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Prof. Luciano Hinna

Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza. Economia delle Aziende, Pubbliche e Non Profit I sistemi di rilevazione dei fatti aziendali e il bilancio d’eserci zio. Prof. Luciano Hinna. Lezioni dal 28.11.2011 al 06.12.2011. LIMITI ESTERNI. LIMITI INTERNI.

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza Economia delle Aziende, Pubbliche e Non ProfitI sistemi di rilevazione dei fatti aziendali e il bilancio d’esercizio Prof. Luciano Hinna Lezioni dal 28.11.2011 al 06.12.2011

  2. LIMITI ESTERNI LIMITI INTERNI DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI Pianificazione e controllo strategico Pianificazione e controllo operativo PIANIFICAZIONE ORGANIZZAZIONE CONTROLLO CICLO GESTIONALE MISURAZIONE COMUNICAZIONE AZIONE Prof. Luciano Hinna

  3. “Elemento che non misuro non gestisco” Per poter misurare l’imprenditore necessita di un “CRUSCOTTO INFORMATIVO” (o sistema di rilevazione) che rilevi i fatti aziendali e le relative variazioni generate per effetto della gestione. Vediamo cosa vuol dire… Prof. Luciano Hinna

  4. Per poter misurare l’imprenditore necessita di un “CRUSCOTTO INFORMATIVO” (o sistema di rilevazione contabile) che rilevi i fatti aziendali e le relative variazioni generate per effetto della gestione. Terminologia: • Sistema: un insieme di elementi che operano congiuntamente per il raggiungimento di un fine/obiettivo. NB: Un obiettivo deve sempre essere misurabile, quantificabile e condiviso dalla struttura. • Rilevazione contabile: raccolta ed elaborazione di dati relativi alla gestione allo scopo di rappresentarli ed interpretarli. • Gestione: è il sistema di operazioni che si svolgono nel corso della vita dell’azienda, dirette al raggiungimento dei fini verso i quali è orientata. Prof. Luciano Hinna

  5. Il sistema informativo aziendale • Obiettivo del sistema informativo aziendale è quello di fornire informazioni (concomitanti o susseguenti) per la soluzione dei problemi organizzativi e gestionali. • Le informazioni, a loro volta, possono essere quantitative, in quanto esprimibili mediante numeri, e non quantitative, raccolte attraverso l’osservazione, i colloqui, etc. Prof. Luciano Hinna

  6. Il sistema informativo aziendale Creare collegamenti tra le varie parti del sistema azienda Supportare l’elaborazione delle strategie e la definizione degli obiettivi RILEVAZIONE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI Guidare la valutazione delle performance Individuare le modalità organizzative da adottare Soluzione dei problemi organizzativi e gestionali

  7. La produzione delle informazioni • L’attività di produzione delle informazioni è un vero e proprio “processo produttivo”, che consta: • di una fase di rilevazione dei dati (l’input del processo) • di una fase di trasformazione degli stessi, che culmina nell’ottenimento di informazioni (l’output). • di un fase di comunicazione interna od esterna delle stesse.

  8. Classificazione delle informazioni Prof. Luciano Hinna

  9. Le informazioni contabili INFORMAZIONI OPERATIVE Necessarie per rendere possibile lo svolgimento delle attività ordinarie di un’organizzazione (ad esempio gli stipendi maturati e pagati, i prodotti in vendita, il costo e il prezzo di vendita di ciascuno di essi, etc.); CONTABILITÀ GENERALE E BILANCIO Informazioni usate dal management e da terzi per definire la situazione dell’impresa dal punto vista economico-finanziario INFORMAZIONI FISCALI Usate dall’impresa ai fini della dichiarazione dei redditi. CONTABILITÀ DIREZIONALE Informazioni di diversa natura e tipologia, che i manager e i vertici dell’organizzazione utilizzano per svolgere i loro incarichi direttivi.

  10. Le rilevazione in azienda • Con il termine rilevazione si intende il complesso di criteri, metodi e strumenti attraverso i quali misurare e rappresentare i fenomeni che interessano la vita dell’impresa. • La rilevazione costituisce la prima, fondamentale, fase del processo di produzione delle informazioni Prof. Luciano Hinna

