceglie

  19. FSE – alcuni esempi • Attività formative e forme di accompagnamento per l’inserimento/reinserimento lavorativo • Sostegno a favore di donne occupate con modalità contrattuali atipiche e/o discontinue al fine di stabilizzare le condizioni di lavoro • Iniziative volte a favorire l’emersione dal sommerso • Percorsi integrati e individualizzati per il recupero e la transizione al lavoro delle donne, anche in condizione di disagio sociale • Promozione di una cultura di mainstreaming per i funzionari dei nuovi servizi pubblici per l’impiego • Rafforzamento e qualificazione dell’offerta di servizi attraverso la formazione di nuove figure professionali, “quali figure di sostituzione” per favorire le donne lavoratrici • Azioni di accompagnamento quali: analisi e modalità di trasferimento delle buone prassi per la formazione continua; processi di flessibilizzazione degli orari di lavoro e dei modelli organizzativi;buone prassi e ricerche per l’applicazione delle pari opportunità nell’ambito lavorativo. Antonella Bisceglie

  20. ESEMPI PER L’APPLICAZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’ NEI PROGETTIDEL PIT 5 Antonella Bisceglie

  21. Obiettivi dell’Intervento in relazione agli obiettivi del PIT n.5 • Contribuire al miglioramento della competitività del sistema produttivo e dell’ampliamento delle opportunità di lavoro attraverso la capacità di incidere sui sistemi della formazione delle risorse umane; • Garantire una infrastrutturazione delle aree destinate ad investimenti produttivi adeguate alle necessità espresse; • Realizzare obiettivi di crescita integrata socio-economica del territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile. Antonella Bisceglie

  22. Valutazione ex ante Antonella Bisceglie

  23. ESEMPI PER L’APPLICAZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’ NEI PROGETTIDEL PIT 5 Antonella Bisceglie

  24. Obiettivi prioritari e Misure di riferimento Antonella Bisceglie

  25. L’ANIMAZIONE TERRITORIALE PER LE PARI OPPORTUNITA’ Antonella Bisceglie

  26. LeAgende Territoriali di Parità Attivazione di un processo concertativo formalizzato per l’attuazione del mainstreaming di genere e del principio di pari opportunità nei propri ambiti di intervento. I protocolli possono essere siglati tra i più rappresentativi attori chiave dello sviluppo socio-economico e della crescita culturale e civile del territorio, quali: vUniversità, enti di ricerca e formazione v     Aziende del credito e della finanza v     Camere di Commercio v     Servizi pubblici e privati per l’impiego ed il lavoro temporaneo v     Organismi della giustizia e della pubblica sicurezza v     Organizzazioni di categoria datoriale e sindacale v     Organi dell’informazione radiotelevisiva e giornalistica v     Organizzazioni non governative per i diritti umani v     Organizzazioni del Terzo settore v     Aziende sanitarie locali Antonella Bisceglie

  27. LE DOMANDE VALUTATIVE Antonella Bisceglie

  28. Indicazioni per la valutazione di impatto Antonella Bisceglie

  29. DOMANDE VALUTATIVE Obiettivo 1 – Miglioramento delle condizioni di vita • Sono stati sviluppati servizi di cura, politiche family friendly, iniziative di trasporto, congedo parentale, • Piano degli orari, servizi di prossimità? • Vi sono stati miglioramenti urbani ed ambientali che favoriscono la mobilità, la sicurezza? • E’ stato migliorato il sistema di welfare? Antonella Bisceglie

  30. DOMANDE VALUTATIVE Obiettivo 2 – Accessibilità al mercato del lavoro e della formazione • E’ stata incrementata l’occupazione femminile? • E’ stato promosso un approccio di genere nell’insieme dei soggetti istituzionali e del partenariato economico e sociale? • E’ migliorata la partecipazione delle donne nei settori in crescita? • Sono state costruite azioni di supporto al lavoro di cura per incrementare l’occupazione? Sono state ridotte le disparità tra uomini e donne nei tassi di partecipazione alle attività di formazione continua e lungo tutto l’arco della vita? Antonella Bisceglie

  31. DOMANDE VALUTATIVE Obiettivo 3 – Miglioramento della situazione lavorativa e redistribuzione del lavoro di cura • E’ stata favorita la partecipazione delle donne a settori tradizionalmente maschili? • Si è promossa la partecipazione delle donne nei settori della ricerca e sviluppo, tecnologia ed innovazione? • E’ stata promossa la partecipazione di uomini nei settori dei servizi? Antonella Bisceglie

  32. DOMANDE VALUTATIVE Obiettivo 3 – miglioramento della situazione lavorativa e redistribuzione del lavoro di cura - continua • Sono stati favoriti interventi volti allo sviluppo delle carriere per le donne? E la loro partecipazione a posizione di vertice nelle organizzazioni del partenariato economico e sociale? • Sono state sensibilizzate le parti sociali al fine di eliminare i divari retributivi? • Sono state incrementate le dotazioni di strutture di servizio e di supporto alla cura? Sono stati adottati da aziende orari, tempi e organizzazione del lavoro family friendly? Antonella Bisceglie

  33. DOMANDE VALUTATIVE Obiettivo 4 – Promozione della partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche • Sono stati resi accessibili strumenti di incentivazione e sostegno alla creazione di impresa? • In connessione con la promozione dell’imprenditorialità femminile sono stati previsti interventi di conciliazione? • Sono migliorati i servizi finanziari? • Si è favorito un riorientamento dei servizi di supporto alle PMI? • Sono stati incentivati network e supportati quelli già esistenti? • Sono state supportate le attività imprenditoriali femminili nei settori innovativi ad elevata base conoscitiva? Antonella Bisceglie

  34. LE BUONE PRATICHE Antonella Bisceglie

  35. Le Buone Pratiche Rif: www.regione.campania.it; Buone pratiche per le pari opportunità nelle azioni del FSE dell’Emilia Romagna a cura di CRAS; Conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Integrazione delle politiche e problemi di valutazione in in Libri del FSE – ISFOL Roma 2005 ed. Rubettino Antonella Bisceglie

  36. Fonti • Linee Guida – Attuazione del principi di pari opportunità per uomini e donne e valutazione dell’impatto equitativo di genere nella programmazione operativa. VISPO – Fondi strutturali 2000-2006 (DPO/ Giugno 1999) • Obiettivo 1: Stato di attuazione delle linee guida VISPO. Indicazioni per la riprogrammazione (DPO/ Luglio 2003) • Indirizzi operativi per l’attuazione delle Linee Guida VISPO . Indicazioni per il FSE in Libri del FSE – ISFOL Roma 2004 ed. Rubettino Antonella Bisceglie

  37. Per Ulteriori Informazioni • Autorità di Gestione del POR Puglia 2000-2006 Rif.Giovanna Genchi - Tel. 0805406170 Email: g.genchi.areapolcom@regione.puglia.it • Gruppo di Animazione delle Pari Opportunità nel POR Puglia Rif. Palma Mallardi – Tel. 0805406919 Email: p.mallardi.artigianato@regione.puglia.it • Task Force Pari Opportunità Regione Puglia Email: taskforcepuglia@retepariopportunita.it Antonella Bisceglie

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