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Dati e metadati

Presentazione 1.3. Dati e metadati. Architettura dell'informazione | Prof. Luca A. Ludovico. Dati, informazioni e conoscenza. Quale relazione esiste tra dati, informazione e conoscenza? Diverse teorie.

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Presentation Transcript


  1. Presentazione 1.3 Dati e metadati Architettura dell'informazione | Prof. Luca A. Ludovico

  2. Dati, informazioni e conoscenza • Quale relazione esiste tra dati, informazione e conoscenza? Diverse teorie. • Relazione gerarchica: dai dati si ricavano le informazioni e da queste le conoscenzaAlavi Maryam, Leidner Dorothy E.: “Knowledge management and knowledge amanagement systems: conceptual foundations and reserche issues”, Mis Quarterly, 2001, volume 25 • Dalla conoscenza derivano le informazioni che sono state formalizzate e strutturate in questo passaggio, e da queste i datiTuomi Ilkka: “Data is more than knowledge: implications of the reversed knowledge hierarchy for knowledge management and organizational memory”, Journal of management studies, 1999, volume 41, numero 4 • Non c’è un rapporto gerarchico ma una relazione biunivoca: i tre elementi si sovrappongono e non sono di maggiore valore uno rispetto all’altroStenmark Dick: “Information vs knowledge. The role of intranets in knowledge management”, 35th Hawaii international conference on system science, 2002, Hawaii Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  3. Alcune brevi definizioni • I dati sono fatti oggettivi, immediati. Essi non hanno bisogno di relazioni con altri elementi per esistere, ma presi a se stanti non comunicano nulla. • I dati, ricavati dall’osservazione o dall’esperienza diretta, diventano informazioni nel momento in cui sono collocati in un contesto, attraverso: • la contestualizzazione; • la categorizzazione; • l'elaborazione; • la correzione; • la sintesi. • L’informazione implica relazioni e canali, grazie ai quali acquista valore aggiunto rispetto ai dati. Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  4. Esempi di dati / informazioni • I dati anagrafici: sono dati per definizione.Quando vengono richiesti da un interlocutore, diventano per l’interlocutore stesso informazioni. Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  5. Esempi di dati / informazioni • Le informazioni stradali: sono informazioni per definizione. I nomi delle vie, la disposizione di incroci e semafori, ecc. di per sé sono dati, si trasformano in informazioni quando se ne fa uso per trovare un percorso Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  6. Conoscenza • La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori) • Consapevolezza e comprensione distinguono la conoscenza dal «nozionismo» • La conoscenza è l'autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un'utilità inferiori • Esiste una disciplina chiamata Knowledge Management Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  7. I 3 tipi di conoscenza Conoscenza esplicita, tacita e incorporata • Un documentario, un manuale, un corso, sono tutti contenitori di conoscenza esplicita • Il «saper fare» qualcosa e l’«intuizione» sono forme di conoscenza tacita • Un oggetto di design ha conoscenza incorporata nell'ergonomia piuttosto che nella realizzazione delle funzionalità Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  8. Esercizio Si analizzi il seguente oggetto e si estrapolino dati, informazioni e conoscenza Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  9. I metadati • Il prefisso meta- viene usato spesso in campo informatico • Deriva dal greco antico, ove significa «oltre, dopo» • Viene usato spesso in ambito informatico • Ad esempio, l’XML è un «meta-linguaggio» • Un metadato è letteralmente «un dato su un (altro) dato», quindi un'informazione che descrive un insieme di dati Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  10. Esempio • Scheda del catalogo di una bibliotecaContiene informazioni circa: • il contenuto del libro (genere, tipologia, …) • le figure con responsabilità sul testo (autore, traduttore, curatore, …) • l’oggetto fisico (numero di pagine, formato, …) • il processo editoriale e di stampa (casa editrice, ristampa, prezzo, …) • l’acquisizione e la posizione nella biblioteca • … Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  11. Un concetto, molte sfaccettature • “Structured information that describes and/or allows us to find, manage, control, understand or preserve other information over time”Cunningham, A. (2000). Dynamic descriptions: recent developments in standards for archival description and metadata. Canadian Journal of Information and Library Science, 25(4), 3-17 • “Metadata not only identifies and describes an information object; it also documents how that object behaves, its function and use, its relationship to other information objects, and how it should be managed”Gilliland-Swetland, A.J. (1998). Introduction to Metadata: Setting the Stage Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  12. Il contesto e le sfumature di significato • Per i bibliotecari, l’insieme dei metadati è visto essenzialmente come informazione bibliografica • Per gli archivisti, i metadati includono informazioni di contesto, restrizioni e termini d’accesso, ecc. • Per gli informatici, il metadato è qualcosa di estraneo a un bit stream che però aiuta a descriverlo. I metadati spesso sottendono un database (o un’altra forma di struttura dati) associabile a un oggetto digitale Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  13. A caccia di dati e metadati… Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  14. Principali funzioni Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  15. Principali funzioni • Ricerca, che consiste nell’individuare l’esistenza di un documento; • Localizzazione, ovvero rintracciare una particolare occorrenza del documento; • Selezione, realizzabile analizzando, valutando e filtrando una serie di documenti; • Interoperabilità semantica, che consiste nel permettere la ricerca in ambiti disciplinari diversi grazie a una serie di equivalenze fra descrittori; • Gestione risorse, ossia gestire le raccolte di documenti grazie all’intermediazione di banche dati e cataloghi; • Disponibilità, ovvero ottenere informazioni sull’effettiva disponibilità del documento. Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  16. I metadati in ambito digitale • Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  17. L’informazione digitale • Esempio del vinile: mondo analogico (oggetto fisico) • Nel contesto dell’informazione digitale, i metadati sono comunemente intesi come un’amplificazione delle tradizionali pratiche di catalogazione bibliografica in un ambiente elettronico. • Si limita il concetto di “dato” al dominio semantico dei soli dati digitali e discreti che vengono gestiti da un computer • Nei progetti di digitalizzazione e nelle attività di gestione degli archivi di oggetti digitali, i metadati rivestono un’importanza crescente, tanto da venire considerati parte costituente della definizione di “oggetto digitale” Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  18. Tipologie di metadati • Esistono varie classificazioni dei metadati, a seconda delle loro caratteristiche e finalità • Una delle categorizzazioni più utilizzate distingue tra: • Metadati descrittivi • Metadati amministrativi e gestionali • Metadati strutturali Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  19. Metadati descrittivi • Servono per l’identificazione ed il recupero degli oggetti digitali • Sono costituiti da descrizioni dei documenti fonte (ossia i documenti fisici poi digitalizzati) o dei documenti nati in formato digitale • Risiedono generalmente nelle basi dati dei sistemi di Information Retrieval all’esterno dell’archivio digitale, e sono collegati a quest’ultimo tramite appositi collegamenti • Esempi notevoli: Handle, Dublin Core, MARC Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  20. Il sistema Handle • In informatica, per handle si intende un riferimento astratto a una risorsa • Il sistema Handle (http://www.handle.net) è un insieme di protocolli per assegnare, gestire e risolvere identificatori persistenti per oggetti digitali su Internet • Il sistema permette a un sistema di elaborazione distribuito di memorizzare gli identificatori (handle) delle risorse digitali, e di risolverli nell’informazione necessaria per localizzare, accedere ed utilizzare tali risorse • Idea: la disponibilità e la locazione fisica dell’oggetto può cambiare, ma il suo handle rimane fisso (livello di astrazione) Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  21. Dublin Core • Il Dublin Core Metadata Initiative (DCMI, http://dublincore.org) è un sistema di metadati costituito da un nucleo di elementi essenziali ai fini della descrizione di qualsiasi materiale digitale accessibile via rete informatica • Il progetto nasce nel 1995 a Dublin (Ohio) per le biblioteche statunitensi, su iniziativa di bibliotecari, archivisti, editori, ricercatori e informatici (tra cui membri dei gruppi di lavoro dell'Internet Engineering Task Force) • Esigenze: • creare un insieme di strumenti condivisi per l’accesso alle risorse digitali • stabilire un insieme minimo di elementi descrittivi che possano essere forniti dall’autore o dall’editore dell’oggetto digitale, ed inclusi in esso, o da esso referenziati Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  22. Esempi: il sistema AIR • Archivio Istituzionale della RicercaUniversità degli Studi di Milanohttp://air.unimi.it/ • Ogni registrazione inserita (pubblicazione scientifica o altro lavoro) può essere ricercata attraverso metadati • Per citare o collegarsi alla registrazione viene fornito un identificativo «handle» • E’ possibile visualizzare la registrazione in formato Dublin Core Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  23. Metadati amministrativi e gestionali • Evidenziano le modalità di archiviazione e manutenzione degli oggetti digitali nel sistema di gestione dell’archivio digitale • Questi tipi di metadati assumono un’importanza preponderante ai fini della conservazione permanente degli oggetti digitali: essi possono documentare i processi tecnici associati alla conservazione permanente, fornire informazioni sulle condizioni e i diritti di accesso agli oggetti digitali, certificare l’autenticità e l’integrità del contenuto, documentare la catena di custodia degli oggetti, ... • Esempio: MAG Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  24. Il MAG dell’ICCU • Metadati Amministrativi Gestionali (MAG) è uno standard per raccogliere metadati relativi a oggetti digitali creati nei progetti di digitalizzazione, ed è conforme agli standard internazionali • La versione 0 è stata creata nel 2001 dall'ICCU (Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, http://www.iccu.sbn.it). L'ultima versione è la 2.0.1 del 2006 • Manuale ed esempi:http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/documenti/manuale.html Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  25. Il MAG dell’ICCU • Lo schema risulta composto di diverse sezioni, utilizzabili a seconda del contenuto digitale e dell'impiego dello stesso: • GEN: informazioni generali sul progetto e sul tipo di digitalizzazione • BIB: metadati descrittivi dell'oggetto analogico • STRU: metadati strutturali dell'oggetto digitale • IMG: metadati specifici per le immagini fisse • OCR: metadati specifici relativi al riconoscimento ottico del testo • DOC: metadati specifici per oggetti digitali in formato testo che possono essere derivati o born digital • AUDIO: metadati specifici per file audio • VIDEO: metadati specifici per file video • DIS: metadati specifici per la distribuzione di oggetti digitali Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  26. La collaborazione LIM - ICCU Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

  27. Metadati strutturali • Collegano le varie componenti delle risorse per un’adeguata e completa fruizione, che spesso avviene attraverso la mappatura di schemi di metadati diversi • Sul web confluiscono risorse eterogenee, in parte destrutturate e prive di metadati, in parte descritte da schemi di metadati differenti tra loro. A seconda del tipo di risorsa che deve essere descritta c’è la possibilità di specificare campi di metadati con caratteristiche complementari che svolgono funzioni diverse a seconda degli oggetti ai quali devono essere applicati. • Obiettivo: consentire l’interoperabilità anche tra tipi di risorse diverse (testi, audio, video, ecc.) e l’integrazione di vari sistemi informativi Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico

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