  11. Le tipologie di rilevazioni Prof. Luciano Hinna

  12. I sistemi di rilevazione contabile SISTEMA di RILEVAZ. OBIETTIVO STRUMENTI REPORT (OUTPUT) BILANCIO/ RENDICONTO Principi contabili Contabilità Generale BILANCIO D’ESERCIZIO/ RENDICONTO • Piano centri responsabilità • Voci di spesa RISULTATI PARZIALI Contabilità Analitica SINGOLI BILANCI PER OGNI UNITA’ ORGANIZZATIVA • Ciclo di produzione • Lotto minimo di produzione • Valorizzazione della distinta base RILEVAZIONE COSTI DI SERVIZIO, PROCESSI ... CONOSCERE IL COSTO DI UN PRODOTTO, SERVIZIO, PROCESSO Contabilità Industriale INPUT Contabilità Fiscale DICHIARAZIONI FISCALI • Principi fiscali DICHIARAZIONI FISCALI Contabilità Sociale RENDICONT. SOCIALE • Indicatori di performance BILANCIO SOCIALE Contabilità direzionale • Considera elementi delle altre contabilità INFORMARE IL MANAGER Prof. Luciano Hinna

  13. La rilevazione contabile • Nell’azienda di produzione assumono particolare rilevanza le rilevazioni concomitanti (vengono redatti rapporti trimestrali, semestrali) e consuntive (bilancio d’esercizio). • Nell’azienda pubblica quelle preventive (bilancio di previsione). Prof. Luciano Hinna

  14. Contabilità analitica • L’obiettivo è la rilevazione dei risultati parziali per centro di responsabilità; • lavora per destinazione; • strumenti utilizzati: • piano dei centri di responsabilità; • voci di spesa. • Il problema della contabilità analitica, diretta emanazione della generale, è che non fornisce alcuna informazione finché il fatto non è accertato. Prof. Luciano Hinna

  15. Contabilità generale e contabilità analitica a confronto (1/2) Prof. Luciano Hinna

  16. Contabilità generale e contabilità analitica a confronto (2/2) Prof. Luciano Hinna

  17. Contabilità industriale • Rileva i fenomeni interni all’azienda • L’obiettivo è rilevare il costo di un servizio, prodotto, processo, …; • lavora per destinazione; • gli strumenti utilizzati sono: • ciclo di produzione; • lotto minimo di produzione; • valorizzazione della distinta base. • Acquisisce tutte le informazioni dalla contabilità analitica e generale, ne crea e gestisce di proprie, approssimate, ma tempestive, quindi effettivamente utili utile per minimizzare i costi ed effettuare confronti nel tempo e nello spazio (conoscenza del costo di un servizio, di un prodotto o di un processo). Prof. Luciano Hinna

  18. Contabilità fiscale • L’obiettivo/output sono le dichiarazioni fiscali; • gli strumenti i principi fiscali. • Contabilità sociale • L’obiettivo è il bilancio sociale; • misura la ricaduta sociale (costumer satisfaction); • gli strumenti sono gli indicatori di performance. • Contabilità direzionale • Utilizza i dati provenienti dalle altre contabilità, supporto per il manager nel controllo di gestione. Prof. Luciano Hinna

  19. La contabilità generale • rileva i fatti esterni di gestione cioè quelli che riguardano scambi di beni e servizi tra l’azienda e i terzi. • l’output del processo contabile è una “fotografia” della situazione economico-patrimoniale dell’azienda: il bilancio ordinario d’esercizio. Il bilancio d’esercizio è quell’insieme di documenti, variamente ordinati e strutturati, che annualmente le imprese – in conformità a precise norme giuridiche – debbono redigere e rendere noto all’esterno, attraverso prestabilite forme di pubblicità Prof. Luciano Hinna

  20. La contabilità generale • lavora per natura; • gli strumenti utilizzati sono i principi contabili dell’ Organismo Italiano Contabilità; • la rilevazione è legata alla competenza finanziaria e alla competenza economico/patrimoniale; • non mantiene alcuna traccia della fine che fanno, ad esempio materie prime, beni, servizi acquistati. Lo Stato è come una famiglia, pone attenzione sulle entrate e sulle uscite CONTABILITA’ FINANZIARIA. Prof. Luciano Hinna

  21. Il bilancio d’esercizio • serve a rilevare: • le cause che hanno determinato la variazione della ricchezza aziendale; • le modalità di impiego della ricchezza complessiva a disposizione. • ha diverse funzioni: • informazione interna; • informazione esterna; • strumento di gestione. • costituisce la principale – e a volte l’unica – fonte di informazione per gli shareholder e per gli stakeholder. Prof. Luciano Hinna

  22. L’equazione fondamentale • La Ricchezza è espressa in rapporto alla soddisfazione dei propri bisogni e quindi benefici; • La Ricchezza è espressa come differenza tra Attività e Passività • Attività (A) – Passività (P) = Patrimonio Netto (N) • Solo le Attività e le Passività sono cose del mondo reale che si possono definire e individuare. • Il Patrimonio Netto è una grandezza residuale ed ideale. • Il reddito è la variazione della Ricchezza generata dalla gestione in un dato intervallo temporale: Il reddito di un periodo è la “la somma che si può spendere in modo da essere alla fine del periodo così “ricco” come lo eri all’inizio” (E. Hicks) Prof. Luciano Hinna

