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LUCIDATURA DEI RESTAURI IN AMALGAMA

Alma Mater Studiorum - Università degli studi di Bologna Corso di Laurea in Igiene Dentale - II anno. LUCIDATURA DEI RESTAURI IN AMALGAMA. E. Battaglia, E. Camporesi, G. Fabbri, L. Facchini, E. Pari. Composizione degli amalgami dentali.

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LUCIDATURA DEI RESTAURI IN AMALGAMA

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Presentation Transcript


  1. Alma Mater Studiorum - Università degli studi di Bologna Corso di Laurea in Igiene Dentale - II anno LUCIDATURA DEI RESTAURI IN AMALGAMA E. Battaglia, E. Camporesi, G. Fabbri, L. Facchini, E. Pari

  2. Composizione degli amalgami dentali AMALGAMA: lega costituita da un metallo liquido, il mercurio, e polveri di più metalli solidi; impiegata come materiale da otturazione per le sue proprietà di durezza, durata e rapporto costo/efficacia. Poiché la componente principale è l’argento, l’amalgama dentale viene spesso chiamata anche amalgama d’argento. Per il caratteristico colore grigio-metallico viene generalmente impiegata per restauri in zone del cavo orale poco visibili.

  3. Intossicazione da mercurio La possibilità d’intossicazione da mercurio può essere dovuta a: • Inalazione di vapori; • Assorbimento sistemico per via cutanea; • Inalazione delle particelle nebulizzate e sospese nell’aria. Basse concentrazioni  dermatiti; Elevate concentrazioni  tossicosi organiche e sintomi psichici. A proposito della tossicità dell’amalgama nel cavo orale, il National Institute of Health (USA) ha evidenziato come non sia scientificamente dimostrata nessuna correlazione tra la presenza di amalgama nel cavo orale e la salute generale del paziente.

  4. Obiettivi della lucidatura • Eliminare porosità e irregolarità soprattutto dei margini; • Migliorare l’estetica creando una superficie liscia e brillante; • Ridurre la ritenzione di placca batterica e quindi la recidiva cariogena; • Ridurre i processi ossidativi, corrosivi e i fenomeni galvanici; • Asportare mercurio libero che si accumula negli strati superficiali. 

  5. Obiettivo delle procedure di rifinitura e lucidatura Ottenere una superficie liscia, dura, lucida, priva di irregolarità visibili e rilevabili con l’explorer e funzionalmente adeguata.

  6. Prima di iniziare la lucidatura è bene ricordare di: • Non modificare l’anatomia della modellazione ricostruita dall’odontoiatra; • Non compromettere i punti di contatto occlusali e interprossimali; • Non praticare un eccessivo approfondimento del solco, che indebolirebbe l’amalgama; • Non premere troppo, per non creare solchi sul restauro; • Usare agenti lucidanti molto umidi per evitare surriscaldamento e formazione di polveri; • Non danneggiare i tessuti duri del dente; • Non ledere i tessuti molli. La lucidatura va effettuata non prima di 24/48 ore dal posizionamento dell’amalgama per permetterne la cristallizzazione e l’indurimento.

  7. Protocollo operativo • Verificare il tipo di restauro da lucidare con specillo e filo interdentale; • Verificare i punti di occlusione con la carta da articolazione ed eliminare eventuali precontatti con frese Shofu abrasive (carborundum rosa); • Isolare il dente con diga di gomma ed asciugare con getto d’aria; • Rifinitura. Conpressione leggera e movimenti intermittenti, sotto costante spray d’acqua ed aspirazione ad alta velocità, usare frese multilama o diamantate: a palla piccola per i solchi, grande per zone occlusali e margini, e a fiamma per superfici prossimali, cervicali, vestibolari, linguali/palatine. I movimenti si eseguono dal centro alla periferia del restauro.

  8. Controllare frequentemente con lo specillo e con il filo interdentale, nelle zone interprossimali, che lo smalto e l’amalgama siano livellati; • Sciacquare; • Lucidatura. Eseguire la stessa tecnica con le frese Shofu in silicone, cominciando con quelle rosse (a grana grossa) fino a quelle verdi (a grana fine); • Sciacquare; • Brillantatura. Utilizzare pasta di polvere di ossido di zinco e alcool, o pomice e vaselina; mantenere la coppetta in gomma o lo spazzolino in movimento costante, dando colpi leggeri ed intermittenti. Nelle superfici interprossimali applicare l’agente lucidante con un nastro dentale cerato. • Sciacquare; • Verificare il risultato finale con lo specillo ed il filo.

  9. Applicazione di fluoro Al termine della lucidatura è consigliata l’applicazione topica di fluoro, poiché l’uso di paste abrasive, che inevitabilmente sconfinano sulla superficie dentale, rimuove lo strato smalteo superficiale.

  10. Grazie per l’attenzione! Elena Pari Elena Battaglia Elena Camporesi Laura Facchini Giulia Fabbri

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