  23. Gli elementi della ricchezza • Per misurare il reddito occorre rilevare e misurare le attività e le passività. • Non sempre è facile stabilire se esiste o meno una attività o una passività: ATTIVITA’ • futuri benefici economici, • a disposizione dell’azienda (controllate dall’azienda), • derivanti da eventi passati. PASSIVITA’ • sacrifici economici futuri che l’azienda dovrà ragionevolmente sostenere, • inevitabili in ipotesi di azienda florida, • derivanti da eventi passati. In una economia monetaria i proprietari, che sono coloro rispetto a cui si definisce il Patrimonio Netto, traggono beneficio da una attività nei termini in cui questa genera per loro la cassa necessaria a soddisfare i propri desideri. Essi apportano cassa per ottenere indietro cassa. Una attività è tale se genera flussi di cassa in entrata ed una passività è tale se genera flussi di cassa in uscita. Prof. Luciano Hinna

  24. Lo schema della ricchezza complessiva Attività (A) – Passività (P) = Patrimonio Netto (N) Attività (A) = Passività (P) +PatrimonioNetto (N) In forma contabile ATTIVITA’ Cassa e Banca / Crediti PASSIVITA’ Debiti verso terzi PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserve Utile/Perdita Prof. Luciano Hinna

  25. Il Bilancio di Esercizio rappresenta il documento, redatto dagli amministratori alla fine dell’esercizio (31 dicembre), con cui si rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e il risultato economico FINALITA’ - Rappresentare il quadro del patrimonio aziendale alla chiusura dell’esercizio - Evidenziare l’andamento della gestione economica (costi e ricavi) • OBBLIGATORIETA’ • La compilazione del bilancio è disciplinata dal Codice Civile • - La normativa fiscale si basa sui risultati del bilancio per il calcolo delle imposte STATO PATRIMONIALE (art. 2424, 2424 bis C.c.) CONTO ECONOMICO (art. 2425, 2425 bis C.c.) NOTA INTEGRATIVA (art. 2427 C.c.) Prof. Luciano Hinna

  26. Lo STATO PATRIMONIALE e’ un’ istantanea di valori determinati al momento della chiusura dell’esercizio. E’ una rappresentazione statica, ma contiene, una prospettiva dinamica, in relazione alle scadenze insite in alcune sue voci. Il CONTO ECONOMICO contiene il riassunto dei fatti accaduti nel corso dell’intero esercizio e ha in se’ una dimensione temporale, ma di essa non si conosce l’andamento (ad es. in quali mesi si e’ venduto di più?.…) La NOTA INTEGRATIVA contiene informazioni, espresse con linguaggio verbale ed eventualmente simbolico, volte a chiarire quelle inserite nel Conto Economico e nello Stato Patrimoniale in modo da renderli comprensibili, attendibili e comparabili. Prof. Luciano Hinna

  27. Stato patrimoniale esemplificativo Dove “metto i soldi”? Da dove “prendo i soldi”? Attivo Cassa/banca Crediti Merci Impianti / macchinari Brevetti Passivo Obbligazioni Debiti vs. banche Debiti vs. fornitori • Patrimonio netto • Capitale sociale • Riserve • Utile / Perdita Prof. Luciano Hinna

  28. Lo stato patrimoniale è il prospetto che: • evidenzia il patrimonio esistente alla fine del periodo amministrativo di riferimento; • rileva grandezze di stock; • registra e raccoglie lo storico delle informazioni dalla data della sua costituzione; • è redatto a sezioni contrapposte: gli impieghi (attività) effettuati dall’impresa e le fonti di finanziamento (passività) utilizzate per gli investimenti; • deve sempre avere l’importo totale delle attività uguale al totale delle passività e del capitale netto. Prof. Luciano Hinna

  29. Stato patrimoniale (Schema di stato patrimoniale previsto dall’art. 2424 e 2424bis del codice civile) Prof. Luciano Hinna

  30. Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.1.2008 ESEMPIO A: Attivo Cassa 100 Passivo • Il 1.1.2008 si costituisce la società “Alfa”. I soci versano nella cassa della società 100 euro. • Patrimonio netto • Capitale sociale 100 Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.2.2008 Attivo Cassa 100 20 Macchinari 80 Passivo • Il 1.2.2008 si acquistano in contanti 80 euro di macchinari. • Patrimonio netto • Capitale sociale 100 Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.3.2008 • Il 1.3.2008 si acquista, chiedendo un prestito in banca, un terreno per 40 euro. Attivo Cassa 20 Terreni 40 Macchinari 80 Passivo Debiti verso banche 40 Prof. Luciano Hinna • Patrimonio netto • Capitale sociale 100 (Segue)

  31. Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.3.2008 Società “Alfa” Stato patrimoniale al 31.12.2008 Attivo Cassa 20 Terreni 40 Macchinari 80 Passivo Debiti verso banche 40 • Il 1.3.2008 si acquista, chiedendo un prestito in banca, un terreno per 40 euro. • Patrimonio netto • Capitale sociale 100 • Il 31.12.2008 i soci litigano e decidono di vendere tutto in contanti per poi liquidare - in un secondo momento - più agilmente la società. • Il terreno, che nel frattempo è diventato edificabile, viene venduto a 60 euro mentre il macchinario, poiché è stato utilizzato poco, riesce ad essere venduto allo stesso prezzo a cui era stato acquistato. Attivo Cassa 120 Terreni 40 Macchinari 80 Passivo Debiti verso banche 40 • Patrimonio netto • Capitale sociale 100 • Utile 20 Prof. Luciano Hinna

  32. ESEMPIO A: Stato patrimoniale al 31/12/2008 Stato patrimoniale al 1.1.2008 Tempo Conto economico al 31.12.2008 Ricavi da vendite 20 … … Utile 20 Prof. Luciano Hinna

  33. Il conto economico è lo schema che: • mette in evidenza il processo di formazione del risultato economico d’esercizio. • fornisce informazioni sul flusso economico. • ha la precisa finalità di rappresentare la composizione e l’entità del risultato economico della gestione dell’anno evidenziando gli elementi di costo e di ricavo che hanno causato la dinamica reddituale d’impresa. • Viene redatto in forma scalare in base ad uno schema di natura obbligatoria a valore e costi della produzione. Prof. Luciano Hinna

  34. La gestione aziendale • è l’insieme delle operazioni poste in atto dal soggetto aziendale per il raggiungimento dei fini o del fine dell’azienda. • Per effetto della gestione il capitale aumenta o diminuisce. Prof. Luciano Hinna

  35. Il capitale • Il capitale è condizione e strumento materiale della produzione aziendale. Il capitale è lo stock di ricchezza riferito in un dato istante. • Il capitale è il complesso coordinato di beni materiali o immateriali a disposizione di diritto o di fatto dell’azienda in un dato momento e comprende i valori numerari finanziari, i costi e i ricavi da attribuire agli esercizi futuri che determinano le prospettive di reddito. • Esso ha un valore iniziale al momento della costituzione o nascita dell’azienda e un valore finale quando tutte le operazioni di gestione si saranno concluse al termine della vita dell’azienda con la sua liquidazione. Esercizio amministrativo Tempo Fase di liquidazione … 31/12/200X+n Anno 0 Fase di costituzione 31/12/200X 31/12/200X+1 Prof. Luciano Hinna

  36. Quindi… • Nel momento della costituzione della società il capitale ha un suo valore preciso. • Appena viene investito esso si trasforma in beni materiali e immateriali, diritti e oneri il cui valore non può essere più accertato ma solo stimato. • Ogni 31 dicembre si simula la liquidazione dell’azienda. • Tutto il bilancio è una convenzione. • L’unico bilancio “reale” è quello che si redige quando l’impresa viene estinta. Prof. Luciano Hinna

  37. Il reddito è l’incremento (o l’eventuale decremento) del capitale netto di una società generato dalle attività operative da essa realizzate in un dato periodo di tempo. • Il reddito generato dall’azienda è evidenziato dal prospetto del Conto Economico. Reddito = (Ricavi-Costi) +/- variazione degli investimenti Incremento del capitale netto UTILE Decremento del capitale netto PERDITA Prof. Luciano Hinna In un anno solare Reddito di esercizio

  38. Il reddito Incremento del capitale netto UTILE Decremento del capitale netto PERDITA In un anno solare Reddito di esercizio Prof. Luciano Hinna

  39. Il conto economico • E’ lo schema che mette in evidenza il processo di formazione del risultato economico d’esercizio. • Fornisce informazioni sul flusso economico. • Ha la precisa finalità di rappresentare la composizione e l’entità del risultato economico della gestione dell’anno evidenziando gli elementi di costo e di ricavo che hanno causato la dinamica reddituale d’impresa. • Viene redatto in forma scalare in base ad uno schema di natura obbligatoria a valore e costi della produzione. Prof. Luciano Hinna

  40. Conto economico • Funzione: • Produzione • Logistica, acquisti e approvvigionamenti Gestione caratteristica • Funzione: • Organizzazione • Amministrazione • Commerciale e politiche di marketing • Strategica e vantaggio competitivo • Ricerca e sviluppo • Sistemi informativi e di controllo Funzione finanza Politiche di bilancio Gestione non caratteristica Prof. Luciano Hinna

  41. Conto economicoin forma scalare (art. 2425 e 2425 bis) Prof. Luciano Hinna

  42. Contenuto La Nota Integrativa ha la funzione di ampliare la comprensibilità e la chiarezza dello Stato patrimoniale e del Conto economico, attraverso informazioni complementari inerenti le voci e i valori in essi esposti e le motivazioni delle scelte operate (art. 2427 c.c.) • motivazione delle eventuali deroghe operate a tutela della rappresentazione veritiera e corretta - informazioni integrative stabilite da altri articoli - illustrazione dei criteri di valutazione adottati • movimenti verificatisi nell’esercizio nelle voci di Stato patrimoniale • dettagli e informazioni su alcune voci di Stato patrimoniale • dettagli e informazioni su alcune voci di Conto economico • informazioni supplementari utili per la corretta e completa lettura del bilancio Prof. Luciano Hinna

  43. Gli allegati al Bilancio d’Esercizio Relazione sulla gestione Relazione del collegio sindacale Relazione della Società di revisione (per le società quotate) Copie dei bilanci delle società controllate Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio delle società collegate Copia del verbale dell’assemblea che approva il bilancio Elenco dei soci o azionisti Informazioni e prospetti richiesti dalle norme tributarie Informativa complementare prevista o raccomandata dal CNDC, dal CNR e dalla CONSOB Prof. Luciano Hinna

  44. - La relazione sulla gestione - La relazione sulla gestione (art. 2428 c.c.), redatta dagli amministratori, deve contenere informazioni sulla situazione della società e sull’andamento della gestione, sulle relazioni della società con il mondo esterno, sulle politiche perseguite, sui piani e i programmi aziendali. CONTENUTO: • attività di ricerca e sviluppo • rapporti con le imprese collegate e controllate • informazioni relative al numero e al valore nominale delle azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti possedute (al fine di assicurare la massima trasparenza e il rispetto delle norme di legge) • fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio (che siano significativi rispetto all’andamento della gestione) • evoluzione prevedibile della gestione Prof. Luciano Hinna

  45. - La relazione del Collegio Sindacale - La relazione del collegio sindacale ha per oggetto il resoconto dell’attività di vigilanza svolta e dei risultati da questa raggiunti «Il collegio sindacale deve riferire all’assemblea sui risultati dell’esercizio sociale e sulla tenuta della contabilità e fare osservazioni e le proposte in ordine al bilancio e alla sua approvazione.» Art. 2429 Cod. Civ. Prof. Luciano Hinna

  46. VOLONTARIA La revisione si conclude con una relazione da parte della società di revisione preposta. - La Revisione Contabile - La Revisione Contabile consente di esprimere un giudizio sulla attendibilità del bilancio Si ricorre a società di revisione che rilasciano una relazione sul bilancio. E’ obbligatoria per le società quotate LEGALE • Non è imposta ma è fatta o da personale indipendente (società direvisione) o da personale interno all’azienda. E’ utile per: • verificare l’operato degli amministratori • per dare maggiore attendibilità al bilancio nei confronti dei terzi • per ottenere l’ammissione alla quotazione di borsa Prof. Luciano Hinna

  47. - Il Bilancio d’Esercizio a fine anno - Il fascicolo da depositare comprende i seguenti documenti: copia del bilancio d’esercizio, relazione sulla gestione, relazione del Collegio sindacale, verbale di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea, relazione della società di revisione (per le società quotate in Borsa), bilancio consolidato e relazioni accompagnatorie (ove ciò sia richiesto), elenco dei soci (nel caso in cui durante l’esercizio siano intervenute modifiche rispetto a quello già depositato) BILANCIO E RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Al collegio sindacale almeno 30 giorni prima della data prevista per l’Assemblea Se quotata Alla società di revisione almeno 45 giorni prima. Alla Consob almeno 20 giorni prima Bilancio, Relazione degli amministratori e Relazione dei sindaci DEPOSITO presso la sede sociale almeno 15 giorni prima Approvato il bilancio, entro 30 giorni deposito presso UFFICIO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE Se quotate anche alla CONSOB in formato digitale Prof. Luciano Hinna

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